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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Quando windows 10 e 11 fanno funzionare la vecchia stampante
Se per fare un po' di spazio stai per buttare la vecchissima ma ancora buona
stampante che usavi con xp o addirittura con windows 98 e il dos, fermati un
attimo e... Provala con windows 10 o addirittura con l'11. Come dici? Che già
non funzionava con windows 7? Non importa! Se l'hai lasciata lì per tanti anni,
non sarà certo un problema tenerla ancora per qualche minuto in modo da fare
una prova che forse ti eviterà di comprarne per forza una nuova come è accaduto a me con la vecchissima HP LaserJet 1100.
Ho comprato la stampante HP LaserJet 1100 23 anni fa ma è stata concepita
ancora prima visto che oltre a a poter essere collegata solo con la parallela.
funziona ancora con il dos per il quale vi sono in dotazione delle utility.
Infatti all'inizio l'ho adoperata con il dos reale a 16 bit e windows 98, poi
con xp e successivamente con windows 7 a 32 bit inserendovi i driver concepiti
per xp. Per windows 7 64 bit non ho mai trovato i driver.
Una sera di qualche settimana fa ero lì che giravo in rete aspettando l'ora
d'andare a dormire quando, in un sito che non ricordo, ho trovato un file che
prometteva d'installare la stampante HP laserJet 1100 e mi sono detto: possibile che abbiano fatto i driver a 64 bit per una stampante così vecchia? Era
un file piccolo che evidentemente serviva solo a scaricare qualcosa dalla rete
e la scorsa settimana volevo provarlo in windows 10 64 bit versione 22h2; dopo
qualche attimo dall'accensione della stampante mi sono accorto che si era
installata automaticamente con nome: HP LaserJet 1100 (Ms). Sono rimasto
basito perché ho sempre pensato che per tale stampante non vi fossero driver a
64 bit ed invece... Non so dirti se il software l'ha scaricato dalla rete o se
era presente nel computer anche perché, contrariamente ad altri dispositivi,
andando nelle proprietà non riesco a farmi mostrare i dettagli del driver in
modo da sapere che file vengono usati. Sempre con windows 10 64 bit, ho provato la versione 21h2 con la quale la stampante citata s'installa solo se il
computer è colllegato alla rete, o per lo meno così mi è parso che sia perché
non ho fatto mille prove. Con windows 10 64 bit 1903 bisogna forzare l'installazione da
Gestione dispositivi facendo la ricerca dei driver in rete ma s'installa.
Quindi ho provato con windows 11 installato ovviamente in un altro ssd ma
collegato però allo stesso computer non idoneo a tale sistema e la stampante
s'installa immediatamente.
Mi rimaneva qualche dubbio per windows 7 a 64 bit: non è che per caso mi ero
sbagliato e la stampante s'installava anche con quello? Oppure non è che con
windows 7 64 bit aggiornato la stampante s'installa come per le versioni
successive? Quindi nel computer in cui uso abitualmente il 7 a 32 bit ho caricato
un'immagine di windows 7 a 64 bit risalente al 2018 e dopo aver tribulato non
poco per aggiornarlo fino a gennaio 2020 quando il supporto per i programmi
principali di windows 7 è terminato, ho collegato la stampante che continua a
non funzionare come in passato.
Morale: una vecchissima stampante che non
funziona in windows 7 64 bit potrebbe funzionare in windows 10 64 bit e windows 11.
Finora ho stampato solo le pagine di prova e se ci saranno problemi con qualche programma lo vedremo in seguito.
E il piccolo file per installare l'HP LaserJet 1100? Nonostante che la stampante si fosse installata l'ho un po' provato ma subito interrotto quando ho visto che invece d'andare a cercare
dei driver mi voleva installare il browser Opera; a me i file che promettono di fare una cosa e poi ne svolgono
un'altra non mi piacciono e mi fanno pensare ad un virus e l'ho cancellato.
Per stampanti che non hanno la porta usb
si può usare un adattatore usb-parallela, quindi adatto anche ai pc portatili,
oppure sfruttare il connettore paralllelo presente in alcuni modelli di scheda
madre gigabyte di qualche anno fa; con molta probabilità tale connettore non è
più presente nei modelli attuali. Se cinque o sei anni fa ti sei fatto assemblare un computer con scheda madre Gigabyte e all'esterno non trovi la parallela, non è detto che questa nonci sia visto che il bracket con connettore per
inserirvela non era in dotazione e di certo i tecnici non stanno lì a cercarlo. Un'altra possibilità è quella
d'usare una schedina parallela per slot pci express, quelle che ho provato avevano anche la seriale sulla stessa scheda ma non le ho mai usate con windows 10 e 11 e quindi non so se danno qualche problema e se le trovi ancora.
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Conti correnti postali che non permettono l'accredito online e le prime fasi per pagare un bollettino bianco
Di seguito vedremo l'errore e il motivo per cui in certi casi non è possibile
versare dei soldi su un conto corrente postale svolgendo l'operazione online
e, proprio perché non ho potuto farlo fino in fondo, solo le prime fasi su come pagare
con un bollettino postale bianco svolgendo l'operazione tramite il sito delle
poste.
Per inviare dei soldi tramite un bollettino postale bianco, vai nel sito
www.poste.it
ed accedi alla tua area personale e poi clicca sul link Bollettini bianchi che,
per chi usa lo screen reader jaws, è uno di quelli che a volte non
viene selezionato correttamente ed erroneamente si va a finire nei bollettini precompilati.
Se il link è stato selezionato correttamente, come titolo a livello d'intestazione 2 abbiamo Compila il Bollettino Bianco nel quale ovviamente dovremo
inserire tutti i dati come segue:
- numero di conto corrente,
- importo (con euro e centesimi in due caselle);
- intestato a,
- causale
- eseguito da (in cui c'è già il tuo nome che si può cambiare tramite il pulsante
Modifica),
- vuoi posticipare il pagamento? (casella disattivata per default).
Una volta cliccato sul pulsante Continua potresti ricevere l'errore seguente:
MP133 - Conto corrente beneficiario non abilitato al pagamento del prodotto
selezionato
e visto che ho ricevuto questo errore senza la possibilità di continuare,
presumo che le fasi successive di un bollettino bianco siano uguali o certamente simili a quelle che abbiamo visto per il pagamento di un bollettino
precompilato o mav.
Dopo aver ricevuto il messaggio d'errore visto sopra, naturalmente ho provato
più volte in giorni diversi e controllato in internet che il numero di conto
corrente fosse esatto senza risolvere niente e mi sono chiesto: possibile che
la tesoreria di stato della provincia di Venezia abbia un numero di conto corrente che non riceve i pagamenti online?
E quasi quasi pensavo che quello visto sopra fosse uno dei tanti errori fittizi
ed imprecisi che riceviamo ogni giorno da windows, internet e quant'altro ed invece... Dopo essermi informato da
chi ne sa più di me, le cose stanno proprio come dice l'errore: ci sono enti o
ditte che per loro volontà non hanno abilitato il pagamento online e naturalmente le poste non fanno altro che rispettare il loro volere che naturalmente
può essere cambiato in qualsiasi momento.
Il numero di conto corrente a cui desideravo inviare i soldi col pagamento
online è 16082307 intestato alla tesoreria di stato di venezia che nel 2023
non ha ancora abilitato il pagamento online. Ed è per questo che per pagare
l'irrisoria somma di cinque euro annui della licenza di radioamatore che tengo
per sfizio e per ripicca ho mandato uno alle poste naturalmente avendo il buon
senso di farlo andare anche per un'altro pagamento che non riuscivo a svolgere, per il quale però non ho ancora chiarito il motivo, perché a scomodare una
persona solo per pagare cinque euro inviati per sfizio...
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Trasferire la pensione da libretto postale ordinario a postepay evolution mastercard
Sono uno di poche parole e quando ascolto o leggo chi ne dice tante per affermare ciò che potrebbe dire in pochi secondi perdo la pazienza, cosa che spero
tu non faccia con questo articolo in cui oltre a darti l'informazione in
oggetto ti riassumo la storia per poterla avere perché lo scopo è anche quello
di far riflettere su quanto tempo siamo costretti a sprecare per una semplicissima operazione quando s'incontrano persone che ti sviano con informazioni
sbagliate. Con l'attuale tecnologia potremmo svolgere tutto in pochi minuti ed
invece... Nel corso del racconto, fatto con un pizzico d'ironia per rendere la
vita meno amara, inserirò anche altre informazioni utili.
