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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Alimentatore per pc xt e primi at, approfondimento

Bios e caricamento del sistema da floppy

Ghost 2003, approfondimento

Internet explorer 8 e Jaws 620

Quando un modem analogico risulta sempre lento

Risorse del computer con unità mancanti

Installazione di xp service pack 2

Word 9.0 e il numero di revisione del documento

Radioregistratore Grundig rrcd 3700 mp3 e dintorni

Registrare libri in mp3, problemi e soluzioni in relazione al computer e a lettori vari

Firefox 3.0, internet explorer 6, webvisum e flash player 10

La scheda grafica che non vuole più il modo testo

Casse usb, prove e considerazioni

Nota sui router, filtri adsl e contratti telefonici


Alimentatore per pc xt e primi at, approfondimento

Come abbiamo già visto, per far partire questo tipo di alimentatore è necessario che ad esso sia collegata almeno una periferica da alimentare. Quello che ho usato finora per esperimenti vari, gli bastava un lettore cd-rom. Tuttavia, provando un altro alimentatore, ho notato che a volte un solo lettore non basta, partiva con due lettori collegati. Non è nemmeno sufficiente collegare una ventola da 8 cm, parte invece con un disco sata (e probabilmente anche con uno ide). Quindi, quando fai le prove con questo tipo di alimentatore, tieni presente che una periferica con scarso assorbimento potrebbe non essere sufficiente a farlo partire.

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Bios e caricamento del sistema da floppy

L'altro giorno dovevo cambiare la sequenza di avvio del computer. Un po' perché non avevo guardato gli appunti e quindi mi ricordavo male come si faceva e un po' perché non ci si vede un accidente ed è già una grazia se riesco a fare qualche regolazione "al buio" nell'ambiente bios, fatto sta che ho commesso un errore. Riavviato il computer da floppy e in dos, ho sentito che faceva un rumore diverso, più sottile, meno presente. Mi sono detto che magari era una mia impressione e non ci ho dato tanto peso visto che in fin dei conti il sistema si caricava correttamente. Terminato ciò che stavo facendo, sono tornato in ambiente windows e lì ho scoperto subito l'errore: in pratica, nel trafficare per cambiare la sequenza d'avvio, avevo regolato il floppy come se fosse uno da 5,25 pollici (quelli a dischi flessibili di un tempo). Ovviamente l'ho rimesso a posto ma quello che mi preme dire è che anche in computer abbastanza moderni il sistema operativo si carica ugualmente da floppy anche se questo è stato impostato in maniera errata.

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Ghost 2003, approfondimento

A volte potrebbe essere necessario archiviare un'immagine Ghost su cd, supporto che spesso risulta troppo piccolo per inserirci tutto il contenuto del computer. Tramite l'opzione split di Ghost 2003, è possibile dividere l'immagine in più cd. Nel file batch salva.bat già pubblicato, prima dell'opzione -sure inserisci:
-split=702
Così facendo, se ad esempio l'immagine del tuo computer è di 3 giga, Ghost creerà un primo file da 702 mb con il nome che gli hai dato e con l'estensione .gho, e altri quattro file opportunamente numerati da 1 a 4 con estensione ghs. Naturalmente l'ultimo file avrà solo la dimensione adeguata per arrivare ai 3 giga dell'intera immagine. A causa delle limitazioni dos, il nome dei file ghs potrebbe essere tagliato per lasciare spazio alla numerazione. A causa del modo diverso di calcolare la dimensione di un file, in dos i file prodotti hanno la dimensione di 736 mb (più qualche spicciolo che non ricordo) ma saranno perfetti quando li andrai a masterizzare su cd. E sempre per il modo diverso di calcolare le dimensioni dei file, in easy cd 6 quei 702 mb saranno 703 (la massima capienza di un cd da 80 minuti per quel programma). In fase di ripristino basterà caricare il primo file, Ghost si arrangia ad inserire in sequenza quelli rimanenti della stessa immagine. Questo, quando i file sono stati memorizzati su un'unico supporto come un disco esterno o una seconda partizione del disco fisso. Non so invece come si comporta se il file da caricare si trova in un cd, spero che, terminato il caricamento del primo disco, si fermi e chieda il secondo. Magari provaci e fammi sapere.

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Internet explorer 8 e Jaws 6.20

Ho provato, e anche tolto, internet explorer 8 ancora nel febbraio scorso quando non era ancora uscita la versione definitiva. E' un browser inadatto alle vecchie versioni di jaws. Addirittura pare, ma con il pare non si va molto lontano, che sia poco adatta anche la versione 9 dello stesso screen reader e sembra andare con la 10. In particolare, con la 6.20 di jaws, ho notato un problema nei campi di editazione di certi siti. In alcuni funzionava bene mentre in altri non c'era verso di scrivere ciò che dovevi, nel mio caso una password.
Nota del 2015: in seguito scoprirò che la versione 9 di Jaws funziona bene anche con Internet explorer 8.

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Quando un modem analogico risulta sempre lento

Ormai nessuno (o quasi nessuno) usa più la connessione analogica per collegarsi ad internet, l'adsl è arrivata anche al mio paese sgangherato! Però mi sono sempre dimenticato di dire quanto segue. La velocità con cui si connette questo tipo di modem, a volte è influenzata anche dal tipo di telefono collegato alla stessa presa telefonica. Negli anni scorsi avevo acquistato un telefono e pagato anche abbastanza. Nei giorni seguenti, la connessione era sempre lenta ma pensavo si trattasse del solito problema dei server o di qualche altra anomalia del modem o dei programmi installati nel computer. Dopo tante prove, non sapendo più cosa fare, ho provato ad accedere ad internet senza che ci fosse il telefono collegato alla stessa presa del modem ed ho scoperto che era proprio lui la causa della bassa velocità. Da notare che il fenomeno non si verificava se alla stessa presa collegavo un altro modello di telefono.

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Risorse del computer con unità mancanti

Che una periferica si guasti può capitare, ma che se ne guastino due contemporaneamente è un fatto statisticamente molto raro. E tuttavia può capitare d'andare in risorse del computer e scoprire che mancano due unità, un lettore cd-rom e uno zip Iomega nel mio caso. Qualcuno potrebbe pensare che, essendo alimentate dallo stesso cavo sdoppiatore, questo può essersi guastato bloccandole entrambe. Può capitare ma non è questo il caso. Le unità sopra citate erano collegate al secondo controller, il cd-rom come master e lo zip in modalità slave, ed erano alimentate con cavi differenti. E' bastato che l'alimentazione dello zip avesse dei problemi per bloccare anche il lettore cd-rom collegato allo stesso controller. Ovviamente, visto che il lettore cd-rom non aveva problemi di alimentazione, il cassetto si apriva e chiudeva regolarmente ma erano inibite tutte le altre funzioni. Quindi, un'unità mal funzionante può inibire anche quella collegata allo stesso controller pur essendo alimentata con un cavo diverso.

