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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Fino a quando l'aggiornamento a windows 10 rimane gratuito e considerazione personale
In una mail inviata a diversi non vedenti dicevo che non sapevo fino a quando
sarà possibile fare l'aggiornamento da windows 7/8 a windows 10 in modo gratuito. Secondo un articolo segnalatomi da un amico, e in rete ve ne saranno
altri, l'aggiornamento rimane gratuito fino al 29 luglio 2016 ma questa scadenza non è per tutti. Infatti in questo caso ad essere ciechi ci si guadagna
visto che i non vedenti potranno ottenere windows 10 gratuitamente anche dopo
il 29 luglio 2016 ma l'articolo non specifica le modalità per farlo. Personalmente sono sempre stato abbastanza contrario a questi favoritismi tanto che
l'iva al 4% prevista per l'acquisto di materiale informatico per i non vedenti
la faccio solo in casi eccezionali, ossia quando il materiale è proprio specifico per chi non vede come una barra braille. Questo è solo il mio modo d'agire che non vincola nessuno e la cosa dovrebbe essere ovvia per tutti ma a
quanto pare non lo è visto che per certi non vedenti basta avere un'idea
leggermente diversa dalla loro perché non ti parlino più. Opinioni ed idee
diverse non impoveriscono i rapporti umani, li arricchiscono anche perché da
due opinioni ne può nascere una terza magari più valida. Se vai a leggere bene
le condizioni di certe agevolazioni, vedrai che per ottenerle bisogna dichiarare il falso come quando un medico specifica che per il tuo benessere psicofisico hai bisogno di bla bla bla oppure quando per avere un'altra barra
braille devi dichiarare che la precedente è inriparabile anche quando la puoi
utilizzare per altri 10 anni. Spero che per ottenere windows 10 i non vedenti
non debbano recitare queste commedie, quelle le possiamo andare a vedere in
teatro e, d'estate, magari all'aperto sperando che non vi siano tante zanzare!
Il link da cui ho ottenuto le informazioni scritte sopra è il seguente:
https://www.forexinfo.it/Windows-10-gratis-fino-a-quando
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Aggiornamento da windows 7 pro 32 bit a windows 10 senza guardare lo schermo
Prima di svolgere questa operazione ti consiglio vivamente di fare l'immagine
delle partizioni di sistema con Ghost, image for dos o windows o altro programma di backup. Windows 10 permette di tornare alla versione precedente di
windows ma, come sappiamo da tanti anni, le disinstallazioni Microsoft lasciano molto a desiderare e alla fine hai sempre un sistema rappezzato alla meglio. Inoltre, proprio perché l'aggiornamento a windows 10 mantiene i file di
windows 7/8, nel disco praticamente occupi lo spazio di due sistemi operativi
e anche se oggi gli hard disk sono enormi, quando vai a fare il backup, oltre
ad occupare un sacco di spazio ci metti anche tanto tempo. Per tanto, se prima
dell'aggiornamento a windows 10 hai fatto l'immagine della partizione, puoi
cancellare il vecchio sistema tramite l'opzione Pulizia file di sistema di
Pulitura disco in modo che windows 10 abbia grosso modo le stesse dimensioni
di windows 7. Per chi legge solo con la sintesi o non è abituato a premere
insert+freccia su per le verifiche, informo che all'opzione Pulizia file di
sistema la sintesi aggiunge la parola descrizione che non c'entra con tale
opzione. Fare l'immagine della partizione prima dell'aggiornamento ti permette
anche di mettere windows 7 in un disco e il 10 in un'altro, magari usando i
cassetti sata, in modo da usarli alternativamente a seconda delle necessità,
ad esempio per fare le cose di routine con il 7 ed imparare e sperimentare il
10. Nel fare l'aggiornamento da windows 7 pro 32 bit a windows 10, ovviamente il
sistema rimane pro ma a 32 bit e quindi con la possibilità di vedere solo fino
a poco più di 3 giga di ram. Il passaggio da windows 7 32 bit a 10 dovrebbe creare la
partizione nascosta di sistema anche quando non l'avevi ed il condizionale è
d'obbligo perché ci ho fatto caso solo quando sono tornato a windows 7 ripristinando il sistema con Image for dos ma la cosa sarà approfondita nel prossimo numero. Sostanzialmente per l'aggiornamento ho fatto questo.
1: Da Ottieni windows 10 posto sul system tray ho scelto di scaricare
l'aggiornamento e dopo un pochino si è aperta la finestra di windows update e
il download è rimasto allo zero per cento per un'ora circa. Non ho mai capito
perché a volte windows update se ne rimane lì fermo per così tanto tempo anche
se dice che il download è in corso. poi è passato al 23% e ci è rimasto per
molto. Mi sono allontanato dal pc per una ventina di minuti e al ritorno era
pronto per l'installazione ma non ho visto dove cavolo ha scaricato il materiale (ammesso che si possa capire).
2: Ho accettato la licenza e cliccato su Avvia aggiornamento. Jaws non ha
più parlato fino all'avvio di windows 10. Dopo meno di 10 minuti si è riavviato e provando ad attivare l'assistente vocale con i tasti windows+invio ho
avuto esito negativo.
3: poi si è riavviato dopo circa 11 minuti e attivando l'assistente vocale
dopo qualche secondo ho sentito un tac ma cortana ha pensato di tacere proprio
quando sarebbe stato utile che parlasse... Vai a capire le donne! Dopo qualche
minuto ha mosso il masterizzatore, cosa che fa abbastanza spesso anche ad
installazione conclusa anche quando l'apparecchio non gli serve, e dopo 9
minuti circa si è riavviato.
4: anche questa volta il tentativo di avviare l'assistente vocale ha dato un
tac ma rispetto al precedente ho dovuto aspettare qualche attimo in più e non
so se questa sia la regola o se dipende dal fatto che nel momento in cui ho
premuto i tasti il computer era particolarmente impegnato a scrivere e quindi
ha risposto con un certo ritardo. Dopo qualche minuto ha mosso il masterizzatore e dopo altri minuti ho sentito nuovamente il tac e cortana ha detto che
l'aggiornamento era completato ma windows 10 non era ancora avviato completamente.
