torna all'archivio dell'anno corrente
Home
Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Mbcom 2.3 non riceve tutto il firmware della barra braille mb408l
Ecco un articolo anacronistico ma adatto per coloro che amano usare vecchi
dispositivi come la barra braille mb408l e magari si applicano in piccole
riparazioni. Per gli altri sarà comunque una curiosità e la prova di come a
volte possano trascorrere annie anni prima che ci si accorga di un errore.
Immagina d'avere una barra braille mb408l in riparazione che all'accensione
emette tre beep con questo errore:
Programma utente non valido.
qui per programma s'intende il firmware, quello che i costruttori di mb408l chiamano
codice, ossia il programma caricato nella memoria non volatile interna dell'apparecchio che
può essere aggiornato dall'utente. Con un errore del genere la barra braille
può essere utilizzata solo con le funzioni di servizio ma non è possibile
leggere lo schermo del pc e nemmeno leggere ciò che eventualmente era
memorizzato all'interno della barra stessa.
A patto che non vi sia un problema fisico alla scheda della barra braille,
l'unica soluzione è quella di reinserire il firmware utilizzando il programma
wftran per windows oppure mbcom per dos a 16 bit.
A questo punto immagina anche di non ricordare dove hai memorizzato il firmware della tua barra braille che è perfettamente identico a quello necessario
per la riparazione, ossia la versione 267. Per non cercare il firmware, pensi
d'estrarlo dalla tua barra braille ma wftran non lo permette mentre lo puoi
fare con mbcom per dos a 16 bit e quindi tiri fuori il vecchio computer ed
estrai il firmware dalla tua barra braille per poi inserirlo in quella in
riparazione. Supponendo d'usare la com1, ossia la porta di default, La sintassi per estrarre il firmware è la seguente:
mbcom /rc,nomefile
file che può essere anche privo dell'estensione. Se la porta nonha problemi,
apparentemente il trasferimento avviene senza errori ma...
A questo punto se sei non vedente e desideri leggere lo schermo durante la
prova di trasferimento del firmware devi avere una com2 con relativo dispositivo da collegarvi oppure una sintesi parallela o un'audiologic per soundblaster
dos o altro ma non è strettamente necessario perché ti puoi arrangiare con i
beep e puoi mettere il comando per il trasferimento in un file batch con nome
semplice, ad esempio aaa.bat, in modo da non commettere errori di digitazione.
Quando ho fatto il lavoro non ho pensato di collegare la mb408l sana alla
com2, dovrebbe funzionare perché il programma non può essere usato da quella
guasta e quindi non dovrebbe interferire, però...
Affinchéil trasferimento del software avvenga, nella barra braille in riparazione devono essere attive le funzioni di servizio perché in caso contrario non
apre la porta e la sintassi è la seguente:
mbcom /tc,nomefile
sentirai un beep basso e se vai a leggere lo schermo vedrai che il trasferimento non è avvenuto perché la dimensione del file è errata. Tranquillo, non è
la barra braille da cui hai prelevato il codice ad avere il firmware rovinato, è che, volutamente o meno, quando hanno aggiornato mbcom alla versione 2.3
ne hanno riscritto solo un pezzo lasciando com'era in passato la parte che
riguarda la ricezione. Certo è che se non volevano che tale funzione fosse
disponibile, tanto valeva toglierla evitando così un inutile errore e perdita
di tempo.
Come scrivevo in un Fuori serie n.67,
per trasferire la versione 266 del codice/firmware è necessaria la versione
2.3 di mbcom perché il file è stato ingrandito portandolo a 196.620 byte
mentre in precedenza era di 196.608 byte. Non avendo riscritta la parte che
esegue la ricezione del codice, quando mbcom 2.3 riceve la versione 266 o superiore il
programma si ferma a 196.608 byte perché è stato programmato per ricevere solo
quelli. Però quando andrai a trasmettere il codice ricevuto il file non sarà
valido perché è stato programmato per trasmetterne 196.620; Ne consegue che
non puoi ricuperare il codice 266 o superiore da una mb408l, o ce l'hai memorizzato da qualche
parte o, fin che lo mantengono aperto, provi a vedere se ciò che cerchi è presente nel sito:
www.mdvbologna.it
torna all'indice
Togliere dispositivi non più necessari in windows 10
Mi riferisco a periferiche come stampanti, scanner eccetera che compaiono
nell'elenco dei dispositivi installati anche se non sono più in uso oppure a
periferiche in uso che nell'elenco appaiono più di una volta perché sono
presenti anche le vecchie installazioni. Windows registra tutto e non rimuove
niente anche quando pensi d'aver disinstallato completamente un programma che
gestisce un determinato dispositivo; ad esempio, immagina d'installare uno
scanner e di provarlo per qualche tempo fino ad avere l'esigenza d'installarlo
nuovamente perché a forza di prove l'hai messo un po' in disordine. Quindi
disinstalli completamente il programma e lo reinstalli ma...
Se vai nell'elenco dei dispositivi vedrai che lo stesso scanner ti appare due
volte: una riguarda la nuova installazione e va bene così; la seconda volta lo
scanner appare non connesso anche se l'apparecchio è acceso e si riferisce all'installazione precedente che
puoi tranquilamente rimuovere. Certo, a lasciarla lì non succede niente, ma
perché avere in elenco dei dispositivi non più in uso? Tenendo presente
l'esempio scritto sopra che ognuno adatterà alle proprie esigenze, ecco come
togliere i dispositivi non più in uso.
