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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Quando un motore di ricerca dice le bugie e quattro alternative a google

Funzioni scheda madre Gigabyte ga-z170-hd3p non inserite nel manuale

Introduzione

F9 all'avvio del pc

F12 all'avvio del pc, menu boot per la sessione di lavoro corrente

Print screen con f12 dall'interno del bios

Approfondimento e rettifica su wsus offline update

Installare windows 7 in computer con scheda madre recente

Installare i driver di una scheda madre recente

brltty per windows: installazione, configurazione e uso

Informazioni da sapere prima dell'installazione

Installazione in xp e windows 7 32 e 64 bit

Installazione in windows 10 32 e 64 bit

Approfondimento sul programma rufus

Installare freedos 1.2 da chiavetta usb con accorgimenti per non vedenti

Introduzione e materiale occorrente

Prepariamo l'hard disk

Prepariamo la chiavetta da cui installare Freedos

Avvio da chiavetta ed installazione di freedos

Fare il backup del sistema da dos con scheda madre moderna

Alimentatore/caricabatterie per rasoio

Preistoria informatica: un pentium 66 che non vuol morire e le password che s'inseriscono da sole


Quando un motore di ricerca dice le bugie e quattro alternative a google

Nel cercare qualcosa in rete certamente ti sarà capitato di cliccare su uno dei risultati e di sentirti dire che la pagina è stata rimossa. In certi casi può essere vero ma in tanti altri il motore ti sta dicendo una bugia come pinocchio perché non ha i dati aggiornati ed il bello è che non gli cresce nemmeno il naso! Infatti, come forse saprai o immagini, quando dai il via ad una ricerca, il motore non fa la scansione dell'intera rete per la quale, per quanto veloci e numerosi possano essere i computer impiegati, ci vorrebbe un sacco di tempo. Usa invece delle mappe che se non vengono aggiornate lo fanno comportare come pinocchio faceva nei confronti del grillo parlante. Ecco un esempio. Lo scorso dicembre ho pubblicato Fuori serie n.97 mettendolo nella sezione del sito in cui ci sono i numeri dell'anno in corso dove ci è rimasto per poco perché nei primi giorni di gennaio 2017 l'ho spostato negli archivi degli anni precedenti. Verso la fine di gennaio ho cominciato a fare delle prove con google e con lycos, un vecchio motore ancora presente in rete, prima cercando qualche stringa presente nel mio sito e successivamente cercando l'intero titolo del primo articolo del numero 97 di Fuori serie. I due motori me lo trovavano ancora nella pagina dell'anno in corso con la conseguenza che se ci cliccavo sopra il numero 97 di Fuori serie non si apriva e naturalmente mi diceva che la pagina era stata rimossa. In realtà la pagina era stata semplicemente spostata ma i due motori non se n'erano ancora accorti. Però è anche ovvio che se i due motori trovavano il numero 97 di Fuori serie, senz'altro avevano aggiornato la loro mappa includendo quel frammento del mio sito nell'ultima parte di dicembre o al massimo nei primissimi giorni di gennaio perché se l'avessero fatto prima non avrebbero trovato il numero 97 che ho messo quasi a fine mese di dicembre e se l'avessero fatto dopo l'avrebbero trovato nella sezione dedicata agli archivi degli anni precedenti. Oggi siamo al 30 marzo e google si comporta ancora come scritto sopra e quindi, almeno per ciò che riguarda il mio sito poco frequentato e di scarsa importanza, non ha ancora aggiornato la mappa. Non è così invece con lycos anche se non so da quanto tempo si sia aggiornato perché era un pezzo che non lo adoperavo. Senza pretendere d'essere importante come lo possono essere i siti commerciali eccetera, certo è che non sempre con google si hanno le informazioni più aggiornate. Tuttavia metto
www.lycos.com
come alternativa a google con un punto interrogativo perché è andato bene fino a questa mattina mentre da oggi pomeriggio e per motivi che non sono riuscito a capire, pur trovandomi la pagina giusta non la apre, salvo una volta che sembra averlo fatto per caso, e non dà nessun errore; con computer e siti differenti fa la stessa cosa. Cos'hanno cambiato oggi pomeriggio? Sarà una cosa transitoria o per sempre? Errore di sintesi o altro?
Nota: a parte il problema con lycos, sulla priorità con cui vengono mostrate le informazioni e sul tipo di siti maggiormente evidenziati e sul modo di farsi trovare maggiormente dai motori c'è tutta una letteratura che esula da questo articolo.
Con le modalità scritte sopra, in questo mese di marzo ho provato altri tre motori di cui, qwant e duckduckgo, mi hanno dato subito la pagina di fuori serie n.97 mentre il terzo, ecosia, me l'ha mostrata solo oggi ma potrei aver sbagliato qualcosa magari omettendo le virgolette che invece sono importanti anche al di là di google.
www.qwant.com
e
www.duckduckgo.com
promettono di non tracciarti e quindi di rispettare la tua privacy; il primo è nato in Francia mentre l'altro, duckduckgo, che tradotto dall'inglese potrebbe essere anatra anatra vai, forse è nato in Germania. Al di là del mio sito, con qwant ho trovato ai primi posti un'informazione che con google non era tra i primi risultati e quindi anche la politica di priorità con cui vengono visualizzate le informazioni forse cambia da motore a motore.
www.ecosia.org
promette d'investire i soldi della sua pubblicità piantando alberi e credo sia una buona cosa. Naturalmente non ho strumenti per sapere con certezza che sia mantenuto quanto promettono i tre motori citati ma tanto vale provare ed inoltre è meglio avere delle alternative a google sia per la ricerca e sia per non agevolare con il nostro lavoro quotidiano sempre le solite persone. In fin dei conti a provarli non costa niente. Naturalmente in rete ci sono altri motori ma io ho provato solo questi.

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Funzioni scheda madre Gigabyte ga-z170-hd3p non inserite nel manuale

Introduzione

Consiglio la lettura di questo e altri articoli che riguardano la scheda madre in oggetto anche a coloro che non la possiedono perché, oltre all'eventualità d'incontrarla in lavori di riparazione, con le opportune rettifiche quanto scritto di seguito può essere valido per l'uso di schede simili.
NelLe funzioni elencate di seguito ci sono cose per me ancora poco chiare sia perché non sempre si capisce tutto subito ma soprattutto perché in questa situazione non mi è possibile leggere o stampare le schermate autonomamente. Immagina quanto segue: chiami una persona vedente che ti dà un'occhiata allo schermo così com'è capace (anche i vedenti hanno difficoltà con l'inglese e non capiscono sempre tutto di primo achito come è ovvio che sia). comunque ti sembra d'aver capito abbastanza ma quando il vedente se n'è andato ti accorgi che qualcosa non torna e non potendo leggere lo schermo cominci a fare ipotesi ed esperimenti per confermarle e magari quando pensi d'aver capito dove sta l'inghippo ti accorgi che in un'altra situazione le cose non sono come pensi. Ed allora cosa fai? Chiami la persona vedente ancora per la stessa cosa? Eh, prima di scocciare, almeno io, ci penso più di una volta! Un po' più semplice è la vita di chi vive con una compagna o un compagno vedente in grado di guardare certe cose perché a volte per capire dove sta l'inghippo bastano cinque minuti. Certo, è ovvio che se chiami la moglie di notte fin che dorme, come minimo ti manda a fanculo e ben ti sta! Ma con un minimo di buon senso chi vive con qualcuno può risolvere assai più facilmente certi problemi. Ho scritto queste note non per piangermi addosso ma semplicemente perché certe cose fanno parte della mia vita e sarei sciocco se non me ne rendessi conto e Fuori serie non è tecnica descritta asetticamente. Le prove svolte di seguito sono state fatte con la versione di bios/uefi f5 della scheda, adesso c'è la versione f20 anche se nel sito di Gigabyte si passa direttamente dalla pubblicazione del bios versione f5 a f20 e quindi non so se hanno fatto le versioni intermedie o se erano talmente schifose da non meritare d'essere pubblicate. Per quanto ne so, la versione f20 del bios serve per i processori di settima generazione, naturalmente quelli che hanno il socket lga1151 che la scheda supporta (il processore visto nello scorso numero era della sesta generazione).