5: Prima di cliccare su Avanti per avviare completamente il sistema, spostandoti nell'apposita finestra con alt+tab è possibile regolare cortana, ad
esempio cambiarne la velocità, ma quando la riavvierò dopo l'installazione
scoprirò che non mi ha mantenuto le impostazioni e questo potrebbe essere un
difetto ma anche un errore del sottoscritto che è tanto bravo quando non fa
puttanate! Comunque una volta cliccato su Avanti nella finestra in cui si dice
che l'aggiornamento è completato, il pc si comporta come quando si avvia dopo
un aggiornamento e siccome avevo NVDA caricata come servizio, è stata proprio
quest'ultima a dirmi di non spegnere; l'assistente vocale non parlerà più a
meno che non la riattivi. Dopo qualche minuto ho sentito il suono di avvio di
windows 7, che ha mantenuto ma non ha mantenuto quello di arresto di cui il 10
è privo, e poi si è avviato Jaws 16, perché in windows 7 era settato per
farlo, con la spiacevole sorpresa del solito errore del driver video ed il
messaggio che ti dice di provare a riavviare e se le cose non vanno a posto di
lanciare il file d'installazione di Jaws con l'opzione
/type repair
che abbiamo già visto quando ho parlato dell'installazione di windows 7. Per
ulteriori informazioni sui malfunzionamenti di Jaws vedi l'articolo seguente.
Conclusione: avendo fatto un'unica prova e con un solo pc, non so se il numero
dei riavvii è uguale per tutti. Probabilmente per avere il messaggio di cortana che ti avverte che l'aggiornamento è completo basta attivarla solo dopo
l'ultimo avvio, ma a farlo anche quando non serve non rovini niente. E' anche
da verificare se in mancanza di NVDA e Jaws all'avvio l'assistente cortana
rimane attiva all'avvio effettivo di windows o se la dobbiamo riattivare ed è
da verificare inoltre se con lo stesso pc e le stesse condizioni scritte sopra
jaws 17 dà l'errore del driver video. Nonostante che in windows 7 fosse a
zero, mi ha alzato il livello di uac, user account control, e lo si rimette a
zero tramite NVDA che non interferisce ma anche se non mi ha chiesto di riavviare, la protezione rimane attiva fino al riavvio. E tuttavia anche quando
uac è a zero hai un altro intralcio nel fare modifiche al sistema perché ti
viene fuori un avvertimento con la scritta:
continua con diritti di amministratore automatici
e puoi dare solo Ok. Da notare che questo avvertimento a volte svanisce nel
nulla per poi riapparire e non ho capito bene se lo rifà all'avvio; mi hanno
detto che si può disattivare questo inciampo ma per il momento non so come fare.
Poi mi si è incasinato un menu di Jaws ma forse lì ho fatto qualche casino io
perché stavo lavorando con cortana. Un buco che ho notato è che nel cancellare
permanentemente un file con shift+canc ti dice che stai cancellando più
file... bugiardo! rispetto a windows 7 l'avvio del 10 è più lento e, a meno
che le cose non cambino in seguito, sembra sempre che stia facendo un riavvio
dopo un piccolo aggiornamento.
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Windows 10, jaws e menu start
Quando Jaws si avvia con l'errore del driver video visto nell'articolo precedente, in cursore jaws non si legge niente ed il riavvio non ha risolto il
problema e quindi ho fatto la riparazione lanciando il file d'installazione di
jaws seguito dall'opzione
/type repair
al termine potevo leggere in cursore jaws ma la riparazione non ha risolto un
altro problema e cioè quello della lettura scorretta e inefficace del menu
start dove Jaws mi diceva solo cortana e start, in certi casi direttamente
premendo le frecce mentre in altri dovevo premere insert+freccia su. Praticamente non riconosceva la casella in cui digitare qualcosa da cercare e non
seguiva le voci del menu start che comunque penso che a video si muovessero
visto che premendo ripetutamente le frecce andavo ad aprire i programmi anche
se non sapevo cosa stavo per aprire. Il menu start mi funziona bene con NVDA e
al 99% bene anche con cortana la quale fa un po' di casino scorrendo le voci
là dove c'è Tutte le app e fa solo un tac nella casella in cui cercare qualcosa ma per il resto va bene. Attenzione che se usi la mb408l con il driver
mb408sl.jlb a 32 bit, al termine dell'operazione con /type repair il display
braille non funziona più perché è stato sovrascritto il file braille.ini che
dovrai sostituire con quello adeguato come spiegato nel numero 80. L'installazione di Jaws 17 non mi ha dato errori nel driver video ma non ha risolto il
problema del menu start per il quale ho chiesto informazioni a non vedenti e
vedenti senza risolvere il problema che a quanto pare ho solo io e non so se
dipende dalla scheda grafica, che tra l'altro è una Nvidia e quindi di marca
standard, o dal fatto che sto usando il 32 bit o che so io. Ogni suggerimento
è ben accetto e gli sviluppi di questa situazione li scriverò nel prossimo
numero. Windows 10 non risolve il problema con Jaws e Panda antivirus pro che
abbiamo visto in windows 7. Quando sono andato a disinstallare Jaws 16 in modo
d'avere solo il 17 e fare un backup leggermente più piccolo mi ha
dato un errore nel packaging del setup e quindi non l'ho potuto rimuovere... E
se il buongiorno si vede dal mattino, diciamo che se volevo avere qualche
problema in più, con windows 10 ci sono riuscito alla grande!
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Approfondimento su connessione internet e router
Nello scorso numero dicevo che per chi non vede i led, un modo per conoscere
se il segnale adsl arriva e se il router funziona è quello di scollegare il
filtro dalla presa principale dell'abitazione e, tramite un telefono, controllare se si sente il fruscio del segnale adsl. Tuttavia può capitare che internet non funzioni nonostante il fruscio dell'adsl come è successo nella mattinata del 7 aprile 2016 che non riuscivo più a scaricare la posta e nemmeno a collegarmi ad un sito qualsiasi. Dopo aver provato con un altro router e con il
telefonino senza risolvere il problema, ho pensato che forse il guasto non era
mio ma di telecom/tim ma sono andato a pranzo. Nel pomeriggio internet ha
ripreso a funzionare e mi chiedo se il flusso che mi arrivava era inadeguato o
se il guasto era in qualche computer della rete.
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Approfondimento sul provacontinuità Voltcraft vc-31
Nello scorso numero dicevo di non sapere se con batterie molto scariche il
provacontinuità in oggetto continua a dare la polarità. Con una batteria con
una tensione di appena 448 millivolt, e penso assai scarica anche dal punto di
vista della corrente, continua a dare la polarità e quindi non è affatto vero
ciò che dicono le istruzioni e cioè che in corrente continua lo strumento comincia a funzionare da 1,5 volt. Peccato perché se così fosse potremmo utilizzare
il vc-31 per sapere se le batterie sono abbastanza cariche o meno.
