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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Mb408l, Mbcom e driver per Jaws
Mbcom è il programma per trasferire
parametri e codice/firmware da disco alla barra braille mb408l e viceversa
utilizzabile da dos reale. Le istruzioni non lo dicono però l'ultima versione
del firmware può essere trasferita solo con l'ultima versione di mbcom, la
2.3. In caso contrario, il programma si lamenta per la dimensione errata del
file. In effetti, l'ultimo firmware è leggermente più grosso: 196.620 al posto
di 196.608. Per tanto, se dopo aver aggiornato il firmware desideri tornare ad
una versione precedente, lo potrai fare solo con una versione di Mbcom più
vecchia, ad esempio la 2.2. Con la versione 2.2 di Mbcom non potrai però
inserire l'ultima versione del firmware. Adesso, ogni versione di firmware non
è più costituita da due serie soltanto come abbiamo visto nel numero 63, è
stata aggiunta la terza serie valida per le attuali mb408l prive delle due
celle per i caratteri di controllo che vengono simulate attraverso un apposito comando nelle celle di lettura. Questa serie di firmware inizia col
numero 7 e per tanto l'ultima versione del firmware è la 766, la 566 e la 266
da usarsi ognuna con l'apposita mb408l. Con l'ultima versione del firmware non
è più necessario modificare la velocità della porta nel file jwf.ini di jaws
come abbiamo visto nel numero 63, basta inserire nella cartella principale di
jaws la versione 3.0.0.0 del driver mb408sl.jlb adatta anche per il bluetooth.
La velocità della porta si adeguerà a 38400 senza tuttavia modificare il file
jfw.ini che al suo interno continuerà ad avere le impostazioni della porta a
19200 che non verranno usate da jaws. Quando scarichi l'ultima versione del
firmware di mb408l, l'ultima versione del driver per jaws la trovi nella
cartella jaws_mb408bt. Per aggiornare jaws 8, rimasto al vecchio driver, oltre
a mettere il file mb408sl.jlb aggiornato nella cartella principale di jaws,
più ordinatamente lo puoi inserire nel percorso:
\drivers\braille\mb408sl
che parte sempre dalla cartella principale del programma.
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Installare Linux ubuntu 7.04 e 7.10 senza togliere xp
Le informazioni di questo articolo provengono dalle mie esperienze e da contatti e prove svolte al telefono con una persona che sta iniziando ad usare
Linux. Per comprendere fino in fondo quanto scritto di seguito devi conoscere
un po' il sistema Linux o leggere, se non l'hai fatto, l'articolo su questo
argomento pubblicato nel numero precedente. Consiglio la lettura di quanto
segue anche a chi non ha nessuna intenzione di installare Linux, può sempre
capitare di dover operare in computer con questo sistema.
Prima dell'installazione
Se la barra braille mb408l collegata alla seriale non si carica, la causa
potrebbe dipendere dal codice/firmware attualmente in uso. Infatti, il comando
non funziona se mb408l sta usando la versione di firmware 262 o
562 a seconda dei caratteri piezzoelettrici presenti nella barra. Funziona
invece con le versioni vecchie del firmware e con l'ultima versione, la 266 e
la 566. Non ho esperienza con il firmware 766 adatto alle mb408l prive delle
celle per i caratteri di controllo (vedi il paragrafo precedente su mb408l). In alternativa al collegamento seriale, per le mb408l che lo possiedono, potresti utilizzare il bluetooth del quale però non ho esperienza.
Brltty di Linux serve anche al collegamento delle barre braille tramite porta usb e con esso puoi decidere se inviare i segnali acustici relativi ai comandi della barra braille all'altoparlante pc, alle casse del computer o via midi.
a
sintassi per il bluetooth o per le porte usb l'ho letta ma non la ricordo e
quindi, se non riesci a caricare la barra braille e vuoi scoprire la sintassi
del comando leggendo con la sintesi, fai così: una volta caricato il cd come
scritto nello scorso numero, resta nella sezione grafica di linux e premi
alt+f2 per eseguire un comando e scrivi:
gnome-terminal
andrai in un ambiente semigrafico dove puoi digitare dei comandi anche se
nella parte superiore dello schermo c'è una barra dei menu. Inoltre, contrariamente a quando aprivamo l'ambiente della riga di comando con ctrl+alt+f1,
qui la sintesi continua a parlare e la nota del beep per segnalarti la fine
corsa del cursore è un po' più grave rispetto al terminale di solo testo
(quello che nello scorso numero ho chiamato consolle). Lo stesso ambiente di
gnome-terminal lo puoi raggiungere dal desktop (alt+f1), agendo nel menu
Accessori.
