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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Casse per pc 2.1 Creative gigaworks t3, l'acquisto nel sito Creative e tendenza del mercato
L'acquisto
Creative è una tra le marche che ha fatto la storia delle schede audio e un
tempo la si trovava facilmente. Poi, con l'avvento delle schede audio integrate, la vendita di ciarpame ed il falso risparmio, è quasi scomparsa dai negozi
e attualmente la si trova poco anche nei siti italiani. Per fortuna Creative
vende online anche a privati e per acquistare o semplicemente vedere cosa c'è
vai al sito:
it.creative.com
Forse rimarrai stupito nel trovare schede audio che da tempo i negozianti
dicono non esistano più e anche una scelta abbastanza ampia di altoparlanti e
casse per pc. Per default durante l'acquisto è attiva l'opzione Creative saver
che prevede l'invio del materiale entro 4 o 6 giorni lavorativi dalla data
dell'ordine e la spedizione gratuita se fai una spesa minima di 79,00 euro.
Visto che non avevo poi così tanta fretta, non ho aggiunto 12 euro per accorciare i tempi dell'acquisto ed ho fatto bene perché, pur proveniente
dall'estero, il materiale è arrivato prima del previsto: ho fatto l'ordine
quasi alle 12 di martedì, alle 17 e 11 minuti dello stesso giorno è partito il
pacco che ho avuto in casa circa alle 12 e un quarto di giovedì, praticamente
dal momento dell'ordine sono passate solo 48 ore! Il sito si gira bene anche
da non vedenti e la descrizione del materiale è abbastanza dettagliata con la
possibilità di porre una domanda se qualcosa non ti è chiaro (raccomando di
non abbusare di questa funzione e, solo per alcuni non vedenti particolarmente... rompiscatole? Beh, di non scocciare troppo per cose banali pretendendo
l'impossibile in nome della cecità perché altrimenti quando sentiranno parlare di un cieco non risponderanno più e così saranno fottuti anche quei non
vedenti che si comportano correttamente).
Gigaworks t3
Essendo 2.1, il sistema gigaworks t3 della Creative è composto da un woofer e
due piccoli satelliti e pur essendo ancora in vendita è un modello che esiste
da anni. Contrariamente ad altri sistemi, l'alimentatore si trova all'interno
del woofer e mettendo la parte posteriore di quest'ultimo davanti a te, da
sinistra a destra trovi quanto segue:
- L'ingresso per il cavo di alimentazione (vengono dati due cavi ma uno ti
serve solo se vai in America, almeno penso sia una spina americana),
- le due uscite per i due satelliti,
- L'ingresso/uscita per il comando a filo con spina ps2,
- l'ingresso del canale destro e sinistro con spina rca (l'altra estremità
del cavo in dotazione ha il solito jack stereo da 3,5 pollici da collegare al
pc),
- un potenziometro con scatto centrale per il controllo dei bassi (a metà
sono un po' troppi ma allo stesso tempo belli per un ascolto poco fedele ma
divertente).
Con il comando a filo si regola il volume e avendo un cavo abbastanza lungo lo
puoi collocare proprio a portata di mano. Forse qualcuno penserà che questa
sia una comodità un po' superflua ma non lo è affatto se sei non vedente e hai
la necessità di lavorare con l'audio. Immagina ad esempio di dover dividere un
grosso file mp3. Per farlo hai bisogno di un volume abbastanza alto in modo da
non tagliare l'alone dell'ultimo suono selezionato o di non tagliare un suono
particolarmente debole. Così facendo la sintesi vocale risulterà molto alta e
la cosa è assai fastidiosa soprattutto quando si lavora con la musica e in
questi casi la mano corre sempre dalla tastiera al controllo volume e viceversa a seconda di ciò che si deve ascoltare e quindi è bene avere il potenziometro proprio a portata di mano. E' vero che in certe configurazioni è possibile
mettere la sintesi ad un livello più basso dell'audio da elaborare ma è altrettanto vero che avere la sintesi allo stesso livello può rappresentare un
punto di riferimento per il volume della musica (chi non vede non può certo
vedere l'intensità di un suono rappresentata da un grafico su schermo). Contrariamente al modello che usavo in precedenza, il potenziometro per la
regolazione del volume non ha lo scatto per lo spegnimento e l'accensione
dell'apparecchio. Il sistema è spento o si spegne dopo qualche attimo quando
il potenziometro viene girato fino a fine corsa in senso antiorario e lo si
nota da un leggero tac proveniente dall'interno del woofer (e anche dalla
solita radiolina a onde medie che, messa vicino al woofer, ci dà il cambiamento dello stato con un suono diverso). Per accenderlo basta alzare un po' il
volume e si sentirà il solito tac e, in assenza di segnale, il sistema rimarrà
acceso per soli dieci minuti. Ripartirà non appena riceverà un segnale audio o
se alziamo o abbassiamo leggermente il volume facendo attenzione a non portarlo a zero perché altrimenti rimarrà spento. Togliendo e rimettendo la spina di
alimentazione l'apparecchio rimarrà spento quando il volume è a zero mentre
ripartirà se il volume è un po' più alto anche in assenza di segnale in ingresso e, continuando a non avere segnale in ingresso, si spegnerà dopo i
soliti dieci minuti. Creative esalta molto lo spegnimento automatico perché fa
risparmiare energia ma faccio notare che il risparmio è relativo visto che in
realtà l'apparecchio non viene spento completamente ma lasciato in standby.
