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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Cdex e altri programmi, approfondimento

Ghost 2003, da ntfs a fat32, approfondimento

Registratore Edirol r-09, approfondimento

Ventole da quattro centimetri, approfondimento

Windows vista

Zip Iomega da 250 mb e lettore cd-rom Lg

Prese midi, schede audio e sintetizzatori, osservazioni su Quick windows sequencer e quello che non sono riuscito a fare con la registrazione a step

Breve nota sull'attivazione di Windows xp home edition e il bios

Si recognizer: breve nota sui prefiltri

Diamo un lavoretto a quel povero cieco: quando decidere per gli altri fa fare una brutta figura


Cdex e altri programmi, approfondimento

Oltre a quanto scritto nello scorso numero, ho riscontrato che a volte questo programma sbaglia la durata dei brani. Attenzione però a non ritenere sbagliato anche quello che magari è solo un diverso modo di fare il conteggio. Infatti, a seconda del dispositivo o del programma usato, a volte vengono contati i millisecondi e a volte no. Inoltre, sulle copertine dei cd, a quanto ne so io, viene riportato il tempo effettivo dell'audio mentre la traccia può durare un po' di più per gli spazi bianchi esistenti all'inizio e in coda al brano. Tenendo presente tutto questo, quando come nel mio caso si ha una differenza di 9 secondi guardando la traccia con un programma diverso da Cdex, vuol dire che qualcosa non quadra anche se non conosco il motivo di questo disguido.

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Ghost 2003, da ntfs a fat32, approfondimento

In qualche manuale avrai letto che è possibile passare da fat32 ad ntfs ma non viceversa. Non è così se usi Ghost 2003. Ho sovrascritto senza problemi una partizione in ntfs con xp mettendoci il 98 con fat32.

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Registratore Edirol r-09, approfondimento

Contrariamente a quanto scritto nel manuale, e come supponevo, non serve formattare la sd card appena acquistata visto che lo è già. Anche quella da 4 giga è formattata in fat32.

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Ventole da quattro centimetri, approfondimento

Ne ho parlato nello scorso numero a riguardo della riparazione del cassetto sata che in quell'occasione avevo provato solo al banco. Come dicevo, mettendolo nel pc la rumorosità della ventola aumenta ma la cosa non sarebbe molto fastidiosa se ad aumentare non fosse anche un fischio che al banco è appena percettibile. Pur essendo di frequenza diversa rispetto ai cassetti sata in metallo presentati in un vecchio numero, alla lunga risulta fastidioso soprattutto se usi il computer la sera quando sei stanco. Le ventole da 4 centimetri da me acquistate non avevano il dato di rumorosità, se avrò altre notizie lo scriverò nei prossimi numeri.

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Windows vista

Di solito, ma oserei dire sempre, quando si installa un programma e appare il contratto di licenza, si clicca subito sul pulsante per accettarlo perché tanto non è possibile fare diversamente a meno di non rinunciare all'installazione e quindi tanto vale star lì a rompersi con cavilli burocratici atti a tuttelare solo chi desidera fare un sacco di soldi ed avere il monopolio del software. Microsoft conosce bene il comportamento degli utenti descritto sopra e così, con windows vista, si prende il lusso di far accettare quanto segue:
1: viene dato il consenso di cancellare i file che sono trovati dal sistema e che vengono ritenuti spyware da windows defender.
2: viene dato il consenso ad essere spiati tramite windows genuine advantage.
Quanti utenti sono veramente a conoscenza di quanto scritto qui sopra?

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Zip Iomega da 250 mb e lettore cd-rom Lg

Parlare ancora dello zip da 250 mega è quasi fuori luogo ma se ne hai uno in casa, invece di lasciarlo lì o di buttarlo via, se ti può essere un po' utile tanto vale adoperarlo. A volte ci sono delle stranezze tecniche che non mi spiego. Ne ho collegato uno sul secondo controller della scheda Asus P4P800-x in modo master e sempre allo stesso controller ho inserito il lettore cd-rom lg ovviamente in modo slave. Ho fatto questa scelta perché gli apparecchi erano settati così e non era il caso di spostare i jumper. Stranamente il lettore cd-rom non funzionava. Mettendo il lettore cd-rom su master e lo zip su slave si è risolto il problema anche se non ho capito il motivo per cui non si possa fare il contrario.