Sabato 10 dicembre 2022, ore 8:30 del mattino, primo cliente ad entrare alle poste
Pago un bollettino, e fin qui ok; passo all'addebito sepa ma non lo sa fare, io
che sono cieco con le difficoltà dovute agli screen reader lo farò da casa
come scritto in un articolo precedente.
I libretti postali ordinari e cartacei
sono quelli che si adoperavano soprattutto in passato e nel sito delle poste
puoi abilitare la visualizzazione del saldo e altre operazioni, cosa che non
ho fatto, ma suppongo che anche facendolo non potrei svolgere certe operazioni
perché non hanno le funzioni di un conto corrente e perché si tratta di prodotti del passato. La mia pensione d'invalidità mi veniva accreditata in
questo tipo di libretto e la terza cosa che volevo fare quel giorno era di
farla accreditare nella postepay evolution mastercard ma l'impiegata non
sapeva come fare. Inizialmente diceva che era una cosa troppo lunga da svolgere al sabato come se in quel giorno si perdesse un ssacco di tempo per andare in
ufficio e poi lavorare dalle 8:30 fino alle 8:35! Poi voleva il numero di
pensione che non trovava e io non sapevo dove cavolo cercarlo e non abbiamo
fatto niente.
Lunedì 12 dicembre 2022
Mattinata persa a telefonare e sentire stupidaggini sulla pensione e l'addebito diretto sepa visto in un articolo precedente. Nel sito delle poste si dice
chiaramente che con l'evolution mastercard ci si può far accreditare la pensione ma non spiegano come fare ed ho telefonato al numero verde di postepay.
- Prima telefonata=il pc dice il numero dell'operatore ma poi attendo, attendo,
attendo, ma non risponde;
- seconda telefonata=risponde un'operatrice e guarda la mia situazione.... e
dopo un po' chiude la chiamata alla faccia dell'educazione!
- terza chiamata=l'operatrice dice che mi devo rivolgere all'inps.
Chiamo il numero verde dell'inps e dicono che devo fare la richiesta tramite
il loro sito in cui si entra con spid, sistema pubblico di identità digitale,
o cie, carta di identità elettronica. Chiamo anche l'inps locale dove mi
dicono la stessa cosa con l'alternativa d'andare al caf e farmelo fare da
loro. Non ricordo se il numero verde ha menzionato anche il caf, quello che
ricordo è che al numero locale ho detto che andare al caf del mio paese
sgangherato è come andare all'inferno! Ed è meglio se tralasciamo quanto
tempo mi ha fatto perdere il caf tre anni fa. Purtroppo l'ultima carta d'identità che mi ha fatto il mio comune sgangherato è ancora cartacea e non ho lo
spid e quindi avrei dovuto provvedere in tal senso perdendo altro tempo ma la
cosa non mi convinceva e non convinceva per nulla nemmeno il mio amico e,
come vedremo, avevamo ragione noi che non lavoriamo in quel settore ma semplicemente usavamo il buon senso.
Per entrare nel mio libretto e non in quello di
mio nonno, significa che la mia pensione e il mio libretto hanno un numero che la fa entrare proprio lì. E se nel mio libretto entra la pensione che mi è stata assegnata come cieco civile e non una qualsiasi, ad esempio quella assegnata a chi
ha problemi agli arti, ancora una volta significa che la mia pensione ha un
numero che la identifica in modo inequivocabile.
Ed allora, possibile che con i dati della mia identità non si possa risalire a quel numero e spostarlo nella evolution mastercard?
Inoltre la mia pensione
veniva già accreditata in un prodotto delle poste ed era strano che per farla
accreditare in un altro prodotto postale si dovesse fare la richiesta
all'inps e non alle poste stesse.
A tale proposito, se leggi le informazioni presenti nel sito dell'inps potresti convincerti che le cose stiano proprio come dice lo stesso inps ma non è
così. Quelle che scrivono sono le informazioni per chi fa accreditare la
pensione per la prima volta in una carta di credito con iban o in un conto
corrente e non sono valide se devi semplicemente spostare l'accredito da un prodotto postale ad un altro oppure tra due prodotti della stessa banca.
Faccio anche notare che nel verbale che attesta l'invalidità di un cieco
civile ci sono vari numeri con vari significati ma non quello con cui viene
accreditata la pensione.
Giorni seguenti
Quando mi sono informato per l'addebito sepa come abbiamo visto in un articolo
precedente, ho chiesto anche per la mia pensione e mi è stato risposto che
essendo già accreditata in un prodotto postale e volendola spostare in un
altro prodotto che è sempre delle poste non devo fare la richiesta all'inps ma
semplicemente andare in ufficio postale. Ma adesso che lo sai non chiudere
l'articolo perché ci sono altre cose che devi conoscere.
Venerdì 20 gennaio 2023
Nei primi giorni
dell'anno ho avuto altri problemi ed allora... Adesso sapevo che la cosa si fa
alle poste come del resto immaginavo non tanto perché io sia più intelligente
di altri ma perché cerco d'usare la logica. Ma se ritornavo alle poste e
l'impiegata non sapeva come svolgere il lavoro ero al punto di prima! Ci
voleva qualcuno che le insegnasse come fare e mi è venuta un'idea.
Abbiamo già visto che l'addebito sepa viene confermato da una ricevuta che
trovi nella bacheca della tua area personale del sito delle poste. In fondo a
questa ricevuta c'è la firma del consulente finanziario, la sua mail ed il
numero di cellulare. Presumo che ogni zona abbia il suo consulente finanziario
perché altrimenti... Non so dirti per quanti uffici postali lavori un singolo
consulente, ma a noi questo non importa. Invece d'inviare la mail che poi non ci si
capisce e si va avanti per giorni, l'ho chiamato ed inizialmente diceva che
non potevo mettere la pensione nella postepay e lì ho cominciato subito ad
avere la faccia leggermente truce, peccato che non era una video chiamata! Gli
ho detto che la cosa è scritta nel sito e quindi lui è passato alla solita
tiritera dell'inps, pappagallo! ed io a ribattere che mi ero informato
e sapevo con certezza che si poteva svolgere alle poste ma che l'impiegata non
sapeva come fare ed avevo bisogno di qualcuno che glielo spiegasse. Quindi ho
aggiunto che se voleva informarsi, mi dicesse quando l'avrei potuto richiamare. Lui aveva un cliente e mi ha detto che m'avrebbe richiamato di lì a poco
e così è stato. Nel frattempo si era informato e mi ha confermato che la cosa
si fa alle poste e che avrebbe spiegato all'impiegata come svolgerla.
Sabato 21 gennaio 2023
Sono andato alle poste ma Non ho potuto fare niente perché i trasferimenti
d'accredito si possono fare solo dal 25 del mese. Ma non potevate dirlo prima?
Per fortuna questa volta l'impiegata è stata gentile ed ha fotocopiato tutto
il necessario facendomi anche firmare una carta in modo da non dover tornare
il mercoledì successivo e siamo stati d'accordo che m'avrebbe chiamato per
dirmi l'esito dell'operazione.
Mercoledì 25 gennaio 2023
Sono stato uno sciocco perché nel tornare da Padova avrei potuto chiedere
all'accompagnatore di fermarsi un attimo alle poste ed invece... Non ricevendo
nessuna telefonata, in tarda mattinata ho provato a chiamare le poste ma avevano il fax inserito.
26 gennaio 2023
Ho chiamato le poste ma non aveva ancora fatto niente; l'avrebbe fatto in
mattinata ed infatti dopo una mezzoretta o giù di lì ho ricevuto la chiamata
con la conferma che tutto era a posto. L'accredito nella evolution mastercard
partirà da marzo e non da febbraio ma questo me l'aveva già detto il
consulente finanziario. Eh, cosa vuoi farci, è un accredito che arriva in carrozza da un Paese lontano come nel 1800!