Infatti per farlo accendere senza un interruttore in presenza di un segnale
audio è ovvio che ci deve essere una parte del circuito sempre attiva (probabilmente viene spento solo il blocco che costituisce la parte finale dell'amplificatore). A peggiorare le cose sul risparmio di energia ci pensa un difetto che ho notato: quando il volume non è a zero, basta che in casa si produca
un certo campo magnetico come quello del termostato ambiente che fa accendere
o spegnere la caldaia per far accendere le casse e mandare a farsi friggere il
risparmio energetico esaltato da Creative! Qualcuno dirà che quando non uso il
pc posso spegnere tutti gli apparecchi tramite l'interruttore di una ciabatta
multipresa: già! A volte mi chiedo se nel produrre tutte queste ciabatte con
interruttore, che tra l'altro hanno una durata relativa, non abbiamo speso più
energia ed inquinato maggiormente il pianeta rispetto all'energia e all'inquinamento che sono destinate a ridurre. Accendendo il computer con le casse
spente, potresti non sentire o non sentire completamente il suono di avvio di
windows. Naturalmente basta muovere leggermente il volume per far accendere le
casse quando si accende il pc perché ciò non avvenga, ma lasciandolo immobile
succede questo: ad un certo punto dell'avvio del computer viene attivata la
scheda audio che manda il segnale alle casse le quali però hanno bisogno di
qualche attimo per accendersi e se in quell'attimo va in esecuzione il suono
di avvio di windows non lo senti o lo senti tagliato. La cosa non succede con
il pentium IV perché essendo più lento, dal momento in cui accende la scheda
audio a quello in cui manda in esecuzione il suono di avvio di windows passa
molto più tempo e le casse hanno tutto il tempo per accendersi. Inoltre forse
xp fa accendere la scheda audio un po' prima di windows 7, ma probabilmente
questo dipende anche dal tipo di scheda e dal software di quest'ultima. Sul
comando a filo abbiamo anche un'uscita cuffia e l'utilissimo ingresso ausiliario a cui puoi collegare un secondo computer, un lettore mp3 eccetera. Il cavo
in dotazione per questo ingresso è assai corto per collegarvi un secondo
computer ma nulla ti vieta di mettercene uno più lungo. L'ingresso ausiliario
è presente anche in un sistema 2.0 che non ho provato. Prima ti ho dato l'ordine delle prese sul pannello posteriore del woofer ma devo ammettere che, da
non vedente, di primo achito sono rimasto un po' spaesato. La parte esterna
delle prese per i due satelliti è assai grossa e infatti si può pensare che
siano proprio quelle a fare tale servizio. Si rimane un po' spaesati perché le
spine per i satelliti entrano abbastanza bene anche nelle rca ma poi ci si
accorge che il collegamento risulterebbe lasco... infatti toccando con più
attenzione le spine dei satelliti ci si accorge che hanno una scanalatura che
va ad incastrarsi nella presa del pannello facendo penetrare più a fondo la
spina e rendendo il collegamento assai stabile. Queste casse sono valide per
un ascolto divertente ma poco fedele (nella realtà certi suoni non hanno così
tanti bassi). Sono un po' carenti negli acuti soprattutto quando il segnale
proviene da una fonte diversa rispetto ad una scheda Creative del passato come
l'audigy 2 che, come accadeva per le tastiere musicali Korg, ha un'equalizzazione che enfatizza gli acuti anche con i toni regolati a metà. Non ho esperienza con schede Creative più moderne.
Tendenze
Oltre alla tendenza di sfruttare l'uscita hdmi della scheda video per trasferire video e audio ad un monitor o a un televisore, oggi vi è anche quella di
usare altoparlanti bluetooth che tuttavia non ho ancora provato. Naturalmente
lo scopo principale degli altoparlanti bluetooth è quello d'usarli con i
dispositivi mobili, iphone, ipad eccetera. Nel caso di un pc e al di là del
suono, per chi usa la sintesi vocale sarà bene verificare se la configurazione
del bluetooth risulta semplice in modo da poter avere l'audio non appena
s'installa windows. Certo, si può sempre ovviare mettendo delle casse usb con
scheda audio incorporata che usa dei driver generici o una scheda audio dello
stesso tipo ma insomma... Un'altra cosa da verificare è se gli altoparlanti
bluetooth funzionano subito con linux nel caso vi sia la necessità d'usarlo in
modo live. Mi sembra di ricordare che anche Creative lo preveda ma al di là di
questa marca vi sono altoparlanti bluetooth che prevedono anche la connessione
via cavo e quindi, soprattutto se hai un solo computer, puoi sfruttare quella
per il pc e il bluetoth per i dispositivi mobili.
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Panda antivirus pro 2015 in generale e considerazione sugli aggiornamenti di windows
Per passare a Panda antivirus pro 2015 non è necessario attendere la scadenza
dell'abbonamento della versione precedente dato che i giorni rimanenti ti
vengono lasciati e quindi il conteggio annuale partirà dal giorno in cui
scadeva la 2014. E' possibile attivare il rinnovo automatico ma ho notato che
vengono rinnovate solo le definizioni dei virus ma non il programma e per
tanto alla fine ho disinstallato la versione 2014 e inserito la 2015 come del
resto è scritto nel sito. In xp, facendo la disinstallazione della versione
2014 dall'apposito menu e non dal pannello di controllo viene tolta completamente la cartella di panda e presumo anche tutto il resto (è raro avere un
programma che si disinstalla bene). Nel sito di Panda antivirus vi è anche un
disinstallatore che presumo serva per quando ci sono problemi ma siccome la
spiegazione è in inglese non ho aprofondito la cosa. Rispetto alla versione
precedente è meno accessibile da chi non vede dato che per la stragrande
maggioranza delle funzioni, installazione compresa, è indispensabile usare il
cursore jaws anche se finora l'ho provata solo in xp ma dubito che in windows
7 e 8 diventi più accessibile. A parte l'uso del cursore jaws per chi non
vede, l'installazione non richiede spiegazioni particolari a parte il fatto
che non sono riuscito ad inserire il codice di attivazione che mi era stato
dato tramite email dopo l'acquisto e non ho capito fino in fondo se la funzione è prevista oppure no dato che il programma lamentava la mancanza del codice
ma non me lo faceva inserire in quello che presumo fosse il posto in cui
incollarlo. Poco male visto che lo si può inserire anche dopo l'installazione
e lo si fa abbastanza agevolmente ma fai però attenzione che quest'anno la
versione di prova dura solo cinque giorni. Contrariamente alla precedente, la
guida dice che le definizioni dei virus non vengono scaricate nel computer
perché la versione 2015 si basa sulla tecnologia collettive intelligence. In
pratica le definizioni dei virus sono memorizzate e mantenute aggiornate in
vari server da cui il programma attinge e per tanto per fare la scansione è
indispensabile essere connessi ad internet. Siccome sono peggio di san Tommaso, ho provato ad eseguire una scansione con il router scollegato notando che
si svolge regolarmente e quindi i casi sono due: o quando non si è connessi fa
finta di farla oppure nel programma esiste la base delle definizioni dei virus
e adopera solo quella.
