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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Driver twain generico per scanner in windows 7
Ci sono vecchi scanner per i quali non è mai stato realizzato un driver per i 64 bit come nel caso
dell'hp scanjet 5400c. In rete ho trovato un driver twain generico per scanner da usare in windows 7 64 bit che può essere abbinato ad un buon numero di scanner e che ho inserito nel
mio sito
Peccato che il modello citato sopra e che possiedo non sia contemplato. Ciò nonostante ho tentato d'installarlo prima in windows 10 e poi in windows 7 ma ovviamente senza successo.
Ho anche provato ad inserire il mio modello nell'elenco degli scanner supportati che trovi nel file inf del driver ma non ho risolto nulla anche se non sono sicuro d'aver fatto correttamente la modifica.
A volte i siti tolgono le cose e quindi, a meno che non venga tolto, oltre che nel file inf l'elenco degli scanner supportati lo trovi anche
qui>
Se hai un vecchio scanner presente nell'elenco di quelli supportati, una volta scompattato il file zip in una cartella qualsiasi, il driver s'installa come tutti gli altri. Praticamente colleghi lo scanner che non troverà nessun driver per funzionare. Vai in Gestione dispositivi dove trovi la voce Altri dispositivi col nome dello scanner proprio perché il driver non si è installato. Quindi dal menu di contesto scegli di aggiornare il driver e, tramite l'apposito pulsante, scegli di cercarlo nel
computer in uso dando il percorso di ricerca nella cartella in cui hai scompattato lo zip.
Oltre che in windows 7 sarebbe interessante che qualcuno facesse una prova con windows 10 e potesse segnalare la cosa mettendo un commento nel blog.
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Comando sfc in windows 7 e 10 e outlook express in windows 7
Il comando sfc esegue la scansione dei file protetti di sistema e se ne trova
di corrotti possibilmente li sostituisce con quelli buoni. Ma cosa intende
microsoft per "file protetti di sistema"? Tutti i file di windows o solo alcuni? Sono interrogativi che non ho ancora risolto. Il comando si adopera dal
prompt dei comandi che in windows 10 deve essere aperto come amministratore
anche quando hai regolato uac a zero. Al contrario, in windows 7 e con uac a
zero puoi aprire il prompt dei comandi anche normalmente perché ti considera
comunque l'amministratore. Ma è meglio che te lo dica subito: se stai adoperando outlook express in windows 7, non precipitarti ad usare questo comando perché
se non usi l'accorgimento scritto in seguito rovini l'installazione del programma.
Nota: pur non avendo provato, ho delle buone ragioni per supporre che in
windows 10 capiti la stessa cosa dato che quando ho fatto l'aggiornamento a
tale sistema outlook express mi è si è addirittura cancellato.
Come ormai tutti sanno, outlook express è il programma di posta inserito in
windows 98 ed xp e per farlo funzionare con le versioni successive dei sistemi
operativi si è dovuto agire nelle librerie. Il comando sfc però non lo sa ed è
per questo che se hai outlook express installato in windows 7 e fai il controllo del sistema con sfc ti trova dei problemi anche se tutto il resto del
sistema è integro. Inoltre, se permetti ad sfc di modificare il sistema,
naturalmente la o le librerie di outlook express verranno modificate con la
conseguenza che funzionerà solo parzialmente. Quando andrai a scaricare la
posta ti chiederà la password di ogni casella che manterrà solo fino a quando
non lo chiudi, e forse a volte nemmeno fino ad allora, per poi richiedertela
nella sessione di lavoro seguente e questa è una scocciatura soprattutto se
scarichi la posta da più caselle. Se hai una macchina in cui è stato usato sfc
e adesso outlook express presenta il difetto scritto sopra, l'unica cosa da
fare è di toglierlo e reinstallarlo.
Per provare sfc senza apportare modifiche scrivi:
sfc /verifyonly
Se invece vuoi modificare il sistema in caso siano trovati dei problemi scrivi:
sfc /scannow
Questi sono gli unici due parametri che ho provato.
Sfc scrive i risultati del lavoro svolto in un file di log per me ancora
abbastanza astruso che comunque trovi in:
\windows\logs\cbs\cbs.log.
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Scheda di rete wireless-usb tp-link tl-wn822n
Introduzione e caratteristiche principali
Contrariamente ad altre schede di rete wireless-usb per l'uso del wi-fi all'interno della propria abitazione, questo modello non si presenta come una pennetta ma come una scatolina di pochi centimetri con una presa mini usb di tipo
B a cui collegare il cavo usb che dall'altro lato termina con la spina standard adatta ai pc. Sopra la scatolina troviamo il pulsante wps che tuttavia
non ho mai adoperato perché, almeno per la modalità utilizzata, basta il wps
del router. I lati lunghi della scatolina sono costituiti dalle due antenne
che si possono alzare e regolare in direzionalità e hanno un guadagno di 3 db;
è un dato che per un wireless-usb non so quantificare ma che dalle prove
pratiche è risultato molto buono perché, pur abitando in una casa singola,
vede anche le reti dei miei vicini.
A causa della configurazione vista sopra e contrariamente a quanto si dice nel
pdf con la guida all'installazione e sezione in italiano scaricato dal sito tp-link, non è possibile collegare al pc questo modello senza la prolunga in
dotazione. Questa che apparentemente può sembrare una scomodità, forse aiuta la
ricezione del segnale perché, come abbiamo visto per le tastiere wireless, il
cavo fa da antenna ed inoltre permette di posizionare la scatolina in modo più
apropriato alla ricezione e trasmissione.
Il tl-wn822n è compatibile da xp a windows 10, mac e linux con standard ieee
802.11n, ieee 802.11g, ieee 802.11b. Nel manuale del cd in dotazione e nel
sito tp-link l'intervallo di frequenza su cui opera non è chiaro a causa di
cifre ridondanti nel secondo numero.
Questo modello viene visto in fase d'installazione di linux ubuntu 18.04.1 e
18.10, cosa che non succede con tutti i wireless-usb nemmeno quando sono di
marca tp-link. Ad esempio, il modello archer t2uh sempre di tp-link, pur
avendo i driver per linux da inserire al termine dell'installazione del sistema, in fase d'installazione delle versioni di linux citate è come se non fosse collegato. Per ulteriori
dettagli su come connettere la rete wi-fi con questo modello in fase d'installazione di linux vedi l'articolo successivo.
Di seguito trovi come installare e connettere la scheda di rete wireless-usb tp-link tl-wn822n in windows 10, 7 ed xp con istruzioni valide per tutti ed
accorgimenti per chi utilizza gli screen reader per non vedenti e lo scopo è
anche quello di fornire informazioni per modelli simili. Faccio notare però
che ho adoperato questo wireless-usb solo nella modalità infrastructure per
andare in internet, ossia usando un access point costituito dal router collegato via radio con il tp-link tl-wn822n. Siccome non ne avevo la necessità,
non ho provato la modalità ad-hoc, ossia il collegamento di due computer
tramite due schede di rete senza fili.
la scheda con windows 10 64 bit versione 1803
La scheda di rete wireless-usb tp-link tl-wn822n viene riconosciuta ed installata automaticamente da windows 10 con driver costituiti da due file. Tuttavia
è meglio usare il software tp-link presente nel cd in dotazione oppure, anche
se non ho provato, scaricarlo dal sito perché con i driver installati da
windows 10 a volte capita che perda la password quando si spegne e si riaccende il pc. D'altra parte installa dei driver Realtek che con questa scheda di rete non c'entrano un fico secco... Comunque già che c'ero ho continuato a sperimentare l'installazione fatta da windows 10 notando quanto segue.
