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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Dai piatti pronti in poi e piccoli consigli per lavorare in cucina e dintorni
Alcune delle informazioni che seguono sono valide per tutti mentre altre sono
più specifiche per persone non vedenti.
In cucina sono una frana, ma oltre alla voglia di condividere con te quel poco
che sono riuscito a fare, sono stato ulteriormente stimolato a scrivere questo
articolo da una frase sentita in un forum da parte di un cieco cinquant'enne
che riporto a braccio e che per motivi vari, tra i quali quello di non saper
far nulla in cucina, diceva: "tra qualche anno, quando mia madre non potrà più
fare certi lavori, me ne andrò stabilmente in casa di riposo". Ma si può pensare d'andare
in casa di riposo a cinquant'anni? Se capita è ovvio che si può, ma non sono
per nulla d'accordo: magari pane e formaggio per il resto dei tuoi giorni ma,
per favore, in casa di riposo a cinquant'anni proprio no. Alle brutte, invece
di spendere i tuoi soldi per attendere la morte, perché non paghi una domestica che ti faccia da mangiare?
La mia storia in cucina e piccoli consigli
Il caffè con la moca ho imparato a farlo prima dei vent'anni ma mia madre
s'incavolava perché spandevo la polvere. Da questo avrai capito che nonostante i mille difetti mia madre non mi ha mai trattato da povero ciechino che,
poverino, deve stare fermo lì e al quale non si può dire niente perché, cosa
vuoi, se è cieco... Credo d'aver capito che la polvere del caffé la spandi non
tanto perché la butti fuori dal misurino che è grande ma perché ti basta toccarla leggermente per portarla d'appertutto ed in modo particolare se hai le mani umide.
Ma in fin dei conti basta una spugnetta umida per pulire!
Se non hai la moca da uno e vuoi fare un solo caffè, per mettere la dose
d'acqua perfettamente giusta in una da tre o da sei basta riempire d'acqua una
tazzina e versarcela dentro; quando lo andrai a versare potrai stare tranquillo anche da non vedente perché tanto più di quella tazzina non ne esce ed
eviti così di spanderlo e di scottarti. Ma se lo vuoi versare al volo come
fanno i vedenti, invece della tazzina usa una tazza con la quale però c'è lo
svantaggio che si raffredda prima. Non so se esiste ancora ma un tempo c'era
anche il dosacaffè costituito da un barattolo che riempivi di cafè macinato e
che appoggiavi sopra alla moca aperta ed il misurino; girando una manopola il
fondo del barattolo si scostava lasciando fuoriuscire la dose giusta. Poi la
molla che permetteva l'apertura e la chiusura mi si è rotta e non l'ho più
comprato.
Nel 1996 ho acquistato il microonde che usavo in modo particolare quando i
miei andavano a farsi un giro, inizialmente solo per riscaldare qualcosa, poi
per cucinare hamburger, bistecche di pollo, costate e alla fine anche le patate. Facevo queste cose solo quando i miei non c'erano in modo da evitare
rosari blasfemi all'ora di pranzo e cena da parte di mio padre nel caso mi
andasse storto qualcosa ma, senza darmi arie, devo dire che non ho mai bruciato niente; solo una volta ho messo tanto di quel pepe con la conseguenza di
una sete tremenda ma insomma...
I tempi di cottura del microonde li ho guardati un pochino quando leggevo
le istruzioni, ma poi, chi se li ricorda? Quindi ho sempre messo la manopola
del tempo a caso e per girare il cibo e per terminare la cottura mi sono
sempre basato sull'odore che esce dal microonde che, contrariamente a ciò che
comunemente si pensa, non è chiuso ermeticamente ma non preoccuparti che le
microonde non escono perché la fessura è troppo piccola; praticamente è lo
stesso principio di quando si fa goal, la palla non supera la rete perché è
più grossa dei fori presenti sulla rete stessa. Comunque andando a naso mi è
sempre andata bene perché Quando sei da solo hai la tranquillità che anche se
sbagli non succede niente, al massimo se le cose vanno storte ti dai del salame e ti
fai un panino con lo stesso ingrediente! A cucinare col microonde quanto detto
sopra non mi ha insegnato nessuno, nemmeno a girare la roba che a volte giro
con una forchetta e in altri casi con due a seconda di come mi girano e non so
nemmeno se quello che adopero è il metodo più giusto. In linea generale,
infilzo il cibo di lato, lo alzo ed eventualmente con un'altra forchetta lo
infilzo da sotto e lo giro. A volte le patate intere le giro con le mani
perché se tocchi velocemente e senza premere non ti
scotti molto nemmeno se la cosa è molto calda e le patate basta farle rotolare.
Perché iniziare col microonde? Le microonde agiscono soprattutto nelle parti
molli, le altre vengono scaldate soprattutto per induzione; ne consegue che se
cucini con una pirofila piuttosto spessa, questa si scalda soprattutto sul
fondo dov'è appoggiato il cibo mentre i bordi, soprattutto la parte superiore
di essi, rimangono relativamente freddi e ti permettono di girare la roba
senza scottarti.
Prima parlavo delle patate che nel microonde sono tutta un'altra cosa. Dopo
averle lavate per togliere il terriccio, mettile direttamente nel microonde senza pirofila e girale di tanto in tanto. Oltre che dal profumo, una volta
spento il microonde per sapere se sono cotte ti basta pungerle con una forchetta. Per sbucciarle attendi un po' e poi mangiale anche solo col sale. Hai
notato la differenza rispetto a quando vengono cucinate in acqua?
Poi i miei se ne sono andati in giro sempre meno con la conseguenza che nel
lavorare in cucina mi sono arrugginito; l'esercizio è importante per tutti ma
lo è ancor di più per chi ha un handicap perché deve adottare accorgimenti che
per i normodotati non sono necessari.
Quando mio padre è mancato avrei potuto riprendere senza il pericolo di rosari
blasfemi ma un po' per pigrizia, un po' perché lavorare in cucina non mi piace
ed un po' perché ho preferito lasciare qualcosa da fare a mia madre anziana,
non ho fatto niente. A tale proposito, se vuoi bene ai tuoi genitori anziani,
fin che in qualche modo ci riescono non togliere loro la possibilità di svolgere qualcosa: quando non si sentono più utili e sono lì a vegetare, semplicemente se ne vanno.
Salvo eccezioni che per fortuna ci sono oppure nei casi in cui uno non sia più
in grado anche parzialmente d'intendere e volere, la prova di quanto detto
sopra ce l'hai con le persone che vengono messe in casa di riposo che se ne
vanno di lì a poco dal loro ingresso.
Il ricovero in ospedale di mia madre mi ha forzatamente indotto a riprendere
l'attività in cucina perché l'alternativa sarebbe stata quella di chiamare una
domestica per farmi da mangiare, domestica che mia madre interpellava saltuariamente solo per lavori che non riusciva più a fare, oppure andare da mia
sorella che pur essendo non vedente da mangiare ne fa benissimo ma che purtroppo, come molte persone, confonde l'aiutare gli altri col dominarli e la
libertà non ha prezzo: magari pane e salame ma liberi! Per aspetti che esulano da questo articolo, per forza di cose chi non vede ha
già tante restrizioni: perché aggiungerne altre? Perché avere un parente o una domestica che controlla cosa mangi, quando mangi, se hai mangiato eccetera? Ma che palle! Lo ripeto in modo che entri bene in testa scrivendolo maiuscolo: CHE PALLE!
E così ho ripreso a fare
qualcosa in cucina con i piatti pronti che vedremo, con ciò che riesco a
cucinare e con quello che mia madre ha preparato prima d'andare all'ospedale.
Per non lasciarli lì a scadere, per la prima volta mi sono fatto un uovo
sodo sul fornello ed attualmente ho perso il conto di quanti ne ho fatti. Così
come accade per quando fai bollire l'acqua per altre cose, contrariamente a
quanto si potrebbe pensare, il rumore è più forte un po' prima che l'acqua
bolla del tutto e poi diminuisce quando bolle bene. Di lì in poi per un uovo
sodo bastano 7 8 minuti ma se lo lasci 10 minuti non succede niente. Versa
l'acqua nel lavandino aggiungendovi un po' d'acqua fredda sia per raffreddare
l'uovo e la pentola e per mantenere più a lungo le guarnizioni del lavello
che con forti sbalzi di temperatura si usurano prima. Ma se del fornello hai paura, latte, té e camomilla inizialmente puoi farli col microonde!
Nota: mia madre, sempre approssimativa, mi aveva detto che per un uovo sodo occorrono meno di 10 minuti; sì, ma quanto meno? E così dopo averne fatti tanti ieri sera mi sono tolto lo sfizio di guardare su google scoprendo che nel sito di donna moderna dicono che ci vogliono dai 7 ai 9 minuti da quando l'acqua comincia a bollire... quindi diciamo che ci ho preso!