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Quando l'aggiornamento di windows 7 ti fa navigare peggio: explorer, Firefox e
Google chrome
Come in altre occasioni, quanto scritto di seguito potrebbe non verificarsi in
tutti i computer ed inoltre le prove seguenti sono state fatte con windows 7
32 bit e quindi non so se la cosa succede anche con lo stesso sistema a 64.
Con windows 7 aggiornato ed internet explorer vai nel sito:
www.conrad.it
dalla pagina principale vai nel punto in cui puoi ricercare qualcosa e digita:
hard disk
essendo un oggetto utilizzato in vari ambiti, dopo un po' ti appariranno un
sacco di risultati e proprio per questo è importante raffinare la ricerca. Per
farlo, la pagina prevede dei punti su cui cliccare in modo da poter restringere la scelta. Se usi la sintesi vocale, con ctrl+f cerca la stringa:
interfacce
dopo esserti accertato d'averla digitata correttamente, se non la trovi, il
problema potrebbe essere lo stesso che è capitato a me e cioè l'impossibilità
di accedere a tutta la pagina da parte di Jaws quando il computer è aggiornato. Mi capita con Jaws 15, 16 e 17 e, stranamente, anche con NVDA anche se con
quest'ultima ho tralasciato di fare prove con Firefox o forse ne ho fatta solo
qualcuna che non ricordo bene. Con tutte le cose che faccio dovrei sempre
prendere appunti! Per quanto ho potuto sapere tramite mail, il problema non
capita a chi non usa screen reader ma l'ideale sarebbe stato quello di fare
una prova dal vivo. Senza annoiarti con tutte le prove svolte per scoprire
l'inghippo, il problema si riassume così. Se non viene regolato diversamente,
per default Internet explorer 11 è settato per aggiornarsi automaticamente
tramite gli aggiornamenti di windows 7 i quali, detto tra parentesi, ho scoperto che aggiornano anche Adobe reader dc con cui apriamo i pdf. Apri internet explorer e dalla barra dei menu scegli ? e da questo scegli Informazioni
su internet explorer. Appare una finestra con informazioni del tipo:
Versione: 11.0.9600.18230
Versioni aggiornamento: 11.0.29 (KB3139929)
In questo caso la prima stringa con il numero di versione non ci interessa
molto mentre per il nostro scopo è importante il numero di Versioni aggiornamento con la stringa divisa in due parti: il numero con cinque cifre e la
sigla tra parentesi che inizia con KB. Quest'ultima corrisponde al numero di
aggiornamento che trovi negli aggiornamenti installati da Windows update.
Naturalmente non ho guardato tutti gli aggiornamenti di Internet explorer ma è
assai probabile che windows update cataloghi questi aggiornamenti come Aggiornamento per la sicurezza senza menzionare explorer. Disinstallando l'aggiornamento kb3139929, non solo cambierà la prima stringa con il numero di
versione ma ovviamente sarà diverso anche Versioni aggiornamento che avrà il
numero:
11.0.28.
Tralasciando la parte di stringa con il KB di cui ho spiegato il significato
per completezza d'informazione, il difetto con il sito
www.conrad.it
visto sopra non si presenta fino alla Versioni aggiornamento 11.0.27 ed appare
invece dalla 11.0.28 in poi (attualmente sono arrivato alla 11.0.31).
Sempre con il sito
www.conrad.it
Firefox presenta lo stesso difetto visto sopra che ho riscontrato dalla versione 37.0.2 fino alla 46.0.1. Come Internet explorer, Firefox funziona correttamente quando il computer è poco aggiornato ma il difetto inizia ad uno
stato di aggiornamento inferiore al KB3124275 ossia prima che internet explorer raggiunga versioni aggiornamento 11.0.27. Se nel fare le prove con Firefox
ottieni un errore nello script, vedi l'articolo "Quando Firefox è assai lento
nell'aprire un sito". Ho risolto il problema spiegato in questo articolo
utilizzando Google chrome portable che, finora, mi mostra tutti i punti cliccabili per raffinare la ricerca anche con il computer aggiornato ma con una
complicazione scoperta il 23 maggio 2016 che capita con Jaws 17.0.1214-32bit
versione definitiva. Innanzitutto fa un po' fatica a trovarmi la zona della
pagina in cui raffinare la ricerca ma in questo caso non ho approfondito molto
perché quando ho notato i difetti successivi l'ho mandato a fanculo. Una volta
visualizzata la zona e, tornando all'esempio scritto sopra, trovato il termine interfacce, oltre a non dirmi che si tratta di un punto cliccabile, se ci clicco
comunque perché tanto io lo so che è così, la barra braille perde il punto in
cui si trovava, cosa che non faceva con le versioni precedenti, la sintesi non
ricordo se dice qualcosa e alla fine pensi che non si sia aperto nessun elenco. Invece se torni su interfacce noti che si possono fare le varie scelte che
non ho provato ad effettuare perché a questo punto ho pensato bene d'usare la
16 che tanto per quello che devo fare io mi va più che bene. E' vero che la
versione 17 di Jaws ha la navigazione intelligente che ho provato pochissimo e
quindi non so se nel concreto mi possa servire o meno anche perché non l'ho
capita bene; è altrettanto vero che Jaws 17 ha la possibilità di fare degli
script da associare ad un singolo sito ma oltre a saperli fare, se nell'aggiungere certe cose ne imputtaniscono altre allora... Ma anche con Jaws 16 e
Google chrome ed il sito conrad non sono tutte rose e fiori ed infatti un
sabato mi sono incavolato come una peste. Tutto bene fino al momento di pagare
con paypal. A quel punto non mi si apriva la pagina per accedere a paypal o,
per meglio dire, non so se appariva o meno visto che mi si disattivava il
cursore virtuale e tu sai che leggere certi siti senza di esso è un casino e a
dirti il vero non ci ho nemmeno provato. Ma non è ancora finita. Visto che
cliccando qua e là non risolvevo niente, alla fine chiudevo tutto e riaprivo
il sito scoprendo che non mi aveva mantenuto il carrello che, come sai, se non
cancelli i kookies rimane per un determinato periodo ossia fino a quando il
kookie scade ma non so se questa scadenza è programmata dal gestore del negozio o da qualcos'altro. Alla fine, visto che ormai sapevo cosa acquistare
anche senza raffinare la ricerca, l'ho fatto con Internet explorer. Certo è
che assai spesso un non vedente deve perdere un sacco di tempo per fare una
bagianata salvo poi incontrare il normodotato superficiale di turno che,
proprio perché sei non vedente, ti dice che hai un sacco di tempo! Google
chrome lo conosco assai poco e l'ho adoperato pochissimo e quindi il problema
visto sopra potrebbe essere risolvibile magari con un semplice settaggio. Per
quanto riguarda invece Firefox, in xp il problema non sussiste, e, alla faccia degli aggiornamenti, non
c'è nemmeno se adoperi explorer 8 (ovviamente con xp).
