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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Auna connect 150 2.1: internet radio, dab, fm, musica in rete, usb e sveglia
In generale
Auna è una ditta tedesca che produce apparecchiature audio come amplificatori,
radio, microfoni eccetera presso la quale possono acquistare anche i privati
dal sito in italiano:
www.auna.it
Nel sito la connect 150 2.1 è classificata come radiosveglia e se fosse solo
quella non avrebbe tanto senso perdere del tempo a parlarne soprattutto a chi
non vede perché, non essendo parlante, la sveglia ovviamente è inaccessibile
ad un non vedente. Ma la connect 150 2.1 offre cose assai più interessanti di
una sveglia e soprattutto per chi non può guardare le figure in internet dico
che si presenta come una piccola cassa amplificata 2.1 larga una ventina di
centimetri con quindici centimetri di profondità ed analoga altezza e un peso di 2,2
kg. A parte il display e poco altro, il contenitore dell'apparecchio è di
legno con un altoparlante a sinistra, uno a destra e quello per i bassi in
alto con il foro per il bass reflex sul retro. Oltre al display e cinque tasti
lunghi e stretti, sul frontale troviamo due manopole di metallo e a scatti che
possono anche essere premute esattamente come la manopola ams dei registratori
minidisc o dei cd-recorder della Sony. L'antenna telescopica è inserita nella
classica posizione di tutte le radio. La connect 150 non funziona a batterie e
sul retro, oltre all'interruttore per accendere l'apparecchio e la presa per
l'alimentatore in dotazione, troviamo una porta usb 2.0, una presa per la
connessione ethernet lan rj-45 (quella che trovi nei pc), tre prese jack
stereo da 3,5 mm ossia l'uscita cuffia, l'ingresso analogico per amplificare
telefonini o altro, l'uscita analogica a volume fisso per amplificare l'apparecchio con la disattivazione degli altoparlanti interni. Oltre alla connessione di rete via cavo che serve a ricevere le radio da internet ma anche per
trasmettere la tua musica in una rete domestica, la connect 150 2.1 può svolgere le stesse funzioni tramite rete senza fili con standard 802.11 g/n e
quindi con una velocità massima di 300 mbps (più che sufficente per ricevere e
trasmettere musica). La rete senza fili accetta le protezioni wep, wpa e wpa2,
protezioni che trovi anche nel settaggio dei router, e oltre alla connessione
manuale accetta il wps (wi-fi protected setup), ossia la possibilità di collegare due dispositivi senza dover inserire le impostazioni di password eccetera
semplicemente premendo il tasto wps del primo dispositivo e successivamente,
ed entro un tempo stabilito, lo stesso tasto del secondo apparecchio e la cosa è particolarmente vantaggiosa per chi non può avvalersi del display per fare queste cose.
Attenzione: nei router, oltre alla possibilità di premere il tasto fisico
dell'apparecchio, entrando nel setup trovi anche quella di poter premere un tasto software e ciò
può essere utile a chi non vede per poter monitorare lo stato del collegamento
tramite... la sintesi vocale tanto utile ma altrettanto schifosa! Inoltre, nel
caso della connect 150 2.1 non c'è un vero e proprio tasto wps, semplicemente
si dà l'ok premendo la manopola con cui si accede ai menu.
Alla porta usb è
possibile collegare una chiavetta per ascoltare la tua musica su file mp3,
wma, wav, aac e flac. Riceve dab e dab+ banda III da 170 a 240 mhz e l'fm da
87.0 a 108 con funzione rds (faccio notare che spesso le radio non partono
proprio da 87.0). Se ci fossero anche le onde medie, che qui in Veneto stanno risorgendo, sarebbe davvero completa!
Possiede un equalizzatore con presets impostati in fabbrica a cui è stato assegnato un nome come flat (suono piatto), jaz, rock, film eccetera e la possibilità di
crearne uno personalizzato e naturalmente d'ascoltare la radio senza l'uso dell'equalizzatore il quale tra l'altro funziona solo con gli altoparlanti interni e l'uscita cuffia mentre l'uscita linea non ne viene influenzata ed è bene sia così.
Nota: c'è una voce di menu dell'equalizzatore che non mi è chiara e quindi
oltre alle informazioni scritte sopra ve ne potrebbe essere qualche altra.
La sveglia è con buzzer (cicalino) o radio e funzione snooze (sonnnellino). Il display
è su più righe con possibilità di regolarne il contrasto e le scritte in varie
lingue tra cui l'italiano (per default è in inglese). C'è la possibilità di memorizzare 10 stazioni dab e 10 stazioni fm e di accedervi tramite i numeri da 0 a 9
del piccolo telecomando in dotazione alimentato dalla batteria a pastiglia
cr2025 che ovviamente svolge anche le altre funzioni della radio. Probabilmente si possono memorizzare anche 10 radio via internet ma la
cosa non l'ho ancora potuta verificare. C'è un piccolo manuale in tedesco ed inglese.
Il tedesco proprio non lo capisco e quindi su tale sezione non mi pronuncio;
per quel poco che capisco l'inglese ma anche a detta di una persona che lo
capisce meglio di me, la parte del manuale in tale lingua è scarna e fatta
male e quindi il libretto si è rivelato quasi inutile.
Obiettivi dell'acquisto, storia e risultati delle prove
Fuori serie non è tecnica raccontata in modo asettico privo di umanità. Inoltre, pur tenendo presente che spesso mi perdo in un bicchiere d'acqua e che a
volte non so fare cose che altri sanno svolgere benissimo, tra gli obbiettivi
di Fuori serie c'è anche quello d'indicare a chi non vede il modo per svolgere
certe cose in autonomia e di far notare ai normodotati quali sono le difficoltà vere e non presunte di chi non vede. E' con questo spirito che t'invito a
leggere il paragrafo seguente, cosa che dovresti fare anche per tutti gli
articoli.