Se dopo l'installazione noti che non sono disponibili connessioni, scollega e
ricollega il wireless-usb.
A volte capita al termine dell'installazione mentre in altri casi succede dopo
un po' di tempo ma alla fine oltre alla scheda di rete in oggetto ne vengono
installate altre otto di strane che non ho capito a cosa servono.
cd della scheda in windows 10
Visto che una volta collegata la scheda windows 10 inserisce dei driver non molto apropriati, conviene installare il software dal cd in dotazione o scaricarlo dal
sito tp-link e per un'installazione pulita collegare la scheda solo quando il
software d'installazione tp-link lo richiede.
Oltre al modello in oggetto, il cd ne contiene altri due e L'autorun.exe fa
scegliere quello desiderato ma per chi non vede l'accessibilità della finestra
che appare è quasi nulla: con jaws e in cursore touch e con l'assistente
vocale si legge solo il pulsante Exit ed Extern mentre per gli altri gli
screen reader si limitano a dire pulsante anche se con jaws non ho provato ad
etichettare i grafici.
Per una completa accessibilità per chi non vede, per installare il software
del cd basta entrare nella cartella del modello desiderato e cliccare su setup
(esattamente come si farebbe se scaricassimo il programma dal sito).
L'installazione non richiede accorgimenti particolari. Come accennavo, Se il
wireless-usb non è collegato, il software d'installazione lo richiede ed
inizialmente pensavo che così facendo avrei potuto non istallare le altre otto
schede strane che windows 10 inserisce ma ho visto che dopo un po' le installa
ugualmente ma non ho capito quando accade. E' possibile installare solo i
driver costituiti da quattro file tra cui due txt con testo incomprensibile,
oppure installare i driver e l'utility per la gestione del wireless-usb chiamata appunto tp-link wireless configuration utility. Quest'ultima non è strettamente necessaria dato che in windows 10 e windows 7 il wps funziona anche senza; tuttavia non ho
verificato se l'utility è necessaria quando si collegano due computer ad-hoc.
Scegliendo d'installare anche l'utility, al termine dell'installazione jaws
perde la finestra e ci troviamo nella configurazione del wireless-usb che
tuttavia possiamo fare anche in un secondo momento. Quindi basta chiudere la
finestra di configurazione e cliccare su Finish per chiudere anche la finestra
dell'installazione.
disconnessione e riconnessione con o senza wps in windows 10
Contrariamente al wireless-usb Netgear provato in passato, il wps non funziona
dal desktop ma solo nel programma di windows per la connessione della rete o
nel programma tp-link configuration utility. Come accennavo, per la modalità
infrastructure una volta premuto il wps sul router il tp-link tl-wn822n non
richiede la pressione del tasto wps su di esso. Tutte le operazioni seguenti
s'intendono svolte lasciando la configurazione di default dei programmi e
senza cambiare nome di rete o password già presenti nella configurazione del
router.
Prima Connessione con windows 10 senza utility tp-link
Con qualche accorgimento per chi non vede, lo si può fare comodamente dalla
barra delle applicazioni come segue:
1) dal desktop e con tab o shift+tab vai fino al pulsante Notifica, con
freccia destra o sinistra vai su Non connesso - Sono disponibili connessioni e
premi invio o spazio; a volte sei subito sull'elenco delle reti disponibili, mentre in altri casi jaws pronuncia Non disponibile e per visualizzarlo devi premere tab;
2) a causa del forte segnale dovrebbe essere già selezionata la tua rete, se non lo fosse selezionala con le frecce e premi invio su di essa e con tab scegli Connetti. Viene chiesta la password che
puoi digitare manualmente e cliccare su Avanti oppure inviare dal router
tramite il pulsante wps ed è quest'ultima opzione che faremo. Dopo aver premuto il wps attendi un pochino, la sintesi dice Annulla e al termine pronuncia
Chiudi con cui si esce dall'applicazione. Se l'adoperi, attendi ancora un
pochino perché jaws tende ad imballare tutto.
Disconnessione in windows 10 senza utility tp-link
Dal desktop come in precedenza vai fino al pulsante Notifica, con freccia
destra o sinistra vai sul pulsante col nome della tua rete e premi spazio o
invio; appare l'elenco delle reti e senza dare invio tramite le frecce posizionati sopra la tua e con tab vai fino a Disconnetti e premi spazio o invio,
alt+f4 per tornare al desktop.
Nota: anche per la disconnessione accade che una volta dato invio o spazio sul pulsante col nome della rete jaws ti dica Non disponibile e succede perché perde il focus.
Purtroppo in questo caso la pressione di tab o altri tasti non risolve il problema
e l'unica soluzione che finora o trovato è quella di riprovare più volte fino a quando funziona
Riconnessione in windows 10 senza utility tp-link
La riconnessione si fa come la prima connessione ad eccezione del fatto che
quando clicchi su Connetti il programma non chiede la password perché l'abbiamo inserita durante la prima connessione e quindi dopo qualche secondo sarà
nuovamente connessa.
Connessione per la prima volta con utility tp-link in windows 10
Entra nell'utility e con tab scegli il pulsante Connect; nell'apposito campo
digita la password che dovrà essere confermata con Ok oppure inviala premendo
il pulsante wps sul router ed attendi qualche secondo. Per chi non vede, una
volta connesso sembra richiedere nuovamente la password perché jaws legge ciò
che non dovrebbe ma con insert+freccia su o con la riga braille noti che si è
connesso.
A questo punto, siccome le finestre sono instabili per ciò che riguarda la
lettura in cursore pc di jaws e quindi potrei scrivere indicazioni sbagliate
per i pulsanti da premere, digita due volte alt+f4 per tornare al desktop.
Disconnessione con utility tp-link in windows 10
Entra nell'utility e clicca sul pulsante Disconnect, alt+f4 per uscire.
Riconnessione con utility tp-link in windows 10
Entra nell'utility ed attendi qualche secondo per essere riconnesso. Alt+f4 per uscire.
La scheda con windows 7
Il sistema operativo non ha driver per questa scheda e quindi bisogna per
forza usare il cd in dotazione o il software scaricato dal sito tp-link che
s'installa come in windows 10. Se non s'inserisce il wireless usb prima d'iniziare l'installazione e lo si connette solo quando viene richiesto dal software, la scheda viene riconosciuta ed installata correttamente ma non vengono
viste le reti disponibili se prima non si fa un riavvio non richiesto. Questa
faccenda l'ho verificata solo una volta e quindi per le stranezze di windows
non so se lo fa in tutti i casi.
In windows 7 Ho fatto l'installazione dei soli driver costituiti in questo
caso da sei file compresi i due txt. Finora non mi ha inserito le otto schede
strane viste in windows 10.
