torna agli archivi del 2006
vai all'archivio generale
Home
Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Adattatore usb-seriale, approfondimento
Ne ho parlato nello scorso numero e quindi
aggiungo solo quanto segue: il magazzino del mio amico "Io voglio tutto" si è
arricchito dell'adattatore in oggetto pagato 34 euro. Rispetto a quello descritto nello scorso numero ha un cavo più corto e fatto di materiale un po'
diverso; lui dice che nel cd ci sono driver per collegarlo alle usb 1.1 e 2.0,
il mio non fa questa distinzione. Tramite telefono ho avuto modo di constatare che nel suo pc gli si installa come com5 anche se la com3 e la com4 sono
libere; questo però potrebbe dipendere dal fatto che windows 98 in uso è stato
rappezzato tante volte. La cosa più interessante è che alla porta seriale
aggiunta non viene assegnato l'interrupt come avveniva per quello descritto
nello scorso numero. Ovviamente con le condizioni viste sopra non è stato
possibile far partire la sintesi difon2 dalla finestra dos. caro amico "io
voglio tutto", non è che per una volta puoi rinunciare a qualcosa zittendo
quel cancaro di tab? Nello scorso numero non ho scritto che per rimuovere
questa periferica bisogna usare un programma posto nel cd; nel mio ce ne sono
due che, in windows millennium, fanno la stessa cosa, ma se ne hanno messo due
qualche ragione ci sarà.
torna all'indice
Alimemtatori btx
Servono ad alimentare schede madri per pc dello
stesso tipo in voga in questo periodo e possono essere anche adoperati per
dare corrente a quelle di tipo atx; non so dirti però se la compatibilità
verso il basso sia presente in tutti i modelli. L'alimentatore btx dà corrente
alla scheda tramite un connettore a 24 pin; pur non avendo mai preso in mano
una scheda btx, per quanto scritto sopra presumo che non sia necessario collegare ad essa il secondo connettore di alimentazione come si fa con le atx per
pentium 4.
Nota del 2015: in realtà le schede che vedrò in seguito, non solo dovranno essere alimentate anche con il secondo cavo ma quest'ultimo, invece d'avere solo quattro fili ne avrà otto.
Dal connettore a 24 pin dell'alimentatore btx è possibile sfilare
un blocchetto con gli ultimi quattro pin della spina rendendola così adatta ad
alimentare una scheda atx. Il blocchetto appena tolto resta comunque collegato
all'alimentatore tramite i fili a loro volta fissati assieme agli altri 20
tramite l'apposita fascetta. C'è poi il classico connettore a 4 pin per l'alimentazione supplementare delle schede atx ed i classici connettori molex per
le varie periferiche ed un cavo per l'alimentazione sata composto da cinque fili.
Nota del 2015: in origine, non facendo caso al connettore ma al numero dei fili, pensavo che tale cavo servisse per le schede grafiche. Ero abituato che un adattatore di alimentazione molex-sata ha quattro fili e non cinque.
torna all'indice
Cavi round ide
Come abbiamo già visto, i cavi a piattina usati nei pc
ostacolano il passaggio dell'aria e quindi contribuiscono all'aumento della
temperatura. Da aggiungere che con tali cavi a volte può risultare scomoda la
manutenzione del pc perché, essendo larghi, si attorcigliano e si incastrano
da tutte le parti soprattutto quando, per varie ragioni, è necessario togliere
e mettere più volte determinate periferiche. Ci vengono in aiuto i cavi round
ide che sono rotondi e hanno gli ottanta fili infilati in una guaina gommosa.
Per evidenti ragioni fisiche, un cavo del genere diventa piatto a qualche
centimetro dalle spine a 40 pin. Oltre alle misure standard, di cui per esattezza in listino ne ho visto uno da 48 cm, ne esistono da 60 e addirittura 80
cm. La seconda spina del cavo da 80 cm è a 30 centimetri dalla prima, gli
altri 50 centimetri di cavo vanno poi alla terza. Con una configurazione del
genere non solo è possibile lavorare tranquillamente in cabinet da pavimento
ma, cosa più importante, è possibile posizionare le periferiche come si desidera. Infatti, spesso non è tanto la lunghezza del cavo ad ostacolare il
montaggio di un pc ma la vicinanza tra la prima e la seconda spina di esso che
non ci permette di posizionare le periferiche come vogliamo. Esistono modelli
destinati a dispositivi ata100 e ata133 entrambi con 80 fili; ci sarà davvero
qualche differenza o sarà la solita barzelletta dei cavi?
torna all'indice
Dischi sata e windows 98, approfondimento
Al di là del problema con jaws segnalato nel numero precedente, con un disco sata Maxtor e la scheda asus P4P800-X la casella dma va attivata anche per ottenere la massima velocità del
disco. Te ne puoi rendere conto salvando un grosso file wav o facendo una
conversione da wav ad mp3.
torna all'indice
Drag-to-disc, approfondimento
Ho già segnalato che drag-to-disc visualizza il messaggio
di espulsione del disco anche quando questa funzione è stata disabilitata.
