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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Come installare windows millennium in un disco con due partizioni, sovrainstallazione e nota sulla sound blaster

Etichettatore automatico dei grafici di Jaws in relazione con Easy cd 6

Prime prove con il lettore dvd Sony dvp-ns52p e altre considerazioni sulla masterizzazione

Il bios e la sequenza di avvio

La mia esperienza con il referendum del 12 e 13 giugno 2005


Come installare windows millennium in un disco con due partizioni, sovrainstallazione e nota sulla sound blaster

Ecco i passaggi per l'installazione.
1: Non appena il cd parte, premere 2 senza invio;
2: menu esecuzione automatica, premere 1 e invio;
3: installazione di microsoft windows me, invio;
4: programma di installazione di windows in corso..., invio;
5: microsoft scandisk, siamo su visualizza registro quindi premere freccia a destra e invio;
6: invio;
7: invio (muove il disco fisso e dopo un po' anche il cd);
8: invio;
9: invio;
10: invio;
11: invio;
12: invio (muove cd e disco fisso);
13: invio per copiare i file fino al riavvio);
14: dopo il riavvio e dopo un bel po' di lavoro, nome e cognome invio;
15: licenza, tab e invio;
16: chiave e invio;
17: invio per terminare (lavora e si riavvia, lavora molto e si riavvia un'altra volta).
A meno di non avere un disco di aggiornamento che non ho mai visto, non è possibile installare windows millennium partendo da windows 98se, cosa che invece è possibile fare con xp come abbiamo visto in un vecchio numero. E' invece possibile sovrainstallare windows millennium; i passaggi sono semplici ed intuitivi e tutti leggibili con jaws il quale partirà regolarmente nei vari riavvii. Per far partire la sovrainstallazione basta avviare il file setup del cd. Ti segnalo la possibilità del backup dei vecchi file; tuttavia, se non lo fai, ci sarà comunque qualche file in più sul disco fisso rispetto ad una installazione effettuata partendo da un disco bianco. Per quanto riguarda invece l'installazione della scheda audio fatta usando Gestione periferiche come spiegato nello scorso numero, a volte la sound blaster non funziona subito ma dopo il riavvio del computer che non viene richiesto. Sono le stranezze di windows stramaledetto!

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Etichettatore automatico dei grafici di Jaws in relazione con Easy cd 6

Non so dirti da quale versione sia presente, sicuramente c'è nella 451 di jaws. Sto parlando dell'etichettatore automatico dei grafici che si attiva con insert+ctrl+g; le spiegazioni le trovi nel manuale mentre l'aiuto da tastiera, cioè quello che si attiva con insert+1 (fila superiore dei tasti alfanumerici), è in inglese, almeno nella versione 451 di jaws. Una volta avviato, l'etichettatore cerca i grafici di tipo toltip mettendoci un'etichetta; a volte il tempo per fare ciò è un po' lungo ma in ogni caso alla fine ti dirà quanti grafici è riuscito a etichettare. Non funziona con tutte le applicazioni e in alcune mi pare ci sia qualche problema del quale non parlo perché non ne sono sicuro. Tuttavia, prima di avventurarsi nell'etichettatura manuale dei grafici, è utile provare quella automatica e se funziona... Tanto di guadagnato. E' il caso, ad esempio, di easy cd 6. Nel numero 49 ho parlato della difficoltà che ho incontrato nell'etichettare il grafico che permette il cambio della dimensione del disco. L'etichettatore automatico funziona bene a tale scopo e, oltre ad etichettarmi il grafico scritto sopra, me ne etichetta degli altri come ad esempio quello per selezionare il masterizzatore predefinito, una cosa utile quando nel computer si ha più di un masterizzatore. In qualche vecchio numero forse ho anche accennato alle difficoltà che ho incontrato nell'usare disc copier di easy cd 6. Anche in questo caso ci viene in aiuto l'etichettatore automatico di jaws. La finestra principale di disc copier non l'ho capita fino in fondo; quello che so è che potrebbe essere necessario avviare l'etichettatore automatico più di una volta. Dopo essere entrati in disc copier, da cursore jaws o con la barra braille verifica qual'è l'unità di origine e quella di destinazione. Se non sono selezionate quelle desiderate, per cambiarle fai così. Da cursore jaws o con i touch della barra braille, clicca sopra il simbolo Scorri giù posto subito sotto all'unità da cambiare; se per fare questa operazione non hai usato la barra braille, torna in cursore pc e leggi la riga corrente; se necessario sposta le frecce alto e basso per selezionare l'unità voluta e al termine premi invio. Se necessario ripeti le stesse operazioni per l'altra unità. Adesso puoi avviare l'etichettatore automatico di jaws. Il pulsante per far iniziare la copia di un cd si trova nella parte inferiore della finestra; se in futuro cambierai le unità di origine o di destinazione, potrebbe essere necessario riavviare l'etichettatore automatico dei grafici qualora il pulsante per cominciare la copia del disco non fosse leggibile.