Connessione per la prima volta in windows 7 senza utility tp-link
Anche in questo caso useremo la barra delle applicazioni con alcuni accorgimenti per chi non vede.
1) Dal desktop e con tab o shift+tab vai su Notificationchevron, freccia a
destra fino a Non collegato sono disponibili connessioni di rete wireless su
cui si preme invio; qualche volta entra male come in windows 10 ma a volte con
jaws basta la simulazione del click sinistro per metterlo a posto, in altre
occasioni bisogna uscire e riprovare;
2) Appare l'elenco delle reti, con le frecce seleziona la tua e dai invio.
siamo sul pulsante Connetti da attivare con spazio, chiede la password (chiamata chiave di sicurezza) che oltre ad essere digitata e confermata con Ok può
essere inviata premendo il pulsante wps sul router e noi useremo questa soluzione. Dopo un po' la sintesi dice annulla e a volte pronuncia scritte del
desktop e anche il messaggio
Impossibile connettersi a nomerete
ma sappi che sta simulando pinocchio perché se ascolti il grillo parlante e
torni al desktop e poi, con jaws, premi insert+f11 e vai nel system tray, noti
che la connessione è avvenuta.
Disconnessione in windows 7 senza utility tp-link
Vai su Notificationchevron come sopra e premi freccia destra fino al pulsante
nomerete accesso a internet; premi spazio per l'elenco delle reti, con freccia
giù seleziona quella da disconnettere che senz'altro sarà la prima che incontri ed invio per far apparire il pulsante Disconnetti su cui premi spazio.
Anche in questo caso sembra che la funzione non sia stata eseguita ma basta
controllare come sopra per rendersi conto del contrario.
Riconnessione in windows 7 senza utility tp-link
Come la prima connessione ma senza inserire o inviare la password perché già
presente.
La scheda con xp
Se i driver non c'erano in windows 7, ovviamente xp fa altrettanto. Contrariamente a windows 10 il wps funziona solo se viene installato il
programma tp-link wireless configuration utility. L'installazione del software
presente nel cd avviene come per gli altri sistemi operativi.
Quando s'installano solo i driver, per una maggiore compatibilità con jaws è
più comodo attivare e disattivare la scheda dal pannello di controllo piuttosto che dalla barra delle applicazioni. Se invece s'installa anche tp-link wireless configuration utility, dal pannello di controllo non lascia fare la prima configurazione della scheda mentre dalla barra delle applicazioni la cosa risulta instabile
e quindi si deve adoperare per forza il programma tp-link.
Connessione per la prima volta in xp senza l'utility tp-link
1) Vai in Pannello di controllo, Connessioni di rete, Connessione rete
senza fili;
2) vengono mostrate le reti disponibili, seleziona la tua con le frecce e
con tab scegli il pulsante Connetti. Se la rete scelta è protetta, immetti due
volte la password negli appositi campi e poi clicca ancora su Connetti; più
volte alt+f4 per tornare al desktop.
Disconnessione e riconnessione in xp senza utility tp-link
Vai in Pannello di controllo, Connessioni di rete, Connessione rete senza fili
ma senza entrarvi e dal menu di contesto scegli disabilita che diventa abilita
quando la rete è spenta.
prima connessione in xp con utility tp-link
Una volta entrato nell'utility, per chi non vede l'elenco delle reti si legge
in cursore jaws ma da non vedente non ho capito esattamente come funziona la
selezione; cliccando su una rete ho notato che cambia il colore di sfondo
della scritta ma gli sfondi sono tre che forse variano nel tempo e la cosa
sarebbe da approfondire. Ciò nonostante è possibile fare la connessione senza tale approfondimento perché
senza selezionare un nome di rete va sempre a prendersi la mia forse perché
sceglie il segnale più forte. Quindi in cursore pc scegli Connect; qui è
possibile premere il wps sul router oppure digitare la password e cliccare su
ok. In entrambe i casi, dopo un po' la sintesi chiede nuovamente la password
ma è un messaggio che legge impropriamente e se leggi la riga corrente
oppure con la barra braille noti che la rete si è connessa. Alt+f4 per uscire.
Disconnessione e riconnessione in xp con l'utility tp-link
Contrariamente alla prima connessione, le operazioni si possono fare anche dal
Pannello di controllo, Connessioni di rete, Rete senza fili dove, senza entrarvi e dal menu di contesto, si sceglie Disabilita o Abilita.
Invece con l'utility tp-link si sceglie Disconnet oppure Connect ma, contrariamente al
pannello di controllo e contrariamente all'utility usata però in windows 10,
la riconnessione richiede la password ad ogni riconnessione ed è una scocciatura nonostante che dall'utility sia possibile inviarla tramite il wps e quindi per la riconnessione è meglio usare il pannello di controllo.
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Installare linux ubuntu 18.10 e versioni precedenti con una scheda di rete
wireless-usb collegata
L'installazione della versione 18.10 di linux ubuntu avviene come le precedenti 18.04 e 18.04.1 e quindi, se necessario, puoi andare a vedere il relativo
articolo per i singoli passaggi ai quali però ne ho aggiunto uno frapponendolo
tra il terzo ed il quarto come segue.
3 A) wi-fi: questa finestra appare solo se è collegata una scheda di rete
wirelesss-usb e se questa è visibile in fase d'installazione del sistema come
accade per la tp-link tl-wn822n. Per default il pulsante radio è regolato su
Non connettere a una rete wi-fi
e se desideriamo la connessione col wi-fi proveniente dal nostro router lo
regoliamo su
Connettersi a questa rete.
Con tab vai sull'elenco delle reti disponibili e scegli la tua tramite le
frecce e premi spazio. Quindi digita la password e clicca su Connetti. Appare
nuovamente l'elenco delle reti e senza selezionare nulla clicca su Avanti.
Così il computer è connesso ad internet senza cavo. La scheda in prova non accetta la pressione
del wps sul router come in windows 10 nemmeno confermando l'operazione con il
wps presente su di essa. Se all'inizio di questo passaggio si seleziona la rete senza premere spazio su di essa e si clicca su Connetti, chiede
ugualmente la password ma poi non si connette. Non ho provato con una rete
sprotetta. Quando si farà il passaggio 4, se la rete è connessa e si torna
indietro il passaggio 3 a viene ignorato.
La connessione ad internet della scheda di rete permane anche dopo il riavvio fatto dopo
l'installazione di ubuntu 18.10 Tant'è che ho potuto scaricare tranquillamente gli aggiornamenti. Peccato che dopo l'aggiornamento la scheda
di rete wireless-usb tp-link tl-wn822n non funzioni più e non essendo per
nulla esperto di linux non ho capito se ha tolto i driver o quant'altro. La
cosa potrebbe accadere anche con la versione precedente ed il condizionale è
d'obbligo perché con quella non ho portato a termine l'installazione col wi-fi collegato.