L'ordine in cucina è un bene per tutti ma indispensabile per chi non vede
perché in caso contrario non puoi lavorare da solo. E' la stessa cosa che
accade quando lavori con l'elettronica e l'informatica: se non hai il tuo
ordine non puoi fare niente e ti porto un esempio banale ma efficace. Immagina
d'acquistare tre ssd di capacità e marca diversa; magari uno è un po' più
ruvido degli altri ma sostanzialmente sono identici ed inoltre, se fai tante
altre cose, di lì a sei mesi, chi si ricorda qual era il più ruvido? Ecco la
necessità di riporre i tre ssd in tre posti differenti e, meglio ancora, di
scrivere dove cavolo li hai messi. Sì, lo so, ci vuole del tempo ma è quello
che guadagnerai quando ti serve uno dei tre ssd che prenderai a colpo sicuro
senza star lì a provarli tutti o ad acquisire con lo scanner o il telefonino
le scritte sopra di essi, o, peggio, senza scocciare per l'ennesima volta tua moglie stanca del lavoro e quant'altro. E chi vive da solo come fa? . La stessa cosa succede in cucina: ogni cosa dev'essere al suo posto ed in modo particolare quelle che apparentemente sono uguali. Esempio banale: le confezioni di té e camomilla che avevo erano perfettamente identiche e la prima cosa che ho fatto è di metterne una in un ripiano e
una nell'altro anche se in questo caso sarebbero state riconoscibili dall'odore e dal
fatto che la confezione di camomilla, non so perché, contiene meno bustine.
Cosa fa invece la persona vedente? Spesso tende a mettere la roba là dove gli
capita perché tanto le basta un colpo d'occhio per riconoscerla dal colore,
dalle figure eccetera. Ne consegue che, come dice sempre un mio amico e al di
là della cucina, i non vedenti non possono lavorare assieme ai vedenti perché
questi hanno tutto un altro metodo. Tralasciando i casi in cui risulta indispensabile farsi dare un occhio da chi vede, se un non vedente lavora sempre
con un vedente accanto sappi che non sta facendo un fico secco anche se magari
ti racconta che fa questo o quello.
Era dagli anni '80 che non lavavo un piatto e anche in questo caso l'ordine è
importante come scritto sopra. Attenzione a quelli che hanno un bordino con
in'insenatura che ti frega: pensi d'averlo pulito bene ed invece... Però mi ha
fregato una volta sola!
Cominciamo con i piatti pronti
A mio avviso quella dei piatti pronti non è la soluzione definitiva sia per un
motivo pratico che etico. Per quanto buoni siano, i piatti pronti non saranno
mai come il cibo che ti fai a casa che magari sarà meno perfetto ma più...
autentico! Dieci vaschette di lasagne già pronte sono sempre uguali a se
stesse come i fiori finti, dieci piatti di lasagne fatte in casa non sono mai
perfettamente uguali, magari qualche volta sono un po' scotte o hanno qualche
altro difetto ma certamente più autentiche, più umane e quindi alla fine più
buone. La questione etica invece è questa: hai mai pensato che uno dei modi
per controllare i popoli è quello del controllo del cibo? Un secolo fa molte
persone avevano quasi tutto in casa: la mucca, il maiale, i conigli ed il
pollame per la carne, il latte e le uova. Per ragioni che esulano da questo
articolo poi ci si è affidati sempre più ai supermercati con la conseguenza
che se questi chiudono rimani senza cibo e la paura della loro chiusura l'abbiamo vista con la pandemia. Quindi diciamo che oggi la maggioranza di noi è controllata dalla catena dei supermercati. sempre per ragioni
che esulano da questo articolo, le persone che si fanno da mangiare partendo
dalla materia prima sono sempre meno e quando tutti riscalderanno piatti già
pronti, tranquillamente ci potranno dar da mangiare grilli e altri insetti
oppure carne e pesce sintetici che stamperemo con la stampante 3d perché se
chi controlla il cibo decide che per il suo profitto va bene quello e non hai
altro da mangiare ovviamente mangi quello. Quindi secondo me è importante continuare a farsi da mangiare
pretendendo che il materiale per farne sia di ottima qualità e lasciare che il cibo sintetico se lo mangino i potenti. Stai tranquillo che quando i potenti della Terra si riuniscono per gozovigliare dicendo cazzate non mangiano cibo sintetico e a tali appuntamenti ci vanno con l'aereo che inquina.
Per pigrizia, per passione assente e per paura di scottarmi, una cosa che come non vedente non homai
fatto è quella di scolare la pasta ed infatti ciòche mi servivano maggiormente
erano i primi piatti e per quelli e altro cibo già pronto consegnato a casa Un amico mi ha consigliato il sito:
www.pranzoalvolo.it
che inizialmente offriva il suo servizio con consegna a domicilio di piatti
già pronti solo nelle città di Torino, Aosta e milano ma che poi si è esteso
a tutta Italia e che si presenta bene perché i piatti vengono confezionati
appena cotti e senza conservanti, non ricordo bene se ne mettono di naturali,
guardaci tu. Il mio amico si è trovato bene ma io non l'ho provato perché non
abitando nelle città citate o comunque non in un capoluogo, l'ordine minimo
era di 28 vaschette mentre a me serviva un ordine minimo minore perché non
sapevo per quanto avrei avuto bisogno del servizio e non sapevo se avrei avuto
abbastanza spazio in frigo o in congelatore per contenerle tutte. In vita mia
non o mai usato vaschette di cibo e quando non ne hai esperienza...
Quindi cercando in internet ho trovato il sito:
www.piattiprontichef.it
che accetta un ordine minimo di 40 euro facilmente raggiungibili e quindi mi sono servito di quello; inoltre con 60 euro hai la spedizione gratuita ma a dirti la verità io delle spedizioni gratuite e altri sconti un po' me ne frego: se ce li ho va bene e se non li raggiungo me ne sbatto!
Se sei del tutto inesperto come me, forse di primo achito rimani un po' impressionato dai grammi di certi primi piatti monoporzione perché chi non è un mangiatore di pasta
ne cucina dai 70 grammi ad un etto mentre lì ci sono porzioni che arrivano ai 400 grammi ma devi considerare il condimento che c'è dentro che nel caso di vari tipi di lasagne e cannelloni è molto abbondante come quando prendi
il pasticcio già fatto al supermercato; ed infatti quando versi la porzione in un piatto ti rendi conto che è abbondante ma non così mastodontica come pensavi!
Il sito è perfettamente accessibile anche da chi non vede e se devi mettere
nel carrello più porzioni dello stesso piatto ti basta inserirne una per poi
aggiungere quelle che desideri tramite il pulsante + in fase d'acquisto;
naturalmente se ti sbagli esiste anche il pulsante -. Affinché il numero di
porzioni non cambi automaticamente quando ti muovi con le frecce, per chi usa
jaws è bene che l'opzione dei form sia su manuale, non ho provato l'opzione
semiautomatica che non uso mai ma quella automatica è meglio non adoperarla. Per
essere informati e per avere un po' di sconto al primo acquisto ci si può
iscrivere alla news letter che purtroppo non è leggibile con gli screen reader; a quel punto, con educazione e senza far tanto casino con i diritti dei
ciechi e bla bla bla, ho chiesto gentilmente come potevo fare e mi hanno
prontamente inviato il codice per lo sconto in formato testo dicendomi di contattarli ancora se avevo altre difficoltà; chi mi conosce sa bene che non sono un leccaculo, anzi! Però l'educazione premia sempre o quasi sempre; al contrario, se come non vedente ti metti a sbraitare con i tuoi diritti,
a fare casino eccetera, sai cosa fanno le ditte? Se ne strafregano perché tanto i ciechi che acquistano da loro non sono milioni e un cliente più o uno in meno... e personalmente farei la stessa cosa!
Il cibo viaggia su furgoni refriggerati a +4 gradi e per le prime consegne
sono stato avvertito del suo arrivo tramite chiamata nel cellulare per sapere
se ero a casa. Le scatole di cartone con il cibo richiesto contengono quattro o
sei confezioni monoporzione e ti vengono date tutte in un unico blocco tenuto
assieme con il nastro adesivo.
Il cibo è in vaschette rettangolari con angoli smussati e bordo esterno più
evidente sui lati corti in modo che possano essere prese in mano facilmente
senza scottarsi quando le andrai a riscaldare. Con i bordi, misurano più di 15
cm di lunghezza, più di 10 cm di larghezza e un po' meno di 4 cm di profondità e quelle che ho provato e ricordo contengono dai 250 ai 400 grammi di cibo, quantità variabile anche in base al condimento e che dopo un po' ho imparato a riconoscere dal peso.
Sono sigillate ermeticamente con una pelllicola in plastica che a volte dicono di togliere e in altri casi solo di forare ma personalmente l'ho sempre tolta salvo una volta che pensavo ai fatti miei e di lì ad un po' che l'ho messa nel microonde... Pum! Si è parzialmente aperta da sola!