1) Accendi lo scanner e vai nelle impostazioni di windows alle quali puoi
accedere anche dal desktop premendo windows+i e da queste scegli Dispositivi;
2) seleziona Stampanti e scanner in cui troverai lo stesso scanner per due
volte ed è da togliere quello che risulta Non connesso. Abbiamo acceso lo
scanner perché lasciandolo spento risulta non connesso anche quello che si sta
correntemente adoperando, mentre così siamo sicuri di rimuovere quello giusto;
3) per rimuovere il dispositivo basta selezionarlo, cliccare su Rimuovi e
confermare. Chi adopera lo screen reader jaws deve premere spazio per aprire
il dispositivo, dare invio su Rimuovi che si raggiunge con tab e confermare la
rimozione in cursore touch anche se essendo il pulsante predefinito probabilmente basta semplicemente dare invio anche senza entrare in cursoretouch ma è
anche bene sapere con certezza cosa si sta facendo. E a proposito di certezza,
prima di rimuovere un dispositivo puoi anche accertarti che sia la rimozione
giusta da svolgere basandoti sulla data dell'installazione. Prima di cliccare
su Rimuovi seleziona Gestisci e poi Proprietà hardware. Quindi vai sulla
scheda Eventi, che per chi usa gli screen reader è raggiungibile velocemente
premendo più volte ctrl+tab, dove vedrai la data in cui è stata richiesta
l'installazione e l'attivazione del servizio del driver. Ho notato che con una
stampante virtuale gli eventi scritti qui sopra sono un po' diversi e forse la
cosa può capitare anche con stampanti fisiche ma il concetto è lo stesso.
torna all'indice
Impossibile spegnere i processi di microsoft edge e mancata visualizzazione di tutta la pagina web
Ecco l'ennesimo esempio che con windows non si può mai dire una parola definitiva. Alcuni mesi fa scrivevo che per cancellare o rinominare la cartella in
cui risiedono le impostazioni di microsoft edge era necessario spegnere i
processi del programma e che in certi casi bisognava insistere un po' ma che
alla fine... Purtroppo mi è capitato di non riuscire a farlo ma per fortuna ho
potuto risolvere il problema in un altro modo come illustrato di seguito.
Per motivi ignoti ogni tanto mi capita che microsoft edge si dimentica di
visualizzare un pezzo della parte superiore di determinate pagine web omettendo così dei link che ovviamente sono necessari ed in modo particolare mi è
capitato con paypal e la bacheca del mio blog. Non sapendo come risolvere il
problema, ho pensato di rimpiazzare la cartella con le impostazioni di microsoft edge di cui per fortuna avevo una copia. Per default le impostazioni di
microsoft edge si trovano nel percorso:
\Users\nomeutente\App Data\Local\Microsoft\edge
dove troviamo la cartella User Data e che per lavorarci dentro bisogna prima
spegnere i processi di Microsoft edge ma questa volta non ci sono riuscito e
sono dovuto ricorrere alle maniere drastiche.
Avendo spostato la cartella delle impostazioni di microsoft edge in un disco
diverso tramite mklink come visto in passato, ho collegato l'hard disk alla
usb del computer tramite un adattatore sata-usb ed ho svolto il lavoro. Ma se
invece di rimpiazzare i dati avessi avuto la necessità di rinominare o cancellare la cartella con le impostazioni di microsoft edge in modo da lasciarla
vuota e spostarla con mklink come visto in passato, come avrei fatto visto che
i processi per poterla rinominare/cancellare non si spengono più?
torna all'indice
Effetti un po' strani di una batteria scarica in un computer desktop
Mi riferisco alla batteria della scheda madre ed in particolare a
quella presente sulla ga-p55a-ud3 di gigabyte nata nel 2009, venduta in Italia
nel 2010, o comunque soprattutto nel 2010, e presente in ebay anche nel 2011.
Quindi è una vecchia scheda madre, una delle ultime che prevedevano il
collegamento del floppy interno all'epoca già in disuso e con versione del
bios f11 del 12 agosto 2010.
Finora avevo sempre visto gli effetti di una batteria scarica in vecchi computer desktop con scheda madre asus o intel e non immaginavo che una vecchia
gigabyte si comportasse in maniera diversa anche se per certi versi analoga
alle schede citate sopra. Infatti il comportamento diverso non è poi così
spiccato anche se di primo achito sembra tale e t'induce a pensare ad un guasto
diverso anche perché le scritte che appaiono all'avvio di un computer sono
difficilmente leggibili da chi vede perché scorrono veloci ed impossibili da
leggere per chi adopera la sintesi vocale e la barra braille perché non ancora
caricate; quando si può come in questo caso, per chi non vede l'unico modo per
leggere parzialmente le scritte all'avvio è quello di stamparle tramite una
stampante braille parallela.
Nelle vecchie schede asus, quando la batteria è scarica si sente un doppio
beep all'avvio, uno indica l'ok, l'altro segnala che c'è un problema e a tale
proposito è buona norma disabilitare l'avvio veloce presente nel bios in modo
che i beep vengano emessi e che le scritte scorrano meno velocemente. Una
volta emessi i due beep ravvicinati, le schede asus se ne stavano lì in attesa
ed era necessario premere f1 affinché il computer si avviasse con una data
fasulla o comunque con l'orario sballato, indizio certo della batteria scarica.
Per quanto riguarda la scheda gigabyte, il mio errore è stato quello di non
pensare subito alla batteria che era lì da più di dieci anni e quindi durata anche fin troppo. Il pc si avviava ma a volte non faceva la pausa delle ventole
appena acceso presente quando uso i dischi sata IIII e sembrava avviare un disco sata II (vedi vecchi articoli per queste caratteristiche della scheda).
Faceva un unico beep di ok e proseguiva normalmente ma senza muovere il floppy
ed infatti di primo achito pensavo che il floppy si fosse scollegato o guastato. Poi se ne stava lì un po' senza avviare il disco fisso, si spegneva, si
riaccendeva ripetendo le stesse cose, sempre così all'infinito. Per i misteri
della scienza, entrando nel bios e salvando, tutto andava a posto e la data e
l'ora erano perfette e quindi invece di pensare alla batteria supponevo vi fosse qualcosa che andava ad alterare
le impostazioni del bios. Ma quando ho notato che lasciandolo lì qualche
giorno il difetto si ripresentava alla prima accensione, ho pensato proprio alla
batteria anche se non ero particolarmente convinto perché l'errore che sono
riuscito a stampare all'avvio era il seguente:
cmos checksum error - defaults loaded post error occurs!
con qualche altra scritta di cui la quantità dipendeva dal momento in cui
premevo il tasto stamp, in genere dopo circa 10 secondi dal beep di ok perché a premerlo prima non stampavo nulla.
