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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Prime prove con Norton PartitionMagic 8.0 o 8.05

Installazione del masterizzatore dvd Sony dru-720a, come agire quando un cd o dvd rimane all'interno di un apparecchio e il tecnico imbranato

Rettifica all'articolo sui dvd del numero precedente e altre informazioni

La scomparsa di Giovanni Paolo II e tristi ricordi di gioventù

Referendum del 12 giugno


Prime prove con Norton PartitionMagic 8.0 o 8.05

Nota del 2015: nel creare o cancellare e riunire partizioni con questo programma, durante le prime prove pensavo che alla richiesta di riavvio del computer si dovessero inserire i floppy di avvio creati con PartitionMagic. Nel 2006 ho scoperto che in xp non era necessario ma pensavo che la cosa fosse comunque utile in windows 98. Solo nel 2007 ho notato che anche con windows 98 era possibile fare il riavvio senza adoperare i floppy. Per non generare confusione ma lungi dal voler passare per "Quello che comprende tutto subito e bene", ho modificato questo articolo facendo fare il riavvio senza floppy come invece facevo nell'aprile 2005.
Nota importante: Fuori serie non sostituisce in alcun modo il manuale di questo o altri programmi; fornisce solo considerazioni e accorgimenti che ritengo opportuno mettere a disposizione di altri in modo da facilitare l'apprendimento per il quale sarà comunque necessario leggere le istruzioni del programma. Per svolgere le prove proposte in questo articolo è meglio se hai a disposizione un computer in cui non siano memorizzati dati importanti. Il disco fisso deve essere riempito solo fino a metà circa e non ci deve essere l'antivirus installato.
Symantec distribuisce Norton PartitionMagic in italiano anche se alcune parti non sono state tradotte. In linea generale PartitionMagic serve per creare, spostare, copiare, ridimensionare, cancellare, unire partizioni senza dover togliere il sistema operativo dal disco (naturalmente con alcune limitazioni che puoi benissimo immaginare). E' anche possibile ridimensionare i cluster di una partizione ntfs, selezionare il tipo di partizione che si vuole creare: fat (cioè fat16), fat32, ntfs o il modo linux. Il programma include Bootmagic (che serve a gestire più sistemi operativi), e Pqboot che permette di selezionare un sistema operativo durante una sessione di lavoro con windows, avviarlo e, a lavoro terminato, ritornare a windows come in origine. C'è poi l'installazione guidata di un nuovo sistema operativo e altre funzioni come DriveMapper che permette di riassegnare i riferimenti alle unità scritti nel registro di windows quando questi non sono più validi a causa della rimozione o l'aggiunta di partizioni. Quante di queste operazioni siano fattibili da chi non vede per il momento non lo so, scrivo solamente quelle che ho provato e che sono andate a buon fine. Il cd in prova viene venduto come versione 8.0 ma nel file readme.txt trovi che in realtà si tratta della versione 8.05 del maggio 2004; non so se nel frattempo siano usciti altri aggiornamenti. Questa versione è nata per lavorare soprattutto in windows anche se nel cd trovi delle utility per dos con le quali è possibile lavorare quando windows non è funzionante (naturalmente con delle limitazioni). Sempre dal cd è possibile creare dei dischetti di avvio che risulteranno un po' diversi da quelli che si possono fare in fase di installazione del programma o dal sottomenu Strumenti di Norton PartitionMagic 8.0 e anche dal menu Strumenti accessibile dalla finestra principale del programma quando il software funziona in windows. L'installazione del programma presenta la solita difficoltà (per chi non vede) della schermata iniziale di cui ho già parlato in altri articoli. Per aggirarla, avvia l'installazione dal percorso:
\italiano\setup\setup.exe
quando inserisci il numero di serie dovrai digitare anche il segno meno (-) o trattino come dicono le sintesi di oggi. In caso contrario il numero non sarà valido ma, cosa ancor più sconcertante, il programma si installerà ugualmente. Forse però con il numero inesatto non ti permette di fare la registrazione, non l'ho provata. Ho provato invece l'installazione personalizzata la quale per default ha tutti i componenti del programma selezionati. Se desideri fare la prova scritta nell'ultima parte dell'articolo non deselezionare la parte dos. Nella visualizzazione ad albero dei componenti, come in altri casi, è un grafico a determinarne la selezione o meno che farai con la barra spaziatrice; grafico 875=selezionato, grafico 318=disattivato. Supponiamo d'aver installato il programma in windows 98 e di avere