A volte preferisco mettere il cibo in un piatto perché
secondo me si riscalda più omogeneamente e anche perché spesso il cibo si presenta come un unico blocco che in assenza dei bordi della vaschetta vai meglio a tagliare e mangiare.
Spesso per togliere il cibo
basta capovolgere la vaschetta, premere il fondo e contemporaneamente tirare
verso l'esterno i bordi della vaschetta stessa come se la volessi spezzare e...
splash!
La maggioranza di queste vaschette sono infilate in un cartone su cui trovi le istruzioni per riscaldare il cibo nel microonde, nel forno normale e in padella; il microonde c'è sempre, mentre il forno normale e la padella ci sono a seconda dei casi.
Le scritte sono abbastanza acquisibili con lo scanner ma Ciò che non si riesce ad acquisire è invece la data di scadenza, cosa che
invece avviene in quelle vaschette come gli gnocchi alla romana e i macheroncini cacio e pepe che non sono infilate nel cartone ma che hanno un'etichetta
leggibile sopra la pellicola. Ho segnalato la cosa alla ditta mandando anche
le immagini di ciò che riuscivo ad acquisire e quello che non riscivo a leggere e a quanto pare si tratta di uno dei soliti problemi dell'ocr che salta o
legge male le scritte in determinate situazioni. Forse per farli stare meglio nella vaschetta, secondo me, i macheroncini cacio e pepe in realtà sono penne mentre gli gnocchi alla romana sono rondelle ma per questi ultimi non so se a Roma li intendono così.
Nel sito trovi la durata dei singoli cibi ma, con le etichette che ho potuto controllare quand'ero da solo e con quella che mi sono fatto guardare da mia madre quando è tornata e tenendo conto della data di consegna e che il cibo non è stato cotto in quel giorno
ho notato che la data di scadenza è sempre superiore rispetto alla durata scritta nel sito. Ma anche nel sito stesso le cose non sono sempre chiare, ad esempio l'arrosto con patate ha una durata di 40 giorni ma poi scrivono che si può conservare
dai 21 a 60 giorni dalla data di produzione. E siccome con lo scanner non ho mai trovato la data di produzione, e questo non significa che non ci sia, è meglio ordinare poca roba in modo da essere quasi sicuri che sia stata cucinata recentemente. se messa in congelatore, la roba dura 60 giorni oltre la data di scadenza.
A parte le confezioni con o senza cartoncino e l'arrosto con patate in cui ne puoi trovare una un po' più grossa
che rigonfia di poco la pellicola, per il resto le vaschette sono tutte uguali e quindi se acquisti cibo diverso e se sei non vedente, quando arrivano ti conviene fare l'ocr con lo scanner o col telefonino
in modo da metterle in frigo nell'ordine desiderato e magari, perché no? anche scrivertelo in modo da non star lì a
passarle tutte o quasi tutte per aprirne una; lo so, ci vuole del tempo, ma non dicono sempre che i non vedenti non sanno cosa fare?
La consegna è veloce, al massimo ho aspettato circa 30 ore dal momento
dell'ordine.
I piatti sono buoni ma un po' troppo conditi e per quelli simili senti che si
tratta della stessa ditta: lasagne con ragù di vitello e asiago dop, lasagne
alla bolognese e cannelloni ripieni di carne si assomigliano molto.
Oltre la cucina, imprevisti e conclusioni
Se con i pochi accorgimenti scritti sopra io che in cucina sono una frana, che ho sessant'anni e che per così lungo tempo lo facevo per la prima volta sono stato in grado di vivere da solo senza una domestica dal 10 maggio al 13 giugno, senz'altro puoi farcela anche tu.
I primi giorni ti senti un po' spaesato ma poi, a poco a poco, impari a calcolare i tempi, a non pensare dove sono le cose e a sfruttare i tempi morti, ad esempio
portando la roba in frigorifero fin che ti fai il caffé dopo mangiato.
Un pochino ti abitui alla scocciatura di dover pensare cosa mangiare a pranzo e a cena... che palle! Ti abitui a gestire le provviste e a decidere quando e come comprarne delle altre. Oltre ai piatti pronti, io avevo un negozio locale che in caso di necessità mi portava le provviste a casa ed il fruttivendolo che passa di casa in casa da quando è scoppiata la pandemia e quindi andavo bene e se avessi avuto una domestica
con la quale andare a fare la spesa sarebbe stata una pacchia!
Il fatto d'avere sessant'anni e vivere ancora con la madre non significa
necessariamente d'essere dei bamboccioni che vivono nel paese dei balocchi come pinocchio e lucignolo: i soldi ho imparato a gestirli fin dalle elementari quando mio padre me ne dava sempre meno rispetto a mia sorella e, possibilmente, dovevo anche avanzarne. Quando ho avuto soldi miei, oltre a non chiederne più per le mie cose, ho cominciato a pagare le bollette fin dagli anni '80.
Nel periodo in cui ho vissuto da solo ho avuto difficoltà con la roba da vestire ed in particolare con i pantaloni
che avevo in numero ridotto e questo per due ragioni:
- per me andare ad acquistare roba da vestire è una noia e una scocciatura che non vorrei mai dover fare,
- forse stimolati anche dalla caratteristica precedente, qui in famiglia si sono sempre abituati che l'unica ad aver bisogno di roba da vestire è mia sorella.
Comunque facendo bene i conti me li sono fatti bastare. Ma anche in questo caso, se avessi avuto una domestica che lavava oppure con cui andare a scocciarmi per comprarne di nuovi sarebbe stata una pacchia!
E le mutande? Beh, di quelle ne avevo tante e non c'era il pericolo di stare senza come raccontano Marco e Pippo, per divertimento guarda questi due video:
uno
due
Ma per precauzione, nel cambiarmi ho diviso la roba bianca da quella di colore ed avendo una lavatrice che salvo metterci delle etichette
in modo d'avere dei punti di riferimento è inutilizzabile da chi non vede, ho pensato che se fossi rimasto senza mutande l'avrei fatta accendere da qualcuno con il programma giusto e una volta che il lavaggio èterminato... Beh, le mutande te le puoi mettere anche se non sono stirate!
Ma anche in questo caso, se avessi avuto una domestica sarebbe stata una pacchia!
Per chi non vede uno degli imprevisti più scoccianti sono le cose che cadono: non te lo aspetti e quindi non sai bene da che parte sono cadute e una volta che si sono fermate e non senti nessun rumore...
E poi si sa, ciò che non accade mai guarda caso succede proprio quando sei da solo! Riporto solo tre esempi:
- che un sacchetto con quasi 500 grammi di bagigi andasse a spargersi per il pavimento non mi era mai capitato ed invece... E a raccoglierli da orbo...
- la forbice ha preso il volo: cerca, cerca, cerca anche con l'aiuto di una scopa ma niente; sembrava essersi smaterializzata come nei libri di startrek. La mattina seguente faccio colazione e me la ritrovo sotto il tavolo, l'unico posto in cui mi sembrava inutile cercare; cavoli, è volata fino a lì? Manco fosse un canarino!
- Lavello ingorgato: verso dei piselli in un piatto senza preoccuparmi di prendere una forchetta e sentire se ne erano rimasti sul fondo o sulle pareti del vasetto in cui erano. Risciacquo il vasetto che andrà lavato bene in un secondo momento ma... Nel versare l'acqua scendono altri piselli che sono andati ad ostruire il lavello. Per quelli che riesco li tolgo dal foro con le mani ma gli altri... L'acqua rimaneva lì per tantissimo tempo perché si scaricava assai lentamente. Non ho mai smontato lo scarico di un lavello ma ho visto che non sarebbe difficile farlo, basta stare attento che non cadano le guarnizioni e rimontare tutto al suo posto una volta che l'hai pulito; il mio problema sono le ginocchia che non mi permettono più d'accucciare come un tempo e lì c'è anche poco spazio... Com'è spartito male il mondo se penso che c'è chi ha la vista e le gambe buone e passa il suo tempo a guardare tutto il giorno la tv... La mattina seguente ho cominciato a sfuregare i fori con un cacciavite lungo e sottile e alla fine... l'acqua scendeva regolarmente e forse anche meglio di prima e ho ringraziato Nostro Signore!
E visto che l'esperienza insegna, adesso metto sempre la forchetta in un vasetto per sentire se qualcosa è rimasto nel fondo e quando lo risciacquo ci metto una mano davanti in modo che se scende qualche rimasuglio...
Lavandino a parte, anche queste difficoltà sarebbero state superabilissime con una domestica che viene qualche volta alla settimana visto che una forbice o dei bagigi sul pavimento non incendiano la casa! e la cosa più importante per chi non vede e ha già altre limitazioni è quella d'essere libero, libero libero e la libertà non ha prezzo.
Forse così com'è capitato a me troverai qualche persona che invece d'incoraggiarti ti butta giù di morale dicendoti: eh, sì, ma tu come fai eccetera. Certe persone sparano a zero sulle altre come se gli altri fossero sempre esseri inferiori e, contrariamente a loro, in situazioni difficili non sapessero trovare in se stesse risorse inpensate e sconosciute.
