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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Come installare windows millennium in un disco con due partizioni, sovrainstallazione e nota sulla sound blaster
Ecco i passaggi per l'installazione.
1: Non appena il cd parte, premere 2 senza invio;
2: menu esecuzione automatica, premere 1 e invio;
3: installazione di microsoft windows me, invio;
4: programma di installazione di windows in corso..., invio;
5: microsoft scandisk, siamo su visualizza registro quindi premere freccia a
destra e invio;
6: invio;
7: invio (muove il disco fisso e dopo un po' anche il cd);
8: invio;
9: invio;
10: invio;
11: invio;
12: invio (muove cd e disco fisso);
13: invio per copiare i file fino al riavvio);
14: dopo il riavvio e dopo un bel po' di lavoro, nome e cognome invio;
15: licenza, tab e invio;
16: chiave e invio;
17: invio per terminare (lavora e si riavvia, lavora molto e si riavvia un'altra volta).
A meno di non avere un disco di aggiornamento che non ho mai visto, non è
possibile installare windows millennium partendo da windows 98se, cosa che
invece è possibile fare con xp come abbiamo visto in un vecchio numero. E'
invece possibile sovrainstallare windows millennium; i passaggi sono semplici
ed intuitivi e tutti leggibili con jaws il quale partirà regolarmente nei vari
riavvii. Per far partire la sovrainstallazione basta avviare il file setup del
cd. Ti segnalo la possibilità del backup dei vecchi file; tuttavia, se non lo
fai, ci sarà comunque qualche file in più sul disco fisso rispetto ad una
installazione effettuata partendo da un disco bianco. Per quanto riguarda
invece l'installazione della scheda audio fatta usando Gestione periferiche
come spiegato nello scorso numero, a volte la sound blaster non funziona subito
ma dopo il riavvio del computer che non viene richiesto. Sono le stranezze di
windows stramaledetto!
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Etichettatore automatico dei grafici di Jaws in relazione con Easy cd 6
Non so dirti da quale versione sia presente, sicuramente c'è nella 451 di
jaws. Sto parlando dell'etichettatore automatico dei grafici che si attiva con
insert+ctrl+g; le spiegazioni le trovi nel manuale mentre l'aiuto da tastiera,
cioè quello che si attiva con insert+1 (fila superiore dei tasti
alfanumerici), è in inglese, almeno nella versione 451 di jaws. Una volta
avviato, l'etichettatore cerca i grafici di tipo toltip mettendoci un'etichetta; a volte il tempo per fare ciò è un po' lungo ma in ogni caso alla fine ti
dirà quanti grafici è riuscito a etichettare. Non funziona con tutte le applicazioni e in alcune mi pare ci sia qualche problema del quale non parlo perché
non ne sono sicuro. Tuttavia, prima di avventurarsi nell'etichettatura manuale
dei grafici, è utile provare quella automatica e se funziona... Tanto di
guadagnato. E' il caso, ad esempio, di easy cd 6. Nel numero 49 ho parlato
della difficoltà che ho incontrato nell'etichettare il grafico che permette il
cambio della dimensione del disco. L'etichettatore automatico funziona bene a
tale scopo e, oltre ad etichettarmi il grafico scritto sopra, me ne etichetta
degli altri come ad esempio quello per selezionare il masterizzatore predefinito, una cosa utile quando nel computer si ha più di un masterizzatore. In
qualche vecchio numero forse ho anche accennato alle difficoltà che ho incontrato nell'usare disc copier di easy cd 6. Anche in questo caso ci viene in
aiuto l'etichettatore automatico di jaws. La finestra principale di disc
copier non l'ho capita fino in fondo; quello che so è che potrebbe essere
necessario avviare l'etichettatore automatico più di una volta. Dopo essere
entrati in disc copier, da cursore jaws o con la barra braille verifica qual'è
l'unità di origine e quella di destinazione. Se non sono selezionate quelle
desiderate, per cambiarle fai così. Da cursore jaws o con i touch della barra
braille, clicca sopra il simbolo Scorri giù posto subito sotto all'unità da
cambiare; se per fare questa operazione non hai usato la barra braille, torna
in cursore pc e leggi la riga corrente; se necessario sposta le frecce alto e
basso per selezionare l'unità voluta e al termine premi invio. Se necessario
ripeti le stesse operazioni per l'altra unità. Adesso puoi avviare l'etichettatore automatico di jaws. Il pulsante per far iniziare la copia di un cd si
trova nella parte inferiore della finestra; se in futuro cambierai le unità di
origine o di destinazione, potrebbe essere necessario riavviare l'etichettatore automatico dei grafici qualora il pulsante per cominciare la copia del
disco non fosse leggibile.