Ho acquistato l'Auna connect 150 2.1 per due motivi:
1: provare il dab,
2: vedere se una volta imparati i menu, da non vedente potevo ricevere in
autonomia le radio via internet senza usare il computer, ad esempio con tapin-
radio, o altro dispositivo con sintesi vocale che per il sottoscritto è particolarmente scocciante soprattutto quando si ascolta musica o del semplice
parlato ed in modo particolare la sera quando sono stanco
Attenzione: quando dico d'usare l'apparecchio in autonomia non pretendo di
farlo al cento per cento, con gli opportuni accorgimenti intendo poter fare
quelle cose che un non vedente può svolgere così come accade, ad esempio, per
la televisione che ovviamente non vediamo ma che entro certi limiti e con
qualche accorgimento e un pizzico di aiuto è fruibile anche da chi non vede.
In questi casi l'ideale sarebbe poter contare su una persona che, con un po'
di buona volontà e nel considerarti alla pari e non un soggetto che al massimo
svolge un lavoro tanto perché venga sera, ti illustri i menu in modo da non
dover andare proprio alla cieca e per tentativi. Purtroppo non ho questa
situazione idilliaca e quando chiedo in giro un aiuto del genere sembra che
stia domandando la Luna!
Il 15 ottobre 2015 mi è arrivata la connect 150 2.1 e
nell'aprire il pacco la prima impressione è stata buona. Dopo averla un po'
esplorata e collegata all'energia elettrica, non vedendo scritte e display mi
sono messo a provare a caso e dopo un po' di tempo mi sono incavolato come una
peste: di ricevere le radio via internet non ci pensavo proprio anche perché
non sapevo o non ricordavo che l'apparecchio era provvisto di wps e quindi
pensavo che per poterlo fare avrei avuto per forza bisogno di una persona che
mi indicasse dove inserire manualmente l'indirizzo ip eccetera. Che il dab non
si ricevesse... be', insomma... Ma che da una radio non riuscissi neppure a
tirar fuori il normale segnale fm per me era troppo e mi sono incavolato come
una peste per tutto il resto del pomeriggio/sera. In tarda serata mia madre mi
ha chiesto se volevo che provasse a guardare qualcosa e, con speranza quasi
nulla e con la consapevolezza che fa quel che può e che il display in inglese
per default di certo non l'aiutava, tanto per tentare le ho detto di sì. Così
oltre al nome dei tasti ho scoperto che per default la radio andava in cerca
della rete wi-fi e che i menu erano a tempo. Purtroppo per mia madre i menu
hanno solo scritte, a chiederle su quale ci si trova è come domandare ad un
ubriaco bendato fatto girare su se stesso per dieci volte dov'è in quel momento! Così ho immaginato, ed era giusto, che una volta premuto il tasto mode la
radio agisse sulla prima riga del display e che spostando di uno scatto la
manopola andasse progressivamente sulle altre. Una volta arrivato sulla riga
che presumevo fosse l'fm e premuta la manopola per ok, la radio si è messa a
cantare a squarciagola... Chissà se ha svegliato mio padre facendogli tirare
un porco! Adesso era certo che pur essendo a scatti, la manopola di sinistra
serviva per il volume, non ricordo quando ho notato che premendola mette l'apparecchio in standby da cui lo si riporta in vita piena con una nuova pressione. Inoltre anche per la semplice fm quando si accende l'apparecchio con
l'interruttore sul retro la radio comincia a suonare dopo una trentina di
secondi, cosa che non sapevo e di cui non tenevo conto in precedenza. La
mattina seguente ho provato il dab senza riuscirci perché non ricordavo bene i
menu. Il pomeriggio del 16 ottobre con un occhio di mia madre ho ascoltato il
dab per la prima volta che di primo achito non mi ha impressionato più di
tanto (per le considerazioni specifiche vedi l'articolo seguente). All'inizio
ricevevo pochi canali e non so nemmeno io perché li ricevessi visto che oltre
a non fare la sintonizzazione manuale non facevo nemmeno quella automatica,
tutte cose che non sapevo fosse necessario fare e che scoprirò solo il 30
dicembre quando ho avuto una persona che mi ha guardato il display. In seguito, smanettando a caso, riceverò più canali probabilmente
perché senza saperlo ho fatto la sintonizzazione automatica. Successivamente
da mia madre mi sono fatto dettare i tasti del pannello frontale e quelli del
telecomando tralasciando i simboli che non capiva (alcuni poi li ho capiti da
solo trafficando). L'unico menu che ho letto con mia madre è stato quello a cui
si accede con il tasto mode, volutamente non le ho fatto guardare menu e
sottomenu in inglese delle altre schermate. Con quel poco che avevo sono
riuscito a mettere i canali in memoria e ad orientarmi un po' tra i canali dab
e ad avere qualche punto di riferimento. Ad esempio, oltre che dal fruscio,
l'fm è riconoscibile per il comportamento della manopola dei menu: spostandola
di uno scatto la sintonia cambia di poco mentre quando si è nel dab il canale
cambia ma la sintonia rimane invariata fino a quando non si dà l'ok premendo
la manopola. Tralasciando alcune cose sul dab che vedremo nell'articolo successivo, quello che mi ha fatto incavolare nuovamente, ma questa volta un po'
meno, è stato di non riuscire a riprodurre dei file su chiavetta tanto che
mi era venuto il dubbio che la usb non funzionasse. Per certo sapevo che
l'alimentazione arrivava perché, anche se non a sufficienza per un uso corretto, faceva muovere i dischi autoalimentati da un tera ma questo non significava che l'interfaccia funzionasse del tutto.
Nota: quando dico che i dischi non si muovevano a sufficienza intendo che dal rumore senti quando un hard disk gira alla solita velocità ed in modo omogeneo.
Riuscivo invece ad amplificare un
dispositivo collegato all'apposito jack e ad usare un po' l'equalizzatore di
cui non mi era però tutto chiaro e che funziona solo con gli altoparlanti
interni e le cuffie ma non sull'uscita linea (ed è anche logico e giusto che sia così).