E pensare che certi ciechi si sentono inferiori ad altri solo perché magari adoperano una versione leggermente inferiore di un programma
rispetto a qualcuno che magari conoscono solo per email! Io mi sento contento quando posso adoperare solo il dos senza sintesi vocale.
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uso di about e about:config in Firefox
Come al solito la lingua inglese adopera un unico termine per definire un
sacco di cose e te ne puoi rendere conto se traduci la parola about con il
traduttore di google.
Nelle liste per non vedenti e anche nelle mie mail abbiamo già adoperato la
stringa
about:config
da scrivere sulla barra degli indirizzi di Firefox. Traducendo in italiano
diciamo:
su configurazione,
oppure:
presso configurazione.
Praticamente diciamo al programma d'andare alla pagina di configurazione; ma
about non ha solo quella e per visualizzare l'elenco di tutte le pagine a cui
si può accedere, sempre sulla barra degli indirizzi di Firefox scrivi:
about:about
dell'elenco che appare ne ho provate solo cinque: due servono solo a giocare
ed ingrandire il programma e sono:
about:mozilla
about:robots
La terza e la quarta sono utili fino ad un certo punto. Con
about:downloads
vai alla pagina in cui vengono mostrati i file scaricati, la stessa che raggiungi dal menu strumenti o con il comando rapido ctrl-j. Analogamente con
about:preferences
non si fa altro che accedere alle stesse opzioni che puoi raggiungere da
Strumenti-Opzioni. Più interessante è invece
about:config
che contiene regolazioni non accessibili tramite la solita interfaccia anche
se ho visto che non sempre è così. Ad esempio, l'accelerazione hardware può
essere disabilitata sia dalle Opzioni avanzate che da about:config dove corrisponde alla stringa:
layers.acceleration.disabled
Vediamo concretamente come usare quanto spiegato fin qui.
1) avviato Firefox, scrivi
about:config
sulla barra degli indirizzi;
2) appare una finestra di avvertimento che per non averla ancora tra i
piedi la prossima volta ti consiglio di disattivare tramite l'apposita casella
e di cliccare sul pulsante con il quale prometti... Di fare il bravo bambino!
3) adesso sei in una casella in cui puoi cercare del testo e per visualizzare una stringa ci sono i modi seguenti:
A: se la conosci, puoi cercare tutta la stringa desiderata. Dopo qualche
attimo dall'invio premi tab per posizionarti sul risultato eventualmente
trovato;
B: invece di soffermarti sulla casella del punto A, con tab puoi raggiungere
tutto l'elenco delle stringhe presenti in about:config ordinato alfabeticamente che si può scorrere con le frecce e anche avvicinarsi a ciò che si desidera digitandone l'iniziale come si fa con le cartelle di windows;
C: nella casella vista al punto A puoi digitare una parte della stringa da
cercare che non deve essere necessariamente l'inizio di essa. Ad esempio, se nella
casella vista al punto A scrivi
acceleration
quando con tab vai ai risultati, sei sulla prima stringa che contiene la
parola cercata e per il nostro esempio è la seguente:
layers.acceleration.disabled
e puoi notare che con i tasti di direzione puoi spostarti solo tra le stringhe
che contengono la parola acceleration, ossia quella che abbiamo cercato.
Inglese a parte, per alcune delle stringhe presenti in about:config è abbastanza facile capirne il significato mentre per altre la cosa è problematica e
capita che nella guida in italiano di Firefox non ci sia nessun riferimento.
Per alcune stringhe la regolazione può avere solo due stati: true e false
(vero o falso). Quando la stringa riporta il termine disabled verrebbe naturale accostarla a False ma non è così o per lo meno non è sempre così. Nel caso
della stringa del nostro esempio, quando l'accelerazione hardware è abilitata
la stringa riporta disabled e false, ossia è falsa la disabilitazione. Praticamente è come se invece di dire a qualcuno che sei ancora vivo ti mettessi a
dire che è falso che sei morto! Per altre stringhe bisogna invece inserire un
valore che bisogna conoscere mentre per altre ancora bisogna inserire una
stringa. E' il caso ad esempio di
accessibility.userbrailledisplay
oppure di
accessibility.usertexttospeech
di cui ovviamente una serve per il braille mentre l'altra per la sintesi
vocale ma non so bene che stringa vada inserita, forse il nome dello screen
reader ma potrebbe anche volere il nome del display braille o della sintesi in
uso e a tale riguardo cercando la stringa nella guida in italiano non ho
trovato niente. Ma al di là di tutte queste complicazioni, tieni a mente che
quando una stringa è settata per default hai la scritta predefinito mentre
quando è stata cambiata c'è la scritta personalizzato. Indipendentemente
dall'impostazione richiesta, questa la si fa sempre dal menu di contesto
scegliendo Imposta e quando la regolazione non richiede l'immissione di un
valore o la digitazione di una stringa basta dare invio per cambiarne lo
stato. Naturalmente ripetendo l'operazione si ritorna allo stato precedente.
Per le regolazioni in cui c'è da digitare qualcosa vi è anche il pulsante Ok.
Fatta la regolazione si chiude about:config con il solito alt+f4.
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Per leggere in cursore jaws le scritte di Firefox
Di questa faccenda se ne è già parlato nelle liste per ciechi e l'ho accennata anch'io tramite mail. Ma per completezza e ordine delle informazioni e per
accontentare il mio amico "Io voglio tutto" che legge le liste per non vedenti
in maniera assai sbrigativa, la inserisco anche qui. Oltre a far leggere le
scritte di Firefox tramite cursore jaws, l'operazione che andremo a svolgere
fa in modo che la barra braille settata in modalità in linea legga le stringhe
quando andiamo in about:config. Se hai letto il paragrafo precedente sull'uso
di about ti sarà semplicissimo svolgere quanto segue, dacci un'occhiata se hai
bisogno di ulteriori informazioni.
1) una volta aperto Firefox sulla barra degli indirizzi scrivi
about:config
2) se non l'hai disattivata, cosa che consiglio di fare, appare la finestra di avvertimento in cui devi cliccare sul pulsante per promettere di
fare... il bravo!