Nota: ci sono sei terminali di solo testo (ctrl+alt+f1...f6) e ne
puoi aprire anche più di uno contemporaneamente ma forse non è il caso di
farlo quando usi Linux da cd a causa delle limitate risorse.
Torniamo a gnome-
terminal. Un modo per uscire da
gnome-terminal è quello di scrivere exit ed invio. Restando in questo ambiente, per leggere il manuale in inglese di brltty, cioè il dispositivo che serve
per la barra braille, scrivi:
man brltty
ti appare la prima schermata, invio scorre in basso di una riga, lo spazio di
una schermata, la q ti fa uscire. per un riepilogo delle opzioni digita invece:
brltty -h
Leggendo i parametri di brltty puoi notare che alcuni di questi servono per le
tabelle braille. Anche se linux la chiama diversamente, la tabella braille
caricata per default è quella americana, che brutta! Per quanto dirò qui
sotto, senz'altro l'avevo provata nel '99 quando ho acquistato la mb408l ma
non la ricordavo e soprattutto non pensavo che fosse così schifosa! Se non ti
vergogni ad usare il dos, c'è anche chi si vergogna di queste stupidaggini,
carica la mb408l in quell'ambiente e premi f2 lungo della barra braille. Ti
appare il menu per cambiare il font braille nel quale ti sposti con i soliti
tasti di navigazione; quando trovi la tabella americana, premi f0 per confermare. Ti piace? Ti consiglio vivamente di tornare alla euro437! Torniamo a
linux. Se hai caricato la barra braille, puoi caricare una tabella migliore
rispetto a quella di default anche se per il momento non sono in grado di fare
in modo che la cosa avvenga automaticamente all'avvio di linux. Ci sono due
modi per cambiare tabella, eccoli. Da un terminale di solo testo,
(ctrl+alt+f1) premi f0 della barra braille. Ti si apre un menu nel quale è
possibile selezionare varie voci tramite le frecce della barra braille. F3 ed
f4 della barra braille scorrono le opzioni della voce selezionata, mentre f0
premuto nuovamente ti fa tornare alla visualizzazione normale. Anche scegliendo yes prima di uscire, le impostazioni saranno attive solo per la sessione di
lavoro corrente. Comunque, dal menu visto sopra scegli text table; a fianco di
questa sigla c'è il nome della tabella selezionata. Premi f3 della barra
braille fino ad avere la tabella text.de.tbl cioè quella tedesca, equivalente
alla euro437 (almeno mi pare, non ho controllato tutti i codici), poi salva.
Un altro modo è quello di caricare direttamente la tabella desiderata ma
ovviamente ne devi conoscere il nome che puoi leggere scorrendo l'elenco dei
file con estensione tbl presente nella cartella
/etc/brltty
tramite il comando ls. Per caricare direttamente una determinata tabella
scrivi:
sudo brltty -b md -t text.de.tbl -d ttyS0
In pratica, al comando scritto nel numero precedente abbiamo aggiunto l'opzione -t ed il nome della tabella. Con una tabella decente, finalmente puoi
leggere bene sentendoti più sicuro per l'installazione. La guida ufficiale di
ubuntu non dice nulla a riguardo dell'installazione con sintesi e barra braille. Il vedente installa Linux come segue: quando il cd parte, appare il logo
del sistema operativo e dopo un po' verrà caricato il sistema che andrà al
desktop marrone. Per accelerare i tempi, che tra l'altro sono più lunghi nella
versione 7.10, basta dare invio quando appare il logo di Linux, cioè non
appena parte il cd. In alto a sinistra del desktop c'è la scritta Install che
ovviamente fa partire l'installazione con le stesse schermate usate da chi non
vede che descriverò in seguito. Oltre alla guida ufficiale ho cercato un po'
in internet per vedere se trovavo qualcosa a riguardo dell'installazione con
la barra braille trovando solo gli articoli di pcciechi.