Nonostante il masterizzatore sia lo stesso, la cosa non succede con la scheda
madre asus P4P800-X sia in windows 98 che in xp.
torna all'indice
Mb408l e floppy di ripristino di xp
Nel numero 54 ho segnalato un problema con il disco di ripristino di windows millennium e la barra braille mb408l.
succede la stessa cosa con xp ma è possibile ovviare all'inconveniente caricando il programma display.sys dal config sys che io non sono abituato ad
usare e avevo tolto. Xp fa il disco di ripristino con la versione dos di windows millennium ma in lingua inglese, alla faccia di quel che costa la versione di xp in italiano! Inoltre il floppy di xp è più striminzito, ad esempio
manca fdisk e l'autoexec. Quando carichi un floppy del genere il computer
funziona come se ci fosse la tastiera americana. Comunque, anche senza keyb o
altro software, (vedi quanto scritto nel numero 54), mb408l funziona se nel
config lasci la riga seguente:
device=display.sys con=(ega,,1)
con il dos di windows 98 e la versione 6.20, mb408l funziona anche senza
queste istruzioni; non ho provato con versioni dos inferiori ma penso che sia
solo un'esclusiva di windows millennium ed xp e non so dirti il perché.
torna all'indice
Ancora su Omnipage 15
Con questa versione del programma, Scansoft aderisce a
quella che io chiamo "prefazione palladio". Si tratta dell'attivazione del
programma come si fa con xp ma in questo caso ancor più pestifera. Se non lo
attivi, puoi usare il software solo 5 volte. Oltre a maggiori possibilità con
i pdf, la versione professionale ha in più il riconoscimento vocale per i
flussi di lavoro.
torna all'indice
Scanner Hp 5400c, scheda madre asus P4P800-X e installazione dei driver
Scrivo quanto segue perché, oltre ai componenti citati, potresti trovarti
in situazioni analoghe con altro hardware. Credevo che il fulmine della scorsa
estate mi avesse rovinato lo scanner hp 5400c ed invece il malfunzionamento
dipende dai signori del profitto che, a quanto pare, hanno già scritto la
prefazione al progetto palladio stramaledetto e schifoso, introducendolo pian
piano e in minima parte ma che in pratica vuol dire: "tu usi e acquisti quello
che voglio io e come voglio io." Lo scanner Hp 4500c può essere collegato ad
una porta usb o alla parallela. Con la scheda madre Asus P4P800-X e windows
98, quando è collegato alla usb l'apparecchio fa fatica a partire e quando
dopo un po' ce la fa, il carrello esegue una breve corsa e poi continua ad
andare avanti e indietro come un salame così che la scansione non finisce mai.
Collegandolo alla parallela le cose vanno un po' meglio perché la scansione
viene completata ma il carrello va un po' a tratti già con la risoluzione a
300 dpi e la cosa diventa più marcata a 600 dpi. In windows xp tutto questo
non succede pur usando lo stesso software; faccio notare che il driver installato in xp è lo stesso del 98. Mettendo nel pc una porta usb diversa da quelle
integrate, il problema si risolve anche in windows 98. Mi è stato consigliato
di cercare i driver Microsoft per le usb che non ho trovato; ho trovato invece
un altro driver per lo scanner che non ne ha voluto sapere di installarsi
anche se non ho fatto tante prove perché mi sono scocciato. In un vecchio
numero ho dato un percorso completo per installare i drivers di questo scanner; era giusto ma più semplicemente, in windows 98, è possibile mettere come
percorso solo d:\ perché l'installazione usa il file inf posto in radice. Con
windows millennium ed xp non è necessario specificare un percorso, la ricerca
viene fatta nell'intero cd e nel disco fisso; se trova più di un file inf
sarai tu a scegliere quello più adeguato.
torna all'indice
Sovrainstallazione di windows millennium
Credo di non averlo ancora scritto ma si tratta di
una cosa che ho provato parecchio tempo fa. E' possibile reinstallare windows
millennium in modo completamente guidato da jaws che continuerà a parlare nei
vari riavvii se l'hai settato in modo che si carichi all'avvio di windows.
Ovviamente per far partire la reinstallazione basta chiamare il file setup.exe
del cd di installazione; la prova l'ho fatta con un pentium III.
torna all'indice
Windows xp e Ripristino configurazione di sistema
E' l'utility che
permette di riportare il sistema ad uno stato precedente usando dei punti di
ripristino creati automaticamente da windows o eseguiti manualmente dall'utente. L'ideale sarebbe quello di fare un punto di ripristino ogni volta che si
installa un programma e forse con questo sistema quanto detto di seguito non
succederebbe ma... Non ho creato punti di ripristino in modo manuale e sono
andato a ripristinare il sistema usando una data in cui non c'era installato
Avast antivirus. Ciò nonostante, Avast rimane installato e ne fa addirittura
una seconda copia aggiungendo il numero 2 tra parentesi sia nella cartella
programmi che nel collegamento del menu programmi; nel desktop per fortuna ne
lascia uno solo. Comunque entrambe le copie non saranno funzionanti. Ho notato
problemi con winrar anch'esso non installato nella data scelta per ripristinare il sistema. In installa/rimuovi è scomparso ma sono rimasti i file nella
cartella programmi (non ho guardato se erano tutti). Insomma: meglio ripristinare il sistema con Ghost come spiegato nei vecchi numeri.