3) con le modalità viste nell'articolo precedente cerca o raggiungi la
stringa seguente:
layers.offmainthreadcomposition.enabled
e dal menu di contesto scegli Imposta e dai invio e poi chiudi con alt+f4. Per
xp basta così mentre per windows 7 bisogna disattivare anche l'accelerazione
hardware che si disattiva andando in Strumenti, Opzioni, Avanzate e si trova
sulla scheda Generale di queste ultime. In alternativa la puoi disattivare da
about:config e, come visto nell'articolo precedente, il modo più semplice è
quello di cercare
acceleration
nell'apposita casella e di cambiare lo stato della prima stringa che appare
nei risultati ossia questa:
layers.acceleration.disabled
Attenzione: siccome non sono dentro la testa degli autori del programma, non so se nelle versioni seguenti rispetto a quelle con cui ho provato la stringa scritta sopra rimarrà sempre la prima, se non lo sarà non fai altro che spostarti su quella giusta.
Ho avuto l'impressione che in xp ll'operazione svolta sopra sia più efficace
rispetto a windows 7 e mi dicono che in windows 10 non funziona ma non avendo
fatto prove non posso saperlo per certo.
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Firefox: uso dei componenti aggiuntivi non certificati come Webvisum
Il fatto che un componente aggiuntivo non sia certificato non significa a priori
che sia meno valido o meno utile, vuol dire che
l'autore non ha pagato gli autori di Firefox o che tra le parti non c'è un buon accordo e quindi
in qualche modo si tende a boicottare il componente negandone la certificazione. Inutile dire ai non vedenti quanto importante è webvisum, per i normodotati dico invece che con tale
programma il non vedente verifica il codice captcha (Completely Automated Public Turing to tell Computers and Humans Apart) (le iniziali maiuscole sono le iniziali che compongono le parole del codice),
ossia quei caratteri difficili da vedere anche per un vedente da incollare nell'apposito box quando ad esempio ci si iscrive da qualche parte o si fa una richiesta.
E' vero che spesso c'è la verifica audio che, volutamente, spesso lascia molto a desiderare. Con Webvisum il non vedente invia
il codice ad un server in cui viene decifrato da un ocr e messo negli appunti dell'utente per poterlo incollare dove necessario.
Siccome mi rompo l'anima a scrivere quanto già scritto nei due articoli precedenti, se hai bisogno di più dettagli per usare about:config vai a leggere soprattutto quello che riguarda proprio l'uso di questa stringa.
1) sulla barra degli indirizzi scrivi
about:config
se necessario prometti che farai attenzione tramite l'apposito pulsante e poi, con le modalità
viste nei due articoli precedenti cerca la stringa:
xpinstall.signatures.required
2) se una volta trovata noti che il suo stato è su Predefinito, dal menu di contesto scegli Imposta e dai invio. Adesso è su Personalizzato ma per chi usa la sintesi per sentirselo dire deve muovere un po' le frecce perché in caso contrario sembra rimanere allo stato precedente.
Chiudi Firefox e riavvialo.
Praticamente quando la stringa che abbiamo cercato è su Predefinito, Firefox usa solo i componenti aggiuntivi certificati.
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Quando Firefox è assai lento nell'aprire un sito e avvio del programma in modalità provvisoria
Nota: in questo articolo il termine script si riferisce a quelli interni a Firefox e non a quelli adoperati dallo screen reader.
A volte Firefox apre un determinato sito assai lentamente e dice che lo script
non risponde. Aspettando un po' e cliccando su Continua puoi comunque entrarvi
e, salvo altri problemi, navigare come ti pare.
E' il caso del sito
www.conrad.it
Se fai un giro in internet vedrai che questo è un problema assai comune che si
verifica, ad esempio, nell'usare facebook di cui personalmente non me ne può
fregar de meno. Le soluzioni trovate in internet non mi hanno risolto il
problema ma mi hanno però aiutato a capirlo. A dare il problema sopra esposto
possono essere i componenti aggiuntivi e te ne puoi accorgere dal messaggio
che appare durante l'errore che fa riferimento ad uno di essi anche se con la
sintesi vocale non è sempre facile acchiapparlo. L'unico componente aggiuntivo
che ho installato in Firefox è Webvisum che, come sai, permette ai non vedenti
di decifrare il codice captcha. Se non sei riuscito ad acchiappare il messaggio di errore tramite la sintesi e soprattutto se hai più componenti aggiuntivi e quindi ti scoccia disabilitarli uno ad uno per sapere se è proprio uno di
loro a creare il problema, puoi avviare Firefox in modalità provvisoria in
modo da non adoperarne nessuno e la maniera più semplice per farlo è
questa.
1) Senza avviarlo seleziona il collegamento a Firefox e, mantenendo premuto Shift dai invio sul collegamento ed attendi che appaia la nuova finestra;
2) sei sul pulsante per avviare il programma in modalità provvisoria e
quindi ti basta premere spazio o invio;
3) vai nel sito che dava problemi. Quasi sicuramente noterai una maggiore
velocità e la scomparsa dell'errore. Chiudendolo e riaprendolo, Firefox partirà in modalità "Normale".
Adesso che hai quasi la certezza che a dare problemi è un componente aggiuntivo, sempre se non sei riuscito a leggere il messaggio d'errore puoi disattivare un componente alla volta come segue.
1) dalla barra dei menu vai su Strumenti Componenti aggiuntivi oppure, più
semplicemente, premi ctrl+shift+a;
2) Con tab raggiungi una casella elenco e, se non lo fosse, seleziona
Estensioni e poi, sempre con tab, raggiungi una seconda casella dove scegli il
componente da disabilitare o disinstallare tramite i pulsanti successivi.
Consiglio di non rimuovere, basta disabilitare ciò che non vuoi.
Nota: per ragioni che non mi spiego, a volte mi dà due estensioni e poi quando
vado a visualizzarne i dettagli mi mostra solo webvisum... Vai a capire!
Una volta trovato il componente che ti dà problemi, non è detto che per quel
sito tu lo debba lasciare disabilitato per forza. Anche se nel mio caso non è
servito a niente, puoi provare ad allungare il tempo di esecuzione dello
script come segue.
1) sulla barra degli indirizzi digita:
about:config
e se in precedenza non è stata cambiata l'impostazione di default, per qualche
momento dovrai tornare bambino cliccando sull'apposito pulsante per promettere
ai gestori del programma che farai attenzione. Chissà poi che cavolo gliene
frega a loro! Ti raccomando, non fare i capricci!
2) Tornato adulto, per non star lì a scorrere le varie stringhe astruse,
nel campo di editazione cerca quella seguente:
dom.max_script_run_time
3) la stringa c'è di sicuro e quindi con tab spostati sopra ad essa e dal
menu di contesto scegli modifica e cambia il valore da 10 a 20. Clicca su Ok,
riavvia Firefox e buona fortuna!
Naturalmente con la stessa procedura puoi
riportare l'esecuzione degli script a 10.