Nota del 2015: il programma non diventa più accessibile in windows 7 e ho
notato che certi file vengono comunque aggiornati, vedi quelli all'interno della cartella cache.
Panda antivirus pro 2015 funziona con i 32 e 64 bit ed
è compatibile dal service pack 2 di xp e internet explorer 6 fino a windows
8.1 e questo va in qualche modo a confermare quanto affermavo in passato
sull'aggiornamento di windows: non si può certo dire che il service pack 2 di
xp sia recente! Ma se fanno un antivirus che funziona anche con quello e
addirittura con la necessità d'essere sempre collegati alla rete per fare le
scansioni, rete da cui si prendono la maggioranza dei virus, beh, allora
significa che la tanto decantata vulnerabilità del computer se non si passava
a windows 7 o addirittura l'8 era fatta solo a scopo commerciale come del
resto in buona parte pensavo. In caso contrario, come farebbe una ditta di
antivirus a garantire la sicurezza di un pc con il service pack 2 di xp? E'
vero che una ditta può raccontare anche frottole, ma è altrettanto vero che in
caso di una sicurezza inesistente l'anno successivo il cliente non rinnoverà
più il prodotto e non penso che Panda abbia voglia di sputtanarsi così alla
grande!
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Mettere i preferiti di internet explorer in una partizione diversa da quella in cui risiede windows 7 32 e 64 bit
Si fanno le medesime modifiche al registro come in xp che abbiamo visto nel
numero 71. L'unica cosa che cambia, è che per default nel terzo percorso da
modificare non è impostato nessun valore ma la procedura è la stessa. Una
volta aperto il percorso, premi tab e là dove ti dice valore non impostato
premi invio e scrivi il percorso in cui hai memorizzato la cartella per i
preferiti, ad esempio f:\preferiti, e poi clicca su Ok.
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usare office word 2003 in windows 7 32 e 64 bit
Il supporto per questo programma è terminato l'8 aprile 2014 e naturalmente
Microsoft dice di non adoperarlo e quindi se hai paura che nel farlo ugualmente ti succeda chissà che cosa, lascia perdere, questo articolo non fa per te!
I motivi per continuare ad usare un programma così vecchio in windows 7 32 e
64 bit sono essenzialmente tre:
- quando non ti servono le nuove funzioni delle versioni successive,
- quando non hai voglia d'imparare altri menu solo per scrivere qualcosa,
- quando non vuoi dare nuovamente dei soldi a Microsoft. Lo so che esistono
le copie pirata ma c'è anche chi office lo compra e non è certo un programma
tra i più economici.
Affinché office word possa funzionare correttamente in windoss 7 32 e 64 bit,
e a quanto pare anche con xp, è necessario installare il service pack 3 di
office 2003 e non so se esiste un cd originale aggiornato ma per fortuna tale
operazione è assai semplice come vedremo più avanti e quindi installa il
programma con il cd che hai, e poi, se necessario, fai l'aggiornamento.
Nota: essendo un programma a 32 bit, naturalmente girerà come tale anche
con windows 7 64 bit senza sfruttare tutta l'architettura dei microprocessori
attuali ma fregatene!
La prima volta che ho installato office 2003 in windows 7 64 bit tramite il cd
del 2003, in word riuscivo a scrivere solo qualche parola e poi si bloccava.
Dopo aver riportato il sistema allo stato precedente all'installazione di
office ed averlo reinstallato, apparentemente word funzionava visto che potevo
scrivere senza che si bloccasse ma quando facevo la conversione da wordstar a
word tramite l'utility vista nei numeri 71 e 73 dopo un po' s'imballava.
Nota 1: per riportare il sistema esattamente alla condizione precedente di
un'installazione non usare il ripristino di windows, adopera invece Ghost o
image for dos windows e linux o qualsiasi altro programma che sovrascrive
integralmente la partizione.
Nota 2: se usassi solo la sintesi vocale di certo non avrei l'esigenza di
convertire testi da wordstar per dos a word 2003 dato che non adopererei il
vecchissimo sistema per scrivere così come ormai da tanti anni non adopero il
vinile per ascoltare la musica. Tuttavia la comodità di poter usare solo la
barra braille anche per manipolare blocchi di testo, e quindi senza lo stress
della sintesi, per il momento me la dà solo il dos e i suoi programmi anche se
non escludo che la si possa ottenere con programmi per windows appositamente
studiati per i non vedenti (vedi ad esempio biblos che non ho mai provato) o
con qualche programma linux.
Anche l'installazione in windows 7 32 bit mi bloccava word solo quando facevo
la conversione da wordstar ma ciò non significa che a lungo andare non si
bloccasse anche con la normale scrittura come ha fatto nella prima installazione: evidentemente l'errore è un po' saltuario e ballerino come spesso
accade con i programmi Microsoft. In tutti questi casi visualizzando i dettagli del problema avevo l'errore seguente:
nome evento problema=APPCRASH
nome applicazione=windword.exe
revisione applicazione 11.0.5604.0
timestamp applicazione=3f314a2f
nome modulo con errori=msgrit32.dll
versione modulo con errori=3.0.0.39
timestamp modulo con errori=3f127d3a
codice eccezione=c0000005
ofset eccezione=000262d4.
Vediamo di semplificare le cose. A parte i numeri in esadecimale costituiti da
lettere e cifre e codici che forse conosce solo Microsoft, a dare problemi era
la libreria msgrit32.dll del luglio 2003 che quando installeremo il service
pack 3 di office 2003 sarà aggiornata ad agosto 2006. Inoltre se cerchi in
internet vedrai che quella schifosa di libreria msgrit32.dll dà problemi anche
in xp e Vista e che gli errori sono collegati ad un'altra libreria,
mssp3it.dll, e capitano quando si usa il correttore ortografico. Per risolvere
il problema dicono cosa bisogna disabilitare ma quasi alla fine delle istruzioni la pagina che ho visualizzato dice:
come mostrato in figura
e non vedendola li ho mandati bonariamente a fanculo!