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Prime prove con il lettore dvd Sony dvp-ns52p e altre considerazioni sulla masterizzazione

Se non sei uno di quelli che per ascoltare un disco devi avere un apparecchio da mille euro o anche più, allora un'alternativa al lettore hi fi di tipo classico potrebbe essere un lettore dvd di quelli che, generalmente, vanno collegati al televisore ma che puoi collegare anche all'impianto hi fi. Il sony dbp-ns52p, oltre alle classiche prese scart, possiede più di una presa rca video adatta ai televisori che la possiedono. Per l'audio c'è l'uscita digitale quassiale e ottica e quella analogica con le classiche due rca; peccato non abbia la presa per la cuffia. Questi apparecchi sono molto piatti e il modello in prova è meno profondo di un classico lettore. Quando acquisti un lettore del genere, fatti dire dal negoziante i formati che riesce a leggere, cioè i tipi di cd e dvd sia per quel che riguarda l'audio che il video. L'ideale sarebbe cercare un modello in internet, leggerne le caratteristiche e poi acquistarlo da internet stesso o in un centro commerciale. Nei mesi scorsi in internet avevo trovato un Panasonic che leggeva praticamente tutti i formati (o quasi tutti?) Poi il tempo è passato ed allora... Infatti le ditte si divertono a mettere una cosa in un modello e a toglierla nell'altro che magari a sua volta ha qualcos'altro che il precedente non aveva; è la legge del consumismo. Come suono direi che questi apparecchi vanno bene, forse il modello in prova è leggermente carente nei pianissimi ma lo noti solo facendo il test con un cd di prova che, partendo da 0 db, diminuisce progressivamente il segnale fino ad arrivare ad un sussurro. La distorsione e la risposta in frequenza sono identiche ad altri lettori classici. Non l'ho ancora letto tutto ma il manuale, che oltretutto comprende tre modelli ma che segnala chiaramente quando una funzione non è disponibile in uno dei tre, contiene degli errori. Si dice che il lettore non accetta file mp3pro e di non farglieli leggere perché, riconoscendo l'estensione .mp3 ma essendo mp3pro e quindi non compatibili, alle casse arriverebbero dei suoni strani che potrebbero danneggiarle. Tutte palle. Ho creato un file mp3pro con Nero e l'ho fatto leggere al lettore che ha superato la prova senza problemi. La seconda palla consiste in questo. Nel caso di cd di dati, si dice di non far leggere al lettore file diversi dagli mp3 perché si potrebbero danneggiare i diffusori. In realtà quando inserisci un cd di dati, il lettore provvede automaticamente a scartare i file che non sono mp3 ignorandoli completamente anche dal punto di vista numerico. Nel fare questa operazione non guarda l'estensione del file o comunque non solo quella; lo dico per quanto segue. Con il programma Nero ho creato un file mp4 (uno standard di Nero non leggibile con il lettore in prova); Poi ho rinominato il file mettendoci l'estensione mp3 e l'ho masterizzato in un cd riscrivibile assieme ad altri mp3 veri. Il lettore sony mi ha letto tutti i file veri scartando quello falso che non è stato considerato nemmeno dal punto di vista numerico. Quindi, nel leggere i manuali, fidarsi è bene ma non fidarsi... Il lettore in prova legge file mp3 con bitrate bassi ma non ho provato a variare la frequenza di campionamento. In questi apparecchi alcune funzioni sono disponibili solo quando leggi dei dvd ma su questo punto magari ci ritornerò un'altra volta perché ne so troppo poco. Un cd o dvd contenente file mp3 in sostanza è un disco di dati. Nel compilare questo tipo di dischi devi fare attenzione al nome che dai alle tracce e alle cartelle (se presenti), in modo che l'ordine di riproduzione in un lettore esterno sia quello desiderato. Infatti, una delle carenze dei programmi di masterizzazione consiste nel memorizzare su disco i file mp3 solo in ordine alfabetico. Supponi ad esempio d'avere dei documenti sonori su file mp3 in cui sia importante l'ordine per data. Quando sei in un computer, basta visualizzare i file ordinati per data ed il gioco è fatto. Puoi visualizzarli per data anche all'interno del programma di masterizzazione ma verranno comunque masterizzati in ordine alfabetico. Per risolvere questo problema fai precedere al nome del file un numero partendo da 01 02 03..... 10 11... 20 21 eccetera. Il lettore in prova può leggere anche all'interno di una cartella o di una subcartella. Le cartelle vengono messe su disco in ordine alfabetico come i file. Se presenti, il lettore leggerà prima tutti i file in radice, passerà alla prima cartella e, se presente, andrà poi alla subcartella presente in essa; passerà poi alla seconda cartella del disco e così via, il tutto in ordine alfabetico. Ovviamente è possibile passare da un brano all'altro anche quando si salta dall'ultimo brano di una cartella al primo brano di un'altra. Tuttavia, questa operazione sarebbe lunga e scomoda nel caso il cd o dvd contenesse molte cartelle e molti brani. Ecco come fare per velocizzare le operazioni. Supponiamo di compilare un cd in modo che ogni cartella rappresenti un album o una raccolta di brani. Per selezionare un album basta premere il tasto Menu e la freccia giù o su a seconda dei casi più il tasto invio oppure play se si desidera suonarlo subito. Il menu non è circolare e quindi adatto anche a chi non vede, fermo restando che, se ci siamo persi, basta premere il tasto play per ascoltare dove siamo. Il tutto si fa con il telecomando e, ovviamente, per tornare all'album precedente basta premere la freccia in su dopo aver premuto il tasto Menu. Gli album vengono selezionati nell'ordine delle cartelle e sub- cartelle scritto sopra. Ogni album ha i propri numeri e quindi, una volta selezionato ad esempio il terzo album, il numero 1 sarà il primo brano di quell'album. Ho notato un problema nella selezione degli album ma non so se è un difetto di questo modello o del mio apparecchio. Inserendo un cd o dvd con alcuni album ma senza premere il tasto play, a volte la selezione di un album successivo al primo non avviene e, premendo play, a suonare sarà il primo brano del primo album. In altri casi il lettore va al terzo album e non al secondo. Tutto questo non succede se il lettore è già un po' avanti nel leggere il primo brano del primo album; non capita nel tornare indietro, ad esempio dal terzo al secondo brano, e non succede se in precedenza ho già selezionato degli album. Con Easy cd 6 è possibile masterizzare un progetto specifico per file mp3. In sostanza si tratta di un cd di dati al quale viene aggiunto il file playlist.m3u che contiene la lista dei file scritti su disco, il file play.exe e il file autorun.inf che chiama i due file precedenti. Dal menu Modifica della finestra principale di Creator classic è possibile attivare l'editor per modificare la sequenza dei brani ma non sono ancora riuscito a farci qualcosa. Inoltre non so poi come si utilizzi tale lista e il file play.exe che non sono capace di far funzionare. Forse ci vuole il player della Roxio accluso ad Easy cd 6 che io ho tolto dal computer.

