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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Card reader

Da wav ad mp3

Porte usb, vecchi computer, dos e driver aspi, prolunghe usb

Pulitura disco di xp

Telebook

Wave editor di Nero 2.0.0.37

Winamp e volume di uscita

Xp e file di risposta per l'installazione automatica con setupmgr, approfondimento

Avast antivirus home edition 4.8, falsi allarmi, file .gho e scadenza degli aggiornamenti

Appunti Linux con riferimenti ad altri programmi

Un'altra occasione sfumata per la lettura del bios e delle schermate non accessibili con gli attuali screen reader

Radioregistratori, piccoli impianti e nuovi supporti: considerazioni tecniche e sociali

Trasmettitore fm per autoradio

Rivalutato il registratore di suoni di windows


Card reader

Forse ormai tutti sanno di cosa si tratta ma a scanso di equivoci dirò che sono piccoli apparecchi per leggere le schedine di memoria, ad esempio le sd card, tramite il computer. Come al solito esistono apparecchi da inserire all'interno del pc oppure da collegare alla porta usb. Questi ultimi si presentano come una scatolina piatta con tagli di dimensione diversa, (quattro tagli nei modelli che conosco), in cui inserire la schedina di memoria che si adatta fisicamente al foro. Infatti non è detto che in un foro si possa inserire solo un tipo di scheda, potrebbe essere possibile inserire altre schedine con lo stesso formato meccanico anche se con diverse caratteristiche di memorizzazione. Il modello da me acquistato ha un cd che serve solo per windows 98, per xp basta collegarlo come si farebbe con una pen drive. Contrariamente a quest'ultima però, non funziona in dos anche se ho provato solo con il computer che non richiede driver aspi. Il modello in prova aggiunge quattro lettere di unità a quelle presenti in risorse del computer, praticamente una per ogni foro. Altri modelli invece, pur avendo 4 fori, aggiungono solo una lettera di unità. A differenza del registratore Edirol r-09 in cui una sd card entra quasi completamente nell'apparecchio, qui si infila solo una parte della schedina e puoi così renderti conto che la zona in cui vengono scritti i dati è davvero piccola e che, a parte quella zona, puoi toccare tranquillamente la schedina visto che è quasi per intero solo un supporto meccanico. C'è poi da sfatare una leggenda metropolitana messa in giro da un cieco secondo il quale non è possibile scrivere una schedina di memoria posta su un lettore del genere. Ho svolto le prove con sd card di diversa capacità formattandole e copiandoci dati con i normali comandi di xp come si farebbe con una pen drive o qualsiasi altro disco.

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da wav ad mp3

Non so se capita anche con altri programmi però con Creative wave studio succede che nel convertire da wav ad mp3 venga tagliato l'ultimo frammento del file. Per tanto, conviene lasciare un mezzo secondo o un secondo di bianco al termine della registrazione. Mi è successo convertendo un file wav mono, 16 bit, frequenza di campionamento 44.1 (xp dice 44) e con un file mp3 mono con bitrate di 48 kbps e la stessa frequenza di campionamento.

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Porte usb, vecchi computer, dos e driver aspi, prolunghe usb

Come già acennato, in commercio ci sono prolunghe usb da 3 e 5 metri. Oltre al cavo usb di circa 70 centimetri, un giorno ho collegato una prolunga da 5 metri al vecchio pentium III constatando che il driver aspi in uso non si caricava più. Questo avveniva con la porta 2.0 di marca Ali messa su slot, Le porte integrate 1.1 continuavano a funzionare nonostante la prolunga anche se, ovviamente, con il driver aspi apropriato. Nel vecchio pentium 66 invece avevo una porta 2.0 di marca Via, la prolunga faceva lo stesso effetto ma, con mia sorpresa, ho constatato che in quel computer era possibile far funzionare la porta come se fosse una 1.1 e quindi caricando aspiuhci.sys che la farà funzionare anche con la prolunga. Incuriosito da questi fatti, prendo la porta Via e la metto nel pentium III scoprendo che non si carica affatto in modalità 1.1. Funziona invece in modalità 2.0 anche con la prolunga ma nel copiare file piuttosto lunghi si blocca. Le porte integrate del pentium 4 che non richiedono driver aspi funzionano invece regolarmente da dos anche con la prolunga. Conclusione: le porte usb su slot costano poco ma sono molto delicate ed instabili. Il mancato funzionamento in dos reale oppure un funzionamento parziale dipende da diversi fattori che a volte si sommano rendendo più difficile l'individuazione di un difetto. Essi sono: il computer in uso, il driver aspi, il dispositivo collegato e, roba da matti, la lunghezza del cavo. Erano belli quei tempi in cui, contrariamente a quanto si diceva in giro, era possibile collegare una decina di metri di cavo ad una parallela, ad un'uscita scsii o ad una seriale senza problemi (vedi un vecchio numero di fuori serie per le prove dettagliate). In giro ho sentito un'informazione che non ho verificato secondo la quale in windows xp non si possono superare i sette metri e mezzo di cavo per problemi di timeout. Qui, pur essendo in dos, per certi aspetti sembra accadere la stessa cosa, solo che nel mio caso non arriviamo neppure a sei metri. Un mio amico ha fatto anche un'altra ipotesi: potrebbe dipendere dalla frequenza utilizzata nel circuito delle porte. Ma è solo un'ipotesi.

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Pulitura disco di xp

Continua a fare schifo come quella di windows 98 di cui credo d'aver parlato in un vecchio numero. Questo programma pulisce il disco come potrebbe pulire la casa un cieco ubriaco. Per esempio, se decidi di cambiare la cartella temporanea dei file di picco di wave editor di nero, vedrai che i vecchi file che ormai non servono più vengono tranquillamente lasciati al loro posto nel percorso:
document and settings\nomeutente\dati applicazioni\temp.
Una prova che sarebbe da fare e che non ho fatto, è quella di aspettare diversi giorni prima di togliere quei file per vedere se pulitura disco prima o poi si accorge che non servono, nutro però dei forti dubbi.

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Telebook

E' il programma per leggere i libri scaricabili dal sito del Cavazza. Per varie ragioni può capitare di dover copiare, tutto o in parte, il libro che si sta leggendo. Per compiere questa operazione basta selezionare il testo desiderato ed incollarlo nel nuovo file (ad esempio in wordpad). Quando si copia il testo negli appunti, jaws 620 dà il messaggio "Nessun testo selezionato" ma è falso. Fregatene e continua l'operazione. Non ho provato con altre versioni di jaws ma da quel che sento in giro sembra capitare la stessa cosa.

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Wave editor di Nero 2.0.0.37

Non è certo molto recente se si considera che nel campo informatico i signori del profitto vogliono che si cambi programma ogni mese! Fa parte di nero 6 (la versione esatta non la ricordo). Quando lavori con file wav, per varie ragioni capita di dover aprire file con lo stesso nome, di rinominare file eccetera. Ad un certo punto wave editor di nero va un po' in tilt e funziona a singhiozzo. Per ripristinarlo, basta togliere i suoi file temporanei (file di picco eccetera). La cartella in cui li pone la trovi nel menu opzioni e come puoi notare puoi anche cambiarla, cosa che consiglio vivamente di fare in modo d'avere una cartella solo per quei file in un percorso più semplice.