L'errore mi faceva anche pensare ad un problema della memoria o altro ma invece
era proprio la batteria. Una volta tolta, misurandola a vuoto mi dava ancora
1,5 volt e quindi metà della sua tensione ma evidentemente ciò che le mancava
non era la tensione ma la corrente e dopo più di 10 anni è del tutto comprensibile. Ciò che trae in inganno in questa scheda è che alll'avvio fa un unico
beep nonostante l'errore e la batteria scarica e che non si ferma ad attendere la pressione di f1 o
altro tasto come avviene con le vecchie asus ma, si sa, ogni computer è un po'
un caso a parte.
torna all'indice
Se lo scanner non è presente nel database di omnipage ultimate 19.2, installazione e primo avvio
Oltre ad acquisire immagini da scanner, fotocamera e da file,
la funzione principale di omnipage è quella di ocr, optical character recognition, ossia la conversione in testo modificabile dal semplice blocco note ad elaboratori di testo più completi.
Volevo acquistare la versione 20 ma non l'ho trovata da nessuna parte e nel
supporto kofax il primo novembre 2022 erano presenti solo la versione 18 e 19;
ma allora, la versione 20 presente in jaws, non è commercializzata oppure la
vendono solo in America? Quindi ecco le primissime prove con omnipage 19.2 di
kofax e come agire se lo scanner utilizzato non è presente nel database del programma.
Installazione, sistemi operativi, registrazione e attivazione
Con internet e le chiavette non ha senso acquistare un programma con il cd o dvd
e il file che mi è arrivato da
www.blitzhandel24
è sostanzialmente un eseguibile autoestraente che genera i file che sarebbero
presenti nel cd ma che dà la possibilità di continuare l'installazione senza
uscire dal programma come se si cliccasse su autorun del cd stesso; Tuttavia i file estratti
rimangono nel computer e per le eventuali prossime installazioni puoi fare a
meno d'usare il file scaricato e cliccare direttamente su autorun.exe presente
nella cartella in cui hai estratto i file.
Per le assurde protezioni di microsoft edge, ho fatto un po' fatica a scaricare il file visto sopra e ho dovuto disattivare Defender SmartScreen e, non
ancora contento, cliccare sul pulsante per consentire il download che non
voleva partire.
Il programma è compatibile da windows 7 a windows 10 ma ho notato che s'installa e funziona regolarmente anche con windows 11 e in un sistema a 64 bit viene installato come programma a 32.
In rete puoi trovare chi dice che omnipage 19 è compatibile con xp ma, per lo meno con la versione 19.2, non è
vero e per sincerarmene ho fatto un aprova. In xp l'autorun dà un errore e
bisogna far partire l'installazione tramite setup; durante la copia dei file
non trova una libreria ma puoi comunque continuare l'installazione che tuttavia non adnrà ad installare anche pdf create come avviene con gli altri sistemi operativi e non chiederà la registrazione e l'attivazione dovendo così
uscire in modo anomalo. al primo avvio non trova diverse librerie e quindi per
questa versione del programma è meglio lasciar perdere xp.
Con gli altri sistemi operativi l'installazione non richiede istruzioni particolari anche perché quella personalizzata non c'è e una volta cliccato su
autorun basta cliccare su italiano e seguire a video i soliti passaggi. Dopo
aver installato omnipage S'installa automaticamente pdf create per il quale
non è necessario confermare l'italiano come dicono le istruzioni. Al termine è
possibile fare la registrazione e l'attivazione del programma ma consiglio di
svolgerle in un secondo momento come previsto in modo d'avere il tempo di
provarlo. Scegliendo di farti inviare un promemoria per la registrazione in
sette giorni, quando ti arriverà puoi anche scegliere di saltarla, cosa che non puoi fare durante l'installazione.
Per registrarsi basta il solito nome e cognome, unamail e la productkey del
programma; purtroppo però la registrazione va ad utilizzare ancora internet
explorer e quindi è un po' meno performante ma sostanzialmente senza problemi.
Per l'attivazione hai invece 15 giorni di prova e non richiede istruzioni
particolari; tuttavia se vuoi provare il programma per più tempo, basta inserire l'imagine della partizione di sistema svolta prima dell'installazione di
omnipage e reinstallarlo in modo che il conteggio dei giorni riparta dal primo tenendo
presente che puoi usare il programma anche senza essere collegato alla rete. Inoltre è possibile attivare il programma senza che il computer in cui risiede
sia collegato alla rete e lo si fa prelevando un numero che rappresenta l'imagine della macchina che andrà incollato nell'apposito spazio previsto nel sito
di omnipage naturalmente con un secondo computer collegato alla rete e a tale
proposito ho notato che installando omnipage su due dischi collegati alla
stessa macchina il numero dell'immagine è identico in entrambe i dischi e
quindi si spera che se un giorno l'ssd in cui hai installato il programma si
guasta e ne metti uno nuovo ti lascino continuare ad usarlo senza
ricomprarlo.
Avvio del programma
Se non l'hai ancora attivato, ad ogni avvio del programma ti chiederà di farlo
ma per 15 giorni lo puoi adoperare in modalità di prova con tutte le sue
funzioni; passato tale periodo lo potrai solo attivare e non importa se lo fai
al quindicesimo giorno o al ventesimo.
Contrariamente alla versione 16 pro,
non conosco la 18, l'avvio è semplice anche per chi adopera gli
screen reader perché non è strettamente necessario regolare l'interfaccia con
le difficoltà che c'erano per poterlo fare con la sintesi vocale. Il programma parte con la vista
flessibile, ossia pannelli a schede che scompaiono automaticamente, e la cosa
può generare qualche perplessità per chi adopera la sintesi vocale; ciò nonostante la barra dei menu è comunque presente permettendoti di svolgere tutte
le funzioni come in passato. Tanto per dire d'avere proprio tutte le cose a
posto, ho attivato la vista classica dal menu Finestra. Per il resto, con
qualche opzione in più forse a causa della versione 19 o perché si tratta
della versione ultimate e con qualche funzione spostata, il programma è perfettamente identico alle vecchie versioni e chi l'adoperava non avrà difficoltà
a svolgere ciò che faceva con le versioni precedenti e potrà imparare le nuove funzioni quando gli servono.
Il file readmeita.htm che ovviamente contiene gli aggiornamenti non presenti nel manuale,
dice che all'avvio omnipage mostra due schede:
e dà un errore quando non si è connessi ad internet oppure quando le schede scritte sopra
sono temporaneamente non disponibili ma non ho mai notato le schede e nemmeno l'errore
forse perché ormai non abbiamo più internet explorer di default nemmeno in windows 7 mentre omnipage ultimate 19.2 lo andrebbe ancora ad usare oppure per motivi a me ignoti.
