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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Se non riesci ad attivare l'avvio rapido di windows 10 e quando è bene disattivarlo

Riportare una chiavetta usb alla capacità originale

Cambiare il provider di ricerca predefinito in internet explorer e firefox e ricerca rapida su wikipedia

Introduzione

Cambiare il provider di ricerca predefinito in internet explorer 11

Cambiare il provider di ricerca predefinito in firefox

Quando in windows 7 il download si blocca

File a cui windows 7 e 10 cambiano automaticamente la data dell'ultima modifica

Scaricare musica da youtube senza software aggiuntivo

Tastiera e mouse wireless Logitech mk520, descrizione, prove e come aumentare la portata del segnale

Filezilla portable 3.10.3, approfondimento

Altri consigli per l'uso di wordpress

L'opzione di windows 10 che consiglio di disattivare

Movimento animalista, una moda da non seguire


Se non riesci ad attivare l'avvio rapido di windows 10 e quando è bene disattivarlo

Fino a ieri sera mi ponevo questa domanda: come mai ci sono persone tutte contente e tronfie del nuovo pc che avvia windows 10 in pochi secondi mentre nel mio computer, che, d'accordo, è abbastanza vecchio e non usa un disco allo stato solido ma che adopera comunque un processore i5, e quindi con quattro core che in questo caso funzionano a 3.20 ghz, frequenza di base abbastanza buona, windows 10 si avvia assai più lentamente di windows 7? Ecco la risposta e la sperimentazione eseguita con il tipo di processore citato sopra e un disco ibrido Seagate in mbr, non so se con il disco in gpt cambia qualcosa. Da ciò che ho letto in rete e dagli esperimenti svolti, l'avvio rapido di windows 10 dovrebbe essere attivo per default e se uso il condizionale è perché non ho ancora installato questo sistema operativo partendo da un disco bianco. L'avvio rapido, privo del suono di avvio, non funziona in quei computer in cui non funziona l'ibernazione e, questo lo dico per esperienza diretta, non funziona se non è attivata l'ibernazione. Non riuscendo a trovare la casella per abilitare o disabilitare l'avvio rapido, mi è venuto in mente che forse in windows 7, ossia prima di aggiornare il sistema a windows 10, avevo disabilitato l'ibernazione e quindi l'aggiornamento si è portato dietro la configurazione precedente non facendo funzionare l'avvio rapido e dopo un rapido controllo ho visto che ciò che pensavo corrispondeva alla realtà. Quindi se non riesci ad attivare l'avvio rapido perché la casella per farlo non c'è, il problema potrebbe essere quello esposto sopra che si risolve come segue:
  1)  vai in radice del disco C e controlla che vi sia il file hiberfil.sys; se c'è significa che il tuo problema è diverso, mentre se non lo trovi vuol dire che prima o dopo l'aggiornamento a windows 10 è stata disattivata l'ibernazione che invece va riattivata affinché l'avvio rapido funzioni;
  2)  apri il prompt dei comandi come amministratore e digita:
powercfg /hibernate on
il file hiberfil.sys è tornato in radice del disco C, se lo vuoi rimuovere nuovamente digita:
powercfg /hibernate off
Ho provato questi comandi con xp, windows 7 e 10, dovrebbero funzionare anche in windows 8 e 8.1, non so se c'erano in windows 98. tra parentesi, l'avvio rapido è stato introdotto con windows 8, non so se con la prima versione o solo con la 8.1. Adesso che esiste hiberfil.sys si è attivato automaticamente anche l'avvio rapido ed è per tale ragione che penso sia proprio vero quando scrivono che è attivo di default. Per verificare che sia attivo, oltre ovviamente a spegnere e riaccendere il computer, esegui il passaggio seguente che oltretutto ti verrà utile quando, per i motivi spiegati oltre, sarà necessario disattivarlo;
  3)  dal Pannello di controllo scegli
Opzioni risparmio energia
o, se ti viene più comodo, digita tale stringa nella casella di ricerca e dai invio. Nella finestra che ti appare scegli:
Specifica cosa avviene quando si preme il pulsante di alimentazione
e nelle opzioni che appaiono fai click su:
Modifica le impostazioni attualmente non disponibili
e poi, con tab per chi non vede, raggiungi la casella Attiva avvio rapido che sicuramente troverai attivata e che si può disattivare. A questo punto però chiediamoci questo: al di là del disco allo stato solido e della macchina veloce, cos'è che fa avviare velocemente windows 8 e windows 10? Per farlo capire anche ai meno esperti ti rispondo con una metafora. Sei a casa e stai preparando da mangiare ma qualcuno ti chiama e devi uscire immediatamente e lasci tutto lì sul tavolo. A parte la fretta che hai di rientrare in modo che il burro non ti si sciolga e vada a puttane con il caldo, quando rientri per riprendere il lavoro non devi perdere tempo a tirare fuori tutto dal frigo e dalle varie credenze ed inizi subito ad impastare imprecando contro la tua vicina che non fa un accidente tutto il giorno facendo perdere tempo anche agli altri. bene. Quando windows viene spento con l'avvio rapido attivo, lascia tutto lì aperto sopra il tavolo e per fortuna i file non si sciolgono ma si possono corrompere come vedremo poi. Quando riaccendi il computer, gli ingredienti che servono al sistema sono già tutti aperti lì sul tavolo ed è per questo che impiega meno tempo per essere pronto a lavorare. Analogamente alla controindicazione che c'è nel lasciare tutta la roba fuori dal frigo, e cioè il fatto che può danneggiarsi, allo stesso modo spegnere il computer con l'avvio rapido attivo e quindi con i file aperti può comportare dei problemi ai quali credevo assai poco perché sono assai peggio di san tommaso ed è per questo che ho fatto le prove seguenti ma andiamo con ordine. Fin che spegni e riaccendi la macchina facendola partire sempre con lo stesso disco va tutto bene. Al contrario, se dopo aver arrestato il pc con l'avvio rapido di windows 10 metti il disco in un altro computer o anche nello stesso computer ma come secondo hard disk e vi accedi con un altro sistema operativo, che oltretutto penso possa essere anche un'altra copia di windows 10, il disco si danneggia. Sì, ma quanto e come si danneggia? Curioso, temerario e fregandomene altamente dei soldi e dell'eventuale rottura di un disco ho fatto gli esperimenti che seguono forse anche spinto dalla voglia di rifarmi un pochino ed avere un po' di soddisfazione dopo una giornata per me assai schifosa. Innanzitutto dal disco ho copiato ciò che mi sarebbe potuto servire nel caso che il disco si fosse rotto. Una volta spento il computer con l'avvio rapido di windows 10 attivo, l'ho riavviato con freedos tramite floppy facendo l'immagine della partizione di sistema con image for dos che è andata a buon fine. L'ho riavviato in windows ed andava tutto bene. L'ho riavviato con freedos facendo il restore dell'immagine creata in precedenza che è andato a buon fine. Questa volta windows si è avviato in modo un po' anomalo mettendoci un po' più dell'avvio rapido e suonando solo un frammento della musica che fa quando si avvia con l'avvio lento e quindi mi sto ancora chiedendo che cavolo di avvio abbia fatto. La mattina successiva ho preso il disco di windows 10 e, tramite un adattatore, l'ho collegato alla porta usb del computer dove nel frattempo avevo messo il disco con windows 7. All'inizio windows 7 non mi faceva vedere il disco di windows 10 e così sono entrato in aomei partition assistant che mi ha fatto una domanda in inglese stramaledetto che non ho capito. Fin che andavo a consultare il dizionario le cose si sono aggiornate facendomi vedere le partizioni del disco con windows 10. Poi windows mi ha chiesto se le volevo correggere ma gli ho detto di no. Adesso che windows 7 mi faceva vedere il disco con windows 10, nella radice di sistema di quest'ultimo ho copiato una cartella con dei file mp3 e poi, dopo aver fatto gli scollegamenti e i collegamenti del caso, ho riavviato il pc con windows 10 che è partito immediatamente e stavo per esultare quando ho notato che non mi faceva vedere la cartella con gli mp3 copiata in precedenza. Non ho fatto a tempo ad imprecare tanto perché è arrivata una notifica dicendomi di riavviare per correggere gli errori. Al riavvio il computer ha lavorato tanto ma senza avviare completamente windows e alla fine si è riavviato avviando windows 10 in modalità lenta anche se poi constaterò che l'avvio rapido era ancora attivo. A quel punto aveva corretto gli errori e per esserne sicuro ho controllato tutte e tre le partizioni con chkdsk dal prompt dei comandi e c'era anche la cartella con gli mp3 copiati in precedenza che suonavano egregiamente, vedi la vechissima canzone di anna Identici E quando sarò ricca. Ma poi, è diventata ricca oppure no? Da Quanto scritto fin qui si evince che quando accedi come secondo disco ad un disco di windows 10 spento con l'avvio rapido attivo crei degli errori ed in modo particolare nella partizione in cui risiede windows, le altre mi pare proprio che non vengano toccate. Probabilmente gli errori aumentano a mano a mano che continui a scrivere nella partizione in cui risiede windows 10 ma in ogni caso il disco non si danneggia meccanicamente o elettricamente ma solo per ciò che riguarda i dati anche se non toglie che per me questa è una delle tante puttanate fatte da microsoft. Infatti immagina questa situazione: ti arriva una macchina in riparazione che non si avvia più ma per la quale magari sarebbe sufficiente correggere qualche errore del disco accedendovi come secondo hard disk con un altro pc ma non sapendo in che modo è stata spenta, non sai se lo puoi fare senza creare degli errori. Questo è il regresso dei nuovi sistemi operativi, lo so che non si deve dire ma io lo dico ugualmente. Ah, mi dimenticavo: per quanto scritto sopra e nel caso vi sia qualche altro personaggio che come me ama fare il backup e il ripristino del pc con freedos, è meglio disattivare l'avvio rapido prima di fare il backup in modo che quando farai il ripristino il computer parta con l'avvio normale ed eventualmente attivare l'avvio rapido in un secondo momento. Lo so, è una scocciatura, ma non ti ho già detto che i nuovi sistemi operativi sono un regresso?