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Note su ubuntu 18.10 ed installazione da chiavetta
Installazione
Avendo l'esigenza di provare con ubuntu il wireless-usb tp-link tl-wn822n
di cui ho parlato negli articoli precedenti e vista l'esperienza positiva fatta con l'installazione di windows 10 tramite chiavetta, ho provato a fare altrettanto con
ubuntu 18.10 constatando che ci si riesce bene anche da non vedente. Purtroppo
i bios/uefi non sono tutti uguali e quindi non posso dirti con esattezza come
avviare il tuo pc con tale supporto, cosa che invece sarebbe utile per chi non
può leggere lo schermo in tale frangente anche se forse qualcosa si sta muovendo in tal senso ma non voglio parlare di ciò che non ho provato. Magari
puoi far guardare lo schermo una volta ed agire di conseguenza per le successive. Personalmente ho tenuto conto di quanto mi ero fatto guardare per l'avvio da dvd, del fatto che la mia scheda a volte avvia un determinato supporto
con una determinata riga e a volte con un'altra e del modo diverso con cui si
comporta ubuntu se avviato nella modalità csm o uefi; certo, ci vuole del
tempo perché bisogna fare diverse prove, ma, a sentire certi normodotati, chi non vede di tempo ne ha da vendere
e non pensano che proprio perché ti manca la vista ti ci vuole un tempo maggiore per raggiungere certi risultati . Da notare che nella versione 18.10 di
ubuntu non ci sono i bonghi all'avvio e quindi dovrai regolarti sui tempi per
sapere quando è ora d'attivare la sintesi vocale magari regolandoti anche con
l'andamento della velocità della ventola del processore. Comunque se l'attivi
prima non succede niente, semplicemente non funziona e ci riprovi dopo un po'
e dopo alcune prove ti saprai regolare.
Per creare la chiavetta avviabile con ubuntu 18.10 ho adoperato il programma
rufus prelevando il materiale dall'immagine iso scaricata da internet. Una volta aperto il file, per default lo schema partizione della
chiavetta che andrai a creare è su mbr e il sistema di destinazione sempre della chiavetta è su bios o uefi;
così facendo la chiavetta sarà avviabile anche in vecchi computer senza uefi. Mettendo lo schema partizione su gpt,
il sistema di destinazione della chiavetta sarà su uefi (non csm) e ciò significa che la chiavetta
si avvierà solo con i computer provvisti di uefi ed è quest'ultima opzione che ho adoperato. Per il resto ho lasciato tutte le opzioni di default e consigliate da rufus.
Per default l'installazione del software di terze parti è disattivata e attivandola non funziona. Infatti se l'attivi, dopo aver cliccato su Avanti rimane
sempre sulla stessa schermata con l'impossibilità di proseguire o di tornare
indietro anche riportando la voce del software di terze parti su Disattivata e
a quel punto puoi solo uscire dall'installazione o spegnere il pc; quindi non
attivare l'installazione del software di terze parti.
Al termine dell'installazione, una volta cliccato su Riavvia ora e dato un ulteriore invio per riavviare, il riavvio non avviene. Con le versioni precedenti il computer più nuovo mi si riavviava ma adoperavo il dvd e non so se ciò
influisce. Comunque dopo aver cliccato su Riavvia ora ho tolto la chiavetta e
visto che con un ulteriore invio non si riavviava ho spento tramite l'interruttore dell'alimentatore. Lo so, non è un bel spegnere però...
Prima sessione di lavoro e successive
Contrariamente alla versione precedente, una volta attivata la sintesi, l'interfaccia ubuntu con cui parte per default accetta la password anche nel
mio computer più nuovo e quindi qualcosa è stato risolto visto che in passato ero
costretto ad usare l'interfaccia ubuntu su wayland.
Per la prima sessione di lavoro la sintesi va riattivata dopo il login come in
precedenza, nelle successive parte in automatico.
Contrariamente alla versione 18.04.1, la barra braille mb408l parte e funziona
anche con orca. Una volta avviata dal terminale tramite il programma brltty,
scrive:
screen not in text mode
ma basta fare alt+tab per farla funzionare. Tuttavia con l'interfaccia Ubuntu
mi va nella finestra dell'interfaccia grafica e poi non riesco più a tornare
nel terminale con la conseguenza che se mi serve devo aprire una seconda
finestra col terminale stesso. Sempre con l'interfaccia ubuntu, in una sessione di lavoro la barra braille mb408l ha scritto solo:br>
screen not in text mode
senza poi darmi le altre scritte. Con l'interfaccia ubuntu su wayland con
alt+tab rimane nel terminale e sembra leggere meglio la grafica.
In ubuntu 18.10 viene usata la versione 5.6 di brltty presente nel sito del
programma stesso fin dalla scorsa estate e quindi non contiene le correzioni
per la barra braille mb408l di cui parlavo in Fuori serie n.104.
Non ho capito molto su come annullare la schermata di ben venuto, a volte
sembra che con la barra braille si faccia qualcosa mentre in altri casi sembra
che cliccando con i touch sui pulsanti non si faccia niente e non ho capito
bene quante finestre sia necessario far apparire per annullarla. Comunque un
po' con la barra e un po' con la tastiera e tastierino numerico si clicca su
Successiva;
appare la schermata con la voce
Connettere gli account online
e lì clicco su
Account online salta;
sembrava non facesse niente ma è apparsa la scritta
Aiuta a migliorare
poi trafficando scriveva solo
Aiuta a miglio
e ancora trafficando è saltato fuori
Tutto pronto
su cui ho cliccato per finire.
Come avrai notato, l'ultima parte di questo articolo è costituita più
che altro da appunti, infatti non ho approfondito molto la versione 18.10 di
ubuntu sia perché come accessibilità mi pare non sia cambiato ppoi molto e
soprattutto perché al prossimo aprile come al solito uscirà la versione lts, a
lungo termine, su cui è più opportuno soffermarsi.
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Da rete pubblica a privata in windows 10
Nota: in linea generale l'operazione descritta di seguito non può essere svolta
se windows 10 non è stato attivato;
al momento non ho potuto verificare se appena installato lascia alcuni giorni per svolgerla ugualmente.
Oltre ad avere un portatile configurato in fabbrica o un computer qualsiasi settato dal tecnico,
nel configurare la scheda di rete di un pc appena assemblato o di uno in
cui hai reinstallato il sistema operativo può capitare d'avere fretta e di
sorvolare o di non sapere cosa scegliere quando ti viene chiesto di decidere
tra rete pubblica e rete privata lasciando così l'opzione di default che,
almeno finora, ho sempre trovato su pubblica.
Al momento non ho cartelle o stampanti condivise ma avevo l'esigenza di passare da rete pubblica a
privata per verificare se si risolveva un problema con la scheda wireless-usb vista negli articoli precedenti ed è per quello che mi sono occupato di questo settaggio.
Per farlo t'invio un metodo facile per passare da pubblica a privata e viceversa
anche per chi adopera gli screen reader per non vedenti.
Avevo trovato delle istruzioni in rete che sono
risultate valide grosso modo al 50% e quindi quanto segue non è un copia ed
incolla come invece purtroppo si fa spesso in internet così che se uno distrattamente fa un errore tutti quanti ci vanno dietro. Ma basta chiacchiere,
ecco come fare.
1) Dal desktop premi windows+i per Impostazioni e
con tab raggiungi l'elenco di queste ultime e scegli Rete e Internet. Spostandoti ancora con tab noti che nell'elenco delle impostazioni disponibili è già selezionato Stato, l'opzione che ci serve;
2) sempre con tab raggiungi e clicca sul link Modifica proprietà di connessione ed ancora con tab raggiungi i profili di rete premendo lo spazio su Privato.