Una delle cose che faccio assai spesso contravvenendo alla mia volontà è
quella di aspettare, aspettare, aspettare. Ed è così che per guardare altre
cose di questa radio ho aspettato fino al 30 dicembre 2015 ed è già una grazia
aver trovato qualcuno che mi abbia dato una mano anche se non in maniera esaustiva tanto che per completare la sperimentazione di questa radio dovrò ancora aspettare, aspettare, aspettare... Che palle! Siamo riusciti a riprodurre file con la usb ed ho scoperto che una
delle strade che avevo preso per farlo da solo era giusta ma non ci riuscivo
perché c'erano dei passaggi in più per poterlo fare che io non svolgevo e che tra l'altro potevano essere evitati se la radio fosse stata programmata con un software più performante. Mi sono stati registrati
diversi menu, quindi me ne mancano alcuni e di altri dovrei rivedere qualcosa.
Quelli che hanno un sottomenu sono contrassegnati dal segno di maggiore.
Abbiamo provato a connettere la radio tramite wps per ricevere le radio da
internet ma non ci siamo riusciti e siccome in seguito avrò problemi con il
router, attualmente non sono certo che il mancato collegamento dipendesse dal
router, dalla radio difettosa o altro. Che i menu fossero circolari l'avevo
già intuito come del resto avevo già capito che una volta entrato in un menu
la radio agisce sempre sulla prima riga del display indipendentemente da ciò
che è stato selezionato in precedenza e il 15 ottobre con mia madre avevo capito che i menu sono a tempo, se non fai un accidente dopo un po' ritorni alla pagina principale (non so bene se nel caso di un sottomenu si ritorna al menu o direttamente alla schermata principale). . Inoltre avevo già sperimentato che
spegnendola in una determinata modalità, ad esempio dab, la radio riparte con
quella. Con la persona vedente non sono stato lì a provare, ma sperimentando da
solo ho notato che in certi casi il menu circolare, apparentemente scomodo,
può essere utile come segue: immagina di dover selezionare una delle ultime
voci di un menu. La manopola ha scatti poco pronunciati ed è facile che nel
contarli ne salti qualcuno andando ad agire sulla voce sbagliata. Per ridurre
le possibilità di errore è meglio avere poche voci da scorrere. Girando la
manopola in senso antiorario si va ad agire sull'ultima voce del menu e se per
esempio devo selezionare la penultima di una lunga lista torna comodo partire
dall'ultima invece della prima. Per chi non vede sarebbero certamente di aiuto
dei bep che, a seconda del numero e della durata, ci indicassero dove siamo
così come abbiamo visto fare dal registratore Sony icd-lx30 e la cosa sarebbe
anche rimediabile visto che la radio ha già il cicalino per la sveglia e che
il software è aggiornabile. Purtroppo attualmente non ho raggiunto l'obbiettivo di connettere la radio ad internet e mi dispiace assai. Al contrario la
persona che mi ha dato una mano dice che tanto a me quella cosa non serve;
Figurati! Era il motivo principale per cui ho fatto l'acquisto, e ciò dimostra come nella vita quotidiana di tutti i giorni e nel 2016 molti normodotati conoscano assai poco le esigenze di chi non vede.
Mi dimenticavo una cosa: pur non essendo previsto dal manuale, ho sperimentato e constatato che
funziona anche collegandovi un lettore di schede potendo così riprodurre file
contenuti, ad esempio, in una sd.
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Prime impressioni sul dab, digital audio broadcasting
Dopo tanti anni dalla sua introduzione, finalmente il 16 ottobre 2015 ho
ascoltato il suono del dab che, come dicevo nell'articolo precedente, di primo
achito non mi ha impressionato particolarmente. Infatti, come scoprirò in
seguito, e in questo momento ricordo che me l'avevano segnalato anche per un ricevitore di altra marca,
anche se l'Auna connect 150 2.1 con cui l'ho ascoltato possiede degli
altoparlanti abbastanza buoni, per apprezzare veramente il dab bisogna collegare il ricevitore ad un impianto hi fi discreto e ascoltare musica un po'
decente, non necessariamente classica, ma almeno che non sia proprio quella
musica da discoteca che mi è arrivata al primo ascolto. Una volta collegata la
radio all'hi fi ho notato che in linea generale il dab è paragonabile al suono
di un cd. Tuttavia non è facile valutarlo bene perché, per i motivi che seguono, ci mancano alcune informazioni di base per poterlo fare.
1: quasi certamente il suono che stiamo ricevendo proviene da un computer di
cui però non conosciamo la scheda audio, le proprietà del file trasmesso, la
qualità della registrazione originale e l'equalizzazione fatta in studio di
trasmissione;
2: con la trasmissione digitale potrebbe non accadere perché in realtà a
viaggiare sono bit che dovrebbero rimanere tali anche all'arrivo. E tuttavia
non conosciamo se nella catena di trasmissione ci sia qualche software o
qualsiasi altra cosa che vada in qualche modo ad alterare l'originale. Mi
spiego con un esempio: immagina d'avere un file wav e di trasformarlo in mp3
con il quale, come sai, certi dati vengono tolti. Se lo ritrasformi in wav,
oltre alle perdite che puoi avere per il mal funzionamento del software, ciò
che hai tolto nel trasformarlo in mp3 rimane comunque perduto. Bene. Analogamente noi che non siamo gli addetti alle telecomunicazioni non sappiamo se per
qualche motivo ad un certo punto della catena di trasmissione il segnale viene
convertito e riconvertito in dab.
Per quanto scritto fin qui, per valutare bene
il dab è necessario ascoltare più stazioni e in più momenti, lo stesso canale
in certi casi potrebbe trasmettere registrazioni schifose. Confrontando il
suono con l'analogico, oltre al fruscio mancante nel dab e forse un suono più
completo in quest'ultimo, in linea generale noto questo: nella mia zona le
prime due reti rai hanno l'equalizzazione praticamente identica mentre rispetto al dab radio3 in fm ha un'equalizzazione in cui vengono attenuate le frequenze medie e ciò in parte spiega il motivo per cui un giorno io ed
un mio amico abbiamo notato che la trasmissione di un concerto per clavicembalo era davvero orribile. A parte iso radio e rai parlamento che nella mia zona
non si riceve oppure si riceve raramente e malissimo, le successive reti rai
le trovi solo nel dab oppure in internet. Rai4, praticamente il canale di
musica leggera di quando c'era la filodifusione, è un po' carente negli acuti.