torna all'indice
Ventole Nexus e una modifica per rendere il computer davvero silenzioso ma... con qualche dubbio
In questo articolo c'è un punto in cui la farina non è del mio sacco che ti
verrà opportunamente segnalato. Contrariamente a quanto accade per gli alimentatori della stessa marca, le ventole per pc Nexus sono economiche soprattutto
se si tiene conto della bassa rumorosità. Quelle da 8 cm il 15 febbraio 2006
costavano 9 euro e avevano un tasso di rumorosità di 17,4 db; due settimane
prima, un modello ancora più silenzioso, 16,2 db, e sempre da 8 cm costava 7
euro e 50. Ci sono poi quelle da 12 cm di cui non conosco il prezzo; il modello visto in negozio aveva una rumorosità di 22 db (non ricordo se c'era la
virgola). Questo smentisce in parte quanto da me scritto nel numero 56 basandomi su informazioni ricevute da un negoziante e cioè che le ventole da 12 cm
sono più silenziose; sarà, ma non in tutti i casi però. Tornando a quelle da 8
cm, penso che non sia il caso di preoccuparsi del numero dopo la virgola che a
mio avviso lascia il tempo che trova. Basta che la ventola sia fissata ad una
cassa diversa perché il motorino vibri un po' più o un po' meno o che i fori
dell'aria siano leggermente più grossi o più piccoli oppure più o meno numerosi per avere un tasso di rumorosità leggermente diverso. Una ventola provata
tenendola in mano è sempre abbastanza silenziosa anche quando si tratta di un
esemplare rumoroso. Ho confrontato la ventola Nexus con una di marca anonima
che sapevo essere abbastanza rumorosa, (nella confezione non c'era scritto
niente). Alimentando le ventole una alla volta e senza avere altri componenti
che generano rumore, ho notato che Nexus è più silenziosa rispetto al tipo
bulk anche tenendola in mano; la cosa diventa ancora più evidente mettendo il
componente nella sede apropriata. C'è però un dettaglio al quale pochi fanno
caso e cioè che la maggiore silenziosità di Nexus dipende, oltre che dalla
qualità del componente, anche dal fatto che gira un po' meno rispetto al tipo
bulk in prova, riducendo così il rumore; la prova va fatta con la stessa
tensione, 12 V, con la stessa corrente e, per ragioni di stabilità, anche con
lo stesso alimentatore. Certo è che Nexus smuove un volume minore di aria che
spero sia sufficiente allo scopo per cui è stata creata. Su questo punto non
mi pronuncio perché entrano in gioco fattori fisici dei quali non ho esperienza. Una ventola con 17,4 db di rumore, in pratica non aumenta la rumorosità
del pc o lo fa in modo irrisorio. Tenendo conto che 17 db sono meno di un
bisbiglio e che un computer pentium 4 tra alimentatore e ventola del processore ha una rumorosità che grosso modo si aggira dai 25 ai 30 db circa, Succede la stessa
cosa di quando entri in una stanza con un televisore acceso a volume medio; se
in quella stanza una persona parla molto piano, il rumore complessivo dell'ambiente non aumenta o aumenta di poco; sentirai la persona solo se le sei
vicino e attento; la percezione del rumore aggiunto è anche in relazione al
timbro; a parità di volume, il rumore percepito sarà più evidente a mano a
mano che si discosta dal timbro originale dell'ambiente. Questo spiega perché
sento benissimo la nota che i cassetti sata producono nel mio pc; essa
ha un timbro che si discosta di molto rispetto al rumore delle altre ventole.