F9 all'avvio del pc

Premendo questo tasto allavvio del pc questa scheda dà informazioni in inglese sul processore e la scheda stessa; non si leggono o stampano con gli strumenti per non vedenti. Non so dirti molto di più anche perché chi mi ha guardato lo schermo non andava molto d'accordo con l'inglese stramaledetto così come non ci vado d'accordo io.

F12 all'avvio del pc, menu boot per la sessione di lavoro corrente

Con questo tasto si attiva il menu boot della scheda le cui regolazioni saranno valide solo per la sessione di lavoro corrente. E' una funzione assai utile ad esempio per avviare il computer da chiavetta dos senza mettere le mani sulla priorità di boot del bios con il rischio di mettere fuori posto qualcosa soprattutto se sei non vedente con l'impossibilità di leggerlo. Tuttavia in questa scheda si può entrare nel bios anche dal menu boot per la sessione di lavoro corrente ma si tratta sempre dell'ultima riga tra le opzioni disponibili e quindi basta farci un po' di attenzione ed inoltre se pensi d'essere entrato nel bios per sbaglio, basta spegnere o resettare senza salvare eventuali modifiche. Forse ricorderai che il menu boot per la sessione di lavoro corrente della ga-p55a-ud3 di Gigabyte era stampabile in braille e conteneva tutte le periferiche da cui era possibile avviare un pc anche se non erano collegate. Quello della ga-z170-ud3p che sto sperimentando, oltre a non essere stampabile in braille mostra solo alcune periferiche e, per quanto ho capito finora, solo quelle collegate ma con una logica che non mi è del tutto chiara e quindi Risulta un po' meno accessibile ma non impossibile da usare da chi non vede. Non so se l'ordine in cui appaiono le periferiche di questo menu tiene conto anche della priorità di boot settata nel bios, in ogni caso le prove che ho svolto avevano sempre il masterizzatore come primo dispositivo e non ho potuto fare prove con priorità diversa perché non posso stampare le schermate.

Avvio da cd/dvd

Prima riga=masterizzatore con cd di avvio in modalità "classica",
seconda riga=hard disk,
terza riga=masterizzatore con cd di avvio per uefi.
Dando invio su avvio per uefi, il cd si carica ugualmente anche se non è stato masterizzato per lui (provato con dos microsoft e freedos con cd preparati con il vecchissimo easy cd 6). Se sei non vedente, nel fare un cd di avvio per dos puoi aggiungere un segnale acustico all'avvio in modo da essere certo che si è caricato e nel caso di freedos puoi usare il suo comando interno beep. Per motivi che non mi spiego è capitato che il cd con avvio "classico" occupasse sia la prima che la seconda riga mandando il cd per uefi alla quarta. Quando il cd non c'è, dando invio sulla prima riga parte il disco fisso, forse perché non potendo avviare da cd cerca la prima periferica disponibile, hard disk che ovviamente parte anche dando invio sulla seconda riga. Dando invio sulla terza riga, quella che servirebbe per cd per uefi, si va nel bios anche se per alcune sessioni di lavoro mi partiva sempre il disco fisso ma potrei aver sbagliato o forse c'è qualcosa che cambia nel tempo a seconda delle funzioni svolte. Se oltre al cd inserisco una chiavetta, questa si posiziona dopo il disco fisso ossia sulla terza riga e il cd per uefi passa alla quarta.

Avvio da chiavetta

Come si può intuire avendo letto qui sopra, l'avvio da chiavetta si fa dando invio sulla terza riga mentre con le prime due righe parte il disco fisso. Ma se al posto della prima chiavetta ne collego un'altra oppure collego un disco esterno, l'avvio passa alla riga quattro e vi rimane anche se torno a collegare la prima chiavetta. Per due volte è tornata da sola alla riga tre, di solito devo invece avviare il computer da cd o da lettore per floppy esterno almeno una volta e successivamente avviarlo da chiavetta che sarà tornata alla terza riga. Per quanto provato finora, l'anomalia scritta sopra non avviene quando collego i dischi in ambiente windows. Insomma, per motivi che non ho capito, la chiavetta si avvia dalla riga tre o dalla quattro e la cosa è fastidiosa soprattutto per chi non vede ma bisogna abituarsi. Sì, lo so, era tanto meglio quando si poteva avviare il computer da dos con il floppy interno, dispositivo piccolo e poco affidabile ma tanto comodo per chi non vede.

Avvio da floppy esterno

Dare invio sulla quarta riga, con le prime tre parte il disco fisso e per quanto ho provato finora la situazione sembra stabile. Con il lettore con cui ho fatto la prova, se il dischetto è inserito, all'avvio del computer senti che si muove e un pochino si muove anche quando dai invio per avviare windows da disco fisso.

print screen con f12 dall'interno del bios

Si tratta di una funzione scoperta per caso entrando nel bios quando c'era una persona vedente ma che purtroppo non ho provato fin che c'era. Con f12 premuto dall'interno del bios si attiva la funzione print screen, stampa schermo, su una unità formattata in fat o fat32. La cosa mi incuriosiva molto perché potendo inviare ad un file il contenuto delle schermate e riuscendo a leggerlo con un secondo pc, con un po' di pazienza avrei potuto capirlo abbastanza bene e magari anche fare qualche regolazione. Certo, la cosa sarebbe stata macchinosa e richieideva un bel po' di tempo ma tanto noi non vedenti di tempo ne abbiamo da vendere. Ma ti sei già incavolato? Scherzavo! Semplicemente ripetevo la cavolata che certi normodotati dicono nei confronti di chi non vede senza mai aver provato a fare certe cose ad occhi chiusi. Per provare la funzione, all'inizio ho messo un floppy in un lettore esterno in modo d'avere un riscontro acustico di ciò che facevo scoprendo che il dischetto veniva scritto non appena premevo f12. Nel floppy trovavo file con estensione bmp di 0 byte e pensando che la cosa succedesse perché il file da scrivere era troppo grosso per stare nel dischetto e alla fine rimaneva a 0 byte, ho inserito una chiavetta nella quale però certi file continuavano ad essere di 0 byte mentre altri avevano una determinata lunghezza. Con omnipage e finereader non sono riuscito a fare un'acquisizione decente per capire cosa c'era nell'immagine (naturalmente ho usato i file che la contenevano e non quelli di 0 byte), e la stessa cosa succedeva stampandola ed acquisendo il foglio con lo scanner. Inviando le immagini per email a chi le può osservare ho scoperto che contenevano solo il nome del disco ed il percorso del file il cui nome, come già sapevo, è costituito dalla data e l'ora in cui è stato salvato. Ma che senso può avere salvare un file per metterci dentro solo la data e l'ora in cui è stato salvato? Così mi sono fatto guardare lo schermo e nel constatare che mi chiedeva di selezionare dove salvare il file sono rimasto perplesso perché sapevo che la scrittura avveniva non appena premevo f12. Ho provato a dargli un nome ma il sistema ne usava uno suo e la persona non sapeva come selezionare ed inoltr io mi aspettavo che questo stramaledetto file venisse collocato nella chiavetta ma non lo trovavo e quando la persona non c'era più, marameo curucucù, ho trovato due file nella partizione in fat32 del disco interno i quali però hanno un nome che in qualche modo si avvicina alla schermata da cui provengono e sono un po' più grandi dei precedenti. Con l'ocr sono riuscito a capire che erano senz'altro diversi e ne avrò conferma inviandoli per email sapendo che contengono la schermata del bios da cui sono stati salvati. Nel frattempo, visualizzandone le proprietà con paint, ho visto che hanno una risoluzione molto bassa ed è per questo che l'ocr fa schifo. Inoltre, per motivi che non mi spiego, non riesco più a mandare il salvataggio nel disco interno e continuo invece ad avere quei file con il nome composto dalla data e l'ora e dimensioni ridotte su una chiavetta che non servono ad un fico secco. Alla fine mi domando questo: perché il salvataggio è avvenuto e si è comportato nel modo descritto sopra solo quando c'era la persona vedente? Sbaglio qualcosa io o c'è un problema saltuario nel bios? Tra l'altro ho provato a cercare questa funzione in rete senza trovare ciò che mi serve. Avrei potuto scriverti i risultati delle prove in poche righe ma lascio l'articolo così perché Fuori serie non è solo tecnica ed il mio scopo è anche quello di metterci un po' di umanità e di far sapere come arrivo o non arrivo a certe conclusioni in modo che altri possano trarre vantaggio dalle mie esperienze. Inoltre ho anche lo scopo di portare a conoscenza di quanto tempo ci vuole per arrivare a certi risultati che in questo caso sono scarsi e quindi se trovi qualcosa in merito a quanto scritto sopra fammi sapere.