Fregatene, fregatene ed ancora fregatene. Senza generalizzare, spesso chi scoraggia gli altri non è una persona che nutre una normale apprensione per loro,
è una persona che proietta le sue paure sugli altri o, peggio, una persona con il terrore che altri facciano ciò che magari lei sa fare da anni con la paura d'essere superata.
Soprattutto se sei costretto a stare da solo per sempre, comincia con i piatti pronti e poi, a poco a poco, aggiungici qualcosa di semplice preparato da te magari facendoti fare le cose più complicate da una domestica o, ad esempio, acquistando ragù già pronti. A poco a poco diventerai sempre più sicuro e non dovrai dipendere dalla volontà altrui solo per mangiare.
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Ricarica automatica di kena mobile direttamente da web, un problema con quella singola, centesimi inutili e velocità di internet
Non voglio essere presuntuoso, però forse se adesso in kena mobile si può
attivare la ricarica automatica direttamente da web anche senza usare l'app
specifica di kena dipende anche dall'insistenza con cui in passato ho segnalato il disguido come spiegato nello scorso numero. Inoltre vedremo un problema con la ricarica singola, la totale inutilità del centesimo che ti lasciano rispetto ai 10 euro e la velocità di internet.
Inserita veramente la possibilità di attivare la ricarica automatica direttamente da web
Il cambiamento non è recentissimo perché non ero sempre lì a guardare ed avevo
anche altre cose a cui badare e quindi presumo sia avvenuto circa a metà aprile.
Durante una ricarica singola è possibile ripensarci ed attivare quella automatica ma nei giorni in cui ci ho provato
non è mai andata a buon fine e non so se attualmente sia ancora così. Arrivato ad autorizzare il pagamento con paypal, diceva che c'era stato un errore senza fornire ulteriori dettagli e non rimaneva che chiudere tutto.
Il 14 giugno non avevo più credito suficiente per la prossima ricarica del 10
luglio e così ho attivato quella automatica come segue.
Entra nell'area personale, clicca sul link Ricarica e poi sul link Ricarica
automatica. Inserisci il tuo numero di cellulare e premi il pulsante Attiva
ricarica automatica e nella pagina successiva clicca sulpulsante Prosegui.
Appaiono i termini e le condizioni da accettare e per default è attivato il
metodo di pagamento con paypal ma volendo puoi attivare la carta di
credito. Nella stessa pagina puoi richiedere la ricevuta, altri due pulsanti
per accettare termini e condizioni, che palle, e, se hai scelto paypal, clicca
sul pulsante Paga adesso. Accedi al tuo conto paypal e poi clicca sul pulsante
Accetta e continua e se tutto è andato a buon fine avrai l'esito dellautorizzazione confermato anche dal fatto che una volta cliccato su Mykena per tornare all'area personale vedrai che il servizio è attivo.
Problema con ricarica singola e jaws
Come spesso accade, si mette a posto una cosa e se ne incasina un'altra.
Durante le ultime ricariche singole ho notato che con lo screen reader jaws non
si riusciva più a selezionare la somma da inserire; per fortuna anche senza
selezionare nulla faceva comunque una ricarica di 10 euro ma sarebbe stato scocciante farla ad ogni mese ed è per questo che ho attivato quella automatica.
Senza che venisse a casa mia e sfruttando il fatto che puoi ricaricare un numero
kena anche senza entrare nell'area personale, ho fatto guardare la faccenda ad
una persona vedente che con il mouse riesce a selezionare la somma da ricaricare evidenziata da una scritta gialla. Con jaws io riesco a vedere solo
scritte grigie, nere e di un altro colore che non ricordo e, come dicevo, non riuscivo a selezionare un fico secco
e non so se adesso le cose stiano ancora così.
Quando sarà possibile utilizzare i centesimi racimolati?
Il costo mensile della mia offerta è di 9 euro e 99 centesimi e quindi ad ogni
ricarica mi veniva lasciato un centesimo come credito residuo. A dire la
verità, in una delle ricariche si sono presi 10 euro esatti ma poi in quella
successiva mi hanno lasciato due centesimi... vai a capire! Adesso ho un
credito residuo di 6 centesimi e presumo che il prossimo 10 luglio paypal
inserirà la ricarica esatta di 9,99 e quindi quei 6 centesimi resteranno lì
inutilizzati. Ma anche se avessi continuato a fare ricariche singole e sempre
ammesso che la tariffa non cambi, quanti centesimi avrei dovuto racimolare
prima d'arrivare ad avere quelli necessari per una ricarica? Il conto lo
lascio fare a te e speriamo che ti serva per renderti conto quanto sciocco ed
inutile sia il lasciare all'utente un centesimo invece di chiedere la cifra
tonda di 10 euro.
Velocità di internet
Il 7 aprile mi sono accorto che era lentissimo e il giorno successivo stranamente andava piùveloce l'upload
del download. Con una certa variabilità si è ripreso il giorno 13 dello stesso mese ma, anche se non sono sempre lì a controllare, non ho più raggiunto
la velocità di 20,3 mbps scritta nello scorso numero. Fin che andava lento ho telefonato e scritto a kena che ti chiedono questo e quello ma che alla fine non sanno niente e ti dicono solo cose inutili.
torna all'indice
La stampante hp LaserJet 1100 non va d'accordo con thunderbird
Forse l'unica volta in cui ho avuto l'esigenza di stampare un messaggio di
posta è stato lo scorso febbraio quando mi sono accorto che la stampante in
oggetto non va d'accordo con thunderbird e la cosa l'ho potuta confermare
anche da alcune prove svolte in questi giorni tutte svolte in windows 10.
Nello scorso numero abbiamo visto che con windows 10 e 11 è tornata a funzionare la vecchissima stampante hp LaserJet 1100 che in windows 7 64 bit non
funzionava più per la mancanza dei driver. tuttavia stampando da tnunderbird
scrive solo la data di stampa e qualche altro carattere senza significato e il
nome dello stile utilizzato da thunderbird che per default è lo stile memo. Lo
stesso messaggio stampato con outlook inserito in office 2019 si stampa regolarmente.
Purtroppo non ho un'altra stampante per provare e quindi se a qualcuno è
capitato di non riuscire a stampare con thunderbird e ha trovato una soluzione, può inserirla come commento all'articolo così da verificare se va bene
anche con la stampante in oggetto.
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Box per ssd ewent ew7032 ed ew7044
Così come ci sono box per hard disk da 3.5 pollici, esistono box vuoti in cui
inserire un ssd sata III oppure un hard disk da 2,5 pollici con il quale però
non ho esperienza e nel provare i modelli in oggetto ho notato quanto segue.
Si alimentano da porta usb e l'interfaccia di entrambe è la usb 3.2 gen 1 che
ovviamente puoi utilizzare anche in computer che non l'adoperano a scapito
delle prestazioni. Il modello ew7032 è in alluminio e quindi con una buona
dissipazione del calore e tutta la componentistica è sul frontale dove trovi
un led che segnala quando l'ssd è in funzione e la presa per il cavo usb in
dotazione. Quando ti arriva, il frontale non è fissato con le viti e basta
sfilarlo dal box e inserirlo sull'ssd facendo coincidere i contatti della presa
sata e quella di alimentazione sata e poi infilare il tutto nel box. Oltre ad
un cacciavite in plastica, in dotazione vi sono due viti piccolissime,
press'apoco grandi come quelle che si adoperano per fissare le stanghette degli
occhiali, che andrebbero avvitate in un foro che si trova sui due lati del
frontale, praticamente quasi al termine dei lati lunghi della scatola. Ho
usato il condizionale perché il foro è piuttosto grande per le viti che bisogna inserirvi e dopo averci provato abbastanza senza centrare il forellino al
suo interno in cui mettere la vite mi sono scocciato e l'ho lasciato senza, che
tanto con un po' di cautela lo si può adoperare anche così e addirittura senza
la scatola.
Il modello ew7044 è senza viti ma in plastica che ovviamente non dissipa il
calore. Il retro del box è riconoscibile da piccolissimi piedini e quasi in
cima alla scatola e per tutto il lato corto trovi una giuntura. Per aprirlo,
premi con una certa forza su questa giuntura soprattutto a metà del lato
corto fino a sentire uno scatto e poi tira il coperchio verso l'esterno, come
se dovessi aprire un cassetto, fino a sfilarlo. Sul fondo del coperchio noti
un feltrino che viene inserito affinché l'ssd che inserirai nel box sia spinto
verso l'interno perché, per la disposizione dei contatti, tende ad alsarsi.
Oltre al cavo, in dotazione trovi un feltrino di ricambio perché, presumo io,
a lungo andare quello presente si scolla a causa del calore.