Le dimensioni di una ventola per pc sono le stesse di quelle utilizzate negli
alimentatori, 8 o 12 cm a seconda dei casi. Senza collegarla elettricamente,
ho provato a metterne una in un alimentatore notando che si adatta perfettamente. Ecco una modifica da apportare ad un alimentatore in modo da renderlo
davvero silenzioso; questa non è farina del mio sacco, io ne ho visto solo i
risultati che commenterò dopo. Un tecnico fa questo ragionamento: "ciò che
produce rumore in un alimentatore è la ventola o le ventole; gli alimentatori
Nexus costano molto, le ventole della stessa marca sono economiche e silenziose; perché non metterle in un alimentatore comune?" E così ha fatto come ho
potuto constatare e provare su un alimentatore con doppia ventola che purtroppo non ho provato prima della modifica. Come mi ha spiegato, anche se in
realtà ci arrivavo anch'io, bisogna collegare i fili della nuova ventola là
dove erano collegati quelli della ventola precedente rispettando i colori e
senza utilizzare il terzo filo che, come abbiamo visto in un vecchio numero, è
quello tachimetrico, cioè quello che fa variare la velocità di rotazione in
base alla temperatura. Da adesso in poi, solo farina del mio sacco. Io invece
aggiungo che molto probabilmente è possibile collegare anche il terzo filo se
si ha a disposizione un alimentatore con il controllo della temperatura (pfc,
power fan controller). Non puoi modificare un alimentatore e pretendere che la
garanzia rimanga valida; se ci tieni ad essa, fai eventuali modifiche solo in
apparecchi di vecchia data. I fili vanno saldati e quindi devi avere una certa
dimestichezza perché potresti rovinare lo stampato. Dal punto di vista della
rumorosità, l'alimentatore da me provato era davvero ottimo; provandolo senza
altri componenti che generano rumore si sente solo un lievissimo ronzio che
sarà completamente coperto dal rumore di una ventola per pentium 4. La modifica è stata fatta mettendo due ventole da 8 cm con una rumorosità di 16,2 db. Tenendo conto che l'aumento della pressione sonora non è lineare ma logaritmico e che sommando due sorgenti sonore identiche si ha l'aumento di soli 3 db, l'alimentatore modificato avrebbe dovuto avere una rmorosità di 19,db. E tuttavia non mi sembra che si arrivi a questo numero e se ciò non accade è perché le ventole girano molto
piano; sarà sufficiente l'aria prodotta? E quanto giravano le ventole originali dell'alimentatore?
Nota del 2015: siccome non mi piace far finta di sapere tutto, ti dico che in origine, nel 2006, nel calcolare la rumorosità di due ventole non avevo tenuto conto dell'andamento logaritmico anche se sapevo benissimo che nel campo sonoro bisogna farlo (vedi l'impossibilità di usare potenziometri lineari per la regolazione del volume). Ma non sempre si pensa a tutto! Inoltre, la faccenda che la somma di due sorgenti sonore identiche aumenta la pressione sonora di 3 db l'ho saputo solo oggi e l'ho inserito qui sopra solo per dare informazioni corrette.
Mi pare di ricordare, e con il mi pare non si va tanto
lontano, che una volta un tecnico mi ha detto che le ventole di un alimentatore a doppia ventola girano di meno per contenere il rumore e anche perché,
essendo due, è sufficiente una minore quantità d'aria prodotta da ognuna. Può
anche essere. Da notare che la ventola montata nella parte inferiore dell'alimentatore spruzza aria proprio sopra al processore. L'alimentatore modificato
scalda un po' e la cosa potrebbe dipendere dalla modifica; insomma, per dire
una parola definitiva avrei dovuto provarlo prima delle modifiche, cosa che
non mi è stato possibile fare. Sarebbe interessante provare a fare questa
modifica in un alimentatore a ventola singola e anche vedere funzionare un
alimentatore Nexus silenzioso in modo da verificare se ciò dipende solo dalla
qualità della ventola o anche dalla velocità di rotazione.
torna all'indice
Quando la connessione di una porta seriale non funziona
In certi computer di vecchia data, come nell'Epson ax3/20, le porte seriali
erano montate in una scheda posta in uno slot che svolgeva anche la funzione
di parallela e di controller per i dischi. Le prese seriali erano inserite su
un lamierino che occupava un altro slot e ognuna di esse andava alla
scheda/controller tramite un cavo a piattina da 9 fili e un connettore femmina
da 10 pin che si infilava sul maschio con lo stesso numero di pin e senza
bordo. Per tanto il connettore poteva entrare in entrambe i sensi e il decimo
pin era vuoto. Da notare che in quel vecchio Epson veniva usata una piattina a
9 fili anche con la com1 che aveva la presa a 25 pin e quindi molti di quei
contatti rimanevano liberi. Ai nostri tempi, per inserire una com2 nel pc, la
scheda madre Asus P4P800-X adopera lo stesso principio tranne che il connettore va collegato direttamente alla scheda madre. Siccome la presa ha il bordo
con un incastro a metà di un lato lungo, avendo a disposizione un connettore
con la tacca di riferimento, esso entrerà per forza in un sol senso; in caso
contrario potrà essere infilato da entrambe i lati. In casi normali ciò non
costituisce un problema perché puoi tranquillamente collegare alla porta un
dispositivo e, se non funziona, provare a girare il connettore. Ma se ancora
non dovesse funzionare, potrebbe dipendere dalla configurazione del cavo. A
parte la tacca di riferimento, fisicamente questi cavi sono tutti uguali, non
lo sono invece elettricamente. Appoggia sul tavolo il lamierino con la presa
da 9 pin maschio in modo che la fila dei 5 pin sia in alto e quella di 4 in
basso; se un po' ci vedi puoi notare che la piattina del cavo ha un filo rosso
che contrassegna il pin 1. Comunque appoggia sul tavolo la presa femmina in
modo che il pin 1 del maschio abbia continuità con il primo pin della fila
superiore della femmina. Per vedere la continuità ti serve un tester o un
cicalino con dei puntali sottili; vai meglio se al maschio colleghi una femmina senza fili al posto dei quali metterai un puntale.
