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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Forse in windows 10 è stato risolto un problema con le unità in fat32
Il motivo per cui nel titolo ho inserito il termine "forse", è che da tanti
anni ho imparato che con windows non è mai detta l'ultima parola e non vorrei
cantare vittoria troppo presto! Tuttavia dopo alcune prove sembra proprio che in
windows 10 sia stato risolto un problema con le unità in fat32 che certamente
esiste in xp e windows 7 mentre non ti so dire come si comporta windows 8 e
nemmeno le prime versioni di windows 10 visto che le prove le ho svolte con la
versione 20h2.
Come molti sanno, in una unità in fat32 non è possibile salvare o copiare un
file con la dimensione di 4 gb; al massimo possiamo salvare/copiare un file di 3,99
gb anche se con questa capacità in xp e windows 7 c'è un problema ed in modo
particolare quando siamo molto prossimi ai 4 gb.
Nel visualizzare le proprietà dei file, certamente avrai notato che per quelli
con dimensioni di un giga o superiori windows visualizza la loro grandezza
esprimendola prima in gb e poi in byte posti tra parentesi. Ad esempio puoi
trovare:
3,99 GB (4.294.963.200 byte)
Questa è la dimensione massima di un file che image for dos può produrre ed è
nel copiare e cancellare questi file con windows che ho notato il problema che
segue ma il difetto accade anche con capacità vicine a quella vista sopra;
probabilmente il difetto si verifica quando la grandezza in byte comincia col
quattro ma dovrei fare tante prove facendo dei grossi file di varie dimensioni
per saperlo con certezza e quindi per comodità prendiamo come esempio la
capienza vista sopra.
Windows copia tranquillamente il file scritto sopra anche in una unità in fat32
probabimente perché nel compiere l'operazione considera solo il primo numero
di 3,99 gb. Tuttavia in xp e windows 7 si creano errori su disco quando andiamo a cancellare file così grandi in una unità in fat32. Mandando il file nel
cestino non si crea nessun errore; ma se svuotiamo il cestino o eliminiamo
solo il file cancellato oppure cancelliamo definitivamente il file con
shift+canc senza mandarlo nel cestino, nella partizione in fat32 si creano
degli errori che possiamo notare con scandisk o chkdsk usato dal prompt dei comandi. Lo spazio con errori su disco dipende da quanti file sono stati cancellati e dalla
grandezza delle unità di allocazione che a sua volta dipende dalla capacità
della partizione in fat32. Da notare che scandisk non è altro che l'interfaccia grafica di chkdsk presente nel vecchio e caro dos e che personalmente ho sempre adoperato per tutte le
prove; usandolo senza alcuna opzione, ad esempio scrivendo
chkdsk g:
conosciamo quanti errori ci sono sul disco ma non li corregge e quindi non scriviamo nulla.
Quando decidiamo di correggerli basta aggiungere l'opzione /f.
Tutte le opzioni di chkdsk si possono vedere con:
chkdsk /?
e faccio notare che in windows 10 ne sono state aggiunte alcune. Ad esempio,
con /freeorphanedchains usata assieme a /f si correggono direttamente gli errori
senza che venga chiesto se li vogliamo convertire in file ma dal nome dell'opzione forse esegue questa operazione solo quando gli errori non appartengono a
dei file ma devo ancora capire bene la faccenda che lascio un po' in sospeso.
Finora gli errrori visti sopra non avvengono in windows 10 versione 20h2,
staremo a vedere se la cosa si protrae nel tempo.
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Canc e shift+canc bloccati in windows 10 20h2
L'avevo notato in passato ma pensavo fosse un capriccio momentaneo di windows ed invece...
Cancellando un unico file, canc lo butta regolarmente nel cestino e shift+canc lo cancella definitivamente. al contrario, selezionando tutti i file di una
cartella oppure tutti i file in radice del disco, canc e shift+canc non fanno nulla, tant'è che pensavo anche ad un difetto della tastiera che invece funziona perfettamente. L'unico modo che ho trovato per cancellare tutti i file selezionati è quello d'usare Elimina dal menu di contesto ma con attenzione perché,
altro buco di windows, non chiede conferma.
Da notare che nell'ormai obsoleta versione 1909 tutto quanto scritto sopra non succede, alla faccia degli aggiornamenti!
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Lo strapotere delle compagnie telefoniche, guasto linea fissa tim e rimborso
Un banale fatto di vita quotidiana mi ha permesso di toccare con mano lo strapotere
delle compagnie telefoniche facendomi riflettere su cose che vanno ben al di
là dell'aspetto tecnico di un guasto tim/telecom.
Domenica 10 gennaio 2021
Prima di cena ero lì spaparanzato sul divano ma
invece d'essere rilassato, la mia faccia era truce a causa di problemi in
casa; sento un mezzo squillo della linea fissa tim/telecom e pensando a qualcuno che non avesse di meglio da fare se non quello di disturbare gli
altri con gli scherzi telefonici, l'ho mandato là dove inviava Grillo qualche
anno fa. Di lì a poco sento un altro mezzo squillo ma gracchiante come se i
cavi avessero un contatto instabile; ero troppo giù di morale e quindi mi sono
detto che li avrei guardati il giorno dopo e che, chi unque fosse a chiamare,
avrebbe aspettato il giorno dopo.
Lunedì 11 gennaio
Nonostante i cavi fossero a posto, alzando il telefono il
segnale non c'era e quindi sono andato al piano superiore dell'abitazione là
dove entra il cavo esterno di tim/telecom ma il risultato era lo stesso e
quindi ho capito che il guasto era della compagnia telefonica. Essendo ancora
senza energie dal giorno precedente non ho imprecato e con il cellulare ho
chiamato il 187 dove mi ha risposto uno abbattuto quanto me che tuttavia alla
fine è riuscito a dirmi che nella mia zona c'era un guasto generico su più
numeri tra cui anche il mio. Ma sarà proprio così? Per quanto dirò in seguito nutro dei seri dubbi, forse il mio guasto non aveva nulla a che fare con quello generico ma non potendo consultare
i dati tecnici dei loro computer la verità non la saprò mai. Per il resto dell'11 e 12
gennaio ho richiamato il 187 parlando? Beh si fa per dire, con un computer
programmato anche con messaggi sciocchi del tipo:
"il guasto nella sua zona è ancora presente, i tecnici stanno lavorando per
risolverlo..."
Non sono un esperto di linee telefoniche, ma visto che in quei giorni non c'è
stato un uragano ad abbatterle, a meno che un cavo multiplo non si sia rovinato per altri motivi, quasi sicuramente il guasto era in qualche centralina
elettronica costituita da schede la cui sostituzione non richiede tempi lunghi
a patto che ci sia qualcuno a farlo e che si abbiano i pezzi per poterlo fare.