Come puoi notare, anche in questo caso tutta la componentistica è sul frontale
del box, dove c'è la solita presa usb e il led, mentre il coperchio che abbiamo tolto non ha nulla e quindi se l'adoperi solo tu puoi fare a meno d'inserirlo in modo che l'ssd possa dissipare meglio il calore. Facendo coincidere i
contatti, inserisci l'ssd e spingilo fino a quando s'incastrano; per toglierlo
basta che fai uscire un pochino la parte inferiore e con due dita lo tiri
verso l'esterno. Se vuoi mettere il coperchio, questo s'inserisce come un
cassetto e lo spingi verso il frontale fino a sentire lo scatto della chiusura.
Ho provato questi box solo con windows 10 e non necessitano di software aggiuntivo.
Un uso che ne puoi fare è quello di creare un ssd avviabile con la versione di
windows desiderata che farai partire come una qualsiasi periferica usb, vedi
lo scorso numero per i dettagli.
Per questi e altri apparecchi ewent ed eminent visita il sito:
www.ewent-eminent.com/it
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Come e quando chiedere il rimborso a paypal e il comportamento assurdo di ri.si. electronic s.r.l.
Chi usa paypal sa che in caso di problemi con una transazione ci sono 180
giorni per poterli segnalare e di seguito trovi come fare. I motivi per cui
chiedere il rimborso a paypal sono più di uno e vengono elencati nel sito
stesso da cui dovrai sceglierne uno; a mio avviso quelli più importanti sono
quando ordini uno o più prodotti e poi il sito sparisce oppure, come nel mio
caso, quando ordini dei prodotti e poi non arrivano mai e il rivenditore non
risponde alle mail e alle telefonate. Infine troverai una breve considerazione
sul comportamento di ri.si. electronic s.r.l. di via Trabucco a Palermo che si è
inutilmente incasinato la vita.
Chiedere il rimborso a paypal
Lo si fa tramite il Centro risoluzioni di cui ho cercato la stringa tramite
l'aiuto di paypal in modo d'avere il link diretto senza trafficare per tutto
il sito per poterlo trovare; per usarlo procedi così:
1) vai al link
www.paypal.com/disputes
e dopo aver fatto il login come al solito e accettato i cookies clicca sul
link Segnala un problema;
2) per default vengono visualizzate le operazioni svolte con paypal negli
ultimi 90 giorni, attiva il pulsante radio sotto alla transazione che vuoi
segnalare. Sotto c'è il numero della transazione selezionata, se è giusta
clicca sul pulsante Continua;
3) di qui in poi la segnalazione è divisa in sei fasi e nella prima e
dall'apposito elenco si sceglie il tipo di problema e io ho selezionato:
Non ho ricevuto l'articolo o il servizio
che fa passare immediatamente alla fase due. Non so come si comporta scegliendo una voce diversa, metti un commento nel blog se farai un'esperienza differente
rispetto alla mia;
4) con la stessa transazione potresti avere acquistato più prodotti che ti
vengono elencati in questa pagina ma non è detto che tu li debba selezionare
tutti come invece ho fatto io con l'iphone e l'alimentatore. Per ogni prodotto
trovi la casella di controllo con cui selezionarlo, il pulsante Tipo di articolo con cui dall'apposito menu ovviamente ne scegli il tipo, il pulsante
Categoria in cui nel mio caso la telefonia non c'era e quindi ho scelto la
voce Altro, ed infine il pulsante Quantità dove per default è già selezionato
1. Fai attenzione a non tralasciare la selezione di qualche pulsante, ad
esempio la categoria, perché altrimenti non prosegue. Fatto il tutto per i
prodotti che vuoi segnalare clicca sul pulsante Continua;
5) terza fase, tipo di problema per ogni prodotto: il pulsante Scegli il
tipo di problema dà cinque possibilità e io ho scelto:
Non ho ricevuto l'articolo o ho rifiutato la consegna
perché più consono al mio caso. La quantità non è editabile. Fatta questa
operazione per tutti i prodotti da segnalare si clicca sul pulsante Continua;
6) quarta fase, fornisci altri dettagli: per ogni prodotto chiede quando
dovrebbe essere stato disponibile e, senza inserire le barre, nell'apposito
campo si digita il mese, il giorno e l'anno che, magari con qualche giorno in
più per non essere fiscali, si devono calcolare in base a quanto riportato nel
sito di vendita, ad esempio quindici giorni lavorativi. Sempre sulla stessa
pagina e per ogni prodotto si digita l'importo per il rimborso che non deve
superare il totale della transazione. Nel mio caso, i prezzi dei due apparecchi
li ho dovuti mettere senza le imposte perché in caso contrario non mi faceva
proseguire anche se la somma totale non superava il totale della transazione;
ci ho perso poco più di quattro euro ma pazienza e questa faccenda non mi è
chiara. Si potrebbero aggiungere eventuali addebiti vari, spese di spedizioni
eccetera ma non mi dà la casella in cui inserirli. Dà l'importo totale del
rimborso e si clicca sul pulsante Continua;
7) quinta fase, chiede se hai contattato il venditore e con il pulsante radio
gli si dice di sì o no a seconda dei casi. Sulla stessa pagina farebbe inserire la data del contatto ma siccome ho scritto e telefonato più volte l'ho
lasciata in bianco notando che funziona ugualmente. Sempre sulla stessa pagina
chiede le modalità di contatto e, se necessario, ne puoi attivare più di una
tramite pulsanti radio, ad esempio telefono e mail. Ancora sulla stessa pagina
chiede qual è stata la risposta del rivenditore e dopo aver selezionato il
pulsante radio che non era disponibile ho cliccato sul solito Continua;
8) sesta fase, aggiungi documenti giustificativi: puoi inviare fino a 10
file con queste estensioni: jpg, gif, png, pdf, txt per un massimo di 50 mb.
Se hai delle mail da inviare le dovrai convertire in txt senza riunirle in
file zip perché altrimenti dà un errore. Clicca sul link Trascina o clicca per
sfogliare, inserisci il primo file e ripeti l'operazione se ne hai degli
altri. Successivamente trovi uno spazio in cui inserire altri dettagli per un
totale di duemila caratteri che puoi prepararti in precedenza in modo da
poterlo scaraventare, pardon, incollare nello spazio previsto. In questo
messaggio ho fatto il riassunto della mia situazione dicendo che c'è stato un
periodo in cui il sito non mi faceva entrare nel mio account, che i messaggi
inviati ad una delle due caselle di posta tornano sempre indietro mentre con
l'altra non ottengo risposta, che il cellulare richiede una password che
ovviamente non ho e che al numero fisso non si ottiene risposta. Per terminare
clicca sul pulsante Invia.
Appare il numero di pratica aperta di cui puoi vedere i dettagli ma visto che
l'abbiamo appena fatta non è il caso e c'è anche il pulsante per dire a paypal
come se la sta cavando a cui non ho partecipato. Arriva una mail per dirti che
hanno contattato il venditore il quale ha dieci giorni per rispondere. Durante
tale periodo e anche dopo puoi controllare lo stato della pratica andando nel
Centro risoluzioni e se il rivenditore non risponde ma ti spetta comunque il
rimborso, la pratica verrà chiusa a tuo favore esattamente dieci giorni dopo
rispettando anche l'orario di apertura. Fermo restando che in certi casi ci
può volere qualche giorno affinché il rimborso appaia nel tuo conto, io l'ho
notato nella mia carta di credito il mattino seguente.
Il commerciante che si frega da solo
Quello che non scrivono nella pratica è il motivo per cui il commerciante si è
comportato in un modo così assurdo e distruttivo per entrambe: io ci ho perso
del tempo e mi sono dato del cretino non so quante volte per aver badato al
risparmio che m'interessa anche poco, lui col suo comportamento si è fregato da solo. Lasciando
perdere tutti i motivi etici e morali per i quali certe cose non si dovrebbero
fare, per chi desidera fare il furbo la prima cosa da svolgere sarebbe quella di non
farsi scoprire ed invece...
Il 24 aprile ho ordinato l'iphone e l'alimentatore che da qualche tempo Apple
non include più nella confezione e io non ne avevo nemmeno uno che andasse
bene. Non sono un patito del risparmio, ma se c'è e se ottenerlo non comporta
particolari problemi, perché non usarlo? Ri.si. electronic s.r.l. dava l'iphone ad
un prezzo decisamente vantaggioso, meno che sul tanto blasonato amazon! Il sito
non era molto accessibile per chi non vede ma tutte le informazioni le avevo
reperite nel sito ufficiale di Apple e per l'acquisto mi sono aggiustato in
qualche modo. Però continuavo a chiedermi come facesse questo signore a dare
l'iphone 14 per poco più di 700 euro e la mail di conferma dell'ordine mi ha
fatto ulteriormente storcere il naso quando si legge di non mettere opinioni
negative con l'intento di modificarle in un secondo momento se prima non
arriva il prodotto perché le opinioni inserite non si possono modificare o
cancellare. Come a dire: se noti che non ti arriva nulla, non precipitarti ad
esprimere un giudizio negativo, aspetta, aspetta, aspetta ed ancora aspetta
fino a quando te lo sei preso in quel posto! Ma poi non ci ho più badato anche
perché personalmente non esprimo quasi mai le mie opinioni sull'acquisto di un
prodotto perché tanto, vedi la storia con monclick, non puoi scrivere ciò che
ti pare e se non posso dire ciò che voglio tanto vale che se le scrivano da
soli!