Nota: quando sono in
internet la mia pazienza è molto limitata e quindi non è escluso che cercando
si trovino altre informazioni.
Comunque ho utilizzato i passaggi scritti in
pcciechi dello scorso anno per installare il sistema ai quali però qui di
seguito aggiungerò altri dettagli compresi quelli per la versione 7.10. Oltre
a digitare del testo, durante l'installazione ti sposterai con le frecce e con
tab come in windows. Il pulsante Avanti a volte viene scritto Avant ma penso
sia un problema di accessibilità di orca (lo screenreader in modalità grafica
di linux ubuntu). Per quanto riguarda la versione 7.10 di ubuntu, in giro ci
sono due cd. Quello scaricabile dal sito ufficiale,
www.ubuntu.it
ha l'etichetta:
ubuntu 7.10 i386
ed è riconoscibile anche perché la cartella principale contiene venti file e cartelle. Questo cd ha la lingua italiana per
l'installazione e per i menu del desktop ma non per i pacchetti installati,
come ad esempio per open office, come del resto avviene per la versione 7.04.
In giro c'è un altro cd della 7.10 con i pacchetti in italiano, ha l'etichetta
ubuntu 7.10 it
e la directory principale contiene dieci file e cartelle. Ecco
tutti i passaggi per caricare il cd e installare linux ubuntu 7.04 e 7.10.
Quando sarà necessario scriverò le differenze tra le versioni, l'installazione
proposta non richiede l'accesso a internet.
Installazione di linux ubuntu 7.04, 7.10 e 7.10 con pacchetti in italiano
1: appena il cd parte appare il logo di linux ubuntu. Per la versione 7.04:
premi f2, freccia a destra, freccia su sei volte e invio per scegliere l'italiano. Per la versione 7.10 i386 (cd scaricato dal sito ufficiale): premi f2,
freccia a destra, otto volte freccia su ed invio per scegliere l'italiano. Per
il cd con i pacchetti in italiano saltare questo passaggio ed eseguire quello
successivo non appena appare il logo di ubuntu.
2: f5 per attivare l'accessibilità, il numero 3 e due volte invio per
attivare l'accessibilità che riguarda i non vedenti.
3: dopo il caricamento, quando la sintesi smette di parlare o ha quasi
finito, premi ctrl+alt+f1 per aprire un terminale in modo testo.
4: Le barre braille mb408l/s vanno usate col protocollo 5 e per caricarle
digita:
sudo brltty -b md -t text.de.tbl -d ttyS0
5: premi alt+f7 per passare alla modalità grafica.
6: premi alt+f2 e scrivi:
orca
è lo screenreader in modalità grafica.
7: dall'ambiente grafico digita alt+f2 e nella finestra che ti appare scrivi:
gnome-terminal
8: dall'ambiente gnome-terminal scrivi:
sudo su
per avere i privilegi di root.
9: disattiva orca con insert+q e riattivala con il comando:
orca --no-setup
10: premi alt+f2 per aprire il box di editazione e per far partire l'installazione scrivi:
ubiquity
11: per default è selezionato l'italiano, puoi cambiare lingua con le
frecce, con tab vai sul pulsante Avanti.
12: fuso orario e orologio: è già selezionata Roma e puoi cambiare città
con le frecce, l'orologio era avanti di un'ora ma non sono riuscito a metterlo
a posto. Qui ho cliccato su Avanti con il touch della barra braille. Con la
versione 7.04 e la 7.10 con pacchetti in italiano l'orologio è andato a posto
automaticamente ad installazione completata. La versione 7.10 del sito ufficiale me l'ha lasciato un'ora avanti, prove fatte sempre con lo stesso computer.