Quando la rai in fm e ciò che rimane delle onde medie trasmette i notiziari
regionali, il dab di rai1 non li trasmette e si collega a rai4. In questo caso
nel passare da rai4 a rai1 noti perfettamente l'aumento degli acuti in quest'ultima e la cosa dà da pensare visto che la sorgente del segnale è la
stessa. Rai5, il canale di musica classica della tramontata filodifusione, ha
un bel suono ma stranamente con del fruscio e forse qualcuno potrebbe pensare
che dipenda dalle vecchie registrazioni su nastro che, una volta digitalizzate, mandano in onda. Potrebbe dipendere anche da quello, solo che il fruscio
che avverto ha la timbrica dell'fm. Attenzione però che si tratta di un fruscio leggero e senza ronzio, quasi come quello che si sente in una radio fm
mono. Rai6 ha il volume un po' basso e forse leggermente cupo ma spesso manda
in onda vecchie registrazioni e quindi il problema potrebbe essere lì. Gli
amanti del calcio possono riascoltare Enrico Ameri e Nando Martellini, tutta
un'altra cosa rispetto alle radiocronache schifose di oggi anche per uno come
me che il calcio non lo segue. Erano anche tutt'altra cosa i radiogiornali di
un tempo, privi di quell'abbaiare e quell'enfatizzare facendo spettacolo
portato in voga da Mentana grosso modo all'epoca della prima guerra del golfo
dove sembrava di assistere ad un gioco di prelievo e tiro al bersaglio di
bombe intelligenti che, come tali, cadevano senza fare danni (al massimo
qualche morto per errore!). Rai7 trasmette musica leggera live ed il suono mi
sembra buono ma anche in questo caso è un po' difficile da valutare perché
dipende dalle registrazioni. Rai8 trasmette musica operistica e, come accade
nei cd, è bassa e non sempre con suono di buona qualità ma in linea generale
mi sembra buona. Isoradio trasmette mono con più acuti del necessario e non so
se questa sia una scelta fatta per qualche ragione visto che tale frequenza è
destinata a chi viaggia. radio Vaticano italia ha un bel suono ma con un
segnale che costituisce un fenomeno da approfondire: qui ho una stanza piuttosto grande e mettendo la radio all'estremo nord con l'antenna girata verso est
nord-est il segnale di radio Vaticano Italia arriva sempre bene. Mantenendo
l'antenna girata nella stessa posizione, circa a metà stanza si riceve malissimo mentre collocandola quasi all'estremo sud le cose variano a seconda dei
giorni: a volte si riceve bene, a volte abbastanza bene mentre altre volte non
si riceve affatto o comunque proprio a sprazzi. Naturalmente, così come accade
per il digitale terrestre della tv, il punto debole è proprio il segnale: con
l'analogico magari sentivi del fruscio ma in qualche modo ricevevi ugualmente,
con il digitale i bit o arrivano o non arrivano e a tale proposito noti che
arrivano a pacchetti perché quando con una determinata radio perdi il segnale
mettendoti in un determinato punto della stanza o anche semplicemente mettendo
le mani vicino all'antenna, senti che il segnale non va via immediatamente
quando sei in quelle condizioni. Tornando a radio Vaticano Italia, bisognerebbe sapere se il ripetitore da cui prelevo il segnale trasmette con la stessa
potenza ogni giorno, se entra in gioco anche la propagazione delle onde radio
e se il ricevitore che sto usando ha una buona sensibilità o meno (cosa che
non posso sapere perché ho provato solo quello e non posso fare confronti). E
sempre a proposito di segnale dab mi sarebbe piaciuto verificarne la ricevibilità con un veicolo in movimento ma... Così come accade per i televisori, il
ricevitore che ho provato prevede la ricerca automatica e manuale dei canali
dab ma nel caso di quest'ultima non ci ho capito un fico secco visto che mi
sono state lette delle sigle, 5a, 5c, 5d, che presumo siano canali però...
Sono invece riuscito a fare la ricerca automatica anche se da non vedente non
so quando è terminata e quindi non posso dirti quanto tempo ci vuole. E pensare che basterebbe un beep oppure che la radio cominciasse a cantare quando ha
terminato di cercare così come accade per il mio televisore che una volta
terminata la sintonia automatica comincia a trasmettere il primo canale. Per
quanto scritto a proposito del segnale, se anche il tuo apparecchio dab necessita della sintonizzazione dei canali e se non hai esperienza in merito,
probabilmente dovrai sintonizzarlo più di una volta perché non conosci da che
parte è meglio girare l'antenna e in quali punti dell'abitazione si prendono
più canali e in maniera più corretta. Nella lista delle emittenti il mio
ricevitore mette un punto interrogativo per quelle che non si ricevono bene e
c'è la possibilità di eliminarle. Inoltre, così come accade per i televisori,
i canali possono essere ordinati in più modi: alfanumerico, insieme, valide.
Probabilmente questa opzione ti fa sintonizzare solo le radio che si ricevono
bene ma visto che il segnale può essere variabile a seconda dei giorni, ti
consiglio di non adoperarla. C'è poi il parametro drc che può essere impostato
su alto, basso o disattivato che non sapendo cosa fosse ho provato a guardare
un pochino in rete ma non ho trovato nulla da associare al dab.
Pur non potendo usufruire dell'imediatezza del display,
con un po' di pazienza il dab è
perfettamente fruibile da chi non vede: certe radio le riconosci
da ciò che trasmettono, per altre basta un po'
d'ascolto, per alcune ti puoi aiutare con l'analogico che già conosci
e ti puoi avvalere di internet e tapinradio o altro programma per
confrontare ciò che stai ricevendo nel dab.
Nel memorizzare le radio preferite, se le memorie a disposizione non bastano,
puoi memorizzarne alcune in punti strategici
in modo d'avere vicine alla frequenza di una determinata memoria le radio
da sintonizzare manualmente. L'ordine dei canali dovrebbe essere lo stesso per tutto il territorio nazionale.