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Winamp e volume di uscita

Probabilmente tutti sanno che una volta entrati in winamp è possibile regolare il volume con freccia su e freccia giù. Possiamo uscire e rientrare in winamp mantenendo le impostazioni di volume scelte in precedenza. Se a questo punto apriamo lo stesso file wav o mp3 con windows mediaplayer, scopriremo che il volume non è quello impostato in winamp. Infatti, se controlliamo il mixer di windows, vedremo che la voce relativa a wav/mp3 non è stata cambiata. Non è così invece per il sintetizzatore midi. Il volume di riproduzione del sintetizzatore midi cambia nel mixer di windows di pari passo alla regolazione svolta in winamp, dovrai tenerne conto se ad esempio senti il volume midi molto basso. questo succede con la mia scheda audio, non so se capita in tutte.

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Windows xp e file di risposta per l'installazione automatica con setupmgr, approfondimento

Ne ho parlato ampiamente nel numero 58 dove tra l'altro segnalavo un errore che non mi permetteva di usare l'opzione Crea una nuova condivisione di distribuzione, cioè quella che ti copia la cartella i386 nel disco fisso dal quale poi installerai il sistema. Il messaggio di errore diceva che il disco da cui copiavo il materiale non era il cd originale di windows, cosa assai falsa visto che l'avevo pagato molto e avevo la confezione originale. Ma come al solito gli errori di windows sono estremamente fittizi e generici e ti inducono a pensare chissà a che cosa mentre la soluzione magari ce l'hai sotto il naso. Nel computer ho un masterizzatore dvd e un lettore cd dal quale tentavo di copiare il materiale. Mi è bastato mettere il cd nel masterizzatore per accontentare windows e proseguire il lavoro. In pratica, setupmgr copia il materiale solo dal dispositivo con il quale è possibile fare il boot del computer che nel mio caso è il masterizzatore. Visto che deve solo copiare una cartella da cd a disco fisso, la cosa mi sembra assai sciocca. Se non inserisci nessun disco, il programma continua a dirti che il cd non è quello originale di windows. In pratica c'è un unico messaggio di errore per diverse situazioni. Certo che il vecchio dos con i vari errorlevel era programmato decisamente meglio! Nel numero 58 abbiamo usato l'opzione Installa da cd, utilizzando l'opzione Crea una nuova condivisione di distribuzione i passaggi sono quasi identici ed intuitivi. Stranamente però, ho dovuto terminare la sessione di lavoro con Annulla. Avrai la cartella i386 nel percorso desiderato, il file di risposta ed un file bat di esempio.

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Avast antivirus home edition 4.8, falsi allarmi, file .gho e scadenza degli aggiornamenti

Grazie alla preziosa collaborazione di Giuliano Artico che mi ha aiutato con l'inglese, ho potuto contattare il supporto tecnico di Avast per quanto segue. Più o meno verso la metà di agosto, Avast mi segnalava un virus nel file readreg.exe, un programma della scheda audio Creative audigy 2 posto nella cartella windows. A causa di quell'allarme, a volte il computer mi si riavviava o dava dei messaggi di errore durante l'avvio. Dalle informazioni che ho avuto, sembra che il file readreg.exe serva all'installazione di nuovi driver, guardandone le proprietà non si capisce un fico secco. Comunque, se lo togli la scheda audio continua a funzionare (almeno per quel che riguarda le funzioni di base, non le ho provate tutte). Avast mi segnalava il virus anche controllando lo stesso file del cd originale della scheda audio e questo mi ha quasi convinto che si trattasse di un falso allarme a meno che la Creative non metta in commercio cd con i virus. Tra l'altro, guardando in internet, sembra proprio che questo file abbia provocato dei falsi allarmi anche negli anni scorsi e probabilmente con altri antivirus. Il tutto non capitava con i vecchi vps di Avast. Come richiesto dal supporto tecnico di Avast, ho inviato il file in questione e con il vps del 31 agosto è stato risolto il problema ma potrebbe essere stato risolto anche qualche giorno prima perché non sono stato lì a controllare tutti i giorni e, come si sa, Avast si aggiorna ogni giorno o quasi. C'è chi sostiene che gli antivirus di pubblico dominio siano più scadenti e privi di assistenza. A parte il fatto che Avast professional adatto alle ditte viene pagato, in questo caso l'assistenza è stata rapida ed efficace anche con la versione di pubblico dominio. Inoltre, meglio avere un falso allarme piuttosto che un antivirus restio alla segnalazione. Come succede con altri antivirus, ad esempio con nod32, Avast non esegue la scansione dei singoli file quando questi sono all'interno di un file immagine .gho fatto con Ghost. Si limita ad eseguire la scansione del file che li contiene senza analizzare i file e le cartelle al suo interno. Non devi farti ingannare dal tempo che ci mette visto che di solito un file .gho è abbastanza grosso, devi guardare i risultati al termine della scansione per vedere i quali bisogna che sia abilitata l'apposita funzione del programma (ora non ricordo esattamente il nome, è un qualcosa che a che fare con le statistichee ma passeggiando tra le opzioni la trovi subito). Come sai, gli aggiornamenti di avast scadono dopo un anno e qualche mese e per continuare ad averli devi registrare di nuovo il prodotto. Potresti però avere comunque un aggiornamento del vps di Avast anche se gli aggiornamenti sono scaduti. Ecco un esempio di quando accade. Supponi che gli aggiornamenti siano scaduti il primo settembre alle ore una. Supponi anche di non aver collegato il computer ad internet il 31 agosto. Quando collegherai il computer ad internet il primo settembre, ti verrà comunque scaricato il vps del 31 agosto anche se gli aggiornamenti di avast sono scaduti. Ovviamente bisogna che il 31 agosto i tecnici di Avast abbiano aggiornato il vps perché altrimenti non avrai un fico secco!