13: tastiera: è selezionata quella italiana che puoi cambiare con le frecce. C'è una casella in cui provare la tastiera attiva e una con la variante
della tastiera. La barra braille non segue bene, comunque vai su Avanti.
14: partizione: viene mostrato lo stato del disco e le tre opzioni accessibili con pulsanti radio che sono: Partizione manuale, Cancella intero disco,
usare lo spazio libero. Siccome desideravo mantenere windows nel disco, ho
scelto l'ultima opzione. Avrei anche potuto scegliere quella manuale ma, oltre
ad essere più complessa, desideravo vedere come Linux si comportava in automatico (vedi le informazioni dopo questi passaggi). Con la 7.10 con pacchetti in
italiano ho notato che forse anche per questa opzione è possibile variare la
percentuale del disco usata da linux, per default era al 51% e si poteva
cambiare ma alla fine l'ho lasciata inalterata. Cancellare l'intero disco è
valida per chi desidera avere solo linux nell'hard disc.
15: modifica il disco: le modifiche non sono ancora state scritte su disco
e quindi, se sei una persona indecisa, puoi ancora ripensarci ma ti raccomando, non fino a domani mattina! Se ti sei deciso clicca su Continua.
16: se nel disco è presente windows, puoi importare gli account e i documenti scritti col sistema Microsoft. Forse lo si fa con la freccia a destra ma
non ho studiato bene questa faccenda anche perché non ho importato un fico
secco e sono andato avanti.
17: informazioni personali: riguardano il nome, il login, la password (da
digitare due volte e magari, se usi il computer in casa, da inserirne una di
molto semplice per facilitare le cose) e il nome del computer. Se nella casella nome digiti il tuo nome e cognome, quella per il login (che puoi comunque
cambiare) sarà composta dal solo nome tutto minuscolo, lo dovrai digitare così
durante il caricamento. Per default il nome del computer viene composto da
login-desktop, franco-desktop nel mio caso. Ti consiglio di cambiarlo perché,
soprattutto le prime volte che userai il sistema, la cosa genera confusione
con il nome utente. Poi vai avanti.
18: visualizza le impostazioni date in precedenza e c'è il pulsante
Advanced (avanzate nella 7.10 con pacchetti in italiano). Premendolo, viene
mostrato un qualcosa che riguarda il bootloader e sembra sia anche possibile
esprimere se è di tuo gradimento, cosa che penso si faccia con internet).
Comunque ho lasciato tutto inalterato e sono andato avanti.
19: inizia l'installazione. Per la 7.04 c'è una barra di progressione ma i
numeri non vengono letti da orca. Anche la 7.10 con pacchetti in italiano non
legge i numeri ma legge qualcosina in più della 7.04, la 7.10 del sito ufficiale non la ricordo bene.
20: al termine dell'installazione la sintesi chiacchera dicendoti di togliere il cd, cosa che non è ancora possibile fare. Premi il pulsante Riavvia
ora, il computer scriverà abbastanza e poi chiuderà linux come mostra la barra
braille ed aprirà il cassetto del cd. Visto che il computer non si riavviava
da solo, ho premuto invio per eseguire l'operazione. Una volta riavviato il
computer, la 7.10 con pacchetti in italiano lo porta al punto di login, le
altre versioni in prova hanno caricato linux girando per un po' senza tuttavia
arrivare alla musica, poi si è riavviato. Al termine del caricamento sentirai
il suono dei bonghi, strumento a percussione che si suona con le mani. Dopo
questo suono digiti il login ed invio, la password ed invio e la sintesi
comincia a chiaccherare. ctrl+alt+f1 per aprire un terminale, di nuovo il
login, di nuovo la password, poi
sudo su
ancora la password e finalmente il comando per caricare la barra braille che
può essere dato senza sudo. alt+f7 per andare in grafica, alt+f2 per attivare
orca e... finalmente il computer è caricato, ma che palle! Non ci sarà un modo
meno macchinoso? Adesso puoi esplorare più velocemente il sistema di quando lo
usavi da cd ma è anche importante conoscere come spegnerlo perché altrimenti
sei come uno che viene lanciato nello spazio senza la possibilità di ritornare
alla cara madre Terra! Da un terminale, il comando più semplice per spegnere
il pc è:
halt -p
ma devi essere nella root, il motivo lo trovi nella documentazione del sistema, non posso spiegarti tutto linux con un Fuori serie, leggi i manuali! In
alternativa, puoi spegnere il sistema dall'ambiente grafico. Dal desktop che
aprirai con alt+f1, per la versione 7.04 e la 7.10 del sito ufficiale scegli
System, Quit... Shutdown. Sistema, Esci e Arresta per quella con i pacchetti
in italiano. Come dicevo prima, ad eccezione della 7.10 del sito ufficiale,
non so per quale motivo l'orologio è andato a posto da solo; da un terminale
puoi guardare la data e l'ora con il comando date. Sempre dallo stesso ambiente puoi vedere gli accessi al computer con il comando last e con questo ho
notato che l'orologio era a posto non appena l'installazione è stata completata.