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Riportare una chiavetta usb alla capacità originale

Immagina questa situazione: devi scompattare un file immagine di circa 4 gb creato con usb image tool, o con qualsiasi altro programma che si comporta allo stesso modo, ma in casa la chiavetta più piccola che hai a disposizione è di 8 gb e lo fai ugualmente anche se in questo modo la capacità del dispositivo si riduce a metà. Pazienza, tanto per il lavoro che dovevi fare andava più che bene. Arriva però un giorno in cui il materiale inserito nella chiavetta non ti serve più e nel toglierlo pensi che sarebbe bello riportarla alla capacità originale e quindi provi a formattarla ma windows si ostina a vedere solo 4 gb nonostante la versione 10 e il computer ultimo grido. Un modo efficace e rapido che ho trovato per risolvere questo problema è quello d'usare rufus che a differenza di windows non si basa sulle apparenze e nota subito che quella chiavetta in realtà è di 8 gb. Fai un'operazione qualsiasi con rufus, l'importante è che la chiavetta venga formattata e riportata quindi ad 8 gb anche per quel buono a niente di windows; personalmente ho creato una chiavetta con freedos che non richiede l'inserimento di altri file ed è anche il default. Naturalmente se l'avvio da freedos non ti serve è facile cancellare o formattare la chiavetta appena creata, l'importante è che adesso è tornata ad essere da 8 gb anche per windows.

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Cambiare il provider di ricerca predefinito in internet explorer e firefox e ricerca rapida su wikipedia

Introduzione

Per cercare in rete i browser usano un provider/motore di ricerca che è stato impostato come predefinito e per default internet explorer adopera bing mentre firefox si serve di google e quello adottato da google chrome lo puoi immaginare da solo! Per tante ragioni possiamo avere la voglia di cambiare il provider predefinito, se non altro per mettere in pratica quel minimo di libertà che ancora ci rimane, e guarda che è davvero poca, di non usare tutti la stessa cosa. Di seguito vedremo come cambiare il motore predefinito mettendoci wikipedia in modo da cercare in essa rapidamente quando si apre il browser e anche come scegliere e mettere come predefinito un motore che non si trova tra quelli elencati di default.

Cambiare il provider di ricerca predefinito in internet explorer 11

  1)  dalla pagina principale del browser scegli Strumenti, Gestione componenti aggiuntivi;
  2)  Nella pagina che ti appare, con freccia giù attiva il pulsante Provider di ricerca e poi con tab raggiungi il link Trova altri provider di ricerca...;
  3)  la pagina di Microsoft che appare contiene l'elenco incompleto dei provider di ricerca ed è da chiedersi con quale criterio escludono quelli non presenti. I provider sono evidenziati da un'intestazione e quindi, per chi non vede, basta premere la lettera h per trovare quello desiderato. Vai su Ricerca visuale di wikipedia, o qualsiasi altro provider che ti piace, e poi clicca sul link sottostante, Aggiungi a internet explorer, e nella nuova pagina che appare clicca sul pulsante Aggiungi per confermare;
  4)  così il provider è stato aggiunto ma per farlo partire quando apri internet explorer bisogna che sia predefinito e quindi, con le modalità viste sopra, vai nuovamente su strumenti, Gestione componenti aggiuntivi, Provider di ricerca e poi con tab e le frecce seleziona Wikipedia (it), nome che prima non c'era mentre adesso c'è, clicca sul pulsante Imposta come predefinito e poi su Chiudi;
  5)  sei tornato alla pagina principale di internet explorer in cui per testare il lavoro svolto prova a scrivere:
maiale
Sì, lo so, se avessi accettato di scrivere per l'unione italiana ciechi come mi era stato proposto non avrei potuto fare l'esempio scritto sopra, sapessi quant'è bello essere liberi da qualsiasi associazione...
  6)  e se tra i suggerimenti proposti da Microsoft non trovi quello che ti piace come ad esempio il motore qwant? Eh, per questo motore fino allo scorso 10 aprile quando avevo scritto questo articolo la cosa era assai semplice e si poteva risolvere addirittura in due modi cliccando su Adotta qwant dalla pagina principale del motore di ricerca omonimo ed il tutto era in italiano. Adesso siamo al 26 maggio e da qualche tempo cliccando su Adotta qwant appare una pagina in inglese stramaledetto dove è possibile mettere il motore solo come desktop del browser ma non come provider di ricerca e quindi nell'avviare Internet explorer avrai la pagina di qwant ma il provider di ricerca predefinito continuerà ad essere bing. Comunque, nel caso funzioni con altri motori di ricerca, il concetto per metterli come provider predefiniti in internet explorer quando non sono proposti da Microsoft è quello di seguire le istruzioni proposte dal motore stesso e, una volta eseguite, per renderlo effettivamente predefinito vai su Strumenti, Gestione componenti aggiuntivi, Provider di ricerca e, una volta selezionato il motore appena aggiunto, clicca su Imposta come predefinito e su chiudi.
Nota: queste istruzioni sono state scritte il 10 aprile ed aggiornate il 26 maggio 2017 ma nel frattempo, a causa dell'aggiornamento di internet explorer o dei siti, potrebbe essere cambiato qualcosa ma il concetto è quello esposto sopra.