Naturalmente per tornare su Pubblico premerai spazio su quello. Alt+f4 per uscire. Più facile di così...
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360 total security, un altro antivirus assai poco accessibile con gli screen reader per non vedenti
Un giorno un amico mi dice che installando burnaware, un software per la
masterizzazione, gli si è installato anche 360 total security, un antivirus
che sembra essere accessibile con gli screen reader per non vedenti. Veramente
quando ho installato burnaware mi proponeva d'installare Avast antivirus ma ho
pensato che nel frattempo le cose siano cambiate e speranzoso d'aver finalmente trovato un antivirus accessibile anche per chi non vede lo vado a scaricare. Nel sito noto che c'è la versione a pagamento e quella gratuita ed è su
quest'ultima che mi concentro non per attaccamento ai soldi ma perché dovendo
solo provare... Però trovo due versioni da scaricare, una più grande e una più
piccola, che hanno la firma digitale dell'ottobre 2018 mentre io la prova l'ho
fatta in dicembre 2018 e febbraio 2019. Quale sia la differenza tra le due versioni non lo saprò
mai perché, sempre ammesso che vi sia scritto, in fase d'installazione il numero di versione non si
legge e mi sono dimenticato di dare il comando ctrl+insert+v di jaws per
vedere la versione del file caricato. Dopo mesi dall'installazione, noterò che
dal system tray si legge la versione del programma ma nel frattempo non ricordo più se ho installato il file più grande o più piccolo; comunque quella con cui ho fatto le prove è la 10.2.0.1197.
Contrariamente a quanto
mi diceva l'amico, l'accessibilità con gli screen reader per non vedenti
lascia molto ma molto a desiderare. Indipendentemente dal file usato, una
volta avviata l'installazione si legge qualcosina in cursore jaws, niente in
cursore pc e, stranamente, nulla in cursore touch di jaws e ancora niente con
l'assistente vocale di windows 10. bello no? Comunque in cursore jaws in
qualche modo avvio l'installazione e dalle poche scritte che leggo noto
che la sta facendo e una volta terminata, ammesso che sia veramente terminata,
cavoli, come si chiude? Per sapere che l'installazione è davvero terminata
vado in Questo computer e dal menu di contesto noto che ci sono le voci
dell'antivirus appena installato e quindi dovrebbe essere a posto. Ma quella
stramaledetta finestra d'installazione non c'è verso di chiuderla e quindi, per
forza di cose, ho riavviato il pc. Dal collegamento sul desktop entro nell'antivirus notando che l'accessibilità è identica a quella per l'installazione:
si legge qualcosa in cursore jaws, niente con l'assistente vocale e non c'è verso di chiudere la finestra
nemmeno con il classico alt+f4 oppure con alt+spazio e chiudi. Dal menu di contesto faccio la scansione dei virus di qualche file o
cartella in modo da metterci poco. Riesco a leggere che non c'è nessuna minaccia ma non si capisce bene quando ha terminato e anche in questo caso la
finestra rimane aperta anche se in un determinato momento sembrava l'avesse
chiusa...
Usandolo dal system tray, qualcosa si legge in cursore jaws ma alla fine non si riesce mai a fargli fare ciò che serve.
Ad esempio, volendo disattivare momentaneamente l'antivirus, leggo il messaggio che il mio computer
diventerà vulnerabile e mi chiede se sono sicuro di voler fare questa operazione ma non c'è verso di confermare la scelta. Insomma, anche dal system tray è inutilizzabile e ancora una volta l'accessibilità con gli screen reader
lascia veramente a desiderare forse perché, come scrivevo in passato, qualcuno
ha deciso che i non vedenti siano immuni dai virus informatici!
In genere l'installazione e la disinstallazione di un programma si comportano allo stesso
modo perché per fare le due cose viene adoperata la stessa applicazione.
Qui la disinstallazione viene eseguita dal file uninstall.exe, non so se poi alla fine va a chiamare
la stessa applicazione usata per l'installazione ma sembrerebbe di no visto che in questo caso con le sintesi vocali non si legge proprio nulla. Addirittura provando a fare l'ocr di jaws non trova la finestra su cui farlo.
Forse si potrebbe provare ad assegnare un tipo di finestra diversa ma non ci ho perso del tempo.
A questo punto, se sei non vedente, o ti fai aiutare da qualcuno per disinstallare il prodotto, oltretutto provando a cliccare a caso non ci sono riuscito,
oppure, cosa più logica, ripristini il computer con un programma di backup come ghost, image for doss windows e linux eccetera. E' la cosa più giusta da fare
sia per non lasciare rimasugli sul computer e anche per non disturbare
Certe persone vedenti, e sottolineo solo certe persone, che quando chiedi un aiuto hanno sempre tanto da fare.
Ho scritto al supporto tecnico dell'antivirus ma penso che la risposta che ho
ottenuto sia quella di un computer. Mi hanno detto che non erano in sede e che
mi avrebbero fatto sapere ma non ho visto più nulla.
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Versione esr di wsus offline update per xp e vecchi office
Come scritto in passato, wsus offline update serve a scaricare gli aggiornamenti di windows e office che poi installerà in modalità offline.
Tuttavia nella finestra principale delle ultime versioni "standard" manca la scheda
legacy product che serviva per i vecchi prodotti per i quali però è possibile usare la versione esr che, ad esempio, può scaricare gli aggiornamenti
per xp, office 2003 e office 2007. Che si tratta della versione esr lo noti
solo leggendo il sito ufficiale oppure dalle funzioni svolte dal programma
perché il file zip che hai scaricato non la indica. Si tratta comunque di un
file più piccolo rispetto alla versione "standard" e, almeno al 9 gennaio
2019, con data inferiore dell'ultima versione standard.
Pur non avendo portato a termine il download perché con la connessione lenta
ci vuole parecchio tempo, ho visto che è possibile scaricare gli aggiornamenti
di xp anche da windows 7 32 bit e presumo si possa fare anche con windows 10 64 bit ma poi, ovviamente, se vuoi aggiornare xp il materiale scaricato lo dovrai usare in quel sistema.
Nella sezione programmi del mio sito trovi sia la versione standard che la
versione esr di questo programma portable.
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Registrare tutto l'audio che va alle casse del pc con scheda audio realtek in
windows 7 e 10 e rettifica a quanto dicevo in passato
Sono un essere umano e capita anche a me di non trovare ciò che invece è lì a
portata di mano. Infatti credevo che, a differenza di xp, in windows 7 e 10
non fosse possibile registrare tutto l'audio che va alle casse del pc ma
quando un amico mi ha inviato delle istruzioni mi sono accorto che sbagliavo.
Tuttavia ciò che segue non è il copia ed incolla delle istruzioni ricevute che
invece scrivo a modo mio e, sfruttando le peculiarità di windows, indico un
modo diverso per svolgere la stessa operazione e lo faccio con comandi da
tastiera (chi lo può usare e lo desidera adopererà tranquillamente il
mouse).