Nota del 2016: è ancora meglio se, avendolo, al maschio colleghi un adattatore femina-femmina
in modo da inserire il puntale in un foro con maggiore stabilità.
Ci sono due configurazioni: la prima è quella più lineare perché i pin della fila superiore del
maschio hanno tutti continuità con quelli della fila superiore della femmina
cosa che ovviamente accade anche con la fila inferiore ad eccezione del pin 10
non esistente nel maschio e vuoto nella femmina.
Finora non ho incontrato schede madri con questa configurazione ma è ovvio che se ci sono i cavi esistono anche le schede a cui collegarli.
La seconda configurazione prevede una continuità sfalsata. Dopo aver trovato la continuità del
pin 1 come visto sopra, passa al 2; noterai che il 2 del maschio non ha continuità con il secondo della fila superiore della femmina ma con il secondo
della fila inferiore; il pin 3 ritorna invece ad avere continuità con la fila
superiore, il 4 va di nuovo alla fila inferiore, il 5 torna a quella superiore, il 6 va all'inferiore e così via.
Questa configurazione andava bene per il vecchio Epson, va bene per la scheda Asus
P4P800-X e, aggiungo nel 2016, anche per la Gigabyte GA-P55A-UD3.
Conclusione: a meno di non avere il cavo originale, quando sostituisci o aggiungi cavi del genere non puoi essere certo che
funzionino a causa della doppia configurazione.
torna all'indice
Come creare e aggiungere opzioni al file di risposta di xp, installazione automatica da dos reale a 16 bit e altre considerazioni
Per vari motivi ho ripreso le prove di installazione di xp solo nel mese di
marzo e devo dire che con l'installazione automatica ho trovato più ostacoli
di quelli che mi sarei immaginato. Ci sono ancora diverse cose che sono in
fase di elaborazione e sperimentazione delle quali farò cenno nel corso di
questo articolo. Sto anche leggendo informazioni tratte da internet ma, come
al solito, bisogna scremarle dalle fesserie. Lo spirito di Fuori serie però è
quello di scrivere esperienze realmente vissute e non quello di riportare cose
tratte da internet che puoi benissimo leggere da solo; inoltre a me piace fare
le cose mettendoci anche la mia creatività ed allora... Come ho scritto nello
scorso numero, è possibile installare xp da dos reale a 16 bit tramite il file winnt.exe
che si trova nella cartella i386 del cd di installazione. A meno che non ci
sia qualche parametro da dare che non ho sperimentato, winnt.exe esige che il
disco sia partizionato e formattato. Avvia il computer con un floppy di windows 98 e partiziona e formatta il disco come al solito. Fermo restando che xp
funziona benissimo anche con la fat32 appena creata, per esigenze particolari
potrai convertire in ntfs la partizione in cui verrà a trovarsi xp dopo l'installazione di quest'ultimo come spiegato nell'articolo successivo. Installare
xp con winnt.exe e file di risposta risulta vantaggioso anche quando desideri
passare da windows 98 a xp e hai un disco con due partizioni, una con il
sistema operativo e l'altra con i dati. Invece di fare l'aggiornamento del
sistema come scritto in un vecchio numero, puoi cancellare windows 98 ed
installare xp come spiegato di seguito. Così facendo avrai un'installazione
più pulita rispetto all'aggiornamento e non dovrai togliere i dati presenti
nella seconda partizione. Per rimuovere il 98 puoi usare deltree oppure, se
non hai nulla che ti interessa in quella parte del disco, formattare velocemente la partizione con format c: /q. Una volta installato xp, nessuno ti
vieta di convertire in ntfs entrambe le partizioni ma se non hai esigenze
particolari ti consiglio di non convertire la partizione dedicata ai dati i
quali risulteranno quasi inaccessibili se xp non dovesse partire. Quando xp
non si carica, le persone vedenti usano la consolle di ripristino con la quale
in certi casi riescono a risolvere il problema ma forse essa è inaccessibile
per chi non vede come forse non è possibile usare xp in modalità provvisoria.
In giro si sente anche parlare di utility che leggono l'ntfs da dos ma per il
momento non ne ho ancora trovata una. Per tanto è bene avere i propri dati
salvati su una partizione fat32. Una volta caricato il computer tramite il
floppy di windows 98, che dovrà anche contenere il necessario per accedere al
lettore cd-rom, prima di usare winnt.exe bisogna installare smartdrv; salvo
esigenze particolari, per farlo basta digitarne il nome al prompt del dos.
Così facendo, oltre a velocizzare il sistema, eviti un difetto che ho riscontrato usando winnt.exe e cioè il blocco del sistema durante la copia dei file
di xp. Con smartdrv installato il sistema sembra bloccarsi dopo aver copiato
un po' di file ma in realtà fa solo un riposino dal quale si risveglia senza
l'intervento dell'utente. Anche in internet dicevano di usare smartdrv ma solo
per velocizzare le operazioni; come si vede, per scoprire i difetti bisogna
sempre fare esperienze dirette e non basarsi sul sentito dire. Winnt.exe può
essere lanciato dal cd di xp oppure dal disco fisso dopo aver copiato in esso
la cartella i386 del cd di installazione di xp. Quest'ultima soluzione serve
soprattutto quando si desidera personalizzare la cartella i386 aggiungendo
nuovi driver, cosa che ancora non so fare e che ho capito solo in parte. Hai
esperienza in merito? Comunque, contrariamente a quanto si scrive in internet,
se copi la cartella i386 nel disco fisso io ti consiglio di inserirci anche le
sottocartelle; per farlo puoi usare ndos ed il comando copy con l'opzione /s.
