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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.



Indice

Microfono stereo usb Samson go mic connect

Caratteristiche generali

Adoperare il microfono senza sound deck ed osservazioni personali

Usare il microfono con sound deck

Adattatori htmi-vga, dvd-d-vga e dintorni

Mb408l, freedos e scheda grafica

Installare windows 10 senza la piccola partizione di sistema

Front panel usb 3.0 Bitfenix BFA-U3-K435-RP e dintorni

Nuova versione di windows 10 pro 32 bit, nuove instabilità

Versione 1709 di windows 10 pro 32 bit scarsa in matematica

Finestra Questo pc che si chiude inaspettatamente

MediaCreationTool e codice di errore 0x80072F76 - 0X20017

Hd_speed incompatibile con rapid storage

Lettori per floppy usb ancora compatibili con la versione 1709 di windows 10

Installare windows 10 32 bit in computer recenti

Giornata dei poveri: aiuto concreto o parole al vento?


Microfono stereo usb Samson go mic connect

Caratteristiche generali

Nota: esiste un modello dal nome quasi identico in cui manca la parola connect ma che ovviamente non è lo stesso e, dal manuale, deduco che si tratta di un modello precedente a quello descritto di seguito anche se ciò non significa che sia meno valido. Essendo un po' lungo, per una maggiore fruibilità ho suddiviso l'articolo in paragrafi e sottoparagrafi.
Il Samson go mic connect è un microfono stereo che si collega ad una porta usb e si presenta quasi come un parallele pipedo alto una decina di centimetri ma posto però orizontalmente sopra ad una barretta in plastica pieghevole in più punti che fuoriesce dal suo centro e che serve da piedistallo per posizionarlo vicino ad un notebook o altro pc. Le istruzioni danno anche la possibilità di posizionarlo sopra al monitor ma, sarà perché non vedo le figure, sinceramente non so come compiere questa operazione dato che ormai da tanto tempo gli schermi sono piatti... Personalmente uso l'ultimo pezzettino pieghevole del piedistallo per incastrarlo sotto alla barra braille mb408l in modo che con il suo peso tenga fermo il microfono, cosa che puoi anche fare con una tastiera o computer portatile. In alternativa puoi adagiare il microfono sopra ad un tavolo o altro oggetto senza usare il piedistallo che sfortunatamente non può essere tolto. Le capsule a condensatore, una a destra e l'altra a sinistra, sono da 10 mm; sopra e al centro del microfono troviamo l'interruttore on/off che va premuto e purtroppo quando è a riposo rimane sempre nella stessa posizione non facendo notare immediatamente a chi non vede se il microfono è acceso o spento. Sul retro c'è una presa jack stereo da 3,5 mm per collegare una cuffia o degli altroparlanti e una presa miniusb di tipo A per collegare il cavo in dotazione che all'altro estremo ha una classica spina maschio di tipo A, quelle comunemente usate nei pc. Vi è poi un led che indica la presenza di segnale e che lampeggia in rosso quando è distorto. La risposta in frequenza va da 20 a 20.000 hz e la massima pressione sonora, abbreviata con la sigla spl che significa sound pressure level, è di 130 db. Il microfono è adatto per registrazioni stereo di musica o parlato, per web radio, skype e per call center o altri ambienti rumorosi per i quali è possibile adoperare il programma sound deck in modo da eliminare i disturbi. Lo danno compatibile da xp a windows 10 con processore minimo di 800 mhz e 256 mb di ram mentre per il mac il sistema minimo è os x 10.4.9 con processore di 733 mhz e 512 mb di ram. La frequenza di campionamento è di 44.1 e 48 khz 16 bit e il dispositivo richiede un'alimentazione di 5 V 50 ma (fornita dalla usb). Oltre al cavo usb, in dotazione vi è un sachettino in tela che fa da custodia e le istruzioni cartacee multilingue che, per chi non vede, sarebbero anche ben acquisibili con lo scanner ma che tuttavia conviene scaricare dall'apposito sito in modo da risparmiare tempo, evitare errori dello scanner ed eventualmente avere un manuale più aggiornato. Il link è:
www.samsontech.com
da cui si scarica anche il programma sound deck non presente nella confezione.

Adoperare il microfono senza sound deck ed osservazioni personali

In questo e nei paragrafi/sottoparagrafi seguenti le spiegazioni per le varie regolazioni sono adatte anche a chi non vede, le altre persone, se lo desiderano, useranno il mouse applicando gli stessi concetti. Inoltre do per scontato che si abbia un minimo di familiarità con il mixer di windows.