Cambiare il provider di ricerca predefinito in firefox

  1)  dalla pagina principale di firefox vai su Strumenti, opzioni;
  2)  con tab raggiungi l'elenco delle schede disponibili e scegli Ricerca e con tab spostati fino ad una casella combinata in cui selezionare Wikipedia (it). Con jaws 16 (e immagino anche con le versioni successive) la regolazione di questa casella è un po' bastarda ma ci si riesce; per agevolare l'operazione, digita la lettera iniziale di ciò che stai cercando in modo d'andare subito al provider che desideri o comunque di avvicinarti ad esso. Torna alla pagina principale e nel campo di editazione digita:
asino
per avere informazioni da Wikipedia su questo animale un po' dimenticato;
  3)  ma se nella casella della scheda Ricerca non hai trovato un motore che ti piace, prosegui con tab fino al link Aggiungi altri motori di ricerca. Per chi non vede la pagina che appare è apparentemente complessa ma in realtà è assai semplice perché siamo già nella pagina con l'elenco dei motori, tra cui qwant con cui ho fatto la prova, ognuno dei quali è evidenziato dall'intestazione a livello 3 e da un link. Quindi se sei non vedente spostati con la lettera h fino al motore che ti piace, la cui descrizione è in inglese stramaledetto, e clicca sul link presente sulla stessa riga del titolo. Nella pagina che appare clicca sul link Aggiungi a firefox e successivamente sul pulsante Aggiungi. Come per internet explorer, il motore è installato ma non viene usato se prima non è stato selezionato come predefinito e naturalmente per farlo devi tornare su Strumenti, Opzioni, Ricerca ed andare nella casella combinata vista in precedenza dove adesso c'è anche il motore appena aggiunto.
Nota 1: a differenza di Microsoft, la pagina vista qui sopra contiene molti motori e quindi presumo che tu abbia trovato ciò che desideri. Ma se non l'hai trovato, nessuno ti vieta d'installare il tuo motore preferito in firefox usando le indicazioni che trovi nella pagina del motore stesso.
Nota 2: queste istruzioni sono state scritte il 10 aprile e ricontrollate il 26 maggio 2017 ma nel frattempo, a causa degli aggiornamenti del browser o dei siti, potrebbe essere cambiato qualcosa ma il concetto è quello esposto sopra.

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Quando in windows 7 il download si blocca

Quanto illustrato di seguito si riferisce soprattutto a windows 7 anche se nel dare una sommaria occhiata ho visto che windows 10 usa praticamente gli stessi comandi ma non so se il problema illustrato di seguito si presenta anche in tale sistema. Lascio a te il compito di scoprirlo e di verificare se i comandi per risolverlo sono identici. In windows 7 con piccoli file non ho mai avuto problemi mentre saltuariamente capita che il download di uno o più file di qualche centinaio di mega o di circa un giga si blocchi lasciando la percentuale scaricata e il tempo rimanente sempre agli stessi valori. Visto che riprovando in un secondo momento il problema si risolveva, all'inizio pensavo si trattasse di un problema momentaneo del sito da cui scaricavo i file; questa settimana però il problema mi si è ripresentato e oltre a non essersi risolto come le altre volte, ho pensato che i siti danneggiati cominciavano ad essere un po' troppi e che il problema dipendeva da me. Tenendo presente che la normale navigazione in internet e la posta funzionavano correttamente, ho fatto delle ricerche specifiche sul blocco dei download trovando in rete i comandi che vedremo traendoli da più siti perché, come al solito, c'è chi li mette in un modo e chi in un altro. Inoltre, per quel poco che mi è possibile, cerco d'aggiungere qualche spiegazione perché non è bello digitare comandi senza capirci niente. Il blocco del download può dipendere dall'autotuning che va disattivato usando il comando netsh. L'autotuning è il livello regolazione automatica finestra ricezione che per default in windows 7 e 10 ho trovato su normal. tenendo presente che verranno mostrate anche altre informazioni, per visualizzare lo stato dell'autotuning dal prompt dei comandi digita:
netsh interface tcp show global
se la voce
Livello regolazione automatica finestra ricezione
è su normal, per tentare di risolvere il problema del download che si blocca è necessario disattivarla tramite un comando che va dato dal prompt dei comandi aperto però come amministratore. Se hai uac a zero, in windows 7 il prompt dei comandi viene aperto come amministratore anche senza scegliere la relativa voce dal menu di contesto. Per chi usa jaws, dando il comando insert+q per sapere qual è l'applicazione attiva, avrà prompt.exe quando il prompt dei comandi viene aperto normalmente e amministratore.exe quando viene aperto ovviamente come amministratore. Per disabilitare l'autotuning, ossia la voce scritta sopra, digita:
netsh interface tcp set global autotuninglevel=disabled
se lo vuoi riportare al valore normale digita:
netsh interface tcp set global autotuninglevel=normal
Essendo comandi piuttosto lunghi, per comodità li puoi inserire in file con estensione .bat in modo da non doverli digitare ogni volta. Il comando interface può essere abbreviato con int mentre autotuninglevel può essere ridotto con autotuning. Per vedere le opzioni del comando netsh digita:
netsh ?
avrai notato che non ho messo la barra prima del punto interrogativo come invece spesso si fa con i comandi ma non è un errore. Netsh lavora in vari contesti e puoi avere informazioni specifiche su di essi chiedendo l'elp specifico dei comandi digitati in quel contesto come nelle due righe di esempio seguente:
netsh interface ?
netsh interface tcp ?
Siccome l'help è piuttosto lungo, per comodità lo puoi inviare ad un file di testo come nell'esempio seguente:
netsh interface tcp set global ? >c:\maiale.txt
beh, se sei vegano questo nome di file senz'altro non lo consideri qualcosa anche da poter mangiare, a me invece le cose che si fanno con il suino piacciono assai ed in modo particolare il salame e quindi...