Da notare infine che con le opzioni di aggiornamento e di manutenzione di word
non sono riuscito a farci niente e non si risolveva niente nemmeno con l'opzione di windows 7
Risoluzione dei problemi relativi alla compatibilità del programma. Questa
opzione è presente in windows 7 quando il programma ha dei problemi e una
volta selezionato il collegamento al programma si attiva dal menu di contesto
e contiene diverse opzioni che esulano da questo articolo. Tale opzione mi è
rimasta anche dopo l'aggiornamento al service pack 3 ma finora word non ha più
avuto problemi. Per quanto detto fin qui direi che è proprio il caso d'installare il service pack 3 di office 2003 scaricabile da:
www.microsoft.com/downloads/details.aspx?familyid=E25B7049-3E13-433B-B9D2-5E3C1132F206&displaylang=it
Come vedi, Microsoft dà il pessimo consiglio di usare windows update per
aggiornare il programma mentre invece è assai meglio fare il download normale
in modo d'avere il file del service pack che potrebbe servirti in futuro
quando magari decidono di non darlo più. Al download puoi aggiungere il programma per aprire file scritti con le versioni più recenti di office, che
funziona molto bene, e l'antimalvare che se hai un buon antivirus non ti serve
scaricare. Prima di partire con l'installazione del service pack 3 di office
2003 che non richiede spiegazioni dettagliate, tieni a portata di mano il cd
di office perché mi è capitato che lo chieda ma forse succede solo quando si è
dato il consenso di cancellare i file d'installazione. Gli errori descritti in
questo articolo potrebbero non capitare o succedere in maniera diversa in
macchine differenti dalla mia.
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Installare windows 7 senza cancellare le partizioni di dati
Nota importante: in questo articolo prendo solo in considerazione il caso in
cui l'eventuale windows 7 già presente nel disco sia stato installato in
un'unica partizione, quindi senza la partizione di avvio nascosta che abbiamo
visto in passato. Con essa non ci dovrebbero essere molte differenze ma le
cose vanno sempre provate.
Può capitare di voler installare windows 7 in un disco in cui risiede xp con
altre partizioni di dati o di voler reinstallare lo stesso windows 7 in un
disco con partizioni di dati che non si vogliono cancellare.
Escludendo la sovrainstallazione del sistema che non consiglio perché con essa
rimangono pezzi di quello vecchio e dei vecchi programmi, la prima cosa da
fare per installare quello nuovo è quella di collegare il disco esternamente
al pc o come secondo hard disk e di formattare la partizione in cui si trova
il vecchio sistema operativo per poi ricollegarlo come primo hard disk ed
installarci windows 7. Semplice? Sì, ma, soprattutto se non vedi e hai quindi
più difficoltà ad accedere a certe schermate, devi tener presente quanto
segue.
1: se il disco in cui vuoi installare windows 7 fosse "bianco" o fosse
stato solo partizionato e formattato anche con più partizioni ma senza che in
esso vi sia mai stato installato windows non ci sarebbe nessun problema: il
dvd partirebbe e faresti i passaggi visti in passato.
2: la formattazione rapida o completa della partizione in cui vi era xp o
windows 7 non cancella l'mbr del sistema e ciò comporta quanto segue:
A: se il masterizzatore/lettore dvd non è il primo dispositivo nella sequenza
di boot, il dvd d'installazione di windows 7 non si avvierà mai perché prima
parte l'mbr di xp/windows 7 rimasto nell'hard disk dando il solito errore
ntldr mancante. Da notare che questo errore lo dà anche l'mbr di windows 7
anche se in tale sistema non c'è il file ntldr.com come in xp.
Nota: per chi non vede, l'unico modo per leggere il messaggio di errore scritto sopra è quello d'avere ancora una porta parallela con una stampante braille
ad essa collegata.
B: pur avendo il masterizzatore/lettore dvd come primo dispositivo nella
sequenza di boot, facendo partire il dvd senza premere alcun tasto l'installazione di windows 7 non parte perché va a guardare il disco fisso e a dare
ulteriori invii non risolvi il problema.
3: per quanto scritto fin qui, la cosa più logica da fare sembrerebbe
quella di premere ripetutamente f8 all'avvio del dvd come abbiamo fatto con
l'installazione automatica di xp senza cancellare le partizioni esistenti.
All'inizio la cosa funziona ma poi dall'andamento dell'installazione e basandosi sui rumori del pc anche chi non vede si accorge che già dai primi passaggi qualcosa non quadra. Saltando il passaggio 2 in cui abbiamo usato Diskpart
che in questo caso non ci serve, arrivato al passaggio 7 mi sono accorto che
non venivano copiati i file. Purtroppo prima di farmi guardare lo schermo ho
dato un altro o forse anche più invii tanto che alla fine mi sono ritrovato
nella guida di windows 7. Sarebbe stato logico ripartire con l'installazione e
farmi leggere tutte le schermate e se gliel'avessi chiesto senz'altro mia
madre, l'unica persona che al momento avevo in casa, me l'avrebbe fatto ma il
guaio è che per lei sullo schermo esistono solo le scritte senza che ve ne sia
una in particolare in cui si trova il cursore o qualsiasi altro metodo d'evidenziazione con la conseguenza che non si sa mai come selezionare una determinata voce. Ognuno ha i suoi limiti e non posso pretendere che li superi adesso
che è anziana.
4: Mandando bonariamente ma decisamente a fanculo le persone che pensano
che il non vedente non sappia come passare il tempo e non si rendono conto che
per trovare una soluzione per realizzare ciò che non vede necessita di un
tempo maggiore, mi sono messo a fare altre prove che non sto qui a descrivere.
Praticamente le cose stanno così: con il masterizzatore/lettore dvd per primo
nella sequenza di boot ed escludendo f8 ed invio, all'avvio del dvd basta
premere ripetutamente qualsiasi altro tasto per farlo partire. Dopo l'avvio
del pc il dvd si ferma e basta premere invio per far partire l'installazione
di windows 7 e tale invio corrisponde al passaggio 1 dell'installazione manuale vista in passato. L'installazione si continua con i soliti passaggi naturalmente saltando il 2 perché non dobbiamo creare nessuna partizione con
Diskpart. Visto che per far partire l'installazione bisogna premere invio,
tanto vale premere ripetutamente sempre quello fin dall'avvio del dvd:
all'inizio il computer lo prenderà come un tasto qualsiasi per far avviare il
computer tramite dvd mentre quando gli serve lo prenderà come invio per far
partire il passaggio 1 dell'installazione.