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Approfondimento e rettifica su wsus offline update

Ho parlato abbastanza dettagliatamente di questo programma nel numero 96 e qui approfondisco e rettifico quanto segue.
Se mi leggi da un pezzo sai bene che io e l'inglese non andiamo d'accordo e, aggiungo, oltre a non saperlo non mi piace con la conseguenza che quando imparo qualche termine spesso me lo dimentico. Con molta probabilità il blocco del programma segnalato nel numero 96 non c'era, semplicemente avevo capito male l'inglese stramaledetto anche se attualmente ho trovato un altro errore: sarà reale o dovuto ancora alla mia ignoranza rispetto alla lingua maggiormente usata nel mondo? Andando con ordine, ecco come stanno le cose. Il mio dvd installa windows 7 con internet explorer 8 come del resto suppongo facciano la stragrande maggioranza dei dvd con tale sistema. Dopo aver installato windows 7 ed aver scaricato gli aggiornamenti con wsus offline update come spiegato nel numero 96, ho cliccato su updateinstaller per installarli scoprendo che da questa situazione di base il programma dà un avvertimento su internet explorer e, se non ho capito male, sembra dire che verrà aggiornato ma di fatto al termine dell'installazione mi rimane alla versione 8 pur avendoci provato più volte e in più modi. Inoltre durante la prima fase d'installazione degli aggiornamenti ottengo degli avvertimenti e dei file che non trova e, una sola volta, sono riuscito ad ascoltare anche la scritta internet explorer; ma perché non li scarica? Internet explorer verrà immediatamente aggiornato quando farai i normali aggiornamenti con windowsupdate. se prevedi d'aggiornare altri computer partendo dalla stessa situazione del pc appena aggiornato, per non perdere nuovamente il tempo del download ti conviene salvare da qualche parte tutte le cartelle di wsus offline update in modo che per il prossimo pc cliccherai subito su updateinstaller. Per l'installazione degli aggiornamenti, il programma può richiedere o meno uno o più riavvii del computer che dipendono dallo stato di aggiornamento da cui sei partito e dai componenti che hai deciso d'installare. Per farli automaticamente, prima di cliccare su Start per iniziare l'aggiornamento attiva l'opzione
automatic reboot and recall
da quanto capisco dall'inglese, per usare questa opzione bisogna che uac, user account control, sia a zero, ossia disattivata e siccome è una delle prime cose che disattivo, nel mio caso era già disattivata e non ho provato ad attivarla. Per chi non vede, l'attivazione di questa opzione offre anche il vantaggio che la sintesi vocale NVDA parlerà come una pettegola solo fino al primo riavvio mentre per il resto del lavoro e se è stata regolata per farlo, parlerà solo nella finestra di logon anche se è stata attivata l'opzione Esegui NVDA all'avvio di windows; ma non preoccuparti che ricomincerà a parlare non appena il lavoro è terminato. Nel frattempo sentirai un suono di windows prima del riavvio e il suono di avvio del sistema quando si ricarica. Se non viene attivata l'opzione automatic reboot and recall, quando il computer necessita di un riavvio si sente un beep e si ferma al prompt dei comandi con la conseguenza che dovrai riavviarlo manualmente e sempre manualmente richiamare updateinstaller per continuare l'aggiornamento.
Se oltre al riavvio automatico vuoi che il computer si spenga quando l'aggiornamento è terminato, prima di cliccare su start attiva anche l'opzione
shut down on completion
Cosa può essere avvenuto quando nel numero 96 ho segnalato un blocco? Probabilmente dopo aver sentito il numero dell'aggiornamento che pensavo mi bloccasse il programma ho zittito la sintesi e non mi sono accorto che si era fermato al prompt dei comandi per un riavvio dove senz'altro avrò fatto alt+f4 o qualcosa del genere per uscire, di sicuro non ho adoperato exit perché altrimenti mi sarei accorto d'essere al prompt. Successivamente ho continuato l'aggiornamento con update.cmd ma per quanto avevo fatto in precedenza il computer non necessitava più di riavviarsi ed è andato dritto fino alla fine e da questo ho pensato che per i 64 bit updateinstaller.exe avesse dei problemi risolvibili usando update.cmd. Da notare che con update.cmd bisogna per forza fare i riavvii manualmente a meno che non si possa modificare il file in tal senso (ricordo che un cmd non è altro che un file di testo con righe di comando). Non mi vergogno a segnalare gli errori che faccio sia perché non mi ritengo perfetto ma anche perché possono essere istruttivi e di avvertimento per altri: spesso gli errori che si fanno sono i più banali e sciocchi e, anche se spesso non lo dicono, avvengono anche tra le persone che si credono super esperte.

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Installare windows 7 in computer con scheda madre recente