Ma tim/telecom, prevede che certi guasti possano accadere o aspetta che succedano per prendere le misure necessarie? Mettono un messaggio come se ci fossero decine di tecnici lì a
lavorare tutto il giorno! E' un po' come quando fai una richiesta e ti dicono
che è in elaborazione come se ci fosse qualcuno che sta impastando la pizza!
Visto che le cose andavano per le lunghe, in seguito hanno cambiato il messaggio del pc perché continuare con quello precedente sarebbe stato troppo evidente che ci stavano prendendo in giro.
13 gennaio
Pur avendolo già segnalato, a forza di trafficare con il 187
stranamente il computer mi ha dato la possibilità di segnalare il guasto ed
impulsivamente l'ho risegnalato commettendo un errore che mi costerà anche in
termini economici. Successivamente ho fatto questa riflessione: le compagnie
telefoniche badano solo al loro profitto, vuoi vedere che avendolo segnalato
nuovamente conteranno i giorni del guasto dal 13 gennaio? Ed infatti sarà
proprio così! Chi pensa solo al profitto è povero di spirito e come tale assai prevedibile fino a diventare noioso.
14 gennaio
Sono uno dei pochi a non avere il collegamento internet nel cellulare e il Nochia e55 che adopero con vodafone lavora con il 3g che, pur lasciandoti ancora telefonare e scrivere/ricevere sms, è in fase di dismissione
per ciò che riguarda internet e quindi non era il caso d'attivarlo. Ma anche
se avessi avuto internet nel migliore iphone, una cosa è leggere e scrivere
qualche messaggio, un'altra è fare con internet delle cose più complesse come
quella di gestire un sito ed in modo particolare quando a svolgerle è una
persona non vedente che deve stressarsi con la sintesi vocale e toccare due
volte lo schermo per ogni funzione: la prima per farsi dire sopra a quale
elemento si trova, la seconda per mandarlo in esecuzione. E' un qualcosa che
si può fare per un po' ma che non è il caso di svolgere per ore. Visto che il
187 mi faceva interagire solo con un computer provvisto di messaggi vaghi
senza avere la possibilità di parlare con qualcuno a cui chiedere grosso modo
per quanti giorni il guasto si sarebbe protratto in modo da decidere se chiamare qualcuno che mi accompagnasse in negozio nella speranza di trovare un
router con sim, non sapendo a chi rivolgermi ho chiamato i carabinieri. Naturalmente non volevo che mi aggiustassero la linea e nemmeno che mi dessero
informazioni riservate; ma visto che il guasto riguardava diversi numeri della
zona, ho chiesto loro se non potevano comunicare con tim/telecom con qualche
altro numero in modo da chiedere informazioni. Mi ha risposto un carabiniere
gentile ma che non ha potuto fare nulla perché, secondo lui, non ci sono altri
numeri delle compagnie telefoniche al di fuori di quelli ufficiali. Mi ha
detto di chiamare un negozio tim doveperò, come pensavo, non sapevano un fico
secco. Non so se davvero non vi siano altri numeri per contattare tim/telecom,
può anche essere che questi siano riservati ai piani alti del potere e non
disponibili ad un semplice carabiniere che magari non ha la voglia d'interpellare i superiori; certo è che in caso di necessità comunicare con tim/telecom
al di fuori del canale ufficiale non è per nulla facile ed ho fatto la riflessione seguente: a causa dei soldi che verrebbero persi dalle compagnie telefoniche forse non succederà mai; ma se ci fossero dei validi motivi per farlo,
cosa capiterebbe se, mettendosi d'accordo, tutte le compagnie telefoniche
bloccassero le reti per una settimana? E se le forze dell'ordine hanno difficoltà a comunicare con loro quando sono attive, come farebbero ad interpellarle con le reti disattivate? Oltre al disagio, t'immagini il disastro economico che succederebbe in un mondo in cui si fa quasi tutto online? E le forze
dell'ordine, dove andrebbero a cercare i dirigenti delle compagnie che forse
non si sa nemmeno bene chi sono e dove sono? Abbiamo costruito una società basata sul nulla dove
basterebbe un niente per distruggerla, una società piena di mezzi per comunicare ma senza comunicazione; pensa a quando sei costretto a parlare con un computer che ovviamente ti dà
solo ciò per cui è stato programmato e cioè solo quello che va a vantaggio di chi detiene il potere. Insomma, per fare un esempio stupido e banale ma assai efficace, se mandi a fanculo alexa, ottieni la seguente risposta politicamente corretta ma priva di umanità: preferisco non rispondere. Ed il bello è che ormai molta gente si comporta così anche
nella vita reale! Persone senza fantasia, senza iniziativa, prive di spirito.
15 gennaio
Non avendo preso appunti, e quindi non ricordando alla lettera i singoli passaggi, in quei giorni qualche volta invece di
premere il tasto per la sezione tecnica ho schiacciato quello per la gestione
commerciale in modo da poter parlare con un operatore che alla fine si limita
a dire le puttanate che trova scritte sullo schermo e cioè che il guasto è
ancora esistente. Già! Come se uno non lo sapesse! E anche verso sera di quel
venerdì mi son sentito dire grosso modo la stessa cosa salvo le volte in cui magari scrivono un sollecito che poi non si sa se verrà preso in considerazione. In
tarda serata mi sono accorto che nel cellulare avevo due sms non letti entrambe di tim che mi comunicava la risoluzione del guasto. Sono orbo ma in compenso
a volte mi si attiva un sesto senso e mi sono detto: no, vedrai che il telefono non funziona ed era proprio così!
Quindi verso le 22 di quel giorno ho richiamato
il 187 dicendo che con la risoluzione del guasto di zona il mio numero ancora non
funzionava. Ma allora, il mio guasto dipendeva da quello generico o
ce n'era un altro come pensavo? Essendo venerdì sera, naturalmente avrei dovuto aspettare fino a lunedì.
Un'altra stranezza che scoprirò poi, è che la segnalazione scritta sopra è
stata datata 16 gennaio che era sabato mentre io sono sicuro d'aver chiamato venerdì di gran lunga prima della mezzanotte.
Nei computer ci scrivono ciò che gli pare e quando andrai a
protestare ti fanno passare da scemo dicendoti che è il computer a dirlo, come se chi usa il pc dal 1988 come me non sapesse che gli puoi far dire che fuori c'è il sole anche quando piove!
18 gennaio
In quel lunedì il 187 diceva che il guasto sarebbe stato riparato
entro il giorno 20, ma che palle! E circa alle 18 ho richiamato ed hanno fatto
un sollecito.
19 gennaio
Non ci speravo ma nel primo pomeriggio ho sentito il telefono
squillare e a chiamarmi era un amico; di lì a poco ho ricevuto un'altra chiamata da tim/telecom con il tecnico che mi diceva d'aver risolto il problema e
alle 13 e 49 mi hanno mandato un sms di conferma dell'intervento.