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Installazione di xp service pack 2

Con rammarico ho constatato che i passaggi per installare windows xp home edition sp1 "al buio" e senza file di risposta pubblicati in un vecchio numero non sono validi per la versione professional con sp2. In particolare le cose cambiano verso la fine dell'installazione quando quest'ultima versione desidera collegarsi ad internet per gli aggiornamenti. Ma forse anche prima c'è qualcosa di diverso anche se in quel caso, in qualche modo, sono riuscito a superare l'ostacolo. Purtroppo non sono in grado di dare ulteriori ragguagli a causa della mancanza di una persona vedente adatta e disponibile a guardarmi lo schermo. Ci sono persone che, alla faccia dell'autonomia che poi sbandierano ai quattro venti, utilizzano il computer quasi sempre con una persona a fianco. Beh, invece di star lì ad ascoltare tab tab tab e a farsi leggere cose che potrebbero leggere tranquillamente da soli, magari potrebbero farsi dare un occhio là dove serve veramente. Ma la storia insegna che chi è molto aiutato e coccolato difficilmente farà qualcosa e soprattutto farà qualcosa per gli altri.

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Word 9.0 e il numero di revisione del documento

E' il word presente in office 2000 e quindi abbastanza vecchio. Come molti sapranno, visualizzando le proprietà di un file e andando nella scheda Riepilogo con le opzioni Avanzate attivate, è possibile, tra le varie voci, visualizzare il numero di revisione del documento, cioè quante volte è stato modificato il file dalla prima stesura. Ovviamente, se scrivi e salvi un documento e ne vai a guardare le proprietà, il numero di revisione sarà 1. Capita che il numero di revisione passi a 3 nonostante sia stata eseguita una sola modifica. Infatti, modificando il file e salvandolo con Salva, il numero di revisione passa regolarmente da 1 a 2. Ma se salvi il file chiudendolo rapidamente con alt+f4 e rispondendo sì alle modifiche apportate, il numero di revisione passa da 1 a 3.

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Radioregistratore Grundig rrcd 3700 mp3 e dintorni

Senza descriverlo in tutti i dettagli, prenderò in esame il radioregistratore Grundig rrcd 3700 mp3, e questo, per certi aspetti, è il proseguimento dell'articolo aparso sullo scorso numero a riguardo dei radioregistratori. Lo scorso dicembre, spendendo 64 euro e 50 centesimi, e quindi dai 20 ai 25 euro in più rispetto al prezzo dei radioregistratori presi dettagliatamente in esame lo scorso numero, ho acquistato il modello Grundig rrcd 3700 mp3 il quale, per ragioni che vedremo poi, quasi sicuramente non sarà più acquistabile con la stessa sigla. Se avessi trovato un qualcosa con le caratteristiche desiderate, sarei stato contento di spendere anche più di cento euro! Comunque, come supponevo nello scorso numero, spendendo un po' di più si ha anche qualcosa di meglio e non proprio del ciarpame che serve solo ad incrementare il volume delle discariche, l'inquinamento proveniente dalle automobili per andarlo ad acquistare e la stupidità della gente che pensa di risparmiare mentre in realtà, per quanto detto nello scorso numero, fa esattamente il contrario. Un po' per il prezzo ed un po' perché Grundig è sempre stata così, la sintonia manuale di questo radioregistratore è decisamente migliore e soprattutto più selettiva di quelle descritte nello scorso numero. Non so perché ma le onde medie sono un po' più ristrette rispetto ad altre radio, (anche della stessa marca). La banda delle onde medie in questo caso è compresa tra i 526,5 e i 1606,5 KHz. La banda fm stranamente si riceve meglio con l'antenna abbassata. Un amico mi ha detto che forse il ricevitore è molto sensibile e quindi va in saturazione a causa dei segnali troppo forti. Potrebbe anche essere ma ho qualche dubbio.
Nota del 2015: la sintonia manuale di questa radio era buona ma non duratura dato che si è scassata presto, ora non ricordo esattamente quando, certamente prima dei due anni di garanzia che non è valsa a niente visto che non l'hanno riparata e che non mi hanno dato una radio della stessa marca ma un radioregistratore Sony con sintonia digitale (che ovviamente non si scassa perché non è meccanica ma che alle ditte conviene dal punto di vista economico).
Contrariamente ai modelli descritti in precedenza che avevano varie limitazioni su file mp3 e cd riscrivibili, il lettore cd di questo apparecchio legge file mp3 con layer 1, 2 e 3 e con i vari bitrate disponibili. Legge inoltre file wma, caratteristica non sempre disponibile. Il tutto su cd standard da 12 cm e quelli più piccoli da 8 cm, cdr e cdrw. Questi ultimi risultano particolarmente comodi quando non devi fare una masterizzazione permanente ma solo una prova sonora con apparecchi economici come quello in oggetto. Lo scorrimento all'interno di un brano è abbastanza buono, il passaggio da un brano all'altro è veloce e, con l'apposito comando, è possibile passare direttamente alla cartella successiva o precedente. La risposta in frequenza del lettore cd va da 20 a 20000 Hz ma la puoi apprezzare solo con delle buone cuffie e non con gli altoparlanti in dotazione che, come capita spesso in questi apparecchi e in modo particolare per Grundig, sono assai carenti nelle frequenze basse. Attivare l'amplificazione dei bassi con l'apposito pulsante serve solo ad inscatolare il suono. Inoltre, in questo modello, Grundig ha fatto quella che per me è una stupidaggine: quando il volume è basso, le frequenze basse vengono un po' enfatizzate e la cosa è abbastanza fastidiosa se usi delle buone cuffie. Comunque il suono non è distorto. Morale: basta spendere un po' di più, solo un po', per avere spesso ciò che serve e non solo delle cianfrusaglie che a mio avviso non andrebbero nemmeno prodotte. Solo qualche settimana fa, nella pubblicità che invade la posta, c'era un supermercato che vendeva una radio con lettore cd a soli venti euro, ciarpame puro! Ma non sono tutte rose e fiori nemmeno per il modello che sto descrivendo. La parte brutta dell'apparecchio è il registratore a cassette che ormai non viene più curato da nessuna marca. Le caratteristiche tecniche assai scarse lo confermano: la risposta in frequenza è assai limitata così come è assai scadente il rapporto segnale rumore e le fluttuazioni del nastro. Ma a parte il suono di scarsa qualità ed il fruscio che ormai sono di moda, anche Grundig utilizza una meccanica tipo Philips. Chissà, magari è proprio Philips (o qualsiasi altra ditta) a costruirla al posto di Grundig. Ciò che sto dicendo non sono delle illazioni a vuoto, è cosa provata che negli anni '80 e '90 nei lettori cd la meccanica era Philips o Sony anche quando l'apparecchio non apparteneva a queste ditte. Tornando alla meccanica del nostro radioregistratore Grundig, purtroppo lo stop automatico di fine nastro avviene tramite una linguetta metallica posta tra le testine e non con il meccanismo posto sui perni di trascinamento come avveniva nei registratori Grundig di vecchia data. Questo tipo di arresto automatico, oltre a non funzionare in avanzamento e in riavvolgimento veloce, è molto delicato e quasi sicuramente sarà la prima fonte di guasto. Il meccanismo in oggetto funziona così: la barretta posta tra la testina di cancellazione e quella di riproduzione ha una molla. Quando il nastro arriva a fine cassetta, tendendosi leggermente si avvicina ulteriormente alle testine e così facendo va a toccare la barretta vista in precedenza che viene leggermente premuta mettendo in azione la molla la quale, tramite un apposito meccanismo, farà ritornare le testine e i tasti al punto di riposo cioè allo stop. Visto lo scarso spessore del nastro, questa molla deve essere regolata al millimetro ed è ovvio che in apparecchi così economici, e quindi fatti con materiale di qualità modesta, dopo un po' la sua regolazione andrà a farsi friggere facendo sì che il registratore non si arresti automaticamente a fine cassetta. In questi ultimi anni, forse perché le ditte sanno bene che le meccaniche non sono di buona qualità, avrai notato che i radioregistratori non hanno più le testine in basso ed i perni di trascinamento del nastro in alto come invece avveniva nella stragrande maggioranza degli apparecchi degli anni '80 e '90. Questo è un vantaggio perché in caso contrario, non appena la meccanica comincia a consumarsi, e come abbiamo visto nello scorso numero bastano poche ore di lavoro, il fatto di dover tirare il nastro verso l'alto ne pregiudicherebbe ulteriormente la qualità. E' possibile registrare solo dal cd (anche in maniera sincronizzata) e dalla radio ma non da microfono o altre fonti come invece sarebbe stato utile che fosse. Appena portato a casa, il registratore aveva un piccolo difetto che ho risolto da solo. A volte un canale non si sentiva e si udivano delle scariche muovendo il pulsante play o toccando e muovendo leggermente la testina. Nei fili che la collegano all'apparecchio, che per fortuna in questo caso sono accessibili anche senza smontarlo, c'era un qualcosa che andava a cortocircuitare i due canali. Forse si trattava di un rimasuglio di stagno o di qualche altro materiale. L'ho tolto e le cose sono andate a posto. Ho descritto questo problema perché, quando possibile, è meglio se le cose le risolvi da solo: se torni al centro commerciale, spesso trovi un ragazzo che al di là di fare clic clic con il mouse e d'aspettare il venerdì per andare in discoteca a sballare non sa fare altro e quindi... Misurandone il consumo con lo strumento che possiedo, che non è certo dei migliori, anche questo apparecchio sembra assorbire leggermente di più quando è spento e a consumare energia è solo il trasformatore, circa 37 39 milliampere contro i 35 di quando la radio è accesa a volume medio. Accendendo sia il cd che la cassetta e mettendo l'apparecchio a tutto volume, si arriva ad un assorbimento di circa 53 milliampere. Ho scritto questi dati per far notare che anche in questo caso, come quelli visti nello scorso numero, non c'è poi tanta differenza nei consumi da quando si usa l'apparecchio a quando lo si lascia spento ma con la spina inserita. Non serve che ci sia una spia accesa perché l'apparecchio assorba, basta che il pulsante di spegnimento non sia sul primario del trasformatore come purtroppo si fa da tanti anni. Attenzione ai modelli: Grundig si diverte a cambiare caratteristiche e nome ad un determinato apparecchio. Avendo consultato più siti internet, e tra questi anche quello della Grundig e confrontato i modelli in negozio, sono sicuro che non si tratta di un errore di trascrizione. Supponiamo che il modello x abbia la sintonia manuale mentre il modello y quella digitale. Ad un certo punto Grundig non metterà più l'etichetta x ai suoi apparecchi anche se continuerà a produrre lo stesso tipo di modello che prima era chiamato x mettendoci l'etichetta y, (y che in questo caso ha acquistato la sintonia manuale che prima non aveva). Le caratteristiche del modello y di un tempo, quello con sintonia digitale, saranno inserite nel nuovo modello z. Così, se consulti siti internet e negozi che per giacenze di magazzino o altri motivi si aggiornano in tempi diversi, magari scegli un modello con determinate caratteristiche che non troverai necessariamente in altri siti o negozi pur trovando il modello da te prescelto. Nei mesi scorsi nel sito
www.mediashopping.it
ho notato dei radioregistratori con microfono incorporato ma senza cd. c'era poi un radioregistratore con lettore cd mp3 e cd riscrivibili e presa microfonica a soli 41 euro e 29 centesimi. Peccato che, come abbiamo visto nello scorso numero, quando ci sono tante cose a prezzi così bassi non ce n'è una che funzioni bene.