Conclusioni: il suono del dab è ottimo mentre il segnale è ottimo solo quando
è particolarmente alto, come nel caso della rai che qui arriva bene; quando il
segnale è medio o basso è senz'altro da preferire l'analogico che, a parte il
fruscio, non ti fa perdere parole o sillabe. Con il dab ricevi meno radio
rispetto a quelle che puoi avere tramite internet con cui puoi collegarti
anche in america. Rispetto all'fm la cosa è un po' variabile a seconda della
zona: al di là delle reti rai mancanti in fm, ad esempio qui con il dab ricevo, anche se un po' male, radio padania che in fm non c'è ma per converso
radiocooperativa non è nel dab ed inoltre puoi ricevere, diciamo così, alcune delle reti secondarie di certe radio come ad esempio rds di cui senti anche rds relax.
Comunque a parte la rai, radio Maria, radio radicale, radio Vaticano Italia radio 24 e radio padania, ciò che manca nel dab sono i contenuti così
come accade con l'fm, un disastro radiofonico cominciato con la legge Mammì
del 1990 e favorito dal progresso tecnologico. Negli anni '70 ed '80 quando certe persone lamentavano le troppe radio e la mancanza di un regolamento, al di là di qualche imbecille che faceva lo sbruffone, le radio si autoregolavano benissimo da sole senza quella stupida legge Mammì che le ha distrutte favorendo chi non ha passione per la radio ma per i soldi ed il potere. La schifosa legge Mammì prevede
che nessun altro soggetto faccia parte del panorama radiofonico dell'fm, e mi pare anche del dab, fino a
quando non vi sarà la completa diffusione del digitale. Questo, oltre a
precludere l'accesso all'fm dei nuovi piccoli imprenditori e hobbisti della
radio, ha fatto sì che le frequenze venissero occupate e scambiate sempre
dagli stessi soggetti con la conseguenza che, per assurdo, vi possono essere
dieci radio gestite sempre dalla stessa persona. L'avvento della gestione
radiofonica con il computer e il trasferimento del segnale dallo studio al
ripetitore locale tramite satellite ha fatto sì che il magnate di cinque sei
radio se ne possa stare con la pancia all'aria guadagnando i soldi della
pubblicità. Per esempio, se io avessi cinque frequenze, pur vivendo in provincia di Padova con il satellite o internet potrei facilmente prelevare il
segnale di radio che sono ad aosta, roma o Palermo e trasmetterle localmente.
Queste radio possono essere gestite dal computer e poche persone permettendo ai
magnati di non pagare il personale godendosi i soldi della pubblicità senza
fare quasi nulla.
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Box esterno per hard disk da 3,5" usb 3.0 ed esata Startech s3510bmu33et
Pur essendo adatto a contenere dischi da 3,5 pollici, esternamente questo box
è largo quasi quanto un masterizzatore interno per dvd e un po' più lungo di
esso. Tirando la piccola maniglia posta sul frontale anteriore si apre uno
sportellino che permette d'infilare il disco che ovviamente andrà inserito con
i contatti verso la parte posteriore del box e con la scheda verso il basso.
Non preoccuparti se il disco ti sembra troppo corto per essere recuperato una
volta che l'hai infilato; quando l'hai inserito quasi completamente chiudi lo
sportellino fino a sentire uno scatto in modo che sia ben fissato, così facendo il disco viene agganciato ai contatti del box. Tirando nuovamente la maniglia il disco si sgancia e viene portato leggermente verso l'esterno ma nel
caso che non si riesca ancora a prenderlo basta alzare un po' la parte posteriore del box per farlo scivolare verso l'esterno. Sul frontale posteriore del
box trovi il pulsante di accensione, la presa per l'alimentatore, la porta
esata e la porta usb 3.0 con uasp (usb attached scsi protocol). Le nuove usb
3.0 che sfruttano questa tecnologia non trasmettono i dati su un solo canale
ma bensì su quattro canali paralleli che, suppongo, continuano ad inviare i
dati in modo seriale perché se non fosse così la porta non sarebbe compatibile
con le usb 3.0 e le 2.0 che non suportano questa modalità. Infatti per sfruttare a pieno le usb con uasp devi avere la periferica e il cabinet che la
supportano ma, per quanto ho notato finora, sono perfettamente compatibili con
tutte le usb, addirittura con la 1.1. Uasp è stato creato per togliere le
carenze delle usb 3.0 che non raggiungevano le velocità dichiarate (non è solo
l'imbecille del sottoscritto ad accorgersi di certe cose). Solo che per motivi
commerciali magari di qui a qualche hanno ci diranno che anche uasp non va
proprio bene e cambieranno di nuovo. In rete si dice che si può apprezzare
uasp quando si collega alla usb un disco ssd, peccato che per motivi meccanici
il disco ssd Corsair che possiedo non possa essere inserito nel box in oggetto
nemmeno usando l'adattatore che lo rende da 3,5 pollici ed inoltre non ho il
computer adatto a sfruttare uasp. L'alimentatore a spina del box è un po'
troppo ingombrante per i miei gusti perché allungato e quindi se lo devi
inserire in una multipresa ti conviene metterlo all'estremo della fila di
prese con la parte sporgente verso l'esterno. Per default la spina dei 220
volt è di tipo americano ma per fortuna vengono forniti gli adattatori: uno
penso serva per un altro tipo di presa americana mentre l'altro ha la classica
spina a due poli di tipo europeo. Per togliere la spina americana e mettere
quella europea fai così:
1: premi e mantieni premuto il pulsante accanto alla spina e tira quest'ultima
verso l'esterno. Rilascia il pulsante e alza la spina in modo da toglierla.
Nota: il pulsante è a filo con l'involucro dell'alimentatore, vicinissimo alla
base della spina, più o meno al centro dell'alimentatore.
2: senza premere il pulsante incastra la spina europea appoggiandola nell'apposita sede e spingila verso l'interno fino a sentire uno scatto ed accertati
che sia ben fissa.