In questo articolo do per scontato che tu sappia o abbia letto quanto scritto a riguardo dell'installazione di windows 7 nei numeri precedenti.
Non è detto che in un computer desktop con scheda madre recente si debba per forza installare windows 10 e dei motivi per non farlo ce ne possono essere tanti e uno tra tutti è che nel fare qualche prova con windos 10, al di là dell'assistente vocale che tra l'altro, voce a parte, mi piace poco, non ho trovato niente d'interessante ma solo ulteriori ostacoli all'accessibilità per chi non vede. Inoltre in un computer desktop puoi fare il boot da più dischi e nessuno ti vieta d'avere entrambe i sistemi operativi. Le prove scritte di seguito sono state fatte con la scheda madre Gigabyte ga-z170-hd3p. Dopo aver provato ad installare windows 7 in un'unica partizione usando diskpart come spiegato nel numero 88, ho notato che qualcosa non quadra ma non ho approfondito la questione perché, a causa di quanto scritto di seguito, è meglio se da non vedenti facciamo in un altro modo. Con la scheda citata, l'installazione di windows 7 attiva l'audio ma non la rete come del resto avveniva con la vecchia ga-p55a-ud3 e fin qui poco male. La cosa più scocciante è invece che prima d'installare i driver della scheda madre, alle porte usb, comprese le 2.0, non si possono collegare chiavette o hard disk esterni e quindi, a meno di non aver messo certi programmi in una seconda partizione del disco di sistema, l'unico modo per attingere a software diversi dal sistema operativo è il cd/dvd. Per chi non vede ciò costituisce un'ulteriore limitazione perché se è vero che si può masterizzare NVDA portable in un cd/dvd, è altrettanto vero che se avviato da tale supporto questo screen reader presenta i limiti seguenti:
  1)  il caricamento è molto lento soprattutto se si è adoperato un cd riscrivibile di vecchia generazione;
  2)  non potendo scrivere su disco, non permette di fare le impostazioni;
  3)  se con tale versione di NVDA portable decidi di copiare la medesima nel disco fisso in modo che sia più performante, una volta fatta questa operazione non puoi scaricarla dalla memoria per caricare quella appena copiata nell'hard disk e devi riavviare il sistema caricandola "Al buio". La cosa mi è andata bene in un pc mentre in quello con la nuova scheda madre e per motivi che non so ho dovuto fare un secondo riavvio.
Tornando alle porte usb della scheda, appena installato windows 7 è possibile collegarvi solo una tastiera e, nella 3.1 di tipo A, nemmeno quella. Ironia della sorte, con freedos tutte le usb funzionano perfettamente senza bisogno di driver. Per quanto scritto fin qui è meglio se per l'installazione di windows 7 procediamo in questo modo e la cosa può essere valida anche per schede più datate:
  1)  prendi il disco in cui desideri installare il sistema e collegalo ad un computer funzionante come secondo disco interno o esternamente tramite un adattatore usb/sata o un box usb o ancora come esata;
  2)  con Aomei partition assistant fai due partizioni o anche più di due se lo ritieni opportuno: la prima dovrà per forza essere in ntfs mentre la seconda potrà anche essere in fat32. Per la prova io le ho fatte entrambe primarie. Se il disco conteneva dati, nel cancellarli prima di fare le nuove partizioni fai attenzione che il disco collegato può essere visto come primo o secondo hard disk a seconda dei casi. Per motivi che non ho approfondito, con lo stesso computer il disco collegato come esata mi viene visto come secondo hard disk quando uso windows 7 e come primo disco se uso il maiale di windows 10. E' vero che il cavo esata è collegato a sata2 e magari la cosa non capita in schede più recenti in cui c'è solo sata3, però uomo avvisato mezzo salvato!;
  3)  Fatte le partizioni, nella seconda partizione mettici NVDA (magari entrambe le versioni, ossia quella installer e quella portable) e tutte quelle utility che prevedi d'usare come ad esempio, se hai fatto la partizione in fat32, un programma dos per il salvataggio se fai ancora il backup con tale sistema, i programmi per vedere la temperatura e la velocità del disco ma soprattutto i driver della scheda madre se li hai scaricati da internet e quindi non adoperi il dvd per installarli (vedi l'articolo successivo per i dettagli);
  4)  riporta il disco nel nuovo computer e fai i passaggi d'installazione di windows 7 riportati nel numero 88 saltando il 2 che riguarda diskpart. Contrariamente a quanto rilevato con le prove precedenti, con la nuova scheda il passaggio 7 fa funzionare il dvd sempre alla stessa velocità ed esegue due riavvii al posto di uno. Se non hai un residuo visivo che ti permette almeno di vedere quando una schermata cambia, è importante che il piccolo altoparlante all'interno del case sia attivo e funzionante in modo da sentire il beep di ok quando il computer si riavvia e a tale proposito ci sono delle schede madri in cui il suono non viene emesso quando da bios è settato l'avvio veloce;
  5)  dopo l'installazione e le regolazioni necessarie per avere un computer un po' più agevole come ad esempio la disattivazione di uac e la visualizzazione di tutti i file e tutte le estensioni, per l'aggiornamento del sistema puoi usare il classico windowsupdate oppure wsus offline update come spiegato nel numero 96 e come approfondito nel paragrafo precedente.

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installare i driver di una scheda madre recente

Il fatto d'aver acquistato una scheda madre abbastanza recente non significa a priori che il programma che gestisce l'installazione dei driver e di altre utility sia compatibile con windows 10. Infatti la ga-z170-hd3p di Gigabyte che sto provando ha tale programma incompatibile con windows 10 anche se nel dvd ci sono driver per tale sistema. Pur non avendo fatto l'installazione in windows 10 ma solo provato il dvd in un computer in cui c'era, immagino che a quel punto l'unico modo per installare i driver sia di farlo modulo per modulo cliccando sull'eseguibile per l'installazione dei singoli driver come del resto si fa quando li si scarica da internet. E visto che il software è in continua evoluzione, prima di adoperare il dvd ti conviene guardare se nel sito del produttore non vi siano driver più aggiornati per il tuo modello di scheda anche se la vuoi installare in windows 7. Nel caso di Gigabyte, la suddivisione del sito non è quella del dvd ed inoltre vi sono driver che vanno bene da windows 7 in poi mentre altri sono specifici per un determinato sistema, ad esempio windows 8.1 o windows 10. Inoltre ci sono driver che per essere installati richiedono che in precedenza sia stato installato un aggiornamento di windows 7 chiamato hotfix mentre altri richiedono che sia presente .net framework da una determinata versione in poi (programmi che pur appartenendo a Microsoft trovi sia nel sito che nel dvd di Gigabyte). Per quanto detto fin qui, oltre a scaricare i driver, ed eventualmente anche le utility, ti conviene suddividerli in cartelle e in ognuna di queste mettere degli appunti in un file leggimi in cui, ad esempio, scriverai se appartengono al chipset, il percorso originale del dvd, se richiedono .net framework eccetera. Lo so, ci vuole tempo, ma scaricare come un'idrovora tanto per scaricare serve solo a consumare il computer ed ad aumentare il conto della bolletta elettrica perché con i nomi strani che hanno e le varie opzioni, se non prendi appunti di qui a qualche mese sarà come non averli scaricati. Prima d'installare windows 7, metti tutti i driver nella seconda partizione del disco, quella che abbiamo fatto nell'articolo precedente. Forse il modo usato per l'installazione di windows 7 nel paragrafo precedente funziona anche per windows 10 ma un conto è fare delle supposizioni e un altro è provare veramente. Tornando invece al dvd in dotazione alla ga-z170-hd3p di gigabyte, ho notato che il programma per la gestione dell'installazione è assai instabile. saltuariamente dice che c'è un modulo che non risponde, a volte vede non installato anche ciò che hai già installato dal dvd mentre quando installi i driver scaricati da internet e poi lanci il programma del dvd vede la maggioranza dei moduli non installati e qualche volta addirittura tutti non installati anche se hai perso un sacco di tempo ad installarli. Insomma, un programma di gestione assai poco affidabile.

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Brltty per windows: installazione, configurazione e uso