23 gennaio, rimborso
Non sono attaccato ai soldi ma allo stesso tempo non mi piace
passare da scemo e sono felicissimo quando posso rompere le scatole a chi detiene il potere: ho un contratto per cui pago una cifra mensile; perché pagarla per intero se il servizio per cui la pago è rimasto assente per diversi giorni? Non so con esattezza dopo quanti giorni d'interruzione della linea telefonica è possibile chiedere un rimborso, però era ovvio che dal 10 al 18 gennaio
erano più che sufficienti per poterlo fare. Non ci sono stati moduli da compilare, una
cosa veloce svolta chiamando il 187 però... Come già mi era stato detto,
secondo il computer il guasto è avvenuto il giorno 13... balle! e sempre
secondo il computer è stato risolto il giorno 18... balle! Mi daranno 20 euro,
più di metà bolletta e non è niente male per quei pochi giorni, ma hai capito
come fanno a calcolare il periodo del disservizio quando ti spettano dei
soldi? Nell'epoca in cui ogni nostro passo è registrato, stranamente i computer non iriescono a decifrare che il guasto è partito dal 10 gennaio, non
hanno registrato la telefonata del giorno 11 e poi hanno anche previsto il
futuro scrivendo un giorno prima la risoluzione del guasto. Non so quanti
soldi m'avrebbero dato se avessero contato tutti i giorni, ma per me non è una
questione di soldi ma bensì il fatto che ancora una volta chi detiene il
potere ti fa passare da imbecille. E se non avessi chiesto il rimborso, si sarebbero comportati come se nulla fosse accaduto?
Mi dimenticavo di scrivere una cosa: nei
giorni in cui non avevo la linea, sul cellulare mi è arrivata la solita chiamata del computer con la quale puoi esprimere l'opinione sul servizio del 187
e naturalmente ho dato parere negativi. Beh, nonostante le tante altre chiamate che ho fatto, la telefonata per esprimere il mio parere non me l'hanno più
inviata e ho notato che ciò accade quando in precedenza hai dato un parere negativo mentre se lo
dai positivo... alla faccia della privacy! E tra l'altro avevo previsto anche
questo perché, lo ripeto, chi è povero di spirito è noiosamente prevedibile. Per concludere in dialetto veneto: tim/telecom: ma che do bae che te fè! Hai mai letto un articolo che termina così?
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Appunti freedos 1.3-rc3
Freedos 1.3-rc3 è aggiornato al 31 maggio 2020 e gli appunti seguenti descrivono alcune differenze rispetto alla versione precedente oppure approfondiscono o illustrano argomenti di freedos che in passato non conoscevo e lo puoi scaricare anche dal mio sito.
chiavetta d'installazione e file di avvio
Attualmente il file immagine per l'installazione da chiavetta ne crea una con
capacità di circa un giga e quindi è stata un po' aumentata rispetto alla
versione 1.2 ma con le capacità attuali delle chiavette non c'è nessun problema.
Oltre a fdconfig.sys visto nella versione 1.2, al posto di autoexec.bat
nell'attuale chiavetta viene usato
fdauto.bat
e quindi sarà quel file che dovrai modificare in caso di necessità. Per continuare ad usare autoexec.bat, file che ovviamente dovrà essere creato o provenire dalla rinomina di fdauto.bat, basta togliere l'uguale e il nome di file dopo l'opzione /p nella riga seguente di fdconfig:
shellhigh=\freedos\bin\command.com \freedos\bin /:e2048 /p=fdauto.bat
Analogamente, togliendo tutto il testo e lasciando quindi in bianco il pezzo
di riga dopo l'opzione /p, viene ugualmente usato autoexec.bat a causa delle
regole del dos. Al posto di autoexe.bat oppure di fdauto.bat possiamo utilizzare qualsiasi altro nome di file con estensione bat posto dopo l'opzione /p, ad esempio pippo.bat, e
sarà quel file ad essere utilizzato per l'avvio del pc. Naturalmente le regole
appena viste non servono solo per la chiavetta di avvio ma sono valide anche
per quando freedos verrà caricato dall'hard disk dopo l'installazione.
Tra i file già scompattati, nella chiavetta d'installazione non ci sono
keyb.exe e keyboard.sys e quindi per metterli nella configurazione di avvio
bisogna prelevarli dai percorsi seguenti:
\packages\base\keyb.zip
\packages\base\keyb_lay.zip
Invece country.sys si trova già scompattato nel percorso:
\freedos\bin\country.sys
Installazione
L'ho provata con la scheda madre gigabyte ga-p55a-ud3 di un computer i5 configurato con un solo hard disk, un masterizzatore, un floppy e la chiavetta di
avvio. Avviando il pc da quest'ultima però senza che venga avviata automaticamente l'installazione di freedos e facendola fermare al prompt come visto in
Fuori serie n.98 in modo che l'installazione del sistema sia accessibile anche
da chi non vede, per farla partire basta digitare:
setup
senza l'unità di destinazione; freedos verrà automaticamente installato nel
disco fisso.
Apparentemente l'avvio di setup attiva l'audio del pc perché dalle casse si
sente un fruscio e quando ci si sposta con la barra braille mb408l si sente un
leggero beep che invece non si avverte con difon2. Ho scritto apparentemente
perché dopo l'installazione non sono stato ancora capace d'usare l'audio e
quindi nutro dei dubbi anche se non penso che dalle casse si possa sentire un
fruscio con l'audio disattivato. Durante l'installazione, l'audio si spegne
quando vengono copiati i file e si riaccende poco prima del riavvio del pc.
Quelli scritti sopra possono essere punti di riferimento per l'installazione
da parte di chi non vede.
Se l'hard disk è completamente bianco, ossia privo di formattazione e partizione, stranamente chiede solo di formattarlo ma non di partizionarlo; tuttavia, proprio perché il disco non è partizionato, la formattazione non avviene e
naturalmente si ottiene un errore che fa uscire freedos dall'installazione.
Non ho provato con un altro programma a fare una partizione non formattata e
successivamente a svolgere l'installazione con freedos. Quindi, oltre che per
gli accorgimenti rivolti ai non vedenti visti in passato, a causa dell'errore
visto sopra consiglio di partizionare e formattare il disco con un altro programma prima d'installare freedos.
Una volta partizionato e formattato il disco, l'installazione è identica a
quella della versione 1.2 fino alla scelta tastiera; invece i tipi d'installazione che si selezionano dopo la
scelta tastiera sono:
- plain dos system,
- plain dos system, with sources,
- full installation including applications and games, (default),
- full installation with sources.
Se non si desiderano i sorgenti, è bene svolgere l'installazione di default
perché oltre ai giochi inserisce programmi che non ci sono con le installazioni 1 e 2. Poi si prosegue come al solito.