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Prese midi, schede audio e sintetizzatori, Osservazioni su Quick windows sequencer e quello che non sono riuscito a fare con la registrazione a step

Se per la gestione del midi desideri usare la scheda audio integrata nella scheda madre del tuo computer, è bene che tu sappia che l'ingresso e uscita midi tradizionali si ottengono utilizzando la presa midi/joistick che non è detto sia stata installata quando hai acquistato la macchina. Come abbiamo visto in un vecchio numero, tale presa è montata su un lamierino e si collega alla scheda madre con un connettore. In questi ultimi anni ho notato che per default le schede madri Asus hanno la presa midi/joistick disabilitata da bios. Dovrai ovviamente abilitarla se desideri utilizzarla. Non ti serve fare questa operazione se lo strumento che desideri collegare possiede la porta usb oppure se desideri utilizzare un adattatore usb/midi. Come riconoscere ed eventualmente installare le prese midi delle schede audio Creative ho già parlato e quindi, se ti serve, vai a vedere il vecchio articolo. Qui aggiungo quanto segue. A differenza di quanto avviene con le schede audio integrate in cui hai a disposizione un solo sintetizzatore, (almeno in quelle che ho visto finora è così), le Creative ne hanno più di uno anche se con suoni quasi identici e non certo eccezionali. Nell'elenco dei sintetizzatori della Creative audigy 2 trovi però anche il Microsoft disponibile anche quando installi la scheda audio integrata. In internet ho trovato un'informazione secondo la quale questo sintetizzatore fa parte di windows. Forse però si intendeva parlare del sintetizzatore installato nel sistema windows. Infatti, a meno che non si tratti di un'esclusiva di xp, non trovo il sintetizzatore Microsoft nel 98 dove ho installato la soundblaster live. Inoltre si tratta di un wavetable il quale, come ho letto da un'altra parte, dovrebbe essere su rom e non su disco. Collegando la tastiera musicale Korg i4s alla Creative audigy 2 e utilizzando il sintetizzatore Microsoft, suonando sulla tastiera il suono della scheda musicale arriva con un certo ritardo. Tuttavia si tratta di un ritardo minore rispetto a quello presente nella scheda audio integrata della scheda madre Asus P4PE descritta in un vecchio numero anche se sto usando la stessa tastiera musicale con gli stessi cavi. La scheda Creative sound blaster live ha una sola porta di ingresso e uscita midi anche quando viene installata l'unità audio. Infatti, pur avendo fisicamente l'ingresso e uscita midi sia sulla scheda di base che sull'unità audio, a livello di hardware interno e di software risultano prese legate tra loro e quindi appartenenti alla stessa porta. Questo non avviene con la Creative audigy 2 con la quale avrai l'ingresso e uscita midi sulla scheda di base (anche se collegato tramite un cavo), e l'ingresso e uscita midi dell'unità audio separate (naturalmente se l'unità audio è stata installata). Non ho esperienza invece con le schede audio esterne che si collegano alla porta usb. Prima di avventurarti nelle varie opzioni dei programmi per la gestione del midi, la prima cosa da fare quando colleghi un dispositivo musicale midi al tuo computer (ad esempio una tastiera musicale), è quella di verificare che l'apparecchio collegato sia riconosciuto da windows e successivamente eseguire un file midi tramite windos mediaplayer schifoso. A meno che tu non abbia collegato al computer una tastiera musicale muta, per provare la quale dovrai per forza utilizzare le opzioni di un programma di gestione midi, per far suonare l'apparecchio appena collegato fai così. Con windows xp, dal Pannello di controllo vai su Suoni e periferiche audio e raggiungi la scheda audio. Con tab raggiungi la voce Riproduzione musica midi dove trovi una casella combinata che elenca i sintetizzatori e le porte midi presenti nel tuo sistema. E' attivo il dispositivo in cima alla lista e i dispositivi che comunicano con l'esterno hanno il nome che comincia con Porta. Con la freccia in basso vai sulla porta midi e successivamente su Ok. Se ritorni al punto precedente, vedrai che adesso è quella porta ad essere in cima alla lista. Adesso seleziona un file midi possibilmente nel formato midi1 e sicuramente funzionante di cui conosci bene la melodia e le tracce di accompagnamento e suonalo con windows mediaplayer schifoso. L'hai capito o no che mediaplayer non mi piace? Comunque a suonare non sarà più la scheda audio ma il dispositivo collegato ad essa (sempre che si tratti di un apparecchio atto a suonare). Se per esempio hai collegato una tastiera musicale e dopo aver eseguito i passaggi precedenti questa continua a non suonare o a farlo in maniera scorretta, ad esempio suonando solo la traccia della melodia, per risolvere il problema dovrai far riferimento al manuale della tastiera stessa o provare a cambiare il modo