Nota: non ho provato ad avviare il dvd proprio con tutti i tasti, magari il
tasto Stamp non va bene, ma, insomma, diciamo che la tastiera alfanumerica
funziona tutta.
Se hai l'opportunità di farlo, sarebbe interessante conoscere cosa accade nei
singoli passaggi quando si fa partire il dvd con f8. Sarebbe anche interessante verificare se la partenza del dvd con f8 altera i passaggi dell'installazione manuale anche in presenza di un hard disk bianco.
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Xp mode e compatibilità del software in windows 7
Introduzione e come si usa lo strumento per risolvere problemi d'incompatibilità dei programmi in windows 7
Abbiamo già visto che xp mode è la macchina virtuale di Microsoft per simulare
xp installabile nelle versioni enterprise, pro ed ultimate di windows 7 a 32 e
64 bit. In sostanza si tratta del service pack 3 di xp e quindi l'aggiornamento si è fermato all'8 aprile 2014 con tutto ciò che questo comporta. Prima
d'installare xp mode per risolvere problemi d'incompatibilità software con
windows 7, prova a risolverli con le normali opzioni per la compatibilità del
sistema stesso e tieni presente che a volte la mancata installazione di un
driver non dipende tanto da windows 7 ma dal fatto che magari stai usando il
sistema a 64 bit mentre il driver della periferica è compatibile solo con i
32. E' il caso ad esempio dello scanner Hp 5400C e della stampante Hp 1100 che
non si possono installare in windows 7 64 bit ma che s'installano regolarmente
in windows 7 32 bit adoperando i driver di xp. Naturalmente windows 7 32 non
può sfruttare a pieno gli attuali processori, ma la cosa più scocciante è che
l'abbiano limitato nell'utilizzo della memoria a poco più di 3 giga esattamente come xp e questo per un discorso commerciale e non tecnico. Senza addentrarci in tutte le opzioni, prima di passare ad xp mode ecco un esempio di
come si usa lo strumento per la risoluzione dei problemi di windows 7 causati
dall'incompatibilità software.
1: seleziona il collegamento del programma che non funziona e dal menu di
contesto scegli
Risoluzione dei problemi relativi alla compatibilità.
Se sei non vedente forse dovrai armeggiare un po' con alt+tab, comunque appare
la finestra
Compatibilità programmi
con i pulsanti seguenti:
Prova impostazioni consigliate,
Risoluzione dei problemi del programma,
Annulla.
2: clicca su Impostazioni consigliate ma non cliccare su Avanti, clicca
invece su Avvia il programma...
3: il programma è stato avviato e quindi raggiungi la sua finestra con
alt+tab e prova ad usarlo.
4: Se funziona torna alla finestra precedente e clicca su Avanti e poi su
Sì, salva le impostazioni per questo programma
e successivamente chiudi tutto.
Installare xp mode
Procedi come segue:
1: prima di fare l'installazione è bene sapere se il processore in
uso supporta la virtualizazione hardware e se è abilitata. Le istruzioni
Microsoft dicono che le prestazioni sono migliori quando la virtualizzazione
hardware è attiva e per tanto sembra che xp mode possa essere utilizzato anche
senza attivarla, naturalmente a scapito delle prestazioni, ma non ho fatto
prove in merito. Sempre Microsoft mette a disposizione il programma in inglese
havdetectiontool per determinare se il processore supporta e se è attiva la
virtualizzazione hardware e si scarica da:
www.microsoft.com/en-us/download/details.aspx?id=592
Da questa pagina clicca su download e scegli cosa scaricare, programma o
istruzioni. Attenzione: avendolo fatto circa un mese fa, non ricordo se lascia
scaricare due cose alla volta, basta provare! Il programma è praticamente
portable visto che non fa un'installazione vera e propria e devi accettare la
licenza solo la prima volta che lo esegui (evidentemente memorizza il dato da
qualche parte). Una volta accettata la licenza avrai subito il risultato
dell'analisi del tuo pc. In alternativa puoi guardare il bios o le istruzioni
del bios nel libretto della scheda madre. Nella solita Gigabyte GA-P55A-UD3
che abbiamo visto mille volte la virtualizzazione è attiva per default e si
trova nel menu miscellaneous settings.
2: affinché xp mode possa funzionare occorre installare il programma windows virtual pc che praticamente è l'aggiornamento kb958559. Ne esistono due
versioni: all'interno del nome del file per i 64 bit trovi ovviamente la sigla
x64 mentre quella per i 32 ha la sigla x86 ed entrambe si scaricano da:
www.microsoft.com/it-IT/download/details.aspx?id=3702
Nota per chi non vede: in un primo momento cercavo di scaricare i programmi
microsoft con un pc in cui internet explorer era settato quasi per default e,
a quanto pare, vi erano tutte le protezioni con relative complicazioni di
accessibilità viste in passato tramite due mail che ho inviato l'anno scorso o
al massimo nel 2012. Non ho avuto la pazienza di approfondire il problema e
sono passato al computer con xp configurato da tempo dove sapevo di poter
scaricare agevolmente. Una volta scelto cosa scaricare, a me il download non
partiva e dovevo cliccare su try again (tentare di nuovo).
3: L'ultima cosa da scaricare è xp mode, di cui esiste la versione con e
senza mediaplayer, andando al link:
www.microsoft.com/it-IT/download/details.aspx?id=8002
4: adesso che hai tutto il necessario, per prima cosa installa windos virtual pc. Non servono istruzioni particolari, tieni solo presente che l'aggiornamento non viene scaricato durante l'installazione come erroneamente dicono
in internet ed essendo contenuto nel pacchetto puoi installare windows virtual
pc anche con modem o router scollegati. Inoltre prima di accettare la licenza
il programma per orbi si comporta da orbo e perde la finestra ma basta fare
alt+tab per riacchiapparla. A riavviarsi ci metterà un po' esattamente come
quando il sistema è stato aggiornato e in Tutti i programmi avrai windows
virtual pc ma per il momento non usarlo.
5: anche l'installazione di xp mode non richiede istruzioni particolari.
Lasciando tutto per default, una volta cliccato su Fine partirà xp mode che,
solo per la prima volta, andrà configurato come segue:
A: si accetta la licenza.
B: nella finestra successiva è obbligatorio immettere e confermare la
password e ti consiglio di lasciare attivata la funzione che ricorda le credenziali per non doverle digitare ogni volta e poi clicca su Avanti.