Dopo l'installazione
Una volta installato, a causa del fruscio e del leggero beep visti sopra Sembra attivare L'audio in tutti i jack della ga-p55a-ud3 ma pur avendo provato
con più programmi non riesco a farlo funzionare. Uno di questi semplicemente non suona mentre un altro dice che non trova la soud blaster che nella
mia configurazione non c'è e l'inganno di attivargli la relativa variabile nel
file di avvio non è servito a niente.
Parte con la tastiera italiana ma con il country sbagliato che dovrai modificare per l'italiano ed ha un fdconfig
provvisto di menu di avvio.
Pur avviandosi, mi dà un errore nella partizione visibile nella prima schermata
dopo l'avvio e stampabile con una stampante braille parallela. Non ho fatto
caso se l'errore c'era anche nella versione 1.2 e se dipende dal fatto che sto usando una partizione in fat32 con la capacità di ben 500 gb, ossia tutto
l'hard disk da me utilizzato.
Menu di avvio dopo l'installazione
Ad eccezione della pressione di f8, lo stesso menu scritto di seguito è leggibile anche aprendo il file fdconfig.sys.
Se all'avvio non si preme alcun tasto, il pc parte immediatamente con il menu
di default che è quello contrassegnato con il numero 1.
Ad eccezione del tasto Invio, Per attivare il menu di avvio premere un tasto qualsiasi durante
il caricamento del pc; se invece premiamo ripetutamente invio durante il caricamento, il pc entra nel menu
e lo fa partire con il default. Una volta entrati nel menu possiamo rimanerci per tutto il tempo necessario
perché non ha limiti di tempo ed è possibile stamparlo con una stampante
braille parallela anche se non è strettamente necessario perché, ad eccezione
del caricamento passo-passo, possiamo leggere tutte le altre opzioni semplicemente aprendo il file fdconfig.sys.
La scelta va fatta con i numeri da uno a quattro senza invio come segue:
1: load freedos with jemmex, no ems (most umbs), max ram free
(carica freedos con jemmex, niente ems (molti umbs), massima memoria libera)
2: load freedos with jemm386 (expanded memory)
(carica freedos con jemme386 (memoria espansa)
3: load freedos low witch some drivers (safe mode)
(carica freedos in basso con qualche drivers (modo sicuro)
4: load freedos withouth drivers (emergency mode)
(carica freedossenza drivers (modalità emergenza)
single stepping (f8) is: off
(il singolo passo è off).
Premendo f8 il caricamento passo passo viene attivato e ad ogni invio chiede
conferma o meno sul componente da caricare. Una volta resettato il pc, single
stepping, che nel menu lo scrivono senza spazio, ritorna ad off. Visto che in questa fase non è possibile caricare una sintesi vocale o una
barra braille, a meno di non scriversi preventivamente i vari passaggi fatti
guardare da una persona vedente, l'unico modo per fare il caricamento passo-
passo da parte di chi non vede è quello d'usare una stampante braille parallela
consumando però un sacco di carta.
Programmi e parametri di configurazione
Punto esclamativo
Non so a cosa serve il punto esclamativo posto all'inizio di varie righe in
fdconfig.sys. Ho provato a toglierlo e metterlo ma apparentemente non cambia
nulla ed era presente anche nella versione 1.2.
Computer preistorici
Fdauto.bat contiene addirittura la configurazione per gli 8086.
Gestori memoria
Jemmex.exe e jemm386.exe sono nuovi gestori di memoria. Jemmex può essere
usato al posto di himemx.exe.
Devload (load dos device)
Serve a caricare i device in fdconfig.sys o in fdauto.bat e con molta probabilità anche manualmente.
Masterizzatore dvd
Con l'utilizzo di devload (load dos device), può essere caricato senza il
driver in fdconfig.sys mettendo tutti i comandi in fdauto.bat tramite la riga
seguente:
devload /h /q %dosdir%\bin\udvd2.sys /d:fdcd0001
da questa riga si capisce che udvd2.sys è il driver per il masterizzatore; al
posto di mscdex di Microsoft viene usato shsucdx.
La configurazione originale di freedos carica il masterizzatore in più righe
di fdauto.bat e tuttavia questo funziona anche solo con la riga scritta sopra
che è la più completa. Tuttavia ho provato solo a leggere ma non a masterizzare.
Mettere l'italiano
Nel percorso:
fdos\nls
ci sono i programmi in varie lingue. Tredici file hanno l'estensione it, ad
esempio diskcopy.it, e le variabili affinché questi file it possano essere utilizzati dal
sistema sono:
set lang=it
set nlspath=%dosdir%\nls
la prima determina la lingua mentre la seconda dice al computer in quale
directory deve andare a prendere le traduzioni.
Il command nelle varie lingue ha invece l'estensione com e il nome costituito
dal prefisso cmd, dal segno meno e dalla sigla della lingua. Ad esempio quello
in italiano è:
cmd-it.com
quindi basta copiarlo con nome command.com andando a sostituire quello nella
sottodirectory bin e in radice del disco (per la configurazione di default basterebbe solo quello della sottodirectory bin).
Purtroppo tanti programmi rimangono in inglese perché qui in Italia facciamo
solo click click con windows 10.
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Saltuariamente windows 7 cambia la data ai file eml anche quando provengono
dallo stesso windows 7
Nel 2017 avevo fatto un sacco di prove dalle quali era scaturito che windows 7
e 10 cambiano la data dell'ultima modifica dei file eml di outlook express
quando questi sono stati salvati in xp e poi utilizzati con le versioni superiori del sistema operativo (vedi Fuori serie n.99 per i dettagli).
Ma come ho già scritto, con windows non è mai detta l'ultima parola ed è
necessario smentirsi come fanno spudoratamente i nostri politici!
Nel riordinare degli archivi in un disco esterno con partizione formattata in
ntfs, ieri mi sono accorto che uno dei file con estensione eml aveva acquistato la data corrente e la cosa mi ha lasciato perplesso perché l'estate scorsa
l'avevo salvato con outlook express dallo stesso windows 7 che stavo utilizzando. Non so se il
cambio di data dell'ultima modifica sia avvenuto quando l'ho aperto per rileggerlo o semplicemente quando scorrevo i file, fatto sta che ormai la frittata
era stata fatta e l'unico modo per riportare la data all'estate scorsa era
quello d'usare SKTimeStamp che puoi trovare anche nel mio sito.
Naturalmente al file visto sopra non avevo impostato l'attributo di sola
lettura come proposto nell'articolo del 2017 perché avendolo salvato con
windows 7 pensavo non fosse necessario.
Avendo lo stesso file anche in un altro disco esterno sempre in una partizione
ntfs, mi sono messo a fare delle prove copiandolo, aprendolo eccetera ma
stranamente... La data è rimasta quella del 29 luglio 2020! Da ciò si evince
che il problema è saltuario e per tanto sarà difficile trovarne la causa ma se
qualcuno ne sa qualcosa... Non escludo che quanto scritto sopra possa capitare
anche in windows 10.