operativo di essa. Mi spiego. Ad esempio, la mia vecchia Korg I4s, quando l'accendi si regola nel modo arrangement, cioè quella modalità operativa in cui una parte di tastiera viene adibita agli accordi e agli arrangiamenti automatici mentre l'altra esegue la melodia (questo in linea generale perché c'è la possibilità di regolarla diversamente). Per ragioni che qui sarebbe troppo lungo spiegare, quando riceve segnali midi in questa modalità, non sempre suona correttamente. Per esempio, vengono eseguite alcune tracce con timbro sbagliato. La ricezione corretta si ottiene regolandola nel modo song, cioè quello atto anche a suonare i file midi dal floppy drive installato in essa. Se la regolo nel modo program, cioè la modalità operativa che ti permette di suonare la tastiera come un normale pianoforte, suonerà solo le informazioni presenti sul canale 1, ad esempio la melodia, escludendo tutte le altre (ad esempio le percussioni che spesso sono assegnate al canale 10). Se sei riuscito a far suonare correttamente il dispositivo collegato, passa al programma di gestione midi che intendi usare. Adesso sei quasi certo che se quest'ultimo non dovesse funzionare la colpa non è dell'hardware. Ho detto quasi perché con mediaplayer stramaledetto non puoi ricevere segnali midi ad esempio suonando con la tastiera musicale collegata al pc, e quindi non puoi essere sicuro che non ci sia qualche problema in tal senso. Come quasi certamente saprai, oggi i dispositivi musicali adoperano anche la porta usb. La tastiera musicale muta acquistata da Andrea nel marzo scorso possiede sia le prese midi tradizionali che la porta usb. Non ho mai fatto prove in tal senso e quindi non ne parlo. Come ormai molti sanno, quick windows sequencer, (qws), è un piccolo programma per la gestione del midi realizzato da un non vedente. E' un software interessante al quale dedico solo qualche nota perché la traduzione dall'inglese del manuale, realizzata da Simone Dalmaso e Paolo Giacomoni, è ben fatta tanto che mi ha permesso di usare questo programma anche se l'inglese non mi piace. Il software ed il manuale si possono scaricare da:
www.ilgerone.net
dove trovi anche il link dell'autore per scaricare l'ultima versione. Nel manuale si accenna ad un problema di assegnazione dei tasti quando si usa la tastiera del pc per suonare. Per default sono adibiti a note musicali la fila di tasti che parte dalla lettera "A" e quella superiore. Contrariamente a quanto si scrive però, con i miei computer non ho riscontrato problemi con la fila superiore di tasti ma con quella inferiore (provato su due pc uno con xp e l'altro con 98). Lasciando i parametri di default, è possibile suonare un'ottava e mezza (ad esempio, da do a sol dell'ottava superiore se il programma è settato in modo che la lettera "A" esegua il do). Supponiamo di digitare il numero 4 della tastiera estesa in modo che la lettera "A" esegua il do centrale del pianoforte. La lettera "l" suonerà il re di quinta ottava e ci si aspetterebbe che la ò grave suonasse il mi ed invece esegue il fa. Il mi lo suona la lettera è grave della fila superiore. Trattandosi di un programma scritto all'estero, ho provato a settare il computer con la tastiera inglese americana Stati uniti e inglese americana Regno unito. Il mi di quinta ottava funziona ma non c'è più la possibilità di suonare il fa naturale di quinta ottava. Il problema non si risolve scaricando l'ultima versione, la 1.52, dal sito del realizzatore anche se in questo caso ho provato solo con la tastiera italiana. Per cambiare il tipo di tastiera, con windows xp vai in Pannello di controllo, clicca su Opzioni internazionali e della lingua, vai sulla scheda Lingue e clicca sul pulsante Dettagli. Per default ovviamente avrai la tastiera italiana ed è possibile installare quella americana. Per selezionare le altre devi cliccare sul pulsante Aggiungi. Segnalo un piccolo errore del manuale, forse di battitura, che potrebbe creare qualche difficoltà a chi è alle prime armi con il pc. Come si può notare andando nella cartella in cui è stato installato qws, i file contenenti la lista di timbri hanno estensione .ini ed è con quella che si dovranno creare le nuove liste e non con l'estensione .ins come erroneamente scritto. Puoi installare più di una versione di qws, basta specificare una diversa cartella di destinazione durante la seconda installazione. Attenzione al numero di program change. Nell'ambiente midi, un programma corrisponde ad un determinato timbro, cioè ad un determinato strumento musicale al quale è stato associato un numero. Come spesso accade, non c'è un unico standard per queste assegnazioni ma qui intendo parlare solo del general midi. Qws usa il valore -1 per non assegnare alcun programma alle proprietà di una traccia e considera lo zero come primo programma general midi (il pianoforte a coda). Non è così con certe tastiere musicali e nemmeno