Tenendo conto dei giorni lavorativi, l'iphone mi doveva arrivare intorno al 19
maggio ed invece... L'ordine continuava a risultare pagato ma fermo. Successivamente e per qualche giorno non riuscivo più ad accedere al mio account e mi
dava un messaggio in inglese come se ci fosse un problema. Dopo qualche giorno
l'account è ritornato con l'ordine sempre fermo lì. Scrivere a ri.si electronic
s.r.l. è peggio che scrivere al tuo cane il quale forse almeno qualche bau bau ti
risponde! Da notare che un commerciante che vuole fare il furbo e ci tiene a
non farsi scoprire, magari una bugia insulsa te la scrive tanto per cercare di
mantenerti buono ed invece... Ed hai mai visto un cellulare in cui ti viene
chiesta la password? Al numero fisso c'era sempre il risponditore automatico: a volte diceva che tutti gli operatori erano occupati, ma figurati! In
altri casi diceva di attendere ma non rispondevano mai ed era lo stesso messaggio che si otteneva la sera sul tardi quando i negozi sono chiusi, lascio a
te ogni conclusione.
Siccome quando non mi arrabbio come una peste sono tanto buono, ho cercato
d'andare incontro a questo commerciante pensando che magari uno ha un sito di
vendita ma poi fa un incidente e si fracassa la testa... Ma non era vero
nemmeno questo visto che il sito cambiava nel tempo e quindi c'era qualcuno a
metterci le mani. Oltre ai cambiamenti visti sopra,
il sito dice d'essere chiuso per inventario e che tornerà presto; ma se aspetta che ci torni io...
Quindi cosa sia successo esattamente non lo so, per certo so che ri.si. electronic s.r.l. voleva fare il furbo ma non lo è stato per niente e si è fregato da
solo. Forse per chi non ha pagato con paypal non è così semplice ottenere il
rimborso ma, soldi a parte, quando in internet ti fai un brutto nome non è
così semplice riemergere; se un negozietto di campagna fa il furbo, beh, la
sua furbizia da quattro soldi la conoscono in pochi e può riaprire magari a
duecento o trecento chilometri di distanza; ma in internet è tutta un'altra
cosa! Certo, potrà aprire con un nuovo sito ma se si comporterà così di strada
ne farà assaipoca perché non siamo tutti dei cretini.
Uso paypal dal 2012 e soprattutto negli ultimi anni di transazioni ne ho fatte parecchie ma questa è la prima volta che mi capita
d'incontrare un furbetto assurdo come ri.si. electronic s.r.l., sì, perché i commercianti più furbi sono quelli che tentano di mantenere i propri clienti!
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Connettore m.2 con dissipatore di calore e la svista di un cieco
Per chi può accedere alle figure, apparentemente quanto scritto di seguito
serve a poco; in realtà consiglio vivamente a tutti di leggerlo perché, oltre
alla tecnica, può essere considerato un piccolo contributo nel tentativo di
abbattere l'assurda mentalità che un cieco debba e possa solo suonare. Eh, se
è cieco, poverino, cosa vuoi che faccia?
La scheda madre Gigabyte z790 ud supporta tre connettori m.2 ma da non vedente, cerca, cerca e ancora cerca, ne trovavo solo due evisto che nel sito di
Gigabyte vi erano degli errori, pensavo che dipendesse da quelli. Poi ho
tradotto le istruzioni e...
Illustrando il primo connettore m.2 siglato M2A_CPU, parlavano di un dissipatore di calore che nei connettori m.2 non avevo mai incontrato. Quindi ho preso
in mano la scheda e... Mi si sono aperti gli occhi!
Nella z790 ud Il connettore m.2 con sigla M2A_CPU si trova subito sopra al
primo slot per schede grafiche, ossia quello a 16. Come accade per altre
schede Gigabyte, e non so se sia uno standard valido per altre marche, il
connettore è verso la parte anteriore del pc mentre la vite per fissare il
disco si trova verso la parte posteriore. Dal lato anteriore il dissipatore di
calore è solo incastrato mentre l'altra estremità è fissata tramite una vite
che una volta svitata non si toglie dal dissipatore e ciò è utile per non perderla. Una volta tolto il dissipatore appare il connettore m.2 che supporta
dischi 2280 e 22110 come mostrano le due colonnine su cui avvitarli e la
scheda non ha altri fori per eventuali dischi più corti. Le viti per fissare i dischi sono in dotazione alla scheda
ed ognuna è sigillata in un sachettino senza striscia di chiusura alla faccia del risparmio e dei cambiamenti climatici!
Lo so, Gigabyte scrive che adopera materiale riciclato, però secondo me mettere una vite per ogni sachettino in cui se ne potrebbero contenere comodamente più di una decina è proprio uno spreco
che i comuni mortali devono evitare ma che diventa più che legittimo per chi ha i soldi.
Sulla faccia inferiore
del dissipatore di calore vi è una pellicola che va tolta solo quando si
monterà un disco perché a quanto pare sotto vi è la pasta termica.
Gli altri
due connettori m.2 della scheda madre in oggetto supportano solo i dischi 2280
e, visto che li avevo riconosciuti subito, sono privi del dissipatore.
Il manuale della scheda, che tra l'altro comprende quattro modelli, è incoerente: prima dice che tutti i connettori m.2 della scheda supportano solo i
dischi PCIe e non è previsto il collegamento di dischi sata; poi, quando elenca i
dischi supportati dai connettori mette anche il disco sata. Cosa dobbiamo fare
per sapere la verità? Comprarli entrambe e provarli? Io presumo che siano
supportati solo i dischi PCIE.
Se ti servono altre informazioni sul connettore m.2 e i dischi che si collegano ad esso puoi leggere gli articoli precedenti che puoi trovare facilmente cercando m.2 nell'apposita casella del blog.
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Appunti sulle schede madri gigabyte con processori di dodicesima e tredicesima generazione
Nel caldo mese di luglio 2023 mi sono messo a consultare il sito ufficiale di
Gigabyte prendendo appunti sulle ultime schede madri per processori Intel di
dodicesima e tredicesima generazione e il 10 agosto me ne è arrivata una
potendo così toccare con mano quanto avevo letto. Avendo anche altre cose da
fare e dovendo fare i conti anche con le avversità della vita che rallentano
notevolmente i progetti che si hanno in testa, qui trovi solo importanti
appunti generici sui processori, le schede madri Gigabyte e ciò che ho notato
finora sulla z790 ud.
Attenzione che a supportare processori di dodicesima e tredicesima generazione non è un solo chipset
e che di seguito trovi informazioni solo su quelli che ho controllato integralmente o parzialmente a seconda dei casi
Processori intel, chipset, memoria ram, nomi e formati delle schede madri
Nei precedenti articoli sono arrivato a parlare solo fino alla nona generazione dei processori Intel; segue la decima generazione, comet lake, e l'undicesima generazione, rocket lake, entrambe montati sul socket h5 lga1200. La dodicesima generazione, alder lake, e la tredicesima, raptor lake, vengono montati
sul socket lga1700 e quindi Intel continua a farci la grazia di mantenere un
socket per due generazioni, ma che brava!
Il processore di tredicesima generazione è stato immesso nel mercato l'1 gennaio 2023 e quindi tra non molto
arriverà la quattordicesima generazione che ci porterà il caffè a letto?
Dalla decima generazione in poi ovviamente le cifre che contraddistinguono la
generazione del componente sono due, poste sempre là dove c'era la singola
cifra delle versioni precedenti e per tanto, per un processore di tredicesima
generazione il nome potrebbe essere: i5-13400.
Per versione tray del processore s'intende
senza ventola che dovrà comunque essere montata e che dovrai acquistare a
parte o averne una di adeguata.
Devo ancora montare un processore recente, ma da come si presenta il socket
sulla scheda l'operazione dovrebbe avvenire come per quelli di settima generazione vista in passato e se ci saranno variazioni le scriverò.
Le schede madri Gigabyte con chipset z790 e b760 hanno il socket
perprocessore Intel lga1700 e supportano i processori di dodicesima e tredicesima generazione. Al contrario e pur non avendole controllate tutte, quelle con
chipset z690 supportano in genere la dodicesima generazione e finora, con quel chipset, che
suporta anche la tredicesima ne ho incontrata una sola.