Il pacchetto di omnipage ultimate 19.2 contiene anche paperport che va installato a parte.
Se lo scanner non è presente nel database del programma
Come al solito per poter utilizzare lo scanner in omnipage bisogna fare l'impostazione guidata che puoi avviare dall'esterno o dall'interno del programma come in precedenza e come in passato per farla bisogna che l'interfaccia
nativa dello scanner sia installata, ossia che sia installato il software di
base in dotazione al tuo scanner che puoi trovare nel cd o forse dvd in dotazione oppure scaricare dalla rete.
A mio avviso l'impostazione guidata dello scanner di omnipage è inutilmente
prolissa e per questioni commerciali non del tutto efficace; mi riferisco al
fatto che uno scanner come l'epson perfection v600, ossia un apparecchio che
mesi fa costava più di 300 euro e quindi non un un ciarpame da quattro soldi,
non è presente nel database di omnipage ultimate 19.2 ed il motivo è molto
semplice anche se non te lo diranno mai: quando acquisti uno scanner epson, in
dotazione hai una versione forse un po' limitata di fine reader, l'antagonista
di omnipage, e quindi è ovvio che si tenti di non farti usare l'epson ma alla fine
ci si riesce ugualmente e ci si riesce anche bene.
Non sto a descrivere tutti i passaggi dell'impostazione guidata dello scanner,
basta seguirli a video e per chi usa jaws leggere qualche scritta con il cursore omonimo per poterli fare. Il concetto è questo: hai lo scanner installato e
omnipage lo cerca nel suo database aggiornabile dalla rete e poi ti fa fare il
test tramite l'interfaccia nativa dello scanner e successivamente gli stessi
test usando l'interfaccia di omnipage e per entrambe dovresti controllare che
le immagini acquisite siano ben fatte... Ma chi è cieco lo può tranquillamente
prendere in giro rispondendogli sempre di sì! Ma cosa fare se lo scanner non è
nel database di omnipage?
In una determinata finestra dell'impostazione guidata lo scanner può essere
installato scegliendo tra queste tre modalità:
- normale=usa le impostazioni predefinite dello scanner,
- provvisoria=non permette d'adoperare l'interfaccia di omnipage e sempre da omnipage non permette di svolgere
le impostazioni come ad esempio la luminosità
e lo potrai fare solo con l'interfaccia nativa dello scanner,
- personalizzata=si adopera quando lo scanner non è presente nel database di
omnipage.
Quindi se lo scanner non è nel database la modalità normale non sarà selezionabile.
Non sto a raccontarti tutte le prove che ho svolto anche perché per l'impostazione guidata dello scanner il manuale non serve a nulla e le cose scontate
che hanno inserito avrebbero fatto più bella figura a non scriverle.
Nel mio caso a complicare le cose ci si è messo anche l'interfaccia nativa
dello scanner epson perfection v600 di cui esistono più versioni che si possono regolare in più modi e quindi quale adopero e come la regolo?
Alla fine le cose erano più semplici di quanto pensassi, sì, ma l'ho saputo dopo
aver fatto un sacco di prove! Se lo scanner non è nel database fai così:
1) se hai più versioni dell'interfaccia nativa adopera quella che ritieni
più performante per le tue esigenze mantenendo le impostazioni di default, cambia qualcosa solo se strettamente necessario;
2) nella finestra dell'impostazione guidata in cui appaiono le tre modalità
d'installazione seleziona Personalizzata e, a meno che non sia strettamente
necessario, prosegui lasciando tutto per default;
3) come interfaccia lo scanner può venire visto in questi cinque modi:
- isis,
- twain (technology without an imported name),
- wia (windows image acquisition),
- wia2.
Con i miei scanner la modalità isis non mi è mai apparsa.
Leggendo in rete ho notato che la modalità wia ha delle limitazioni che ora
non ricordo e non ho preso appunti.
Wia2 non è compreso nelle guide di omnipage e l'ho aggiunto all'elenco perché
l'ho notato facendo l'impostazione guidata dello scanner e Wia e wia2 sono assai simili e una volta eseguita l'impostazione guidata dello scanner dal
punto di vista operativo nel mio caso non cambia nulla e quindi alla fine ho
scelto il classico twain;
4) durante l'impostazione guidata dello scanner incontri le opzioni avanzate
e l'impostazione Abilita Nascondi che serve a nascondere l'interfaccia nativa
dello scanner quando fai l'elaborazione con omnipage;
5) con l'epson perfection v600 usato con twain mi è capitato che durante la
prima parte dei test in cui fa le scansioni preliminali, ossia usando l'interfaccia nativa dello scanner, mi facesse eseguire all'infinito il test in scala
di grigi che alla fine ho interrotto manualmente proseguendo con gli altri
test e alla fine si lamentava che non li avevo fatti tutti ma me ne sono
altamente fregato e ho terminato comunque l'impostazione guidata e tutto era a
posto.
Con windows 11 ho provato l'impostazione dello scanner con l'epson v600 solo
con l'interfaccia twain che si comporta esattamente come in windows 10. Con
wia e wia2 ho solo notato che dopo il modello di scanner inserisce #2. starà
ad indicare che non gli piace?
In windows 7 32 bit ho provato lo scanner hp 5400c acquistato vent'anni fa che
omnipage ultimate 19.2 ha ancora nel database ed infatti sono cliccabili tutte
e tre le modalità: normale, provvisoria e personalizzata e lo vede con tutte e
tre le interfacce: twain, wia e wia2. Avete visto che quando non ci sono
interessi commerciali possono rimanere nel database anche scanner di vent'anni
fa?
Probabilmente quanto dirò ora serve anche per scanner hp più recenti:
nell'eseguire i test preliminali con l'interfaccia nativa dello scanner, chi
adopera solo la tastiera, dalla barra dei menu deve scegliere il menu
Scansione, Riporta l'imagine a omnipage 19; per default è attivo il pulsante
Definisci un'area di selezione che non va bene per fare la scansione completa
e quindi si sceglie Sottoponi a scansione tutta la superficie. Con l'hp 5400c
mi ripete sempre il test in bianco e nero e quindi lo interrompo manualmente.