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Cassetti per hard disk sata to sata III Jou jye st-135
Dei cassetti sata ho parlato tante volte dedicando loro degli articoli specifici oppure parlandone in articoli in cui in qualche modo c'entravano e per
questo forse qualcuno si sarà anche scocciato di sentirne parlare; tuttavia se
torno sull'argomento è perché il modello st135 della Joy jye presenta delle
peculiarità che meritano un po' di attenzione e approfondiscono la conoscenza
di questo componente. Naturalmente non ripeterò quanto scritto in passato e
quindi se per la piena comprensione dell'articolo ti servono le informazioni
precedenti puoi trovarle nei numeri: 54, 57, 62, 64, 65, 66, 74, 77, 81 e 82,
ma che palle!
A parte la maniglia in plastica, per il resto il cassetto per hard disk sata
st135 della Jou jye è completamente in alluminio, compreso l'alloggiamento in
cui andrà inserito, e questo fa sì che non vi siano problemi con il metodo di
fissaggio senza viti della Cooler master. E' adatto ad un alloggiamento da 5
pollici e nel Cooler master gladiator 600 entra con molta precisione e quindi
per un fissaggio stabile basta quello senza viti. Può essere alimentato con il
connettore di alimentazione sata a 15 pin oppure con il più anziano molex a 4
pin e naturalmente per i dati necessita di un cavo sata a 7 pin. E' compatibile con sata I, sata II e sata III e a tale proposito devo ancora capire perché
quel maiale di cassetto Digitus descritto in passato non funziona con sata
III; d'accordo che era compatibile solo fino a sata II, ma visto che i pin
sono gli stessi e posso un po' comprendere un certo rallentamento per la qualità
del materiale, ma che mi blocchi il computer... Tornando al Jou jye st-135, in
dotazione vi è una cartina d'istruzioni che dice poco, un tradizionale cavo
sata dritto e senza clips lungo circa 60 cm e un sachettino con le chiavi per la serratura che
fa anche da interruttore e dodici viti (quattro per tipo). Naturalmente
anche se non adoperi il fissaggio Cooler master di viti te ne servono solo
otto ma ne hanno messe in più in modo da adattarlo alle varie situazioni. Una
volta estratto dall'alloggiamento, noti che la parte posteriore del cassetto è
aperta ed è da quella che dovrai inserire il disco, la rimozione del coperchio
serve solo per tenere fermo l'hard disk fin che lo avviti. Contrariamente a
quanto si penserebbe, per togliere il coperchio devi avvitare una vite che,
tenendo il componente con il frontale davanti a te, trovi sull'angolo posteriore sinistro. No, non è una vite al contrario, è che avvitandola, la testa
rientra e lascia scorrere il coperchio verso la parte posteriore. A parte il
fatto che io uso i cassetti sempre senza coperchio, se lo reinserisci, per
fissarlo dovrai svitare la vite che, a meno di non forzare come un dannato, si
svita solo fino ad un certo punto e cioè quello sufficiente affinché il coperchio sia ben fisso (il componente era confezionato con il coperchio fissato
solo in parte in modo che si potesse capire che poteva essere tolto). Per
avvitare l'hard disk ho usato le viti con testa più piatta le quali necessitano di un cacciavite più piccolo rispetto a quello adoperato di solito per
smontare i computer e vanno inserite nei fori che trovi sul fondo del cassetto
ovviamente dall'esterno. L'hard disk non necessita di cavi e una volta avvitato i contatti sono a filo con il bordo posteriore del cassetto e nell'inserire
il componente nell'alloggiamento i contatti si incastreranno docilmente con
quelli dell'alloggiamento stesso. Non so se il costruttore l'abbia pensato, ma
visto che prima dell'inserimento nell'apposito alloggiamento la parte posteriore del cassetto rimane con i contatti visibili dell'hard disk, in caso di
necessità è possibile collegare quest'ultimo ad un adattatore sata-usb senza
doverlo svitare e togliere dal cassetto. Un'altra buona particolarità di
questo modello è che la ventolina da 4 cm posta sul frontale è piuttosto
silenziosa ma, cosa ancora più importante, non emette quella fastidiosa nota
che altre ventoline del genere emettono facendoti diventare scemo quando stai
davanti al computer per un'ora. A riguardo di questa ventolina le istruzioni
non danno la rumorosità, dicono solo che è resistente alla polvere. Per ragioni fisiche che non mi spiego fino in fondo, la nota la si sente invece leggermente se il componente viene provato senza hard disk e in queste condizioni
aumenta un pochino se tocchi la feritoia davanti alla ventolina. Ma visto che
con l'hard disk inserito la nota sparisce e che la ventolina diventa piuttosto
silenziosa, forse non conviene rimuoverla per diminuire il rumore del pc come
forse ho scritto d'aver fatto in passato anche perché il raffreddamento che si
ottiene in questo caso è davvero ottimo: dopo un'ora e mezza circa di lavoro
ad una temperatura ambiente di circa 20 gradi, l'hard disk aveva una temperatura di soli 24 gradi. Ma visto che un hard disk può raggiungere tranquillamente i 50 gradi, non è detto che se un giorno mi scoccio la tolgo. Tra parentesi, il fatto di togliere le ventole ai cassetti non è così strampalato visto
che in internet ho trovato un modello per sata II della Techly che ne era
privo. Tornando al nostro modello, Sul frontale vi sono due led: uno segnala
l'alimentazione mentre il secondo avvisa dell'accesso al disco. Di questo
componente la Jou jye fa anche altri modelli ma quelli più economici non li ho
nemmeno presi in considerazione. Vi è invece un modello con una ventola da 8
cm sul retro dell'alloggiamento e poi altri per più hard disk. La Jou jye
sembra una ditta tedesca anche se sulla scatola trovo scritto made in Cina e
volevo andare nel suo sito
www.jj-computer.com
ma quel maiale di antivirus me lo blocca forse per un falso positivo perché penso, o almeno si spera, che una ditta tenga il sito pulito anche se alla
fine non mi sono fidato ad insistere ma forse è solo che, essendo stato creato
in laboratorio, i tecnici hanno sbagliato fialetta e da panda il mio antivirus
è diventato suino! Questa marca di componenti la puoi trovare nel sito:
www.conrad.it
dove oltre a cercarli come cassetti per hard disk sata, li trovi e sono catalogati come hard disk di ricambio anche se il nome non dà proprio il senso
giusto della cosa e si addice maggiormente ai ricambi degli hard disk per i
computer portatili. Inoltre, e non so bene se sia una catalogazione di conrad
o di Jou jye, sono catalogati anche come placche per hard disk ma forse in
questo caso vengono inseriti anche tutti gli altri accessori per hard disk che
magari si collegano esternamente al computer.