Così come accade per file e cartelle, per default windows 7 e 10 non mostrano
tutti gli elementi che riguardano l'audio delle schede realtek, quelle che di
solito sono integrate nella scheda madre dei pc, mentre per registrare tutto
ciò che va alle casse è necessario visualizzarli tutti come segue.
1) entra nel Pannello di controllo, scegli Audio e con ctrl+tab vai
nella scheda Registrazione;
2) se questa scheda non è mai stata regolata, avrai alcuni elementi ma non
la voce Missaggio stereo che invece è quella che serve al nostro scopo. Dal
menu di contesto dai invio su Mostra dispositivi disattivati, questo è il
comando di base per far apparire la voce Missaggio stereo che serve a registrare tutto ciò che va alle casse del pc;
3) con le frecce seleziona Missaggio stereo e dal menu di contesto
dai invio su Abilita. Adesso missaggio stereo sembrerebbe a posto perché dice
Dispositivo di comunicazione predefinito ma non è così. Stando su Missaggio
stereo e sempre dal menu di contesto dai invio su Imposta come dispositivo
predefinito;
4) Adesso tutto l'audio che va alle casse, compresa la stramaledetta
sintesi vocale per chi la usa, può essere registrato con qualsiasi programma
di registrazione e non ti rimane che regolarne il volume che, stranamente, a
parità di scheda audio e di percentuale, cambia a seconda del sistema operativo usato ma forse potrebbe anche dipendere dal fatto che in windows 10 ho
usato il registratore vocale mentre nel 7 ho adoperato goldwave ma la cosa mi
pare strana. Comunque fai una prova di registrazione e, se necessario, torna
in Pannello di controllo, audio, Registrazione, Missaggio stereo e sempre dal
menu di contesto scegli Proprietà e con ctrl+tab vai fino alla scheda Livelli
in cui regolerai la percentuale di volume ovviamente facendo più di una prova per ottimizzarlo;
5) forse non ti servirà mai, ma se trovi un rompiscatole che dopo aver
smanettato vuole la macchina così come appare per default, per non far apparire la voce Missaggio stereo selezionala e dal menu di contesto scegli Disabilita e ancora dal menu di contesto dai invio su Mostra dispositivi attivati.
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Se durante l'installazione di windows 10 l'assistente vocale non parla
Tramite MediaCreationTool1809, l'altro giorno ho scaricato l'ultima versione di windows
10 e, successivamente, con rufus ho fatto una chiavetta in gpt per installarlo in un computer scoprendo che l'assistente vocale non mi si attivava.
Nota: contrariamente alla scorsa estate, attualmente anche con Rufus per l’ultima versione di Windows 10 devi avere una chiavetta di capacità superiore
ai 4 gb.
Dopo aver cercato un po' in rete senza risultati utili, ho mandato una mail a varie persone
e una di queste mi ha dato un consiglio che apparentemente, lo scriveva lei stessa, sembrava stupido ed invece... Il fatto è che con windows la logica non esiste e ciò che sembra assurdo diventa realtà, ma facciamola breve.
Quando il pc si avviava da chiavetta, tenendo le casse ad alto volume sentivo un leggero puf/scarica ad indicare che l'audio si apriva ma quando andavo ad attivare l'assistente vocale
con ctrl+windows+invio sentivo solo due tic, come due legnetti di uno strumento a percussione suonato abbastanza piano e nulla più.
Oggi, tanto per dire d'averle provate tutte, ho messo in pratica il consiglio che mi ha dato una persona e cioè quello di collegare le cuffie sul pannello frontale del pc. Con tutto il rispetto della persona, mi sembrava una cosa un po' assurda ed invece... In quel modo l'assistente vocale parla che è una meraviglia! In pratica
nei miei computer desktop con scheda Gigabyte l'ultima versione di windows manda l'audio dell'assistente vocale al pannello frontale ma non ai jack posteriori. Sono sicuro che le casse sono collegate e funzionano correttamente perché lo fanno con un'altra versione di windows e con linux; tuttavia, per scrupolo e anche per vedere se per caso l'assistente vocale funzionava con uno degli altri cinque jack rimanenti, quelli standard di una normale scheda realtek integrata,
li ho provati tutti e in uno ottengo un po' di fruscio quando muovo le frecce o tab e quindi quando l'assistente vocale parla ma nulla più. Da notare che al pannello frontale non sei costretto a collegare le cuffie,
puoi tranquillamente inserirci anche il jack delle casse che usi abitualmente
Però mi chiedevo: e se l'assistente vocale non parla in un portatile, il jack lo colleghiamo al tram?
Così, ma sempre sullo stesso computer desktop, ho provato a collegarvi delle casse usb con scheda audio incorporata
scoprendo che hanno la priorità su quella integrata e che l'assistente vocale parte tranquillamente
e quindi questa può essere un'alternativa se il portatile non parla
Naturalmente il problema esposto sopra si verificherà assai difficilmente per chi è abituato
ad installare windows 10 adoperando i comandi vocali perché in quel caso quasi sicuramente
il microfono con cuffia verrà collegato al pannello frontale del pc.
C'è chi afferma che l'installazione di windows 10 ha sempre fatto parlare l'assistente vocale solo con il jack anteriore ma non è vero o per lo meno sarà vero con i suoi pc
oppure l'avrà letto da qualche parte e ha fatto sua l'informazione senza provarla. Con le mie due schede Gigabyte mi basta mettere la versione 1803 di windows 10 scaricata il 5 luglio 2018 perché l'assistente vocale in fase d'installazione parli sia con il jack posteriore che con quello anteriore;
viceversa, con gli stessi computer la 1809 scaricata l'11 febbraio 2019 parla solo tramite il jack anteriore che io non ero abituato ad adoperare.
terminata l'installazione, è possibile collegare le casse
anche al jack posteriore come dal punto di vista estetico è meglio fare
in un computer desktop. Per evitare il fastidioso messaggio che le schede realtek
mandano quando inserisci un jack e d'andare a cercare il pulsante
giusto con l'assistente vocale, spegni il pc, metti il jack al suo posto e riavvia.
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Usare una presa elettrica per accedere a internet con powerline tp-link
Informazioni generali
Soprattutto se hai la fortuna di vivere in una casa grande a due piani, nel
collegare un dispositivo tramite wi fi, ad esempio un televisore che per le
sue grandi dimensioni non è facilmente ricollocabile, qualche volta capita che
il segnale si perda con tutte le conseguenze che ciò comporta. Un'alternativa
al wi fi potrebbe essere quella d'usare i powerline, dispositivi che permettono il collegamento ad internet tramite una normale presa elettrica da 10 o 16
amper.