Informazioni da sapere prima dell'installazione

Oltre alle versioni per linux incontrate nei vecchi numeri, di brltty esistono varie versioni per windows di cui, per risolvere alcuni problemi, sono stato costretto a provarne più di una. Brltty gestisce più di trenta barre braille e, con gli accorgimenti e le limitazioni spiegate di seguito, può essere usato da xp fino a windows 10 64 bit (non ho provato con windows 8 e nemmeno a tornare a windows 98). Se adoperato singolarmente, in xp legge solo il prompt dei comandi e la cosa non deve stupire visto che anche in linux brltty viene utilizzato solo da riga di comando. A meno che non vi sia qualche accorgimento che ancora non conosco, in windows 7 e 10 brltty adoperato da solo non legge nemmeno il prompt dei comandi. Indipendentemente dalla versione del sistema operativo, per utilizzare brltty in tutte le finestre di windows, o per lo meno in quelle accessibili, bisogna abbinarlo a NVDA e lo si fa scegliendo brltty nelle opzioni per il braille dello screen reader. In abbinamento con NVDA le versioni 5.0 e 5.1 di brltty hanno il difetto di inibire completamente il pannello frontale della barra braille mb408l, cosa che invece non succede quando brltty viene adoperato da solo al prompt dei comandi di xp. Se non riesci ad installare il programma, la cosa può dipendere dall'antivirus che la blocca come succede con panda antivirus pro 2016 che in pratica si comporta come segue: quando trova un'applicazione che non conosce chiede il consenso di eseguire o annullare l'operazione tramite due pulsanti posti in una finestra che in certe situazioni jaws riesce ad acchiappare e in altre no come nel caso dell'installazione di brltty. Non potendo rispondere alla domanda di panda, dopo qualche tempo si ritorna alla visualizzazione della cartella in cui siamo e sembra non sia successo niente mentre in realtà l'applicazione è rimasta in attesa e, in xp, me ne sono accorto andando a spegnere il pc perché chiedeva di chiuderla, perdendo i dati, o di annullare. Chiudendo ovviamente il computer si spegne ma, oltre a non aver mandato in esecuzione brltty, il problema si ripresenterà la prossima volta che si spegne il pc. Cliccando su Annulla, jaws riesce ad acchiappare la finestra di panda consentendomi di cliccare sul pulsante per eseguire l'applicazione. Ma panda, che un tempo era un bel programma, da qualche tempo è diventato proprio fetente perché, come abbiamo visto per il router, la momentanea disattivazione dell'antivirus non basta o o per lo meno non risolve tutti i problemi. Infatti con panda disattivato è possibile fare l'installazione di brltty la quale però avviene al rallentatore tanto che nel frattempo puoi cantare "la bella tartaruga di Bruno Lauzi, te la ricordi? No? Vai su youtube che la trovi! Oltre a brltty, l'installazione del programma attiva il servizio brlapi che in xp e prima di riavviare il computer trovi al termine di tutti i servizi elencati nella scheda omonima visibile tramite msconfig mentre nella prossima sessione di lavoro il servizio brlapi sarà giustamente tra i servizi che cominciano con la lettera b. In windows 7 e 10 il servizio viene caricato ma non è visibile nella scheda servizi di msconfig; per vederlo, tramite Esegui digita:
services.msc
quando la finestra si apre spara un colpo di tab per andare nell'elenco alfabetico dei servizi dove trovi anche brlapi e puoi anche notare che il numero di servizi elencati è maggiore rispetto alla scheda visibile in msconfig. A parte l'aggiunta del servizio brlapi, il programma può considerarsi portable. Con la barra braille mb408l non sono riuscito a far funzionare brltty con l'emulazione di braille lite (protocollo 6). Inoltre non sono riuscito ad installare la versione 3.8 di brltty; questa è priva del bat per l'installazione e la cosa sarebbe poco male se il bat presente nelle versioni successive funzionasse anche per la 3.8. Ho provato i comandi presenti nell'help del programma, che tra l'altro sono identici alla versione linux, ma non ho risolto niente. Nel mio sito trovi una versione di questo programma funzionante con NVDA ed mb408l (e naturalmente, si spera, anche con altre barre braille).

Installazione in xp e windows 7 32 e 64 bit

  1)  scompatta il file in una cartella qualsiasi, entraci e clicca sul file brlttycnf.exe per avviare la configurazione che puoi cambiare o fare anche dopo l'installazione ma in questo modo hai la barra braille che funziona immediatamente dopo l'installazione;
  2)  con le frecce scegli la barra braille, spara un colpo di tab, piano! e con le frecce scegli la porta e poi clicca su Ok e conferma ancora con Ok. Il risultato della configurazione è rappresentato dalle ultime due righe del file brltty.conf che trovi nella sottocartella etc. Per default l'estensione .conf non è associata a nessun programma e ti conviene associarla al blocconote. Il cancelletto presente nel file serve a mettere commenti;
  3)  dalla cartella principale del programma clicca su install.bat; brltty viene installato tramite la riga
.\bin\brltty -I
e il servizio brlapi viene attivato tramite l'ultima riga del bat
net start BRLAPI
Se stai usando jaws con la barra braille, scaricalo in modo che brltty vi si possa collegare (con la mb408l devi anche selezionare il protocollo 5). In xp si attivano i comandi e i suoni standard di brltty emessi dall'altoparlante del pc, gli stessi usati in linux, che verranno inibiti quando brltty verrà abbinato a NVDA;
  4)  carica NVDA e dalle opzioni per il braille scegli brltty magari regolando anche qualche altra opzione per la barra braille, ad esempio io metto a zero il lampeggio del cursore in modo che non sia intermittente, ed abbiamo finito.
Ovviamente per disinstallare brltty si clicca su uninstall presente nella cartella principale del programma.

Installazione in windows 10 32 e 64 bit

  1)  Scompatta il file in una cartella qualsiasi ma siccome dovremo usare il prompt dei comandi e lo zip che hai scaricato crea una cartella con nome lungo, ti consiglio di di rinominarla con nome più semplice, ad esempio brl. Entra nella cartella e clicca sul file brlttycnf.exe per avviare la configurazione che puoi cambiare o fare anche dopo l'installazione ma in questo modo hai la barra braille che funziona immediatamente dopo l'installazione;
  2)  con le frecce scegli la barra braille, spara un colpo di tab, piano! e con le frecce scegli la porta e poi clicca su Ok e conferma ancora con Ok. Il risultato della configurazione è rappresentato dalle ultime due righe del file brltty.conf che trovi nella sottocartella etc. Per default l'estensione .conf non è associata a nessun programma e ti conviene associarla al blocconote. Il cancelletto presente nel file serve a mettere commenti;
  3)  apri il prompt dei comandi eseguendolo come amministratore, vai nella cartella in cui risiede brltty e digita:
install
brltty viene installato tramite la riga
.\bin\brltty -I
e il servizio brlapi viene attivato tramite l'ultima riga del bat
net start BRLAPI
esci dal prompt e se stai usando jaws con la barra braille, scaricalo in modo che brltty vi si possa collegare (con la mb408l devi anche selezionare il protocollo 5);
  4)  carica NVDA e dalle opzioni per il braille scegli brltty magari regolando anche qualche altra opzione per la barra braille, ad esempio io metto a zero il lampeggio del cursore in modo che non sia intermittente, ed abbiamo finito.
Ovviamente per disinstallare brltty devi aprire nuovamente il prompt dei comandi come amministratore e nella cartella in cui risiede brltty digitare
uninstall
Nota 1: cliccando semplicemente su install o eseguendo il batch dal prompt dei comandi aperto normalmente, quel maiale di windows 10 dà un errore e siccome è proprio stracancaro, non ti lascia nemmeno installare il programma eseguendo install come amministratore dal menu di contesto.
Nota 2: brltty può essere installato cliccando semplicemente sul file install anche in windows 10 solo quando è attivo l'account administrator, vedi il numero 96 se non sai come fare. Tuttavia in tale situazione bisogna riconfigurare jaws e altre cose di windows perché è come se ad usare il computer fosse un altro utente e non so se ne vale la pena. Ad installare brltty con l'account administrator ho provato solo con windows 10 64 bit, non dovrebbero esserci problemi con i 32 bit a meno che windows 10 non sia doppiamente maiale!