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Il bios e la sequenza di avvio

Nel mondo dei non vedenti circola una leggenda metropolitana che, a meno di eccezzioni, io sono pronto a smentire. Per installare un sistema operativo partendo da cd-rom non è necessario che il lettore sia settato per partire per primo, anzi, io lo sconsiglio vivamente. A meno che con windows xp le cose siano diverse, cosa che mi pare strana, con windows 98se e millennium è possibile lasciare il floppy come prima unità di avvio, cosa consigliabile in modo da poter avviare il computer da floppy senza per questo interferire con eventuali cd avviabili presenti nel computer. Quando installiamo un sistema operativo partendo da un disco bianco, per far partire il cd-rom basta che il cd sia inserito nel lettore e che quest'ultimo sia abilitato all'avvio, va bene anche se per ultimo. Il computer si avvierà e cercherà di avviare il floppy che troverà aperto e passerà oltre; il disco C di certo non si avvia perché bianco e quindi partirà il cd-rom. Questo avviene con le mie due schede Asus ma se volete continuare ad ascoltare certi ciechi... Fate pure, io a casa mia faccio ciò che mi pare.
Nota del 2015: per l'installazione dei sistemi operativi, in seguito incontreremo un problema quando l'mbr di xp o windows 7 rimane nel disco. Per 98 e millennium restano valide le informazioni date in questo articolo, lasciando per primo il floppy e il cd per secondo nella priorità di boot non si crea nessun problema.