in tabelle general midi scaricate da internet o scritte su un libro. Lo zero non lo considerano e partono da 1. Sembra una cosa da poco ma non lo è quando devi inviare un messaggio di program change all'interno di una traccia. Un messaggio con numero sbagliato anche solo di 1, farà suonare al tuo dispositivo midi un timbro indesiderato e a volte anche con notevole differenza rispetto a quello che volevi. Ad esempio, se consideri la tabella general midi partendo da 0, il numero 47 sarà dedicato ai timpani, mentre se la fai partire da 1, lo stesso 47 corrisponderà all'arpa, una bella differenza! A proposito di timpani e arpa, ti faccio notare due anomalie che riguardano il midi ma che non c'entrano con qws. Capita che la tabella general midi sia divisa in famiglie di strumenti. Per la disposizione dei timbri, per i timpani sarebbe stato opportuno fare una famiglia a parte. Invece vengono aggiunti come ultimo timbro della famiglia degli strumenti a corda. Come certamente saprai, pur essendo intonati, i timpani sono strumenti a percussione. Per quanto riguarda l'arpa, in una tabella general midi viene riportata come orchestral strings, in un'altra tabella si scrive orchestral harp. Non era più semplice scrivere harp e basta? Torniamo al nostro programma. Nel manuale di qws, la registrazione a step viene trattata in maniera scarna e quindi aggiungo qualcosa mettendo anche ciò che non sono riuscito a fare non so se per un difetto del programma o perché è la prima volta che uso questo modo di "scrivere" musica. Le hai notate le virgolette sulla parola scrivere con quella sintesi stramaledetta? La registrazione a step, cioè quella passo passo senza la necessità di andare a tempo, è decisamente utile per i passaggi difficili ma molto scomoda per brani lunghi o per battute in cui il valore delle note cambia in continuazione. Infatti, per ogni cambiamento bisogna riaprire la finestra in cui digitare la lunghezza della nota e la lunghezza del "passo" che il cursore dovrà compiere quando si rilascia il tasto. Inoltre non è possibile riaprire la finestra in cui digitare la lunghezza delle note e del passo se prima non si passa per lo stop di registrazione. Così facendo però, qws va all'inizio della registrazione appena eseguita e quindi, per non sovrapporre le nuove note a quelle appena registrate, dovrai riascoltare quanto appena immesso o andare a fine brano con ctrl+end. Per vedere il tempo necessario a queste operazioni, prova a scrivere la battuta musicale seguente in quattro quarti che, essendo senza pause, ti permette di digitare la lunghezza delle note identica al passo che il cursore compie quando rilasci il tasto. Ecco l'esempio.
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che tradotto in parole per chi usa solo la sintesi significa: quinta ottava, do semiminima col punto, re croma, mi semiminima col punto, do croma. Sei riuscito a scriverla col tempo giusto? Io no, e questa è la seconda ragione per cui ho fatto proprio questo esempio e se qualcuno sa come fare me lo faccia sapere visto che per il momento mi sono scocciato di provare. Se invece si tratta di un buco del programma, allora va segnalato ma prima bisogna esserne sicuri. Nel paragrafo dedicato alla registrazione a step, si dice che i valori delle note vanno espressi in ticks, ma per quanto dirò qui sotto sarebbe stato più corretto dire che si esprimono in beat e ticks come del resto è stato scritto in altra parte del manuale. Un beat corrisponde ad un quarto (semiminima), mentre un ticks corrisponde alla centonovantaduesima parte di un beat. Per tanto, sembrerebbe possibile scrivere un quarto digitando il valore 1.92 ma non è così. Il valore viene accettato ma il tempo risulta errato. Per dare i valori giusti alle note e al passo del cursore bisogna utilizzare la tabella che si trova quasi in coda al manuale dove puoi notare che i quarti vengono scritti semplicemente con i numeri 1, 2, 3, 4. Facoltativamente, è anche possibile digitare 1.000 2.000 eccetera. Gli ottavi, cioè le crome, si scrivono invece con 0.096 o 0.96, (cioè i ticks necessari per fare mezzo beat). I sedicesimi, o semicrome che dir si voglia, con 0.048 o 0.48. La semiminima col punto, cioè un quarto e mezzo, si scrive con 1.096 oppure con 1.96, praticamente un beat più 96 ticks. Tuttavia, digitando 1.096 o 1.96 per la semiminima col punto, la lunghezza della nota risulta errata quando siamo in tempo quattro quarti. Il problema non sussiste in tempo tre ottavi (corrispondenti a una semiminima col punto), con il quale però ho fatto solo una prova. In coda al manuale di qws trovi la lista di alcuni controller midi. Ti segnalo che la tabella completa e altre informazioni sul funzionamento del midi le puoi leggere nel libro Fare musica con il pc che ho acquisito con lo scanner nel 2002. Forse non contiene gli ultimi sviluppi di questo sistema ma si tratta comunque di una buona base.