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Appunti linux con riferimenti ad altri programmi

Questo articolo contiene argomenti vari riguardanti Linux e dintorni. Consiglio di leggerlo integralmente e di prendere appunti sulle cose che interessano maggiormente. Avevo cominciato a scriverlo durante la primavera scorsa e l'ho ripreso tante volte, spero di non aver fatto molti casini. Nei mesi scorsi non ho più fatto prove con Linux e quindi questo articolo è dedicato in modo particolare a chi non ha proseguito l'avventura di questo sistema operativo. Per chi installa linux ubuntu per la prima volta, nello scorso numero mi sono dimenticato di dire che la versione 7.10 esegue la musica durante il caricamento del cd anche quando è stata attivata l'accessibilità. La versione 7.10 dà un errore durante l'installazione che riguarda gli aggiornamenti della sicurezza, basta cliccare su Ok per continuare. Quando installi ubuntu 7.10 su un disco in cui è presente xp e desideri mantenere quest'ultimo, è possibile decidere la percentuale di disco occupata dalle partizioni dei due sistemi anche senza fare il partizionamento manuale. Mi riferisco al passaggio n.15 dell'installazione descritto nello scorso numero. Lasciando il pulsante radio in modo che venga utilizzato lo spazio liberato, ti sposti con tab e trovi la possibilità di variare la percentuale con le frecce destra e sinistra. Per default è al 51%, abbassandola diminuisce lo spazio di xp ed aumenta quello di linux e viceversa. Non sono sicuro che la cosa si possa fare con la 7.04. E' possibile installare Linux anche quando il disco contiene due partizioni, quella di windows e quella per i dati che nel mio caso è in fat32. Il calcolo della percentuale di spazio da usare per Linux sarà fatto guardando solo la partizione con windows, quella in fat32 viene ignorata. Nello scorso numero abbiamo visto che è possibile usare PartitionMagic ed fdisk per visualizzare informazioni del disco in cui è installato windows e linux ubuntu 7.10. Questi due programmi non funzionano se il disco in oggetto contiene anche una partizione di dati in fat32, non ho provato a convertirla in ntfs ma potrebbero esserci gli stessi problemi. Continua invece a funzionare gdisk di Ghost 2003 e funziona anche diskpart di windows anche se le partizioni Linux vengono viste un po' malamente. Quando si legge con una barra braille, una cosa scocciante sono le righe vuote. Avevo chiesto ad un "Esperto" se era possibile sopprimerle e la sua risposta è stata che brltty non prevede tale funzione. Siccome sono tanto (ma proprio tanto) peggio di San Tommaso, un giorno ho scoperto il contrario. Dal menu preferences, bisogna portare a yes la voce Skip Blank Windows. Quando questo parametro è a yes, premendo la freccia giù della barra braille avrai una riga di menu che non c'era quando era settato su no. Si tratta della voce Which Blank Windows con i parametri:
End of Line
Rest of Line
all.
Se desideri ottenere lo stesso effetto del Testo compresso come nel vecchio dos, seleziona All. Adesso puoi tranquillamente premere sempre i tasti della barra braille che incrementano o decrementano la lettura di 40 caratteri, tutte le righe bianche o le mezze righe bianche verranno saltate. Contrariamente a quanto avveniva con il settaggio della tabella braille, questo parametro viene mantenuto anche al riavvio del pc senza dover richiamare un apposito file tramite la riga di comando. Queste regolazioni non hanno effetto nell'interfaccia grafica per la quale, a meno che non ci siano cose da regolare che non ho ancora notato, mi sembra sia stato fatto molto poco. Come dicevo in un vecchio numero, ci sono non vedenti che continuano a credere che Linux si usi solo con la riga di comando. Io invece dico che non sono tanto sicuro che con la riga di comando si possano avviare tutti i programmi. Siccome in passato c'è stato chi ha davvero sudato per imparare Linux, adesso questa persona tende a dire che un non vedente non può usare l'interfaccia grafica o addirittura che questa non esiste. Adesso che le cose possono essere facilitate, si sente sminuito, non può più considerarsi superiore ad altri non vedenti. Non condivido questo atteggiamento e penso che invece si dovrebbero spendere le nostre energie per trovare soluzioni ai problemi di accessibilità mettendo a disposizione di altri ciò che si è riusciti ad imparare. Da quel poco che ho provato, mi sembra che l'interfaccia grafica si possa usare ma che ci siano ancora tante cose da mettere a posto e che per il momento Orca, il programma che ce la fa leggere, sia molto scarno. Un'altra cosa scocciante di linux è la sua partenza, prima di poter scrivere qualcosa devi inserire un sacco di dati. L'ideale sarebbe poter mettere il tutto in un file di avvio in modo d'avere una partenza automatica. Anche in questo caso ho chiesto all'"Esperto" ma non ho ottenuto nulla che mi facesse risolvere il problema. Per il momento l'unica cosa che sono riuscito a fare è quella di mettere in un file la stringa per caricare la barra braille con brltty. Per compiere questa operazione fai così: spostati nella carrtella /bin e qui digita:
Editor nomefile
ad esempio lo puoi chiamare braille, l'estensione non serve. All'interno di questo file scrivici la stringa per caricare la barra braille ed esci con ctrl+x rispondendo sì alle domande che ti verranno poste. Questo file ti evita di digitare tutte le volte la stringa per la barra braille in linux ubuntu 7.04 e 7.10 ma non elimina le altre manovre di caricamento. Per caricare la barra con brltty digiterai solo braille o il nome di file che hai scelto. Abbiamo usato il comando editor. Questo non è il nome del programma, è per così dire un collegamento al programma (non so se in linux il termine collegamento sia giusto). In realtà abbiamo aperto il programma Nano. Da notare che anche nell'interfaccia grafica di ubuntu 7.04 e 7.10 c'è un editor di testi che non è però lo stesso editor appena usato.

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Un'altra occasione sfumata per la lettura del bios e delle schermate non accessibili con gli attuali screen reader