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Approfondimento sul programma rufus

Come già scritto, rufus serve a creare chiavette avviabili e a parità di numero di versione, esistono due tipi di questo programma: quella "Normale" e quella portable. Ho usato il termine "Normale" tra virgolette perché non sapevo quale altro vocabolo adoperare visto che non si tratta di una versione installer. Il nome di file della versione "normale" è costituito dalla parola rufus, da un trattino ed il numero di versione; il software portable ha una p dopo il numero di versione ed è presente nel mio sito. Anche se non necessita dell'installazione, la versione "Normale" fa uso del registro e se la prima volta che l'hai adoperata hai detto di non cercare gli aggiornamenti ma adesso hai cambiato idea, l'unico modo che ho trovato per farglielo fare è quello di ripulire il registro cercando la stringa:
akeo consulting
Una volta fatta la pulizia, all'avvio rufus ti chiederà nuovamente di acconsentire o meno agli aggiornamenti. La versione portable mette l'impostazione in un file .ini che pone nella stessa cartella in cui risiede il programma e ovviamente ti basterà cancellarlo per partire da zero. Fai però attenzione che ciò nonostante anche la versione portable scrive qualcosa nel registro o, per meglio dire, si tratta di quel maiale di windows che memorizza i file richiamati e se proprio vuoi lasciare una macchina che non è tua pulita al cento per cento, ti basterà ripulire il registro cercando la stringa:
rufus
Nel piccolo file di rufus non ci sono tutte le lingue, semplicemente adopera quella di sistema e se tutti i programmatori adottassero questo trucco, ognuno avrebbe i programmi nella lingua del proprio sistema operativo; d'accordo che in Italia c'è anche chi adopera il maiale di windows in inglese stramaledetto, però... Rispetto a quanto abbiamo visto nel numero 91, le ultime versioni del programma sono diventate più accessibili con la sintesi vocale anche se non manca qualche problema. Adesso puoi tranquillamente selezionare le varie voci con il tuo amico tab e le frecce senza andare in cursore jaws. Peccato che in certi casi quando passeggi con tab, jaws e anche la versione vecchiotta di NVDA con cui ho provato, dice opzioni formattazione o altre cose che non c'entrano e quindi per accertarti della voce in cui ti trovi premi insert+freccia su in modo da leggere la riga corrente. L'assistente vocale di windows 10 non ha questo difetto ma non mi piace per altri motivi. Accanto alla voce Nuova etichetta volume, trovi quella per abilitare o disabilitare le opzioni avanzate che naturalmente aggiungono delle voci in più che variano però anche dalle altre opzioni selezionate. In xp, erroneamente jaws identifica questo pulsante pronunciando due volte opzioni formattazione. Lo stato delle opzioni avanzate è determinato da due grafici che con lo stesso computer cambiano a seconda del sistema operativo in uso e sono facilmente etichettabili in xp e windows 7 mentre con il maiale di windows 10 è un bel casino perché per far apparire il grafico devi armeggiare entrando e uscendo dalle opzioni rapide di jaws; poi quando pensi d'averlo acchiappato lo vai ad etichettare ma non ci riesci ed inoltre a volte cambia e... insomma, c'è un'instabilità che non mi ha fatto capire un fico secco e mi sono scocciato. Questa prova l'ho fatta nei mesi scorsi e quindi non so se con jaws 18 le cose siano migliorate anche se nutro dei dubbi. L'etichettatore automatico dei grafici etichetta uno o due grafici a seconda del sistema in uso ma non quelli che ci servono. In xp e windows 7, una volta etichettati i grafici che determinano lo stato delle opzioni avanzate, questo sarà visibile con la barra braille mentre la sintesi lo dice solo in cursore jaws e non ne ho capito il motivo; siccome jaws è molto legato alla scheda grafica, potrebbe anche capitare che nel tuo computer si comporti diversamente. In xp il pulsante per aprire un file immagine viene chiamato solo ... mentre non succede con windos 7 e 10. Ettichettando il grafico, stranamente funziona solo con la barra braille mentre la sintesi continua a dire ... ma ci ho provato solo una volta e non so se in qualche modo è possibile risolvere questo problema. Le opzioni disponibili nel programma dipendono da quanto segue:
  1:  dal tipo di formattazione o tipo di mbr scelti per la destinazione (ad esempio, ed ovviamente, non si può fare una pen drive avviabile in dos o freedos formattandola in ntfs);
  2:  come dicevo prima, dal fatto che siano abilitate o meno le opzioni avanzate;
  3:  dal sistema operativo in uso (xp non dà lo schema partizione gpt).
La prima volta che fai una chiavetta per syslinux 6.03 oppure con grub4dos- 0.4.6am il programma scarica l'occorrente dalla rete e nella cartella in cui è depositato crea la sottocartella rufus_files in cui mette un'ulteriore sottocartella per il sistema scelto in modo da non doverlo scaricare nuovamente se decidi di fare lo stesso tipo di chiavetta. Quindi se devi fare questo tipo di chiavette in una macchina che per qualsiasi motivo non può accedere alla rete, ti basterà metterci rufus con le sottocartelle contenenti il materiale scritto sopra.

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Installare freedos 1.2 da chiavetta usb con accorgimenti per non vedenti

Introduzione e materiale occorrente

La versione di freedos 1.2 è del novembre 2016 anche se diversi programmi sono stati lasciati com'erano in passato, vedi ad esempio l'interprete dei comandi command.com risalente al 2006. Contrariamente a quanto pensavo in passato, c'è anche qualche programma in italiano come l'interprete dei comandi command.com ma per l'installazione dobbiamo arrangiarci con le altre lingue perché l'italiano non c'è. Probabilmente quello illustrato di seguito non è l'unico modo per installare freedos da non vedente, però ho visto che questa modalità funziona e per il momento mi basta. Il modo da me sperimentato ha il limite che non può essere utilizzato in un vecchio computer non avviabile da chiavetta usb, tuttavia una volta che hai installato freedos in una macchina più moderna, ed in modo particolare per chi ha fatto i primi passi con il computer tramite il dos, sarà un gioco da ragazzi trasferirlo in un altro computer. Infatti lo scopo della prima installazione è quello di vedere come configura il sistema e quello di non star lì a scompattare i file uno per uno. Per il metodo d'installazione proposto occorre il materiale seguente:
  1)  una chiavetta usb anche di piccole dimensioni perché tanto la sua capacità totale sarà adattata al file immagine da cui preleveremo i dati per un totale di poco più di 500 mb che con windows 10 non riusciresti nemmeno a fargli dire pio pio!;
  2)  un computer qualsiasi purché si avvii da chiavetta usb con un hard disk anche di piccole dimensioni;
  3)  freedos 1.2 versione completa per chiavetta usb scaricabile anche dal mio sito. Nel sito ufficiale trovi anche la versione di base ma non ne vale la pena perché con quella completa puoi fare anche la sola installazione di base come vedremo nell'apposito paragrafo;
  4)  il programma rufus, scaricabile anche dal mio sito, o qualsiasi altra applicazione che permetta di creare una chiavetta di avvio partendo da un file immagine;
  5)  Aomei partition assistant, scaricabile anche dal mio sito, o qualsiasi altra applicazione che permetta di creare partizioni su un disco bianco;
  6)  un programma qualsiasi a 16 bit che faccia suonare l'altoparlante del pc quando freedos si è avviato. Se ti basta un semplice beep puoi usare l'omonimo comando interno di freedos facendo attenzione che questo ha la priorità sugli eseguibili e per tanto se vuoi usare il programma beep.exe contenuto nel pacchetto unighost dovrai rinominarlo ad esempio in suona.exe. Sono da escludere i tsr come file system beep che possono rallentare o interferire con l'installazione. Personalmente ho usato il programma warble, che trovi sempre all'interno di unighost, ed è a quello che mi riferirò nel seguito dell'articolo;
  7)  un programma dos per sintesi vocale o barra braille.

Prepariamo l'hard disk

Freedos può essere installato su un disco completamente "bianco" ossia privo di partizioni ma noi non lo faremo per due motivi:
  1)  anche se adoperi un disco piccolino, ad esempio 500 giga che ai nostri tempi sono pochi, freedos fa tante piccole partizioni da 2.1 gb spezzettando il disco in troppe parti e non so se vi sia modo di fare altrimenti;
  2)  evitiamo che dopo il partizionamento, e se non ricordo male anche dopo la formattazione, freedos ci chieda di riavviare o di tornare al dos facendoci rifare più volte i primi passaggi.
Per tanto prendi il disco su cui vuoi installare freedos e portalo su un computer in cui vi sia windows con aomei partition assistant collegandolo come secondo hard disk interno, oppure tramite un adattatore usb o un box oppure tramite esata. Fai una partizione primaria in fat32, senz'altro funziona anche con la fat a 16 ma se il disco è un po' grande la fat32 lo ottimizza meglio. Personalmente ho fatto la prova con una sola partizione ma non penso vi siano problemi se ne fai più di una. Riporta il disco nel computer in cui desideri installare freedos.