in Windows 7 e 10

Uno dei problemi dell'ingresso microfono di tipo jack presente nelle schede audio integrate è il volume troppo basso e rumoroso. Con vecchie schede audio Creative questo problema non c'era ma i microfoni che davano in dotazione, quando li davano, avevano un suono schifoso e in certi casi avevano un ronzio fastidioso. Con il go mic connect di Samson spariscono tutti questi problemi anche se il volume ottenibile non è uguale in tutti i pc ma in ogni caso sempre più che sufficiente per una buona registrazione anche ad una certa distanza. Praticamente puoi tranquillamente parlare e registrare passeggiando per una stanza lunga circa nove metri, ovviamente si sente un po' di riverbero ma la voce è più che comprensibile.
In una porta usb entrano ed escono dati in forma digitale; quando parliamo davanti al microfono, il segnale che produciamo è analogico e per questo viene convertito in digitale in modo che il computer lo possa adoperare, ad esempio per inviarlo ad un programma di registrazione. Ciò significa che se l'ascoltassimo dopo la conversione, vi sarebbe una certa latenza anche perché per essere nuovamente udibile deve essere nuovamente convertito in analogico in modo che la membrana della cuffia o dell'altoparlante possa vibrare. Le istruzioni si limitano a dire che la presa per cuffia/altoparlante, loro la chiamano così ma essendo stereo si dovrebbe usare il plurale, serve appunto per monitorare il suono senza latenza. In modo più specifico io invece dico che il microfono contiene una piccola scheda audio esattamente come avviene per le casse usb o scheda audio tipo chiavetta (vedi Terratec). Infatti dopo qualche secondo da quando colleghi il microfono alla porta usb, questo diventa automaticamente la scheda audio predefinita di windows e tutti i suoni prodotti dal sistema, compresi quelli provenienti da mp3 o sintesi vocali, vanno alla cuffia o agli altoparlanti collegati al microfono e, contrariamente a quanto dicono le istruzioni, con windows non serve regolare il pc in tal senso mentre con il mac se vuoi ci provi tu perché non ce l'ho. Inoltre, affinché il microfono si accenda in modo da ricevere la tua voce o quant'altro, non è necessario premere il tastino sopra di esso ma basta semplicemente collegarlo alla usb. Tuttavia il comportamento cambia da pc a pc e può capitare che dal jack sul retro del microfono escano i suoni di sistema ma non il ritorno della tua voce ed un modo per attivare questa funzione è il seguente:
  1)  dal system tray scegli Altoparlanti (usb);
  2)  clicca su Apri mixer volume e scegli Altoparlanti (samson go mic connect);
  3)  nella scheda Livelli clicca su Microfono per attivarlo.
Da notare che La registrazione avviene anche quando la riproduzione è disattivata. Spegnendo il microfono con l'apposito tasto e poi scollegando e reinserendo il cavo il microfono si riaccende. In Gestione dispositivi, nelle usb aggiunge la voce:
dispositivo usb composito
e un driver del 2006 quando non c'era nemmeno windows 7 e che tuttavia va benissimo ma che la dice lunga sull'utilità degli aggiornamenti di windows. Per la riproduzione di questo dispositivo c'è solo il volume generale ma non quello specifico per il microfono che, anche per l'ascolto, si regola con quello di registrazione.
Per chi usa lo screen reader Jaws, volendo è possibile inviare la sintesi vocale ad una scheda audio diversa da quella predefinita di windows; immaginando che nel tuo pc vi sia una scheda audio Realtek, una volta che colleghi il microfono questa non sarà più la predefinita di windows e se vuoi continuare ad ascoltare la sintesi dalla Realtek dovrai selezionarla dalle Utility ed il menu Schede audio di Jaws. Fatta questa regolazione e tenendo presente che il microfono si accende quando viene collegato alla porta usb, se lo adoperi sempre con lo stesso pc e parli sempre alla stessa distanza puoi passare subito a registrare senza monitorarlo in cuffia; inoltre, pur non indicando se il microfono è acceso o spento, la conferma che il dispositivo si è installato la noti dal suono d'installazione dei dispositivi usb che la scheda integrata nel pc fa a tempo ad emettere; nel caso non ci riuscisse, nel system tray trovi il collegamento al microfono. Naturalmente se vuoi riascoltare ciò che hai registrato devi adoperare il jack del microfono oppure scollegarlo e riascoltare il file con la scheda integrata.
Nota del 2021: invece di scollegare il microfono, per continuare ad ascoltare tutto l'audio con la scheda integrata è anche possibile disattivare la riproduzione del microfono usb andando in Pannello di controllo, Audio, dove è già selezionata la scheda Riproduzione, Altoparlanti Samson Go Mic connect, dove si preme spazio per le proprietà, e nella casella Utilizzo dispositivo: selezionare Non utilizzare questo dispositivo (disattiva), ed Ok.
Così l'uscita audio del microfono viene disattivata mantenendo però attivo l'ingresso per la registrazione.

Con una certa latenza, è anche possibile monitorare il microfono mandando il segnale su un'altra scheda audio, ad esempio su una delle uscite della solita Realtek, e lo si fa come segue:
  1)  dal system tray clicca su altoparlanti (usb) e con le frecce scegli Dispositivi di registrazione;
  2)  da queste, con le frecce ma senza invio scegli Microfono samson go mic connect e con tab seleziona Proprietà;
  3)  nella scheda ascolto premi il pulsante Ascolta il dispositivo e dalla casella combinata che segue scegli l'output desiderato. L'effetto della regolazione non è immediato e va in esecuzione solo quando si clicca su Applica o su Ok. Con qualche problema è anche possibile attivare questo pulsante per ascoltare il dispositivo su se stesso ma non ne vale la pena.
Collegando l'uscita cuffia del microfono ad un impianto hi fi si ottiene un suono un po' povero, ossia privo di corpo, esattamente come accade con le schede Realtek integrate ma non possiamo pretendere che in un microfono vi sia una scheda audio particolarmente prestigiosa.

Windows xp e computer molto datati

Non capisco cosa c'entri la frequenza di un processore e la quantità di ram che abbiamo visto nelle caratteristiche generali con il collegamento di un microfono. Se stai pensando al software in dotazione, è meglio che ti dica subito che quello scaricato non s'installa in xp e certamente uno non mette windows 7 o 10 in computer assai datati che con tali sistemi non farebbero nemmeno pio! Pulcini a parte, ecco le mie prove.
Sempre ammesso che in tutti i computer con questo sistema abbia lo stesso comportamento, in xp l'ascolto del microfono è già attivo e se lo desideri ti basterà regolarne il volume tramite il solito mixer che trovi su Accessori, Svago, Controllo volume. In un pentium IV con 2.600 ghz come processore e 2 gb di ram, il microfono funziona bene ad eccezione della regolazione del volume della cuffia/altoparlanti. Se per fare più in fretta lo regoli con pagina su e giù invece che con le frecce, capita che il bilanciamento si sposti anche se numericamente rimane al 50%. Per ovviare a questo inconveniente reimposta il volume più volte fino a quando il bilanciamento si decide a non fare il bambino capriccioso e torna al 50% anche dal punto di vista sonoro.
Essendo assai peggio di san Tommaso, ho provato il microfono in un computer quasi preistorico con una situazione critica: la ram era di 256 mb e quindi appena sufficiente secondo le istruzioni; il processore era un pentium III 500 mhz, quindi al di sotto delle caratteristiche minime previste, che xp con service pack 2 vede solo come 334 mhz probabilmente perché il cd della scheda madre Asus installata non contiene driver per tale sistema ma solo per windows 98 e giù di lì, ossia forse per nt e millennium, e non so se da qualche parte ci siano driver per xp ma non credo. Una volta collegato il microfono, è bene attendere qualche attimo prima d'usarlo ma alla fine funziona correttamente tranne che per la regolazione del volume per l'ascolto in cuffia/altoparlanti. Capita infatti che il volume risulti più alto quando impostato all'80% piuttosto che al 100% ed il volume di registrazione influisce su quello d'ascolto, cosa che non dovrebbe fare. Sarebbe da approfondire la questione magari col metterci il service pack 3 di xp. Ma pensi che con le prove mi sia fermato qui? Con lo stesso pentium III ho provato il microfono in windows 98 tramite wtgenus, il programma che aggiunge un driver generico alle periferiche usb e che in particolare è stato concepito per le chiavette, ma purtroppo non funziona con il microfono e blocca il pc. Infatti prima d'installare l'audio inserisce l'human interface che serve per le tastiere e forse per altre cose ma che in questo caso non c'entra un fico secco e probabilmente è proprio quell'interfaccia a bloccare il computer.