Ecco un'altra breve storia di un'occasione sfumata per la lettura del bios e le schermate non accessibili a causa dell'impossibilità di caricare la sintesi vocale o la barra braille. Marzo-aprile 2008: il mio amico "Io voglio tutto" mi dice d'aver trovato un programmatore in grado di risolvere l'annosa questione della lettura del bios e delle schermate scritte sopra oppure nei casi in cui è meglio non caricare barra o sintesi (vedi ad esempio le installazioni di certi programmi). Sabato 12 aprile 2008: lo stesso amico mi chiede di mettermi in contatto con il programmatore perché, a suo dire, io in certe cose me la cavo meglio. Comincia a farmi un po' di complimenti ma sono abbastanza svezzato per capire che quando uno ti dice tante belle parole sotto sotto c'è sempre un interesse personale, in questo caso era quello di darmi da gestire la patata bollente che vedremo poi. Siccome la posta in gioco era molto alta e la soluzione del problema mi era e mi è molto cara e visto che si tratta di un qualcosa che si trascina fin dagli anni '90, decido di non star lì a sottilizzare e accetto di chiamare il programmatore. Pomeriggio di sabato 12 aprile: mi capita uno di quei casini che proprio fanno star male e quindi alla sera non ero nelle condizioni migliori per telefonare ma, come dicevo, la posta in gioco era notevole ed allora... Come al solito si stringono i denti e si va avanti! Così quella sera ho avuto una conversazione molto lunga ma anche tanto piacevole con il programmatore. Visto il pessimo umore in cui ero, se ho parlato per quasi due ore è proprio perché la conversazione era interessante e piacevole perché in caso contrario... Beh, chi mi conosce sa benissimo che in certi casi taglio corto! Abbiamo parlato di cose tecniche e, purtroppo, anche di faccende burocratiche ed economiche che proprio non mi piacciono ma che in certi casi non è possibile fare a meno d'affrontare. Sbrigo subito queste ultime per togliermele dalle palle. In pratica, per realizzare il dispositivo/programma in grado di far leggere il setup e altre schermate non accessibili ai non vedenti con gli attuali screen reader ci volevano un sacco di soldi o, per meglio dire, tanti soldi per un privato ma solo qualche briciola per le associazioni per ciechi che ogni anno ne racimolano un casino. Non so valutare se ho incontrato un programmatore caro o no, tuttavia non è facile trovare una persona in grado di risolvere un problema del genere e, soprattutto, trovare uno che abbia la mentalità aperta nel volerlo fare. Più di una volta mi son sentito dire che la cosa non era fattibile ancor prima d'aver provato anche perché, sotto sotto, c'è sempre la mentalità che al non vedente certe cose non servano. Il cieco deve stare fermo lì come un salame ad aspettare il tecnico. Per ovviare al problema economico, una delle idee del programmatore era quella di coinvolgere le associazioni per ciechi anche se lui, per il momento, non aveva nessuna voglia di parlarci, l'avrebbe fatto in seguito mettendo per iscritto il suo progetto quando qualche non vedente ne avesse trovata una disponibile a finanziarlo. Da un lato capisco la sua decisione, infatti, per esperienza diretta, so bene che quando ci si mette a lavorare con le associazioni per ciechi il mal di pancia è assicurato e quindi avere già un po' la strada spianata da un non vedente che conosce l'ambiente, (che tra parentesi è molto squallido), non era poi così sbagliato. D'altra parte però è anche vero che quando si ha un'idea sarebbe giusto esporsi in prima persona ma sinceramente non me la sono sentita di controbattere su questo punto perché sono anche dell'avviso che quando si incontra qualcuno disposto a risolverti un problema si debbano anche un po' accettare le sue condizioni. Qui però arriva il motivo per cui il mio amico "Io voglio tutto" mi ha fatto conoscere quel programmatore. Voleva dare a me la patata bollente del contatto con le associazioni per ciechi e aveva detto al programmatore che ero una delle persone adatte per farlo, cosa assai errata che mi sono affrettato subito a smentire spiegandone i motivi. Da molti anni non sono più iscritto a nessuna associazione per non vedenti e quindi sono l'ultima persona che ascolterebbero. Non sono più dentro a quell'ambiente che ormai conosco solo per sentito dire e quindi non saprei a quale persona sarebbe meglio rivolgersi per una faccenda del genere. Inoltre avrei dovuto parlare in terza persona dicendo d'aver conosciuto un programmatore che è l'amico del mio amico, cosa che non mi pare corretta. Io ho imparato ad essere responsabile delle mie azioni e non di quelle altrui. Se il programmatore per il momento non voleva esporsi, certamente sarebbe stato più logico che l'avesse fatto il mio amico "Io voglio tutto" che lo conosceva certamente meglio di me che ci ho parlato una volta sola (escluso qualche messaggio di posta) e visto che si tratta di una delle persone che vanno a casa sua ad aiutarlo con il computer. Apro una parentesi: se avessi solo la metà o anche meno degli aiuti che certi non vedenti hanno per il computer e per altre cose, certamente farei molto di più. A volte passano molti mesi se non addirittura anni prima che qualcuno mi dia un'occhiata allo schermo. Poi sento quei ciechi aiutati e coccolati che si lamentano e mi viene il mal di pancia! Tornando al progetto della lettura del bios, per quanto scritto sopra non me la sono sentita di mettermi a contattare associazioni per ciechi. Per ragioni di privacy e di brevità tralascio le altre idee del programmatore atte a ragranellare i soldi per il progetto e anche i colloqui avuti con il mio amico "io voglio tutto" prima e durante l'estate. Settembre 2008: il mio amico "Io voglio tutto" mi ha detto d'aver contattato un'associazione per ciechi che a suo dire poteva essere d'accordo per finanziare il progetto. Purtroppo gli ha risposto di no perché impegnata in altre faccende. Conoscendo questo mio amico dubito che l'abbia fatto in prima persona, lui non si espone mai, anzi, le cose scabrose le delega sempre agli altri anche quando, per forza di cose, dovrebbe farle in prima persona. Forse la cosa più logica da fare era che il programmatore mettesse di tasca sua i soldi per un prototipo, avremmo avuto qualcosa di concreto e non solo parole che, per quanto belle e piacevoli, restano comunque tali. Ma ovviamente non si può obbligare una persona a fare ciò che non condivide o ciò che non si sente di fare. Oltretutto, conoscendo l'ambiente squallido dei non vedenti, non mi sento nemmeno incoraggiato ad insistere in questo senso perché, come si sa, spesso noi non vedenti snobbiamo le cose utili oppure le acquistiamo solo quando è l'usl che ce le passa per poi metterle in cantina ad ammuffire. E' un dato di fatto che spesso noi non vedenti preferiamo spendere i nostri soldi in mangiate e bevute esagerate salvo poi essere del tutto restii a tirare fuori qualche euro per ciò che serve veramente. Vorrei che fosse chiaro che non mi sento migliore e nemmeno superiore a nessuno, però, quando per forza di cose sono costretto a parlare dell'ambiente dei non vedenti ad un normodotato, sinceramente non me la sento d'ingannarlo. D'altra parte, a meno che uno non sia completamente scemo, basta avere a che fare con l'ambiente dei non vedenti per qualche mese per rendersi conto di come stanno le cose e quindi uno lo scoprirebbe anche da solo. E' un dato di fatto che diverse persone si sono avvicinate all'ambiente dei non vedenti per aiutarli o per costruire qualche apparecchio utile ma spesso se ne sono andate schifate e scontente del comportamento di certi ciechi pronti sempre alla polemica, al litigio, a volere tutto gratis eccetera. Cose tecniche: dopo tanti anni finalmente quel 12 aprile ho potuto parlare con una persona che riuscisse veramente a capire il problema. Senza entrare nei dettagli, il programmatore mi ha spiegato che avrebbe portato l'immagine della schermata del computer da regolare ad un secondo pc tramite un grabber video collegato all'uscita vga del primo computer e alla porta usb del pc in cui risiede il programma per la cattura delle schermate. Fin qui nulla di nuovo, infatti ho già parlato di questo apparecchio nel numero 66 e a quanto pare esiste per davvero. Le cose più importanti sono invece l'uso di ocr molto veloci e precisi che non hanno nulla a che vedere con Omnipage e Finereader, ma soprattutto la possibilità di sincronizzare le operazioni in modo da poter fare agevolmente le regolazioni senza doversi sorbire tutta la lettura della schermata ad ogni pressione di un tasto. Per ulteriori dettagli di questa faccenda vedi l'articolo su Sirecognizer del numero 61 di fuori serie. Poi il programmatore proponeva anche un altro accorgimento per capire quando le schermate vengono aggiornate che non ho capito fino in fondo e che mi sembrava un po' superfluo ma come spesso accade, per giudicare un qualcosa bisognerebbe prima provarla. Avevo dato la mia disponibilità a testare l'apparecchio gratuitamente non appena ci fosse stato un prototipo. Facevo anche notare che era opportuno testare il programma con la barra braille visto che, ad esempio, in un bios per chi legge correntemente il braille è molto più facile fare i settaggi leggendo le informazioni con le dita piuttosto che seguire una sintesi che parla inglese. Sarei stato molto più adatto a fare questo tipo di test rispetto al mio amico "Io voglio tutto" che il braille lo usa molto poco. Purtroppo le cose non sono andate come avrei voluto e mi dispiace non solo per i motivi scritti sopra ma anche perché mi sembrava che la persona sapesse il fatto suo e che fosse sicura di arrivare a risolvere il problema anche perché aveva già fatto dei test per capire se quanto andava dicendo era effettivamente fattibile e sembrava proprio che lo fosse.