Dopo l'installazione, il bootloader, programmi windows e dos, salvataggio con
e come ripulire il disco
Come dicevo in precedenza, durante l'installazione ho scelto di mantenere
windows sul disco al quale si accede in questo modo. Una volta acceso il
computer, dopo un po' il disco fisso comincia a leggere i dati del bootloader
grub 1.5 per poi fermarsi per qualche attimo nel quale puoi scegliere il
sistema operativo da caricare. Come succede in windows, probabilmente anche in
linux sarà possibile variare il tempo a disposizione per questa scelta ma non
lo so fare. Comunque, quando il disco è fermo premi quattro volte la freccia
giù ed invio per avviare windows. Praticamente sei andato sulla quinta riga
visto che la prima era già selezionata e corrispondeva all'avvio di Linux che
avviene dopo un po' se non si preme nessun tasto. Inoltre, come succede con
altri bootloader, è possibile dare invio per non aspettare il tempo a disposizione per la scelta del sistema. Non è possibile digitare dei numeri per le
opzioni di avvio ed il menu non è circolare e quindi per la quinta riga puoi
premere freccia giù anche dieci volte. Da notare che, almeno nel mio caso,
windows si è riavviato due volte prima di stabilizzarsi con la nuova configurazione. E' possibile stampare il menu di boot tramite il tasto stampa e una
stampante braille parallela la quale, Per la versione 7.04 e tralasciando i
segni grafici, mi ha dato il seguente risultato:
ubuntu, kernel 2.6.20-15-generic
ubuntu, kernel 2.6.20-15-generic (recovery mode)
ubuntu, memtest86+
other operating systems:
microsoft windows xp home edition
Nota: la 7.10 ha lo stesso menu con l'aggiunta del numero di versione, la 7.10
appunto, scritta dopo la parola ubuntu.
Come puoi notare, la quarta riga non serve a caricare il sistema ma va comunque contata quando ci si sposta con le frecce. Dando invio su di essa si
accede ad un altro menu, è lo stesso menu al quale è possibile accedere premendo Esc. Perché non viene stampata la possibilità di premere Esc? Forse
quando stampo non riesco ad acchiappare tutte le informazioni che passano
sullo schermo o forse non viene scritto, questo almeno quando sul disco ci
sono due sistemi operativi. Infatti, quando sul disco c'è solo linux, il
precedente menu viene sostituito da quanto segue:
grub loading stage1.5.
grub loading, please wait...
press `esc' to enter the menu... 1
Comunque, con due sistemi operativi, durante il caricamento dando invio sulla
quarta riga del bootloader o premendo Esc appare un menu che contiene le voci
già scritte sopra con l'aggiunta di quanto segue:
use the and keys to select which entry is highlighted.
press enter to boot the select os, 'e' to edit the commands before booting, or
'c' for a command-line.