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Breve nota sull'attivazione di Windows xp home edition e il bios

Tutti sappiamo che una volta fatta l'attivazione di windows xp questa dovrà essere ripetuta se vengono apportate delle sostanziali modifiche all'hardware. Così si dice ma non è proprio vero. Microsoft ha deciso di essere ancora più esigente. Decido di regolare la mia scheda madre Asus p4p800-x con i canali ide in modalità enhanced mode (vedi i vecchi numeri per il significato). Prima era regolata in compatible mode. Purtroppo, usando il setup al buio, non sono stato in grado di portarla nel modo enhanced. Gli appunti che ho sono stati presi con la scheda nel modo enhanced; quando invece si trova nel modo compatible, evidentemente nell'apposito menu si aggiungono delle righe che mi scombussolano i passaggi. Decido di arrivare allo stesso risultato mettendo il bios in modalità default. Così facendo però mi si abilita la scheda audio integrata nella scheda madre e la rete che non uso e la parallela non è più in modalità ecp. Per la scheda audio e la rete non ci sono stati problemi a disabilitarle mentre per la parallela dovrò chiamare qualcuno perché anche in questo caso i passaggi non tornano visto che erano stati ricavati dalla scheda p4p800s-x che Andrea riteneva uguale all'altra ma non è proprio così. Ho fatto molte prove a vuoto e già che c'ero ho anche provato ad utilizzare due schede audio con risultati buoni almeno per quel poco che ho provato. Ad un certo punto xp si è arrabbiato e mi ha detto che erano state apportate diverse modifiche all'hardware da quando era stata fatta la prima attivazione e che dovevo riattivare windows entro tre giorni. Non so se xp conta anche tutte le volte che ho tentato di modificare il setup per via della parallela, ma anche se guardasse solo alle altre modifiche, certo è che nell'attivare e nel disattivare la scheda audio e la rete integrate nella scheda madre non ho fatto altro che agire su pezzi esistenti nel pc. Microsoft ragiona così: tu compri il computer ma non sei libero di cambiare i pezzi e nemmeno di settarli come ti pare senza il mio consenso. Quando in un vecchio numero dicevo che la libertà e la creatività non vanno d'accordo con il profitto, qualcuno non l'ha presa bene. Ecco un esempio pratico di quanto dicevo. Tornando invece alle considerazioni tecniche, quando nei vecchi numeri parlavo dell'installazione di windows "al buio", e in particolare credo mi riferissi a windows 98, dicevo che era meglio fossero presenti nel computer meno periferiche possibili in modo da limitare al massimo la possibilità di errore di windows agevolando così l'installazione per chi non vede. Con xp e la mentalità di microsoft bisogna fare esattamente il contrario o comunque attivare tutte le periferiche del computer nel periodo che intercorre tra la prima installazione e la prima attivazione disabilitando eventualmente ciò che non ti serve in seguito a livello software (vedi gestione periferiche). Ovviamente se cambi scheda madre Microsoft si arrabbia ugualmente ma almeno limiti i capricci da bambino viziato della ditta che vengono fatti solo perché hai settato il tuo hardware in maniera diversa. E' importante fare la prima attivazione di windows con tutte le periferiche attive anche per i salvataggi fatti con Ghost. Se per qualsiasi ragione ripristini il sistema con un vecchio file di Ghost scritto prima delle modifiche apportate ai settaggi dell'hardware, windows si arrabbia e ti chiede di riattivarlo e se per qualsiasi ragione devi ripetere l'operazione per diverse volte non so fino a quando microsoft ti permetterà di farlo.