In tanti anni che adopero materiale elettrico è la prima volta che trovo un
adattatore del genere. Come dice il titolo dell'articolo, il box può essere
collegato al pc tramite usb oppure tramite esata, presa presente in certi
cabinet come ad esempio il gladiator 600 della Cooler master. Se questa presa
non funziona, controlla che il cavo sata collegato alla presa stessa ma
all'interno del cabinet sia stato collegato ad una delle prese sata della
scheda madre. Se il cabinet non ha la presa esata puoi acquistare un
bracket/lamierino con cavo sata e presa esata da inserire in uno slot posteriore del cabinet ma non avendo mai acquistato un lamierino del genere non so
se te lo vendono con il cavo sata o se lo devi comprare a parte. Oltre ad un
piccolo manuale in inglese che mi sembra non dica niente d'importante, nella
confezione del box trovi anche una piccola base per appoggiare l'apparecchio
con uno dei lati che ne costituisce lo spessore, cosa utile per quando hai
problemi di spazio. A dire il vero il box potrebbe essere apoggiato in tal
modo anche senza la piccola base ma questa ha i gommini antiscivolo. Le prove
descritte di seguito sono state fatte mettendo nel box un disco sata III.
Sommando la lunghezza del cavo sata all'interno del cabinet e il cavo esata
che va al box, alla fine il collegamento viene fatto con un cavo abbastanza
lungo ma ciò nonostante, misurando la velocità con hd_speed, ho notato che le
prestazioni rimangono buone. Inoltre Sono stato piacevolmente sorpreso nel
constatare che usando lo stesso disco e collegando il box ad una usb 3.0, con
hd_speed ottengo la stessa velocità di quando il box è collegato con la presa
esata se non addirittura un pochino superiore. Tale velocità è decisamente
superiore ai dischi usb 3.0 autoalimentati provati finora, non ho esperienza
invece con dischi usb 3.0 alimentati con l'apposito alimentatore a spina che
potrebbero essere più veloci. Collegando il box ad una usb 2.0 grosso modo si
ottiene invece la stessa velocità di quando si collega a tale porta un disco
usb 3.0 autoalimentato. Pur essendo in alluminio, e quindi con la capacità di
dissipare bene il calore, un disco all'interno del box tende a scaldare un po'
e la cosa dovrà essere monitorata accuratamente soprattutto in estate. A tale
proposito ho notato che usando lo stesso disco la temperatura viene rilevata
tranquillamente quando il box è collegato con la presa esata ma non quando è
connesso alla usb. Con i vecchi computer ci sono gli stessi limiti dell'interfaccia usb 3.0 visti in passato e per cercare di ovviare il mancato funzionamento con un vecchissimo pentium III e drive aspi per il caricamento da dos ho
provato ad inserire un jumper nel disco in modo che fosse visto come sata II
ma in realtà i problemi rimangono perché evidentemente ad avere la priorità è
l'interfaccia usb 3.0 del box.
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Problemi e rimedi per l'uso di Jaws
Nei paragrafi seguenti riporto alcuni problemi e, quando le o trovate, alcune
soluzioni nell'uso di varie versioni di Jaws con applicazioni varie. Non è
detto che quanto scritto di seguito sia valido per tutti i computer e tutte le
configurazioni.
Jaws, Internet explorer 8 e rilevamento del colore di sfondo di una pagina web
Quanto scritto di seguito capita sicuramente con le versioni 9, 11 e 13 di
Jaws ed Internet explorer 8; non succede con Internet explorer 11, non ho
provato con Internet explorer 9 e 10. Inoltre il difetto riportato di seguito
si riferisce a quando non sono state modificate le impostazioni del browser
che riguardano il colore.
Certi difetti dei programmi si trovano quando si lavora ed è così che nel cambiare il colore di sfondo di una pagina web mi sembrava che la regolazione non
avesse effetto. Il fatto è che in presenza di una pagina web visualizzata con
Internet explorer 8, e quindi ovviamente con il cursore virtuale attivo, Jaws
legge più o meno correttamente il colore del testo ma non quello di sfondo che
considera sempre bianco. Per vocalizzare il colore di sfondo correttamente
disattiva il cursore virtuale con Insert+z e poi in cursore jaws premi Insert+5
della tastiera alfanumerica sopra all'elemento di cui vuoi conoscere il colore. Se necessario, ingrandisci la finestra o regola la lettura dello schermo
con Insert+r. Attenzione: La lettura con il cursore virtuale disattivato può
non funzionare al cento per cento in siti complessi.
Jaws 15 ed internet explorer 11
Nel fare modifiche ad una pagina web usando semplicemente il linguaggio html si
ha la necessità di aggiornare la visualizzazione dello schermo in modo d'essere certi che il computer visualizzi le modifiche apportate e non la visualizzazione memorizzata nei file temporanei di internet. Con Jaws 15 e internet
explorer 11 capita che una volta premuto f5 per aggiornare la visualizzazione
dello schermo la sintesi non riesca più a selezionare i link della pagina
soprattutto per quelli che puntano alla stessa pagina e che nel premere tab si
rimanga sempre allo stesso punto. Il problema si risolve con il comando jaws
Insert+esc che ridisegna gli elementi su schermo.
Jaws, internet explorer e colore dei link visitati
Per il problema seguente non ho trovato rimedio ed in pratica succede questo:
quando clicchiamo su un determinato link di una pagina web, in seguito, almeno
in linea generale perché non sempre lo fa, la sintesi ci dice che l'abbiamo
visitato e su schermo quel link cambia colore a seconda di come è stata programmata la pagina e a seconda del browser in uso e delle sue impostazioni.