Praticamente, a parte il fatto che forse manca un simbolo sulla prima riga, i
tasti attivi sono E per edit e C per command-line. Una volta premuta la C,
possiamo dare un comando, ad esempio halt -p per spegnere il computer tenendo
presente però che in quel momento non è caricata la tastiera italiana ma
quella americana e quindi il segno meno o trattino come dice jaws va fatto con
il tastierino numerico o con il tasto che di solito viene usato per l'apostrofo. La cosa funziona anche dal menu principale (quello che ho scritto per
primo) e se non ricordo male funziona anche la E per edit. Il menu edit, con
il quale è possibile editare e quindi modificare dei parametri, l'ho solo
stampato ma non provato perché troppo sofisticato per le scarse conoscenze che
ho di Linux. Comunque te lo riporto facendoti notare che forse i dati relativi
al disco cambiano un po' a seconda del pc in uso.
root hd0,1)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=00id=6e5c01c2-85bc-49fe-
initrd /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
quiet
savedefault
use the and keys to select which entry is highlighted.
press 'b' to boot, 'e' to edit the selected command in the boot sequence, 'c'
for a command-line, 'o' to open a new line after ('o' for before) the selected
line, 'd' to to remove the selected line, or escape to go back to the main
menu.
Per default, linux ubuntu 7.04 e 7.10 si installa su due partizioni, una con
il sistema vero e proprio con filesystem ext3 e la seconda dedicata allo swap
che da qualche parte si dice che sia in ntfs ma non è vero. Entrambe non
vengono viste da Risorse del computer di windows, le vede invece PartitionMagic 8.0 che dalla finestra principale mostrerà la partizione primaria con
windows, la partizione primaria in ext3 con linux che si è presa quasi metà
disco, una partizione estesa contenente la piccola partizione logica per lo
swap di linux. Sempre con PartitionMagic 8.0, non è possibile visualizzare le
proprietà della partizione primaria in ext3 tramite il menu Partizione
Proprietà. Dell'estesa e logica di swap mostra solo la scheda Info. Linux
ubuntu 7.04 e 7.10 in pratica si è installato sulla seconda partizione primaria facendo una partizione estesa con la logica di swap. E' possibile vedere
l'ordine giusto delle partizioni anche da dos reale con fdisk di windows 98 a
patto di rispondere sì alla prima domanda e no alla seconda nel momento in cui
viene lanciato. Provato con un disco sata Maxtor da 160 gb con xp in ntfs.
Vede anche la partizione estesa ma non riesce a visualizzare e a eliminare la
logica di swap. Non ho provato ma penso che PartitionMagic riesca ad eliminare tranquillamente le partizioni linux. Potresti trovarti nella situazione di
dover ripulire completamente un disco incasinato con windows e linux, ecco
come farlo da dos reale. Nella cartella support di Ghost 2003 c'è il programma
gdisk.exe funzionante in dos reale. Il seguente comando toglie tutte le partizioni al primo disco del computer, fai attenzione che non chiede nessuna
conferma.
gdisk 1 /del /all
Apparentemente il disco così trattato sembra pulito ma non è così. Rimane
ancora il bootloader che nel caso di linux ubuntu 7.04 e 7.10 è grub 1.5. Te
ne puoi rendere conto avviando il computer con il disco appena ripulito e
stampando la schermata con una stampante braille parallela che darà il seguente risultato:
grub loading stage1.5.
grub loading, please wait...
error 22
Da quanto si scrive in internet, sembra che grub 1.5 venga riscritto dall'installazione di windows xp. Comunque ci sono vari modi per toglierlo in modo
d'avere un disco completamente bianco. Uno è quello di usare fdisk di windows
98 da dos reale con la sintassi:
fdisk /mbr
Si può fare la stessa cosa anche dalla consolle di ripristino di xp tramite
comandi che ora non ricordo ma inaccessibili a chi non vede. Infatti, una
volta caricato il cd di xp e premuuta la R per aprire la consolle di ripristino, non abbiamo a disposizione nessuna sintesi e barra braille. Ghost 2003
salva le partizioni linux sia da windows che da dos reale. Da quest'ultimo
ambiente dovrai tener conto dell'ordine delle partizioni come segue:
1: ntfs di windows,
2: ext3 di linux,
3: swap di linux.