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Si recognizer: breve nota sui prefiltri

Purtroppo devo parlarne ancora. Durante il mese di agosto non ho più fatto prove con il programma in oggetto salvo quella sonora del giorno 2 di cui ho parlato nel numero precedente. Il 27 agosto ho spedito il software al proprietario il quale, se lo installerà, potrà chiedere eventuali informazioni alla ditta senza fare il pappagallo del sottoscritto. Ho anche spedito un messaggio a Marco avvisandolo della spedizione con lo scopo di fargli capire che la storia per me era terminata e che finora il suo cliente gli aveva fatto perdere tempo con domande derivanti dall'esperienza altrui. Il 10 settembre Marco mi risponde e tra le varie cose tira fuori di nuovo la faccenda dei prefiltri dicendo cose ben diverse da quanto affermava il 14 luglio. Liberissimo di comportarsi così come io e gli altri siamo altrettanto liberi di farci un'oopinione in merito. Solo che le mie prove pubblicate in Fuori serie 63 si basavano anche sui suoi consigli ed allora... Come risulta dal messaggio che gli ho spedito, io non avevo nessuna voglia di ritirare fuori la questione ma... Ho sempre pensato che chiedere informazioni alla fonte fosse la cosa migliore ma qualche volta anche la fonte dice cose che cambiano nel tempo. Siccome i messaggi di Marco non contengono segreti ed inoltre non ho capito fino in fondo l'informazione tecnica che mi ha dato e rischio quindi di travisare le cose, spero di non offenderlo se riporto testualmente quanto mi ha scritto il 10 settembre a proposito dei prefiltri. Marco scrive:
Ad esempio, l'esperimento che avevi fatto con i prefiltri è legato, in quel caso, al particolare uso di tre OCR combinati e di un parametro denominato "certezza del risultato". Se tu richiedi degli step addizionali dopo aver effettuato un primo riconoscimento, il software ne deduce che i precedenti risultati non erano stati buoni e, pertanto, prova strategie diverse anche se non apparentemente migliori. Invece, se tu imposti il prefiltro, il software sceglie la strategia per lui migliore basandosi sul per parametro di certezza proprio perché non ha avuto informazioni negative a riguardo. Per ottenere il medesimo risultato negativo devi attivare due prefiltri combinati. Se conosci l'inglese, ti consiglio una prova dal vivo effettuata da un amico non vedente a Birmingham
http://www.itex.info/video/intervistatandt-en.mp3

Riprendo a scrivere io. Sinceramente non ho capito fino in fondo questa faccenda anche perché non ho più il programma per fare prove. Mi sembra però una cosa inutilmente complicata. Infatti, se ho a disposizione 8 ocr con la possibilità di usarli anche manualmente, se dopo aver fatto le prove mi accorgo che per quel determinato libro ci vuole l'ottavo, sarebbe molto più semplice avere un comando con il quale poterlo selezionare per le successive scansioni sia per la sessione di lavoro corrente che per quelle successive visto che difficilmente uno acquisisce un libro intero in un'unica sessione. Combinazioni di tre prefiltri, poi di due eccetera mi sembrano complicazioni inutili. Così la penso io, ma se l'autore del software desidera fare diversamente per me va bene lo stesso. Certo è che Marco queste cose me le poteva scrivere il 14 luglio quando potevo tenerne conto per le prove e per fuori serie 63. Non sono andato nel link proposto, certo è che se un cieco inglese ha fatto delle prove significa che il problema è stato preso in considerazione e quindi non scrivevo cose così strampalate. A proposito dei prefiltri, con il fine di far capire che non racconto balle, riporto quanto scriveva Marco il 14 luglio come segue:
Ad esempio, i prefiltri servono proprio per dover passare da tutte le elaborazioni. Se noti che un libro viene letto bene dalla terza elaborazione, basta attivare il terzo prefiltro e lui applicherà la terza elaborazione su tutte le pagine successive.
Riprendo a scrivere io. Non ti pare che sia una cosa ben diversa da quanto ha scritto il 10 settembre? Avevo pensato di scrivere anche altre cose a riguardo di questa storia perché quelle riportate in questo articolo non sono tutte ma Fuori serie non è un giornalino rosa e per quanto riguarda le cose tecniche, a costo di sbagliare, preferisco scrivere quelle che ho effettivamente svolto. Mi sembrava giusto però diffondere le notizie tecniche a riguardo dei prefiltri. Chi ha il programma potrà verificarle e metterle in pratica e se lo ritiene giusto, al posto di inviare fuori serie alle ditte tanto per spettegolare, potrà farmi sapere i risultati. Se invece desidera spettegolare, gli auguro buon divertimento. Termino con una domanda. Secondo te, come mai il programma in oggetto viene fornito senza manuale?
Nota del 2015: nel rileggere questo articolo mi viene un dubbio: non è che quanto scritto da Marco nel settembre 2007 è stato inserito solo nella versione 2.1 che io non ho mai avuto?