Sempre con la modalità normale, fatto il test scritto sopra l'hp 5400c viene
visto come scanner piano con alimentatore automatico di fogli (adf) e non mi
lascia selezionare scanner piano; probabimente vede lapresa per collegare l'adf
che lui chiama cassetto della carta ed infatti lo andrà a cercare e proseguendo ugualmente fa i test con un rumore insolito, come se la risoluzione fosse
bassa, e al termine si lamenta perché non sono stati fatti tutti i test ma
all'atto pratico funziona perfettamente.
Sempre con l'hp 5400c e l'interfaccia twain ho provato parzialmente la modalità personalizzata notando che per default il trasferimento immagine è su
memoria e non su predef come mi aspettavo ma poi ho interrotto perché tanto se
funziona nella modalità normale si può usare quella.
Ancora con l'hp5400c ho provato l'interfaccia wia e quando si è imballato non
mi ha permesso nemeno di provare con wia2 e ho lasciato perdere.
Qualcuno avrà notato che all'interno dell'impostazione guidata dello scanner e
nella modalità personalizzata vi è un editor con il quale si possono inserire
dei parametri per gli scanner non presenti nel database di omnipage. Oltre al
fatto che di primo achito non mi sembra molto accessibile per chi usa gli
screen reader, il manuale non spiega come utilizzarlo e nemmeno il significato delle stringhe da inserire o modificare. Segreti che ai comuni mortali
non è dato sapere.
Difetto
Con lo scanner epson perfection v600 va tutto bene fino a quando si acquisiscono due pagine; quando si deve acquisire la terza, gli screen reader jaws,
NVDA e assistente vocale perdono il focus e bisogna premere alt+tab per acchiapparla ed è una scocciatura. E visto che accade con tre screen
reader, probabilmente è un qualcosa che succede anche a chi non li adopera.
torna all'indice
Addebito diretto sepa con postepay: facilissimo per chi vede, con difficoltà per chi lo esegue per la prima volta con gli screen reader
Di seguito vedremo quando e come fare un addebito diretto sepa e annulleremo
le difficoltà che un non vedente incontra svolgendolo per la prima volta
che sono esistenti per tutti coloro che adoperano gli screen reader ed amplificate per chi non usa abitualmente NVDA.
A cosa serve l'addebito diretto sepa, brutta figura dell'impiegata e dove trovare i codici per farlo
Un addebito diretto sepa serve a pagare automaticamente bollette e tasse
tramite conto corrente bancario o postale oppure con carta di credito provvista di iban come la postepay evolution mastercard, quella nera, che ha quasi
tutte le funzioni di un conto corrente. A seconda di dove hai il tuo conto,
l'addebito diretto sepa si attiva andando in banca o alle poste oppure più
comodamente da casa tramite l'area personale del tuo conto che nel mio caso è
quella di postepay. I dati per fare l'addebito diretto li trovi nel modulo
eventualmente allegato al bollettino cartaceo per il pagamento di una determinata tassa; inoltre lo puoi far attivare da una ditta dando l'iban del tuo
conto come in passato ho fatto io con Telecom Italia. Inoltre l'addebito diretto sepa
si attiva automaticamente quando colleghi la tua carta postepay evolution mastercard a paypal tramite iban, quindi come se fosse un conto corrente,
magari perché non riesci a colllegarla con i numeri anteriori e posteriori
come abbiamo visto in passato.
Sabato 10 dicembre 2022 sono andato alle poste per tre cose ma l'impiegata che
ho trovato ha saputo svolgere solo la più semplice: pagare un bollettino di
cui non riuscivo a fare correttamente l'ocr, ossia il riconoscimento dei
caratteri del codice per pagarlo da casa con postepay come abbiamo visto in
passato. Per la stessa ragione le ho presentato il modulo da compilare per
fare l'addebito diretto sepa per Gestione ambiente S.c.a.r.l., l'azienda che
si occupa di ritirare i rifiuti nella mia zona per la quale abbiamo già visto
come pagare il bollettino da casa con codice mav. Naturalmente potevo continuare a
pagare le tasse con il codice mav ma stare lì ad acquisirlo con lo scanner
ogni volta che arrivano è una perdita di tempo ed era meglio automatizzare il
tutto. Peccato che non sapeva come fare e mi ha detto che dovevo andare
allo sportello della ditta... Ma figurati! Come se un non vedente avesse
sempre a disposizione una persona che lo accompagna! Molte persone preferiscono
uscire più volte al giorno col cane che tengono in casa, ma se chiedi a loro d'accompagnarti non hanno tempo perché i cani hanno la priorità sugli esseri umani. Per quanto riguarda l'impiegata dico: io
non so e non ricordo tutto, penso però che quando uno deve fare qualcosa per
lavoro se non sa qualcosa si debba informare da un collega o un superiore dando così
al cliente un'informazione giusta. Probabilmente per inesperienza ha cercato
di evitare una brutta figura senza pensare che si fa più bella figura a dire
non so e m'informo piuttosto che sparare stupidaggini che poi il cliente trova
non vere; se dici non so e t'impegni a cercare la soluzione, il cliente nota il
tuo impegno e ti apprezza per l'impegno, la sincerità e l'umiltà; ma forse doveva ancora farsi l'esperienza...
Il modulo cartaceo Di Gestione ambiente S.c.a.r.l. parla solo di banca e mi
era venuto il dubbio che per tale azienda l'addebito diretto sepa lo si potesse fare solo con quella e
quindi il 12 dicembre ho chiamato Gestione ambiente trovando uno gentilissimo
che oltre a darmi tutte le spiegazioni mi ha dettato anche i codici che
non riuscivo a decifrare correttamente con lo scanner o comunque, non conoscendoli, non riuscivo ad associare corettamente a postepay perché, a differenza di quando si acquisisce un'immagine ad esempio per farne una fotocopia, a volte l'ocr fa
quello che in veneto è chiamato sbrodegamento mettendoti scritte nei punti
sbagliati. L'addetto di Gestione ambiente mi ha detto di tornare alle poste ma
io proprio non ci pensavo perché volevo fare ciò che l'impiegata vedente non
sapeva svolgere e vedremo che ce l'ho fatta. Io che non sono un lecca culo e non amo il politicamente corretto ho ringraziato di cuore l'addetto di Gestione ambiente anche per non avermi trattato da cretino come molti fanno in presenza di non vedenti o portatori di handicap in generale.