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File a cui windows 7 e 10 cambiano automaticamente la data dell'ultima modifica

L'anomalia riportata di seguito riguarda solo le unità formattate in ntfs e l'avevo incontrata anche in passato ma, pensando dipendesse da un mio errore di cui non mi ero accorto ed avendo sempre gli archivi in duplice copia, ho rimediato alla faccenda senza darci molto peso fino a quando non l'ho incontrata nuovamente lo scorso 25 aprile. In passato ho salvato dei messaggi di posta con xp ed outlook express utilizzando la modalità di default che li scrive in file con estensione .eml. Per motivi che puoi benissimo immaginare, ho l'abitudine di consultare tali archivi ordinandoli per data dell'ultima modifica ma nel farlo con windows 7 ho scoperto che mi dava un ordine assurdo che non corrispondeva minimamente ai miei ricordi. Dopo essermi accertato che le opzioni di visualizzazione fossero regolate correttamente, ho scoperto che il problema dipendeva dal fatto che la data dell'ultima modifica dei file era stata aggiornata alla data odierna e la cosa mi ha lasciato perplesso e anche un po' impaurito perché pensavo ad un virus che per fortuna non c'era. Siccome in questo periodo per la posta sto usando outlook express modificato per windows 7, in secondo luogo pensavo fosse lui a creare il disguido ma dopo aver fatto tutte le verifiche del caso ho scoperto che non era così. Tralasciando tutte le prove e le verifiche per le quali mi sono anche avvalso di un'ulteriore verifica fatta da un amico, per farla breve le cose stanno così: se hai dei file con estensione .eml salvati in xp con outlook express e li vai a copiare o semplicemente visualizzare senza aprirli in una unità ntfs in windows 7 o 10, la data dell'ultima modifica viene aggiornata a quella odierna. In linea generale è del tutto normale che nel copiare dei file venga cambiata la data di creazione, trovo invece anomalo ed assurdo che venga cambiata anche la data dell'ultima modifica senza che i file vengano aperti e modificati con qualche applicazione. A complicare ulteriormente la faccenda, saltuariamente capita che un file abbia la data dell'ultima modifica aggiornata se la si guarda dalla scheda generale mentre mantiene la data giusta guardandola con visualizzazione dettagli o dalla scheda dettagli. Da notare inoltre che salvando un file .eml in windows 7 e addirittura con outlook express modificato per tale sistema, l'anomalia scritta sopra non avviene (non ho provato quest'ultimo salvataggio con windows 10 ma non credo vi siano problemi). Pur non sapendo il motivo del problema scritto sopra, ho trovato un modo per evitarlo che consiste nell'attivare l'attributo di sola lettura per i file .eml che non vogliamo vengano modificati. Tuttavia per farlo occorre avere ancora una macchina con xp oppure che i file siano memorizzati in una unità in fat32 perché se li mettiamo in una unità ntfs con windows 7 o 10 la frittata è fatta! Se hai tanti file, invece di star lì a modificarne l'attributo uno per uno, puoi usare il prompt dei comandi che nonostante si avvalga dei vecchi comandi dos è assai più rapido come spiegato nell'esempio che segue. Immagina d'avere un disco esterno associato all'unità H con una sottocartella chiamata documenti e le sottocartelle la mia ragazza, la mia ex, messaggi della suocera. Per mettere l'attributo di sola lettura a tutti i file della cartella documenti e le sue sottocartelle fai così:
  1)  apri il prompt dei comandi e digita
H:
per andare nel disco esterno e poi scrivi:
cd documenti
per entrare nella cartella omonima;
  2)  poi digita:
attrib *.* +r /s /d
e cento file saranno cambiati in un attimo. Quanto ci avresti messo a cambiarli uno per uno dalle proprietà di windows maiale? Attrib è il programma che esegue il lavoro, *.* significa tutti i file, +r vuol dire attivare l'attributo di sola lettura (probabilmente la r l'hanno messa come iniziale di read), /s fa in modo che vengano inclusi i file delle sottocartelle, /d mette l'attributo di sola letttura anche alle cartelle e non è strettamente necessario e quindi puoi anche ometterlo. Visto che l'attributo di sola lettura non preclude in alcun modo la consultazione degli archivi, penso che non dovresti avere la necessità di toglierlo ma per completezza d'informazione il comando per farlo è il seguente:
attrib *.* -r /s /d
Se usando attrib in windows 7 ottieni il messaggio accesso negato, significa che hai uac attivata; mettila a zero per risolvere il problema. Di solito windows 10 è più restìo a lasciarti fare qualcosa e mi ha lasciato perplesso il constatare che permette di usare attrib anche con uac al 100%.

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scaricare musica da youtube senza software aggiuntivo

Nota del 31 ottobre 2017: lascio questo articolo solo a scopo didattico perché uno dei due convertitori descritti di seguito mi ha dato problemi di virus; vedi l'articolo "Conversione video da youtube: virus o falso messaggio?" pubblicato nel numero 100 di Fuori serie. Nell'ascoltare un brano con lo scopo d'imparare a suonarlo, e quindi ad orecchio senza spartito, per ovvie ragioni si ha la necessità di scorrere al suo interno tante volte e la cosa è un po' macchinosa se fatta con youtube e la sintesi vocale. Di qui la necessità di scaricare il brano per poterlo ascoltare/scorrere con il lettore a te più comodo, nel mio caso winamp; ma quale programma usare? Quando per queste cose usavo xp, mi limitavo a registrare il brano selezionando la sorgente "Quel che senti" o una omonima per registrare tutti i suoni che andavano alle casse del pc perché tanto i brani che m'interessavano erano di pochi minuti e quindi il fatto di registrarlo in tempo reale era un modo come un altro per fare il primo ascolto. Con le versioni successive di windows non lo si può più fare, alla faccia del progresso, della libertà e della praticità! Firefox ha molti componenti aggiuntivi che permettono di scaricare da youtube e, per pochissimo tempo, ho provato easy youtube video downloader express che sarà anche easy, facile, ma con la sintesi vocale, dove cavolo è il menu per eseguire il download? Magari bisognava solo traficarci un po', oppure bisognava provare altri componenti aggiuntivi che fanno la stessa cosa fino a trovare quello accessibile e comodo ma non sempre ho voglia di star lì a diventare matto a provare e così alla fine ho visto che faccio prima ad adoperare uno dei due convertitori online che mi è stato consigliato da una persona vedente. Se, come al solito, non ci fosse qualche problema con jaws non sarebbe nemmeno il caso di scrivere qualche appunto perché è talmente facile... Comunque fai così:
  1)  con internet explorer 11 vai su youtube, cerca il brano che t'interessa imparare e dal menu di contesto clicca su Copia collegamento in modo che il link trovato vada negli appunti;
  2)  accedi al convertitore tramite il link: www.onlinevideoconverter.com/it/video-converter
e, per chi usa jaws, premi la e per andare direttamente nel campo di editazione dove incollerai il link che abbiamo messo negli appunti;
  3)  avendo convertito un numero assai ristretto di brani, presumo che il default sia quello che ho notato e cioè in mp3 a 192 kbps e se ti va bene quello, clicca su start e dopo qualche secondo avrai un link da cui scaricare il brano convertito;
  4)  se il default non ti piace, puoi cambiarlo tramite le opzioni seguenti tenendo presente che, al di là dei campi di editazione, jaws non le considera voci su cui cliccare ma scritte qualsiasi su cui però cliccherai ugualmente con il tasto sinistro del mouse. La voce Formato cambia ovviamente il formato del file (mp3, wav eccetera). Cliccando invece su Più impostazioni potrai cambiare la qualità audio e, ad esempio, cliccando sulla voce omonima, abbassare il bitrate di un mp3 a 128. Se hai un video molto lungo e a te interessa solo una minima parte, cliccando su Inizio video decidi da che punto far partire la conversione espressa in ore, minuti e secondi da inserire nell'apposito campo di editazione; cliccando invece su Fine video, ovviamente decidi il punto in cui vuoi far terminare la conversione digitandone i valori come sopra.
Per il poco che ho provato finora, non ho trovato file che non vengano convertiti come invece ho notato con un altro convertitore in rete e sempre per quel poco che ho provato, con google chrome e jaws non sono riuscito ad usare le voci viste al punto 4 che sembrano non essere cliccabili come in internet explorer. Con firefox jaws ti dice che sono cliccabili ma quando ci clicchi invece d'aprire il sottomenu parte la conversione. Attenzione: questo non significa che trafficandoci per un po' o che con un'altra versione di jaws o altra macchina (soprattutto con scheda grafica diversa) non si riesca a farle funzionare anche con i due browser diversi da internet explorer. Inoltre i computer e i siti sono in continuo aggiornamento e ciò che oggi funziona domani potrebbe non funzionare più.