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Radioregistratori, piccoli impianti e nuovi supporti: considerazioni tecniche e sociali

Sono ormai molti mesi che i mass media ci bombardano con la notizia del caro vita dicendo che le famiglie non arrivano a fine mese, prima dicevano alla quarta settimana, adesso sono passati alla terza. Sarà tutto vero? Beh, almeno che uno non sia del tutto rincoglionito, non c'è bisogno che la televisione ci venga ad avvisare che i prezzi sono aumentati, basta andare a fare la spesa! Però è altrettanto vero che alla terza e alla quarta settimana del mese qui in Italia per strada non si vedono persone mezze morte di fame o addirittura decedute, anzi, si vedono persone belle grasse che gironzolano con l'automobile anche in piena estate quando invece la bella stagione indurrebbe a fare un po' di movimento, alla faccia del caro benzina! Forse qualcuno ricorderà la crisi economica del '93 quando sembrava che le persone dovessero morire di fame da un momento all'altro ma, grazie a Dio, non era così. E non sono morti di fame nemmeno quel cieco e la moglie che in quell'anno durante la cena qui a casa mia non facevano altro che disperarsi per il caro vita. Ci sono Paesi in cui di fame si muore veramente e non solo a parole, sarebbe giusto tenerne conto e soprattutto fare qualcosa per migliorare la situazione. Cosa c'entra tutto questo con i radioregistratori è presto detto. Al di là che si riesca ad arrivare alla fine del mese o meno, credo sia un dato di fatto che oggi diverse persone hanno meno soldi da spendere rispetto a qualche anno fa. Proprio per questo sarebbe logico cercare di spenderli in maniera intelligente acquistando oggetti funzionali e duraturi in modo da non dover ripetere la spesa di lì a poco tempo. Purtroppo spesso le cose non vanno così, eccone i motivi. Un tempo c'era la dittatura che per fortuna siamo riusciti a debellare. Adesso però ne abiamo una di più subdola e meno visibile, è la dittatura del profitto smodato e privo di rispetto per la persona. Difficilmente riusciremo a scrollarci di dosso questo tipo di dittatura. Con questo punto fermo dico quanto segue: perché, pur avendo meno soldi, continuiamo a riempirci la casa di ciarpame? Spesso ne siamo costretti perché il mercato offre solo quello, è il caso degli esempi che farò più avanti. In altri casi siamo talmente martellati dalla pubblicità che quando andiamo al supermercato siamo ipnotizzati e compriamo ciò che ci hanno detto di acquistare anche se non ci serve o non ci piace. In altri casi la pubblicità riesce a farci sentire un bisogno che in realtà non abbiamo ma... Oppure, e qui gioca anche un fattore di scarsa stima di Sé, a volte per non sentirci diversi dagli altri acquistiamo anche quello che a noi non interessa. In altri casi ancora siamo costretti ad acquistare un oggetto perché quello vecchio non è più compatibile, tecnicamente lo potrebbe essere ma la dittatura del profitto ha deciso il contrario. L'attaccamento al denaro e il continuo martellamento dei mass media sul caro vita e la necessità di risparmiare, fanno sì che certe persone quando entrano in un centro commerciale guardino solo il prezzo scegliendo sempre e comunque l'oggetto che costa meno senza badare minimamente alla qualità e se l'oggetto in questione soddisfa le proprie esigenze. Se ho l'esigenza reale d'avere una determinata cosa, il prezzo dovrebbe essere uno degli ultimi parametri che guardo. Intendo dire che guardare il prezzo mi serve solo a sapere se me lo posso permettere o no, ma che non ha senso acquistare un qualcosa dal prezzo adatto alle mie tasche se questo qualcosa non soddisfa le mie esigenze. Ci sono poi casi in cui il prezzo dice poco: infatti non è detto a priori che un oggetto più caro sia anche migliore come prestazioni e viceversa. Ma visto che la gente continua a badare solo al prezzo, i produttori, per l'effetto della concorrenza che in molti casi è sleale, tendono a produrre oggetti a prezzo sempre più basso. Siccome i signori del profitto non vivono d'aria, anzi a quei signori il danaro piace più di ogni altra cosa, è ovvio che per star dentro alle spese riducano la qualità degli oggetti. In altri casi si fanno lavorare i bambini o le persone per moltissime ore al giorno in condizioni disumane, pensaci quando trovi certi oggetti dal prezzo bassissimo! Se a te quell'oggetto costa 10 euro, a quanti euro l'ha venduto il produttore? E come è riuscito a pagare la manodopera con un prezzo così contenuto? Ma senza arrivare a questi eccessi, che purtroppo però ci sono, ecco qualche esempio di come a volte siamo costretti a riempirci la casa di ciarpame. Radioregistratori e piccoli impianti: stai ascoltando una trasmissione alla radio che ti interessa, sì, lo so, ormai sono poche ma qualcosa c'è ancora. Per esempio, puoi incavolarti ascoltando i nostri politici tramite radio radicale, istruirti con molte interruzioni pubblicitarie ascoltando radio 24, sentire un po' di buona musica su rai 3 e purificarti l'anima con radio Maria che, contrariamente a quanto si dice in giro, non trasmette solo rosari ma anche tante trasmissioni di argomenti vari che dovrebbero essere ascoltate soprattutto da quelle persone che sparlano della chiesa solo per sentito dire. se non altro si farebbero un'idea propria senza simmiottare i giornali, i tg o il politico di turno imbottito di droga. Come dicevo, stai ascoltando una trasmissione alla radio e ti squilla il telefono oppure viene qualcuno a cercarti. Se la trasmissione ti interessa in modo particolare, qual'è la cosa più semplice da fare? Quella di premere il tasto rec di un radioregistratore ed ascoltarla in differita. Un radioregistratore può essere comodo anche per ascoltare qualcosa fin che si sta facendo un lavoro manuale senza avere le cuffie in testa che, anche se magari prive di filo, a chi non vede fanno perdere l'orientamento e ti fanno sbattere su qualche spigolo con infinite imprecazioni. Gli unici apparecchi di questo tipo che si trovano ancora sono nella fascia economica, più o meno dai 35 ai 70 euro o qualcosa in più, poi il radioregistratore con cassetta non c'è più, ci sono solo quei piccoli impianti con radio e cd. So bene che le cassette audio sono superate e non ho nessuna nostalgia per esse vista la scarsa qualità meccanica, il fruscio e la difficoltà di ricerca di una determinata sezione. Il guaio è che le cassette audio sono state sostituite col nulla o in altri casi sono state sostituite malamente. E' il caso di quei piccoli impianti con radio e lettore cd ma senza cassetta con i quali non ci puoi fare niente, puoi solo ascoltare cose fatte da altri o al massimo sentire un cd che hai prodotto precedentemente con il computer. Ci sono dei piccoli impianti con presa usb nella quale puoi infilarci una pen drive con i