Sto esagerando? Ma figurati! Eravamo a lunedì mattina e mi è bastato che venga pomeriggio per essere considerato un povero cieco al quale, pur conoscendolo da circa 15 anni ed avendo sempre il telefonino in mano, si fanno in
anticipo gli auguri di buon Natale perché se non c'è da suonare non lo si considera nemmeno; non vorrai mica perdere tempo la vigilia o il giorno di Natale con uno che deve solo suonare come se fosse un telefonino con tanti mp3 che si adopera quando serve e si spegne quando rompe le scatole! Ma questo è un altro discorso e andiamo
avanti.
Facciamo da casa l'addebito diretto sepa con postepay
1) accedi alla tua postepay e clicca sul link Addebiti diretti sepa;
2) per i motivi scritti nel paragrafo precedente appare una pagina in cui
potresti avere già degli addebiti attivi da cui puoi anche cliccare nell'apposito link per vedere quelli che sono stati disattivati. Ma noi dobbiamo farne
uno di nuovo e quindi clicchiamo sul pulsante Attiva domiciliazione;
3) puoi notare che le fasi sono tre: compila, conferma ed esito; se non le
fai tutte o non appaiono tutte significa che non hai fatto un fico secco come
vedremo può accadere per chi usa gli screen reader. I nomi dei codici che hai
nel modulo cartaceo e quelli presenti in postepay possono differire un pochino
ma il senso è lo stesso. Nel mio caso, il codice che il modulo cartaceo chiama
Riferimento mandato va inserito nella casella di postepay denominata Codice
mandato. successivamente trovi già compilato il tuo nome e il tuo codice
fiscale che puoi cambiare; per default è disabilitato il pagamento singolo e
l'ho lasciato così. Quando nella casella Beneficiario cominci a scriverne il
nome o lo scrivi per esteso, appare un elenco da cui selezionare quello giusto
e, fatta la selezione, automaticamente viene compilata la casella Codice
identificativo beneficiario che dovrai solo controllare che corrisponda al
secondo codice presente nel modulo cartaceo e nel caso di Gestione ambiente
S.c.a.r.l. viene chiamato Codice identificativo del creditore.
Nota: i nomi dei codici scritti su carta li ho avuti telefonicamente e quindi
non sono sicuro che siano proprio scritti così nel modulo di Gestione ambiente
o se l'impiegato li abbia chiamati così.
4) poi trovi il numero della tua carta e da chi è eseguito il mandato.
Facoltativamente puoi inserire un limite d'importo, quindi clicca sul pulsante
Prosegui;
5) siamo alla seconda fase e se tutti i dati sono
giusti clicca sul pulsante Autorizza;
6) inserisci il numero posteriore della tua postepay, seleziona il mese e
l'anno di scadenza della carta che chi usa gli screen reader dovrà selezionare con le frecce e clicca sul pulsante Prosegui;
7) inserisci la password con cui sei registrato alle poste e il codice di
conferma del mandato che nel frattempo ti è arrivato nel telefonino e poi
clicca sul pulsante Prosegui;
8) Se tutto è a posto apparirà la scritta Presa in carico, Operazione completata e dirà che trovi la
ricevuta nella tua bacheca delle poste. Siccome ero stufo, ma stufo ed ancora
stufo di provare e riprovare con la sintesi vocale, ho guardato la bacheca il
giorno dopo e quindi non so se la ricevuta arriva proprio immediatamente.
Comunque anche il giorno successivo non arrabbiarti se nell'elenco degli
addebiti sepa non trovi quello appena svolto perché il beneficiario ha la
facoltà di di rifiutarlo e nella ricevuta hai anche la data entro la quale può
farlo. Ho fatto l'operazione il 17 dicembre verso le 18 e 30 e il beneficiario
poteva non accettare l'operazionhe fino al giorno 23; in realtà la mattina del giorno 20 l'addebito diretto sepa era nell'elenco con gli altri che già avevo.
Difficoltà facendo l'addebito diretto sepa per la prima volta con gli screen reader
Scommetto che quando le avrò scritte ci sarà qualche saputello che dirà: beh,
tutto qui? io avrei fatto prestissimo!
Ma lasciamo i saputelli alle loro vanterie e passiamo a
ciò che un comune mortale come me ha rilevato e per comprenderlo fino in fondo devi aver letto il paragrafo precedente.
Inizialmente sbagliavo io perché invece di mettere il nome della ditta inserivo Unicredit s.p.a il destinatario del conto corrente quando si pagano le
tasse col bollettino perché evidentemente Gestione ambiente S.c.a.r.l. si
appoggia a quello. Dopo essermi dato del cretino ho cominciato ad inserire
Gestione ambiente S.c.a.r.l. ottenendo quanto segue.
Innanzitutto bisogna sapere che a volte jaws ed NVDA prendono in giro i ciechi
inventando cose che a schermo non ci sono e nel nostro caso si tratta del
grafico etichettato con Localizza e del grafico Conferma messaggio su cui
provavo a cliccare perdendo solo tempo. A guardare la schermata non è stato
uno qualunque ma chi lavora "ai piani alti delle poste". In un'altra situazione, tempo fa un amico con NVDA leggeva cose che la moglie guardando lo schermo
proprio non vedeva.
Compilate le caselle Codice mandato e Beneficiario, la casella di editazione
Codice identificativo beneficiario non era disponibile; ed allora come inserire il secondo codice? Adesso sappiamo che una volta scritta almeno una parte
del beneficiario appare un elenco da cui scegliere e confermare ma io lo facevo
per la prima volta e jaws non mi mostrava nessun elenco di cui si parla anche
nella guida di postepay. A proposito di questa, se clicchi per avere maggiori informazioni guarda che con il layout semplice jaws le mette grosso modo a fine finestra.
Ho telefonato a postepay spiegando che riuscivo ad inserire il Codice
mandato e il beneficiario ma non il codice identificativo mandato perché la
casella in cui metterlo non me lo lasciava editare/incollare ed ho detto anche
che le prime due caselle menzionate si compilano con scritte grigie mentre la
terza non so di che colore sia e come si presenta perché non ricordavo cosa
significa quando jaws ti dà il colore Predefinito su predefinito che dovrebbe
essere il colore di sistema o qualcosa del genere, non ricordo sempre tutto!