Conclusione
Per cambiare l'accredito della pensione da un libretto postale ordinario ad un
altro prodotto delle poste basta andare alle poste e pur non essendo strettamente necessario, è meglio se vai nell'ufficio in cui il libretto è stato
emesso.
L'operazione si può fare dal giorno 25 in poi, presumo fino alla fine del mese
ma è meglio se t'informi perché non vorrei farti andare al 31 magari per
scoprire che l'ultimo giorno del mese non si può fare; in Italia, e forse
anche in altre parti del mondo, i cavilli e gli ostacoli per svolgere una cosa
semplicissima sono innumerevoli.
Per questa e altre operazioni finanziarie burocratiche e tecniche, la regola è
di non credere mai a ciò che ti dicono e di seguire la logica. Ricorda che ci
sono tanti lavoratori che passano la loro giornata a dire stupidaggini, stupidaggini ed ancora stupidaggini.
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Dopo aver installato quasi automaticamente windows 11 in un computer non idoneo
In un precedente articolo abbiamo visto come installare quasi automaticamente
windows 11 in un computer non idoneo, ecco un problema che potresti riscontrare e come l'ho risolto.
Dopo l'installazione citata sono andato in Gestione dispositivi dove ho trovato la stringa Altri dispositivi che, come molti sanno, indica la mancata installazione di uno o più driver e con la mia scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p in
Altri dispositivi avevo la voce:
Periferica di base.
I normali aggiornamenti di windows non hanno risolto la situazione e non l'ho
risolta nemmeno provando a cercare in internet il driver mancante facendo
partire l'aggiornamento dalla periferica non installata.
Ho risolto la cosa inserendo un driver del chipset della mia scheda madre
concepito per windows 10 64 bit e scaricato nel 2017 dal sito di gigabyte ed
esattamente l'inf installation contenuto nel file
mb_driver_chipset_intel_rs3.zip.
Per installarlo, scompatta lo zip in una cartella qualsiasi e poi lancia il
file eseguibile e per il resto l'installazione non richiede istruzioni particolari.
Naturalmente ogni scheda madre è un caso a parte, ma quello che mi premeva far
notare è la necessità di guardare Gestione dispositivi dopo aver fatta l'installazione citata e di farlo anche quando le ultime versioni di windows 10 installavano
tutti i driver della scheda madre come nel mio caso. Il motivo per cui le
ultime versioni di windows 10 m'installano già tutti i driver della scheda
madre mentre l'11 ne lascia fuori uno lo devi chiedere a microsoft.
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Difetto saltuario di jaws con windows 11 in un computer non idoneo
Con la demo di jaws 2023 avviata in windows 11 in un computer non idoneo,
saltuariamente riscontro il difetto seguente che finora non mi è mai capitato
in windows 10.
Con l'installazione da zero di windows 11 fatta quasi automaticamente in un computer non idoneo vista in passato,
all'avvio jaws parla direttamente come se fosse stata selezionata la lingua
inglese ma andando in cursore jaws parla in italiano. Nonostante
sia stato appena avviato, dice che la demo è scaduta e cliccando su Ok, l'unico pulsante in cui si può cliccare, il computer si riavvia e lo screen reader
parte regolarmente o, forse, quasi sempre regolarmente. In altre occasioni si avvia senza problemi. La demo l'ho scaricata
regolarmente da visiondept e l'installazione non mi ha dato problemi salvo il
fatto che è stata tolta la voce guida ho comunque nel mio caso non ha funzionato e non c'era nemmeno quando l'ho installato in windows 10.
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Aggiornare il sistema da windows 10 a windows 11 in un computer non idoneo e quando non basta togliere appraiserres.dll per poterlo fare
Di solito non amo l'aggiornamento da un sistema all'altro perché rimangono
sempre dei rimasugli che ti porti dietro a vita e in caso di un malfunzionamento non sai mai se dipende da qualche errore presente nella versione precedente del sistema operativo oppure no. Ma nella vita ci sono anche le eccezioni e, per provare, ecco l'esperienza che ho fatto l'altro giorno aggiornando
il sistema da windows 10 a windows 11 in un computer non idoneo, operazione
che offre il vantaggio d'avere un sistema già configurato anche se al momento
non ho guardato se funzionano tutti i programmi.
In rete circola l'informazione secondo la quale con le ultime iso di windows
11 basta togliere la libreria appraiserres.dll per poter aggiornare il sistema
da windows 10 a windows 11 in un computer non idoneo come si può notare anche da
questo video.
Ma non è sempre così ed andiamo con ordine.
Siccome windows 11 non ha la versione a 32 bit, l'aggiornamento deve partire
da windows 10 64 bit ed il mio è installato in un computer con scheda madre
Gigabyte ga-z270-hd3p, un processore Intel di settima generazione, una scheda
grafica Zotac con prestazioni minime, nessun tpm, un ssd con partizione in mbr
e quindi con il sistema in modalità legacy. L'aggiornamento installerà la
stessa versione di windows presente nel computer, ad esempio se hai la 10 pro
come nel mio caso installerà la 11 pro.
Senza togliere la libreria appraiserres.dll e mandando in esecuzione il setup
presente nel dvd di windows 11, dopo il controllo del pc dice di non poter
installare il sistema per quanto segue:
- Processore non adatto,
- tpm 2.0 non presente,
- avvio non protetto.
Cancellando appraiserres.dll come vedremo in seguito non è in grado di svolgere il controllo del pc e non prosegue.
Ecco ciò che devi fare se sei nella stessa situazione.
1) se è da tanto che non lo fai, scarica l'ultima iso di windows 11; quella
con cui ho fatto la prova è del 23 febbraio 2023 scaricata con MediaCreation-
Tool che trovi anche nel mio sito. Naturalmente puoi scaricare la iso anche
andando direttamente nel sito microsoft, ma se non lo adoperi spesso e quindi
non ricordi com'è fatto e sei non vedente, MediaCreationTool risulta più
veloce perché non devi star lì a riesaminare il sito con la sintesi vocale,
sito che tra l'altro potrebbe essere stato modificato da quando l'hai adoperato l'ultima volta;
2) con winrar o programma equivalente scompatta la iso appena scaricata
mandando il suo contenuto in una cartella a piacere. Potresti anche montare il
file in un dvd virtuale, ma in quel caso dovresti poi copiare il suo contenuto
nella cartella a piacere vista sopra perché dal dvd virtuale non è possibile
cancellare i file, cosa che dovremo fare in seguito;
3) prima di cancellare la libreria, clicca su setup.exe presente in radice
della cartella a piacere utilizzata per la scompattazione della iso e successivamente
sul pulsante Avanti. Dopo il controllo del pc saprai con certezza quali sono i
problemi per i quali windows 11 non può essere installato;
4: visto che non s'installa un fico secco, chiudi tutto, torna nella cartella in cui ha i scompattato la iso e vai nella sottocartella sources. Facendo
attenzione che vi sono file con nome quasi uguale, come ad esempio
appraiser.dll, cancella la libreria appraiserres.dll e successivamente lancia
setup.exe presente in radice della cartella a piacere esattamente come hai
fatto in precedenza. Se dopo il controllo del pc l'installazione prosegue o se prosegue anche senza averlo fatto puoi
tralasciare il passaggio 5;
5) se non è stato possibile svolgere il controllo del pc e l'installazione
non prosegue significa che dobbiamo prendere la libreria appraiserres.dll da
una delle ultime versioni di windows 10 22h2 ed inserirla nella sottocartella
sources del dvd di windows 11 là dove c'era quella del sistema omonimo. Personalmente l'ho prelevata dalla iso di windows 10 versione 22h2 scaricata il 27
dicembre 2022. In tale iso appraiserres.dll ha la data dell'ultima modifica
dell'otto settembre 2022 e la firma digitale del 12 luglio 2022. Per prelevarla non serve scompattare tutta l'iso e non è nemmeno strettamente necessario
montarla in un dvd virtuale. Basta aprirla con winrar o altro programma idoneo, andare nella sottocartella sources e copiare la libreria negli appunti ed
incollarla nella cartella sources di windows 11;
6) a questo punto per installare windows 11 basta seguire le istruzioni a
video anche perché, lasciando tutto per default, dovrai solo cliccare su
setup, Avanti come in precedenza, accettare la licenza e cliccare su Installa al termine degli aggiornamenti e quindi aggiungo solo queste osservazioni.