Usare il microfono con sound deck

Oltre ad inserire filtri antidisturbo, il programma sound deck di Andreaelectronics contiene un equalizzatore e un registratore di suoni che salva i file nel formato wav e wma e che dall'interno del programma possono essere inviati via mail. Per chi non vede il programma non è il massimo dell'accessibilità, ma visto che l'installazione si integra con il mixer di windows aggiungendovi delle voci proprie, a parte la registrazione e l'invio di file chi non vede può effettuare tutte le regolazioni da quest'ultimo come vedremo in seguito. La versione 1.1.2.0 di sound deck non s'installa in xp e non conosco quelle precedenti. Forse a causa di Panda antivirus, ho notato che in windows 10 32 bit il programma non s'installa se il router non è collegato ad internet, non capita invece con i 64 bit dello stesso sistema. E forse sempre a causa di panda antivirus, anche la disinstallazione dà qualche problema che si supera trafficando un po'. Consiglio d'installare il programma con il microfono scollegato e, senza riavviare il pc, di collegarlo ad installazione terminata. In caso contrario l'installazione avviene ugualmente ma una volta cliccato su Fine il microfono continua ad usare le vecchie impostazioni e lo fa anche se lo disinserisci e lo reinserisci nella porta usb e per risolvere il problema devi riavviare, cosa che invece non devi fare se installi il programma con il microfono scollegato. Se prima dell'installazione di sound deck facevi delle registrazioni stereo, fai attenzione che adesso senti in stereofonia solo i suoni che arrivano direttamente al jack delle cuffie ma non quelli registrati in un file anche se lo salvi nel formato stereo. Ciò accade perché per default è attivato il beam forming che ovviamente si può disattivare dal mixer di windows o dall'interno di sound deck. Per il resto l'installazione e la rimozione non richiedono spiegazioni. Per default sound deck viene posto anche sulla barra delle applicazioni ma affinché sia visualizzato nel system tray bisogna attivarlo dalle proprietà della barra delle applicazioni stessa e la cosa si fa in maniera un po' diversa in windows 7 e 10.

Voci mixer di windows e voci di sound deck

Abbiamo visto che sound deck aggiunge voci proprie nel mixer di windows; tuttavia i nomi visualizzati nel mixer di windows e quelli di sound deck non sono identici anche se svolgono le stesse azioni. Di seguito, i nomi nel mixer di windows e i corrispondenti di sound deck con alcune spiegazioni incomplete perché finora sono arrivato fin qui.
      Riproduzione: scheda Miglioramenti nel mixer di windows con valore di default,      voci sound deck
     digital noise reduction=disattivato      eliminazione disturbi
Elimina i disturbi intorno al microfono, non adatto alla riproduzione di musica;       attiva equalizzazione      attiva equalizzatore grafico
se viene attivato, nel mixer di windows appare il pulsante Predefinite, l'equivalente di preimpostazioni equalizatore in sound deck, e appaiono le dieci bande dell'equalizzatore con la percentuale in db di ognuna. Perfettamente accessibile anche da chi non vede con entrambe i programmi.
     Registrazione: scheda ottimizzazione microfono nel mixer di windows con valori di default,      voci sound deck
Si può apprezzare l'effetto delle regolazioni seguenti solo registrando un file oppure, con qualche limitazione dovuta ai disturbi degli altoparlanti eccetera, attivando il pulsante Ascolta il dispositivo come visto sopra.
     Digital noise reduction=attivato      eliminazione disturbi
elimina i disturbi attorno al microfono mantenendo la stereofonia;
     cancellazione eco acustica=disattivato      echo erase
serve ad eliminare l'eco proveniente dagli altoparlanti ma l'effetto lo si ottiene solo registrando un file e quando si è attivato il pulsante Ascolta il dispositivo nella scheda Ascolto come visto sopra;
le tre voci che seguono sono correlate ma non le ho sperimentate fino in fondo;      beam forming=attivato      focus
elimina alcuni dei suoni al di fuori del cono di 30 grado a partire dall'array del microfono. Cosa s'intende esattamente con la parola array applicata ad un microfono? Certo è che questa funzione toglie la stereofonia e con la regolazione in percentuale della direzione fascio scritta sotto si regola ovviamente la direzionalità che è valida anche per la funzione seguente;
     aggressive=disattivato (non presente se beam forming è disattivato)      focus plus
come sopra togliendo però la maggior parte dei suoni;
     scelta direzione fascio=50% (non presente se beam forming è disattivato)      50%
non necessita di spiegazioni.

Sound deck, jaws e assistente vocale di windows 10

Con le impostazioni di default, jaws legge solo alcune voci della finestra principale di soun deck; si possono etichettare i grafici automaticamente o manualmente ma il problema non si risolve anche perché alcuni di questi vengono utilizzati in più punti della finestra. La descrizione dei comandi dell'assistente vocale di windows 10 è attiva di default e corrisponde ai tool tip di jaws che invece per default sono disattivati. Tuttavia se l'assistente vocale rende sound deck più accessibile è proprio grazie alla descrizione dei comandi che ho pensato di attivare anche in jaws tramite i tool tip. Per non avere una sintesi vocale che parla troppo, consiglio di compiere questa operazione solo per l'applicazione corrente e lo si fa con la combinazione di tasti insert+6 della tastiera alfanumerica. Una volta accettato il nome di default della configurazione, soudndeck in questo caso, bisogna agire sulla prolissità della sintesi vocale attivando quindi i tool tip. La configurazione verrà memorizzata nelle impostazioni personali di jaws. Così la finestra principale di sound deck diventa abbastanza accessibile anche con jaws, per alcune voci non si sa immediatamente se sono attive o disattive ma, come abbiamo visto, è possibile svolgere le regolazioni dal mixer di windows. Dalle opzioni di sound deck è possibile disattivare la descrizione dei comandi, ma visto che è proprio quella a permettere a chi non vede d'usare maggiormente il programma, se sei non vedente ti conviene non farlo anche perché poi per trovare nuovamente le opzioni in modo da riattivarla devi affidarti solo ad un numero di grafico. Per rendere più accessibile la registrazione e l'ascolto di file eccetera, sarebbe necessario associare una combinazione di tasti ai relativi pulsanti e si potrebbe tentare di farlo tramite uno script di jaws che purtroppo non so fare ma che forse nel farlo darebbe il problema dei grafici visto sopra. Più semplicemente sarebbe bene che fosse l'autore del programma ad associare una combinazione di tasti a certe funzioni, naturalmente lasciando anche la possibilità attuale di accesso per chi non li vuole adoperare come ho suggerito di fare.
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Adattatori Delock hdmi-vga, dvi-d-vga e dintorni