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Registrare libri in mp3, problemi e soluzioni in relazione al computer e lettori vari

La divisione di un libro in tanti file che ne costituiscono i paragrafi e magari anche i sottoparagrafi è comoda quando devi consultare una singola sezione del testo ma può risultare scomoda per un ascolto contiguo se non si usano determinati accorgimenti. Usando un lettore mp3 (di qualsiasi tipo), non c'è problema visto che questo passerà automaticamente da un file all'altro e da una cartella all'altra nell'ordine desiderato a patto che i nomi di file e cartelle contengano un numero progressivo che parte da 0 o 01 fino a 09 e poi prosegua con 10 11 eccetera. Se questi numeri non ci sono, il lettore ordina file e cartelle alfabeticamente, ordine che può non essere necessariamente quello progressivo del libro. Nel nome di file o cartella puoi far precedere il numero da una lettera, ad esempio la c per capitolo, la p per parte eccetera. Ad esempio c01, c02, oppure p01, p01 eccetera. Dopo il numero puoi inserire qualsiasi nome, l'importante è che i numeri siano progressivi come visto sopra. Può capitare d'avere dei titoli molto lunghi da inserire nei nomi dei file che non costituiscono un problema con il disco fisso ma lo diventano quando li masterizzi su cd. Per questa operazione dovrai utilizzare il filesystem udf. Questo tipo di selezione è presente in Easy cd 6 (e presumo anche nelle versioni successive) e viene selezionata automaticamente quando si masterizza un dvd mentre per i cd va impostata manualmente. Usando il computer per l'ascolto contiguo di un libro diviso in tanti piccoli file, risulta scomodo star lì ad aprirli ad uno ad uno e quindi sarebbe bene utilizzare un comando che ci permetta d'ascoltare una o più cartelle. In winamp questo comando si trova nel menu Riproduci ma lo si può ottenere molto più semplicemente anche dalla finestra principale del programma premendo shift+l ed è possibile includere anche le sottocartelle del percorso selezionato. Ancora più semplicemente, da risorse del computer è possibile selezionare una cartella e suonarla tramite l'apposito comando dal menu di contesto. Con comandi diversi si possono fare più o meno le stesse cose con mediaplayer di windows, dico più o meno perché non sono sicuro al cento per cento visto che l'ho sempre usato poco. ma con entrambi i programmi, per l''ascolto dei libri in modo contiguo c'è un problema. All'inizio pensavo riguardasse solo l'inclusione delle sottocartelle, cosa che si verifica assai più frequentemente, ieri sera e questa mattina, con qualche esperimento, ho notato che potrebbe verificarsi anche suonando una singola cartella. Winamp 5.51 e windows mediaplayer 9 suonano file e cartelle nell'ordine in cui sono state poste su disco, ordine che non corrisponde necessariamente a quello numerico. Dato che il fenomeno si verifica più facilmente quando costruiamo delle sottocartelle, e questo per ragioni di collocazione dei file, potresti utilizzare winamp e mediaplayer per lungo tempo senza riscontrare il problema. Ecco qualche modo per constatare quanto sto dicendo. Crea una cartella vuota ed in essa copiaci file di vari libri in ordine numerico sparso. Senza entrarci, dal menu di contesto suona quei file con winamp. Quasi sicuramente verranno eseguiti nell'ordine in cui sono stati copiati e non in ordine numerico, comunque verranno certamente eseguiti nell'ordine in cui il sistema li ha collocati su disco che non è necessariamente l'ordine numerico e nemmeno quello in cui tu li hai copiati. Oppure: prendi un libro con tanti file e sottocartelle e mettine due copie su disco fisso, naturalmente ogni copia sarà in una cartella con nome diverso. Ancora meglio sarebbe poter copiare quel libro su una partizione o su un disco diverso con capacità e e spazio libero differenti. Andando ad ascoltare il materiale appena copiato, potresti avere che la prima copia viene eseguita con un ordine diverso rispetto la seconda. Per coloro che si sono fatti una cultura di base dell'informatica partendo dal dos senza considerare il computer un elettrodomestico con cui fare clic clic come bambini, dirò che capita la stessa cosa di quando si faceva una dir senza nessun parametro tramite l'interprete dei comandi command.com. In quel caso i file non vengono visualizzati in ordine alfabetico ma nell'ordine con cui il sistema li ha collocati su disco.
Nota: per fare le verifiche esposte sopra, ti raccomando, non stare lì ad ascoltare un libro intero, passa velocemente da un brano all'altro, per carità!
Come abbiamo visto altre volte, i messaggi di errore di windows sono molto fittizzi. A differenza del dos che aveva un messaggio specifico per ogni errore e che a volte risultava fin troppo dettagliato, windows è esattamente l'opposto come nell'esempio che segue. Crea un file mp3 chiamandolo 0.mp3. Nelle proprietà del file appena creato vai nella scheda Riepilogo e attiva, se non lo fosse, il pulsante Avanzate. Come abbiamo visto in un vecchio numero, è possibile compilare i vari campi semplicemente scrivendoci sopra. Nel campo Numero brano digita 0 e poi conferma con Ok. Con xp home edition sp2 avrai il messaggio seguente: errore su disco durante l'operazione di scrittura. Con un messaggio del genere uno va a pensare ad errori sui cluster del disco, mentre in realtà è solo che xp non accetta che quel campo venga compilato solo con lo zero mentre a volte, per ragioni di ordinamento dei paragrafi, è necessario creare un file col numero 0. Lo potrai fare ma non potrai compilare il campo della scheda sopracitata. Per i libri in mp3 non serve certo l'alta fedeltà soprattutto quando magari si tratta di registrazioni provenienti da cassette a 4 piste registrate a velocità 2,38. Senza arrivare a comprimere troppo le cose ed ottenere così una voce granulosa che stanca l'ascoltatore, un buon compromesso tra spazio impiegato e buona qualità è l'uso di un file mono con bitrate a 48 e frequenza di campionamento 44.1. Non tutti i convertitori in mp3 convertono a bitrate così bassi, io l'ho fatto con una vecchia versione di Creative Wave studio. Inoltre, non tutti i registratori che registrano e riproducono in mp3 sono in grado di suonare file con bitrate così basso. E' il caso dell'edirol r-09 che si ferma verso il basso ad un file stereo con bitrate di 64. Forse ormai molti lo sanno, il nuovo registratore Edirol r-09hr ha diverse funzioni e possibilità in più rispetto a l'r-09 descritto in un vecchio numero. Una interessante è quella dell'aggiunta di un piccolo altoparlante che permette di verificare se la registrazione è riuscita senza star lì ad utilizzare sempre le cuffie, cosa che io ritengo assai scocciante. Ci sono registratori della Olimpus che per default registrano nel formato wma. Non tutti i lettori cd supportano questo formato e quindi, prima di masterizzare i file su tale supporto, dovrai convertirli in un formato accessibile al tuo lettore di cd o dvd. In internet puoi trovare convertitori freeware che convertono da wma ad altri formati, ad esempio in mp3.