Puoi lanciare winnt senza alcun parametro; in tal caso la prima cosa che ti
verrà chiesta è la posizione dei file di origine di xp e ti basterà premere
invio per confermare quanto già visualizzato dal programma. Fino al riavvio
del sistema, l'installazione di xp fatta con winnt è in modo testo e quindi
leggibile con una sintesi o barra braille che lavorino in dos. Ciò nonostante,
oltre alla richiesta vista sopra, le informazioni che si possono leggere sono
ben poche e comunque al riavvio sarai nuovamente al buio ed esattamente al
passaggio 2 di quelli scritti nel numero 56 per l'installazione di xp e cioè
nella schermata in cui c'è da premere invio per continuare o r per ripristinare una versione esistente. Per questo è meglio usare winnt con un file di
risposta in modo da rendere l'installazione completamente automatica. Vai in
un computer con xp funzionante, va bene anche windows 2000 o nt (non ricordo
esattamente da quale versione). Scompatta il file deploy.cab che trovi nella
cartella
\support\tools
del cd di xp. avrai alcuni file ma quello che ci serve è setupmgr.exe che
avvia il programma Gestione guidata installazione del tutto gestibile con
jaws. La prima schermata è di ben venuto quindi vai avanti. Tramite i pulsanti
radio della seconda schermata decidi se modificare un file di risposta esistente o di crearne uno nuovo. Se ne modifichi uno, ti verrà chiesto il nome
al quale puoi accedere con Sfoglia. La terza schermata permette di scegliere
il tipo di installazione; selezionando Installazione automatica, il file di
risposta creato sarà unattend.txt; scegliendo Installazione con sysprep,
avremo il file sysprep.inf mentre con Servizi di installazione remota avremo
un file con estensione sif. Per la nostra installazione è indifferente scegliere la prima o la terza opzione. Il file di risposta da usare con winnt.exe
può essere chiamato anche pippo e non ha nessuna importanza che l'estensione
sia txt o sif. Siccome ho fatto tante prove, non ricordo bene se ho provato la
seconda opzione o se ho usato sysprep solo dal file omonimo contenuto in
deploy.cab; in internet si dice che sysprep serve alla clonazione del sistema
da utilizzare con Ghost o programma equivalente. Tuttavia ci sono cose che non
ho capito e mi ricordo bene che sysprep incasina il sistema. Al riavvio ho la
triste musica in la minore già incontrata quando ho parlato dell'aggiornamento
da 98 ad xp, solo che in questo caso non riesco ad andare avanti. Nella quarta
schermata di Gestione guidata installazione selezioni il prodotto da installare, home edition nel mio caso. Nella quinta scegli il grado di interazione con
l'utente; visto che non ci vediamo, seleziona la seconda opzione, cioè Completamente automatizzata. La sesta schermata si chiama Condivisione distribuzione; scegliendo Crea una nuova condivisione di distribuzione sarebbe possibile
creare una nuova cartella con i file di installazione di xp nella quale magari
inserirci anche i driver che non sono presenti nel cd di origine. Uso il
condizionale perché scegliendo il percorso dei file da copiare per creare la
nuova distribuzione, mi dice che il cd da cui prelevo il materiale non è di
windows. Ma siamo matti? Ho il cd di xp originale che ho pagato un sacco! Non
uso solo programmi copiati ma queste sono le situazioni in cui sono veramente
tentato di farlo. Se hai un cd originale provaci anche tu e fammi sapere. Se
sei nella mia stessa situazione, nella sesta schermata scegli la seconda
opzione, Installa da cd. Così facendo alcune schermate vengono saltate e la
settima riguarderà l'accettazione del contratto Microsoft. Quando passi
all'ottava schermata, jaws si trova all'interno di una visualizzazione ad
albero. Ci sono tre nodi: le opzioni generali, quelle di rete e le avanzate.