tuoi file ma si tratta sempre di cose prodotte in precedenza con il computer. Insomma: apparecchi del genere non servono certo a sbizzarrire la tua creatività. Prova a pensare: il profitto di pochi inibisce la creatività di molti. E' una cosa su cui riflettere, non ti pare? In altri casi, ma non in quello dei radioregistratori, la cassetta è stata sostituita da una sd card certamente più capiente e priva di problemi meccanici come abbiamo visto quando ho descritto il registratore Edirol r-09 il quale però, pur essendo un ottimo apparecchio dal punto di vista del suono, non soddisfa una delle esigenze più banali come descritto di seguito. Stai registrando una persona che ti sta leggendo qualcosa che ti interessa, magari un qualcosa di abbastanza lungo. Come è normale che capiti, ad un certo punto la persona si inceppa nella lettura. La cosa più logica da fare sarebbe quella di riavvolgere un po' la registrazione e sovraincidere la parte sbagliata con quella corretta. Ed invece non lo puoi fare. L'edirol r-09 prevede la cancellazione di una cartella o di un file ma non di un frammento di file. Come vedi, non sempre le cose nuove si adattano a tutte le esigenze e non sempre le cose nuove sostituiscono in tutto e in meglio quelle vecchie, pensaci prima di gettare via qualcosa, potresti rimpiangerlo quando meno te lo aspetti! Tra l'altro, anche se l'r-09 avesse la possibilità di cancellare un frammento di file, bisognerebbe che questa funzione fosse molto pratica perché non puoi star lì a fare tic tic tic per cinque minuti ogni volta che una persona sbaglia a leggere qualcosa. Torniamo ai radioregistratori. Un tempo c'erano apparecchi che erano dei veri piccoli impianti, c'erano quelli con uno o due microfoni incorporati che ti permettevano di registrare qualssiasi cosa, ad esempio un brano musicale suonato da te o la lettura di un libro. Avevano gli ingressi per uno o due microfoni, ne avevo uno con ingresso microfonico a volume regolabile, con l'ingresso linea e addirittura l'ingresso per il giradischi. Adesso hanno tolto tutto, e l'unica cosa che si può fare è quella di star lì ad ascoltare ciò che hanno fatto gli altri a meno di non aver prodotto dei file con il pc. Questo non è progresso tecnico, è progresso del profitto e mancanza di creatività che riempie le nostre case di ciarpame e le discariche di spazzatura. In linea generale, gli apparecchi più economici hanno ancora la sintonia manuale, cosa che preferisco perché permette a chi non vede un maggiore orientamento tra le stazioni radio e una selezione più rapida. Qualcuno ti dirà che adesso si usa la sintonia digitale perché più selettiva, sono tutte balle! Ho un sintonizzatore con sintonia manuale comprato alla fine del 1982 o agli inizi del 1983. Come antenna basta metterci un pezzo di filo per ricevere bene tutte le radio e anche quelle che con altri ricevitori non prendi ed avere una selettività che non ha nulla a che fare con il ciarpame venduto oggi e senz'altro migliore o comunque uguale a certe sintonie digitali di buona qualità. La verità è che costruire una sintonia digitale costa meno di una buona sintonia manuale e forse anche di una sintonia manuale mediocre. Un giorno ero dal barbiere e mi sono stupito. Era lì che sintonizzava una radio con sintonia digitale: tic, tic, tic, tic, tic, tic. Ad un certo punto sbotta: "ma non erano meglio le radio con la manopola"? Così ci siamo messi a parlare di questo argomento e anche lui preferiva quelle con sintonia manuale, quindi non sono solo i non vedenti ad avere certe esigenze ma se il mercato non propone altro... Sei costretto a riempirti la casa di ciarpame! Oltre a un minore orientamento, per chi non vede la sintonia digitale può costituire un altro problema. In queste radio c'è la possibilità di memorizzare le stazioni preferite. A causa della configurazione dell'apparecchio, non sempre per chi non vede è semplice sapere se stai scorrendo tutte le stazioni o solo quelle memorizzate. Non ho molta esperienza in merito ma a tale proposito magari prova a vedere se ci sono apparecchi che all'accensione partono sempre con la stessa sezione, cioè o con tutte le stazioni oppure con quelle memorizzate. Faccio notare che per ovviare a questi problemi non sarebbero necessarie delle grosse modifiche agli attuali apparecchi. Per esempio basterebbe inserire un beep di frequenza acuta quando si commuta l'apparecchio nella sezione memoria e uno di frequenza grave quando si è nella sezione di sintonia continua. Oggi che si fa tutto con circuiti integrati, circuiti smd e software, una modifica del genere sarebbe quasi a costo zero, l'unica cosa che manca è la volontà politica di farla. Esempi pratici di come il prezzo basso sia quasi sempre una fregatura. Due anni fa. Radioregistratore Sansui, 48 euro. Caratteristiche: registratore a cassette, radio am fm con sintonia manuale, lettore di cd, cd-r, cd-rw, mp3 e telecomando, presa per cuffia, alimentazione batteria e corrente, garanzia due anni. Bello? Su carta certamente sì, se avesse avuto un microfono e un ingresso linea sarebbe stato il massimo ma oggi sono cose che non si possono chiedere ed allora... In pratica: registratore dal suono schifosissimo la cui meccanica si scasserà qualche mese prima della scadenza della garanzia dopo aver trascinato forse solo un centinaio di cassette. Suono generale dell'apparecchio schifoso, sintonia con selettività schifosa e lettore cd che non permette la ricerca veloce all'interno di un brano. Praticamente un apparecchio dal prezzo basso che non dà soddisfazione con una durata bassissima adatta a rimpinzare le discariche già stracolme di ciarpame, alla faccia del risparmio, del progresso e della salvaguardia dell'ambiente!
Nota per il mio amico "Io voglio tutto": la marca Sansui esiste per davvero, non c'è solo la Samsung come dici tu, cercare in internet per credere. Come vedi c'è sempre qualcosa che ti manca!