Soprattutto per chi non vede le figure, i powerline tp-link con presa integrata che ho visto finora si presentano come un alimentatore a spina un po'
allungato, grosso modo come gli alimentatori che si usavano negli anni '90 ma
più leggeri, sui quali però vi è l'ingresso per un cavo con spina rj-45, ossia
il solito ingresso che trovi nelle schede di rete e nei router, un tasto
chiamato pair e tre led. Li chiamano con presa integrata, da non confondere
con presa passante, perché l'apparecchio incorpora i due pin che andranno
infilati nella presa elettrica esattamente come si fa con un alimentatore a
spina qualsiasi. Alcuni modelli come il tp-link tl-pa810p hanno anche una
presa passante, ossia una presa femmina a 220 volt collegata ai pin della
spina, che serve a collegare un secondo apparecchio sfruttando un'unica presa
a muro. Derivando dai due pin della spina, ovviamente la presa passante ha
solo due poli e quindi adatta a collegare un televisore che non ha la massa a
terra ma non un cavo a tre pin di un computer desktop che, al di là della
massa, risulta meccanicamente incompatibile. Guardando il sito tp-link mi
sembra di capire che la seconda p del modello scritto sopra indichi la presa
passante.
Un'altra differenza che puoi incontrare tra i vari modelli è la velocità con
cui avviene il trasferimento dei dati tra la scheda di rete e il computer, da
non confondere con la velocità di connessione ad internet. Ad esempio, il tp-
link tl-pa810p ha la velocità di 1200 mbps mentre il tp-link tl-pa710 arriva ai
1000 mbps; naturalmente se la scheda di rete o il router a cui è collegato il
powerline non raggiunge tali velocità si adatta a quella più bassa del dispositivo collegato.
Quelli visti finora hanno una portata massima di 300 metri,
sembrano tanti per un'abitazione ma devi calcolare il percorso che i cavi
fanno per andare da un capo all'altro delle varie stanze.
Ci sono poi dei
powerline che oltre a trasmettere il segnale tramite l'impianto elettrico
hanno anche il wi fi ma non li ho mai presi in mano.
Avrai notato che ho sempre usato il plurale, infatti, a meno che non si tratti
di un pezzo di ricambio che non so se si possa trovare, di un solo powerline
non te ne fai niente e quindi, oltre ai due cavi di rete, nella confezione dei
modelli acquistati finora ne ho sempre trovati due.
Contrariamente al sito ufficiale tp-link, nei siti in cui vai ad acquistare
questi apparecchi capita che vi sia scritto solo la prima parte del modello
che, pur essendo significativa, non è determinante per il tipo di presa/spina
integrata. Ad esempio, il tl-pa810p, ossia la parte di codice che trovi nei
siti in cui si acquista, ha la spina shuko se dopo questa sigla vi sono determinati caratteri mentre ha la spina comunemente usata in italia se ve ne sono
altri. Ma se nella descrizione non mettono niente, se non mettono il codice
per intero in modo da poterlo confrontare con il sito tp-link e se le figure
sono puramente indicative, come fai a scegliere il tipo di spina? Non lo fai e
ti affidi al caso.
Per il collegamento dei powerline dicono d'usare solo prese a muro di uguale
amperaggio, 10 o 16, di non usare adattatori/prolunghe e multiprese. Beh, non
sempre si ha una situazione così idilliaca soprattutto quando, pur non
volendo, hai acquistato un powerline con spina shuko, quella tondeggiante con
due pin più grossi, adatta a prese a muro che non sono sempre presenti nelle
nostre abitazioni o comunque non in tutte le stanze e un adattatore ti ci
vuole per forza. Forse le restrizioni scritte sopra vengono inserite anche per
un fattore meccanico, è noto infatti che le multiprese dopo un po' che inserisci e togli le spine hanno i contatti laschi e questo naturalmente deteriora o
annulla il segnale. Dal punto di vista elettrico, finora ho notato che le
restrizioni scritte sopra, valide anche per altre marche, hanno una qualche
ragione d'esistere ma sono esagerate. Soprattutto in abitazioni datate, può
capitare d'avere un impianto elettrico o una parte di esso con cavi di scarsa
qualità, fatto con molte derivazioni da presa a presa, di dover usare prolunghe per la scarsità di spine ecetera. Ho notato che il tp-link tl-pa8010p non
risente di queste brutte situazioni o comunque ne risente assai poco visto che
con una configurazione assai precaria, fatta di più multiprese da una parte e
di una multipresa con prolunga dall'altra che prendeva il segnale da una presa
a muro con impianto elettrico vecchio e i due adattatori shuko che ero costretto ad usare perché per la faccenda del codice scritta sopra mi sono
arrivati i powerline con quella spina, una volta non si è collegato mentre si
è collegato tutte le altre volte che ho provato con la stessa configurazione
schifosa. Il tp-link tl-pa7010, che però non necessitava degli adattatori, con
la stessa configurazione assai critica non si collega ma si collega tranquillamente con situazioni meno drastiche, ad esempio con una multipresa su entrambe i powerline collegata direttamente alla presa a muro e, ovviamente, anche
se c'è la multipresa solo da un lato. Insomma,. perché il collegamento non
avvenga devi proprio avere una configurazione assai brutta. Comunque, se
prevedi di non avere sempre la situazione idilliaca di poter collegare due o
più powerline direttamente alla presa a muro, il consiglio è quello di non
acquistare powerline molto economici.
I powerline dovrebbero trasmettere i dati tramite onde convogliate di cui non
ne so un fico secco e quindi non so se i problemi di collegamento visti sopra
dipendono dalla sezione dei cavi, dalla loro qualità, dalle giunture elettriche o quant'altro.
uso del tasto pair e significato dei led nei powerline tp-link tl-paxxx
Quanto scritto di seguito è valido per tutti i modelli tp-link il cui codice
comincia con tl-pa. La base per scrivere questo e i paragrafi seguenti l'ho
presa dalla guida d'installazione in italiano scaricabile dalla sezione supporto del sito tp-link. Oltre a non fare il copia ed incolla scrivendo le cose
a modo mio, ho arricchito il tutto con le mie prove ed osservazioni.
Non è ben chiaro se in questa serie di powerline vi sia ancora qualche modello
con il tasto reset, personalmente ho provato modelli con l'unico tasto pair
che svolge le funzioni seguenti:
- premuto per 1 secondo=associa il powerline,
- per 8 secondi=disassocia il powerline dalla rete,
- per 15 secondi=reset.
Significato dei led
- Power=si accende ovviamente quando l'apparecchio è acceso
- ethernet=acceso quando un dispositivo è collegato,
- powerline giallo/verde=la rete funziona bene,
- stesso powerline ma rosso=la rete funziona con prestazioni limitate (non so
quanto limitate, forse sarà scritto nella guida dei singoli modelli ma in
inglese stramaledetto?),
- ancora lo stesso led powerline spento=non connesso o in modalità risparmio
energia,
- sempre lo stesso led ma Lampeggiante ad ogni secondo=connessione/pair in
corso,
- ancora lo stesso led powerline lampeggiante ogni 15 secondi=risparmio energia
attivo. Ma allora, questo led powerline, in risparmio energia resta spento o
lampeggiante ad ogni 15 secondi?
l'apparecchio entra in standby/risparmio energia dopo 5 minuti dallo spegnimento del dispositivo collegato e si riattiva quando il dispositivo viene
riacceso. Allora penso, e non ho fatto guardare i led, che il powerline collegato al router rimanga sempre acceso fino a quando manteniamo acceso il router.
Naturalmente l'ideale sarebbe quello di poter vedere i led o che i powerline
fossero dotati di segnali acustici in modo d'agevolare chi non vede ma, perdendo un po' più di tempo che tanto secondo certe persone, e sottolineo certe,
chi ha un handicap di tempo ne ha da vendere, si può fare ugualmente come
vedremo in seguito.