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Diamo un lavoretto a quel povero cieco: quando decidere per gli altri fa fare brutta figura

Ecco una storia vera capitata alcuni anni fa ma ancora molto attuale. Era una domenica di ottobre o novembre 2001 quando, come al solito, è venuta a casa mia una persona che conosco abbastanza bene per poter scrivere ciò che segue. Ovviamente non posso ricordare le parole esatte che ad un certo punto ha detto, ricordo invece perfettamente il concetto. Comunque ad un certo punto più o meno dice: "c'è un cieco lì a Este [in provincia di padova, n.d.t.] che è a casa senza far niente. Bisogna dargli un lavoro". Per i motivi scritti qui sotto, quando sento fare questi discorsi, soprattutto se li sento dal tipo di persone come quella descritta di seguito, rimango sempre un po' perplesso e amareggiato. Il motivo principale è che conoscendo la persona che era a casa mia quella domenica, per esperienza diretta so bene che i suoi non sono consigli o proposte, sono imposizioni. Siccome non è capace di decidere della propria vita e ha bisogno che qualcuno decida per lei e che gliela organizzi, allevia le proprie frustrazioni imponendo un qualcosa agli altri e quando qualcuno non fa ciò che lei dice si arrabbia tantissimo e comincia a denigrare la persona colpevole del reato di non aver fatto ciò che lei desidera. Se ti guardi intorno vedrai che ci sono molte persone fatte a questo modo. Senza voler generalizzare, spesso si tratta di persone frustrate le quali, con il pretesto di voler fare del bene al prossimo, cercano di alleviare la loro frustrazione facendo fare agli altri ciò che loro non riescono a fare. Hanno il bisogno di dominare gli altri per sentirsi qualcuno anche se camuffano questo atteggiamento con la scusa di aiutarli. Ma quando gli altri non si lasciano dominare, allora queste persone cominciano a denigrarli, a demolirli eccetera dimostrando quanto fosse falso il loro amore per il prossimo. Tornando alla persona in questione, non era un caso che desiderasse un lavoretto per quel cieco. Lei aveva perso il lavoro due anni prima (ottobre-novembre '99), e ne aveva fatto una malattia nonostante si trattasse di qualche ora alla settimana che, con un minimo di creatività, avrebbe potuto riempire benissimo con altre cose magari più interessanti del lavoro che svolgeva. Gli altri motivi per cui rimango perplesso quando sento certi discorsi sono spiegati di seguito. Salvo l'eccezione di un soggetto con handicap mentale grave, penso che ogni persona abbia il diritto e anche il dovere di scegliere cosa fare o non fare. Il cieco in questione aveva più di quarant'anni ed era sano di mente e quindi perfettamente in grado di decidere da solo. Se desiderava un lavoro, ovviamente l'avrebbe cercato. E poi siamo sicuri che uno non fa niente quando si trova a casa? Si può essere a casa e svolgere delle attività utili anche al prossimo come del resto ho già fatto capire in Fuori serie. Per essere utili agli altri non serve per forza andare in ufficio (con tutto il rispetto per chi ci va, ovviamente). La persona in questione visitava quel cieco per la prima volta o comunque erano le prime volte che lo frequentava e quindi a mio avviso c'è stata una certa invadenza. Anche se i consigli di questa persona fossero stati realmente tali e non delle imposizioni, penso che per consigliare una persona bisogna aspettare a conoscerla almeno un po'. A meno che non si tratti di questioni lampanti o gravi, come fai a consigliare una persona per il suo bene se non la conosci? Cosa ne sai di ciò che è bene o male per lei se non conosci le sue caratteristiche, le sue inclinazioni eccetera? Ed infatti, quale tipo di lavoro puoi consigliare ad una persona che non conosci nemmeno? un passatempo qualsiasi? Qui in bassa padovana c'è una mentalità diffusa portata avanti anche da certi ciechi. Quando si parla di portatori di handicap, l'importante