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Firefox 3.0, Internet explorer 6, Webvisum e Flash player 10

Firefox è un browser di pubblico dominio alternativo a internet explorer di Microsoft. Tramite l'apposito pulsante, è possibile fare in modo che Firefox sia il browser predefinito. Così, quando apri un file html, quando clicchi su un link all'interno di un messaggio di posta eccetera, non sarà più internet explorer ad andare in esecuzione ma Firefox, tranne in un'occasione. Con internet explorer 6, (e probabilmente anche con le versioni successive) se in risorse del computer e dalla barra degli indirizzi digiti un indirizzo internet, il sito verrà aperto con internet explorer e non con Firefox. La cosa è abbastanza ovvia visto che in risorse del computer in qualche modo stiamo già utilizzando internet explorer.
Nota del 2015: con le versioni successive di internet explorer questo non succede, vedi il numero 71.
Tramite il componente aggiuntivo di Firefox chiamato webvisum, è possibile ovviare al fastidioso problema del captcha (Completely Automated Public Turing to tell Computers and Humans Apart, cioè test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani. E' il famoso codice che ti viene chiesto di incollare nell'apposito spazio durante l'iscrizione a certi servizi di certi siti che viene visualizzato con caratteri non accessibili con Jaws e pronunciato, volendo, da una sintesi vocale in inglese piena di disturbi atti a camuffare un po' i numeri al fine di una certa protezione. Il tutto serve per difendere certi servizi da spam. Webvisum invia il codice da ricopiare nell'apposito box ad un servizio di scansione e te lo restituisce in modo che tu lo possa incollare nell'apposito campo. Non posso essere sicuro che al servizio di scansione venga inviata solo la pagina visualizzata sullo schermo, potrebbero essere inviati inconsapevolmente anche altri dati presenti nel tuo computer e quindi meglio evitare di usare webvisum con banche o altri servizi molto personali. Nel caso i gestori di questo servizio non siano dei ficcanaso e si limitino solo a guardare la pagina inviata, al fine di tutelare un po' la tua privacy puoi inviare la pagina con il captcha prima di compilarla con i tuoi dati. Peccato che ciò sia possibile solo con determinati siti, a volte il captcha ti viene dato solo dopo che hai compilato la pagina con i tuoi dati. Webvisum non esegue solo la funzione descritta qui sopra, vedi le istruzioni per ulteriori informazioni. Una volta installato Firefox, si scarica e installa automaticamente il componente aggiuntivo webvisum dal sito:
www.webvisum.com
Non ti verrà dato alcun file, il programma verrà aggiunto a Firefox e quindi non l'avrai nell'elenco delle applicazioni installate visibile nel pannello di controllo ma solo come componente aggiuntivo di Firefox. Questo lo noti subito quando rientri in Firefox perché per usare questo componente aggiuntivo ti verrà chiesto di fare un account e anche perché avrai un nuovo sottomenu che riguarda webvisum posto nel menu Strumenti. Le cose da fare per creare un account sono grosso modo quelle di sempre. Ti viene chiesto un nome utente, il tuo nome completo, l'email (e forse qualche altra cosa che non ricordo visto che ho fatto queste regolazioni il 15 marzo scorso senza prendere appunti e nel frattempo ho fatto tante altre cose). Comunque, se usi webvisum per la prima volta, quello che ti manca è il codice di registrazione, cosa assai facile da ottenere anche se purtroppo nei mesi scorsi c'è stato chi lo faceva cadere dall'alto come se si trattasse di un qualcosa per pochi eletti. Questo purtroppo è il comportamento scorretto che a volte certi non vedenti, per fortuna solo certi, hanno nei confronti degli altri non vedenti alla faccia della solidarietà! Ma lasciamoli perdere e torniamo alla registrazione di webvisum. Tramite l'apposito link vai a richiedere il codice di registrazione che ti verrà inviato dopo breve tempo nella casella email che hai lasciato al sito. Incollerai il codice ricevuto nell'apposito spazio ed il gioco è fatto. Esattamente come si fa con Avast antivirus, solo che in questo caso ti verrà inviata anche un'altra email con la conferma dell'account che hai creato. Usando Firefox, vedrai che spesso ti dice che per un determinato sito necessita di plug-in aggiuntivi proponendoti di scaricarli con l'apposito comando. Spesso, o forse sempre? Non trova un fico secco da scaricare e sei al punto di prima. Noterai anche che spesso i siti in cui succede questa anomalia sono quelli che necessitano di flash player e che il problema si verifica anche se hai installato l'ultima versione di questo programma. Il fatto è che flash player adatto ad internet explorer, cioè flash player acttivex, non è adatto a Firefox. Senza che si diano fastidio, puoi installare entrambe le versioni di flash player scaricabili dal link:
http://news.wintricks.it/software/internet-messaggistica/28517/adobe-flash-player-10.0.22.87/
Prima però consiglio, se necessario, di aggiornare anche Firefox. Da notare che in questo sito ti vengono dati i file di installazione per entrambe le versioni di flash player, cosa che non succede quando scarichi la versione 10 di flash player activex per internet explorer direttamente dal sito di adobe. In quel caso il programma si installa senza darti il file da archiviare.