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Con microsoft edge l'app integrativa di Video DownloadHelper non mi funziona più
e le audiodescrizioni rai
Il verbo aggiornare è uno di quei termini che se potessi toglierei dal vocabolario visto che sempre più mi convinco che in molti casi l'aggiornamento dei
programmi serve a distruggere il lavoro già svolto in modo d'averne dell'altro da fare. E il caso di microsoft edge che non funziona più con Video DownloadHelper... Ma andiamo con ordine.
Quanto scritto di seguito l'ho verificato con windows 7 32 bit ma penso succeda anche con windows 10 64 bit, magari metti un commento
all'articolo se l'hai notato.
Video DownloadHelper è un'estensione di microsoft edge che, tra le varie cose,
permette di scaricare i file mp3 di solo audio con l'audiodescrizione dei film
proposti dalla rai e per farlo necessita di un'app aggiuntiva. Sì, hai capito
bene, per scaricare un file vengono usate tre applicazioni:
- il browser,
- un'estensione del browser,
- un'app integrativa (praticamente l'estensione dell'estensione del browser), alla faccia del progresso!
Naturalmente ciò non dipende solo da un falso progresso ma anche dalle scelte assurde dei dirigenti rai che mettono ostacoli al download ad un film già trasmesso, praticamente ad un qualcosa già visto da milioni di persone, e
a dei file che per fortuna interessano ad una stretta minoranza di persone
perché un film per sua natura è concepito per essere visto e non solo
ascoltato. Ma cos'hanno paura, che qualcuno si metta a modificare un film
audiodescritto? Beh, se proprio uno volesse fare questa operazione assurda la
potrebbe svolgere superando l'ostacolo al download con Video Download>Helper o
altro programma o più semplicemente registrando il film quando viene trasmesso!
Per ciò che mi riguarda i dirigenti rai possono stare tranquilli visto che a
causa dei contenuti assai discutibili scarico un film molto raramente e solo
quando il suo contenuto è un pochino meno orrendo e prima d'ascoltarlo mi metto una buona mascherina mentale per non rimanerne contaminato!
Il servizio rai lascia parecchio adesiderare visto che certi film audiodescritti non vengono inseriti oppure vengono inspiegabilmente tolti: ad esempio
non ho trovato il film Un sacchetto di biglie trasmesso lo scorso 24 febbraio
ed è stata tolta, o non è stata inserita, la prima serie della fiction Nero a
metà. Ma cosa se ne fa uno della seconda serie se non sa com'è partita la
prima?
A novembre 2020 in windows 7 32 bit la versione di microsoft edge era
86.0.622.68 con la quale Video DownloadHelper funzionava benissimo anche con lapp
integrativa e con i file rai. Visto che l'adopero raramente, non so se l'app
ha smesso di funzionare con le versioni intermedie ma fatto sta che con l'attuale
versione 89.0.774.45 di microsoft edge l'app integrativa di Video DownloadHelper non funziona più non solo con i file rai ma anche con youtube e
questo perché lapp non risulta installata anche se l'avevo sicuramente fatto nei mesi scorsi. Se hai lo stesso problema, per verificare se l'app risulta installata fai così:
1) dalla finestra principale di edge premi alt+f e con le frecce vai fino ad
Estensioni e dai invio;
2) qui sono elencate le eventuali estensioni installate tra cui Video DownloadHelper di cui dovrai cliccare sul pulsante Dettagli per avere maggiori
informazioni;
3) poi clicca sul link Opzioni estensione. Tra le varie opzioni ti dirà se
l'app integrativa è installata o meno e se la licenza è stata impostata.
Nel mio caso l'app integrativa risulta non installata. Per reinstallarla basta cliccare su quel messaggio e poi scaricarla per ottenere un piccolo file che eseguendolo fa l'installazione senza che occorrano istruzioni particolari. apparentemente va tutto a buon fine ma l'app integrativa non funziona ancora perché
andandone a
ricontrollare lo stato risulta nuovamente non installata e ciò accade
anche ripetendo più volte le operazioni scritte sopra. A questo punto ho messo un'immagine del sistema risalente allo scorso novembre con edge 86 e il film si è
scaricato immediatamente. Naturalmente, andando a controllare come scritto
sopra, l'app integrativa risulta installata. Tuttavia la licenza risulta non
impostata sia quando l'app risulta installata che non installata e quindi per
il mancato funzionamento con l'attuale microsoft edge i motivi possono essere
due:
- edge e la vecchia versione dell'app integrativa di Video DownloadHelper non
sono più compatibili e bisogna aspettare una nuova versione dell'app integrativa, sempre ammesso che la facciano;
- a causa della licenza non impostata l'app ti fa scaricare per qualche mese e
poi basta.
Non ci ho guardato molto ma per impostare la licenza bisogna pagare e non
avendo trovato la possibilità d'usare paypal e non volendo dare il numero della
carta di credito a chi unque ho lasciato perdere. Tuttavia ho dei dubbi che il
malfunzionamento dipenda dalla licenza non impostata perché se per farla funzionare basta mettere un'immagine del sistema di qualche mese fa con una vecchia versione di edge e tra l'altro continuando
ad usare la data odierna per il computer, beh, diciamo che l'autore ha protetto
la licenza in modo assai blando! Quindi al momento la cosa è tutta da verificare.
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Tipi di adattatori per ssd da 2,5 a 3,5 pollici e vecchi cabinet cooler master
Gli adattatori per installare un hdd/ssd da 2,5 pollici in un cabinet con alloggiamenti da 3,5 pollici non sono tutti uguali e di seguito ne descrivo alcuni con lo scopo di cercare d'aiutare chi come me ha avuto qualche difficoltà nell'utilizzarli in certi cabinet.
In un sito assai noto in cui si vende anche informatica c'è scritto di controllare che l'adattatore vada bene per il proprio cabinet prima d'acquistarlo e apparentemente i gestori sembrano preoccupati di non farci spendere soldi inutilmente, mafigurati! In realtà si tratta solo di mettere le mani in avanti in modo che, se sbagli, possano dire: Eh, te l'avevo detto di controllare! Sì, ma dove cavolo si controlla se un adattatore per ssd è compatibile con il cabinet in uso? Credo da nessuna parte e l'unica cosa che puoi fare è quella di provarne alcuni oppure leggere ed ascoltare chi ha fatto un po' d'esperienza.
Informazioni generali e tipo di adattatore considerato uno standard
Comunemente vengono chiamati adattatori, ma visto che svolgono solo un adattamento meccanico, possono essere anche chiamati bracket, frame o semplicemente staffa. In diversi casi la scheda tecnica non riporta le dimensioni dell'adattatore ma ho notato che un tipo metallico assai comune e che in giro viene considerato uno standard valido per tutti i cabinet anche se non è vero ha le misure seguenti:
larghezza=100 mm,
profondità=100 mm,
altezza=1 mm.