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Prime prove con il lettore dvd Sony dvp-ns52p e altre considerazioni sulla masterizzazione
Se non sei uno di quelli che per ascoltare un disco devi avere un apparecchio
da mille euro o anche più, allora un'alternativa al lettore hi fi di tipo
classico potrebbe essere un lettore dvd di quelli che, generalmente, vanno
collegati al televisore ma che puoi collegare anche all'impianto hi fi. Il
sony dbp-ns52p, oltre alle classiche prese scart, possiede più di una presa
rca video adatta ai televisori che la possiedono. Per l'audio c'è l'uscita
digitale quassiale e ottica e quella analogica con le classiche due rca;
peccato non abbia la presa per la cuffia. Questi apparecchi sono molto piatti
e il modello in prova è meno profondo di un classico lettore. Quando acquisti
un lettore del genere, fatti dire dal negoziante i formati che riesce a leggere, cioè i tipi di cd e dvd sia per quel che riguarda l'audio che il video.
L'ideale sarebbe cercare un modello in internet, leggerne le caratteristiche e
poi acquistarlo da internet stesso o in un centro commerciale. Nei mesi scorsi
in internet avevo trovato un Panasonic che leggeva praticamente tutti i formati (o quasi tutti?) Poi il tempo è passato ed allora... Infatti le ditte si
divertono a mettere una cosa in un modello e a toglierla nell'altro che magari
a sua volta ha qualcos'altro che il precedente non aveva; è la legge del
consumismo. Come suono direi che questi apparecchi vanno bene, forse il modello in prova è leggermente carente nei pianissimi ma lo noti solo facendo il
test con un cd di prova che, partendo da 0 db, diminuisce progressivamente il
segnale fino ad arrivare ad un sussurro. La distorsione e la risposta in
frequenza sono identiche ad altri lettori classici. Non l'ho ancora letto
tutto ma il manuale, che oltretutto comprende tre modelli ma che segnala
chiaramente quando una funzione non è disponibile in uno dei tre, contiene
degli errori. Si dice che il lettore non accetta file mp3pro e di non farglieli leggere perché, riconoscendo l'estensione .mp3 ma essendo mp3pro e
quindi non compatibili, alle casse arriverebbero dei suoni strani che potrebbero danneggiarle. Tutte palle. Ho creato un file mp3pro con Nero e l'ho fatto
leggere al lettore che ha superato la prova senza problemi. La seconda palla
consiste in questo. Nel caso di cd di dati, si dice di non far leggere al
lettore file diversi dagli mp3 perché si potrebbero danneggiare i diffusori. In
realtà quando inserisci un cd di dati, il lettore provvede automaticamente a
scartare i file che non sono mp3 ignorandoli completamente anche dal punto di
vista numerico. Nel fare questa operazione non guarda l'estensione del file o
comunque non solo quella; lo dico per quanto segue. Con il programma Nero ho
creato un file mp4 (uno standard di Nero non leggibile con il lettore in
prova); Poi ho rinominato il file mettendoci l'estensione mp3 e l'ho masterizzato in un cd riscrivibile assieme ad altri mp3 veri. Il lettore sony mi ha
letto tutti i file veri scartando quello falso che non è stato considerato
nemmeno dal punto di vista numerico. Quindi, nel leggere i manuali, fidarsi è
bene ma non fidarsi... Il lettore in prova legge file mp3 con bitrate bassi
ma non ho provato a variare la frequenza di campionamento. In questi apparecchi alcune funzioni sono disponibili solo quando leggi dei dvd ma su questo
punto magari ci ritornerò un'altra volta perché ne so troppo poco. Un cd o dvd
contenente file mp3 in sostanza è un disco di dati. Nel compilare questo tipo
di dischi devi fare attenzione al nome che dai alle tracce e alle cartelle (se
presenti), in modo che l'ordine di riproduzione in un lettore esterno sia
quello desiderato. Infatti, una delle carenze dei programmi di masterizzazione
consiste nel memorizzare su disco i file mp3 solo in ordine alfabetico. Supponi ad esempio d'avere dei documenti sonori su file mp3 in cui sia importante
l'ordine per data. Quando sei in un computer, basta visualizzare i file ordinati per data ed il gioco è fatto. Puoi visualizzarli per data anche
all'interno del programma di masterizzazione ma verranno comunque masterizzati
in ordine alfabetico. Per risolvere questo problema fai precedere al nome del
file un numero partendo da 01 02 03..... 10 11... 20 21 eccetera. Il lettore
in prova può leggere anche all'interno di una cartella o di una subcartella.