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Tastiera e mouse wireless Logitech mk520, descrizione, prove e come aumentare la portata del segnale

Il modello mk520 comprende più tastiere Logitech e per differenziarle viene adoperato un codice di cui le ultime quattro cifre determinano il layout. Per tanto, quando cerchi un'informazione o effettui un acquisto, oltre al modello fai molta attenzione al codice perché, a parità di negozio, non solo il prezzo è diverso a seconda del layout, ma comprando una tastiera con layout francese al posto di quello italiano ti arriverà un modello con la disposizione dei tasti diversa da quella che sei abituato ad usare perché più adatta a chi abita in Francia o è di origine francese. Il codice per l'Italia del modello mk520 è:
920-002599.
La disposizione dei tasti di una tastiera per computer viene chiamata anche qwerty che, in certi casi, per quella italiana viene italianizzata con qzerty. Al di là del tasto func abbreviato con fn ed inserito al posto del tasto windows di destra, la mancanza del tasto applicazioni come in tutte o comunque in molte tastiere wireless e l'aggiunta, dopo un piccolo spazio, di altri quatrro tasti dopo il tasto pausa, la tastiera mk520 di Logitech appare quasi come una normale tastiera a filo standard visto che i tasti, di plastica leggermente ruvida per non scivolare, silenziosi e con angoli arrotondati, sono proprio là dove sei abituato a trovarli compresi gli spazi tra tastiera alfanumerica e le frecce, il tasto backspace di grosse dimensioni eccetera. La funzione del tasto applicazioni si svolge premendo fn+stamp; da notare che se avessero ridotto un pochino le dimensioni del tasto ctrl di destra, che risulta grandissimo, avrebbero potuto inserire comodamente anche il tasto applicazioni. La pressione di fn con l'aggiunta di un tasto funzione svolge le operazioni predefinite ma riprogrammabili della tastiera, ad esempio con fn+f1 si apre il browser predefinito, con fn+f2 il programma di posta predefinito e così via. I quatrro tasti dopo il tasto pausa servono invece per andare indietro e avanti di una pagina web, per accedere ai preferiti (o segnalibri in firefox) e per la calcolatrice ma, avendo usato pochissimo il software, non so se si possono riprogrammare. Sopra ai tasti funzione ne troviamo altri ed in particolare sulla sinistra ci sono tre tasti per la gestione del cd: brano indietro, play/pausa, brano avanti. Sulla destra trovi il tasto per azzerare il suono, volume meno e volume più. La tastiera, oltre ad un poggiapolso abbastanza largo ma non eccessivamente largo, ha quatrro piedini in gomma antiscivolo e due gambette estraibili per aumentarne l'inclinazione in caso di necessità. Tastiera e mouse Logitech mk520 sono compatibili da xp a windows 10 e, salvo funzioni particolari, non è necessario installare il software che tra l'altro non è in dotazione ma solo scaricabile dal sito della ditta. Logitech non lo dice ma la tastiera è compatibile per entrare nel bios, per il dos e linux (non ho provato il mouse). Quando li acquisti, gli apparecchi mk520 sono già pronti all'uso perché non serve accenderli e le batterie, due stilo per la tastiera e una dello stesso tipo per il mouse, sono già inserite. Ovviamente non sono rimasti accesi per tutto il tempo dell'immagazzinaggio, semplicemente tastiera e mouse si spengono dopo poco più di cinque minuti dall'uso (le istruzioni non mi davano il tempo e li ho cronometrati). Tuttavia gli apparecchi mk520 possono essere spenti anche manualmente ed in particolare con uno switch in alto a destra sulla tastiera che è ad off quando spostato verso sinistra mentre lo switch per il mouse si trova ovviamente sul retro e tenendolo con i tasti verso di te e la faccia inferiore dell'apparecchio verso l'alto è spento quando è a destra (non vedendo le scritte non so se questo sia il senso giusto per guardarle). Non so se vi siano led a segnalare l'accensione degli apparecchi ma una radiolina in onde medie accostata ad essi può essere utile per verificarne lo stato a chi non vede ed inoltre la radiolina dà informazioni che i led non ci potrebbero dare come illustrato di seguito.
Importante: nel fare le prove con una radiolina, non devi avere in casa persone con dispositivi portatili, ad esempio un computer, fatti da cani che disturbano le onde medie in modo impressionante.
Con la radiolina noti che la tastiera emette un determinato suono per qualche secondo quando premi un tasto per poi comportarsi come un metronomo regolato a più di 208 battiti al minuto per circa 5 minuti dopo dei quali si spegne completamente. Quando lo muovi o adoperi i tasti e la rotellina del mouse senti un suono per circa 10 secondi, ne fa un altro per circa 5 minuti per poi cambiare senza però spegnersi completamente e, come accadeva con il mouse in dotazione alla mk300, pur cambiando ancora il suono non si spegne completamente nemmeno mettendo lo switch ad off. Fai attenzione che il mouse è molto sensibile e basta una pacca sul tavolo per farlo ripartire. Nel togliere gli apparecchi dalla scatola forse ti chiederai dove cavolo sia il ricevitore del segnale dato che è molto piccolo ma lo trovi infilato sul cartone. Nel guardare il vano batterie della tastiera mi chiedevo perché l'avessero fatto più capiente del necessario allungandolo con una scanalatura ed un incastro provvisto di linguette. A meno che non vi sia una figura che lo spiega, le istruzioni non me lo descrivono ma ho notato che serve a riporrre il ricevitore del segnale ed è comodo ad esempio quando devi trasportare la tastiera. Da qualche anno i ricevitori di segnale delle tastiere e mouse Logitech sono molto piccoli tanto che quando li inserisci nella porta usb sono quasi un tutt'uno con il pc e la cosa è assai comoda soprattutto con i computer portatili con i quali, numero di porte usb permettendo, li puoi lasciare sempre inseriti. Tuttavia in passato lo spezzone di filo collegato al ricevitore secondo me non era messo per caso. Inserendo direttamente il ricevitore nella porta usb, nella stessa stanza la tastiera comincia a perdere colpi verso i cinque metri di distanza. Mettendoci una prolunga usb, non solo la tastiera va benissimo a circa cinque metri di distanza ma posso andare anche al piano superiore dove in certi punti dell'abitazione la tastiera risponde benissimo. Naturalmente non ha senso comandare un computer a così lunga distanza, ma questo ci dimostra che un po' di filo aumenta di gran lunga la portata del segnale e può essere utile usarlo in certe situazioni (provato con una prolunga da un metro e mezzo circa e con un'altra da un metro e ottanta circa e in posizioni diverse). Il ricevitore in dotazione all'mk520 è di tipo inifying ossia un ricevitore che permette di collegare fino a sei dispositivi allo stesso computer purché compatibili e lo si fa tramite il software omonimo (ho provato il vecchio mouse in dotazione all'mk300 ma non lo vede). Cercando il modello mk520, puoi scaricare il software da:
support.logitech.com/it_it/downloads
Il programma Setpoint, di cui esiste la versione a 32 e 64 bit, serve a riprogrammare le funzioni svolte con la combinazione di tasti predefinita, per la funzione one-touch che permette di passare da un'applicazione all'altra ma che non ho usato e non ho capito se viene svolta con dei tasti o toccando la tastiera in una determinata zona. Setpoint comprende anche il software Unifying scaricabile anche a parte come ti conviene fare per i problemi scritti in seguito. Non ho provato ad usare la modalità smart per l'installazione dei programmi che penso equivalga al download intelligente che installa i programmi senza scaricare l'archivio dalla rete (cosa che non mi piace). La guida è sbagliata e SetPoint viene chiamato SetSpoint. Per poco tempo e parzialmente ho adoperato il software solo in windows 7 incontrando qualche problema per chi usa la sintesi vocale. Il programma non mi sembra accessibile al cento per cento ma, avendolo provato poco, forse potrebbe esserci qualche stratagemma per farlo diventare più docile allo screen reader. Durante l'installazione e la disinstallazione, che non richiedono istruzioni particolari, jaws perde il focus della finestra ma basta aspettare per riprendere il controllo. Una volta installato il software, all'avvio del computer puoi trovarti aperta la finestra place holder windows che penso sia una specie di desktop Logitech ma ingestibile con Jaws a meno che tu non voglia limitarti a leggerne il titolo e i pulsanti di riduzione ad icona eccetera tramite il cursore touch! Chiusa questa finestra, basta anche un clic sinistro, tutto procede bene fino a quando non apri la posta con fn+f2 e sembra non sia successo niente. In realtà basta fare alt+tab per vedere che la posta è aperta ma jaws non ha seguito l'apertura della finestra come invece faceva quando il software non era installato. Alla chiusura della posta trovi ancora quella maledetta finestra place holder windows da chiudere, insomma delle piccole scocciature che non ci sono quando il software non c'è e quindi se ti basta la programmazione di default della tastiera e usi jaws ti conviene non installarlo. se hai la necessità di collegare altri dispositivi puoi installare solo il software unifying scaricato a parte con il quale è anche possibile verificare lo stato delle batterie tramite sintesi vocale. E' inoltre possibile verificare lo stato delle batterie della tastiera premendo fn+f12 ma bisogna vedere un led di colore verde quando sono cariche e di colore rosso lampeggiante se scariche al 10% e, con gli stessi colori del led, si fa la stessa cosa spegnendo e riaccendendo il mouse. Anche con l'assenza del software, per accedere ai preferiti da internet explorer 11 devo premere il tasto due volte mentre la cosa non mi capita con i segnalibri di firefox.