Le ultime memorie ram sono le ddr5 che purtroppo hanno una latenza superiore
rispetto alle ddr4 arrivando anche aduna latenza di 40, alla faccia del progresso! Un valore che cambia a seconda del modello di ddr5 in uso è la frequenza di lavoro che va scelta anche in base al tipo di processore utilizzato
e queste caratteristiche le trovi nei manuali e caratteristiche dei componenti ma non è sempre tutto chiaro: ad
esempio il manuale della z790 ud, dice che per i processori i3 ed i5 di
dodicesima e tredicesima generazione le frequenze di lavoro della memoria
possono essere di 4400 o di 4800 e fin qui ci siamo. Per gli i7 e i9 di tredicesima generazione c'è una discrepanza tra sito e manuale anche se recente: con step di 400, il
manuale parte da 4400 e si ferma a 5600; il sito parte da 4000, salta i 4400 e
procede con step di 400 fino a 5200; poi con step di 200 va fino a 7600(o.c.),
sigla che non conosco, vai a capire!
Nel concreto, la frequenza più bassa che ho incontrato finora nei siti è 4800 e quella più alta di 7800, roba da matti, e in questo range c'è un punto in cui lo step è di 200, ossia da 7000 a 7200.
Sempre a proposito di ram, perché il
manuale della z790 ud non dice niente sui processori i7 ed i9 di dodicesima generazione?
Quando si adoperavano le ddr3 ho provato a mettere una memoria con frequenza di
lavoro superiore a quella prevista dal processore notando che la memoria si
adatta ad andare più piano e dovrebbe accadere la stessa cosa con le ddr5
anche se, in linea generale, frequenza di lavoro più alta significa prezzo
maggiore e quindi denaro sprecato se non viene utilizzata.
Fai attenzione che se in un sito cerchi ddr5, nei risultati di ricerca possono
apparire le ddr5 dimm con 288 pin per i desktop e le so-dim con 262 pin per i
portatili.
Sempre a proposito di memorie ram, il chipset h610 supporta sia le ddr4 che le ddr5 che tuttavia non possono essere utilizzate contemporaneamente ed inoltre nel caso di gigabyte bisogna fare i conti con le versioni di un determinato modello. Ad esempio,
per il modello h610m h che supporta processori di dodicesima e tredicesima generazione esiste la versione per ddr4 e quella per ddr5.
Con il chipset b760 si trovano diverse schede micro atx con dimensioni di 23
per 21,5 oppure 24,4 per 24,4 cm. Con lo stesso chipset ci sono poche mini-itx con dimensioni di 17 per 17 cm.
Fin dal socket di ottava e nona generazione, nel sito ufficiale, al nome della
scheda è stato tolto il prefisso ga e il trattino che tuttavia in certi siti
saltuariamente vengono ancora utilizzati anche per quelle recenti. Attualmente il nome è composto
dalla sigla del chipset, ad esempio b760, eventualmente seguito senza spazi
dalla m per le micro atx o da una i per le mini-itx; le schede atx non hanno
lettere attaccate al nome del chipset. Dopo uno spazio troviamo il nome della
scheda composto da una o più sigle come segue:
B760 DS3H,
oppure
B760 DS3H AX.
Porte, dischi e altro
Vi sono modelli con wifi e bluetooth, la ps/2 è quasi scomparsa anche se in due modelli ne ho trovate addirittura due, una per la tastiera e l'altra per il
mouse. Attenzione che a fare gli errori non è solo il sottoscritto: guardando
il sito ufficiale di Gigabyte, la z790 ud è priva della ps/2 e quando mi è
arrivata e l'ho notata pensavo che m'avessero inviato un modello sbagliato ed
invece tale porta è presente nel manuale.
Di queste ultime schede, poche hanno la seriale e nessuna ha la
parallela.
Per quanto riguarda il wifi e il bluetooth che alcune incorporano, spero che in
caso di problemi il bios preveda la possibilità di disabilitarli o che l'inserimento di un adattatore esterno disabiliti automaticamente quello interno;
non ho esperienza su come si comportano gli stessi dispositivi nei portatili.
Indipendentemente dal numero di connettori m.2, a luglio 2023 tutti i modelli
con chipset B760 avevano solo quattro connettori sata mentre quelle con chipset
z790 continuano ad averne sei e, se non ricordo male, forse c'è un modello che
ne ha anche di più.
Sempre con lo stesso chipset vi sono modelli come la B760 DS3H che per quanto
riguarda le usb del pannello posteriore hanno una configurazione assurda,
ossia una usb di tipo c, una usb 3.2 di tipo A e quattro usb 2.0. Vista anche
la possibilità d'aggiungere ulteriori due usb 2.0 tramite connettore interno,
non bastavano due usb 2.0 sul pannello posteriore o addirittura niente come
accade nella vecchia ga-z270-hd3p in cui le usb 2.0 le ho solo sul pannello
frontale e magari mettere qualche usb 3.2 in più?
E la z790 ud non è da meno! Eh, le logiche del mercato sono assai
assurde!
Aggiornare il bios
L'aggiornamento del bios tramite dos visto in passato si trova fino alle
schede con socket del processore lga1151 e l'ottava e nona generazione come la
z390 ud e e il bios del 2021; di lì in poi il bios si aggiorna tramite shell
efi. Pur non avendo trovato sintesi o barre braille che leggano la shel efi,
guardando le istruzioni del bios non dovrebbe essere impossibile compiere l'operazione da non vedente ma un conto è la teoria e un altro è la pratica.
Oltre ad usare i comandi dalla shel efi, nei modelli che lo contemplano è
possibile aggiornare il bios tramite la funzione q-flash plus button costituita da un pulsante che naturalmente farà lavorare la scheda senza che un non
vedente veda cosa sta facendo ma se non altro si potrà essere sicuri d'aver
dato l'input giusto! In un modello ho trovato questo pulsante nel pannello
posteriore, nella z790 ud è costituito da un pulsantino presente sulla scheda
e non so se vi siano cabinet moderni che lo vadano meccanicamente a premere
tramite un determinato supporto ma in caso contrario ad aprire il computer e a
premerlo ci vuole poco.
Altre informazioni sulla z790 ud
L'ho tirata in ballo più di una volta e ho fatto anche un precedente articolo
a riguardo di un connettore m.2 che all'inizio non trovavo.
Probabimente accade da diversi anni, manuale e software li devi scaricare da
internet perché la scheda viene fornita solo con due assurdi pieghevoli poco
utili anche a chi vede perché, contrariamente al passato, non hanno una figura
completa di tutti i connettori interni della scheda; ed allora a cosa servono? A
dirmi come installare il processore e la ram, ossia cose che trovo nel manuale? Carta sprecata! poi trovi i soliti due cavi sata e tre sachettini ognuno
dei quali contiene una sola vite per il connettore m.2 quando ogni sacchettino
ne potrebbe contenere commodamente una decina e anche più, alla faccia dei
cambiamenti climatici e del risparmio energetico, cose valide per i comuni
mortali ma non per i potenti anche se Gigabyte dice d'usare materiali reciclati...
La mascherina del pannello posteriore è collegata alla scheda e quindi non è in
dotazione ma forse anche questo succede da anni.
E forse capita da qualche anno anche il fatto che i manuali siano poco performanti soprattutto per chi non vede.
ogni volta che con edge apro il pdf del manuale, appare una finestra in cui
l'anteprima è disattivata ed è attivata la Visualizzazione elenco che mi
mostra il sommario fino al primo capitolo e devo cliccare sul pulsante Chiudi
per andare alla lettura normale.
Beh, normale fino ad un certo punto perché per ogni riga la sintesi mi dà il livello di intestazione, ma che palle!
Ma le anomalie non finiscono qui.
Il manuale comprende quattro modelli, ognuno associato ad una lettera, in modo
da specificarne la funzione quando questa è valida solo per alcuni o per uno di
essi come segue:
- Z790 UD AX=j,
- z790 UD AC=k,
- Z790 UD=l,
- Z790 D=m.
In certi punti, come nella spiegazione delle memorie, queste lettere sono
leggibili attaccate all'ultima parola della spiegazione; in altri casi si
legge solo l'attribuzione delle lettere ai quattro modelli prima della spiegazione come per gli slot ma poi durante l'illustrazione non si leggono e non so
se dipende dalla sintesi o perché non le hanno messe. In un caso le ho trovate
accanto alla scritta di un connettore e quindi forse a volte non si leggono
con la sintesi perché sono all'interno di una figura o quant'altro ma non ho
fatto controllare.
In altri punti il manuale è scarno, vedi il capitolo del
bios, e manda al sito di gigabyte per ulteriori informazioni che si spera siano
esaustive e, nel caso del bios, messe in ordine in modo che un non vedente
possa comprendere la conformazione del bios come avveniva in passato quando il manuale era costituito da un libretto per un solo modello.
Prima di montare la scheda
Per qualsiasi componente io procedo così: lo analizzo tutto annotando le cose che non ho capito oppure quelle per cui nutro dei dubbi e dopo, solo dopo e solo se necessario, chiamo un vedente.