Ad esempio, queste sono le dimensioni dell'adattatore Atlantis a06-bra110 utilizzate anche da Corsair quando ha messo questo componente in dotazione all'ssd cssd-f120gbgt-bk che, almeno dove ho cercato, non le comunica e da Ewent che le esprime in centimetri.
Anche se all'epoca non le conoscevo, Le dimensioni scritte sopra sono quelle che
non permettono il fissaggio degli ssd nel cabinet gladiator 600 della Cooler master mentre permettono un buon fissaggio nei primi tre alloggiamenti per hard disk a partire dal basso del Cooler master centurion 5 ma non nel quarto.
In passato abbiamo anche visto un adattatore Inline costituito da due barrette metalliche che non mi si adattava nemmeno in cabinet di marca diversa da Cooler master.
Sempre di metallo e con il montaggio tramite le viti possiamo trovare adattatori per inserire due ssd in un alloggiamento da 3,5 pollici e adattatori in plastica
con montaggio senza viti per disco singolo o doppio.
Adattatore metallico link lklu01
Un altro adattatore metallico è rappresentato dal modello lklu01 che nel sito yeppon viene venduto con marca Link e sul sacchetto che ne costituisce la confezione, parzialmente acquisibile con lo scanner per chi non vede, c'è scritto: importato da Link creative. Cercando ulteriormente in rete si nota che con lo stesso modello l'adattatore viene marchiato Nilox ma senz'altro è lo stesso adattatore venduto da yeppon al quale vengono appicicate più marche come accadeva per i drive per floppy. Non ho trovato le dimensioni da nessuna parte e quindi l'ho solo confrontato con il precedente Atlantis. Uno dei lati corti di questo adattatore è zigrinato in modo che al centro risulta profondo quanto l'atlantis mentre ai lati risulta più lungo; è anche leggermente, ma proprio leggermente, più alto dell'Atlantis e il fondo ha tre ampie fessure che lasciano circolare l'aria sull'ssd. Anche in questo caso l'adattatore si fissa bene nei primi tre alloggiamenti a partire dal basso del centurion 5 ma non nel quarto.
Nota: fin qui abbiamo visto che è sempre il quarto alloggiamento del centurion 5 a non essere adatto e non ho capito fino in fondo il motivo anche se una mezza idea ce l'ho. In quel cabinet ho un sacco di roba e per fare davvero una prova valida al 100% bisognerebbe vedere come si comporta da vuoto o comunque quasi vuoto, cosa che mi scoccia fare. Quindi se qualcuno ha esperienza in merito può mettere un commento nel blog.
Per poco il Link lklu01 non si adatta al metodo di fissaggio del gladiator 600 perché la profondità ai lati dell'adattatore va quasi bene con la lunghezza delle guide per hard disk di quel cabinet. Tuttavia i fori non combaciano e sono troppo stretti; forse a lavorare un po' con il trapano allargandoli un pochino o facendone di nuovi...
Bracket startech.com 125pt
E' un adattatore in plastica che può ospitare un ssd o un hdd da 2,5 pollici con altezza di 6 mm o 9,5 mm ed il fissaggio del disco avviene senza viti. Le sue dimensioni sono:
larghezza=102 mm,
profondità 150 mm,
altezza 13 mm.
Sul fondo dell'adattatore troviamo sei chiodini in plastica che vanno staccati tirandoli/muovendoli leggermente e che servono per fissare il bracket con viti a pressione nei cabinet che adoperano le viti per il fissaggio delle unità disco, ma per quel che pesa un ssd non è certo necessario adoperare tutti i sei chiodini! Una volta tolti i chiodini, sul fondo rimangono dei piloncini in plastica che vanno staccati con il metodo visto sopra e gettati via perché non servono a nulla. Lasciandoli al suo posto, oltre ad essere brutti dal punto di vista estetico, impediscono il montaggio dell'ssd che va infilato/incastrato facendolo entrare dal lato corto opposto a quello in cui il bracket ha una specie di maniglia per l'estrazione dell'adattatore stesso. Lo faremo entrare fino a quando sentiremo uno scatto e l'ssd sarà bloccato. per toglierlo bisogna premere una linguetta che viene a trovarsi vicina ai contatti del disco.
Come per gli adattatori già visti, il 125pt si fissa correttamente nei primi tre alloggiamenti a partire dal basso del centurion 5 ma non nel quarto; invece si adatta perfettamente alle guide di fissaggio del gladiator 600 e certamente a moltissimi altri cabinet anche non di marca Cooler master perché i suoi punti di forza sono la profondità e i sei fori per lato per il fissaggio di cui, sempre per lato, due sono posti un po' più in basso in modo da adattarsi a situazioni diverse.
Il punto debole è d'essere in plastica che ovviamente non disperde il calore e forse proprio per questo il fondo dell'adattatore è quasi del tutto aperto in modo da non ostacolare il passaggio dell'aria proveniente dalle ventole.
Braket startech.com 225pt
Rispetto agli hard disk che si montano direttamente in un alloggiamento da 3,5 pollici, gli ssd da 2,5 pollici sono più sottili: soprattutto in mancanza di spazio, perché non adoperare un unico alloggiamento per installarne due? A tale proposito si può adoperare l'adattatore Startech.com 225pt, descritto anche con i termini tool-less, che permette di montare due ssd da 2,5 pollici in un alloggiamento, chiamato anche bay, da 3,5 pollici. Le sue dimensioni sono:
larghezza=100 mm,
profondità=134 mm,
altezza 30 mm.
Anche questo adattatore è in plastica e dal fondo, costituito solo da una stretta barretta, vanno tolti i chiodini dello stesso materiale e servono per il fissaggio a pressione nei cabinet che adoperano le viti per fissare le unità disco. Una volta tolti i chiodini rimangono dei rimasugli che non si possono rimuovere facilmente senza il rischio di danneggiare il componente e la cosa è bruttina ma sarà coperta dall'inserimento dei dischi.
Anche in questo adattatore gli ssd vengono montati senza viti ma prima d'inserirli osserva l'interno dei due lati lunghi del componente dove trovi le linguette a molla che costituiscono il meccanismo di fissaggio e che dovrai premere per togliere il disco. Ogni disco s'incastra nell'apposita guida fino a bloccarsi e quindi avrai due ssd uno sopra all'altro. Per togliere un ssd, prima premi le due linguette vicine al lato corto opposto alla maniglia in modo che il disco si disincastri da quella parte e successivamente almeno una linguetta vicino alla maniglia tirando il disco verso l'esterno.