Aprile 2008: radioregistratore a cassette con lettore cd Philips, prezzo circa 35 euro (ora non ricordo esattamente). Registratore abbastanza schifoso, radio am fm con sintonia manuale abbastanza selettiva ma durissima da spostare che se non stai attento rischi di saltare qualche stazione a causa dello sforzo per smuoverla. Per fortuna che la manopola ha delle tacche perché altrimenti d'estate, con le mani sudate, sarebbe quasi impossibile regolarla. Non ho mai trovato una sintonia così dura! Le mie cognizioni tecniche non mi permettono di sapere il motivo per cui ci debba essere una sintonia così restia a spostarsi, non erano così nemmeno quelle delle vecchie radio a valvole! Suono della radio e del lettore cd abbastanza buono (ovviamente per ciò che si può pretendere con quel prezzo). Purtroppo però il lettore cd non legge i riscrivibili e nemmeno gli mp3, roba da matti! Il modello un po' più costoso legge gli mp3 (e forse anche i cd-rw), continua ad avere la sintonia manuale durissima ma è senza registratore a cassette. Per il resto è identico al modello inferiore. Furba la Philips! Per farti ascoltare gli mp3 ti aumenta il prezzo copiando solo un po' di software in più rispetto al modello inferiore, software fatto chissà da quanto tempo e quindi con costo zero. Ti toglie la parte meccanica dell'apparecchio, cioè una delle parti più costose, e quindi ci guadagna un casino! Sempre nell'aprile scorso, in quel stramaledetto centro commerciale c'era un radioregistratore con cassette a 38 euro di marca vaga, si chiama Mp-man, oppure Mp man e anche semplicemente Man a seconda del posto e del sito in cui leggi la marca stessa. Il modello è il csd-mp18 solo che attualmente, 16 settembre 2008, con quel modello, in internet trovi anche un radioregistratore della Scott di colore rosso oppure blu a 41 euro che legge anche i cd-rw, cosa che invece non fa l'mp-man scritto sopra. Chissà poi effettivamente da chi è prodotto tutto questo ciarpame! Comunque, l'mp-man dell'aprile scorso, ha un registratore a cassette schifosissimo, il suono generale dell'apparecchio è abbastanza brutto, la sintonia manuale della radio am fm è poco selettiva per la modulazione di frequenza, il lettore cd mp3, oltre a non leggere i cd-rw, è instabile, fa fatica a partire e gli basta poco a fermarsi a causa del coperchio meccanicamente scadente. Ad esempio, basta che distrattamente ci metti una mano sopra per far sì che il cd non parta più visto che il coperchio tende a muoversi ed andare verso l'interno disinserendo così l'interruttore che sblocca e blocca il lettore cd. Non possiede la presa per cuffia. Insomma, un altro po' di ciarpame da aggiungere presto alle nostre discariche! Quando parlo di scarsa selettività della sintonia, mi riferisco in modo particolare all'fm. Stranamente, oggi che l'am è poco usata, questi apparecchi sembrano funzionare abbastanza bene in tale banda, cosa da matti! Un'altra caratteristica comune a questi apparecchi è l'uscita molto bassa del lettore cd (cosa che si verificava anche diversi anni fa), tanto che con certi dischi registrati molto bassi è quasi impossibile avere un ascolto decente (vedi ad esempio il cd della colonna sonora del fil Mission di Ennio Morricone). Sempre nell'aprile scorso c'era un radioregistratore con cassetta della Sony che, se non ricordo male, costava quasi 60 euro ed aveva però la sintonia digitale ma non ho avuto modo di provarlo. Sempre in quel periodo in catalogo ed in internet c'era un radioregistratore con cassetta della Grundig che costava intorno ai 70 euro con sintonia manuale, lettore mp3 e cd riscrivibili che sarebbe stato utile provare visto che un tempo la Grundig aveva una sintonia selettiva, ma nei centri commerciali quando dicono che una cosa arriva significa il contrario. Oggi in internet ne ho visto uno di marca strana che pur continuando ad avere la cassetta e la sintonia manuale, aveva anche la porta usb e costava 85 euro, immagino che il prezzo maggiorato sia proprio per l'interfaccia usb. Risparmio di energia: si fa un gran parlare di risparmio di energia anche se a volte se ne parla a sproposito. Le associazioni degli ambientalisti insistono nel dire di staccare la spina o di usare una presa a ciabatta con interruttore per quegli apparecchi che restano in stanby e che quindi continuano a consumare anche quando non li usiamo. Questo è vero ma sono pochi a dire che anche gli apparecchi privi di standby sono solo apparentemente spenti. Anche se stiamo parlando di milliampere, e quindi di correnti bassissime, è un dato di fatto che l'interruttore per accendere e spegnere un apparecchio non viene mai posto sul primario del trasformatore con la conseguenza che se non stacchi la spina questo continuerà a funzionare anche quando l'apparecchio è spento. Ci sono casi in cui il consumo di energia del trasformatore di un apparecchio spento è più o meno uguale di quando l'apparecchio è acceso. Ecco le misure che ho svolto con uno strumento che non sarà perfetto ma... sempre meglio di niente! Ho misurato l'assorbimento del radioregistratore Philips e dell'Mp-man descritti sopra. Da spento, il philips consuma circa 20 milliampere che rimangono tali con radio e cassetta accesi a volume medio. Dico circa per effetto delle fluttuazioni e dell'instabilità dello strumento di misura. Non so se sia una disfunzione dello strumento di misura in uso, ma sembra addirittura consumare leggermente meno quando la radio è accesa rispetto a quando l'apparecchio è spento. A volume alto andiamo circa a 27 milliampere. Il lettore cd consuma circa 31 milliampere a volume medio. Il radioregistratore Mp-man da spento consuma circa 49 milliampere (quindi più del Philips con il lettore cd acceso a volume medio). Anche in questo caso, sembra consumare leggermente meno quando viene accesa la radio e il registratore a volume medio, circa 47 milliampere. Sembrano addirittura diminuire di qualche numero a volume alto ed ascoltando un cd ma, come ripeto, non vorrei fosse un fenomeno dovuto a qualche malfunzionamento dello strumento di misura (ad esempio un'interferenza, booohhhho). Chissà se il mio amico che viene chiamato "Ricercatore" mi sa dare una spiegazione! In sostanza, ascoltando la radio con l'Mp-man consumi grosso modo come quando adoperi il cd o come quando l'apparecchio è spento ma collegato alla presa elettrica. Certo è che gli apparecchi consumano anche da spenti e che se moltiplichiamo tutti gli apparecchi presenti in Italia... Beh, in un giorno un bel po' di energia va a farsi friggere solo per non aver messo l'interruttore sul primario del trasformatore, cosa dal costo identico agli attuali interruttori. Conclusione: le radio con registratore a cassetta stanno scomparendo. Salvo eccezioni, trovi solo del ciarpame. La cassetta è stata eliminata senza essere sostituita. Tuttavia, anche quando in altri tipi di apparecchi è stata sostituita con una sd card, può capitare che per certi tipi di registrazione la modalità impiegata da quegli apparecchi non sia idonea (vedi l'esempio dell'Edirol r-09). Dagli esempi riportati sopra, è chiaro che il prezzo basso e le mille prestazioni non esistono anche se c'è ancora chi continua a credere a babbo Natale. Avrai notato che se un apparecchio dal prezzo basso va abbastanza bene per una determinata funzione, per contenere i costi è scadente in altre funzioni oppure vengono tolte delle prestazioni (vedi Philips con un suono decente ma senza lettore mp3, vedi Mp-man al quale manca la presa per cuffia). Alla faccia del risparmio energetico, del rispetto dell'ambiente eccetera, stiamo riempendo le nostre case e le discariche di ciarpame. Sarà possibile fare qualcosa per cambiare questa brutta situazione?