Le cartelle vengono messe su disco in ordine alfabetico come i file. Se presenti, il lettore leggerà prima tutti i file in radice, passerà alla prima
cartella e, se presente, andrà poi alla subcartella presente in essa; passerà
poi alla seconda cartella del disco e così via, il tutto in ordine alfabetico.
Ovviamente è possibile passare da un brano all'altro anche quando si salta
dall'ultimo brano di una cartella al primo brano di un'altra. Tuttavia, questa
operazione sarebbe lunga e scomoda nel caso il cd o dvd contenesse molte
cartelle e molti brani. Ecco come fare per velocizzare le operazioni. Supponiamo di compilare un cd in modo che ogni cartella rappresenti un album o una
raccolta di brani. Per selezionare un album basta premere il tasto Menu e la
freccia giù o su a seconda dei casi più il tasto invio oppure play se si
desidera suonarlo subito. Il menu non è circolare e quindi adatto anche a chi
non vede, fermo restando che, se ci siamo persi, basta premere il tasto play
per ascoltare dove siamo. Il tutto si fa con il telecomando e, ovviamente, per
tornare all'album precedente basta premere la freccia in su dopo aver premuto
il tasto Menu. Gli album vengono selezionati nell'ordine delle cartelle e sub-
cartelle scritto sopra. Ogni album ha i propri numeri e quindi, una volta
selezionato ad esempio il terzo album, il numero 1 sarà il primo brano di
quell'album. Ho notato un problema nella selezione degli album ma non so se è
un difetto di questo modello o del mio apparecchio. Inserendo un cd o dvd con
alcuni album ma senza premere il tasto play, a volte la selezione di un album
successivo al primo non avviene e, premendo play, a suonare sarà il primo
brano del primo album. In altri casi il lettore va al terzo album e non al
secondo. Tutto questo non succede se il lettore è già un po' avanti nel leggere il primo brano del primo album; non capita nel tornare indietro, ad esempio
dal terzo al secondo brano, e non succede se in precedenza ho già selezionato
degli album. Con Easy cd 6 è possibile masterizzare un progetto specifico per
file mp3. In sostanza si tratta di un cd di dati al quale viene aggiunto il
file playlist.m3u che contiene la lista dei file scritti su disco, il file
play.exe e il file autorun.inf che chiama i due file precedenti. Dal menu
Modifica della finestra principale di Creator classic è possibile attivare
l'editor per modificare la sequenza dei brani ma non sono ancora riuscito a
farci qualcosa. Inoltre non so poi come si utilizzi tale lista e il file
play.exe che non sono capace di far funzionare. Forse ci vuole il player della
Roxio accluso ad Easy cd 6 che io ho tolto dal computer.
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Il bios e la sequenza di avvio
Nel mondo dei non vedenti circola una leggenda metropolitana che, a meno di
eccezzioni, io sono pronto a smentire. Per installare un sistema operativo
partendo da cd-rom non è necessario che il lettore sia settato per partire per primo, anzi, io
lo sconsiglio vivamente. A meno che con windows xp le cose siano diverse, cosa
che mi pare strana, con windows 98se e millennium è possibile lasciare il
floppy come prima unità di avvio, cosa consigliabile in modo da poter avviare
il computer da floppy senza per questo interferire con eventuali cd avviabili
presenti nel computer. Quando installiamo un sistema operativo partendo da un
disco bianco, per far partire il cd-rom basta che il cd sia inserito nel
lettore e che quest'ultimo sia abilitato all'avvio, va bene anche se per
ultimo. Il computer si avvierà e cercherà di avviare il floppy che troverà
aperto e passerà oltre; il disco C di certo non si avvia perché bianco e quindi
partirà il cd-rom. Questo avviene con le mie due schede Asus ma se volete
continuare ad ascoltare certi ciechi... Fate pure, io a casa mia faccio ciò
che mi pare.