- Per paura che windows andasse a sbrodegarmi anche gli altri dischi, sbrodegare è grosso modo il termine veneto con cui si indica sbrodolare, sporcare
qua e là, mettere pezzi di roba qua e là, ho fatto l'installazione lasciando
attivo solo l'ssd di sistema;
- Con le opzioni di default devi avere il computer connesso a internet perché
scarica gli aggiornamenti;
- Rispetto a quando con lo stesso computer e lo stesso ssd ho fatto l'installazione di windows 11 partendo da zero, l'aggiornamento da windows 10 risulta
più lungo. Non inquetarti se nella prima parte dell'installazione quando fa
gli aggiornamenti a volte lo scaricamento sembra essersi bloccato e tieni
presente che nella seconda parte oltre a copiare i file mantiene quelli del
vecchio sistema mettendoli nella cartella windows.old e quindi è ovvio che ci
metta di più;
- In windows 10 non ho mai fatto l'account microsoft e quando all'avvio mi
appariva la finestra per farlo ho sempre cliccato su Ricordamelo più tardi
perché a me piace fare ciò che voglio io e non ciò che desiderano i signori
del profitto. Per ciò che riguarda l'account l'aggiornamento a windows 11 non mi ha chiesto niente;
- Arrivato al 100% dell'installazione dice che dovrà fare più riavvii ma nel
mio caso si è riavviato una volta sola;
- a chi utilizza gli screen reader dico che ho fatto l'aggiornamento a windows
11 con jaws caricato automaticamente all'avvio del pc. Supponendo che ci fossero più riavvii e quindi che jaws non funzionasse nella parte intermedia, al
riavvio ho attivato l'assistente vocale ma non serve perché, come del resto
avviene in una fase dell'installazione pulita di windows 11, non legge niente
di utile. Stranamente poi si è disattivata da sola senza che vi fosse un
riavvio e successivamente si è attivato jaws perché era settato per avviarsi
all'avvio del pc. Inizialmente non leggeva niente ma mi
è bastato attendere affinché le cose andassero a posto;
- così com'era prima dell'aggiornamento, guardando con il comando msinfo32
digitato da Esegui, la modalità bios è rimasta su legacy;
- Contrariamente all'installazione fatta da zero nello stesso computer, in Gestione dispositivi tutti i driver erano a posto.
- Dopo l'installazione desideravo cancellare la cartella windows.old che occupa un sacco di spazio per niente ma
con i normali comandi da windows e dal prompt dei comandi non ci sono riuscito. A forza di armeggiare sono riuscito a diminuire i giga occupati da più di 18 a più di 14; ma perché cancella alcuni file e altri no?
Successivamente ho provato anche con l'account administrator con il quale in passato si riuscivano a svolgere quelle operazioni che l'account utente non permetteva ma non ci sono riuscito e alla fine l'ho tolta con Pulizia disco la quale invece di 14 giga me ne vedeva la metà... Roba da matti!
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Acquisto di una SIM kena mobile, più difficile rispetto ad iliad
Ho acquistato una SIM iliad nel 2021 ed è a quell'acquisto che mi riferirò in
questo articolo e non so se nel frattempo le cose sono cambiate, caso mai
sarai tu a dirlo mettendo un commento nel blog. Oltre a dare informazioni
sull'acquisto di una SIM kena, il confronto con iliad lo faccio perché ciò che
conta per le ditte sono solo i soldi che aumentano o diminuiscono a seconda
della pubblicità negativa o positiva derivante dal loro comportamento. Io non
vendo nulla e così come in passato non mi sono sottratto a certi aspetti
negativi di iliad, non lo faccio nemmeno con kena la quale, sia chiaro, ha
anche degli aspetti positivi che tuttavia non riguardano l'acquisto e quindi
esulano da questo articolo ma che se vorrai potrai leggere in futuro.
Se ti serve il 5g, kena mobile non fa per te perché si tratta della rete virtuale di tim che come tale supporta solo il 4g perché, ovviamente, tim non dà
in affitto la parte più veloce della sua rete!
Come puoi leggere nel sito
www.kenamobile.it
l'acquisto di una SIM kena può avvenire in più modi:
- in un negozio kena, (dove ho verificato che la mia SIM costava 10 euro in più
ma ovviamente il sito non lo dice),
- in rete con il riconoscimento tramite videochiamata e l'invio della SIM tramite posta ordinaria,
- sempre in rete senza video chiamata ma con il ritiro presso un tabaccaio
convenzionato.
Lo scorso dicembre andando un pochino nei meandri del sito avevo letto che si
poteva fare l'acquisto anche con l'invio della SIM tramite corriere ma in quel
mese non era disponibile e non sarà disponibile nemmeno il 9 febbraio quando l'ho acquistata per davvero.
Ma allora perché lo scrivono? Ah, già, mi ero dimenticato che gli impiegati
kena sono un po' anziani e il medico ha ordinato loro di fare un po' di ginnastica con le dita per prevenire l'artrite! Scherzi a parte, lo scorso dicembre
ho fatto un errore: arrivato ad un certo punto dell'acquisto senza trovare la
possibilità di scegliere l'invio con corriere ma consapevole d'averlo letto
pochi giorni prima, ho cliccato ugualmente per procedere sperando che me lo facesse scegliere in
seguito o comunque che l'ordine non andasse subito in esecuzione in modo da annullare tutto
ed invece...
Ordine effettuato con ritiro dal tabaccaio! Per trovare i tabaccai da cui è
possibile ritirare la SIM bisogna consultare una mappa, cosa che un non vedente
non può fare, mentre io volevo svolgere tutto da solo come avevo fatto con iliad
e quindi mi sono precipitato ad annullare l'ordine chiamando il numero kena 181
con il quale un impiegato scorbutico mi ha detto che tanto i tabaccai si
trovano, che se non ho trovato il pulsante per il corriere è ovvio che il
corriere non c'è; sì, lo so anch'io, ma, ripeto, allora per che cavolo lo
scrivono? Non sapeva se e quando il corriere sarebbe stato ripristinato e
svogliatamente mi ha annullato l'ordine. Ora non ricordo quando l'ho letto,
però se ti trovi nella stessa situazione non serve annullare l'ordine perché
se non ritiri la SIM l'ordine scade dopo 30 giorni. Comunque l'annullamento mi è
arrivato via mail dopo una settimana
Come dicevo, il 9 febbraio la situazione era la stessa e quindi, sempre rispetto ad iliad con cui avevo fatto tutto da solo, ho potuto constatare che per chi non vede l'acquisto
della SIM kena risulta scomodo per i motivi seguenti:
- un non vedente può fare la videochiamata che io non avevo a disposizione. tuttavia, pur non avendone esperienza, immagino che sia difficile
farla quando c'è da inquadrare bene qualcosa, soprattutto se lo fai per la
prima volta;
- come non vedente per conoscere i punti di ritiro della SIM o i negozi devi
farti guardare una mappa e lo si fa tramite il link Negozi presente nella pagina
principale del sito. tuttavia ricorda di dire a chi la guarda che una volta
aperta la pagina, per default è selezionata la voce Negozi che ti serve per
acquistare la SIM in negozio ma non per ritirare una SIM acquistata tramite
web. Per ritirare una SIM acquistata da web bisogna selezionare Punti ritiro
mooney. Avevo anche provato a consultare la mappa e ci sono delle scorciatoie
da tastiera ma con lo screen reader sono riuscito solo ad avere informazioni
inutilizzabili;
- Chi mi ha consultato la mappa ha lasciato il default e io pensavo che per
ritirare la SIM negozio o punto di ritiro fosse la stessa cosa. Oltre a farmi
pagare la SIM da 230 giga 10 euro in più, il negozio non mi assicurava che
avrei avuto i 50 giga aggiuntivi se facevo la ricarica automatica perché la
disinformazione risulta essere di casa per gli addetti kena. Per fortuna mi
hanno consigliato un tabaccaio all'interno di un centro commerciale... Ti
sfido ad andarci da solo da non vedente!;
- Oltre a portare i documenti prescritti, devi fare due firme, una non gli
basta, un'ulteriore scomodità per chi non vede. Con iliad avevo fatto solamente la fotocopia della carta d'identità che
per scrupolo avevo fatto guardare da mia madre tanto per non fare la figura da
scemo nel caso che la fotocopia non fosse venuta bene;
- se a questo punto pensi di fare tutto in uno dei negozi che il normodotato
ti ha trovato, prima d'andarci chiama il negozio stesso perché il fatto che sia nella mappa
non significa che sia ancora rivenditore kena e rischi di far perdere inutilmente del tempo all'accompagnatore che ti manderà a quel paese.