Senza complicarci la vita, prendiamo in considerazione solo Internet explorer
11 con le impostazioni di default con le quali vengono usati i colori di windows. Con il semplice testo il rilevamento dei colori di Jaws non dà sempre
buoni risultati, quello dei link visitati con Internet explorer 11 addirittura
non viene rilevato ed in pratica succede questo. Se programmi una pagina web
in modo che il colore dei link sia verde e quello dei link visitati sia rosso,
Jaws continuerà a dirti che il colore del link è verde anche quando la sintesi
ti dice giustamente che l'hai visitato. Forse a quanto detto fin qui ci sono
delle eccezioni, per certo so che la cosa succede con più versioni di Jaws e
che la 16 non risolve il problema. Visto che per quanto riguarda il colore dei
link Jaws 11 in xp me li dava giusti o comunque abbastanza giusti, ho provato
ad inserire tale versione in windows 7 ed usarla con Internet explorer 11
riscontrando però lo stesso problema visto sopra e ciò significa che la cosa è
legata al browser in uso e forse anche al sistema operativo. Per saperlo con
certezza bisognerebbe poter mettere Internet explorer 11 in xp, cosa che non
si può fare visto che, almeno così dice Microsoft, xp non supporta versioni di
Internet explorer superiori alla 8. La morale di tutto questo discorso è la
seguente: se non ci vedi un accidente e proprio per questo ti fai consigliare
da un amico vedente su quali colori adoperare per i link e magari non hai più
xp con Internet explorer 8, lo dovrai chiamare per chiedergli se la programmazione della pagina funziona per davvero, alla faccia dell'autonomia! Ma gli
strumenti per non vedenti, non dovrebbero aiutarci a raggiungerla? E con quello che costa Jaws, non ti sembra che non vi dovrebbero essere difetti così palesi?
Jaws 16 32 bit ed mb408l
Per fortuna anche con Jaws 16 32 bit è possibile installare la barra braille
mb408l usando il driver mb408sl.jlb, aggiungendo l'apposita versione di braille.ini e il file default.jkm come spiegato dettagliatamente nell'articolo
dedicato a questa barra braille del numero 80 ed esattamente nella seconda
strada da percorrere per l'installazione. Con molta probabilità funziona anche
mdv monitor braille ma preferisco usare la soluzione scritta sopra perché mi
permette di spegnere momentaneamente la barra braille senza che Jaws s'imballi. La prima volta che ho messo la mb408l come barra braille predefinita al
riavvio di Jaws non è partita e nemmeno al riavvio del computer perché, per
motivi che non mi spiego, nel rivedere le impostazioni era rimasta selezionata
Nessuna barra. Se ti capita, rifai la selezione del display braille per mettere a posto le cose.
Installazione di Jaws 16 32 bit versione 4350 e rimozione di Jaws 15
La versione 4350 di Jaws 16 è quella adatta ad essere installata anche in windows 10 e, nell'installarla in windows 7, ho riscontrato un errore saltuario e
proprio per questo più difficile da capire. Una volta cliccato sul file per
l'installazione ed aver atteso qualche attimo, saltuariamente capita che la
sintesi non cominci a parlare ed aspettando ancora un po' si sente il suono di
avvertimento di windows. Non potendo leggere lo schermo ho lanciato il file di
installazione di Jaws con NVDA caricata scoprendo che quando si comporta come
sopra dà un errore in inglese tramite il quale sembra che il file sia corrotto
e c'è solo la possibilità di cliccare su Ok per uscire. A questo punto appare
la solita finestra di windows 7 per l'incompatibilità dei programmi che ho annullato. Credo si tratti di un errore fittizio di windows che magari non
capita con tutte le macchine e con tutte le configurazioni perché se il file
fosse veramente corrotto rimarrebbe tale ogni volta che ci si clicca sopra e
non solo saltuariamente. Analogamente, se vi fosse un problema d'incompatibilità tra Jaws e la macchina, tenendo conto che tra un avvio e l'altro non
aporto nessuna modifica, questa dovrebbe rimanere tale ogni volta che si tenta
di eseguire l'installazione. Comunque per scrupolo ho riscaricato il file
riscontrando lo stesso problema. Ho fatto anche altre prove che non sto qui a
raccontare ma quando credevo d'aver individuato il problema l'errore si ripresentava e quindi, almeno per il momento, se capita anche a te ti posso dire
solo di riprovare a cliccare sul file, a volte parte benissimo e l'installazione va fino in fondo senza nessun problema.
Nel disinstallare jaws 15 ho notato che mi capita la stessa cosa ed è probabile che il problema vi sia anche in fase d'installazione della stessa versione
ed il fatto che non mi sia capitato quando in passato ho installato Jaws 15
potrebbe dipendere da due cose:
1) essendo un errore saltuario, in quel momento mi è andata bene;
2) i continui aggiornamenti di windows hanno creato il problema.
Jaws 11 e firefox 42.0
Quanto scritto di seguito non succede con la versione 37 di Firefox, non so se
capita con le versioni 38, 39, 40 e 41. Con Jaws 11 e la versione 42 non si
riesce ad accedere a tutte le opzioni di Firefox perché dalla scheda Generale
non ti lascia selezionare le altre. Non so da che versione di Jaws ricomincia
a funzionare, certamente funziona con la 15 ma, cosa ancor più sconcertante,
funziona anche con la 9, roba da matti! Sono sicuro che non è un difetto della
versione di Jaws 11 installata sul mio computer perché ho provato con un altro
disco e una versione 11 installata senza usare il merge e parzialmente configurata e quindi usata pochissimo con minore possibilità che si sia danneggiata.
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Audio: quello che non sono riuscito a fare con windows 7
Immagina questa situazione: per email ti arriva un link che punta a youtube in
cui c'è una canzone che devi imparare. Nel farlo si ha la necessità di scorrere avanti e indietro per il brano più di una volta e, soprattutto se sei non
vedente, è molto più comodo farlo con il file nel computer piuttosto che
scorrerlo direttamente su youtube e per tanto l'ideale è scaricare la canzone.