Nota del 2015: per l'installazione dei sistemi operativi, in seguito incontreremo un problema quando l'mbr di xp o windows 7 rimane nel disco. Per 98 e millennium restano valide le informazioni date in questo articolo, lasciando per primo il floppy e il cd per secondo nella priorità di boot non si crea nessun problema.
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La mia esperienza con il referendum del 12 e 13 giugno 2005
Per quanto soggettiva possa essere, quella che segue è la mia esperienza con il referendum del 12 e 13 giugno 2005. Ero indeciso se scrivere ancora su questo
argomento visto che nel mondo dei ciechi è stato ampiamente dibattuto. Tuttavia non è nel mio stile tacere ed allora... Quando nei mesi scorsi la Chiesa
si è espressa per l'astensione, io sono stato felice di dare una mano per
raggiungere l'obiettivo. Di solito non sono molto attivo nelle vicende della
Chiesa, mi limito ad ascoltare una messa, a suonare e a fare le prove dei
canti, tutto qua. Però in questo caso la posta in gioco era troppo alta e
troppo giusta per potersene lavare le mani; spero solo che da parte della
Chiesa non sia stato un fuoco di paglia e che si abbia ancora il coraggio di
prendere una posizione netta quando sarà necessario; penso che le occasioni
non mancheranno, vedi ad esempio l'eutanasia, il problema delle coppie omosessuali eccetera. Così mi sono messo a fare un po' di campagna elettorale, un
qualcosa che non è molto attinente alla mia persona. Io sono abituato alle
cose pratiche, a dire pane al pane e vino al vino e non a tutti quei sotterfugi e trabocchetti di certi politici viscidi che fanno discorsi contorti,
complicati e senza senso in modo da poter sempre ritrattare il giorno dopo, in
modo da poter sempre dire all'altro che è lui a non capire; sono discorsi che
puzzano di cacca molle e che li lascio volentieri a chi li fa. Soprattutto
verso il termine della campagna elettorale, ho notato una differenza tra il
mondo dei ciechi e dei normodotati. Ovviamente mi riferisco solo alle persone
che ho potuto sentire. Con i normodotati ho sempre avuto un dialogo pacato ma
non ho trovato molto interesse nei confronti dei referendum. La cosa mi lasciava un po' perplesso anche se adesso, visti i risultati, è facile capire il
motivo. Gli italiani non avevano voglia di seguire le proposte dei radicali &
company, soprattutto se si tiene conto del fatto che una parte di chi è andato
a votare si è espressa per il no; evidentemente certe idee sono così strampalate e prive di umanità che la gente le rifiuta come è giusto che sia. Nel
mondo dei ciechi, a parte qualche persona che non nutriva alcun interesse ai
referendum, in linea generale ho notato un forte interesse nei confronti della
fecondazione assistita. Con alcune di queste persone ho avuto un dialogo
sereno anche quando erano contrarie alla mia idea. Con altre purtroppo non è
stato così. Come ho avuto modo di capire in altri frangenti, una parte di non
vedenti sembra ragionare così: "tu sei buono, bello e bravo solo fino a quando
dici quello che voglio io.! E magari saranno proprio queste persone a parlare
di libertà, torototela, torototà. Ma perché i ciechi avevano più interesse nei
confronti dei referendum rispetto a quello nutrito dai normodotati? Io non
penso che i non vedenti siano particolarmente attenti al sociale, probabilmente
lo sono come tutti gli altri e quindi questa differenza va cercata altrove.
Spinto dalla curiosità, una sera parlando con una persona vedente le ho chiesto se aveva notato molto interesse per i referendum tra i suoi amici o colleghi di lavoro; mi risponde di no. Allora io le faccio notare che nel mondo dei
ciechi le cose sono andate diversamente e in particolare nelle liste per orbi.