Per via dell'artrite che rallenta gli impiegati kena, uno dei due negozi presenti nella mia zona non
trattava più kena da due anni. Hai capito? Non una settimana o un mese, due
anni!;
- Se abiti in una zona periferica o in campagna, il tabaccaio o il negozio
kena potrebbe essere abbastanza distante, insomma, una cosa che non si fa in
un quarto d'ora ma, con il traffico eccetera, con più di un'ora e non sono
molti i normodotati disposti a perdere tempo con un cieco per accompagnarlo
nemmeno se li paghi perché, sai com'è, preferiscono andare a passeggio con il
cane! Ma i gusti sono gusti e non ci si può far niente, certo che essere
considerati meno del proprio cane...
L'ultima considerazione: come iliad e altre compagnie telefoniche anche kena mette a disposizione l'offerta con tariffa ridotta per i non vedenti.
Fermo restando che sono contrario a queste cose e che, scandalizzando non vedenti e normodotati, me ne strafrego del risparmio e che la tariffa ridotta è legata ad un'unica offerta che non è detto sia quella che si adatta maggiormente alle mie esigenze
ed inoltre mi dà assai fastidio che altri decidano per me l'offerta che mi deve stare bene come se essere cieco significasse l'incapacità di decidere,
penso che le offerte per i ciechi non abbiano molto senso se poi, proprio per i non vedenti, si mettono un sacco di ostacoli solo per acquistare una SIM che con iliad mi era arrivata a casa dopo qualche
giorno dall'ordine senza scomodare nessuno.
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Prime prove con kena mobile, differenze con iliad e le fantasie dell'assistenza clienti
Di seguito trovi come comportarti dopo l'acquisto di una SIM kena mobile,
l'installazione in un router, la registrazione all'area personale MyKena e le
differenze rispetto ad iliad dalle quali però è esclusa l'assistenza
clienti perché con iliad non ne ho avuto bisogno. Non ripeterò il significato
dei termini incontrati nei precedenti articoli che puoi andare a leggere in caso di necessità.
Dopo l'acquisto
Contrariamente ad iliad, la SIM in triplo formato di kena mobile non è incollata su un foglio ma incastrata in un apposito spazio presente su un pezzo di
plastica e tenuta al suo posto con piccoli pezzi dello stesso materiale che ovviamente si
romperanno quando andrai a muoverla per toglierla. Non gettare il pezzo di
plastica perché, anche se immediatamente non si vedono tutti i dati, su di
esso trovi l'iccid, numero di serie della SIM, il pin, il puk, l'nmu che non
so cosa sia e il numero telefonico. Il numero di cifre dell'iccid, del pin e
del puk è lo stesso di iliad e come iliad l'iccid comincia con 8939; Se non l'hai importato da un altro operatore, tutti i numeri telefonici kena iniziano con 350. Queste
non sono semplici curiosità, sono cose importanti che un non vedente è meglio che sappia quando desidera
fare tutto da solo acquisendo il pezzo di plastica con lo
scanner perché avendo un'idea dei dati che devono apparire può
agire con più cognizioni di causa se l'ocr fa degli errori magari ripetendo la scansione con parametri diversi.
Eh, lo so, ci vuole del tempo e e anche in questo caso viene
smentita l'assurda mentalità che i non vedenti hanno tempo da perdere;
certo, poi se uno non desidera fare un fico secco...
Per rendere visibili pin e puk bisogna grattare leggermente un punto della
plastica che conteneva la SIM che per chi non vede si trova così:
metti il supporto in plastica con il lato lungo davanti a te e l'incastro in
cui era la SIM verso sinistra e il codice a barre che si nota al tatto in
basso a destra. Gratta la polverina in alto a destra.
Siccome non si può sapere tutto, prima di grattare la polverina vista sopra
continuavo ad acquisire con lo scanner il pezzo di plastica senza ottenere
tutti i dati e, dopo essermi incavolato come una peste, l'ho fatta guardare.
Ma per quanto scriverò in seguito, quasi quasi pin e puk non mi servivano! Ma
anche questo, chi lo sapeva?
Installazione della SIM nel router tenda 4g06
Del router in oggetto e anche del modello 4g680 sempre di tenda
ho già parlato e quindi vedi quegli
articoli se ti serve sapere come inserire la SIM e come fare l'accesso.
Una volta inserita la SIM e collegato il router al pc, sono stato sorpreso nel
constatare che il collegamento ad internet era attivo senza sbloccare la SIM.
Ma allora il pin a che cosa serve? Evidentemente con i quattro zeri scritti
sul pezzo di plastica, kena mobile intende l'assenza di pin. Infatti, cosa che
non abbiamo visto negli articoli precedenti e che ho provato con la SIM iliad,
quando la SIM è bloccata con il pin il router tenda 4g06 lo richiede non
appena si entra nel router con www.tendawifi.com; quello che invece non ho
mai trovato in quel modello e che a mio avviso non svolge a meno che non
l'abbiano inserito in un firmware più recente, è la possibilità d'inserire nuovamente il pin o
di cambiarlo.
Pur essendo possibile navigare in internet senza immettere il pin, per vedere
gli sms arrivati al numero kena, con il tenda 4g06 è comunque necessario fare l'installazione guidata
vista in passato, cosa che richiede pochi minuti.
Il pin non è servito, il puk lo puoi anche richiedere dall'area personale MyKena, cosa che non ho provato a fare.
Come con iliad, al router con SIM tenda 4g06 puoi collegare un telefono per linea fissa in modo da ricevere e fare le telefonate dal tuo numero kena.
Velocità di download e upload nella mia zona
Come accade per più compagnie telefoniche, probabilmente tutte, la velocità in
download di 60 mbps scritta nel sito kena non l'avrai mai e se riesci ad
averne un quarto o poco più ma abbastanza costante durante un lungo download puoi ritenerti soddisfatto. Infatti ciò che accadeva con iliad era che il
download risultasse lungo proprio a causa delle notevoli fluttuazioni di velocità verso il basso, cosa che finora con kena mobile è abastanza contenuta.
L'upload di iliad era ed è decisamente poco performante come dimostrano i test
che più volte ho svolto qualche giorno fa.
Tramite speed test attivato da google, il download di iliad in questi giorni variava da
18.2 fino a 21.2 mbps e per chi non desidera fare la fotocopia di internet è
già un buon risultato, tant'è che il test dice che la connessione è veloce,
però non ho provato a svolgere un lungo download per vedere se con il tempo
fluttua verso il basso come faceva più di due anni fa. Con kena mobile il
download aveva un range da 12.3 fino a 20.3 mbps; la fluttuazione è abbastanza
significativa ma, come dicevo, durante i download lunghi che ho svolto in
precedenza non ho avuto problemi particolari anche se non ho annotato le
velocità a cui si svolgevano.
Sempre in questi giorni l'upload di iliad andava da un minimo di 2.61 fino a 3.41 mbps ed è decisamente poco performante per quando devi caricare in un sito un file di grosse dimensioni. Non eccezionale ma decisamente migliore l'upload di kena che andava da 11.3 fino a 13.5 mbps.
Registrarsi a kena mobile
L'area personale di kena mobile viene chiamata MyKena con la quale, salvo i
disguidi che vedremo, puoi vedere e regolare le impostazioni della tua SIM-
Per registrarti fai così:
1: dalla pagina principale di kena mobile vai al link MyKena e poi al link
Registrati;
2: immetti il numero telefonico della SIM al quale verrà inviato un sms di
conferma, spunta la casella per la privacy e clicca sul pulsante Procedi.