C: chiede la cartella in cui mettere le macchine virtuali e puoi lasciare
quella di default in:
\user\nomeutente\appdata\local\microsoft\windows virtual pc\machine virtuali\
D: per default sono attivi gli aggiornamenti automatici ma visto che ormai
xp non viene più aggiornato o, per meglio dire, si aggiorna solo l'antimalvare, puoi anche scegliere il pulsante Non adesso e andare alla finestra successiva.
E: Clicca su Avvia installazione. La finestra contiene anche un link con
spiegazioni sulla condivisione delle unità ma, come spesso accade con le
istruzioni Microsoft, non ci ho capito niente. Comincia la configurazione e
compaiono le percentuali del lavoro svolto. Poi sentirai il suono di xp e
sarai nella finestra principale di xp mode con le voci:
Operazione, Usb, Strumenti,
ctrk+alt+canc
Queste sono le uniche cose che riesco a leggere con NVDA e Jaws anche facendo
l'ocr della schermata, non so se ve ne siano altre. Se usi la sintesi vocale
non ingrandire la finestra perché NVDA e Jaws non parleranno più e non funzionerà più nemmeno alt+f4 per chiuderla e dovrai riavviare con il tasto del
case. Le istruzioni che ho letto dicono di cliccare su ctrl+alt+canc per chiudere la macchina virtuale oppure di premere i tasti ctrl+alt+fine ma non è
vero. Cliccando su ctrl+alt+canc non succede niente e se usi Jaws 14 la combinazione di tast ctrl+alt+fine ti dice che non sei in una tabella. Premendo
insert+3 affinché ctrl+alt+fine svolga la funzione dell'applicazione e non
quella di Jaws non succede un fico secco! Per uscire da xp mode bisogna cliccare su Opzione e scegliere Chiudi. Ci si rientra da Tutti i programmi, windows virtual pc, windows xp mode (naturalmente nessuno ti vieta di fare un
collegamento sul desktop).
Senza star qui a spiegare tutte le opzioni della
finestra principale di xp mode, vediamo quel poco che sono riuscito a fare e
soprattutto ciò che non sono riuscito a svolgere. Se dalla finestra principale
di xp mode collego lo scanner Hp 5400c, ma la cosa è valida anche per altre
periferiche, sento il suono di windows 7, diverso da quello di xp, che m'informa che lo scanner è stato collegato anche se poi non trova nessun driver da
installare. Quindi per default quando colleghi una periferica parte sempre
windows 7 anche se sei in xp mode. Se invece sempre dalla finestra di xp mode
clicchi su usb e scegli collega, opzione che ovviamente non c'è quando non è
collegata nessuna periferica alla porta usb, sentirai il suono di xp e in
questo caso viene anche trovato il driver per lo scanner hp5400c che non c'era
nei vecchi service pack di xp ma che naturalmente avranno aggiunto e forse solo per la versione xp mode. Adesso lo scanner è parzialmente installato nella macchina virtuale perché per poter funzionare davvero ha bisogno
del programma hp precisionscan che si trova nel cd e questo non sono riuscito
ad installarlo. Il problema è che dalla finestra di xp mode non riesco a selezionare Risorse del computer di xp, ma ci sarà veramente? Facendo partire il
programma d'installazione da Esegui, purtroppo va in esecuzione l'Esegui di
windows 7 anche quando ci si trova nella finestra xp mode.
Nota: l'installazione di questo scanner tramite la sintesi vocale ha dei problemi che poi ho risolto quando ho fatto le prove con windows 7 32 bit mentre
xp mode l'avevo in windows 7 64. Un po' la sintesi va in conflitto e ci sono
schermate in cui non si legge niente nemmeno facendo l'ocr. Il trucco è quello
di dare una serie d'invii aspettando un po' di tempo tra uno e l'altro fino a
quando l'installazione parte. Solo che agli inizi di ottobre non lo sapevo e
quindi non ho continuato ad installare hp precisionscan per vedere se con il
driver in xp mode e il programma nativo hp precisionscan in windows 7 era
comunque possibile usare lo scanner con i 64 bit anche se non compatibile. Forse a qualcuno questa sembra una cosa
assurda, ma dato che i due sistemi si integrano ed è possibile richiamare i
programmi in xp mode anche da windows 7, il ragionamento non è del tutto
campato in aria ma naturalmente bisognerebbe provare.
La prova del nove che quando si usa Esegui da xp mode parte quello di windows
7 l'ho avuta provando ad installare Easy cd 6 che è incompatibile con windows
7 ed infatti c'erano i problemi d'incompatibilità visti in passato proprio
perché andava ad usare questo sistema.
Conclusione: con xp mode non ho capito due cose:
1: come si fa ad accedere a Risorse del computer o strumento analogo in modo
da poter installare un programma all'interno della macchina virtuale.
2: non ho capito se il fatto di non avertrovato Risorse del computer o strumento analogo dipende dall'essere scivolato in una buccia di banana, cosa che
non escludo dato che spesso gli errori che si fanno sono proprio i più banali,
o per problemi d'incompatibilità con la sintesi vocale.
Ho chiesto in giro anche ad un tecnico e un programmatore ma non ci ho ricavato niente, tu ne sai qualcosa?
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Configurare la posta e mettere le impostazioni di Thunderbird e Firefox in una partizione diversa da quella di sistema
Quando i programmi Thunderbird e Firefox di casa Mozilla vengono avviati con
l'opzione -p, si accede ad una finestra in cui è possibile cancellare, rinominare e creare un nuovo profilo che è possibile collocare in qualsiasi partizione e ciò dà la possibilità di mettere le impostazioni del programma in una
partizione diversa da quella in cui risiede il sistema con i vantaggi visti
più volte in passato. Thunderbird è un programma gratuito per la posta elettronica abbastanza accessibile a chi non vede, poco con la barra braille e un
po' di più con la sintesi vocale. Mi si dice che le versioni più vecchie erano
più accessibili, personalmente ho provato solo quella di ottobre 2014. L'installazione non richiede istruzioni particolari e puoi fare anche quella
standard perché la personalizzata non offre molto di più. A volte la logica di
chi scrive in internet lascia parecchio a desiderare visto che ti fanno configurare la posta per poi cancellare immediatamente il lavoro svolto per mettere
le impostazioni in un'altra partizione. Se prima dell'installazione di Thunderbird decidi di mettere le impostazioni in una partizione diversa da quella
di sistema fai così:
1: prima di cliccare su Fine per terminare l'installazione, disattiva la
casella Avvia Mozilla Thunderbird ora.