Leggendo la guida all'installazione, sembra esservi anche un tasto che spegne
i led ma nei modelli provati non l'ho trovato e non penso si riferiscano
sempre all'unico tasto pair perché una volta premuto per breve tempo andrebbe
ad innescare il collegamento verso gli altri powerline.
Installazione e settaggio di due powerline tp-link tl-paxxx
Salvo problemi o voglia di fare delle prove, il settaggio degli apparecchi si
fa una volta sola perché viene mantenuto anche in assenza di corrente e non so
se vi sia una pila o quant'altro a compiere questa operazione e se viene
mantenuto per sempre o solo per un determinato periodo; finora ho visto che la
configurazione rimane inalterata anche lasciando i powerline privi di corrente
per diversi giorni.
Suppongo che l'esigenza di fare il settaggio con i powerline vicini dipenda dalla necessità di premere il tasto pair su entrambe
gli apparecchi entro due minuti e se questi sono lontani, andando di fretta
per le scale rischi di travolgere tua moglie che, proprio in quel momento,
trasporta il più bel servizio di piatti ricevuto come regalo di nozze rischiando così d'essere sbattuto fuori casa assieme ai tuoi stramaledetti
powerline! Fatto il primo collegamento, porterai il secondo powerline là dove
serve. Procedi così:
1) ad uno dei powerline collega un capo del cavo di rete, l'altro capo
inseriscilo in una delle porte del router e poi infila il powerline in una
presa elettrica standard. naturalmente affinché il collegamento ad internet
possa avvenire, il route deve essere acceso;
2) solo per il primo settaggio, collega il secondo powerline ad una presa
elettrica vicina alla precedente. Per il tl-pa710 ho notato però che le prese
non devono essere vicinissime; mettendo i due poverline sullo stesso quadro
elettrico la connessione non avviene forse perché i due apparecchi si disturbano ma questo la guida d'installazione non lo dice;
3) premi il tasto pair su uno dei due powerline, il led powerline comincia
a lampeggiare; entro due minuti premi il tasto pair anche sul secondo apparecchio. I due powerline si sincronizzeranno entro circa un minuto durante il
quale i led powerline lampeggeranno per rimanere accesi in maniera permanente
quando il collegamento è avvenuto.
Nota: basandomi sul significato dei led, qui sopra ho scritto powerline e non
semplicemente power come invece scrive la guida; tuttavia non vedendoli...
Certamente nel modello tl-pa810p vi sono tre led perché, anche se piccoli, si sentono. Nel modello tl-pa710 non si sente un fico secco!
A questo punto puoi portare il powerline non collegato al router nel punto
dell'abitazione in cui ti serve e, tramite il cavo di rete, collegarvi un
computer o un altro dispositivo come ad esempio un televisore.
Per chi non riesce a vedere i led, prima di portare il secondo powerline nel luogo desiderato è necessario controllare se la connessione è avvenuta collegando un capo
del cavo di rete al secondo powerline e l'altro capo direttamente alla scheda
di rete di un pc che non deve essere connesso ad internet nemmeno col wi fi;
Accendi il computer e controlla se vi è la connessione. Naturalmente la mancata connessione potrebbe dipendere anche dal mal funzionamento del router o
quant'altro e quindi se hai dei dubbi fai le verifiche del caso. Porta il
secondo powerline nella stanza in cui ti serve e, sempre con un pc come visto
sopra, controlla che vi sia la connessione tenendo presente che da quando
inserisci il powerline nella presa elettrica devi attendere circa un minuto
affinché la connessione avvenga. Ho avuto l'impressione che la connessione
avvenga in tempi più brevi ma non vedendo i led se attendi un minuto vai sul
sicuro. Naturalmente se il tuo obbiettivo non è quello di collegare il secondo
powerline ad un pc, una volta controllato che la connessione funziona, lo
collegherai al dispositivo che ti serve come ad esempio un televisore.
Collegare un terzo powerline tp-link tl-paxxx
In caso di necessità è possibile collegare anche un terzo powerline che non
deve necessariamente essere dello stesso modello dei primi due. Procedi così:
Dopo aver infilato il terzo powerline in una presa elettrica vicina a uno di
quelli già connessi, premi il tasto pair sul powerline connesso in precedenza
e, entro i soliti due minuti, premi lo stesso tasto sul terzo powerline ed attendi circa un minuto affinché si connetta.
Naturalmente non è necessario che il terzo powerline rimanga lì dove hai fatto
la connessione, in caso di necessità lo porterai nella stanza in cui ti serve e, come al solito, dopo averlo infilato nella presa elettrica attenderai circa un minuto affinché si connetta.
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Condividere file e cartelle tramite powerline e un problema di condivisione con windows 10
Girando in rete, finora ho notato che i powerline vengono utilizzati solo per
il collegamento ad internet; perché non utilizzarli anche per la condivisione
di file e cartelle?
Un'altra cosa che ho letto da qualche parte è che per il
collegamento dei powerline non bisogna disattivare il dhcp, lo strumento che
assegna automaticamente gli indirizzi ai computer collegati in rete. Sarà che
sono bastian contrario e che mi piace sperimentare mettendo in discussione
tutto ciò che apprendo, però una delle prime cose che ho fatto nel provare i
powerline è stata proprio quella di disattivare il dhcp scoprendo che funzionavano egregiamente ugualmente come supponevo. D'altra parte, se l'assegnazione
manuale degli indirizzi e la condivisione delle cartelle funzionano con il
router oppure collegando due schede di rete tramite cavo incrociato, perché
non dovrebbero funzionare con i powerline?
Una volta disattivato il dhcp, è
possibile dare manualmente un indirizzo specifico ai computer collegati alla
propria rete; ad esempio il primo computer potrebbe avere l'indirizzo
192.168.0.3 mentre al secondo possiamo associare l'indirizzo 192.168.0.5. Come
vedi, è possibile saltare dei numeri dando ad ogni computer l'indirizzo che desideri.
Come gateway, ossia il cancello che permette d'uscire dalla tua
rete accedendo così all'esterno e cioè ad internet, ho lasciato il predefinito
192.168.0.1. Fai attenzione che nel trafficare con gli indirizzi con il maiale
di windows 10 a volte il gateway viene perso e quindi controlla che sia ancora
presente se internet non dovesse funzionare. Con questa configurazione è
possibile navigare in internet con un computer collegato ad un powerline e
mandare in esecuzione un mp3, o qualsiasi altro file, non presente fisicamente
nel computer in cui si sta agendo.
Nel condividere mp3 tra due computer in cui era presente windows 10 ho riscontrato un problema di condivisione che avviene anche quando la si fa solo con
il router: se il file da condividere lo metto nella cartella users presente in
tutti i windows 10 va tutto bene. Al contrario non riesco a condividere file
inseriti in una cartella a piacere nemmeno se a quest'ultima inserisco tutte
le proprietà della cartella users togliendo le varie limitazioni. Sto sbagliando qualcosa o la funzione è limitata dal fatto che uno dei due windows 10
è privo di licenza e quindi non attivato?
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