Come al solito, si fissa correttamente sui primi tre alloggiamenti a partire dal basso del Cooler master centurion 5 mentre non entra nel quarto perché troppo alto. Invece si adatta perfettamente al metodo di fissaggio del Cooler master gladiator 600 ma visto che per ogni lato ci sono ben sette fori per il fissaggio di cui, sempre per lato, due sono spostati verso il basso, certamente si adatta a moltissimi altri cabinet anche non di marca Cooler master.
Il suo punto d'ebole è d'essere in plastica che non dissipa il calore forse un po' aumentato dalla vicinanza dei due ssd che comunque possono ricevere un buon flusso d'aria perché, a parte la barretta vista sopra, il fondo dell'adattatore è del tutto aperto.
Corsair cssd-brkt2
Tra gli adattatori provati è quello che mi piace di più. Di alluminio leggero e con quattro ampi fori sul fondo, e quindi ottimo per la dissipazione del calore ed
il passaggio dell'aria proveniente dalle ventole, anche il Corsair
cssd-brkt2 permette d'installare due ssd da 2,5 pollici in bay da 3,5 pollici; su entrambe i lati ci sono tre fori per fissarlo al cabinet e quindi sufficientemente adattabile alle varie situazioni. assieme all'adattatore vengono
date dodici viti di cui otto più piccole per fissare i due ssd e quattro più
grosse per fissarlo al cabinet.
Dal fondo s'innnalzano quattro asticelle ed ognuna è provvista di due tacche
rivolte verso l'interno dove andranno infilati e avvitati gli ssd che alla
fine risulteranno montati uno sopra la'ltro senza toccarsi.
Le fessure e i fori posti sui due lati lunghi dell'adattatore e sulle asticelle
viste sopra non sono stati messi a caso e servono a far entrare il cacciavite
dall'esterno per avvitare gli ssd.
La scheda tecnica del sito
www.drako.it
non mi dà le dimensioni dell'adattatore che tuttavia risultano adatte al
metodo di montaggio del cabinet Cooler master gladiator 600 perché i fori
combaciano perfettamente e il componente è più lungo rispetto all'Atlantis visto all'inizio di questo articolo.
Pur essendo leggermente più alto dell'Atlantis, come al solito si fissa bene
nei primi tre alloggiamenti a partire dal basso del case Cooler master centurion 5 ma non fa altrettanto con il quarto alloggiamento.
Ad essere pignoli, il punto debole di questo adattatore è che per il fissaggio
degli ssd utilizza le viti e la cosa risulta poco pratica se sei uno con la
necessità di sostituire spesso i dischi. Tuttavia se lasciati senza viti gli
ssd non risultano laschi e quindi se hai fatto il montaggio solo per te e
quindi ne conosci il lato debole li puoi lasciare anche così. In alternativa,
invece di quattro viti per ogni ssd ne puoi inserire diagonalmente solo due che tanto i
dischi allo stato solido non hanno movimenti meccanici e pesano pochissimo e
quindi puoi star certo che anche con sole due viti non si muovono.
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Prime prove con ssd tool box di gigabyte
Oltre alle famose schede madri per pc, Gigabyte produce gli ssd e l'utility
SSD Tool Box che serve a monitorarli e gestirli ed è scaricabile dal supporto
della ditta stessa.
L'installazione della versione B20.1224.1 dello scorso dicembre di SSD Tool
Box è in inglese ma non richiede istruzioni particolari. Dopo il riavvio del
pc, in tutte le app di windows 10 la troveremo alla voce gigabyte e nella
cartella dei programmi a 32 bit. Il programma parla in inglese e apparentemente sembra essere stato fatto solo per quella lingua ma andando nella sottocartella languages si nota che c'è anche il file xml per l'italiano; d'accordo,
ma come si fa a farglielo usare? Se ne sai qualcosa metti un commento nel
blog.
Per quanto provato finora, SSD Tool Box di Gigabyte è perfettamente usabile
anche da chi non vede.
Per default è attivo il pulsante Summary che, ad esempio, fornisce la versione
di firmware dell'ssd in uso e dà le aspettative di vita del disco.
Il pulsante S.M.A.R.T. fornisce informazioni che ho capito solo in parte
salvabili anche in un file csv.
Cliccando su Optimization si ottiene un avvertimento e cliccando su Start
dovrebbe ottimizzare l'ssd per ciò che riguarda il comando trim ma non ho
capito se lo fa veramente. A tale proposito vedi anche il successivo articolo
su SSD Toolbox di Corsair.
Nota: la mancanza dello spazio tra Tool e box non è un errore di battitura, è
che i programmi hanno nome analogo ma non identico.
Non ho provato la cancellazione sicura del disco.
Vista la buona accessibilità per chi non vede, ho provato l'utility anche con
un ssd Samsung che per la sua gestione adopera Samsung magician quasi del
tutto inaccessibile con gli screen reader per non vedenti. In quel caso l'utility si avvia ma, ad esempio, non dà il modello dell'ssd e nemmeno il
firmware e sono disponibili solo i pulsanti Summary e S.M.A.R.T. con tutte le limitazioni del caso e ciò accade
perché ogni ditta adopera il suo programma per la gestione dei dischi ed è un
peccato perché sarebbe stato comodo poter usare un programma accessibile con
la sintesi vocale per più marche di ssd.
Oltre che dal supporto Gigabyte, puoi scaricare SSD Tool Box anche dal
mio sito
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Ssd tolbox di corsair ed interrogativi su trim
Anche Corsair fornisce la sua utility per la gestione ed il monitoraggio degli ssd e cercando con google la versione più recente che ho trovato è la
1.2.5.7 del 2019 che non sono riuscito a trovare nel sito della ditta dove
secondo me il box di ricerca lascia un po' a desiderare.
La danno compatibile da xp sp3 a windows 8 ma l'ho installata senza problemi
in windows 10 32 bit che adopero con un vecchio ssd Corsair per avere la
compatibilità con stampante e scanner privi dei driver a 64 bit; l'installazione è in inglese ma non richiede istruzioni particolari e, per chi non vede,
si deve accettare la licenza in cursore jaws.
Una volta installato, il programma mette l'icona sul desktop e parla in italiano ed il manuale, anche in italiano, lo possiamo leggere sia con l'apposito pulsante dall'interno del programma oppure aprendo il file htm relativo all'italiano nella
sottocartella help.
Il manuale è breve ed esaustivo e quindi non ha senso ripetere quanto già
scritto; ecco invece innanzitutto alcune osservazioni sull'accessibilità con
gli screen reader e successivamente alcune osservazioni di carattere generale
scaturite dalle prime prove.
L'accessibilità per i non vedenti, che ho provato con jaws e un pochino con
l'assistente vocale, non è il massimo del confort visto che in certe zone lo
scorrimento delle scritte si blocca, che in cursore jaws le scritte risultano
un po' mischiate e che in cursore pc i pulsanti non sono distinguibili (o per
lo meno in buona parte è così). Tuttavia, pur non avendo provato tutte le
funzioni, con qualche accorgimento si riesce ad usare il programma come
descritto di seguito.