2: uscito dall'installazione, da Esegui riavvia il programma con l'opzione
-p facendo atenzione che il percorso di default cambia a seconda del tipo di
windows come segue:
Windows 7 32 bit:
"c:\program files\mozilla thunderbird\thunderbird.exe" -p
Windows 7 64 bit:
"c:\program files (x86)\mozilla thunderbird\tnunderbird.exe" -p
Nota: non ho provato ma in xp il percorso dovrebbe essere:
"c:\programmi\mozilla thunderbird\thunderbird.exe" -p
fai attenzione che in windows 7 il percorso program files ti viene dato solo
come indirizzo (insert+a per chi usa Jaws) ma non come nome di cartella visualizzata in Computer in cui program files viene visualizzato semplicemente con
programmi se usi i 32 bit mentre program files (x86) dei 64 bit viene visualizzato con programmi (x86). Il motivo di questa inutile complicazione e anche
quello per cui nella stessa cartella vengono visualizzati file e percorsi
diversi con lo stesso nome chiedilo a Microsoft che si diverte a complicare
inutilmente le cose.
3: Ci troviamo nell'elenco vuoto dei profili e con Tab raggiungi e clicca
su Crea profilo.
4: Clicca su Avanti.
5: sei su Utente predefinito, nome che puoi lasciare o cambiare a piacimento, poi con Tab raggiungi e clicca su Scegli cartella.
6: digita il percorso in cui vuoi mettere la posta e le altre impostazioni
di Thunderbird, ad esempio E:\posta, poi clicca su Seleziona cartella.
7: Clicca su Fine.
8: sei tornato nella prima finestra e se tutto è andato a buon fine
nell'elenco hai il nome del profilo appena creato. Se vuoi configurare immediatamente l'account di posta clicca su Avvia Thunderbird altrimenti clicca su
Esci per farlo in seguito.
9: Avviato Thunderbird, appare la finestra per l'integrazione con il sistema. Consiglio di lasciare tutto per default ad eccezione della casella Esegui
sempre questo controllo all'avvio di Thunderbird che ho disattivato perché è
solo una scocciatura, poi clicca su Imposta come predefinito.
10: Sei nella finestra di benvenuto. Siccome la posta la usi da tanto tempo
e sicuramente hai un indirizzo, clicca su Saltare questo passaggio e usare un
indirizzo esistente.
11: qui metti il nome con cui vuoi che appaiano i tuoi messaggi di posta,
l'indirizzo di posta, la password, e poi clicca su Continua.
12: Per default la posta non viene scaricata ma solo letta nel server ed
infatti il pulsante radio che noti è su Imap (cartelle remote). Se vuoi scaricarla scegli Pop3 (tenere la posta sul proprio computer). se usi un server di
posta noto, ad esempio alice, la configurazione manuale non serve perché si
arrangia lui a mettere i dati per l'invio e la ricezione della posta e quindi
puoi cliccare su Fatto.
13: attiva la casella Sono consapevole dei rischi e clicca su Fatto.
La configurazione è terminata e nella cartella scelta hai tutte le impostazioni. Se usi più di un computer con lo stesso account di posta fai attenzione
che per default Thunderbird non cancella immediatamente i messaggi dal server
anche se hai scelto Pop3 per scaricarli nel tuo pc. Per tanto capita di scaricare la posta con Thunderbird e di averla effettivamente nel computer ma poi,
andandola a scaricare con un secondo computer, ti ritrovi lo stesso messaggio
che hai già letto perché non è stato cancellato dal server. Non so se questo
succede anche nel caso in cui vi sia Thunderbird in entrambe i computer.
Agendo sulle regolazioni di Thunderbird si può ovviare a questo ma non ho
annotato come cavolo si chiamava il controllo. Comunque tieni presente che la
modalità di regolazione di Thunderbird è praticamente la stessa di Firefox. I
file della rubrica vengono memorizati nel percorso del profilo con
estensione .mab, abook rappresenta la rubrica personale mentre history contiene gli indirizzi collezionati (non ho verificato se si tratta del backup o
magari gli indirizzi di quando si risponde ad un messaggio).
Caricando Firefox con l'opzione -p si ottiene la stessa finestra dei profili
vista in Thunderbird. Per il momento non ho provato a farne uno ma non ci
dovrebbero essere problemi.
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Un modo semplice per mettere la posta di outlook 2003 in una partizione diversa da quella di sistema
Il supporto di questo programma è terminato l'8 aprile 2014 e naturalmente
Microsoft dice di non usarlo e quindi se hai paura che nel farlo ugualmente ti
succeda chissà che cosa, lascia perdere, questo articolo non fa per te. In
linea di massima quanto scritto di seguito dovrebbe essere valido anche per le
versioni successive. Tutti i dati di Outlook 2003, come ad esempio le cartelle
di posta e la rubrica, per default vengono memorizzati nel file outlook.pst
mentre il backup, che può essere eseguito a una determinata scadenza regolata
in base alle opzioni dell'archiviazione automatica o manualmente, viene inserito nel file archive.pst. In windows 7 questi file si trovano nel percorso:
\users\nomeutente\appdata\local\microsoft\outlook\
Per chi non è pratico delle bugie di windows 7, ricordo che in Computer la
cartella users viene visualizzata come utenti mentre è visualizzata correttamente guardandone l'indirizzo.
in xp i file di dati di outlook si trovano in:
\document and settings\nomeutente\impostazioni locali\dati applicazioni\microsoft\outlook\
Se nei percorsi scritti sopra trovi solo outlook.pst ma non archive.pst, non
metterti a bestemiare! semplicemente il backup tramite l'archiviazione automatica non è ancora avvenuto e non l'hai ancora eseguito manualmente. Per spostare il backup in una partizione diversa da quella di sistema puoi tranquillamente usare il metodo previsto dal programma dato che è molto immediato.