Soprattutto se non lo fai da tanto tempo e sei non vedente, prima di montare
la scheda ti conviene farti dare un occhio perché senza vedere le scritte
potresti esserti fatto in testa una configurazione leggermente sbagliata. Ad
esempio, nella z790 ud la sys_fan1 ha la linguetta che determina il senso
d'inserimento del connettore vicinissima ad un radiatore e con le mani non la
senti e io pensavo che quei quattro pin fossero un'altra cosa. Dopo, ma solo
dopo, mi è venuto in mente d'aver trovato anche un'altra scheda che era così.
Sempre per chi non vede le scritte, il manuale della z790 ud confonde le idee.
Inizialmente avevo notato l'uscita digitale con due pin anche se si sente a
malapena perché incastonata tra l'audio frontale e la com; poi quel maiale di
manuale me l'ha descritta con quattro pin di cui uno mancante, ossia la stessa
configurazione presente nella vecchissima Asus p4pe, e ho confuso una delle
prese del'addressable led strip headers con l'uscita digitale. Certo, se avessi letto
meglio il manuale avrei visto che le prese per addressable led strip headers sono due e
avrei capito che l'uscita digitale non poteva essere lì, ma questo l'ho pensato dopo perché gli errori che si fanno sono sempre i più stupidi.
Un'altra cosa da farsi guardare sono i jumper anche se, senza darmi arie,
conoscendo Gigabyte io li avevo associati in modo corretto. Quello sopra al
pannello frontale azzera la cmos mentre l'altro in basso, rst, resetta la
scheda. Ma non bastava quello del pannello frontale? Il manuale non spiega un fico secco!
Anche se le prese le conosci, è meglio se qualcuno ti dà un'occhiata alla disposizione delle ventole: nella vecchia ga-z170-hd3p quella per la cpu era vicino allo slot per la memoria là dove spesso si trova una delle ventole di sistema.
Tpm
Pensavo che nelle schede moderne il trusted platform module, tpm, fosse già
inserito ma, almeno nella z790 ud che ho comprato, si trova solo il connettore
mentre il modulo bisogna acquistarlo a parte e, a parte amazon ed ebay, si fa
anche fatica atrovarlo. attualmente c'è il modulo 2.0ma guarda che non è più a
20 pin come avveniva con le schede con processore di settima generazione.
Questa ce l'ha con 12 pin ma ho visto che vi sono dei moduli anche con 14 pin
e la cosa andrebbe approfondita.
Co_pin
Mettendo la scheda con il pannello posteriore a sinistra, si trova
in alto a destra ed è costituito da un connettore con tre pin disposti ad l.
E' presente in diversi modelli Gigabyte ma non è documentato dai manuali o dal sito e nessuno sa a cosa serve.
Uno ci ha appoggiato un cacciavite e la scheda ha fatto scintille ma per fortuna si è salvata; non farlo, si tratta
di un modo assai poco ortodosso per vedere se c'è corrente, usa un tester.
Forse potrebbe essere un connettore che serve alla ditta per testare la scheda e sarebbe da chiederlo ma forse non risponderanno mai.
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Quando nonostante la cancellazione della cronologia di edge la barra degli indirizzi dà suggerimenti indesiderati e un errore col sito di enel energia
Capita d'avere un problema e di pensare ad errori e soluzioni complesse per poi
accorgersi che bastava il classico uovo di colombo che non ricordi o che non
conosci come in questo caso, non si può sapere tutto!
Nel sito di enel energia non ci andavo da tanto tempo perché avendo il pagamento automatico delle bollette, cosa ci andavo a fare? Ma visto che quella della luce tardava, volevo andare a vedere cos'era successo.
Dopo aver scritto
www.enel.it
mi trovavo subito nella finestra in cui fare il login e la cosa mi lasciava
perplesso: e se avessi voluto girare il sito senza entrare nell'area personale? Fatto il login ottenevo l'errore seguente:
wso2
authentication error!
Something went wrong during the authentication process. Please try signing in again.
Per chi non vede la sintesi vocale è tanto utile quanto scocciante ed è così
che, zittendola come faccio spesso, inizialmente non mi ero acorto che la digitazione dell'indirizzo dell'enel mi portava sì al sito specificato ma ad un link
lunghissimo che di certo non era quello della pagina principale e che attualmente non appare nemmeno quando da essa si clicca sul pulsante Accesso area clienti.
Per inciso, il modo più corretto per accedere all'area clienti di enel energia è quello d'andare alla pagina principale con l'indirizzo scritto sopra e di cliccare sul pulsante Accedi area clienti che porta al link:
www.enel.it/it/login.
Evidentemente da quando quel lunghissimo link si è memorizzato il sito è cambiato ma il motivo per cui mi portava ugualmente alla pagina di login per poi darmi l'errore lo devi chiedere ad enel.
Inizialmente Pensavo ad un problema di password e l'ho cambiata inutilmente. Per dare un'informazione completa, se hai la necessità di cambiare la password dell'enel,
una volta cliccato su Recupera password ed immessa per due volte quella nuova, non chiudere
il browser, vai nella posta dove ti hanno inviato un codice da incollare
nell'apposito spazio.
La cancellazione completa della cronologia non risolveva nulla ma nel frattempo la bolletta era arrivata e ho notato che cliccando su uno dei link all'interno della mail potevo accedere alla mia area personale senza probleni; ed è
così che ho anche notato che succedeva la stessa cosa con firefox, perché non
ci avevo provato prima? Accendendo un altro disco di windows con microsoft
edge 17 come il precedente, accedevo regolarmente mentre nel primo disco edge
continuava a propormi il link lunghissimo.
Per chi adopera solo la sintesi vocale e non la barra braille, è scomodo cancellare ogni volta il lungo link dalla barra degli indirizzi lasciando solo ciò
che serve ma alla fine in internet ho trovato l'uovo di colombo che non conoscevo perché sono uno che non sa e non ricorda tutto: quando nel digitare un
indirizzo di un determinato sito appare un suggerimento indesiderato, suggerimento che puoi anche selezionare con le frecce nel caso ve ne sia più di
uno, basta premere shift+canc per eliminarlo e vedrai che la smette di scocciare.
Resta da chiedersi perché la cancellazione completa della cronologia che ho
anche fatto più di una volta includendo anche le esplorazioni della modalità internet explorer, non tolga tutto. D'altra parte questo è un vecchio
problema che era presente anche in explorer dove certi siti non venivano eliminati.
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Thunderbird 15.2.3, NVDA e jaws
I programmi continuano ad aggiornarsi dando così qualcosa da fare anche agli utenti che oltre ai cambiamenti devono star dietro
ai nuovi bug come segue.
Forse già lo sai, ma fino a quando l'autore non deciderà di aggiornarlo,
l'ultima versione di NVDA non è più compatibile con il componente aggiuntivo Mozilla apps enhancements
che permetteva di modificare la disposizione delle colonne in thunderbird; in mattinata del 23 settembre 2023 era possibile scaricare solo la versione 1.18.
Forse dipende anche da com'è impostato il menu Visualizza di thunderbird ma da diverse versioni ho notato che per entrare con jaws nel menu Selezionare le colonne da mostrare adesso non occorre più passeggiare molto col cursore touch e si fa così:
1: dall'elenco messaggi vai alla prima mail con ctrl+home ed attiva il cursore touch con shift+più;
2: premi freccia sinistra fino al pulsante Selezionare le colonne da mostrare, dai invio per aprire il menu di contesto e poi due volte velocemente il tasto più per disattivare il cursore touch;
3: scorrendo con le frecce e dando invio, regola le voci che desideri attivare o disattivare e poi premi tab per chiudere il menu.
Forse avrai notato che pur essendoci sempre 21 elementi come in passato,
qualche voce è cambiata ed è anche cambiato il comportamento e, forse, in particolare dalla versione 15.2.2;
Ho detto forse perché a me sembra di ricordare così, ma andando ha spulciare le novità degli aggiornamenti finora non ho trovato nulla di utile al riguardo.
Comunque nell'attuale versione 15.2.3 l'ottavo elemento, Letto, è stato spostato al numero cinque con Stato lettura. L'elemento Non letto che in precedenza era al numero 17 è rimasto uguale ma è passato al numero 18 ma non sto dando i numeri solo per scrivere e passare il tempo!
Personalmente ho l'abitudine di regolare il programma in modo che la sintesi mi dica Non letto quando ovviamente non ho aperto un messaggio e che non dica niente quando un messaggio l'ho già aperto ma, se la memoria non m'inganna,
dalla versione 15.2.2 la sintesi mi dice letto e non letto per tutti i messaggi, ma che palle! Ed è per questo che ho tentato di regolare le colonne ma capita quanto segue: spegnendo Stato lettura e accendendo solo Non letto che per default è disattivato, la sintesi non mi dice niente per tutti i messaggi, compresi quelli non letti. Si aggiunge però un pulsante Non letto che allo stato attuale non ho capito come si usa perché mi sembra che non faccia niente.
Lasciando Non letto attivo e riaccendendo Stato lettura la sintesi dice lo stato di tutti i messaggi, una scocciatura unica. Hai capito a cosa servono gli aggiornamenti?
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