In cursore pc la sintesi ti dice pulsante ma non sai che funzione svolge e non
ci sono grafici da etichettare. Ci viene in aiuto il cursore touch che per lo
meno ci dà il pulsante focalizzato e provando puoi sapere la funzione svolta. Partendo da sinistra a destra, per default è focalizzato il pulsante dell'help, il secondo dà informazioni sul programma ed il terzo non ho
capito cosa svolge a meno che non serva a selezionare l'unità ssd quando se ne
ha più di una... Di lì in poi, i pulsanti sono ordinati così come vengono
descritti nel manuale e la sintesi prima ti dice solo pulsante ma spostandoti
ulteriormente con la freccia destra ti dà la funzione che svolge. Questo è'
valido per la finestra principale del programma perché, sempre in cursore
touch, quando andrai a svolgere determinate funzioni la sintesi dirà pulsante e la sua descrizione nello stesso punto. Certi messaggi li puoi andare
a leggere anche in cursore jaws, insomma ci si deve un po' muovere con i
cursori ma alla fine l'importante è poter usare il programma.
Con il pulsante Informazioni sul drive ovviamente abbiamo le informazioni
sull'ssd ma, sarà perché ne sto adoperando uno solo, ho notato che sono già
visibili quando si entra nell'applicazione senza cliccare sul pulsante specifico.
Tra le varie informazioni il programma ti dice se è possibile aggiornare il
firmware, cosa che con il mio vecchio ssd non è avvenuta o per lo meno non
sono riuscito a leggere. Il manuale dice che l'aggiornamento del firmware va
fatto in modalità ahci e faccio notare che le schede madri ga-z170-hd3p e ga-
z270-hd3p di Gigabyte risalenti a qualche anno hanno solo la modalità ahci e
probabilmente sarà così anche in altri modelli e marche di schede abbastanza
recenti lasciando la modalità ide ai controller del passato.
Il pulsante Scorte di riserva mi dice che la funzione non è supportata dal mio
vecchio Corsair cssd-f120gbgt-bk e dal manuale apprendo che serve a riservare
dello spazio che verrà utilizzato dal controller per ottimizzare le prestazioni
del disco e che tale funzione è disponibile per gli ssds che non so
definire... farò una ricerca!
S.M.A.R.T. mi dà informazioni diverse da quelle fornite con lo stesso pulsante
dell'utility Gigabyte vista nell'articolo precedente.
Indipendentemente dal modo in cui è settata l'ottimizzazione di windows 10 h2
32 bit, ossia se l'ottimizzazione è regolata nella modalità pianificata oppure
disattivata, cliccando su Ottimizzazione di SSD Toolbox e facendogli fare il
trim manualmente il comando fallisce e dice che windows non consente l'ottimizzazione manuale del dispositivo e che l'ottimizzazione sarà gestita da
windows. Per tanto mi chiedo. succede questo perché sto usando windows 10
mentre SSD Toolbox di Corsair lo danno compatibile fino a windows 8 o per
qualche altro motivo? Ha senso utilizare l'ottimizzazione specifica delle utility per ssd in windows 10?
Come sempre, se hai qualche informazione metti un commento nel blog. Prima di svolgere la funzione vista sopra, una sera, ma sarebbe meglio dire una notte, ho fatto una ricerca in rete e sull'ottimizzazione
degli ssd si dice tutto e il contrario di tutto. Personalmente sapevo che la
deframmentazione degli ssd non ha senso ma per certi aspetti sembra che in
windows 10 non sia proprio così e c'è chi afferma che lasciandola disattivata
a lungo andare il filesystem si deframmenta talmente tanto da essere inleggibile. Ma se gli ssd non hanno lo spostamento meccanico delle testine, cosa cambia se un file è molto frammentato?
Certo è che secondo me con l'ottimizzazione attivata di windows forse
viene meno il comando trim che permette di utilizare tutte le celle di memoria
dell'ssd prima di sovrascrivere quelle già utilizzate. Staremo a vedere!
L'ottimizzazione e la cancellazione sicura possono essere svolte solo su dischi
ssd. La cancellazione sicura, che non ho provato, non viene svolta su un disco
di avvio ma a tale proposito puoi sempre collegare l'ssd in un altro computer
tramite un adattatore sata-usb.
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Tradurre un testo acquisito con lo scanner tramite uno spazio web e microsoft edge
Se hai acquisito con lo scanner un testo in lingua straniera e lo vuoi tradurre, ad esempio delle istruzioni in tedesco come è successo a me, una delle possibilità per farlo è quella d'adoperare uno spazio web; naturalmente per chi non l'adopera questa sarà solo un'informazione
tecnica da mettere da parte in caso di necessità.
Procedi così:
1) salva il testo acquisito nel formato txt
e poi apri il file con blocco note;
2) siccome il nostro scopo è solo quello di tradurre del testo e non
quello d'avere una pagina web esteticamente perfetta eccetera,
inseriamo solo i tag strettamente necessari affinché il nostro file diventi un html. Wuindi ad inizio file inserisci questi tag:
<html>
<body>
mentre a fine file inserisci:
</body>
</html>
poi esci dal file e rinominalo chiamandolo trad.html fregandotene se windows si arrabbia perché cambi l'estensione;
3) copia il file negli apunti e con filezilla o semplicemente con ftp di windows entra nel tuo spazio web e in radice di esso crea la cartella personal e al suo interno incollaci il file trad.html;
4) una volta uscito dallo spazio web, per fare la traduzione accedi alla pagina che abbiamo incollato digitandone il percorso nella barra degli indirizzi come segue:
https://www.miosito.it/personal/trad.html
e se non hai inserito la traduzione automatica, premi f6 per accedere ai pulsanti di traduzione oppure fai la stessa traduzione dal menu di contesto.
Per chi usa jaws, se una volta eseguita la traduzione la sintesi ti legge ancora il testo in tedesco, fai insert+esc per aggiornare lo schermo.
Il nome della cartella e del file proposti si possono personalizzare.
Abbiamo creato la nuova cartella in radice dello spazio web in modo che il percorso sia breve e non l'abbiamo inserito nel file
index.html o index.php affinché non sia visibile a tutti. Naturalmente puoi fare anche una traduzione dall'inglese e personalmente non adopero la traduzione automatica perché
mi piace vedere i siti allo stato originale ed eventualmente tradurli se mi serve.
A questo punto forse qualcuno si sarà chiesto: ma perché utilizzare uno spazio web invece d'aprire il file html nel proprio computer? Semplicemente perché quando apri un file html nel tuo computer microsoft edge non dà la possibilità di tradurlo anche se il computer è collegato alla rete. Questo è ciò che ho verificato, se in seguito troverò un modo per fargli fare ugualmente la traduzione farò l'opportuna rettifica.
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