L'uscita vga sta per andare in pensione e ormai la si trova solo nella grafica integrata delle schede madri ma non negli ultimi modelli di scheda grafica da inserire su slot come la Zotac zt-10300a-10l. Naturalmente non ho guardato proprio tutti i modelli di scheda ma abbastanza per dire che se ne troverai qualcuna sarà senz'altro un'eccezione o un modello non molto recente.
Nota: a volte, ed in particolare nei manuali e nelle descrizioni delle schede madri, l'uscita vga viene chiamata genericamente d-sub; si tratta di un termine che indica più connettori a forma di lettera D, da quello usato per le porte seriali con 9 pin fino a quello delle porte parallele con 25 pin.
Se per varie ragioni vuoi collegare un monitor o un televisore con entrata vga ad una scheda grafica che non la supporta, devi utilizzare quello che in internet chiamano genericamente, e a mio avviso in certi casi impropriamente, adattatore. I casi in cui secondo me questo nome è utilizzato a sproposito sono quando devi convertire da hdmi a vga e da vdi-d a vga perché non si tratta di un semplice adattamento meccanico dei connettori ma bensì di una conversione da digitale ad analogico e quindi sarebbe meglio chiamare convertitore il dispositivo che la esegue. Ma se vuoi cercare con google o altro motore, devi adattarti alla terminologia superficiale del nostro tempo! Ho fatto un po' di esperienza con gli adattatori/convertitori di marca delock e per l'impiego dell'adattatore/convertitore da hdmi a vga ci sono solo due cose di cui tenere conto:
   1)  le caratteristiche del segnale convertito saranno ovviamente quelle di una vga e quindi non potrai raggiungere la risoluzione massima dell'hdmi;
  2)  l'adattatore delock hdmi-vga 65346 è costituito da una spina maschio hdmi e da una spina femmina vga congiunte da un cavetto di circa 12 cm provvisto di antidisturbo, praticamente con le due spine l'adattatore è poco meno di 20 cm. Alla spina vga è possibile avvitare una spina maschio vga, e quindi un cavo vga, e questa funzione viene chiamata screwless. Nello stesso negozio, l'adattatore Delock hdmi-vga 65469 costa qualche euro di meno ma è complessivamente un po' più corto, privo dell'antidisturbo e della possibilità di avvitare il cavo vga che può essere solo infilato (cosa che può risultare svantaggiosa soprattutto se usi l'adattatore/convertitore in posizione scomoda in cui i cavi vengono un po' tirati).
La conversione da dvi a vga richiede invece un po' più di attenzione dato che l'uscita dvi può essere configurata in tre modi con le sigle ed il significato seguente:
  dvi-a=dati analogici,
  dvi-d=dati digitali,
  dvi-i=dati analogici e digitali.
Ho fatto esperienza diretta solo con il dvi-d, il resto lo dico per deduzione e per aver letto informazioni qua e là. Un connettore dvi possiede 29 pin numerati da 1 a 24 e da c1 a c5. Alcuni pin vengono usati per i dati in forma digitale mentre altri sono adoperati per l'analogico e quindi nel caso del dvi-i che li trasporta entrambe vengono usati tutti i 29 pin. Da quanto ho letto, i pin da c1 a c5 trasportano dati analogici, sono invece dubbioso per il pin 8 in cui si parla di analogico ma che ho trovato elencato per il connettore dvi-d che trasporta solo il digitale e quindi... Lascio in sospeso! Comunque per esperienza diretta posso dire che nelle spine dvi-d viste finora mancano alcuni pin che ovviamente saranno quelli dedicati all'analogico che non è supportato. Ma al di là di questi dettagli, vediamo di semplificare le cose. Alla vga possono arrivare dati analogici e quindi per il dvi-a serve un semplice adattamento meccanico ed infatti questi adattatori costano molto poco ma non ne ho esperienza e per esperienza so che un conto è la teoria e un altro è la pratica. Invece per adattare il dvi-d alla vga è necessario eseguire la conversione da digitale ad analogico e quindi non è sufficiente un semplice adattamento meccanico. Infatti anche nei manuali delle schede madri Gigabyte trovi l'avvertimento che l'uscita video non funziona con l'adattatore dvi-d-vga, quindi nell'acquistare un adattatore, fai bene attenzione se si tratta di un dvi-a, di un dvi-d o di un dvi-i. L'adattatore/convertitore dvi-d Delock 65658 è lungo complessivamente circa 20 cm, ha il cavetto con l'antidisturbo ed è possibile avvitare il cavo vga. Soprattutto per chi non vede dico che se il monitor vga non era plug and play, con l'adattatore lo diventa e lo si nota andando in Gestione dispositivi di windows 7 e 10 espandendo la voce Schermi. Questo è un'indizio che l'adattatore funziona, se poi scritte e figure si vedono bene o male... Da notare che nel mio caso windows vede uno schermo plug and play anche con la televisione completamente spenta. Un'altro indizio che qualcosa è cambiato lo trovi in windows 10 andando sempre in Gestione dispositivi nelle proprietà del monitor in cui la scheda Eventi contiene la data dell'installazione del nuovo driver.

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Mb408l, freedos e scheda grafica

In passato abbiamo visto che usando la barra braille mb408l con freedos o con il vecchio dos abbinata alla scheda grafica integrata in modelli recenti di scheda madre gigabyte, questa risultava assai lenta e che avevo risolto il problema adoperando una vecchia scheda grafica asus con gpu nvidia. Tuttavia mi rimaneva ancora un dubbio: avrebbe continuato a funzionare bene con una scheda grafica recente? Visto che la gpu nvidia funzionava bene in passato, ho pensato di continuare ad usare una scheda che la contiene e mi sono tolto il dubbio provando la zotac zt-10300a-10l con processore grafico geforce gt 1030 e memoria gddr5 con il risultato che la barra braille funziona benissimo con freedos ma anche con windows 10 e jaws.

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Installare windows 10 senza la piccola partizione di sistema

Per default, l'installazione dei sistemi operativi microsoft da windows 7 in poi creano una piccola partizione di sistema per i file di boot che personalmente mi dà solo fastidio perché desidero fare il backup completo del sistema tramite freedos ed image for dos senza selezionare due partizioni per eseguirlo.
Nota: con image for dos è possibile fare il backup dell'intero disco selezionando l'apposita voce ma personalmente non lo faccio mai perché nell'ard disk ho anche partizioni dedicate ai dati.
Per fortuna anche con l'installazione di windows 10 è possibile mettere tutto il sistema in un'unica partizione e lo si fa con gli stessi comandi che si adoperavano in windows 7 ma con la piacevole novità che con l'ultima versione, la 1703, è possibile utilizzare anche la sintesi vocale e quindi per chi non vede non è più necessario dare comandi "Al buio" con l'impossibilità di leggere un eventuale messaggio di errrore. praticamente, per installare windows 10 in un disco completamente "bianco" in un'unica partizione e con un solo hard disk nel computer si procede così:
  1)   avvia il computer con la chiavetta o il dvd contenente l'ultima versione di windows 10 e, una volta caricato, se necessario attiva la sintesi vocale con ctrl+windows+invio e poi premi shift+f10 per andare al prompt dei comandi;
2) qui digita le righe seguenti dando invio per ognuna:
diskpart
select disk 0
create partition primary
exit
exit

bisogna selezionare il disco anche se ne abbiamo uno solo; con il primo exit siamo tornati a diskpart mentre con il secondo si chiude il prompt dei comandi e si continua l'installazione come al solito.