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La mia esperienza con il referendum del 12 e 13 giugno 2005

Per quanto soggettiva possa essere, quella che segue è la mia esperienza con il referendum del 12 e 13 giugno 2005. Ero indeciso se scrivere ancora su questo argomento visto che nel mondo dei ciechi è stato ampiamente dibattuto. Tuttavia non è nel mio stile tacere ed allora... Quando nei mesi scorsi la Chiesa si è espressa per l'astensione, io sono stato felice di dare una mano per raggiungere l'obiettivo. Di solito non sono molto attivo nelle vicende della Chiesa, mi limito ad ascoltare una messa, a suonare e a fare le prove dei canti, tutto qua. Però in questo caso la posta in gioco era troppo alta e troppo giusta per potersene lavare le mani; spero solo che da parte della Chiesa non sia stato un fuoco di paglia e che si abbia ancora il coraggio di prendere una posizione netta quando sarà necessario; penso che le occasioni non mancheranno, vedi ad esempio l'eutanasia, il problema delle coppie omosessuali eccetera. Così mi sono messo a fare un po' di campagna elettorale, un qualcosa che non è molto attinente alla mia persona. Io sono abituato alle cose pratiche, a dire pane al pane e vino al vino e non a tutti quei sotterfugi e trabocchetti di certi politici viscidi che fanno discorsi contorti, complicati e senza senso in modo da poter sempre ritrattare il giorno dopo, in modo da poter sempre dire all'altro che è lui a non capire; sono discorsi che puzzano di cacca molle e che li lascio volentieri a chi li fa. Soprattutto verso il termine della campagna elettorale, ho notato una differenza tra il mondo dei ciechi e dei normodotati. Ovviamente mi riferisco solo alle persone che ho potuto sentire. Con i normodotati ho sempre avuto un dialogo pacato ma non ho trovato molto interesse nei confronti dei referendum. La cosa mi lasciava un po' perplesso anche se adesso, visti i risultati, è facile capire il motivo. Gli italiani non avevano voglia di seguire le proposte dei radicali & company, soprattutto se si tiene conto del fatto che una parte di chi è andato a votare si è espressa per il no; evidentemente certe idee sono così strampalate e prive di umanità che la gente le rifiuta come è giusto che sia. Nel mondo dei ciechi, a parte qualche persona che non nutriva alcun interesse ai referendum, in linea generale ho notato un forte interesse nei confronti della fecondazione assistita. Con alcune di queste persone ho avuto un dialogo sereno anche quando erano contrarie alla mia idea. Con altre purtroppo non è stato così. Come ho avuto modo di capire in altri frangenti, una parte di non vedenti sembra ragionare così: "tu sei buono, bello e bravo solo fino a quando dici quello che voglio io.! E magari saranno proprio queste persone a parlare di libertà, torototela, torototà. Ma perché i ciechi avevano più interesse nei confronti dei referendum rispetto a quello nutrito dai normodotati? Io non penso che i non vedenti siano particolarmente attenti al sociale, probabilmente lo sono come tutti gli altri e quindi questa differenza va cercata altrove. Spinto dalla curiosità, una sera parlando con una persona vedente le ho chiesto se aveva notato molto interesse per i referendum tra i suoi amici o colleghi di lavoro; mi risponde di no. Allora io le faccio notare che nel mondo dei ciechi le cose sono andate diversamente e in particolare nelle liste per orbi. La Risposta che ne ho ricevuto è stata più o meno questa: "le persone che scrivono in internet non hanno nulla da fare e non rappresentano il mondo reale; internet è un po' come una betola, una nicchia." Io non sono così drastico, però un po' di ragione questa persona ce l'ha. senza voler generalizzare, è ovvio che chi scrive lunghi papiri su più liste ogni giorno e a tutte le ore del giorno non ha molte cose da fare e non sa come passare il tempo. Per rispondere in modo così prolisso a molti messaggi ci vuole del tempo sia per leggerli che per scrivere la risposta e questo tempo, o ce l'hai o non ce l'hai, la matematica non è un'opinione. Non