L'addetta di postepay non capiva cosa significa che la casella Codice identificativo beneficiario non si lascia compilare e io non sapevo come appare a schermo e secondo lei tutto era posto; sì, tutto era a posto, ma se mi avesse detto
che la casella Codice identificativo beneficiario non va compilata e che si compila automaticamente quando inserisco il beneficiario e devo solo controllare che il codice sia giusto,
almeno avrei avuto una base su cui lavorare!
Quindi ho scritto e sentito telefonicamente chi lavora "ai piani alti delle
poste" che ha capito subito qual era il mio problema dandomi tutte le spiegazioni necessarie per cercare di risolverlo. Le scritte che appaiono come
grafici non ci sono. Le caselle hanno le scritte grige, che tristezza! Quando
si digita il nome dell'azienda o una parte di esso appare un elenco da cui
selezionare la ditta giusta e la casella Codice identificativo beneficiario si
compila automaticamente e basta controlllare che il codice sia giusto.
L'azienda non può essere selezionata con Invio. Finalmente avevo una base su
cui lavorare!
Innanzitutto jaws non mi faceva vedere nessun elenco. In cursore virtuale mi
mostrava il nome dell'azienda scritta nella casella di editazione e la metteva
anche nella riga sottostante alla casella ma andando in cursore touch la notavo una
sola volta. Con il click sinistro dato al di fuori o all'interno della casella
di editazione e provando con cursore virtuale, cursore jaws e cursore touch ed
in cursore virtuale ho anche provato a bloccare il mouse... Ma nonsarà che
dovevo bloccarlo in cursore touch? Comunque pur provandoci non so quante
volte, con jaws non ho risolto nulla e se trovi il classico uovo di colombo a
cui non ho pensato metti un commento nel blog.
Ho fatto anche qualche prova con l'assistente vocale ma non ricordando come
cavolo si fa e se si può fare il click sinistro ho lasciato perdere.
Stufo ed incavolato come una peste per non riuscire a svolgere un'operazione
così semplice, sono passato ad NVDA anche se è uno screen reader che conosco
pochissimo.
Dopo averla inserita nell'apposita casella, NVDA vedeva la scritta Gestione
ambiente S.c.a.r.l. una sola volta. Con il click sinistro sopra di essa riuscivo a selezionare l'azienda e quindi a compilare automaticamente la casella
Codice identificativo beneficiario una volta su mille; a volte accadeva senza
entrare nella casella di editazione e in altri casi entrandoci ed armeggiando
un po' con freccia giù. Da notare che quando non selezioni niente alla fine di
tutta la pappardella NVDA ti dice Documento vuoto ma io all'inizio non ci
facevo caso. A questo punto qualcuno dirà: ma perché non hai terminato il
lavoro quando riuscivi a far compilare la casella Codice identificativo beneficiario? Perché c'è un altro problema che a volte non te lo fa terminare e
devi rifare tutto perdendo un sacco di tempo se non sai come selezionare al
primo colpo l'azienda che ti serve.
Cercando una soluzione ho guardato l'help di NVDA trovando il comando
NVDA+barra del tastierino numerico che dice:
Sposta il puntatore del mouse sull'oggetto attuale del navigatore
e ho pensato che forse faceva al caso mio ed era vero e quindi fai così: entra
nella casella di editazione in cui hai inserito il nome dell'azienda, non so
se lo si possa fare direttamente appena l'hai inserita senza uscire e rientrarci; Premi NVDA+barra del tastierino numerico e poi il click sinistro e
adesso vedrai che la casella Codice identificativo beneficiario si sarà compilata
automaticamente.
Attenzione: non sapendo se nell'elenco c'era solo la mia azienda o altre, non
mi è chiaro come si comporta quando ce ne sono diverse.
Per evitare quanto scritto sopra e per poter svolgere il lavoro anche con
jaws, alle poste ho suggerito di mettere una casella come quelle che si adoperano per selezionare da un elenco la propria città quando ci si registra a
qualche sito.
Il secondo problema è costituito dal fatto che pur essendo disponibile e
cliccabile, il pulsante Prosegui non viene sempre ben focalizzato e quando non
lo è, invece di proseguire ti riporta alla finestra principale di postepay e
devi rifare tutto il lavoro ed è particolarmente scocciante soprattutto se è
l'ultimo Prosegui su cui devi cliccare ed era snervante quando dando solo il click sinistro riuscivo a selezionare l'azienda solo qualche volta.
Con il pulsante Autorizza non ho mai
avuto problemi ma non è detto che non possa capitare.
Che il pulsante Prosegui non
fosse ben focalizzato mi è capitato arrivandoci con tab o con la lettera b.
Per questo, quando finalmente sono arrivato all'ultimo Pulsante Prosegui, mi è venuto in mente di raggiungerlo e poi di passeggiarci un po' attorno con ctrl+freccia sinistra e ctrl+freccia destra e quando mi sembrava ben focalizzato... Ho preuto spazio.. e... Pum! Bersaglio perfetto!
Naturalmente non posso sapere se
questa è una regola da seguire perché non posso svolgere mandati sepa che non
mi servono per riprovare ma per lo meno sai dove sono i problemi e come comportarti senza perdere ore e giorni per svolgere una cosa banale che richiede pochi minuti.
torna all'indice
Installare quasi automaticamente windows 11 in un computer non idoneo e preparare la chiavetta d'installazione con rufus 3.21
Senza ripetere quanto già scritto in Fuori serie n.115 che t'invito a rileggere in caso di necessità, facciamo un passo avanti con l'installazione di
windows 11 in un computer non idoneo svolgendo la seconda parte dell'installazione in modo automatico; per ragioni che saranno ovvie leggendo l'articolo,
presumo che tale automazione vada bene anche per i computer che supportano
l'ultimo sistema operativo di microsoft.
Ho svolto la prova con lo stesso computer dell'articolo precedente ma con il
file iso di windows 11 scaricato il 26 dicembre 2022 da MediaCreationTool elaborato con
windows 10 64 bit versione 22h2 ed installato windows 11 pro in gpt e successivamente provando anche la modalità legacy mbr con tutte le partizioni e con partizione unica.
Una volta avviato rufus 3.21 che trovi anche nel mio sito ed aperto il
file iso, le opzioni immagini sono solo due come in windows 10 e cioè:
- Installazione windows standard,
- windows to go;
Scegli la prima e se vuoi fare una chiavetta in gpt ed installare windows con uefi
e disco gpt lascia le seguenti opzioni come di default:
- schema partizione=gpt,
- sistema destinazione uefi (non csm),
- file system fat32.