Quando il pulsante diventa cliccabile s'illumina ma come colore e carattere lo
screen reader jaws lo vede allo stesso modo di quando non lo è, non so se vi
sia un modo per fargli notare la differenza;
3: immetti due volte la password che deve contenere almeno un carattere
speciale ed un numero. Quando non viene immessa o confermata correttamente c'è
l'avvertimento sotto il pulsante Procedi, invece con lo screen reader jaws non
trovi nessun avvertimento se non inserisci un carattere speciale o un numero
come scritto sopra o per lo meno a me è parso così perché per verificarlo bene
dovrei avere un altro numero da registrare e non è possibile provare con un
numero già registrato;
4: al numero di cellulare immesso arriva un sms con un codice di quattro cifre da immettere nell'apposita casella e confermare.
Ricarica automatica e le fantasie dell'assistenza clienti kena
La ricarica automatica, che nel caso di kena mobile può avvenire con carta di
credito o paypal, è comoda perché non devi ricordarti di fare la ricarica
manualmente e nel mio caso era anche utile per avere 50 giga mensili
in più che si sarebbero aggiunti ai 230 già esistenti se l'avessi attivata
entro il 28 febbraio (adesso il termine è cambiato). Avrei potuto attivarla in
fase d'acquisto della SIM ma non l'ho fatto perché prima volevo vedere se era
di mio gradimento e mi sono fregato, sì, ma fino ad un certo punto, vedi la felice conclusione dell'articolo!
Una volta entrato nell'area personale MyKena, trovavo tutte le spiegazioni ma
non il link o un pulsante per iniziare ad attivare la ricarica automatica e
nel caso che la sintesi non leggesse qualcosa o che stessi diventando scemo mi
sono fatto guardare lo schermo ma per iniziare ad attivare la ricarica automatica non c'era un fico secco.
Che la ricarica automatica si potesse attivare da web non me lo sono inventato io, era, ed al 22 marzo 2023 è ancora scritto in più punti delle spiegazioni
e fin dall'inizio mi sono detto: vuoi vedere che la guida kena è sbagliata oppure andava bene anni fa e la lasciano attivare solo
tramite app? Lo so, era un'ipotesi assurda che oltre ad andare contro le
spiegazioni del sito kena andava anche contro la logica generica delle cose e
addirittura contro la logica di vendita di un servizio: infatti, pur potendola
disattivare in qualsiasi momento, la ricarica automatica dà al venditore più
certezza e continuità nei pagamenti e che questi arrivino al venditore per
averli attivati tramite app o semplicemente da web non cambia nulla ed inserire
più modi per attivarli significa aumentare le possibilità che uno li faccia.
Ma da tempo sto dicendo che il mondo non segue più la logica ma un qualcosa
che non riesco proprio a capire. Purtroppo avevo ragione, kena mobile non
segue la logica; in fase d'acquisto non lo so, ma dopo aver aquistato una SIM
kena potrai attivare la ricarica automatica solo con l'app e per farmelo
scrivere ci ho messo dal 17 febbraio al 18 marzo perché prima mi dovevano
raccontare tutte le bugie di pinocchio, la favola di bianca neve e quella di
capuccetto rosso che non mi hanno fatto addormentare e che sono riassunte nel
sottoparagrafo seguente.
Fantasie, cose inesatte e disguidi dell'assistenza kena
Ecco cosa mi è capitato chiamando il 181 e scrivendo all'assistenza di kena
mobile a proposito dell'impossibilità di attivare da web la ricarica automatica.
- Kena dice: deve accettare i termini e le condizioni del servizio. Commento:
Sì, certo. Peccato che le condizioni da accettare siano in un file pdf in cui
non c'è nessuna casella da spuntare per poterlo fare;
- kena dice: siccome l'attivazione della ricarica automatica richiede dati
delicati per la privacy, deve farla andando in un nostro negozio. Comento: Mi
pareva una cosa strana: perché scrivere che si può attivare una funzione da
web e con l'app per poi svolgerla in negozio? E proprio perché era assurda,
prima di scomodare qualcuno per andarci ho chiamato il negozio che non sapeva
come attivare la ricarica automatica e anche lui come me non trovava dove
svolgerla. Poi ho anche pensato: ma visto che per fare sta cavolo di ricarica
automatica bisogna inserire dati delicati per la privacy, perché li devo
condividere con un negoziante? Non è meglio immetterli da casa con il proprio
computer?
- Tralasciando qualche telefonata, il 24 febbraio hanno risolto la cosa a metà
attivandomi i 50 giga aggiuntivi che spettano a chi fa la ricarica automatica.
Bello! Però cosa succederà quando il 24 marzo scadranno?
- Dopo aver fatto notare la risoluzione a metà scritta sopra e che non ero
ancora in grado d'attivare la ricarica automatica, l'operatore ha capito il
problema ma, forse perché i superiori non gli permettono d'andare
oltre, per lui il mio numero è a posto così. Ma allora, il problema c'è o non
c'è?
- 28 febbraio: a seguito delle mie lamentele tramite mail, con il 181 non ci
ricavi nulla, ne ricevo due da kena: la prima dice d'aver aperto una segnalazione mentre l'altra chiede d'inviare lo screenshot della finestra in cui ho l'errore. Di foto ne ho inviate tre scattate in punti diversi dell'area personale.
Come pensavo, era un'operazione inutile perché il problema non è della mia
area personale ma di tutti;
- 2 marzo: altra mail di kena: hanno aperto una segnalazione. Ma non era già
aperta?
- 15 marzo: mi avevano detto d'attendere ma ormai lavevo fatto abbastanza e
per tre volte ho chiamato il 181: nella prima l'operatore viene annunciato ma
poi non parla ed il bello è che al termine della chiamata il computer ti
chiede ugualmente di dare un'opinione sull'operatore! La seconda operatrice diceva di togliere il vivavoce che non avevo inserito, che si sentiva
male... balle! alla fine ha chiuso. Con la terza telefonata ho saputo che la segnalazione
era stata chiusa. Della cosa non ero stato avvisato nemmeno con un sms e
certamente i problemi non si risolvono lasciando passare qualche giorno per
poi chiudere le segnalazioni senza fare nulla e mi sono sentito proprio preso
per il culo! Non ho l'abitudine di segnalare problemi inesistenti e di perdere
tempo in cose che non mi servono;
- 16 marzo: a seguito di una mail inviata il giorno prima protestando per il
trattamento ricevuto, mi rispondono di provare ad usare un altro motore di
ricerca. Per fortuna che mi sono tolto il vizio di bestemmiare quand'ero
giovane perché in caso contrario non so quante madonne avrei tirato. Cosa
c'entra il motore di ricerca? Fermo restando che per accedere a MyKena non
adopero il motore di ricerca, ma qualsiasi motore al massimo ti porterà nella
pagina in cui fare il login perché se ti portasse all'interno della tua area o, peggio, in quella degli altri,
l'area non sarebbe più privata ma pubblica e la password non servirebbe a nulla. Quindi ho scritto filo per segno come faccio ad entrare
nell'area personale, che il motore di ricerca non c'entra e come dovrebbero fare per capire il problema, ossia registrare un loro numero kena, entrare nell'area personale e constatare che il
link o il pulsante per attivare la ricarica automatica non c'è. Oltretutto,
per loro non sarebbe nemmeno necessario fare tutta la procedura perché chi sta
dall'altra parte, ossia chi ha la manutenzione del sistema, nelle aree personali ci entrano come e quando vogliono;
ma se poi vogliamo raccontarci
il brano del gatto e la volpe con pinocchio...
Ho anche scritto che secondo me il problema non viene notato dai più perché molti adoperano l'ap;
- 17 marzo: mi hanno chiesto nuovamente lo screenshot della schermata, ho
inviato tre foto aggiornate ed è meglio se non faccio commenti;
- 18 marzo: finalmente mi hanno scritto che l'attivazione della ricarica automatica si può fare solo con l'app, ci voleva così tanto? Quindi ho chiesto
se impegnandomi ad attivare la ricarica automatica non appena fosse possibile
farla da web mi potevano lasciare i 50 giga;
- 20 marzo: mi hanno risposto che non è possibile forzare i 50 giga gratis se
la ricarica automatica non è attiva. A parte il fatto che con il software ci
fai ciò che vuoi, ma allora, lo scorso 24 febbraio quando come ora non avevo la ricarica automatica attiva,
a forzarli è venuto mio nonno pirata?