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Due porte seriali e una parallela pci express Startech pex2s5531p e approfondimento su mb408l in dos e file di configurazione
Descrizione generale
Oltre a descrivere la scheda pci express Startech pex2s5531p con due porte
seriali e una parallela, questo articolo, diviso in paragrafi per agevolarne
la consultazione, approfondisce alcuni aspetti visti nel numero 85 in cui ho
parlato di porte seriali e parallele su slot pci express. I motivi per cui
sono stato spinto a provare la scheda in oggetto sono essenzialmente tre:
1: mi piace far coesistere il vecchio con il nuovo,
2: la scheda è nativa,
3: è compatibile con il dos che, per quanto obsoleto sia, ai non vedenti
risolve un sacco di problemi (se non potessi usare il dos, nel fare tutte le
prove che svolgo mi sarebbe assai più difficile).
Oltre ad essere compatibile
con linux e mac, la scheda funziona dal dos a windows 7 ma non escludo che
possa funzionare anche con le versioni successive di windows. Proprio perché
nativa, ossia senza integrati che fanno da ponte, e perché in internet la
davano con il chip 16550, quello classico delle seriali anni '90, pensavo che
in dos funzionasse senza l'ausilio di un programma come avviene per le seriali
e parallele integrate su scheda madre e per le vecchissime seriali su slot isa
ma non è così e ne sono rimasto deluso. Non solo necessita di un programma dos,
ma adopera addirittura lo stesso software inserito nella Digitus descritta nel
numero 85 di cui ha anche lo stesso integrato Moschip; insomma, cambia la
marca ma la sostanza è più o meno la stessa. Da notare anche che quando carico
il programma non mi dà alcun riferimento al chip 16550. A differenza della
Digitus vista nel numero 85, le due seriali sono sullo stesso lamierino della
scheda mentre la presa parallela è su un secondo lamierino che va collegato
tramite l'apposito connettore che purtroppo entra in entrambe i sensi e che, a
differenza delle seriali viste nel numero 85, va inserito con la tacca di
riferimento verso l'esterno. Il classico connettore molex, non presente nella
Digitus, serve per l'alimentazione opzionale che può dare 5 o 12 volt al pin 9
di una o entrambe le porte. Questa scelta si fa tramite jumper e, basandomi
sulle istruzioni e sull'esperienza ma senza aver fatto guardare la figura
perché a trovare qualcuno c'è d'aspettare fino al tremila, per default l'alimentazione è disattivata anche nel caso che venga collegato il cavo di alimentazione. Ci sono due blocchetti di pin in cui inserire i jumper e dalla posizione mi sembra evidente quale agisce sulla prima e quale agisce sulla seconda
porta. Il jumper può essere inserito in tre posizioni e per default è al
centro, senza alimentazione. Mi rimane da stabilire a quale tensione è associata la posizione di destra e di sinistra anche se per il momento non ho mai
avuto la necessità di alimentare periferiche seriali. Oltre a questo, Startech
fornisce altri modelli con numero e tipi di porte differenti, ad esempio con
due seriali senza la parallela, ma dalla descrizione la sostanza è la stessa.
Xp e windows 7
In xp la pex2s5531p di Startech si comporta sostanzialmente come la Digitus
ds-30040-2 anche se il cd d'installazione è diverso ma sostanzialmente uguale.
In windows 7 la Startech si comporta così: Pur avendo un andamento schizofrenico, alla fine il software s'installa senza usare il cd in dotazione. All'avvio viene cercato il software per il nuovo hardware ma non trova niente e
quindi In Gestione dispositivi ovviamente ci sono tre dispositivi non installati ma, non so perché, una sola seriale e due multifunction device che poi
diventeranno tre. Contrariamente ad xp, una volta selezionato uno dei tre
dispositivi non installati, dal menu di contesto non mi dava la possibilità
d'installare il software. Ad un certo punto mi si è installata automaticamente
la parallela e forse se avessi aspettato parecchio si sarebbero installate
anche le due seriali perché con tutta probabilità scarica il software da
internet e ci mette un po' di tempo ma evidentemente non sono paziente e
capace di star fermo come il mio amico "Io voglio tutto" che se ne sta lì buono buono per un pomeriggio ad aspettare. Invece l'ho riavviato e avviandosi ha installato
la com2 (la com1 è già presente nel mio pc). L'ho riavviato ancora ma questa
volta non ha installato niente e quindi in Gestione dispositivi c'era un
dispositivo non ancora installato ma questa volta mi ha lasciato installare il
software e ho scelto di cercarlo automaticamente, cosa che penso abbia fatto
tramite internet, e a conclusione dell'installazione ho constatato che il
produttore del sofware era proprio quello che avrei installato tramite il cd
d'installazione e lo si nota anche dalle proprietà della porta che là dove
riguardano la scheda specifica sono in inglese. Con molta probabilità la schedina Digitus vista nel numero 85, in windows 7 con cui non l'avevo provata si comporta
allo stesso modo o in maniera simile.
Mb408l in dos su porta seriale pci express
Nel numero 85 scrivevo che non riuscivo a far funzionare in dos la barra
braille mb408l collegata ad una porta seriale su slot pci express. Finalmente
ci sono riuscito e, come spesso accade, la soluzione era più a portata di mano
di quanto pensassi. Evidentemente continuavo a provare con gli indirizzi
standard delle seriali e con quelli alternativi proposti dal programma testhw
in dotazione alla stessa barra braille pensando che il dispositivo volesse
quelli. Attenzione che testhw non vede le porte pci express provate finora,
quindi mi basavo su quelle integrate e sulle vecchissime isa. Visto che le porte
seriali sono assai più utili per il dos/freedos rispetto a windows in cui,
salvo eccezioni che non ho ancora incontrato, è più semplice usare un adattatore usb-seriale, e che, ovviamente, una porta seriale pc express serve soprattutto a chi ha una scheda madre senza porta seriale, sarebbe stato più utile
svolgere le prove seguenti con la com1 invece che con la com2 e 3; il guaio è
che per farlo non solo avrei dovuto disattivare la com1 integrata tramite
bios, cosa scomoda per un non vedente ma non impossibile, ma una volta disattivata non avrei più avuto nessun dispositivo per leggere lo schermo in dos
salvo stampare le schermate con spreco notevole di carta e tempo. Quindi ti
dico subito che la mb408l mi funziona bene con la com2 mentre con la com3 il
programma si carica ma dopo uno o due comandi il computer si blocca per motivi
sconosciuti. per tanto, se non hai porte seriali nel tuo computer, ti conviene
prendere una scheda che ne abbia più di una in modo da poterla collegare alla
com2 nel caso non funzionasse su com1. Per usare la mb408l su una porta pci
express Startech o Digitus in ambiente dos procedi così:
1: dal cd d'installazione della porta seriale prendi l'eseguibile dos
stndosin.exe e mettilo in un floppy o in qualsiasi altro supporto accessibile
da dos a 16 bit. Il file di configurazione stdos.cfg non serve.