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Filezilla portable 3.10.3, approfondimento

Nel numero 92 abbiamo visto che quando questa versione chiede d'aggiornarsi lo fa installando una versione installer e dicevo che forse per non farglielo fare basta prepararla all'uso con il router scollegato come del resto avevo fatto. Probabilmente ho svolto questa cosa in xp perché in windows 7 mi chiede sempre di aggiornare il software anche se la preparo con il router staccato e continua a propormi una versione installer e non c'è un pulsante per non fargli ripetere sempre la stessa domanda ad ogni apertura.

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Altri consigli per l'uso di wordpress

In questo articolo do per scontato che tu sappia o abbia letto quanto scritto sull'installazione e i primi passi con wordpres nel numero 92 di Fuori serie. Worpress è un cms, acronimo di content management system, ossia un sistema di gestione dei contenuti di un sito web, dall'interfaccia molto intuitiva e in continua evoluzione sia per quanto riguarda l'aspetto che per le funzionalità e per tanto non è il caso di dilungarci sui vari pulsanti anche perché, oltre alla guida, in rete trovi un sacco di consigli e soluzioni magari dati da persone che l'adoperano da anni e senz'altro più esperte di me che, dopo la scorsa esperienza di pochi minuti, ho ricominciato ad usarlo da meno di due mesi. Contrariamente a quanto scrivevo nel numero 92 di Fuori serie, la scelta del nomeutente durante l'installazione è importante ma non fondamentale per la pubblicazione degli articoli per i quali è possibile usare un nome utente diverso. Praticamente, dopo l'installazione non puoi più cambiare il nome utente che serve per entrare nella bacheca, ossia lo spazio personale in cui fare le regolazioni e scrivere, modificare o cancellare gli articoli, ma per questi ultimi puoi aggiungere un nome pubblico che, come dice il termine, sarà quello con cui vengono firmati i tuoi articoli che nel gergo dei blog si chiamano post. Durante l'installazione svolta nel numero 92, per la localizzazione del database non abbiamo inserito localhost come suggerito ma il numero che ci è stato fornito dal gestore dello spazio web e ciò si rende necessario quando il sito si trova in un server e il database in un altro come nel caso di aruba. Gli articoli che scriviamo e le impostazioni che facciamo vengono memorizzate nel database che non essendo nel server in cui risiedono le cartelle di wordpress non è raggiungibile via ftp ma lo si può esportare, modificare o cancellare eccetera raggiungendolo dal pannello di controllo dello spazio web o, nel caso di aruba, direttamente al link:
myswl.aruba.it
in cui ovviamente verrà chiesto nome utente e password per i database. Inoltre è possibile esportare o importare il database dalla bacheca di wordpress e la sezione strumenti dove è possibile scegliere se esportarlo completamente oppure solo gli articoli. tuttavia in un manuale ho letto che da wordpress il database non viene esportato proprio per intero ma visto che il cms è in continua evoluzione ed il manuale ha qualche anno, questa è una cosa da verificare. Wordpress esporta il database in un file con estensione xml che, per una maggiore accessibilità per chi non vede, è meglio aprire con office word. Da quanto ho letto in un manuale, le immagini accluse agli articoli pubblicati non vengono inserite nel database e la cosa è anche ovvia visto che il database è di piccole dimensioni per contenerle, nel caso di aruba è di un giga. Le immagini vengono inserite nello spazio web in cui risiede wordpress ma di questo non ho esperienza diretta. Wordpress non funziona in spazi web basati su windows dove tra l'altro aruba fornisce un solo database; funziona invece in quelli fatti con linux con i quali aruba fornisce cinque database come abbiamo visto nel numero 92. E proprio perché abbiamo più di un database a disposizione, un trucco per reinstallare wordpress riportandolo al default in breve tempo consiste nel cambiare il numero del database presente nel file wp-config.php che, come dice il nome, contiene la configurazione di wordpress e lo si fa in questo modo:
  1)  dalla cartella principale di wordpress preleva il file wp-config.php oppure prendilo da una qualsiasi altra copia che potresti avere e aprilo con blocconote facendo attenzione che l'acapo automatico sia attivo perché altrimenti non ti visualizza una buona parte del file. Per chi, come il sottoscritto, non conosce il linguaggio php, il file sembra molto complesso ma in realtà noi dobbiamo modificare solo un numero ed esattamente quello del nome del database in uso;
  2)  nel caso di aruba, non conosco gli altri gestori, il nome di un database è composto dal prefisso Sql seguito da sette cifre personali, un sottolineato e un numero da uno a cinque ad indicare il database in uso e presumo che tu stia adoperando il primo. Spostati fino alla riga che inizia con:
('DB_NAME', 'Sqlxxxxxxx_1');
e cambia il numero dopo il sottolineato da 1 a 2;
  3)  Via ftp copia il file wp-config.php così modificato in radice del tuo sito wordpress facendo attenzione che se non l'hai cancellato esiste il vecchio wp-config.php e poi torna al tuo pc;
  4)  sulla barra degli indirizzi digita il nome del tuo sito, dopo un po' partirà l'installazione di wordpress che ovviamente verrà fatta nel secondo database e verranno saltati i passaggi relativi all'inserimento dei dati del database stesso perché già presenti in wp-config.php. Io ho adoperato un nome utente diverso, non so cosa succede ad usare lo stesso del database precedente ma penso che non capiti nulla di grave;
  5)  per tornare alla versione originale del sito ti basterà riportare il numero del database da 2 a 1 nel file wp-config.php come abbiamo visto in precedenza.