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Front panel usb 3.0 Bitfenix BFA-U3-K435-RP e dintorni

Il componente in oggetto si presenta quasi come un drive per floppy in cui però al posto della fessura per inserire il dischetto troviamo quattro prese per porta usb 3.0 di tipo A. Dal frontale posteriore escono invece quattro cavi che terminano con due connettori, praticamente due cavi per connettore che corrispondono a due prese usb per ognuno e che dovranno essere infilati nei corrispondenti connettori maschio con 20 pin usb 3.0 della scheda madre. Nel compiere questa operazione, anche chi non vede può andare a colpo sicuro visto che i connettori del front panel in oggetto hanno la tacca di riferimento e quindi entrano solo in un senso. Questo front panel va inserito in un alloggiamento esterno da 3,5 pollici e quindi se non ce l'hai dovrai utilizzare un frame. L'uso più ovvio di questo componente è per quando si desidera aggiornare un vecchio cabinet privo di prese usb 3.0 ed averne più di due sul pannello frontale. Se invece hai un cabinet recente con prese usb 3.0 ma ne vuoi avere più di due sul pannello frontale, ti basta un front panel con due prese usb ma naturalmente in entrambe i casi bisogna che la scheda madre abbia i connettori per l'espansione delle porte usb disponibili.
Nota: non ho guardato molti cabinet nuovi e quindi non so se vi sia qualche modello con più di due prese per porta usb 3.0/3.1, quelli visualizzati ne avevano solo due.
L'ultimo aspetto da tenere presente, e personalmente lo considero proprio l'ultimo perché secondo me è più bello sperimentare qualcosa piuttosto che tenersi i soldi in tasca, è appunto quello economico. Questi front panel se li fanno un po' pagare e se adoperi un case da una ventina di euro il componente aggiuntivo ti costa quasi come il case e anche di più. Infatti, Lasciando perdere i centesimi, il Front panel usb 3.0 Bitfenix BFA-U3-K435-RP alla fine di ottobre 2017 su omegashop l'ho pagato quasi 17 euro mentre su amazon al 4 novembre 2017 ne costa quasi trenta ma ti danno la spedizione gratuita... capirai che risparmio! Innanzitutto se sei furbo non ti fai mandare un pacco solo per un front panel ed inoltre è inutile dare la spedizione gratuita mettendo il prezzo più alto del prodotto. Naturalmente questo non significa che su amazon non vi siano occasioni convenienti, ho portato questo esempio per dire che le cose vanno valutate caso per caso senza badare ai luoghi comuni e uno di questi è che su amazon si risparmia sempre.
Ho montato il Front panel usb 3.0 Bitfenix BFA-U3-K435-RP nel vecchio cabinet Cooler master centurion 5 dove s'incastra quasi a pressione nel'alloggiamento da 3,5 pollici che quasi quasi è possibile fare a meno di fissarlo. In tal modo adesso sul pannello frontale del case ho sei porte usb: quattro di tipo 3.0/3.1 gen1 abbinate al front panel appena inserito e due di tipo 2.0 che facevano parte del cabinet. E la scheda gigabyte ga-z270-hd3p mi permeterebbe di espanderla ulteriormente con altre due porte usb 2.0, cosa che succedeva anche con la ga- z170-hd3p, alla faccia di quel negoziante che per montare un lettore di schede interno ha eliminato una presa usb del cabinet. Essendo lontano, non ho potuto avere sottomano quel computer ma da quanto mi è stato descritto sembrerebbe che la scheda montata avesse solo un connettore per espandere le porte usb o forse aveva un unico connettore per porte usb 2.0 che è stato condiviso a metà con il lettore di schede ed il cabinet aveva solo prese per usb 2.0. Eh, prima di farti assemblare un computer ti conviene farti un bel giro in internet in modo d'avere le idee chiare su ciò che vuoi e ciò che esiste per davvero!
I cavi del front panel in oggetto sono piuttosto lunghi tanto che forse vanno bene per montare il componente in un cabinet da pavimento e questa da un lato è una bella cosa mentre dall'altro ci potrebbe essere qualche problema con quegli hard disk esterni non alimentati che funzionano male in presenza di un cavo un po' lungo e porte usb poco performanti; infatti quando colleghi un componente del genere, oltre che alla lunghezza del suo cavo devi tener conto della lunghezza del cavo del front panel. Ho un hard disk esterno della freecom con i problemi citati che tengo lì per esperimenti e sono stato favorevolmente sorpreso nel constatare che con il frontpanel Bitfenix funziona benissimo sia in windows 10 che con freedos con il quale ho fatto un backup senza errori usando image for dos constatando che il tempo impiegato è quello normalmente usato dagli hard disk esterni.

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Nuova versione di windows 10 pro 32 bit, nuove instabilità

Quanto scritto di seguito si riferisce alla versione 1709 di windows 10 pro 32 bit ma non mi stupirei affatto se quanto descritto accadesse anche con la versione a 64. Se invece di parlare della nuova versione di windows stessi parlando di una persona, la definirei come un soggetto instabile e inaffidabile ed i motivi sono spiegati nei paragrafi qui sotto.

Versione 1709 di windows 10 pro 32 bit scarsa in matematica

Non sono sicuro che il disguido scritto di seguito sia apparso solo con la versione 1709, potrebbe esserci stato anche prima senza che ci facessi caso ma la cosa certa è che questa versione ce l'ha. Dopo l'aggiornamento alla versione 1709, ho fatto la Pulizia disco togliendo anche le vecchie versioni di windows perché per tornare ad una versione precedente mi basta ripristinare la partizione con uno dei backup eseguiti con image for dos che ho messo da parte. La partizione con windows 10 conteneva circa 37 giga di dati e Pulizia disco diceva che le vecchie versioni di windows, che in realtà sono una sola, ne avrebbero tolto circa 17; inoltre sarebbero stati tolti qualche mega e altri k con le altre voci di pulitura del disco. Teoricamente sarebbero stati tolti circa 18 giga; ma visto che voglio essere buono, lasciando perdere le cifrre esatte ti chiedo: quanto fa 37 giga meno 17 giga? Per la versione di windows in prova il risultato è di 26 giga, quelli che alla fine della pulitura mi sono rimasti nella partizione. Non ti sembra un po' scarso in matematica? Resta da capire se i giga da togliere erano davvero 17 e se le proprietà del disco danno sempre il valore esatto per ciò che riguarda lo spazio occupato. A tale proposito ho visualizzato più volte le proprietà ottenendo sempre il risultato di 26 giga ma ciò non esclude che qualche volta vi sia un errore.