Nota: ho notato che spesso quando rispondono via mail il numero di ticket
cambia, vai a capire!
servizi aggiuntivi
Contrariamente ad iliad, per default la segreteria telefonica è disattivata e,
come altri servizi, per un problema tecnico che risale al maggio 2022, la si
può attivare solo da telefono ma non da web; tipico lassismo dei servizi pubblici!
Altri servizi, come ad esempio il trasferimento di chiamata, si attivano dal
telefonino.
50 giga aggiuntivi gratis senza la ricarica automatica anche a marzo
Come dicevo, la ricarica automatica è comoda ma a me ciò che interessava di più era avere i 50 giga aggiuntivi sui 230 di default ed è per questo che, basandomi sulle
informazioni kena, ho fatto tanto baccano... ma non serviva!
Il 23 marzo mi hanno inviato un sms dicendo che "l'opzione" si rinnoverà entro 24 ore e di avere credito. Basandomi sulla data ho capito che si trattava
dei 50 giga aggiuntivi, ma visto che tale opzione è attivabile con la condizione di fare la ricarica automatica, il credito non c'entra un fico secco.
Consapevole che la logica ormai non c'è più e per sicurezza, la mattina del 24 marzo ho fatto una ricarica di 20 euro e nel pomeriggio il rinnovo dei 50 giga, che in realtà sono 49,9 ma non sottiliziamo,
sono avvenuti senza toccare il credito e senza ricarica automatica, esattamente ciò che proponevo io e che dicevano non si potesse fare. Ma cosa l'hanno mandata a fare la mail del 20 marzo? Comunque a me sta bene così e fin che dura...
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Disco esterno o chiavetta avviabile con windows 10 o 11
Se windows 10 o 11 ti funzionano male e vuoi accedere al disco di sistema con un'altra installazione di windows per tentare di ripararli, se hai un virus, se vuoi provare un
programma senza "sporcare" il disco di sistema oppure desideri utilizzare una versione di windows che non adoperi abitualmente, una soluzione può essere quella di creare un disco esterno o una chiavetta
avviabile con uno dei sistemi citati e svolgere il lavoro con il sistema installato nel supporto esterno.
E' una soluzione che va bene soprattutto se utilizzata nel computer che adoperi
abitualmente perché anche se crei il supporto esterno in mbr e quindi più
compatibile verso il basso, ad ostacolarne l'utilizzo sono i driver chevengono inseriti nell'installazione
che ovviamente e purtroppo non vanno
bene in tutti i pc. Per le prove svolte nelle scorse settimane ho utilizzato
le versioni pro di windows 10 e 11 e rufus 3.21; il 25 marzo 2023 è uscita la
versione 3.22 ma non dovrebbero esserci sostanziali differenze.
Cose da sapere prima della creazione del disco esterno o della chiavetta avviabile
1) La preparazione di un disco esterno o o di una chiavetta avviabile con
windows 10 o 11 si svolge in due fasi: nella prima si adopera rufus, nella
seconda si fa la configurazione del sistema avviando il disco o la chiavetta
appena elaborati. L'avvio del supporto esterno, che dovrai fare anche più
volte se durante la seconda fase il sistema fa più riavvii, dovrà essere
scelto con le modalità previste dal tuo bios e a tale proposito e se la scheda
madre lo prevede ti consiglio d'usare il boot previsto solo per la sessione di
lavoro corrente in modo da non dover entrare in tutto il bios dove potresti
inavvertitamente spostare qualcosa che poi, soprattutto per chi non vede, è
difficile da mettere a posto a causa dell'assenza di una sintesi vocale. Con
schede asus il tasto per accedere a tale boot può essere f8, con le gigabyte,
almeno quelle di qualche anno fa, è f12. Accade che questa funzione non sia
documentata e quindi devi provare o cercare in rete. Nel caso che il bios
mostri un messaggio relativo al tasto da premere in fase di avvio, per renderlo più leggibile bisogna che l'avvio rapido del bios, da non confondere con
quello di windows, sia disabilitato; nelle schede gigabyte di qualche anno fa
che ho potuto provare era disabilitato per default e in tale stato l'avvio del
pc è segnalato da un beep emesso dall'altoparlantino del pc; da anni nelle
asus l'ho visto abilitato e quindi il beep non viene emesso;
2) la preparazione del disco esterno o della chiavetta avviabile non si può
svolgere in windows 7 perché rufus non mostra la voce Opzioni immagine;
3) chiavetta o disco esterno? Puoi usare entrambe ma le chiavette, anche
quelle recenti, sono più lente rispetto ad un disco soprattutto per la velocità in scrittura. Se poi hai un ssd esterno, un box per ssd sata o un box per
ssd m.2 vai ancora meglio. Attenzione però a non attivare il test dell'nità ed
in modo particolare se il supporto è capiente oppure molto lento; nonostante
la buona velocità come vedremo qui sotto, ho calcolato che una sola passata
del test con un ssd da 500 gb nvme m.2 ci metterebbe nove ore. Per tanto ho svolto
tutte le prove senza attivare il test e scegliendo la pro come versione di
windows 10 e 11. Con ssd sata o nvme m.2 collegati ad una usb 3.0 la preparazione
con rufus ci ha impiegato dai 7 ai 9 minuti circa, un hard dsk esterno ci ha
messo 14 minuti, una prima chiavetta ci ha impiegato 48 minuti circa mentre la seconda chiavetta, quella apparentemente più veloce, ci a impiegato un'ora e
10 circa. Capita che una chiavetta apparentemente più veloce ci
metta di più rispetto a quella apparentemente più lenta e non ne ho capito
fino in fondo il motivo anche se una mezza idea ce l'ho; sempre con la chiavetta apparentemente più veloce ho avuto problemi con i riavvii che non voleva
più svolgere per poi riprendersi e terminare il lavoro in qualche modo.
Sono sicuro che non ero io a selezionare male la periferica d'avvio perché ho
provato a spegnere tutti i dischi tramite il pannello frontale power sata switch lian li bz-h06a presente nel mio pc.
Consiglio d'usare una chiavetta con almeno 64 gb ed il motivo è questo: terminata la prima fase con rufus, nel disco o la chiavetta vengono occupati quasi
10 gb che poi si espandono da 30 a 32 circa al termine della configurazione.
Quindi tenendo conto che con il tempo windows si espande e che potresti avere la
necessità d'installare dei programmi, 64 gb è il minimo che puoi utilizzare
senza troppi pensieri;
4) terminata la fase con rufus, capita che non sia possibile fare la disconnessione sicura del supporto. in questo caso, per non rischiare di rovinare il lavoro svolto non togliere il supporto esterno se prima non hai arrestato il computer;
5) come dicevo all'inizio dell'articolo, il disco/chiavetta d'avvio con windows è valido soprattutto per il computer su cui è avvenuta la configurazione del disco stesso.
Con windows 10 inserito nella chiavetta configurata in dual mode tramite la scheda madre gigabyte ga-z270-hd3p sono riuscito ad avviare la chiavetta nel computer con scheda madre gigabyte ga-p55a-ud3 che non supporta uefi e quindi piuttosto vecchia, ma non sono riuscito a svolgere la
stessa cosa con windows 11 che continuava ad avviare e riavviare la macchina all'infinito.
Per ovviare a ciò, sarebbe da provare a produrre la chiavetta con il vecchio computer magari utilizzando una delle tante iso
fatte per i computer non compatibili con windows 11 che si trovano in rete;
6) per chi adopera l'assistente vocale, la quantità d'informazioni che la
sintesi riesce ad acchiappare in fase di configurazione è strettamente
legata alla velocità del supporto: più è lento, maggiore sono i messaggi che
la sintesi ti dirà.