Prepariamo la chiavetta da cui installare freedos

Esegui i passaggi seguenti:
  1)  sempre da windows, per semplicità metti il programma rufus e il file immagine con freedos 1.2 nella stessa cartella; non è necessario scompattare lo zip, ma non danneggi niente e non comprometti niente se lo fai; ma perché fare un qualcosa che non serve? Risparmia le energie per cose più utili!;
  2)  inserisci una chiavetta libera o che puoi cancellare e lancia il programma rufus;
  3)  con il tuo grande amico tab, raggiungi la casella combinata Schema partizione e tipo sistema destinazione e scegli Immagine dd. Sempre con tab raggiungi e premi il pulsante Seleziona l'immagine e poi, come al solito, apri il file di freedos messo in precedenza nella stessa cartella di rufus e successivamente, sempre con tab, raggiungi e clicca su Avvia. Sarai avvisato che tutti i dati della chiavetta saranno cancellati, dai il consenso e attendi fino al completamento e poi clicca su Chiudi;
  4)  come puoi notare, la chiavetta non contiene il file config.sys che freedos può comunque adoperare ma che viene sostituito da fdconfig.sys. In ogni caso per il nostro lavoro i file fdconfig.sys e autoexec.bat non vanno bene e quindi li puoi cancellare o semplicemente rinominare in .ori ad indicare che erano quelli originali. Al loro posto creiamo due file con i dati seguenti:
     autoexec.bat:
@echo off
\fdsetup\bin\keyb it,,\fdsetup\bin\keyboard.sys
break on
warble

     fdconfig.sys:
device=fdsetup\bin\himemx.exe
dos=high
dos=umb
dosdata=umb
lastdrive=z
Country=039,850,\fdsetup\bin\country.sys

La x su himemx.sys non è un errore, si tratta di uno dei gestori di memoria di freedos. Avrai anche notato che nei percorsi non ho specificato la lettera di unità; nelle prove che ho svolto finora la chiavetta ha sempre preso la lettera di unità C, ma se non dovesse capitare, non avendo specificato una lettera di unità il percorso rimarrà comunque valido. Al termine dell'autoexec ho richiamato warble che farà suonare il pc quando il sistema si è caricato. Naturalmente è possibile farne a meno e al suo posto far caricare il programma di sintesi vocale o di barra braille che adoperi anche se non lo consiglio. Infatti, se per qualsiasi motivo l'avvio della chiavetta non dovesse funzionare e se non vedi nemmeno l'ombra delle scritte suschermo e non potendoti avvalere del rumore di un floppy e magari nemmeno della possibilità di stampare la schermata, non sai in quale punto dell'avvio è avvenuto l'errore che potrebbe essere nell'avvio della chiavetta ma anche per un'incompatibilità o malfunzionamento della barra braille o sintesi collegata. Quindi ho preferito avere un segnale che mi avvisa del caricamento del sistema e poi richiamare manualmente la sintesi o la barra braille in modo da cercare l'errore solo in quelle periferiche se non si dovessero avviare.

Avvio da chiavetta ed installazione di freedos

Inserisci la chiavetta nel pc in cui vuoi installare freedos. La partizione che abbiamo fatto con Aomei partition assistant è attiva e quindi quasi sicuramente il computer tenta di partire da quella. Nelle prove svolte finora, la chiavetta avviabile viene riconosciuta dal bios come un disco esterno a cui però bisogna dare la priorità e questo crea una qualche difficoltà per chi non vede che puoi tentare di superare nei modi seguenti:
  1)  regolare il bios dando la priorità alla chiavetta/disco esterno, dopo esserti fatto guardare ed appuntato i passaggi per farlo oppure, se ne hai la possibilità e se il bios lo prevede, stampando le schermate in braille;
  2)  con le stesse modalità del punto 1, se la scheda madre lo prevede, puoi usare il menu di boot valido solo per la sessione di lavoro corrente con le modalità previste dalla scheda che adoperi (l'abbiamo incontrato in passato e anche in questo numero e come hai potuto notare è un menu che cambia anche da modello e modello di scheda della stessa marca);
  3)  in alternativa puoi adottare il seguente modo empirico ma che con un pc ha funzionato benissimo: scollega l'hard disk interno e fai partire il computer con la chiavetta inserita che sarà l'unico dispositivo da cui può avviarsi. Così facendo, la priorità è andata per forza al disco esterno e rimarrà tale anche quando ricolleghi quello interno fino a quando non farai ripartire il computer solo con quello. Se funziona, hai trovato un bel modo per non scocciare i normodotati che hanno sempre tanto da fare!
Una volta accertato che la chiavetta e la sintesi o barra braille si avviano, puoi eseguire l'installazione leggendo lo schermo; ma visto che l'italiano non c'è e anche per altri motivi, tra cui quello che quando non m'incavolo come una peste sono tanto buono, ecco i passaggi da compiere.
  1:  digita
setup d:
o qualsiasi altra lettera associata alla partizione in cui vuoi installare il programma;
  2:  chiede se si desidera cambiare la lingua dell'installazione, l'italiano non c'è e per default è in inglese; premi invio per accettare.
Nota: la selezione di questa e altre voci dell'installazione fa uso di scritte evidenziate con l'attributo 30 e la scritta marrone luminoso per ciò che riguarda il programma parla, usa il soft cursor per la barra braille mb408l;
  3:  schermata di benvenuto in cui chiede se vogliamo installare il programma. Per default è su sì, quindi premi invio;
  4:  scelta tastiera. Nella schermata la tastiera italiana non c'è e quindi, basandoti sulle scritte evidenziate, scendi fino a more keyboard choices... e premi invio. Appare un altro elenco di tastiere in cui si scende fino ad italian e si dà invio;
  5:  tipo d'installazione. Ci sono quatrro tipi d'installazione e per default è selezionata la terza. Esse sono:
  6:  chiede conferma per l'installazione, digita y ed invio oppure freccia su ed invio per procedere. Se non vuoi farti ricoverare in neurologia Zittisci la sintesi. Al termine chiede se si vuole riavviare il sistema o tornare al dos e per default è sul riavvio. Ma qui non siamo in windows con tutti i file aperti e puoi tranquillamente spegnere, togliere la chiavetta e partire con il solo freedos appena installato.
Se dopo l'installazione ti accorgi d'aver sbagliato qualcosa, è possibile fare la sovrainstallazione (che non ho eseguito fino in fondo) con la quale prima della schermata per il il tipo d'installazione s'inserisce quella in cui chiede se fare o meno il backup dell'attuale sistema. Interrompendo la sovrainstallazione, sul disco rimane una directory vuota con estensione $$$.