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La scheda grafica che non vuole più il modo testo

Negli anni '90 avevo una scheda grafica che funzionava perfettamente in dos, sia in modalità testo che in modo grafico, ma che a volte in windows si bloccava. Probabilmente, quando la grafica era un po' spinta ed andava ad utilizzare tutta la sua memoria, ricordo che anche le schede grafiche ne hanno una, a causa di qualche settore danneggiato della memoria stessa la scheda si bloccava. Non avrei mai pensato che potesse capitare l'inverso, cioè che una scheda grafica smettesse di funzionare in modo testo continuando a lavorare in modo grafico. Ecco come si presenta il guasto. Per ripristinare il disco fisso del pentium III tramite il programma Ghost, dovevo partire in dos. Chi è in grado di vedere le scritte sullo schermo, anche senza leggerle ma solo sapere se sullo schermo appare qualcosa o meno, se ne sarebbe accorto subito visto che in modalità dos lo schermo non scriveva nulla. Io invece me ne sono accorto dopo qualche imprecazione! Il floppy con il dos si caricava regolarmente ma quando andavo a caricare il programma della barra braille girava solo un po' bloccando il sistema. Mi sono accorto che il sistema era bloccato non solo perché il floppy girava troppo poco per aver caricato correttamente il programma della barra braille ma anche perché, dando ulteriori comandi, come ad esempio chkdsk, il floppy non si muoveva più. Dopo aver riavviato il computer e sempre con il metodo d'ascoltare il floppy che gira, ho notato che i comandi dos funzionavano. A non funzionare ed ad imballare tutto erano solo i comandi che andavano a chiamare la porta seriale. Infatti, oltre al programma della barra braille ho provato anche con l'xparla della difon2. Così mi veniva da pensare ad un problema delle porte seriali anche se mi sembrava un po' strano. Successivamente ho provato a stampare la schermata con la stampante braille ottenendo un foglio perfettamente bianco. Non mi venivano stampate nemmeno le informazioni di boot come invece veniva fatto di solito con quel computer. Alla fine mi sono arreso e mi sono fatto guardare lo schermo. Durante il boot, in dos oppure entrando nel bios, sullo schermo non appariva niente, cominciava a funzionare quando andavo in windows anche se non ci potevo lavorare visto che si trattava di una versione di xp con i giorni per l'attivazione terminati e quindi riuscivo a far apparire solo la schermata in cui ci viene detto di attivarlo. Nota del 2021: in seguito scoprirò che per lavorare con xp non ancora attivato anche quando i giorni per l'attivazione sono terminati bastava premere esc; naturalmente in quel modo microsoft non ti dava gli aggiornamenti.
Comunque, jaws e lo schermo funzionavano correttamente. Questo è capitato con la scheda grafica Matrox millennium g200 acquistata verso la fine del 1999. Sono andato in cerca di una scheda grafica usata e ne ho trovata una un po' più recente e con più memoria, la Matrox g400 di cui in internet si trovano ancora i driver per windows 98. All'inizio sembrava farmi lo stesso scherzo di quella vecchia ma poi è partita. Per essere sicuro che quella vecchia fosse davvero guasta, l'ho riprovata notando che il guasto era davvero presente. Nel rimettere quella più nuova, questa volta il computer l'ha accettata subito senza problemi e non mi spiego perché la prima volta non volesse saperne di funzionare. Non mi sono segnato il sito da cui ho scaricato i driver per windows 98 ma basta fare una piccola ricerca con google. Il file che ho trovato contiene i driver per la g400/450 e g500. Guardando il contenuto, sembra anche contenere i driver per la g200.
Se non hai esigenze particolari, non ti serve installare tutto il programma della scheda grafica, basta il driver. Una volta avviato windows 98, viene rilevato il nuovo hardware e ti viene chiesto di installare i driver. Per default verrebbe installato il driver in inglese, ti basta scegliere Altro driver e quello in italiano per risolvere il problema. Ricordo che il driver andrà fatto cercare nel percorso in cui hai scompattato il file scaricato da internet. Devo ancora provare la g400 con xp ma il driver dovrebbe installarsi automaticamente in fase di installazione di windows stesso.
Ed infine una curiosità: in un vecchio numero abbiamo visto il comportamento di un computer senza la scheda grafica, windows 98 non partiva e supponevo che xp fosse anche peggio. Fermo restando che non serve a niente far partire xp senza una scheda grafica, cosa che oltretutto obbligherebbe anche i vedenti ad usare una sintesi vocale, ma già che c'ero, perché non provare? E stranamente xp è partito regolarmente. Visto che era la versione i cui giorni di demo erano scaduti, ho solo potuto ascoltare la prima schermata però...