Questo ovviamente se nel disco c'è anche windows xp. Purtroppo però le cose
non vanno bene per quel che riguarda il ripristino di linux e questo per vari
motivi. Supponiamo d'aver fatto le nostre immagini e che un brutto giorno si
rompa il disco fisso. Dopo qualche imprecazione vai in negozio e ne prendi un
altro che sarà ovviamente bianco. La partizione con windows si ripristinerà
tranquillamente da dos reale, cosa invece che non accade con quelle di linux,
cioè la seconda partizione. Infatti, a meno che non ci siano dei parametri da
dare che non conosco, Ghost 2003 riesce a fare la prima partizione in un disco
completamente bianco ma non le altre. Questo sarebbe poco male visto che, una
volta caricato, puoi sempre creare altre partizioni da windows tramite PartitionMmagic in modo che Ghost abbia la seconda e la terza su cui scaricare il
contenuto delle immagini di linux.
Purtroppo però ho notato che Ghost non salva, e quindi non può ripristinare, l'mbr di Linux e quindi ripristinandolo su un disco bianco come prima partizione
oppure trovando il modo di metterlo nella seconda partizione dopo windows, non si avvierebbe.
Sovrascrivendo una partizione Linux il ripristino sembra avvenire senza errori ma poi di fatto si avvia solo in parte e non ci fai niente.
Da notare che Ghost 2003 vede la partizione ext3 come ext2,
quella di swap la vede come extd.
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Quanti anni per trascrivere un libro?
Correva l'anno 1997 quando la stamperia braille di firenze inviava un comunicato con il quale informava della possibilità di far trascrivere degli spartiti musicali. Se non ricordo male, all'epoca si faceva la stessa cosa anche a
Monza ma evidentemente anche Firenze aveva avuto dei contributi per la trascrizione. Il comunicato mi era arrivato nella seconda parte del 1997, se non
ricordo male era quasi finita l'estate o giù di lì. Arriva il 1998 e sento
l'esigenza di far trascrivere un libro per tastiera elettronica e penso:
"perché non farlo fare a Firenze al posto di Monza? Le trascrizioni degli
spartiti musicali di firenze mi sono sempre piaciute di più rispetto a quelle
di Monza. Inoltre, se hanno avuto dei contributi tanto vale sfruttarli". Anche
un insegnante di musica non vedente era d'accordo con me nonostante collaborasse con la biblioteca di Monza, infatti diceva che certe iniziative vanno
sostenute. Così il trenta marzo 98 ho scritto una lettera alla stamperia di
Firenze che ho inviato assieme al libro da trascrivere. Nei mesi e negli anni
successivi ho telefonato più volte alla stamperia di Firenze per avere informazioni sullo stato della trascrizione. Lo facevo con moderazione perché
all'epoca non avevo un contratto a prezzo fisso e telefonare durante il giorno
attendendo un sacco perché ti passassero l'interessata... Il 16 agosto del
1999 mi è arrivata una copia non corretta del libro (con molti errori) e il 2
ottobre dello stesso anno un raccoglitore con le figure riportate su carta
plasticata del libro stesso, poi più niente. Il 15 settembre 2001 ho scritto
una lettera alla stamperia alla quale non ho mai avuto risposta. Pur non
avendo notizie ufficiali, credo che il problema sia questo: in quegli anni chi
correggeva i libri è andato in pensione e la stamperia ha pensato bene di non
assumere più nessuno. D'accordo, anche questa è una scelta, però vorrei avere
risposta alle domande seguenti:
1: nel '97 hanno inviato il comunicato menzionato sopra, non potevano prevedere che l'addetto alla correzione andava in pensione di lì a poco?
2: quanti soldi hanno avuto per la trascrizione?
3: come sono stati spesi?
4: perché non si assume nessun non vedente per la correzione dei libri?
Per correggere spartiti musicali bisogna lavorare con un vedente. Beh, se mi
trovano la persona adatta e mi pagano sono disposto a farlo io. Sono lontano
da Firenze ma un file corretto può essere benissimo spedito per email.
Nota del 2015: la versione corretta del libro non è mai arrivata e non ho avuto nessuna risposta alle domande scritte sopra.
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