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Fare il Backup del sistema da dos con scheda madre moderna

Il fatto che con la scheda madre ga-z170-hd3p di Gigabyte si riesca a fare il backup da dos non significa che lo si possa svolgere con tutti i computer moderni ed in particolare con i portatili che, tra l'altro, sono privi di porta seriale a cui collegare un dispositivo per non vedenti per leggere in dos. Negli anni 2000 c'era ancora un portatile con porta seriale ma penso proprio che ormai non esistano più. Se posso ancora utilizzare i programmi dos è evidente che nella scheda in oggetto hanno lasciato la compatibilità verso il basso anche se il manuale non lo dice. Oltre che per il dos, la cosa succede anche con i controller sata che, a sentire il manuale, funzionano solo in modalità ahci mentre nel caso di un masterizzatore dvd, e tra l'altro del 2011, devono per forza funzionare ancora anche nella modalità ide/atapi. Le prove di backup e ripristino da dos le ho svolte nello stesso hard disk in cui c'è il sistema operativo facendo una partizione in fat32 (vedi il paragrafo relativo all'installazione di windows 7 con schede moderne). Per l'avvio da dos ho escluso il floppy perché i lettori esterni non sono poi così affidabili e per la scarsa capienza; ho anche escluso il cd perché non consente una modifica immediata in caso di necessità. Ho scelto quindi una chiavetta a cui ho inserito un segnale acustico all'avvio e che avvio come puoi leggere nel paragrafo dedicato alle funzioni non documentate nel manuale della scheda in oggetto. Nell'avviare il computer da chiavetta per fare il backup/ripristino devi tenere conto che questa si comporta come un hard disk che nel mio caso diventa il primo disco visibile da dos, vedi fdisk /status di freedos, e associata alla lettera c. Per il backup ho adoperato la versione 2.90 di image for dos che si comporta benissimo con la vecchissima difon2. Le cose invece vanno peggio con la barra braille mb408l a causa dei rallentamenti che provoca in dos in abbinamento con la scheda grafica integrata nella scheda madre di cui ho parlato nello scorso numero e che non avvengono in ambiente windows. Tuttavia, trafficando e quasi per caso, ho trovato un rimedio che risolve in buona parte la faccenda e che mi ha lasciato perplesso. Senza star qui a raccontare tutte le prove, che tra l'altro nemmeno ricordo bene, ovviamente ho notato che con il rallentamento scritto sopra il backup durava moltissimo (addirittura più di un'ora per il semplice windows 7). successivamente ho visto che spegnendo la barra braille e poi riaccendendola per andare a leggere lo stato di avanzamento le cose miglioravano e quindi pensavo di spegnerla non appena avviato il backup o il ripristino ma non basta. Per velocizzare il backup/ripristino devo spegnerla dopo circa un minuto da quando è iniziato altrimenti la cosa non funziona; passato il primo minuto, posso spegnere e riaccendere fin che mi pare, naturalmente quando è accesa il flusso dei dati va piano mentre riprende ad andare regolarmente, o comunque ad una velocità accettabile, quando è spenta; l'importante però è che il primo spegnimento avvenga dopo circa un minuto dall'inizio del lavoro. Lo so, è assurdo ma ho fatto tante prove ed è proprio così e sarei felice se qualche programmatore mi desse una spiegazione. Per il momento non ho fatto prove con un disco ssd.

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alimentatore/caricabatterie per rasoio

Capita che un alimentatore/caricabatterie per rasoio si scassi o semplicemente che si tagli il cavo. Se il guasto è dalla parte dell'alimentatore, aprire quest'ultimo è un casino perché non ci sono viti o incastri; se avviene dal lato della spina, questa è confezionata e non si apre e anche a tagliarla poi non trovi quella da sostituire come nel caso del vecchio modello hq8000 della Philips la cui spina ha un incastro in modo da inserirla sempre nello stesso senso. Naturalmente non conosco tutti i modelli di rasoio, ti posso dire che molti vanno a 15 volt anche se nel caso dell'hq8000 nell'almentatore c'erano scritti solo i 9 wat (per lo meno mi hanno letto così). Misurandolo a vuoto dava 16 volt. In questi casi se vai in negozio e trovi un negoziante sbrigativo ti dice che per quel vecchio modello non ci sono più i pezzi di ricambio; su ebay, ma certamente anche in altri luoghi, trovi alimentatori/caricabatterie per rasoio adatti a più modelli e se tra questi c'è anche il tuo il gioco è fatto. Misurando a vuoto quello acquistato mi ha dato 15 volt, quindi sembra più preciso dell'altro ma bisognerebbe misurarli quando hanno un carico collegato. comunque il rasoio funziona e questo è l'importante.

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Preistoria informatica: un pentium 66 che non vuol morire e le password che s'inseriscono da sole

Sarà che l'ho acquistato sabato 2 luglio 1994 ed erano altri tempi o sarà che mi assomiglia, fatto sta che il mio vecchissimo pentium 66 è contro l'eutanasia e fa ogni sforzo per continuare a vivere nonostante le magagne. Per lui il primo anno di vita è stato assai difficile perché aveva la scheda grafica che di windows 3.1 ne voleva sapere solo fino ad un certo punto e poi bloccava tutto e anche in questo mi assomiglia perché windows non mi è mai piaciuto molto. Dopo aver patito le pene dell'inferno e speso soldi per portare il computer a Padova e convincere Paolo a sostituire la scheda grafica, cosa che oggi proprio non farei acquistandone immediatamente una da internet senza rompermi l'anima con la garanzia e negozianti rompipalle, il computer è andato benissimo fino agli anni 2000 quando ho dovuto sostituire il drive per floppy e, sempre in quegli anni, riparare l'interruttore di accensione perché si era scassato il supporto che lo sostiene. La batteria che secondo le istruzioni doveva durare dieci anni ed invece è andata avanti fino al 2011 quando, come già scritto in un altro numero, non l'ho potuta sostituire perché si trova all'interno di un circuito (in caso contrario se non trovavo la pila avrei potuto metterci quelle "normali" con un portabatterie opportunamente collegato). Così mi sono rassegnato a dover aggiornare la data e l'ora all'accensione anche se è una scocciatura ed è altrettanto scocciante che la ventolina del processore faccia casino quando sta ferma per un po' e che per farla smettere si debba riacendere il pc. Più o meno fino al 2017, accendendo il computer più volte nell'arco della giornata la batteria riusciva a mantenerne la data ma non l'ora. Poi non ha mantenuto nemmeno quella e il primo sabato di febbraio il computer non partiva più e sembrava proprio arrivata la sua fine. Tuttavia, dopo una lunga telefonata con un amico, il computer è ripartito anche se nei giorni seguenti il difetto si ripresentava spesso: quando non partiva lo dovevo spegnere, aspettare un po' e riaccendere e in certi casi ripetere l'operazione più volte e la cosa è assai scocciante quando ti serve un dato immediatamente. Da notare che da quando la batteria si è scaricata, ossia dal 2011, dopo il beep di ok devo premere esc affinché il computer si avvi e questo perché trova l'orologio fuori posto ed è possibile premere f1 per entrare nel setup e rimediare oppure esc per fare ugualmente il boot. Ma perché in molti casi nel 2017 la cosa non è più valida? Così un bel giorno ho stampato la schermata in braille quando il computer non partiva scoprendo che oltre a dirmi cmos battery failed e cmos time & date not set, mi chiedeva la bellezza di tre password che ovviamente non conoscevo perché non le avevo inserite. Chissà, magari bastava solo la prima password, ma qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa una batteria scarica ad inventarsi e ad inserire delle password! Pensavo di portare il mio vecchio pc "alla dolce morte" togliendo i pezzi con delicatezza ma, forse per quello spirito di attaccamento alla vita che, anche se magari nascosto, abbiamo tutti, ho aspettato ancora qualche giorno e, quel buon figlio di puttana, ha cominciato a fare il difetto sempre meno, tanto che a volte passano giorni e giorni senza che lo faccia. E così anche la bozza di Fuori serie n.98 è stata scritta con il pentium 66 che di morire proprio non ne vuol sapere. A questo punto qualcuno mi dirà che sono matto a tenere un computer così vecchio e capriccioso: in effetti matto lo sono per davvero ma ho la pazzia dello sperimentatore perché per me ogni cosa è buona per fare un esperimento, compreso quello di vedere fino a quando dura un vecchio pc. E se stai pensando che così perdo tanto tempo, ti chiedo: con il tuo nuovissimo computer superveloce e windows 10, ti è mai capitato d'avere una mezz'ora di tempo e di volerla in parte impiegare per scrivere una cosa che richiede cinque minuti ma di non poterlo fare perché si riavvia, si blocca eccetera?

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