Scorrendo le varie voci ti potrai rendere conto che ci troviamo di fronte
all'ennesima stronzata di microsoft volutamente scritta senza maiuscola. A
differenza del 98, qui mancano molte opzioni, ad esempio quelle sul desktop
oppure la selezione degli accessori. In internet ci sono file di risposta che
contengono più opzioni di quante se ne possano avere con Gestione guidata
installazione; dove le avranno trovate? Ne ho recuperate alcune che metterò
più avanti ma sarebbe bello avere un programma che le gestisca tutte anche per
avere i nomi dei componenti scritti per esteso. Adesso salva il file e analizzalo un po'. All'inizio c'è una stringa con il punto e virgola che rappresenta
un commento e come al solito i titoli delle sezioni sono racchiusi tra parentesi quadre. Le stringhe di ogni sezione iniziano sulla quinta colonna ma
penso sia solo una questione di estetica. Le stringhe hanno valori costituiti
da numeri, possono avere le virgolette, ci può essere Yes o No e, come vedremo
di seguito, anche on e off. C'è una riga vuota tra una sezione e l'altra del
file. Come vedi, se non si ha una base da cui partire, editare un file del
genere è un po' complicato. Ti incollo di seguito la sezione [Components] che
va inserita nel file appena creato dopo la sezione [data] e prima della sezione [Unattended].
[Components]
accessopt=off
charmap=off
deskpaper=off
dialer=off
freecell=off
hearts=off
hypertrm=off
IEAccess=off
indexsrv_system=off
media_clips=off
media_utopia=off
minesweeper=off
mousepoint=off
mplay=on
msnexplr=off
mswordpad=off
netcis=off
netoc=off
objectpkg=off
paint=off
pinball=off
rec=off
solitaire=off
spider=off
templates=off
zonegames=off
Come puoi notare, non sono componenti ordinati per categoria bensì giochi e
accessori ordinati alfabeticamente. Torniamo al dos a 16 bit.
Il file di risposta può essere messo anche
in un floppy ma per quanto dirò più avanti è meglio se lo metti in radice dell'unità c. Supponendo che i file di xp si trovino nell'unità d, spostati in
d:\i386 e, per avviare l'installazione con file di risposta, scrivi la stringa
seguente:
winnt /u:c:\unattend.txt /s:d:\i386
Adesso puoi farti un giro per una mezzoretta circa, il tempo necessario
all'installazione dipende dal computer in uso. L'opzione /u chiama il file di
risposta mentre /s dice al programma dove si trovano i file di origine di xp.
Il file di risposta, che in onore di xp può essere chiamato bastardo.txt o
scemo.sif, può essere letto anche da floppy; in questo caso ti accorgerai che
il programma di installazione legge quasi immediatamente il file di risposta
per poi rileggerlo dopo un certo tempo. Se il bios del pc in uso è settato in
modo che il floppy sia il primo dispositivo nella sequenza di boot, dovrai
togliere il floppy dopo la seconda lettura per permettere al sistema di riavviarsi quando necessario. Tuttavia è conveniente togliere il floppy anche se
non è il primo dispositivo nella sequenza di boot; infatti, il programma di
installazione lo rilegge al riavvio del sistema e, così facendo, crea delle
cartelle sul disco fisso il cui nome comincia con il segno del dollaro.
All'interno di una di queste cartelle mette anche tutta la cartella i386 del
cd. Durante una prova si è comportato addirittura come se nel computer ci
fosse già un sistema operativo mettendo la voce sistema operativo precedente
in boot.ini (o una stringa del genere, ora non ricordo bene). Così facendo,
bisognava dare un invio per caricare il computer salvo aspettare i 30 secondi
di timeout che sono il default di boot.ini. Da notare che se metti il file di
risposta nel disco fisso tutti i problemi scritti sopra non ci sono nonostante
possa andare a leggerlo tutte le volte che vuole. Se hai il floppy come primo
dispositivo nella sequenza di boot e vuoi verificare la questione del floppy
appena scritta senza mettere le mani al bios, ti basterà togliere il floppy
come spiegato sopra e infilarlo nel drive nei prossimi riavvii un attimo dopo
della partenza del cd o del disco fisso. Successivamente, quando senti che la
macchina si sta resettando, togli il floppy e aspetti che riparta per rimet-
tercelo. In un vecchio numero ho accennato al fatto che al termine dell'installazione di xp il mio pentium III si blocca. Scrive che regolerà automaticamente il monitor ma di lì non si muove; facendo alt+f4 diventa più scura la
parte intorno alla scritta ma non succede nulla e devo spegnerlo per forza in
malo modo. Ciò nonostante, al riavvio le impostazioni dello schermo saranno
quelle specificate nel file unattend.txt. In internet si dice di rinominare il
file unattend.txt in winnt.sif e di metterlo in un floppy in modo da farlo
riconoscere da setup.exe di xp all'avvio del cd. Partendo con un disco senza
partizione (e ovviamente senza formattazione), il floppy apparentemente viene
letto ma in realtà appaiono le solite schermate di installazione. Sono andato
avanti fino a quando c'è da premere f8 per accettare la licenza; visto che nel
file io l'avevo accettata, ho capito senza ombra di dubbio che il file di
risposta viene ignorato. In internet si dice di mettere il cd come primo
dispositivo di avvio in modo che il pc non parta dal floppy. Ho provato anche
in quel modo ma non succede nulla. Se hai il pc che parte da floppy e vuoi
fare la prova appena scritta senza mettere le mani al bios fai così: fai
partire il pc con il cd di xp; il disco fisso è bianco e quindi partirà di
sicuro il cd-rom; appena avviato, inserisci il floppy che verrà letto poco
prima che appaia il messaggio di premere f6 per inserire driver di terze parti
come abbiamo visto in un vecchio numero quando ti facevo notare che il programma di installazione muove il floppy. Ti ricordo anche che setup.exe di xp
non parte se il disco fisso è formattato in fat32; non ho provato con l'ntfs
anche perché, come sai, da dos non è possibile formattare il disco in tal
modo. A meno che non ci siano altri modi, per partizionare e formattare un
disco fisso in ntfs senza installare il sistema devi metterlo come secondo
disco in una macchina con xp funzionante o con un sistema equivalente; lo
partizionerai dai servizi di xp o eseguendo il comando diskpart che ti porta
ad un prompt dei comandi dove è possibile digitare diversi parametri e poi lo
formatterai in ntfs. In alternativa puoi inserire il disco fisso in un box
esterno; sono sicuro che è possibile formattare un disco inserito in un box,
non ho mai provato a partizionarlo in quelle condizioni. Sempre in internet ho
letto, ma capito poco, come aggiungere driver sata alla cartella di distribuzione di xp. Si tratta in pratica di modificare il file txtsetup.sif; non so
se per aggiungere driver di schede audio o di altre perifferiche si debba
adottare la stessa procedura.