2: lancia il programma come segue:
stndos -a
il parametro -a serve ad aggiungere le porte. Se nel computer hai una com
integrata puoi leggere gli indirizzi e gli irq aggiunti tramite la stessa
mb408l collegata alla com1 per annotarli da qualche parte, in caso contrario
dovrai farti guardare lo schermo perché se il computer è privo di seriali
senz'altro è privo anche di parallela per poter stampare le schermate in
braille.
3: se leggevi lo schermo con la mb408l collegata alla com1 disinstalla il
programma con la sintassi:
mb408l /q
poi lancia il programma con una stringa simile a questa che per comodità
sarebbe meglio inserire in un file bat e che ricaverai dagli indirizzi e dagli
irq annotati:
mb408l /b,$df00,11
il parametro /b imposta l'indirizzo di base che deve essere preceduto da una
virgola e dal segno del dollaro, segue un'altra virgola ed il numero dell'interrupt. Da notare che le istruzioni in inglese in dotazione alla Startech, che
tuttavia sono più chiare rispetto a quelle in dotazione alla Digitus, sono
errate quando danno gli indirizzi delle porte seriali e parallela che si
possono ottenere con l'aggiunta del solo parametro -a usato sopra. Infatti
danno gli indirizzi standard abitualmente usati dalle seriali e parallele
integrate o su slot isa che si ottengono invece quando il programma viene
usato con l'opzione -f, quella che legge il file di configurazione, oppure con
l'opzione -r, quella che fa la rimappatura. Ma a quel punto mb408l e difon2
non funzionano più e quindi non è il caso di adoperarli anche se per completezza d'informazione ti dico che i parametri -f e -r devono sempre essere
preceduti da -a come segue:
stndosin -a -f
oppure:
stndosin -a -r
Da notare infine che Startech e Digitus usano lo stesso programma dos ma che
per la versione di esso non puoi basarti sulla data del file. Infatti quello
in dotazione a Startech che ho acquistato ha la data più vecchia rispetto a
Digitus e tuttavia quando lo mandi in esecuzione noti che è più recente.
Cambiare i parametri nel file stconfig.cfg
Nel numero 85 dicevo che riuscivo ad usare il file di configurazione del
programma dos stconfig.cfg solo parzialmente. Adesso, grazie alle istruzioni
in inglese più chiare in dotazione alla schedina Startech, riesco ad utilizzarlo bene
e, anche se nel paragrafo precedente abbiamo visto che per mb408l e difon2 non
serve, nel caso ti dovesse servire per altri scopi ecco come fare. Il file
stdos.cfg è costituito da quattro righe con sette parole ciascuna dove per
parole intendo la dicitura 0xdef seguita da uno spazio oppure un indirizzo in
esadecimale scritto con la sintassi 0x2f8. Contrariamente a Digitus,
stconfig.cfg fornito con Startech era già compilato con un esempio di configurazione e quindi è stato più semplice arrivare a quanto segue. Non so se sia
possibile cambiare la sintassi dell'indirizzo omettendo la x e lo zero, a
scanso di problemi è meglio se adoperi la sintassi proposta dal file. La o le
righe che andremo a modificare dovranno contenere sei parole costituite da
0xdef e l'indirizzo nella posizione e con il significato seguente:
Prima riga prima posizione=indirizzo prima porta seriale aggiunta,
seconda riga prima posizione=seconda porta seriale aggiunta,
terza riga quinta posizione=prima parallela aggiunta.
Il motivo di questa complicazione chiedilo all'autore del programma.
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Backup tramite uefi, considerazioni ed ipotesi personali
Uefi è l'acronimo di unified extensible firmware interface e sostituisce il
bios delle schede madri. Se ne parla fin dagli inizi degli anni 2000 ma è
entrato bene in voga con Asus nel 2011 e con i computer mac. al posto dei 16
bit del bios usa i 64 ma, se sono buone le istruzioni del programma per il
backup di Terabyte, a quanto pare esiste anche una versione a 32 bit visto
che si specifica che in tal caso il programma non funziona. A differenza del
bios, uefi non ha il limite di memoria a 1 mb e invece d'essere scritto in
assembler è stato sviluppato con c++. Scaricando il programma per il
backup/immagine del disco di Terabyte ho notato che da un po' di tempo oltre
alla versione per dos, windows e linux esiste anche la versione per uefi. Una
volta scompattato lo zip si nota che il programma principale ha
l'estensione .efi proprio perché viene fatto girare da uefi, ossia prima che
il sistema operativo venga caricato. Non avendo una scheda madre con uefi e
non possedendo un computer mac per verificare se funziona, cosa che potresti
fare tu e magari farmi conoscere i risultati, quelle che faccio sono solo
delle ipotesi basate però sull'esperienza tecnica. Visto che uefi non ha le
limitazioni del bios tanto che con esso si riesce persino a far girare un
programma di backup, credo non sia impossibile pilotare le usb da uefi e
nemmeno la scheda audio con un programma opportunamente preparato. Questo
consentirebbe ai non vedenti di poter accedere alle impostazioni di uefi
tramite barra braille e sintesi vocale. Certamente non sarebbero disponibili
tutte le opzioni di uno screen reader ma l'importante è avere quelle che
permettono di fare le regolazioni. Vista l'integrazione tra sintesi e computer
mac, se ne hai uno abbastanza recente con uefi potresti provare ad entrare
nelle opzioni per vedere se la sintesi funziona. Da notare che la gestione di
una scheda audio da parte di uefi non è campata in aria visto che un po', e
forse per gioco, lo si faceva già con il bios presente nella vecchia scheda
asus p4pe acquistata nel 2003 (e quindi vedrai che il bios sarà stato del 2002
o giù di lì). Volendo, con tale scheda era possibile inviare dei messaggi
audio preregistrati alla scheda audio integrata prima che il sistema operativo
si caricasse. Evidentemente all'interno del bios vi era un piccolo driver, o
qualcosa di simile, che andava a gestire la scheda audio; naturalmente non con
tutte le opzioni di una scheda audio ma comunque quelle sufficienti all'ascolto.
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