>
Prima fase con rufus
La prima fase è divisa in due parti: la prima è comune ad entrambe i sistemi
operativi, la seconda è leggermente diversa a seconda del sistema che si
desidera inserire nel disco esterno di avvio. Per windows 10 ho usato la iso
scaricata il 27 dicembre 2022 mentre per windows 11 ho utilizzato quella
prelevata il 23 febbraio 2023. Metti la iso che ti serve in una cartella a piacere, avvia rufus e poi procedi così:
1) come boot lascia attivato Immagine disco o iso, clicca su Seleziona ed
apri il file iso che desideri elaborare;
2) la chiavetta di destinazione viene vista automaticamente mentre per i
dischi esterni con cui ho provato bisogna attivare la voce Visualizza opzioni
avanzate unità e la casella Elenco unità disco usb. Come Opzioni immagine
seleziona Windows to go;
3) per default lo Schema partizione è gpt, per una maggiore compatibilità
verso il basso e per non avere certi problemi che la mia scheda madre ha col
gpt ho sempre usato mbr selezionandolo con le frecce ma si può ottenere lo
stesso risultato attivando Dual mode con alt+e. Per chi l'adopera, la scritta
Dual mode leggibile in cursore jaws appare per un po' e poi svanisce e non
sempre si riesce ad acchiapparla. usando la versione portable di rufus, la
selezione di mbr con le frecce non modifica il file rufus.ini mentre premendo
alt+e il file viene aggiornato con la riga seguente:
EnableWindowsDualUefiBiosMode = 1
Se il file ini non viene cancellato o modificato, nella prossima sessione di
lavoro lo schema partizione in mbr sarà quello di default. Dovrebbe accadere
la stessa cosa con la versione standard di rufus che va a modificare il registro ma non ho controllato, certo è che mettere le mani nel registro è certamente più difficile rispetto a modificare o cancellare un file.
Facoltativamente cambia l'etichetta, lascia disattivato il test dell'unità e
clicca su Avvia;
4) seleziona il tipo di windows, ad esempio la pro, e clicca su OK per far apparire la finestra Windows user experience.
Finestra windows user experience per windows 10
La finestra Windows user experience che nella versione 3.22 di rufus è stata
tradotta in italiano l'abbiamo già incontrata per la preparazione della chiavetta d'installazione di windows 11 ma in questo
caso sono state tolte le prime due caselle e al suo posto è stata inserita la
casella:
Prevent windows to go from accessing internal disk
che in rufus 3.22 è tradotta con:
Previeni Windows to go dall'accesso ai dischi interni
ed attivata di default e che impedisce l'accesso ai dischi interni del pc
quando avvieremo windows con il disco esterno o la chiavetta. sarà comunque
possibile accedere ad un eventuale masterizzatore o lettore dvd interno. Lascia attivata questa casella se quando avvii windows dal supporto esterno
non desideri che vada a toccare i dischi del pc, in caso contrario basta
disattivarla. Lasciando attiva questa casella, con la versione portable di rufus il suo
stato viene scritto nel file ini con la riga:
WindowsUserExperienceOptions = 8323093
che disattivandola cambia con:
WindowsUserExperienceOptions = 8323077.
Per default le altre caselle sono disattivate, se le troviamo attive significa
che le abbiamo attivate in altre sessioni di lavoro, ad esempio quando abbiamo
elaborato windows 11, e, sempre nella versione portable, il loro stato è
inserito nel file rufus.ini con:
WindowsUserExperienceOptions = 8323181
ma basta cancellare il file ini per tornare alla situazione di partenza. Visto
che le abbiamo già incontrate e che oltretutto nella versione 3.22 di rufus
sono state tradotte, non spiego il loro significato ma se ti servono
spiegazioni le puoi leggere nell'articolo che riguarda l'installazione quasi
automatica di windows 11. Attiva tutte le caselle ed eventualmente cambia il
nome utente. Con tutte le caselle attivate la configurazione di windows sarà quasi automatica come vedremo nella seconda fase e poi clicca su Ok. Solito avvertimento
che i dati nella chiavetta/disco esterno verranno sovrascritti, Ok per continuare.
Finestra Windows user experience per windows 11
Contrariamente a quando abbiamo usato la stessa finestra per creare la chiavetta d'installazione standard e pur utilizzando un computer non compatibile
con windows 11, non mostra la casella relativa al tpm. Come per il disco di
avvio in windows 10 si è aggiunta la casella
Prevent windows to go from accessing internal disks
che nella versione 3.22 di rufus è stata tradotta con
Previeni Windows To Go dall'accesso ai dischi interni
(vedi le spiegazioni nel paragrafo precedente). Poi, come per l'installazione
standard, abbiamo la casella:
Remove requirement for an online Microsoft account
che nella versione 3.22 di rufus è tradotta con:
Rimuovi requisiti per Microsoft account online
(se necessario, vedi le spiegazioni nell'articolo dedicato all'installazione
quasi automatica di windows 11). Entrambe le caselle citate sono attivate per
default, le altre, identiche a quelle per la preparazione del supporto avviabile per windows 10 sono disattivate e le attiviamo tutte in modo da svolgere
un'installazione quasi automatica; se lo desideri cambia il nome utente. Clicca
su Ok, appare l'avvertimento che i dati verranno sovrascritti e quindi clicca ancora su Ok.
Seconda fase
Di seguito riporto quanto ho notato nel mio pc ma tenete presente che il
numero di riavvii potrebbe cambiare a seconda del computer utilizzato. Inoltre, anche per chi non ha intenzione d'usare il supporto esterno per collegarsi
alla rete, possibilmente consiglio di svolgere i passaggi seguenti con la rete
attiva.
Avvio e configurazione con windows 10
1) avvia il supporto esterno come spiegato in precedenza. per chi l'adopera, non serve attivare l'assistente vocale perché direbbe solo che il layout
è cambiato e darebbe solo il messaggio Fase preliminare. Il computer lavora in
automatico fino al riavvio;
2) sempre per chi l'adopera, non è strettamente necessario attivare l'assistente vocale che dà solo alcuni messaggi ma il computer lavora in automatico
fino al secondo riavvio;
3) ancora per chi l'adopera e se l'avevamo attivata, l'assistente vocale è
rimasta attiva ma non parla immediatamente se non si tocca la tastiera. Ok per
cambio layout dell'assistente vocale. Dopo un po' accetta la licenza, attendi con qualche messaggio, accetta o meno che il computer sia individuato
tramite rete da altri pc, chiede se vuoi iniziare con edge, clicca su Magari
più tardi ma forse non serve perché prosegue automaticamente; sempre per chi
l'adopera ancora l'ok perché il layut dell'assistente vocale è cambiato e le
impostazioni dello screen reader.
Praticamente, a parte l'accettare la licenza, la rete e rifiutare la navigazione immediata con edge, e queste ultime due cose non sono nemmeno sicuro che
debbano essere per forza cliccate, il computer fa tutto da solo fino al desktop. Ma siccome anche per le ditte i non vedenti hanno tempo da perdere e sono
duri di comprendonio, l'assistente vocale t'informa più volte che il layut è
cambiato. Ma non bastava una volta sola?
Avvio e configurazione con windows 11
1) avvia il supporto esterno che lavora automaticamente fino al riavvio. Per
chi la usa, l'assistente vocale non dice nulla d'interessante;
2) sempre per chi l'adopera, al riavvio inizialmente la sintesi non dice
nulla d'interessante. Il pc fa il suono di avvio di windows 11, stranamente la
sintesi vocale si è disattivata, se ti serve attivala. Accetta la licenza,
lascia lavorare il pc fino al
termine tenendo conto che appena arrivato al desktop non risponde subito ai
comandi. Praticamente ha fatto solo un riavvio.
Dopo la configurazione
Adesso la versione di windows inserita nel disco esterno o la chiavetta è
tutta da personalizzare e le cose che devi fare ovviamente dipendono dalle tue
esigenze come ad esempio quella di mettere l'icona Questo computer nel desktop
o, per chi la usa, di regolare l'assistente vocale. Faccio solo notare che pur
avendo fatto un disco in mbr, in esplora risorse hai anche l'unità uefi-ntfs
il cui offset visibile tramite diskpart è al termine del disco.
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