La mia filosofia è quella d'usare meno programmi possibili e in questo caso
con xp la cosa più semplice da fare era quella di registrare il brano selezionando come sorgente "Ciò che si sente" o "Quel che senti" o "missaggio stereo"
eccetera a seconda della scheda audio in uso. Praticamente la sorgente d'ingresso per la registrazione è tutto ciò che va alle casse del pc, l'equivalente delle uscite somma in un mixer fisico. E' vero che nel fare questa operazione chi non vede rischia di registrare anche la sintesi rompiscatole, ma è
altrettanto vero che spesso la registrazione serve solo per imparare qualcosa
e non per futuri ascolti e quindi se qualche sillaba di quella schifosa di
sintesi dovesse venir registrata non fa niente. Le canzoni durano pochi minuti
e quindi non allungo di molto il tempo che impiegherei per scaricare il file e
posso sfruttare quel tempo per ascoltare per intero il brano in modo d'avere
un quadro complessivo di ciò che dovrò imparare. Con la stessa scheda audio e
come supponevo in un vecchio numero, con windows 7 non è possibile fare quanto
scritto sopra perché come input per la registrazione non permette di scegliere
tutto ciò che va alle casse e nemmeno l'input dall'applicazione in esecuzione
come ad esempio winamp, internet explorer (che suona quando vai su youtube)
eccetera. La cosa è facilmente risolvibile usando uno dei vari programmi per
scaricare da youtube eccetera, ma perché devo imparare ad usare un programma
anche quando mi sarebbe bastata la funzione scritta sopra che era presente
addirittura in windows 98 e forse in windows 95? E perché togliere una funzione del genere da un programma grossissimo come windows 7? E in windows 8 e 10,
che tu sappia, sono andati avanti a fare questa puttanata?
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Buchi di Aomei partition assistant 5.5 e 5.8
Quando Aomei partition assistant si blocca, appare una finestra in inglese
stramaledetto in cui trovi un indirizzo email a cui inviare il file crash.dmp
e il file di log della sessione di lavoro corrente in modo che gli autori del
programma possano rimediare al blocco avvenuto. Ovviamente il file crash.dmp
viene generato solo quando il programma si blocca e si trova nella cartella
principale del programma. I file di log vengono creati invece ad ogni sessione
di lavoro e si trovano nella cartella log posta sempre nella cartella principale del programma. sono numerati da ampa0.log, ampa1.log eccetera e non so se
crescano all'infinito oppure se ad un certo punto ripartano da 0. Oltre a questi, quando il programma si è bloccato hai anche il file esp0.log, esp1.log
eccetera a seconda delle volte in cui è andato in blocco. Probabilmente, oltre
al file crash.dmp basta inviare l'ultimo file esp ma per sicurezza puoi inviare anche il file di log ampa corrispondente alla sessione di lavoro in cui è
avvenuto il blocco e ti regolerai con la data dell'ultima modifica. In caso di
dubbi puoi inviare più file perché tanto sono piccoli. In windows 7 pro,
nell'usare Procedura guidata di estensione partizione con l'intento di ampliare una partizione non di sistema di un disco esterno, il programma è andato in
crash generando i file visti sopra che, assieme ad altri file di log, ho
inviato agli autori i quali mi hanno risposto in inglese rammaricandosi per il
problema che al momento in cui scrivo, 10 dicembre 2015, non è ancora stato
risolto perché nel sito vi è ancora il file con versione 5.8 che tuttavia non
ho provato ad installare nel caso vi fosse una revisione ad esempio con versione 5.8.2 o qualcosa del genere. Il crash visto sopra non succede lavorando
con lo stesso computer e lo stesso disco esterno ma con xp, (ad usare sistemi
operativi più moderni non sempre ci si guadagna). Il secondo buco non genera
alcun file di crash e non l'ho segnalato agli autori. Per estendere una partizione tramite Procedura guidata di estensione partizione, Aomei partition
assistant desidera che la partizione sia ntfs e in caso contrario ti chiede di
convertirla. Usando xp con lo stesso computer e lo stesso disco esterno ma in
fat32, dicendo al programma di fare la conversione in ntfs chiede di riavviare
il sistema anche se si sta lavorando in una partizione non di sistema e addirittura in un disco esterno. Una volta fatto il riavvio ovviamente il programma non riprende e se lo rilanci sei al punto di prima in un loop senza fine.
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Nuovi router
Su quanto scritto di seguito non ho esperienza diretta, dico ciò che ho reperito
da internet aggiungendo qualche considerazione.
Ormai da tempo le schede di rete possono collegarsi alla velocità di 1000 mbps
e vi sono router che la raggiungono. Sto parlando del collegamento tra router
e computer da non confondere con quello della linea telefonica o della rete
senza fili. Pur essendo stato avviato nel 2008, lo standard 802.11 ac si sta
diffondendo solo in questi ultimi anni e per la rete senza fili raggiunge una
velocità teorica massima di 1000 mbps anche se in internet ho trovato router
che la superano (cosa che è tutta da verificare), ed opera nella banda di frequenza dei 5 ghz (wikipedia specifica 5.4). Naturalmente per sfruttare lo
standard 802.11 ac e la banda dei 5 ghz devi avere un dispositivo che lo
supporta come ad esempio l'iphone 6. Per fortuna in nuovi router continuano ad
usare anche la vecchia frequenza dei 2.4 ghz garantendo così la compatibilità
per dispositivi un po' meno recenti o di quelli recenti che non incorporano lo
standard 802.11 ac come la radio auna vista in questo numero. Se hai poco
spazio, anche 5 o 6 centimetri in più possono fare la differenza per il posizionamento di un router e sono stato deluso nel constatare che apparecchi con
doppia banda, ossia quella dei 2.4 e quella dei 5 ghz, come il Netgear D6200 hanno dimensioni piuttosto elevate. Ma tu
pensi che non si potesse fare quel modello con le stesse dimensioni del
dgn2200 v4 che è monobanda? Non mi stupirei affatto che di qui a qualche tempo i router con
doppia banda diventassero ancora più piccoli di quelli a banda singola, cosa
che senz'altro sarebbe possibile fare anche in questi anni ma che non si fa
per questioni commerciali. Un'ultima cosa: soprattutto per chi non vede le
figure, nel guardare dei router in internet tieni presente che in certi
modelli la porta wan, ossia quella che preleva il segnale adsl, non ha il
classico connettore telefonico rj-11 ma l'rj-45 uguale alla porta lan del pc e capita che
nel negozio online la cosa non sia specificata e per tanto ti conviene far
riferimento al sito del produttore.
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