La Risposta che ne ho ricevuto è stata più o meno questa: "le persone che
scrivono in internet non hanno nulla da fare e non rappresentano il mondo
reale; internet è un po' come una betola, una nicchia." Io non sono così
drastico, però un po' di ragione questa persona ce l'ha. senza voler generalizzare, è ovvio che chi scrive lunghi papiri su più liste ogni giorno e a
tutte le ore del giorno non ha molte cose da fare e non sa come passare il
tempo. Per rispondere in modo così prolisso a molti messaggi ci vuole del
tempo sia per leggerli che per scrivere la risposta e questo tempo, o ce l'hai
o non ce l'hai, la matematica non è un'opinione. Non è un caso se nelle liste
per orbi a scrivere certi messaggi prolissi sono quasi sempre le stesse persone. Per varie ragioni può capitare a tutti di dedicare una giornata ad internet, ma quando la cosa si protrae nel tempo allora vuol dire che c'è qualche
disguido. E' altrettanto ovvio che una persona del genere sta vivendo una
realtà virtuale anche se magari è condita dalle notizie che trova sui giornali
o sui libri. Questa persona si formerà le proprie idee solo con internet
giornali e libri senza un dialogo diretto e reale; per forza di cose sarà una
persona distante dalla realtà. D'altra parte, con questo referendum, abbiamo
visto tutti come i giornali siano distanti dalla realtà, cosa che io un po'
già pensavo. Se un giornalista vuole veramente scrivere la realtà, a mio avviso
deve andare nei supermercati, nei bar, in chiesa, nei posti di lavoro eccetera
ed ascoltare ciò che dice la gente; bada bene: intendo proprio ascoltare e non
intervistare; quando uno è intervistato spesso non dice ciò che realmente
pensa. Inoltre, spesso i giornalisti si avvalgono di notizie che rimbalzano da
un'agenzia all'altra senza verificare se la cosa è vera oppure no. Un'altra
vicenda con la quale ho dovuto fare i conti durante la campagna elettorale è
quella che, secondo alcuni, la Chiesa si intromette nelle cose dello Stato
laico. Di solito non mi metto a difendere la Chiesa che, oltretutto, ha persone molto più preparate di me per poterlo fare. Ma nel caso dei referendum
certe persone hanno davvero toccato il fondo rendendosi ridicole. Supponiamo
di indire un referendum con il quale decidere se costruire o meno il ponte
sullo stretto di Messina. Fermo restando che la Chiesa sarebbe comunque libera
di esprimere un'opinione, (la parola non si toglie a nessuno), tuttavia se
facesse una campagna elettorale io mi arrabbierei perché la costruzione o meno
di un ponte non è certo una faccenda molto religiosa. Al contrario, quando
cinquecentomila persone firmano per modificare una legge con implicazioni
etiche e morali, è del tutto ovvio che la Chiesa scenda in campo, anzi sarebbe
grave se non lo facesse. Certe persone parlano di libertà ma allo stesso tempo
affermano che la Chiesa deve stare zitta salvo poi apprezzarla quando dice ciò
che a loro fa comodo o tirarla per la giacchetta quando serve al proprio
tornaconto con frasi del tipo: "vedi, lo dice pure la Chiesa!" Mi viene da
pensare che chi vuole togliere la parola alla Chiesa lo desidera perché è in
malafede e ha paura dell'idea altrui come è successo con i referendum appena
passati. Alcuni si sono tanto scaldati perché lo Stato è laico e quindi la
Chiesa non deve mettere bocca in certe questioni; dall'esempio scritto sopra
avrai capito che sono d'accordo solo fino ad un certo punto. D'altra parte
però, la Chiesa ha espresso e portato avanti la sua idea nelle proprie sedi e
con i propri mezzi senza costringere nessuno a frequentare le chiese, ad
ascoltare certe radio o leggere certi giornali. Ed allora cosa vuole lo Stato?
Desidera forse intromettersi e decidere cosa i sacerdoti, i vescovi, il Papa o
la gente comune deve dire o non dire in chiesa o per la strada? Ma nel caso
dei referendum, chi era lo Stato? Era solo la minoranza che ha votato sì o che
è andata alle urne? O peggio erano le cinquecentomila persone che hanno firmato per i referendum? Sì, lo Stato erano anche loro ma non solo loro; al tanto
spifferato Stato laico facciamo parte tutti e certi politici ne dovrebbero
tener conto. Non è che i radicali, che parlano tanto di libertà, magari un
giorno proibiranno alla gente di aderire ad una determinata fede? Lo stato
laico deve salvaguardare il bene comune e quindi anche quello di chi decide di
aderire ad una proposta della Chiesa e all'astensione dal voto dei referendum.