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Casse usb, prove e considerazioni

E' un componente che in non vedenti utilizzano ormai da diverso tempo. Scrivo queste brevi note perché in giro si sentono dire cose inesatte e spero quindi di fare un po' di chiarezza. Esistono due tipi di casse usb. Il primo è privo di scheda audio incorporata e dalla porta usb del computer preleva solo l'alimentazione mentre l'audio viene prelevato dal jack di uscita della scheda audio del computer. Questo tipo di casse, meno costose rispetto alle altre che vedremo, hanno solo il vantaggio di non farti utilizzare l'ingombrante trasformatore in dotazione alle casse per pc tradizionali e quindi potrebbero andare bene anche per un computer portatile sempre che, data la loro economicità, ne valga la pena e non convenga invece continuare ad utilizzare gli altoparlanti incorporati nel computer stesso. Il secondo tipo, con scheda audio incorporata, va collegato solo alla porta usb ed in particolare io ho provato un modello della Kraun. Probabilmente il circuito con la scheda audio è solo in una delle due casse, purtroppo non sono apribili a meno di non distruggerle. La mini scheda audio di queste casse verrà riconosciuta e gestita tramite i driver di windows. Ecco perché, quando colleghi questo tipo di casse in windows xp, vengono subito riconosciute dal sistema. In Suoni e periferiche audio e in Controllo volume avrai una periferica audio in più rispetto a quelle che avevi prima di collegarle. Ovviamente, per regolare e far funzionare le casse appena collegate dovrai agire sulla nuova periferica. Altrettanto ovviamente, se nel tuo pc non era ancora installata nessuna scheda audio, le casse appena collegate saranno la periferica predefinita e funzioneranno per forza. Questo aspetto torna utile a noi non vedenti quando installliamo windows e la scheda audio del computer non si installa per default. Soprattutto per chi non ha una barra braille per poter leggere lo schermo, diventa molto importante poter collegare questo tipo di casse con le quali potrà installare jaws o far partire la nvda per poi installare la scheda audio e le altre periferiche che non sono state inserite da windows. Scorrendo le voci presenti in Controllo volume, per quel che riguarda le casse usb ho notato che oltre al volume generale, al sintetizzatore midi (che tra l'altro non è proprio male), c'era anche il volume cd. Dato che, come abbiamo visto in un vecchio numero, in windows xp l'audio del cd viene prelevato dal cavo dei dati e non da un cavetto a parte e quindi il controllo di volume specifico per il cd non ha senso in questo sistema operativo, ho subito pensato che quelle casse erano adatte a funzionare anche in windows 98. A causa delle caratteristiche del sistema operativo, in windows 98 non basta collegare le casse alla porta usb per farle funzionare, bisogna installare i driver. Per installare questo componente windows 98 chiede tre volte il driver, evidentemente ne installa più di uno. Sceglierai sempre il miglior driver e attiverai il percorso in modo che i file, oltre che nella cartella windows, vengano cercati anche nel cd di windows 98. Infatti non ricordo bene se è il secondo o terzo driver che andrà a cercare nel cd. Ad installazione terminata le casse cominceranno a funzionare. Se non dovessero suonare come è capitato ad un mio amico, riavvia il computer e vedrai che tutto andrà a posto. Facendo l'installazione di windows 98, che non mette mai i driver delle schede audio installate nel pc, tenendo presente che le casse usb funzionano con i driver di windows ho provato a collegarle prima dell'installazione stessa per vedere se si riusciva a terminarla con i suoni installati. Per installare windows 98 senza vedere lo schermo puoi leggere i passaggi pubblicati in un vecchio numero. Siccome non avevo nessuno a cui far controllare lo schermo, dalle prove che ho svolto non ho capito se i driver delle casse usb si installano subito o se vengono installati quando, al termine dei passaggi già pubblicati in Fuori serie, traffico un po' per far partire windows facendogli fare la ricerca dei driver quando la richiede. Ho anche provato a togliere la scheda audio presente nel computer in modo che ci fossero meno periferiche a rompere le scatole ma non sono venuto comunque ad una conclusione molto chiara. Di una cosa però sono certo: arrivato all'ultimo passaggio che riguarda la data e l'ora in cui darai invio per confermare quelle esistenti, il computer lavorerà fino ad un riavvio. A questo punto comincerà a chiederti dei driver. Qui trafficherai un po', è proprio il caso di dirlo, alla cieca. Certo è che le casse non funzioneranno se prima il computer non verrà riavviato nuovamente. Insomma: non ho capito fino in fondo se in quel trafficare mi chiede anche i driver delle casse usb oppure se li ha già inseriti durante l'installazione, dovrei riprovarci ma mi scoccia perché tanto alla fine l'importante è che le casse funzionino. Poi potrai installare jaws e regolare le varie periferiche. Però, se hai la possibilità d'avere l'aiuto di un vedente, invece di star lì ad ascoltare tab tab tab e a farti leggere ciò che potresti leggere da solo, magari mi fai sapere come stanno realmente le cose. Puoi anche renderti conto di come stanno le cose ripetendo più volte l'installazione di windows 98, cosa che non ho voglia di fare. Però anche in questo caso temo che chi lavora al computer quasi sempre con una persona a fianco, ben difficilmente metterà a disposizione di altri le sue possibilità. Chi è sempre aiutato e coccolato, spesso è anche molto egoista. Le prove sono state fatte con la seconda edizione di windows 98.

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nota sui router, filtri adsl e contratti telefonici