è un caso se nelle liste per orbi a scrivere certi messaggi prolissi sono quasi sempre le stesse persone. Per varie ragioni può capitare a tutti di dedicare una giornata ad internet, ma quando la cosa si protrae nel tempo allora vuol dire che c'è qualche disguido. E' altrettanto ovvio che una persona del genere sta vivendo una realtà virtuale anche se magari è condita dalle notizie che trova sui giornali o sui libri. Questa persona si formerà le proprie idee solo con internet giornali e libri senza un dialogo diretto e reale; per forza di cose sarà una persona distante dalla realtà. D'altra parte, con questo referendum, abbiamo visto tutti come i giornali siano distanti dalla realtà, cosa che io un po' già pensavo. Se un giornalista vuole veramente scrivere la realtà, a mio avviso deve andare nei supermercati, nei bar, in chiesa, nei posti di lavoro eccetera ed ascoltare ciò che dice la gente; bada bene: intendo proprio ascoltare e non intervistare; quando uno è intervistato spesso non dice ciò che realmente pensa. Inoltre, spesso i giornalisti si avvalgono di notizie che rimbalzano da un'agenzia all'altra senza verificare se la cosa è vera oppure no. Un'altra vicenda con la quale ho dovuto fare i conti durante la campagna elettorale è quella che, secondo alcuni, la Chiesa si intromette nelle cose dello Stato laico. Di solito non mi metto a difendere la Chiesa che, oltretutto, ha persone molto più preparate di me per poterlo fare. Ma nel caso dei referendum certe persone hanno davvero toccato il fondo rendendosi ridicole. Supponiamo di indire un referendum con il quale decidere se costruire o meno il ponte sullo stretto di Messina. Fermo restando che la Chiesa sarebbe comunque libera di esprimere un'opinione, (la parola non si toglie a nessuno), tuttavia se facesse una campagna elettorale io mi arrabbierei perché la costruzione o meno di un ponte non è certo una faccenda molto religiosa. Al contrario, quando cinquecentomila persone firmano per modificare una legge con implicazioni etiche e morali, è del tutto ovvio che la Chiesa scenda in campo, anzi sarebbe grave se non lo facesse. Certe persone parlano di libertà ma allo stesso tempo affermano che la Chiesa deve stare zitta salvo poi apprezzarla quando dice ciò che a loro fa comodo o tirarla per la giacchetta quando serve al proprio tornaconto con frasi del tipo: "vedi, lo dice pure la Chiesa!" Mi viene da pensare che chi vuole togliere la parola alla Chiesa lo desidera perché è in malafede e ha paura dell'idea altrui come è successo con i referendum appena passati. Alcuni si sono tanto scaldati perché lo Stato è laico e quindi la Chiesa non deve mettere bocca in certe questioni; dall'esempio scritto sopra avrai capito che sono d'accordo solo fino ad un certo punto. D'altra parte però, la Chiesa ha espresso e portato avanti la sua idea nelle proprie sedi e con i propri mezzi senza costringere nessuno a frequentare le chiese, ad ascoltare certe radio o leggere certi giornali. Ed allora cosa vuole lo Stato? Desidera forse intromettersi e decidere cosa i sacerdoti, i vescovi, il Papa o la gente comune deve dire o non dire in chiesa o per la strada? Ma nel caso dei referendum, chi era lo Stato? Era solo la minoranza che ha votato sì o che è andata alle urne? O peggio erano le cinquecentomila persone che hanno firmato per i referendum? Sì, lo Stato erano anche loro ma non solo loro; al tanto spifferato Stato laico facciamo parte tutti e certi politici ne dovrebbero tener conto. Non è che i radicali, che parlano tanto di libertà, magari un giorno proibiranno alla gente di aderire ad una determinata fede? Lo stato laico deve salvaguardare il bene comune e quindi anche quello di chi decide di aderire ad una proposta della Chiesa e all'astensione dal voto dei referendum. Lo Stato deve intervenire solo quando si danneggia qualcuno materialmente o moralmente e questo non è successo invitando la gente all'astensione dato che questa era prevista dallo Stato Stesso. O forse abbiamo politici così rincoglioniti che fanno le leggi e poi se le rimangiano