è dare loro un'attività, non importa quale. I talenti e le inclinazioni personali non vengono prese in considerazione. La persona in questione infatti dice: "l'importante è che mi diano un lavoro, qualcosa da fare". Non dice mi piacerebbe svolgere questo o quest'altro. Per quanto scritto fin qui, quella domenica del 2001 non ero d'accordo con ciò che diceva quella persona e, sbagliando, invece di esprimere il mio dissenso, mi sono limitato a boffonchiarlo. Però è bastato questo a farla incazzare. Con molta aggressività ha esclamato: "e allora cosa facciamo? Lo lasciamo lì così"? Non ho risposto e se l'avessi fatto, dicendo che la scelta spetta al cieco e non agli altri, avrei fatto incazzare ancor di più la persona inquestione che non ammette che gli altri possano pensarla in modo diverso. Questo, ovviamente, con chi le è più vicino perché con chi desidera lei sa essere gentilissima e camuffare benissimo ciò che pensa. Mercoledì 14 novembre 2001: vado a Este per suonare e c'è anche la persona di questo articolo e la sorella del cieco in questione che attendono d'andare in comune dove avranno un incontro con l'assessore per parlare del lavoro da dare al non vedente (ora non ricordo bene con quale asessore, probabilmente con chi si occupa del sociale e se non ricordo male era una donna). Da notare che il cieco in questione non c'era e la ragione la scoprirò in seguito ma lì per lì non ci ho badato anche perché non erano fatti miei. Tornato da suonare, ritrovo la persona in questione mogia mogia ed il motivo l'ho scoperto più tardi. Una volta a colloquio con l'assessore, la sorella del cieco dice che suo fratello non ha nessuna intenzione di fare ciò che la protagonista di questo articolo propone. Lui sta bene così. La protagonista di questo articolo ovviamente non sa più cosa dire. Se il cieco non desidera il lavoro, allora perché sono lì? Che figura da stupida! Fermo restando che non condivido il comportamento di quel cieco, però per un altro punto di vista dico che alla protagonista di questo articolo ben gli sta. Speriamo che la prossima volta ci pensi un po' prima di decidere per gli altri anche se nutro dei seri dubbi. Ma in pratica cos'era successo? Per saperlo con certezza bisognerebbe parlare con quel cieco. Per certo però possiamo dire che a lui non interessava avere il lavoro. Non so se lì per lì si fosse lasciato convincere dalle mille parole invadenti della protagonista di questo articolo. Se così fosse, una volta che l'uragano di parole se ne era andato, ha potuto riflettere e decidere con la propria testa scegliendo di non aderire a quanto gli era stato detto. Poteva avvertire la nostra protagonista in modo che non prendesse appuntamento con l'assessore ma se non l'ha fatto una ragione ci sarà. Un'altra ipotesi è che il cieco in questione abbia detto di sì alle imposizioni della nostra protagonista tanto per togliersela di torno e poi, ovviamente, ha fatto ciò che riteneva più giusto. Di una cosa possiamo essere certi: che a lui la faccenda interessava davvero poco. Se non fosse così non avrebbe mandato in comune solo la sorella. Comunque, la nostra protagonista si è incazzata moltissimo e nei giorni successivi diceva: "guarda che figura che mi ha fatto fare"! Ma qual'era il lavoro che si voleva dare a quel cieco? Con esattezza non lo so ma so per certo che non gli sarebbe stato dato uno dei classici lavori dei non vedenti. Gli avrebbero dato uno di quei lavoretti/passatempi non retribuiti che si danno ai malati di mente o agli anziani che hanno perso il senno. Quei lavori che non sono utili a nessuno tranne che alle famiglie che possono togliersi di torno l'ammalato per qualche ora. Quando la situazione lo richiede non c'è nulla di sbagliato in questo. Credo però che un quarant'enne sano di mente abbia bisogno d'altro e questo "altro" debba essere lui a deciderlo.

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