Come dicevo, l'interfaccia di wordpress è molto intuitiva ma per poterla adoperare abbastanza velocemente, per chi non vede è indispensabile usare i comandi per accedere ai vari elementi di una pagina web, ad esempio la b per i pulsanti, la c per le caselle combinate e la e per quelle di editazione eccetera, ed è anche indispensabile ricercare le stringhe che in una sessione di lavoro si adoperano spesso; in caso contrario starai lì ad ascoltare tutun tab tab, tutun tab tab, tutun tab tab, perdendo un sacco di tempo e mi viene da dire, parafrasando la divina commedia e la canzone dell'estate 2017, "Lasciate ogni speranza voi ch'entrate". Per scrivere gli articoli, wordpress dispone di due editor: il più completo editor visuale e quello nel formato testo entrambe in costante evoluzione. Purtroppo quello visuale è meno accessibile con jaws; fin che si scrive e basta ba tutto bene ma quando, ad esempio, desideri inserire dei link con l'apposito pulsante o con il comando rapido, spesso te li ritrovi là dove non dovrebbero andare. Ultimamente l'inserimento dei link è stato aggiunto anche nell'editor di testo ma non so se è previsto il comando rapido perché, almeno con la sintesi vocale, digitandolo il programma va da tutt'altra parte. Sembra invece funzionare l'apposito pulsante per l'inserimento del link ma ci ho provato solo due volte e, per chi non vede, forse è più comodo inserirlo manualmente. Infatti l'editor di testo, e forse anche con quello visuale ma non ci ho provato, è possibile inserire manualmente i link e altre cose perché wordpress interpreta il linguaggio html. Per esempio, se vuoi inserire una scritta rossa ti basta digitare:
<font color="#FF0000">stringa</font>
In un sito worpress hai la possibilità di lasciare un commento agli articoli e puoi decidere se lo possono fare solo gli utenti registrati o tutti i visitatori anche se in quest'ultimo caso aumenta la probabilità di ricevere spam costituito da commenti in lingua straniera, soprattutto in inglese ma anche in tedesco eccetera, con indirizzi di posta e nomi utente a volte apparentemente validi e in altri casi strampalati. Naturalmente hai la possibilità di approvare o meno i commenti e naturalmente non è il caso di dare l'approvazione a chi si è divertito a programmare un computer per rompere le scatole. A tale proposito ho notato un difetto: una volta entrati nella sezione per approvare, cestinare o segnalare come spam i commenti ricevuti, ci sarebbe la possibilità di compiere l'azione desiderata selezionando tutto con l'apposito pulsante, scegliendo l'azione da intraprendere e confermare con il pulsante Applica in modo, soprattutto in caso di spam, da non star lì a compiere la stessa azione magari per 30 spam. Purtroppo però la cosa mi funziona assai raramente e spesso la casella in cui scegliere l'azione ed il pulsante Applica non mi appaiono e per il momento non ne ho capito il motivo ed ho segnalato la cosa anche nel forum di wordpress. A tale proposito, l'iscrizione al forum su wordpress comporta l'uso del codice captcha costituito, purtroppo, da immagini (ad esempio dei veicoli). Per fortuna c'è la possibilità dell'audio con dei numeri che in questo caso risulta abbastanza comprensibile e quindi utile a chi non vede. Lo so che forse farò incavolare qualcuno ma a proposito dell'iscrizione al forum e rivolgendomi a chi non vede dico questo: a volte certi ciechi sanno essere proprio dei rompiscatole e non è il caso di mettere in pratica questa caratteristica anche nel forum di wordpress chiedendo cose assurde o pretendendo l'impossibile subito e presto. Lo so, non tutti i ciechi sono così, ma, come ci sono normodotati insopportabili, analogamente ci sono non vedenti scocciatori che a volte adoperano il pretesto dell'handicap proprio per rompere le scatole. Affinché non vi siano equivoci su quanto ho appena scritto, termino con un esempio che non c'entra con wordpress ma che risulta assai istruttivo per ciò che voglio dire. Una mattina mi telefona un cieco e mi passa il tecnico che era li da lui a mettergli a posto il pc. Il tecnico più o meno dice: "è tutta questa mattina che sto provando a mettere a posto il computer di mister x ma non ci sono riuscito; desidera che jaws legga direttamente il desktop all'avvio e ho provato a togliere tante cose all'avvio in msconfig ma non so più cosa togliere e cosa fare". Resto un attimo interdetto e poi rispondo: "Ma... a dirti il vero non so nemmeno se jaws mi legge il desktop direttamente o no; se non lo legge, per andarci premo il click sinistro o tab... insomma muovo un po' le cose e vado al desktop ma ad una puttanata del genere non ci faccio mai caso. Ma lascia perdere! Non cade il mondo se per leggere il desktop il tuo cliente deve premere un tasto! Lascia perdere!". Chi vuol capire...

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l'opzione di windows 10 che consiglio di disattivare

Questa prova è stata eseguita con la versione 1607.
Per velocizzare le operazioni, oltre che dal sito ufficiale, windows 10 può scaricare gli aggiornamenti da altri computer appartenenti alla tua rete, ossia la rete locale, ma anche da altri computer collegati ad internet. Consiglio di disattivare soprattutto quest'ultima opzione perché, a mio avviso, non solo è una bella porta aperta per i maleintenzionati, ma come io posso prendere gli aggiornamenti dagli altri computer gli altri li possono prendere da me riducendomi la banda per la connessione internet che diventa ovviamente più lenta e la cosa è particolarmente significativa per chi non ha una connessione veloce. Di seguito i passaggi per disattivare le opzioni citate tenendo conto che chi ci vede userà il mouse al posto del tasto tab e, ovviamente, non dovrà tenere conto di ciò che dice la sintesi che ovviamente non adopera:
  1)  premi windows+i per accedere alle Impostazioni, premi una volta tab e dall'elenco che ti appare dai invio su Aggiornamento e sicurezza;
  2)  sempre col tuo amico tab vai a scegliere le Opzioni avanzate e all'interno di queste vai al link
Scegli come recapitare gli aggiornamenti;
  3)  chi usa la sintesi deve farsi due palle perché bisogna ascoltare per intero la riga che inizia con:
Quando questa opzione è attivata,
se al termine dice che il pulsante è attivo, cosa che penso sia per default in tutti i pc, hai altri due pulsanti radio; uno attiva lo scaricamento degli aggiornamenti solo dalla rete locale mentre l'altro usa sia la rete locale che internet. Puoi selezionare lo scaricamento degli aggiornamenti solo dalla rete locale oppure, disattivando il pulsante generale della riga vista prima, inibire entrambe le opzioni. Fai attenzione che, in questo caso, la sintesi non dice che il pulsante è disattivato ma solo pulsante.