quando, per una determinata situazione, a loro non fanno più comodo? O forse siamo in una dittatura dove cinquecentomila persone decidono che si deve andare a votare per forza? Si è detto che la Chiesa influenza le coscienze leggendo comunicati che invitano l'astensione o dando foglietti per lo stesso scopo. Fermo restando che nelle chiese in cui vado io non è stato letto nessun comunicato, se l'avessero fatto non mi sarei minimamente scomposto. Innanzitutto bisogna ricordare a certe persone un po' cattivelle che aderire a un qualcosa non significa necessariamente lasciarsi influenzare. Dal voto io mi sono astenuto senza che qualcuno mi obbligasse ad astenermi con la forza, con ricatti affettivi o con violenze psicologiche; quindi credo sia stata una libera scelta. Per ragioni che esulano da questo articolo, le persone sono più o meno influenzabili dagli altri a seconda del grado di crescita psicologica che hanno raggiunto. Certamente anche per l'astensione al voto proposta dalla Chiesa (ma sarebbe meglio dire non solo dalla Chiesa), ci saranno state delle persone che si sono lasciate influenzare e, non pensando con la loro testa, hanno aderito così come si aderisce a tante altre cose. Ma se questo capita nell'ambiente della Chiesa, certamente succede anche nel mondo dei radicali & company. Non ho la pretesa di quantificare un fenomeno ma penso che anche tra chi è andato a votare e anche tra chi ha votato sì ci siano state persone che l'hanno fatto così tanto perché lo dice il partito, per aderire a qualcosa, per andare contro qualcosa. Insomma, il fenomeno del "lasciarsi trascinare" esiste, ma c'è da entrambe le parti a meno di non voler dire che i cittadini che vanno in chiesa sono di serie B mentre quelli che ascoltano Pannella sono di serie A e quindi del tutto immuni da certi fenomeni della psicologia di massa. Sarebbe ora di smetterla di dire che chi frequenta la Chiesa è obbligato a fare certe cose. Innanzitutto non tutte le persone che si sono astenute dal voto frequentano la Chiesa; inoltre non è venuto nessuno ad impedirmi d'andare a votare e ti faccio notare che c'è stato addirittura chi non ha ascoltato il consiglio del prete di non praticare la fecondazione assistita nonostante l'avesse ricevuto durante la confessione. Anche chi va in chiesa sa pensare con la propria testa e forse, per certi aspetti, alcune persone che la frequentano sono molto più libere di altre. Se sei libero, ma libero veramente, non hai paura di un comunicato letto da un prete; se desideri, lo ascolti e lo valuti. Ma se sei libero non hai paura di certe verità, mentre mi viene da pensare che certe persone si attaccano a grandi paroloni e discorsi politici per reprimere la propria coscienza, per non sentire la puzza di falsità che c'è intorno a loro. Quando portavano gli ebrei nei lager, di certo non dicevano che li volevano soffocare nelle camere a gas; lo chiamavano reinsediamento in modo da offuscare le coscienze. Una sera stavo leggendo un articolo in cui si parlava di quel famoso don Luciano che si è dissociato dalle direttive della Chiesa non aderendo all'astensione. Fin che lo leggevo mi dicevo: "vuoi vedere che questo pretaccio voterà sì?" Ed infatti, arrivato al punto giusto, trovo scritto che voterà tre sì e che per il quarto era indeciso. Così facendo, secondo quel pretaccio e altre persone che si sono dissociate dalle direttive della Chiesa, la gente può votare secondo coscienza. Sarebbe ora di piantarla con questi luoghi comuni ormai obsoleti. Ogni volta che una persona aderisce alle direttive della Chiesa c'è sempre qualcuno pronto a dire che lo fa perché inibisce la propria coscienza; quando invece segue l'altra parte, allora è una brava persona che sceglie, una persona progressista eccetera. In realtà, se sei libero, scegli di volta in volta ciò che ti sembra più giusto, e se capita che le tue idee siano le stesse della Chiesa, non hai paura a seguirle solo perché qualcuno ti dice che sei oscurantista e altre cazzate. Ben diversa è a mio avviso la faccenda dei sacerdoti. Quando questi