Da fat32 a ntfs e considerazioni varie
Se hai installato xp come proposto nell'articolo precedente, forse vorrai
convertire l'unità fat32 in ntfs. Lo puoi fare tramite l'utility di xp convert.exe posta nel percorso:
\windows\system32
Si usa dal prompt dei comandi ma non è necessario entrare nella cartella
scritta sopra perché inclusa nel path. Convertendo l'unità in uso, xp brontola
un po' ma alla fine riesci a fargli fare ciò che vuoi come illustrato di
seguito. Dal prompt dei comandi digita:
convert c: /fs:ntfs /v /nosecurity
Una volta battuto il tasto invio, ti verrà chiesto di inserire l'etichetta del
volume da convertire che confermerai con invio; batti semplicemente invio se
il volume ne è privo. Adesso xp si lamenta e ti chiede se vuoi forzare lo
smontaggio del volume; digita S ed Invio. Xp si lamenta ancora e ti chiede se
vuoi programmare la conversione al prossimo riavvio; digita S ed Invio. Ti
dirà che la conversione verrà eseguita al prossimo riavvio quindi riavvia il
sistema. Pur avendo jaws all'avvio, la sintesi non parlerà; comunque la conversione inizia automaticamente ed il tempo impiegato dipende dalla velocità
del computer e dalla quantità di dati presenti nel disco. Con il pentium III
ci ho messo circa 5 minuti a convertire 4 giga e mezzo circa e con solo xp
presente nel disco. Al termine il pc si riavvia e parte come al solito. La
cartella system volume information di windows xp home edition è ancora accessibile come se fossimo in fat32. Se converti un'unità in cui non c'è xp in
uso, la conversione inizierà non appena hai digitato l'etichetta e l'invio
senza fare nessun riavvio del sistema. Anche in tale unità ci sarà la cartella
system volume information. Ho provato a riformattare la seconda partizione e,
stranamente, non mi ha inserito la cartella system volume information; poi,
lavorando, ad un certo punto è riapparsa. Testardo come sempre, ho riformattato l'unità e questa volta la cartella system information è stata inserita.
Sono le stranezze di xp.
torna all'indice
Ecologia informatica
Per ottenere certe prestazioni, le tecnologie moderne usano addirittura l'arsenico nella fabbricazione dei componenti; durante l'uso delle apparecchiature
non ci sono effetti spiacevoli sugli esseri umani, esistono invece problemi
quando questi e altri componenti non vengono smaltiti correttamente. Certi
comuni hanno cominciato ad effettuare la raccolta differenziata anche per quel
che riguarda le apparecchiature elettroniche e, per fortuna, ci sono anche
negozi che ritirano il materiale in disuso smaltendolo in modo adeguato. Il
mio consiglio è di tener conto di quanto appena scritto e di non buttare le
apparecchiature nei rifiuti secchi. L'altro consiglio che mi sento di dare è
quello di non cambiare scanner e stampanti o qualsiasi altro materiale prima
che questo cessi la sua normale durata. Tutti i numeri di fuori serie sono
stati scritti con un vecchio pentium 66 e il loro contenuto non sarebbe stato
più valido se fossero stati scritti con un pentium 3000. Ma chi ha cominciato
la raccolta differenziata dei rifiuti e chi ha iniziato a mettere in pratica
l'idea del riciclaggio? Negli anni '80, e forse anche prima, qui in parrocchia
si faceva la raccolta della carta e, probabilmente, anche del ferrovecchio.
Quindi, al di là di tanti discorsi, forse sono state proprio le parrocchie ad
iniziare il discorso sull'ambiente e questo la dice lunga sul comportamento di
certi politici che arrivano sempre dopo e solo quando, per questioni di comodo, non ne possono più fare a meno.
torna all'indice
torna agli archivi del 2006
vai all'archivio generale
Home