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Movimento animalista, una moda da non seguire

Questo articolo è stato publicato per la prima volta sul mio blog
www.norobot.it
il 26 maggio 2017 nella categoria attualità.

Questo articolo va molto al di là dei giochi politici per i quali qualsiasi moda è valida per acchiappare voti. La cosa non mi sorprende per niente, se un giorno saltasse fuori la moda delle “Mutande in testa” o quella di lavarsi i denti con la patina da scarpe e fosse molto seguita dalla gente, senz’altro ci sarebbe qualche politico pronto a “condividerla” ed è per questo che è nato il movimento animalista della Brambilla. Ma il fatto che certe cose siano di moda non significa a priori che siano giuste o giuste al 100%. Al di là del movimento citato, ecco come la penso.
Quando nelle domeniche d’autunno mi spostavo in bicicletta dal mio paese ad un altro percorrendo una strada poco trafficata sentendo gli spari dei cacciatori,provavo angoscia, tristezza e anche un po’ di rabbia. Angoscia e tristezza perché l’idea d’iniziare una bella giornata di sole con il sangue era racapricciante. Rabbia perché si trattava d’ammazzare animali aprofittando un po’ che magari erano leggermente rattrapiti dai primi freddi e lo si faceva, e lo si fa, non per fame ma per sport, per divertimento. Capirai che divertimento! Inoltre, pur vivendo in campagna, non ho mai goduto quando si ammazzava una gallina e quando una volta mi hanno chiesto di tenere fermo un tacchino per ucciderlo non ce l’ho fatta. Potrei continuare con altri esempi ma penso che questi bastino a far capire che non sono uno che gode della sofferenza degli animali. Ma del resto, chi è che gode per la loro sofferenza? Forse un sadico, un criminale eccetera, le persone “normali” certamente non godono per niente. Però un po’ ipocrita lo sono anch’io visto che la carne la mangio e questa ovviamente proviene da animali ammazzati anche quando la trovi in bella mostra e ben confezionata nei supermercati. Tuttavia queste sono le contraddizioni della natura che è tanto bella ma anche tanto crudele, cattiva e perfida. Senza andare a scomodare gli animali feroci, immagina d’avere un gatto e un canarino. Dopo aver nutrito il tuo caro e buon micino con tutte le scatolette possibili tanto che se ne resta lì a sonnecchiare, apri la gabbia del canarino e… con un guizzo che non ti aspetteresti il gatto l’ha già mangiato! E l’ha fatto non per fame o perché il canarino fosse un pericolo per lui ma semplicemente perchéè fatto così, buono in apparenza, crudele e cattivo nei fatti. Purtroppo la natura è fatta così, ha i suoi lati positivi e quelli negativi e non ci possiamo far niente. Cosa fanno invece molte persone ai giorni nostri? Costruiscono una realtà virtuale della natura, una realtà che è solo dentro la loro testa, una loro immaginazione. Così il loro cane, il loro gatto, il loro coniglio e, nei casi estremi anche il loro maiale, diventa un idolo a cui fanno dire tutto ciò che a loro piace sentirsi dire. La frase tipica che si sente dire nei confronti di un cane o di un gatto è: “Gli manca solo la parola!”. Sfido io, gli fai dire tutto ciò che ti fa comodo… Prima d’arrivare alle conclusioni ti faccio un altro esempio: cosa diresti se nel venire a casa tua mi mettessi a rovinare il prato, il divano, le tende, il computer eccetera? Forse mi denunceresti cacciandomi fuori casa con un bel vaffanculo! Ma se a fare le stesse cose scritte sopra fosse stato il tuo cane, questo rimarrebbe buono, bravo, intelligente, affettuoso, e lo accoglieresti con le parole: “dai Nicola, vieni qui dalla mamma” baciandolo affettuosamente… bla, che schifo! Ma non senti che il cane puzza? Tutto questo per dire che ormai gli animali, anzi è meglio dire certi animali, non solo hanno gli stessi diritti di un uomo (nome compreso) ma ne hanno anche di più. E quando si fonda un movimento o qualsiasi altra cosa che mette sullo stesso piano esseri umani ed animali o addirittura mette gli uomini al secondo posto, io proprio non ci sto. Non ho mai maltrattato animali e non ho nessuna intenzione di farlo, però penso che gli animali debbano essere trattati come tali facendo svolgere a loro la funzione che la natura stessa gli ha assegnato. Un animale sta di certo molto meglio a scorazzare per i prati piuttosto che chiuso in un appartamento con il vestitino e il capottino per quando esce con la signorina che per non sporcarsi le unghie laccate non raccoglie la cacca puzzolente del suo migliore amico che altri pesteranno mandandola a quel paese. Quanto poi al mangiare animali, beh, anche in questo caso la natura ci insegna come fare: gli animali si mangiano tra loro, e perché noi non dovremmo mangiarli? O forse dobbiamo dare ai cani il cibo vegano per far andare avanti le industrie che lo producono? E visto che anche le piante sono esseri viventi, facciamo a meno di mangiare anche l’insalata? Un’altra puttanata dei nostri giorni è che gli animali debbano essere ammessi per forza in tutti i luoghi pubblici; a parte i cani guida per ciechi, che tra l’altro rimangono fermi là dove il cieco li ha abbandonati, per il resto penso sia una cosa assai fastidiosa. Pensa ad un supermercato in cui il cane va ad annusare il pane, la frutta eccetera… Ma che schifo! Sì, lo so che ci sono persone che toccano il cane e poi mangiano senza battere ciglio, personalmente pur abitando in campagna e fin da piccolo ogni qualvolta toccavo un animale mi sono sempre lavato le mani prima di mangiare e mi sembra giusto così. Quanto alla sperimentazione di medicinali dico no a quella inutile o superflua che serve solo a far guadagnare qualcuno, dico un deciso sì quando tale sperimentazione serve a salvare delle vite umane perché, lo ripeto, prima viene l’uomo e poi vengono gli animali. Quanto poi ai ristoranti con il menu per cani, i massaggi per cani e tutte le altre puttanate che l’industria del profitto è riuscita ad inventare, beh, sono un’ingiustizia nei confronti di chi ogni giorno muore di fame. D’accordo che ognuno spende i propri soldi come vuole, però altrettanto libero sono io di rimanerne schifato. E sarebbe anche ora che la si smettesse con il solito luogo comune che afferma: “chi non ama gli animali non ama nemmeno l’uomo”. Queste generalizzazioni sono assurde anche perché personalmente ho sentito diversi animalisti che “Amano”, (ovviamente a modo loro( gli animali ma nei confronti degli esseri umani hanno una cattiveria… Ma se improvvisamente al tuo cane venisse la parola e quando, invece di farlo scorazzare liberamente, lo coccoli con i massaggini pagati profumatamente ti mandasse a quel paese, lo ameresti ugualmente?

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