Finestra Questo pc che si chiude inaspettatamente

L'aggiornamento alla versione 1709 di windows 10 pro 32 bit l'ho fatto in un disco collegato alla scheda madre Gigabyte ga-p55a-ud3, una delle ultime ad avere il controller per floppy che naturalmente è un supporto assai obsoleto, ma se c'è, perché non usarlo? Inoltre, non so per quale motivo, nella finestra Questo pc avevo un collegamento non funzionante creato non so nemmeno io in quale occasione che riguardava la rete ed esattamente la voce
siti web personali su msn
Ho anche l'abitudine di visualizzare le voci della finestra Questo pc nella modalità ad elenco senza raggrupparle per tipo o quant'altro (vedi il menu Raggruppa per in cui scelgo (nessuno)). Tutte queste impostazioni mi sono rimaste anche dopo l'aggiornamento ma con il problema seguente: spostandomi con le frecce, non appena toccavo il collegamento
siti web personali su msn,
inizialmente il computer s'impigliava un pochino e poi tornava automaticamente al desktop mentre riprovandoci tornava al desktop immediatamente. Ma visto che si trattava di un collegamento che non mi serviva, fin qui poco male, mi sarebbe bastato eliminarlo. Ma i problemi non capitano mai da soli ed infatti andando direttamente al floppy senza toccare il collegamento visto sopra, non appena cominciava ad apparire l'elenco dei file contenuti nel dischetto si chiudeva tutto riportandomi al desktop. Stranamente il floppy veniva visto correttamente dalle proprietà e per fortuna ci si poteva entrare dal prompt dei comandi. Dopo aver raggruppato le icone per nome, il floppy è andato a posto e ha continuato a funzionare anche quando ho scelto nessun raggruppamento come piace a me. Il collegamento scassato è stato più restìo a decidersi a non riportare il computer al desktop solo per essere sfiorato ma alla fine ha messo la testa a posto solo che al quel punto l'ho eliminato. Adesso tutto funziona, sì, ma per quanto? E per quale motivo ci sono queste instabilità? Beh, un motivo c'è e te lo dico io: perché windows 10 fa schifo e continua a non piacermi. Si può ancora dire o dobbiamo stare zitti anche in questo?

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MediaCreationTool e codice di errore 0x80072F76 - 0x20017

Nota: ho publicato nel blog ciò che segue nel mese di novembre 2017 quando ho riscontrato l'errore; poi nel mese di dicembre ho riprovato lo stesso MediaCreationTool che ha sempre funzionato e quindi forse il problema era nei server Microsoft. Ma siccome con windows non è mai detta l'ultima parola, inserisco ugualmente l'articolo anche per scopo didattico.
Più di una volta ho avuto l'impressione che ci si diverta a distruggere ciò che funziona come nel caso di MediaCreationtool che, ricorderete, è lo strumento Microsoft per aggiornare o scaricare le versioni di windows 10. Fino a poco tempo fa funzionava benissimo, adesso che non ci lasciano più usare la vecchia versione e siamo costretti a scaricare quella aggiornata a settembre 2017 abbiamo problemi che prima non c'erano e non sempre si risolvono. Ma era proprio necessario fare una nuova versione di MediaCreationTool che tra l'altro fa esattamente ciò che svolgeva la versione precedente? In due computer mi ha dato il codice di errore seguente:
0x80072F76 - 0x20017
Oltre a questo codice, dice che la causa non è nota. Ma come fai a darmi un codice di errore ben preciso e allo stesso tempo dirmi che la causa non è nota? Sembra un'ammissione implicita che il programma è fatto male perché sarebbe come ammettere che in un file bat hai adoperato lo stesso errorlevel per tutti i tipi di errore che possono capitare. Siccome non so tutto, mi sono messo a cercare con google e, tralasciando le pagine in inglese che non avevo voglia di tradurre, in un sito italiano ho trovato la soluzione scritta di seguito della quale però non faccio il copia ed incolla ma la descrivo mettendoci del mio. La soluzione proposta non ha mai funzionato con windows 10 pro 32 bit versione 1709 anche se forse per quanto dirò qui sotto avrei dovuto insistere un po' di più. Con windows 10 pro 64 bit versione 1703 invece la prima volta che l'ho provata ha funzionato subito e se fossi uno superficiale che fa solo una prova ti direi che funziona benissimo. Tuttavia prima di solito prima di scrivere qualcosa faccio più di una prova e molte di queste sono stato costretto a farle perché volevo scaricare anche la versione a 32 bit che non mi lasciava scaricare e da questo avrai senz'altro capito che anche con i 64 bit la soluzione proposta funziona assai saltuariamente e per ora non ne ho capito il motivo. A volte sembra che le probabilità di funzionare siano maggiori quando ho appena ripristinato il disco com'era prima di svolgere tutte le prove ma essendo un qualcosa di saltuario non ne sono sicuro. Durante gli esperimenti ho rimpiazzato MediaCreationTool più di una volta mettendoci un file che non era mai stato elaborato ed ho anche provato a ripulire il registro dai riferimenti di questo programma. Visto che MediaCreationTool è legato alla rete, addirittura ho fatto delle prove per vedere se non ci fosse qualche problema con il wi-fi che stavo usando e, visto che risolveva un problema con windows 10, addirittura ho aggiornato il firmware del router ma non sono venuto a capo di niente. In una delle tante prove è capitato che il download iniziasse per poi bloccarsi dando un secondo errore con il codice
0x80190194 - 0x90018
e cercandolo con google ho trovato un solo risultato che non è nemmeno legato a MediaCreationTool. Insomma, se hai l'errore riportato nel titolo di questo post, prova più volte la soluzione seguente, magari a forza di provare sei fortunato! Lo so, non è un atteggiamento molto tecnico ma non prendertela con me ma con chi ha fatto programmi che non funzionano. Procedi così:
  1)  dalle proprietà del file MediaCreationTool.exe scegli la scheda Compatibilità e clicca sul pulsante Eseguire lo strumento di risoluzione dei problemi di compatibilità. Da notare che a parità di file, questo pulsante non ce l'hai se usi windows 7, provato solo con i 32 bit;
  2)  dopo qualche attimo clicca sul pulsante Prova le impostazioni consigliate;
  3)  clicca sul pulsante Testa il programma...; da notare che non puoi cliccare immediatamente su Avanti perché in tal modo non ti fa proseguire;
  4)  durante l'esecuzione del test rimane aperta la finestra Risoluzione dei problemi compatibilità programmi ma se MediaCreationTool funziona puoi anche lasciarla così fino al termine dello scaricamento del file iso (non ho provato con l'aggiornamento). Una volta cliccato su Fine per terminare il lavoro di MediaCreationtool, proseguirai con lo strumento di compatibilità; in alternativa puoi continuare immediatamente con lo strumento di compatibilità passando alla finestra scritta sopra come segue;
  5)  clicca Su Sì, salva le impostazioni per questo programma e poi su Chiudi strumento di risoluzione dei problemi.
Abbiamo terminato ma forse ti possono interessare anche le osservazioni seguenti. Innanzitutto è da notare che gli altri pulsanti dello strumento di risoluzione dei problemi di compatibilità sembrano tanto interessanti ma alla fine, clicca di qui e clicca di là, non ci fai un fico secco. Le impostazioni applicate al file sono quelle di compatibilità con windows 8 e lo puoi notare leggendo la finestra in cui si testa il programma e sono le stesse impostazioni che avresti potuto inserire manualmente attivando la casella Esegui il programma in in modalità compatibilità per: e poi segliendo windows 8 dalla scheda Compatibilità; una volta ho provato in questo modo ma non ho risolto niente. Naturalmente con la stessa casella in windows 7 non puoi scegliere la versione 8 dato che la compatibilità si riferisce alle versioni precedenti di windows. Facendo le regolazioni di compatibilità manualmente, queste vengono salvate nel file stesso, così almeno mi è parso di capire facendo diverse prove e un certo dubbio rimane perché con quel bastardo di windows non è mai detta l'ultima parola. Ancora più dubbioso sono invece su come e dove salva le impostazioni eseguite con lo strumento di risoluzione dei problemi di compatibilità: in diverse prove, una volta elaborato il file con tale strumento nella scheda Compatibilità non avevo più la casella Esegui il programma in modalità compatibilità per: e ovviamente ho pensato che quello fosse il segnale che il file era stato elaborato anche se non sapevo dove aveva salvato le impostazioni. Infatti, cancellando il file e mettendoci al suo posto lo stesso file ma non ancora elaborato, la casella vista sopra continuava a non esserci e quindi deducevo che da qualche parte veniva memorizzato il percorso delle impostazioni. Ma windows è schizofrenico e ad un certo punto la casella è riapparsa anche facendo più di una prova e quindi chi ci capisce è bravo! Sono arrivato fin qui, se scopri qualcosa in più, fammi sapere.