Eventualmente ma non necessariamente regola qualche altra opzione, ad esempio
mettendo un'etichetta personale alla chiavetta o attivando il controllo di
essa dopo la scrittura ed il numero di volte che verrà fatto e poi clicca su
Avvia.
Contrariamente a rufus 3.17, l'avvertimento di perdita di eventuali dati a
causa della scrittura nella chiavetta non appare subito perché prima viene
visualizzata la finestra Windows user experience; purtroppo è in inglese
ma non ostica visto che l'ho quasi capita integralmente anch'io che l'inglese non lo so
e l'ho tradotta solo per avere la certezza di non dire stupidaggini.
Però sono abituato a pormi delle domande e
quindi mi sono chiesto. se il programma rufus usa la lingua di sistema, perché
non lo fa anche in questa finestra? Non è che la si lascia così per renderla
meno accessibile in modo che gli italiani restino ignoranti?
Nella finestra trovi la domanda: customize windows installation? Senza andare
per il sottile, chiede se vuoi personalizzare l'installazione di windows tramite le regolazioni riportate qui sotto.
Ecco il default presente nel mio computer senza tpm e quali caselle è necessario attivare per rendere l'installazione quasi automatica.
- Remove requirement for 4GB+ RAM, Secure Boot and TPM 2.0=attivata; praticamente l'attivazione di questa casella fa in modo che windows s'installi anche
senza avere più di 4 gb di ram e la scocciatura del TPM;
- Remove requirement for an online Microsoft account=attivata; rimuove la
richiesta di fare l'account online, un'altra scocciatura che puoi evitare
durante l'installazione anche perché lo puoi fare in un secondo momento. Tuttavia se
lasci attivate solo queste due caselle senza attivare le altre, l'account online o l'accesso a quello esistente lo chiede ugualmente. Sempre attivando solo queste due prime caselle, con la vecchia iso del novembre 2021 il suono prima della creazione dell'account non c'è e, per chi l'adopera, l'assistente vocale non si attiva, A quel punto premendo due volte qualsiasi
tasto il computer si riavvia, sempre così all'infinito. Conclusione: lascia attivata la casella relativa all'account solo se hai una iso recente
e se vuoi automatizzare l'account offline come scritto di seguito;
- Create a local account with username:=disattivata; è disattivata la creazione dell'account offline il cui nome s'inserisce nella riga riportata più avanti, attiva questa casella per fare automaticamente l'account offline.
Da notare che con la iso del 26 dicembre 2022 questo è l'unico modo per fare l'account offline,
ossia quello che consiglio vivamente soprattutto per le prove, perché con l'installazione manuale l'hanno tolto nelle opzioni di accesso e vista l'insistenza con cui proponevano quello online era una
cosa assai prevedibile.
Create a local account with
per default vi è il nome dell'account del computer in uso ma si può cambiare;
- Set regional options to the same values as this users's=disattivata; non è
attivata l'impostazione che permette d'inserire le stesse opzioni internazionali/regionali del computer in uso, dell'Italia nel nostro caso. attiva anche questa casella per automatizzare l'installazione;
- Disable data collection (Skip privacy question=disattivata; per default non salta la
scocciatura della privacy, attiva anche questa casella per automatizzare l'installazione.
Una volta regolate le caselle viste sopra e dato l'Ok, avremo il solito avvertimento di rufus che chiede conferma prima d'andare a scrivere nella chiavetta.
Ricordandoti d'avere la rete attivata perché in caso contrario l'installazione si blocca chiedendoti di agire in proposito, se al posto di lasciare attivate solo le prime due caselle le attiviamo tutte
ed inseriamo un nome apropriato nella riga dell'account, una volta avviata la
copia dei file per la preparazione dell'installazione di windows 11 il computer farà tutto
da solo e al termine dell'installazione ti troverai grosso modo al desktop del nuovo sistema, dico grosso modo perché con le prime prove mi sembrava ci andasse mentre con le ultime ho dovuto premere
windows+m per forzarlo ma non cambia molto. Per chi adopera l'assistente vocale, c'è un momento in cui il computer sembra già a posto ma premendo i comandi di spostamento non va da nessuna parte; basta attendere un altro po' per avere il controllo del sistema.
A questo punto, per chi l'adopera, l'assistente vocale non può fornirti tutti i comandi perché sono attivi i numeri del tastierino numerico ma basta disattivarli. Al primo riavvio sarai nella finestra di accesso con il nome dell'account che hai inserito nella chiavetta d'installazione, premi Ok per confermare. Windows è un rompiscatole e ti chiederà la nuova password; sono abituato a non usarla e per sicurezza ho premuto backspace nel campo in cui inserirla senza premere niente nella casella di conferma. Una volta cliccato su Invia, windows dice d'averla modificata anche se non c'era prima e non c'è nemmeno adesso... è proprio scemo!
Torniamo al computer dove hai creato la chiavetta: adesso la cartella in cui
risiede rufus ha la data e l'ora di quando è cominciata la scrittura della
chiavetta stessa ed è stato creato, o modificato se già presente, il file
rufus.ini la cui ultima rigariguarda proprio le regolazioni che abbiamo svolto; con le opzioni di default e in un computer senza tpm è la seguente:
WindowsUserExperienceOptions = 8323093
attivando tutte le caselle viste sopra il numero cambia con 8323197.
Come dicevo, oltre all'installazione di default con uefi e gpt, ho provato l'installazione legacy mbr con tutte e con una singola partizione scoprendo che funziona ancora anche se saltuariamente la copia dei file si blocca. A volte dà un errore che non si riesce a leggere in modalità scansione dell'assistente vocale e quindi non mi è chiaro il numero di zeri come segue:
0cx serie di zeri 5
In altri casi l'assistente vocale riesce a leggere un messaggio secondo il quale il problema è nel supporto di origine ma stranamente copiando la chiavetta da un'altra parte non c'è nessun problema.
Finora me l'ha sempre fatto con una vecchia chiavetta 2.0, ma vista la saltuarietà dell'inghippo, al momento non posso dire una parola definitiva;
se vuoi fare l'installazione in mbr, provala con la consapevolezza che potrebbe non funzionare al primo colpo.
torna all'indice
torna all'archivio dell'anno corrente
Home