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Trasmettitore fm per autoradio

In un sito francese ho trovato l'apparecchio in oggetto ma ce ne sono tanti anche su ebay, dove costano davvero poco, (e probabilmente li trovi anche in altri siti). A guardare le istruzioni, in francese ed i inglese, questo trasmettitore di marca cinese e modello tm-1300 sembra un apparecchio bellissimo. Stereo, suono 3d, display lcd, possibilità di selezionare 205 frequenze partendo da 87.5 fino a 208 mhz e controllato da una cpu. Viene alimentato tramite l'accendisigari dell'auto o con la porta usb del computer. Qui si pone il primo interrogativo: nelle istruzioni c'è scritto di alimentare l'apparecchio con una tensione da 9 a 12 Volt, assorbe 60 milliampere. Per quanto riguarda l'automobile ci siamo, visto che la batteria di quest'ultima fornisce i 12 Volt. Non ci siamo invece con la porta usb che ha una tensione di soli 5 Volt. D'accordo, avranno inserito un circuito stabilizzatore ma allora sarebbe stato giusto scrivere che l'apparecchio può essere alimentato con una tensione minima di 5 Volt. Lo scopo di questi apparecchi è quello di inviare un segnale audio proveniente dal lettore mp3, dall'ipod o qualsiasi altro apparecchio portatile all'autoradio. Per fare ciò si collega il lettore mp3 al trasmettitore (nel mio caso tramite un jack stereo), il quale poi invierà il segnale all'autoradio nella frequenza stabilita. Il modello che ho provato, oltre al display in cui si vede la frequenza selezionata, ha quattro pulsanti. Uno accende e spegne l'apparecchio dopo una pressione di 2 secondi. Serve solo quando non c'è un segnale in ingresso al trasmettitore perché in presenza di segnale l'apparecchio si accende automaticamente mentre in assenza di segnale si spegne dopo un minuto. Il secondo pulsante seleziona ciclicamente le frequenze seguenti: 87.5, 93.5, 99.5, 105.5 mhz. Praticamente sono quattro posizioni, alla prima accensione l'apparecchio si trova sugli 87.5 e mantiene la frequenza impostata al suo spegnimento. I due pulsanti rimanenti servono a scorrere avanti e indietro le frequenze con passo di 0.1 mhz. Per tanto, se ad esempio desideriamo trasmettere sulla frequenza di 98 mhz, il modo più semplice è quello di impostare la frequenza di 99.5 tramite il secondo pulsante e poi tornare indietro fino a 98 tramite l'apposito pulsante dell'ultima coppia descritta. Ma potremmo anche regolare la frequenza su 93,5 con il secondo pulsante e poi andare avanti con passo di 0.1 mhz fino a 98 tramite l'apposito pulsante anche se l'operazione diventa più lunga. Tenendo presente quanto scritto fin qui, non è impossibile usare un apparecchio del genere anche senza vedere il display. La prima cosa da fare è quella di sintonizzare la nostra radio fm in una frequenza libera, sarebbe bene che fosse libera la frequenza degli 87.5 anche se magari non intendiamo usare proprio quella. In tal modo, quando accendiamo il trasmettitore, siamo già sintonizzati. Per variare la frequenza basta tenere conto di quanto scritto sopra per quel che riguarda i tasti e ci si riesce benissimo. Al posto dell'accendisigari o della porta usb, pensavo di alimentare il trasmettitore con un alimentatore ed un cavo adeguato e di portare segnali audio se non proprio per tutta la mia abitazione almeno nella stanza in cui lavoro ma non è così. La portata di questo trasmettitore è veramente minima, basta spostarsi dall'apparecchio per circa due metri per perdere il segnale. La cosa dipende anche dalla sensibilità del ricevitore che stai usando e dalla presenza o meno di segnali radio vicino alla frequenza in uso. Il suono è scadente, vengono ampiamente tagliate le frequenze acute e basse e lo si nota anche con una radio di poco conto. In assenza di segnale la portante ha il classico fruscio delle stazioni radio stereo con segnale debole o regolate male, tanto valeva farlo mono ed avere un segnale migliore. Tenendo presente che oggi ci sono autoradio con porta usb nella quale puoi inserire una pen drive con tantissimi mp3, mi sembra un apparecchio poco utile.

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Rivalutato il registratore di suoni di windows

In un vecchio numero definivo questo programma un giocattolino perché non era possibile registrare file lunghi, e tuttavia mi sono dovuto ricredere non solo per la lunghezza dei file ma anche per altre cose. Per usare speditamente il programma è utile etichettare i grafici in modo che jaws dica i pulsanti. Sono pochi e con un minimo di ingegno li puoi etichettare da solo provando le funzioni che svolgono. Prima che apparisse su pcciechi il metodo per registrare file lunghi, il mio amico Gianfranco (che a quei tempi non era certo un esperto di computer) aveva già scoperto l'arcano che riassumo così. Per poter registrare a lungo, registratore di suoni ha bisogno di un file lungo già esistente, praticamente un contenitore in cui mettere i dati. Per ottenerlo puoi giocare con il cambio di velocità del registratore stesso allungando il file di default o più semplicemente puoi farti dei file vuoti con una durata prestabilita tramite un altro registratore di file wav. Una volta aperto un file del genere, il registratore di suoni lo riempirà con la registrazione attuale. Ciò che desidero maggiormente sottolineare è invece quanto segue. In questi giorni sto lavorando con file wav e spesso devo tagliare la fine di un file o tenere solo una parte di esso. Contrariamente a quanto succede con altri programmi, con il registratore di suoni non serve star lì a selezionare il pezzo da tagliare, cosa che non è sempre molto facile per chi usa jaws. Per esempio, dovendo tagliare l'ultimo pezzo di un file, con registratore di suoni basta cliccare sul pulsante che ti porta al termine del file stesso. Con la barra della percentuale del file ed il tasto play e stop, andrai nel punto da tagliare. Puoi fare questa operazione sia quando sei in stop e quando sei in play sentendo ciò che stai facendo. Per spostarti velocemente usa pagina su e pagina giù. Jaws smette di parlare per un po' ma poi si riprende, forse è un problema di scarsa memoria. Stabilito il punto su cui agire, dal menu modifica scegli se tagliare il file prima o dopo la posizione corrente, tutto qui. Come annunciato su pcciechi ma già scoperto dal mio amico Gianfranco, con registratore di suoni è anche possibile salvare il file in mp3. Da Salva con nome clicca su Cambia, nella casella combinata Formato che troverai tra le opzioni successive seleziona mpeg layer 3 e poi procedi con il salvataggio del file come al solito continuando anche a dare l'estensione .wav, il programma non accetta l'estensione mp3. Naturalmente, se adesso andrai a suonare il file creato con winamp o altro lettore di file, non sentirai un fico secco visto che il programma si aspetta dei dati nel formato wav mentre invece sono stati scritti in mp3. Basta rinominare il file con estensione mp3 per farlo funzionare.

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