Lo Stato deve intervenire solo quando si danneggia qualcuno materialmente o
moralmente e questo non è successo invitando la gente all'astensione dato che
questa era prevista dallo Stato Stesso. O forse abbiamo politici così rincoglioniti che fanno le leggi e poi se le rimangiano quando, per una determinata
situazione, a loro non fanno più comodo? O forse siamo in una dittatura dove
cinquecentomila persone decidono che si deve andare a votare per forza? Si è
detto che la Chiesa influenza le coscienze leggendo comunicati che invitano
l'astensione o dando foglietti per lo stesso scopo. Fermo restando che nelle
chiese in cui vado io non è stato letto nessun comunicato, se l'avessero fatto
non mi sarei minimamente scomposto. Innanzitutto bisogna ricordare a certe
persone un po' cattivelle che aderire a un qualcosa non significa necessariamente lasciarsi influenzare. Dal voto io mi sono astenuto senza che qualcuno
mi obbligasse ad astenermi con la forza, con ricatti affettivi o con violenze
psicologiche; quindi credo sia stata una libera scelta. Per ragioni che esulano da questo articolo, le persone sono più o meno influenzabili dagli altri a
seconda del grado di crescita psicologica che hanno raggiunto. Certamente
anche per l'astensione al voto proposta dalla Chiesa (ma sarebbe meglio dire
non solo dalla Chiesa), ci saranno state delle persone che si sono lasciate
influenzare e, non pensando con la loro testa, hanno aderito così come si
aderisce a tante altre cose. Ma se questo capita nell'ambiente della Chiesa,
certamente succede anche nel mondo dei radicali & company. Non ho la pretesa
di quantificare un fenomeno ma penso che anche tra chi è andato a votare e
anche tra chi ha votato sì ci siano state persone che l'hanno fatto così tanto
perché lo dice il partito, per aderire a qualcosa, per andare contro qualcosa.
Insomma, il fenomeno del "lasciarsi trascinare" esiste, ma c'è da entrambe le
parti a meno di non voler dire che i cittadini che vanno in chiesa sono di
serie B mentre quelli che ascoltano Pannella sono di serie A e quindi del
tutto immuni da certi fenomeni della psicologia di massa. Sarebbe ora di
smetterla di dire che chi frequenta la Chiesa è obbligato a fare certe cose.
Innanzitutto non tutte le persone che si sono astenute dal voto frequentano la
Chiesa; inoltre non è venuto nessuno ad impedirmi d'andare a votare e ti
faccio notare che c'è stato addirittura chi non ha ascoltato il consiglio del
prete di non praticare la fecondazione assistita nonostante l'avesse ricevuto
durante la confessione. Anche chi va in chiesa sa pensare con la propria testa
e forse, per certi aspetti, alcune persone che la frequentano sono molto più
libere di altre. Se sei libero, ma libero veramente, non hai paura di un
comunicato letto da un prete; se desideri, lo ascolti e lo valuti. Ma se sei
libero non hai paura di certe verità, mentre mi viene da pensare che certe
persone si attaccano a grandi paroloni e discorsi politici per reprimere la
propria coscienza, per non sentire la puzza di falsità che c'è intorno a loro.
Quando portavano gli ebrei nei lager, di certo non dicevano che li volevano
soffocare nelle camere a gas; lo chiamavano reinsediamento in modo da offuscare le coscienze. Una sera stavo leggendo un articolo in cui si parlava di quel
famoso don Luciano che si è dissociato dalle direttive della Chiesa non aderendo all'astensione. Fin che lo leggevo mi dicevo: "vuoi vedere che questo
pretaccio voterà sì?" Ed infatti, arrivato al punto giusto, trovo scritto che
voterà tre sì e che per il quarto era indeciso. Così facendo, secondo quel
pretaccio e altre persone che si sono dissociate dalle direttive della Chiesa,
la gente può votare secondo coscienza. Sarebbe ora di piantarla con questi
luoghi comuni ormai obsoleti. Ogni volta che una persona aderisce alle direttive della Chiesa c'è sempre qualcuno pronto a dire che lo fa perché inibisce
la propria coscienza; quando invece segue l'altra parte, allora è una brava
persona che sceglie, una persona progressista eccetera. In realtà, se sei
libero, scegli di volta in volta ciò che ti sembra più giusto, e se capita che
le tue idee siano le stesse della Chiesa, non hai paura a seguirle solo perché
qualcuno ti dice che sei oscurantista e altre cazzate. Ben diversa è a mio
avviso la faccenda dei sacerdoti. Quando questi uomini hanno preso i voti,
sapevano benissimo che una delle regole della Chiesa è l'obbedienza ai superiori e che l'ultima parola spetta al Papa. Su tutto ciò si può essere in
disaccordo ma fin che le regole ci sono credo vadano rispettate. Non sono un
esperto dei problemi della Chiesa ma penso anche che sarà difficile che queste
regole possano cambiare; ti immagini se ogni prete, ogni vescovo eccetera
portasse avanti un'idea diversa? Addio religione! A dirtelo è uno che per
natura è ribelle e poco incline all'obbedienza ma...