uomini hanno preso i voti, sapevano benissimo che una delle regole della Chiesa è l'obbedienza ai superiori e che l'ultima parola spetta al Papa. Su tutto ciò si può essere in disaccordo ma fin che le regole ci sono credo vadano rispettate. Non sono un esperto dei problemi della Chiesa ma penso anche che sarà difficile che queste regole possano cambiare; ti immagini se ogni prete, ogni vescovo eccetera portasse avanti un'idea diversa? Addio religione! A dirtelo è uno che per natura è ribelle e poco incline all'obbedienza ma... Io che mi sono astenuto dal voto non mi sento affatto privo di coscienza e nemmeno oscurantista o contro la scienza come certi luoghi comuni vorrebbero che io fossi. Penso che per poter scegliere liberamente e in piena coscienza sia necessario informarsi e successivamente sciegliere. Ma per informarsi su una cosa bisogna ascoltare persone che la pensano in modo diverso e possibilmente persone che ne sappiano davvero qualcosa. Io non penso di essere una persona eccezionale, come il sottoscritto ce ne possono essere tanti. Lo dico perché sarebbe ora di smetterla di pensare che chi aderisce a certe cose lo faccia per mancanza di informazione. Personalmente ho sì ascoltato radio Maria, Giuliano Ferrara e Oriana Fallaci, ma allo stesso tempo mi sono preoccupato d'ascoltare alcune trasmissioni di radio radicale, Pannella, fassino e gli altri. Ho ascoltato radio cooperativa di Padova dove c'era una donna che, nell'ascoltare un'altra donna che aveva usato la fecondazione assistita, non sapeva altro che gioire ed esclamare: "aahhh, sììì, aaah, sìì, sì" come un'asina che sta per avere un'orgasmo! Radio Padova ha mandato in onda riflessioni di chi votava no, sì o si asteneva. Insomma, l'informazione c'è stata. Proprio perché ho ascoltato persone che la pensavano in modo diverso dal mio ho potuto rendermi conto di quanta malafede c'era in alcune di esse e come a volte si usasse la menzogna pur di raggiungere lo scopo. E adesso che il voto è passato, c'è ancora chi continua a mentire dicendo che gli italiani non hanno votato per mancanza di informazione. Invito queste persone a rileggersi tutti i giornali dei mesi scorsi, l'informazione che prevaleva era certamente quella di votare sì; la matematica non è un'opinione. Inoltre come non pensare a quella Maria che, una volta passato il referendum, telefona a radio radicale tutta delusa perché le hanno tolto la speranza di recuperare la vista? Queste sono le menzogne con cui hanno lavato il cervello di certe persone; d'altra parte è facile far presa in soggetti così fragili. Una persona che si aggrappa a qualsiasi cosa come ha fatto Maria, sta ad indicare che non ha accettato l'handicap, che non sta vivendo ma sopravvivendo in attesa di un qualcosa che forse non verrà mai. Uno degli argomenti con il quale non ho avuto modo di confrontarmi durante la campagna elettorale è il seguente: c'era chi diceva che la ricerca sugli embrioni andava fatta perché tanto, se non la facciamo noi, la fanno all'estero ed allora... Un bel modo di ragionare! Come dire: "visto che gli altri fanno la guerra tanto vale che la facciamo anche noi." Oltre ad essere un modo un po' assurdo di vedere le cose, questo modo di pensare è tipico di chi si sente inferiore. Perché noi dovremmo sempre e comunque copiare ciò che si fa all'estero? E perché non potremmo essere noi invece ad avere una legge più avanzata degli altri? Concludo con una proposta ai radicali & company. Che ne dite di raccogliere le firme per indire un referendum per abrogare la vita delle zanzare che rompono le palle ad ogni estate? Chissà se il quorum verrebbe raggiunto o se invece verrebbe bloccato dagli animalisti che magari preferiscono farsi pungere il culo piuttosto di uccidere certi insetti salvo poi ammazzare embrioni come se fossero peggio di quest'ultimi o, come dice quel medico illustre, come se fossero un ammasso di cellule che, guarda caso e non si sa perché, solo da quell'ammasso e non da altri mucchi sono venuto fuori proprio io.
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