Dopo aver creato la cartella in cui porre il backup vai in Outlook, scegli
Strumenti, Opzioni, e da queste la scheda Altro dove digiterai il nuovo percorso là dove trovi quello di default (puoi anche avvalerti di Sfoglia). Poi
clicca su Applica ora a tutte le cartelle e poi su Ok e ancora su Ok per
chiudere le Opzioni. Naturalmente se avevi già il file di backup, per continuare ad usufruire dei vecchi dati mettilo nel nuovo percorso. La procedura
per spostare il file di dati outlook.pst proposta da Microsoft è invece inutilmente contorta e lunga ed è per questo che consiglio d'usare la procedura
propostami da un amico che pur non essendo molto ortodossa è assai efficace e
breve.
1: nel percorso scritto sopra seleziona il file outlook.pst e spostalo
nella partizione e nella cartella desiderata, ad esempio in e:\posta. Non devi
limitarti a farne una copia, il file va eliminato dal percorso originale.
2: entra in outlook dove avrai un errore perché non trova il file
outlook.pst e clicca su Ok (l'unico pulsante disponibile).
3: per default ti propone il nome di file outlook.pst ma lo dovrai selezionare comunque tramite Cerca in andandolo a cercare nel nuovo percorso perché
lui ha ancora in memoria quello di default. Una volta selezionato clicca su
Apri.
4: Outlook dà ancora un errore perché continua a tener conto del percorso
del file di quando era stato avviato. Esci e rientra in Outlook e vedrai che
tutto andrà a posto.
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Quando il dos 6.20 non vede la partizione in fat32 e i dischi esterni
Immagina questa situazione: dopo aver installato Windows su un disco da un
tera, decidi di dividerlo almeno in due parti aggiungendovi una partizione in
fat32 in modo da potervi accedere anche da dos per fare il backup del pc con
quel sistema. Dopo aver avviato la macchina in dos ti accorgi di non poter
accedere all'unità. Spegni il pc e colleghi un disco usb formattato in fat32 e
riavvii in dos ma oltre a non vedere l'unità interna non vede nemmeno quella
esterna che invece prima funzionava tranquillamente con quel pc. A questo
punto uno pensa alle dimensioni e al punto d'inizio della partizione in fat32
ma non c'entrano e in realtà capita questo: quando il disco all'interno del pc
ha una partizione primaria in ntfs e una partizione primaria in fat32, quest'ultima non viene vista dal dos 6.20 e vengono inibiti anche i dischi esterni. Il problema si risolve facendo la seconda partizione nella modalità estesa/logica in fat32. Dopo di questa possiamo anche aggiungere una partizione
primaria in ntfs, al dos 6.20 non gl'importa; l'importante è che le prime due
partizioni siano una primaria in ntfs e l'altra estesa/logica in fat32. Il
problema scritto in questo articolo non si verifica con Freedos.
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Osservazione sulle prove di copia
Immagina quanto segue: hai un cd con un file iso che desideri copiare su due
dischi esterni con caratteristiche quasi identiche. Quando premi ctrl+c per
metterlo negli appunti, evidentemente il sistema copia solo il nome del file
perché la cosa avviene in pochissimo tempo. Lo vai ad incollare nel primo
disco esterno e la copia ci mette un po' di tempo che varia a seconda dei
componenti in uso. Se dopo la copia il cd gira ancora, aspetta che si fermi e
poi, senza sovrascrivere gli appunti, vai ad incollare il file nel secondo
disco esterno. Non solo la copia sarà più veloce ma avviene senza che il cd si
muova perché evidentemente il materiale è già nella ram. Quanto scritto fin
qui l'ho notato con un file un po' superiore ai 300 mega e magari con un file
assai grosso oppure con tanti file il sistema non riesce a mantenere in memoria tutto il materiale per la seconda copia ma è una cosa da verificare visto
che potrebbe anche adoperare un deposito temporaneo su disco fisso. Comunque
il mio intento è quello di far capire che nel caso si facciano prove per
determinare la durata di copia tra un dispositivo di origine e più dischi di
destinazione, se nel fare la seconda copia non si sovrascrivono gli appunti le
condizioni cambiano con la conseguenza che la prova risulta nulla. Quindi
quando fai delle prove fai la prima copia e poi ricordati di copiare nuovamente negli appunti il materiale prima di fare la seconda.
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Quando la conversione da Wordstar a office word produce un documento vuoto
Immagina ti venga dato un vecchissimo file di Wordstar da convertire in Office
Word e che nel farlo come abbiamo visto nei numeri 71 e 73 e come accennato
nell'articolo di office di questo numero ti venga fuori un documento vuoto.
Facendo prove, aparentemente sembra che l'utility usata per la conversione non
accetti file con un elevato numero di pagine e per questo restituisca un
documento vuoto ma non è proprio così visto che facendo altre prove puoi
notare che si possono convertire file Wordstar magari con un numero superiore
di pagine rispetto a quello che devi elaborare. A forza di provare ho scoperto
che la cosa si verifica quando il file Wordstar proviene da un txt convertito
con la vecchissima utility ws2ascii. Non c'è un numero di pagine preciso in
cui si blocca, a volte ne accetta un po' di più e a volte un po' di meno, ma
quando il file è un po' grosso viene restituito un documento vuoto e a quel
punto per convertirlo ugualmente è necessario dividere il file originale in
più parti da convertire ed incollare nel documento Word.
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Nota sui registratori digitali
Contrariamente al registratore Edirol r09 acquistato nel lontano 2007 e che
alla fine per gli appunti quotidiani ho trovato assai scomodo da usare tanto
che per essi ho continuato ad adoperare un registratore a cassetta, ho trovato
il Sony icd-lx30 assai comodo e più performante della cassetta non solo per il
suono ma per la facilità di cercare quanto registrato. Nel numero 86 segnalavo
l'impossibilità di un non vedente nel fare la ricerca per data ma con un
piccolo espediente ho parzialmente risolto anche quel problema cioè registrando la data nel primo file di ogni giorno. Tenendo presente che in fase di
ricerca/spostamento il registratore fa dei beep più acuti quando la data
cambia e sapendo, almeno grosso modo, con quale frequenza ho usato il registratore negli ultimi giorni, se voglio cercare un appunto di quindici giorni
fa mi è facile portarmi vicino a quella data e, successivamente con qualche
altro spostamento, sul file che m'interessa.
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