Io che mi sono astenuto dal voto non mi sento affatto privo di coscienza e
nemmeno oscurantista o contro la scienza come certi luoghi comuni vorrebbero
che io fossi. Penso che per poter scegliere liberamente e in piena coscienza
sia necessario informarsi e successivamente sciegliere. Ma per informarsi su
una cosa bisogna ascoltare persone che la pensano in modo diverso e possibilmente persone che ne sappiano davvero qualcosa. Io non penso di essere una
persona eccezionale, come il sottoscritto ce ne possono essere tanti. Lo dico
perché sarebbe ora di smetterla di pensare che chi aderisce a certe cose lo
faccia per mancanza di informazione. Personalmente ho sì ascoltato radio
Maria, Giuliano Ferrara e Oriana Fallaci, ma allo stesso tempo mi sono preoccupato d'ascoltare alcune trasmissioni di radio radicale, Pannella, fassino e
gli altri. Ho ascoltato radio cooperativa di Padova dove c'era una donna che,
nell'ascoltare un'altra donna che aveva usato la fecondazione assistita, non
sapeva altro che gioire ed esclamare: "aahhh, sììì, aaah, sìì, sì" come
un'asina che sta per avere un'orgasmo! Radio Padova ha mandato in onda riflessioni di chi votava no, sì o si asteneva. Insomma, l'informazione c'è stata.
Proprio perché ho ascoltato persone che la pensavano in modo diverso dal mio
ho potuto rendermi conto di quanta malafede c'era in alcune di esse e come a
volte si usasse la menzogna pur di raggiungere lo scopo. E adesso che il voto
è passato, c'è ancora chi continua a mentire dicendo che gli italiani non
hanno votato per mancanza di informazione. Invito queste persone a rileggersi
tutti i giornali dei mesi scorsi, l'informazione che prevaleva era certamente
quella di votare sì; la matematica non è un'opinione. Inoltre come non pensare
a quella Maria che, una volta passato il referendum, telefona a radio radicale
tutta delusa perché le hanno tolto la speranza di recuperare la vista? Queste
sono le menzogne con cui hanno lavato il cervello di certe persone; d'altra
parte è facile far presa in soggetti così fragili. Una persona che si aggrappa
a qualsiasi cosa come ha fatto Maria, sta ad indicare che non ha accettato
l'handicap, che non sta vivendo ma sopravvivendo in attesa di un qualcosa che
forse non verrà mai. Uno degli argomenti con il quale non ho avuto modo di
confrontarmi durante la campagna elettorale è il seguente: c'era chi diceva
che la ricerca sugli embrioni andava fatta perché tanto, se non la facciamo
noi, la fanno all'estero ed allora... Un bel modo di ragionare! Come dire:
"visto che gli altri fanno la guerra tanto vale che la facciamo anche noi."
Oltre ad essere un modo un po' assurdo di vedere le cose, questo modo di
pensare è tipico di chi si sente inferiore. Perché noi dovremmo sempre e
comunque copiare ciò che si fa all'estero? E perché non potremmo essere noi
invece ad avere una legge più avanzata degli altri? Concludo con una proposta
ai radicali & company. Che ne dite di raccogliere le firme per indire un
referendum per abrogare la vita delle zanzare che rompono le palle ad ogni
estate? Chissà se il quorum verrebbe raggiunto o se invece verrebbe bloccato
dagli animalisti che magari preferiscono farsi pungere il culo piuttosto di
uccidere certi insetti salvo poi ammazzare embrioni come se fossero peggio di
quest'ultimi o, come dice quel medico illustre, come se fossero un ammasso di
cellule che, guarda caso e non si sa perché, solo da quell'ammasso e non da
altri mucchi sono venuto fuori proprio io.
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