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Hd_speed incompatibile con rapid storage

Hd_speed è un programma per verificare la velocità degli hard disk e altri dispositivi mentre rapid storage è un software Intel che, ad esempio, è presente nel dvd della scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p e fa parte dei programmi di gestione della scheda stessa ed in modo particolare dei controller sata in modalità ahci (non so se supporta anche altre modalità). Per default la scheda madre citata sopra ha i controller sata settati in ahci e la versione 1703 di windows 10 pro 64 bit per tali controller inserisce un driver Microsoft del 2006 (devo ancora provare con la 1709). Hd_speed funziona correttamente fino a quando è installato il driver Microsoft mentre quando nella scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p s'installa il driver Intel di rapid storage, hd_speed dà risultati fasulli. Ho svolto la prova con l'ormai anziano hard disk da 500 gb Western digital wd5000aakx.

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Lettori per floppy usb ancora compatibili con la versione 1709 di windows 10

In rete puoi leggere una notizia secondo la quale dalla versione 1709 di windows 10 i lettori per floppy usb non sono più inseriti nel sistema e che per poterli utilizzare bisogna scaricare i driver necessari. Per quanto dirò di seguito, probabilmente l'informazione si riferisce ad eventuali nuovi modelli di lettori per floppy che, visto il supporto così obsoleto, dubito assai della loro uscita. Senza scaricare alcun driver, con la versione 1709 di windows 10 pro sono riuscito ad utilizzare senza problemi due modelli di lettori per floppy: un Freecom/Teac ed un Hamlet/Nec.
Nota: la doppia marca per entrambe i modelli deriva dal fatto che il primo nome si riferisce a chi commercializza il prodotto mentre il secondo è quello rilevato dal sistema, ossia chi effettivamente l'ha costruito o comunque ne ha costruito il chip principale.
Non ancora contento ho telefonato ad un amico che ha potuto collegare senza problemi il suo lettore per floppy acquistato l'anno scorso di cui però non conosco la marca. Per i tre lettori di floppy provati viene usato un driver Microsoft del 2006 che si trova nel percorso:
\windows\system32\drivers\usbstor.sys che certamente è valido per tanti altri lettori del genere se non addirittura per tutti i lettori di floppy usb. Per saperlo non ho fatto altro che collegare il lettore per floppy, andare in Gestione dispositivi ed aprire il ramo che riguarda le usb e nelle proprietà del floppy guardare i dettagli del driver.
Uno dei motivi per cui ho dato questa informazione è che nell'andare in negozio per acquistare un lettore per floppy potresti incontrare uno di quei negozianti che si sono adoperati per favorire la crisi economica facendo mille storie per ordinare un qualcosa e che magari utilizza la notizia citata all'inizio di questo articolo per non ordinare niente salvo poi lamentarsi del calo delle vendite.

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Installare windows 10 32 bit in computer recenti

Nel leggere questo titolo senz'altro qualcuno avrà storto il naso perché forse la pensa come quel programmatore a cui un giorno ho detto che si poteva installare un sistema a 32 bit in un computer recente e, senza provarci, ha reagito come se avessi detto un'eresia. Naturalmente non c'è niente di male ad essere in disaccordo in un determinato argomento, solo che secondo me è molto meglio esprimere il proprio dissenso quando si sono svolte delle prove personalmente. Con questo articolo non intendo dire che i sistemi operativi windows a 32 bit non anno dei limiti e secondo me quello più evidente ed importante è quello di vedere solo fino a poco più di tre giga di ram anche quando ne hai quattro, otto, sedici e così via, e naturalmente la cosa è molto svantaggiosa quando adoperi programmi che necessitano di una grande quantità di memoria. Fermo restando che non ho la necessità di elaborare filmati e che al massimo visualizzo un video relativo ad una canzone da sentire tramite youtube, sinceramente per le operazioni di tutti i giorni finora non ho trovato differenze di velocità tra i 32 e i 64 bit e con questo non voglio dire che tecnicamente non ci siano ma solo che non sono così evidenti come ci fanno credere. Uno dei motivi per cui vale la pena d'installare windows 10 a 32 bit su un computer recente è quello di poter adoperare vecchissime periferiche come la stampante Hp 1100 e lo scanner Hp 5400c per le quali non esistono driver a 64 bit e quelli a 32 non s'installano nei 64. Senza problemi e per due volte ho installato la versione 1709 di windows 10 a 32 bit in un computer con scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p e processore Intel i5-7500 di settima generazione. In entrambe le prove il sistema ha fatto un po' fatica ad aggiornarsi dando degli errori di download che non ho approfondito ma alla fine si è aggiornato e, come accade per i 64 bit, a novembre 2017 in Gestione dispositivi tutti gli elementi erano a posto perché nella maggioranza dei casi vengono inseriti driver generici di Microsoft ed il computer potrebbe funzionare benissimo così. Volendo approfondire, ho scoperto che xpress install, ossia il programma che gestisce le applicazioni presenti nel dvd in dotazione alla scheda madre, non funziona con windows 10 a 32 bit. Per installare comunque i driver presenti nel dvd bisogna entrare nelle cartelle delle singole applicazioni e cliccare sul file setup o altro file per l'installazione di ciascuna ad eccezione del rapid storage per il quale non ho trovato come procedere. Fare anche attenzione che gli aggiornamenti di windows potrebbero aver installato un driver più recente di quello presente nel dvd e che quindi non è il caso di rimuovere come mi è capitato per l'audio Realtek. Comunque, il software del dvd che ho adoperato si è installato senza problemi nonostante i 32 bit. Successivamente sono andato nel sito di Gigabyte in cui i driver per windows 10 della ga-z270-hd3p, che a novembre 2017 sono aggiornati proprio a novembre dello stesso anno, vengono forniti solo per windows a 64 bit ma tale sito non ha tenuto conto che il sottoscritto è peggio di san Tommaso! E con l'intenzione di provarli in windows 32 bit li ho scaricati ugualmente scoprendo che s'installano benissimo e che per l'audio Realtek c'è addirittura la cartella win32.
Due parole sull'audio: a novembre 2017 la versione 1709 di windows 10 inserisce l'audio Realtek aggiornato ad agosto mentre quello scaricabile dal sito è aggiornato a novembre dello stesso anno e per installarlo fai così:
  1)  una volta scompattato il file relativo all'audio, dalla cartella principale che si crea digita setup che è valido sia per i 32 che per i 64 bit;
  2)  il programma rimuoverà il software Realtek presente nel computer e chiederà di riavviare;
  3)  al riavvio partirà l'audio generico di microsoft e questa è una cosa buona per chi usa la sintesi vocale senza barra braille. Dopo un po' riparte l'installazione e al termine chiede di riavviare ed il gioco è fatto.
Nota: ho tralasciato i singoli passaggi come l'accettare la licenza eccetera che non ricordo nei dettagli ma che non necessitano di spiegazioni.