Il router è un componente utilizzato ormai da parecchio tempo dai non vedenti e quindi, per alcuni di loro, queste semplici note saranno ridicole. Come al solito, scrivo quel poco che so senza pretendere il privilegio di dare notizie strabiglianti. Sono stato comunque un po' spinto a scrivere ciò che segue anche dalle due telefonate che ho ricevuto. Capita, e questo anche nel mondo dei vedenti, che si utilizzi da parecchio tempo un determinato componente senza tuttavia averne compreso le caratteristiche di base. Non ho molta esperienza con i router dato che ne sto usando uno solo da metà gennaio (prima l'adsl in questo paese sgangherato non c'era), ed inoltre ho solo sbirciato le istruzioni perché in inglese e perché avevo altre cose da fare. Un router non è un modem. Questa è per molti un'affermazione ovvia ma in realtà non lo è per tutti. Ho notato infatti che a volte un router viene considerato come se fosse un modem con funzioni aggiuntive e questo anche da qualche negoziante. Al di là delle funzioni aggiuntive rispetto ad un modem, come ad esempio la possibilità di collegare in rete più computer via cavo e anche via radio per i router che lo permettono, anche quando un router viene utilizato come un semplice modem la differenza sostanziale consiste nel fatto che non utilizza programmi posti sul disco fisso ma il firmware posto al suo interno. I programmi per il router eventualmente installati sono delle semplici utility, un aiuto e nulla più. Un router funziona benissimo anche senza quel software. Se vuoi un router in italiano, non è sufficiente che il cd in dotazione lo sia, bisogna che il firmware posto all'interno del router abbia i messaggi in italiano. Spesso l'installazione del cd in dotazione al router è per noi inaccessibile, a volte il problema si presenta solo nella prima schermata e basta farsi dare un occhio da un vedente per proseguire. Il cd in dotazione al router dlink DSL- G624T ha tutte le schermate inaccessibili. Un tecnico mi spiegava che forse sono state fatte con Flash player. Il guaio per noi è che oggi spesso non si sta lì a scrivere il testo di un menu di un programma, per risparmiare tempo ci si limita ad incollare immagini, in fin dei conti il vedente le scritte le vede ugualmente! Il cd del router sopracitato ha l'installazione in italiano ma il firmware del router in inglese a meno che in questi ultimi mesi non ne abbiano fatto una nuova versione in italiano ma ne dubito. Non so dirti se, una volta installato il cd, i programmi che ne risultano sono in italiano o no dato che non li ho installati. Mi sono limitato a far guardare le prime schermate dell'installazione. Il modello che la Telecom dava in comodato d'uso nei mesi scorsi e il router Netgear dg834 in listino sempre nei mesi scorsi hanno cd e firmware in italiano. Molti router di oggi non hanno bisogno di configurazioni particolari ma in ogni caso interagire con un router è semplice anche se non si sono installati i programmi del cd in dotazione. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto il router va collegato al computer tramite il cavo ethernet costituito da plug rj-45, più grossi rispetto ai plug utilizzati per la linea telefonica che sono siglati rj-11. Se hai un computer anche solo abbastanza moderno, la presa ethernet è incorporata sulla scheda madre e si trova quindi sulla mascherina in cui ci sono tutte le altre prese, usb, prese audio eccetera. Nei computer antichi devi usare una schedina di rete. Spesso i router hanno quattro porte ethernet, ne puoi usare una qualsiasi. Quelle rimanenti ti serviranno per costituire una rete di computer via cavo.
Nota del 2015: oltre che per costituire una rete via cavo, alle rimanenti porte libere possiamo collegare altrettanti computer anche senza farli comunicare tra loro ma semplicemente per condividere la linea telefonica che ci porta l'adsl.
Ovviamente, oltre al trasformatore per alimentare il router, collegherai anche il cavo telefonico che andrà alla presa telefonica direttamente o con un filtro adsl se in quella presa devi anche collegarci un telefono. In commercio ci sono filtri per prese tripolari (tipo Sip di un tempo), e plug. per i tripolari, il telefono andrà collegato alla presa tripolare del filtro mentre il cavo proveniente dal router va collegato alla presa plug dello stesso filtro. I filtri plug invece sono costituiti da due prese da un lato e da un piccolo cavetto con plug dall'altro. E' questultimo che andrà alla presa telefonica. Gli altri due plug servono uno per il telefono e l'altro per il router. Non so se tutti i filtri di tipo plug sono fatti così e se c'è uno standard per la disposizione delle prese, comunque quello che ho acquistato si presentava così: mettendo le prese plug davanti alla tua pancia, quella di sinistra è l'adsl mentre quella di destra è il telefono, ma ci sono le scritte da guardare bene! Comunque, una volta che ti sei fatto guardare la scritta, puoi metterci un segno (un po' di nastroadesivo) o scriverti la disposizione dei plug. Fatti i collegamenti, per motivi che vedremo poi, è meglio se resetti il router. Forse non è bene eseguire questa operazione se hai il router in comodato d'uso della Telecom perché, oltre ad essere provvisto dell'autoconfigurazione, ovviamente i parametri in esso impostati dovrebbero già essere validi per la Telecom stessa. Il pulsante di reset di un router può essere costituito da un forellino al quale si accede tramite la punta di una penna o di un punteruolo. Basta premere leggermente per qualche secondo per resettare l'apparecchio. Il pannello di un router ha diversi led ai quali è associata una scritta. Ovviamente il loro significato viene spiegato nelle istruzioni. Non è detto che lo stato dei led sia per forza acceso o spento, può anche essere acceso per la funzione attiva e lampeggiante per un qualcosa che non funziona a dovere come nel caso del router Dlink menzionato sopra che ha i led seguenti:
power=alimentazione (ovviamente questo può essere solo acceso o spento),
status=lo stato del router,
adsl=presenza del collegamento adsl,
wlan=rete wireless (via radio dai 2.4 ai 2.5 GHz),
lan 1-4=porte ethernet.
Non so perché ma pur funzionando, il led status del router Dlink mi rimane sempre lampeggiante. Ho fatto presente la cosa ma il tecnico mi ha detto che va bene così anche se io ci credo molto poco. Se sei già registrato al servizio adsl, per provare il router puoi semplicemente digitare un indirizzo internet, magari quello di una radio via web. Infatti, se una radio non ti arriva a tratti, significa che il segnale è buono o per lo meno abbastanza buono. Se ci sono dei problemi oppure solo per la curiosità di vedere i settaggi dell'apparecchio, puoi chiamare il router tramite il suo indirizzo ip che trovi nelle istruzioni (e forse anche sulla scatola o nel router stesso), oppure andando in Pannello di controllo, Connessioni di rete, scegliendo la connessione lan e la voce Stato dal menu di contesto, la scheda Supporto ed infine alla voce Gateway predefinito. Lo si digita come qualsiasi altro indirizzo internet. Il router Dlink e quello in comodato d'uso della Telecom hanno l'indirizzo:
192.168.1.1
un router Netgear ha invece l'indirizzo:
192.168.0.1
in realtà i numeri 192.168 sono comuni a molti router, poi c'è il .0 o .1 a seconda dei casi ed infine il .1 comune a tutti (o comunque a molti). Digitato l'indirizzo ip del router, come nome utente digiterai admin e come password ancora admin.
Nota del 2015: come vedremo in seguito, nei router netgear la password è costituita invece proprio dalla parola password.
Si apre una pagina web con diversi link. Ovviamente il settaggio si esegue agendo sui link, sui pulsanti e sui campi di editazione che saranno un po' diversi a seconda della marca e del modello del router. In linea generale però i parametri sono divisi in sezioni e le pagine web saranno in italiano solo se il firmware del router lo prevede. Se desideri usare alice, controlla che nella sezione che riguarda l'adsl il parametro vpi abbia il valore di 8 mentre il parametro vci sia a 35. Se non sei ancora registrato ad alice, visto che non hai un nomeutente e una password, compila i campi omonimi con la scritta aliceadsl. Adesso salva i parametri del router e successivamente registrati al servizio di adsl. Nel gennaio scorso, per alice lo si poteva fare all'indirizzo:
http://captive.rossoalice.alice.it/captiveengine/entrata.do
o all'ftp:
81.74.238.36