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Giornata dei poveri: aiuto concreto o parole al vento?

Nota: questo articolo si riferisce a domenica 19 novembre 2017 ma va ben al di là della giornata dei poveri da cui prendo spunto.
Quando sento certi discorsi come quello che hanno letto domenica scorsa all’inizio della messa in cui, riferendosi alla caritas, sembra che tutte le persone siano generosissime ed altruiste, l’esperienza personale dentro di me si ribella ed esclama: “Tutte balle!”. Si diceva: “abbiamo imparato ad accettare l’altro così com’è”. Ed anche in questo caso esclamo: “Tutte balle!”. Non sono contrario alla caritas tant’è che qualche volta ho anche donato a tale ente e farei le stesse esclamazioni se il discorso fosse stato fatto per qualsiasi altra realtà benefica. Senza temere d’essere smentito e salvo qualche rara eccezione, in trentasette anni che suono nelle parrocchie io di aiuti ne ho visti pochissimi e tra questi pochi mi è anche capitato che mi si aiutasse per interesse. Quindi, dov’è tutta questa generosità di cui si parla? Ah, lo so, adesso c’è il sapientino di turno che dice: “Eh, ma è lui che non vuole essere aiutato, è lui che non vuole fare, noi gli abbiamo dato, gli abbiamo detto, e bla bla bla”. tutte parole per cercare di mettere a tacere la propria coscienza. Infatti nell’aiutare un portatore di handicap la prima cosa che si fa non è quella di cercare di dargli ciò che lui chiede ma di dargli un lavoretto/passatempo tanto perché non rompa ulteriormente salvo poi lamentarsi se non lo accetta. a queste persone dico: quando avete i piatti da lavare, una visita da fare in ospedale eccetera, invece di svolgere ciò che dovreste fare andate a fare una passeggiata o qualsiasi altro passatempo o lavoro e continuate così per anni. alla fine, ciò che dovevate svolgere l’avete fatto o avete solo perso del tempo prezioso? Voglio dire che quando si aiuta qualcuno, nel limite del possibile bisogna dargli ciò di cui ha bisogno e non quello che fa comodo a noi; in caso contrario a perdere tempo è sia chi crede d’aiutare che chi riceve l’aiuto. Lo so, è una cosa che dovrebbe essere ovvia ma l’esperienza personale m’insegna che nella pratica non lo è per niente. Ma se la cosa vi può un po’ consolare, quanto scritto non accade solo nelle parrocchie, succede anche nei comuni. quando al mio comune ho chiesto un aiuto perché vivo con persone anziane, l’unica risposta è stata quella di chiedermi se voglio un lavoretto. dopo circa sei mesi mi è arrivata una in casa a domandarmi se acquisivo qualcosa con lo scanner tanto per passare il tempo; addirittura ricordo che inizialmente mi aveva detto di fare dei deplian colorati… Sì, io posso anche mettere dei colori in un documento; ma mi spiegate come fa un cieco dalla nascita a sapere che effetto visivo hanno e se gli piacciono non avendoli mai visti? Sarebbero queste le persone esperte da cui prendere esempio? Quanto all’acquisire un qualcosa con lo scanner, beh, se ti serve un favore perché hai l’apparecchio rotto o per qualsiasi altro motivo sono il primo a fartelo; di certo non mi metto ad acquisire pagine così tanto perché venga sera e una persona che propone una cosa del genere ad un cieco o a qualsiasi altro soggetto dimostra verso di lui la totale mancanza di stima. Implicitamente dice: “Massì, tanto per quel povero cretino va bene tutto, anche un qualcosa che non serve a nessuno!”. Sull’accettare le persone così come sono, eh, magari fosse così! Da me la maggioranza delle persone che frequentano le parrocchie si aspettano l’ateggiamento del povero ciechino che suona come nel medioevo e non appena mi discosto di qualche millimetro dall’immagine che si erano fatte non mi accettano più. Tra l’altro, la maggioranza delle persone che dice al cieco che per lui la musica è importante eccetera, sono soggetti a cui la musica non interessa per niente o molto relativamente; al massimo fanno qualche accordo di chitarra o poco più. Ed allora come fai a consigliare a qualcuno un qualcosa che tu per primo non svolgi o addirittura snobbi? Infatti spesso quando ad un cieco viene consigliata la musica ho l’impressione che lo si faccia in modo dispregiativo come a dire: Eh, tu che sei cieco, cosa vuoi fare? Non ti rimane che la musica, un tin tin tin tanto per passare il tempo. Concludo con un piccolo esempio di quanta poca stima si ha nei confronti di chi ha un handicap, un qualcosa successo tanti anni fa ma ancora molto attuale. Una persona mi aveva chiesto di suonare ad una ricorrenza e alla sera facevamo le prove con un coro e questa un pochino insegnava assieme ad un altro maestro; era più giovane di me ma veniva presa in considerazione mentre io dovevo solo suonare e stare zitto tant’è che quando ho chiesto di dirmi alcune note perché non avevo lo spartito, la risposta è stata che ci sono delle note e di suonare (come se ad un ceco non si potesse dire una nota sulla terza riga, una sul secondo spazio eccetera, non vorrai mica che lui sappia queste cose!). Poi in macchina alla persona che mi aveva chiesto di suonare dicevo: “vedi, tu nel fare questa cosa puoi trarre un minimo di soddisfazione; ma io, che soddisfazione vuoi che ne tragga?” Ed infatti quando poi mi hanno chiesto di suonare per Natale se la sono suonata!
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