Per la registrazione ad alice non ho usato nessuno di questi indirizzi. Quando salvavo i parametri del router Dlink, jaws 620 mi dava dei problemi e non leggevo più nulla. Purtroppo è passato del tempo e non ho preso appunti e quindi non ricordo alla fine come ho fatto a salvare il tutto senza farmi aiutare da un vedente. Così per sfizio ho provato a digitare l'indirizzo internet del cavazza. Visto che non ero registrato, alice mi ha portato direttamente nel sito di registrazione nel quale basta compilare gli appositi campi ed il gioco è fatto. Inoltre, per registrarsi ad alice, invece degli indirizzi sopra esposti puoi anche farlo semplicemente dall'indirizzo generico di alice stessa. In certe zone delle pagine web del router dlink, jaws 620 mi ha dato dei problemi, non ho provato con le versioni successive dello screen reader. Appena installato il router, non riuscivo a far accendere permanentemente il led adsl nonostante il segnale adsl fosse già attivato come risultava chiamando il 187. Inoltre, nonostante siano molto basse rispetto a quelle usate dall'apparecchio, il router andava a disturbare le frequenze delle onde medie con un segnale intermittente che potrebbe essere descritto come una via di mezzo tra il rumore di un modem analogico ed un fax. Probabimente era un disturbo prodotto dal wireless visto che lo captavo per tutta la casa. Ma del disturbo me ne sono fregato, a me importava connettermi all'adsl, cosa che non riuscivo a fare. Stanco di provare, ho provato a collegare il router in un'altra presa telefonica e ho fatto guardare il led adsl che in quel caso rimaneva acceso permanentemente. Avevo già quasi preso in mano il cacciavite per aprire la presa in cui l'avevo collegato in precedenza ma poi ho pensato che se in quella presa il telefono funzionava, non vedo perché non doveva arrivare il segnale adsl. Così ho collegato nuovamente il router alla presa originale constatando, ovviamente con una persona vedente, che adesso il led adsl rimaneva acceso. Probabilmente, il fatto di scollegare e ricollegare il router dalla linea telefonica ha messo a posto qualcosa, cosa che magari avrei potuto fare ugualmente se mi fosse passato per la testa di resettarlo ma a volte sono tanto rincoglionito! Inoltre era sparito anche il disturbo in onde medie. Per quanto riguarda i filtri adsl, a me è sempre stato detto di metterli in tutte le prese dell'abitazione e così ho fatto. Ho constatato però che mi basta togliere il filtro della prima presa per avere il fruscio in linea anche sulle altre. Nella mia abitazione la linea telecom entra al piano superiore e io sto utilizzando il cavo secondario del piano inferiore. Un tempo la sip collegava le due prese telefoniche in serie in modo d'avere la commutazione dei telefoni, facendo in modo cioè che non sia possibile ascoltare la telefonata di chi sta usando il telefono nell'altra postazione. Il filtro inserito nella presa principale fa sì che il collegamento diventi parallelo e quindi inibisce la commutazione. In un listino ho visto che ci sono altri tipi di filtri con la sigla cent, probabilmente con il significato di centralino. Sarebbe da provarne uno anche se un mio amico dice che poi bisogna fare una linea dedicata per il router ma io sono come San Tommaso (anzi peggio perché lui almeno l'hanno fatto santo), e non ci credo fino a quando non ci metto il naso! Se scorri i listini vedrai che i router hanno una notevole varietà di prezzo con modelli dal costo di meno di trenta euro fino a più di 350. Oltre alla marca e alla bontà del prodotto, alcuni fattori che determinano il prezzo di questi apparecchi sono la presenza o meno del wireless, cioè la possibilità di collegare via radio computer o altri dispositivi, come i dischi di rete, e di condividere, sempre via radio, l'accesso ad internet in computer in cui il router non è collegato fisicamente con il cavo ethernet. Un altro fattore è la velocità del wireless. Ad esempio, i router menzionati in questo articolo rientrano tutti nella fascia economica, (anche se il Dlink costa quasi cento euro), visto che la velocità di trasmissione dati del wireless è di 54 mbps. Altri fattori che determinano il prezzo sono la portata del wireless, la sua sicurezza contro gli intrusi, il numero di porte lan presenti nel router, la presenza o meno nella confezione dell'adattatore wireless-usb. Quest'ultimo si presenta come una pen drive e permette di collegare via radio i computer da tavolo o computer portatili di vecchia generazione che non hanno il wireless incorporato. La frequenza radio utilizzata da questi apparecchi è molto alta e quindi molto soggetta ad essere inibita da ostacoli, armoniche di trasmittenti vicine e altro. C'è chi sostiene di non essere capace d'usare il wireless a causa dei disturbi presenti nella zona in cui risiede e che in certi casi si migliorano le condizioni con un wireless a velocità più elevata. Questi ultimi aspetti non rientrano nelle mie esperienze e quindi, se ne avrò l'opportunità e se lo riterrò opportuno, saranno oggetto di un'altra chiaccherata. Termino con una breve nota sui contratti telefonici: spesso siamo assillati da offerte di linee telefoniche e contratti internet apparentemente molto vantaggiosi. A chiamarti è uno schiavo o una schiava dell'azienda, non importa di quale ditta si tratti, a chiamarti è sempre e comunque uno schiavo che fa veramente pena. Immagina questi ragazzi ai quali hanno messo un loop in testa che continuano a far girare dicendo sempre le stesse cose senza crederci e senza capirle. Il loop che gli hanno infilzato nella testa contiene tutte le informazioni atte al lavaggio del cervello di chi le ascolterà. A riguardo, le cose non sono lasciate al caso. Ci sono studi psicologici fatti proprio per mettertelo in culo! Così come un bisturi può salvare una vita umana ma può anche ucciderla a seconda di come viene utilizzato, allo stesso modo gli studi di psicologia possono essere utilizzati per il bene altrui ma anche per mettertelo in culo! E lo fanno talmente bene che quasi quasi non te ne accorgi e addirittura ti senti in colpa se non accetti la loro offerta. Prova a guardarti in giro e a parlare con qualche amico o conoscente: vedrai che dopo certe telefonate da parte delle aziende di telefonia a volte sentirai dire più o meno queste frasi: "Eh, ho preso l'occasione, era proprio un'offerta, beh, massì, quel servizio non mi serviva proprio però... Massì, per pochi euro... Beh, erano 19 euro e 95 centesimi... Ah, ho preso anche il computer, massì così ne ho uno in più, tanto per un po' di euro al mese... Ma, sai, mi sembrava brutto dire di no" eccetera. Sia chiaro che non sto biasimando nessuno, tutti siamo soggetti ad essere "plagiati" da chi lo fa per mestiere, l'importante è saperlo, in modo da evitare, almeno in parte e per quanto possibile, i danni. Ecco qualche consiglio. Quello più drastico è quello di non accettare mai le offerte che ti vengono proposte tramite chiamata telefonica. Forse qualcuno si scandalizzerà di una cosa del genere ma in fin dei conti in internet ci sono tutte le offerte e i contratti di tutte le compagnie telefoniche che puoi leggere e valutare con calma scegliendo quello che si avvicina di più alle tue esigenze senza pressioni esterne. In secondo luogo, quando ricevi la telefonata di qualche compagnia telefonica ti viene sempre detta una delle più grandi stronzate che si possano dire: "L'offerta scade tra pochi giorni". Non è vero, e a prova di ciò puoi consultare periodicamente le promozioni delle varie ditte. Vedrai che vengono prorogate per mesi e mesi e che quelle della Telecom, tanto per fare un esempio, scadono e vengono ripristinate due volte al mese. Ma se proprio ti piace fare affari con questo tipo di chiamate, almeno tieni presente che non c'è la compagnia che ti regala qualcosa, quando un prezzo è molto basso stai sicuro che il motivo c'è. Da qualche parte c'è sempre la fregatura. Prenditi un po' di tempo per fare i conti di tutti quei numeri che ti vengono detti a velocità della luce, arrotonda sempre il prezzo, spesso basta aggiungere 5 o 10 centesimi per avere il prezzo reale. In fin dei conti, quando ti dicono 19 euro e 95 centesimi, non sono in realtà 20 euro mensili? Ci sono contratti telefonici ed internet senza canone. Questi possono essere più o meno vantaggiosi a seconda della compagnia ma anche della zona in cui vengono fatti. Quando una compagnia non ha linee proprie, a volte per darti il telefono usa il voip, cioè fa viaggiare la voce tramite il flusso internet. Il guaio è che in questo modo dovrai tenere sempre il router acceso e collegato. d'accordo, non consuma molto, però se ti manca la corrente sei fregato e lo sei ancor di più in caso d'emergenza. Ci sono contratti apparentemente vantaggiosi ma che non prevedono l'avviso di chiamata o altri servizi che magari per te sono importanti. Gira e rigira, se vuoi determinati servizi e comodità, grosso modo vai sempre a spendere gli stessi euro. Ma allora, è proprio necessario rovinarsi la vita magari per risparmiare pochi spiccioli all'anno? Spiccioli dei quali magari nemmeno ci accorgiamo e che magari spendiamo in puttanate? Buona riflessione.

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