un disco fisso con un'unica partizione alla quale avrai dato un'etichetta di volume. Quest'ultima non è necessaria dal punto di vista tecnico ma da quello pratico. Supponiamo anche d'aver fatto i dischetti di avvio, il secondo, per le ragioni che vedremo, è quello più importante. L'obiettivo della prova è quello di creare una nuova partizione e successivamente di cancellarla in modo da ritornare allo stato originale del nostro disco di esempio. Fatte queste operazioni, anche le altre saranno più facili da capire e potrai proseguire da solo. Appena entrato nel programma potresti sentirti un po' spaesato da tutte quelle scritte, in realtà è possibile usare PartitionMagic con le frecce, la barra dei menu e con tab. Con la freccia in basso spostati fino a selezionare la partizione del disco; è selezionata quando senti la sintesi schifosa che ti dice l'etichetta di volume. Adesso attiva la barra dei menu con il solito tasto alt; come puoi notare non si accede al menu File ma al menu Generale. Fai un giretto tra i menu per prendere un po' di confidenza con il programma. Vai nel menu Attività e scegli Crea una nuova partizione. Da adesso in poi conferma sempre ciò che il programma ti propone fino ad arrivare su Fine ad eccezione del punto in cui ti viene chiesto di digitare l'etichetta per la nuova partizione; non è necessario metterla ma è meglio se c'è. Infatti, se partitionMagic viene usato in un disco dalle condizioni scritte sopra, ti farà fare una nuova partizione estesa e una partizione logica posta dopo dell'unità C:, quindi avrai l'unità d: come del resto è logico che sia. Il disco sarà diviso più o meno a metà.
Nota: visto che il nostro obiettivo non è quello di installare un secondo sistema operativo, è ovvio che non faremo una seconda partizione primaria; la partizione primaria è già esistente sul disco visto che stai usando il sistema.
Quando come tipo di partizione è selezionato logica, PartitionMagic crea automaticamente una partizione estesa se questa non è presente nel disco come nel nostro caso. Da notare che una partizione estesa non contiene dati intesi come file e cartelle ma solo una o più partizioni logiche al suo interno, cioè la suddivisione di un determinato spazio del disco in lettere di unità. Ritorniamo alla nostra prova. Una volta cliccato su Fine, le modifiche non saranno ancora operative. Te ne puoi rendere conto se dal menu Visualizza scegli Operazioni in sospeso. Per rendere operative le modifiche puoi andare su Applica modifiche che trovi nel menu Generale oppure digitare ctrl+a. Dopo questo comando clicca su Sì. Siccome stiamo lavorando in un disco in cui ci sono dei file aperti, PartitionMagic ha la necessità di completare il lavoro in modalità dos reale e ti avverte della cosa. Ti chiede anche se vuoi che al prossimo avvio di Windows DriveMapper modifichi i riferimenti delle unità nel registro del sistema. Infatti, tanto per fare un esempio, se hai un lettore di cd-rom che prima corrispondeva alla lettera d:, al prossimo riavvio sarà spostato in e: perché d: è occupato dalla nuova partizione; quindi dovranno essere spostati in e: anche i percorsi dei vari programmi che avevi installato utilizando il cd-rom. Contrariamente a quanto pensavo durante le prime prove, affinché il programma faccia il lavoro con le parti dos non è necessario fare il riavvio con i floppy, masta semplicemente riavviare il sistema. Indipendentemente da com'è settato il flag bootgui nel file msdos.sys di windows 98, al riavvio il computer si ferma al dos e PartitionMagic lavorerà per alcuni minuti (il tempo varia a seconda della velocità del computer e in base alle operazioni che deve svolgere) e poi si riavvierà, mentre se bootgui è a 0 lo dovrai far partire manualmente digitando win come al solito. All'avvio di windows DriveMapper ti chiederà se vuoi riassegnare i riferimenti alle unità; se accetti, cosa consigliata, ci vorrà ancora qualche minuto prima che windows si carichi definitivamente.
Nota: in questi casi è sempre bene avere jaws che si carica all'avvio.
Controlla che la nuova partizione sia visibile in risorse del computer e anche in PartitionMagic. Per completezza d'informazione, analiziamo i dischetti di avvio che probabilmente vanno usati quando nel disco fisso non è installata la parte dos di PartitionMagic o non si riesce ad accedervi. Il primo è un semplice floppy di avvio con un file autoexec.bat inutilmente gonfiato e protetto con l'attributo di sola lettura. Anche il config.sys è banale. In pratica questo dischetto carica il sistema operativo e ti fa inserire il secondo floppy che andrà a chiamare pqmagic.exe, cioè il programma che svolge il lavoro di creazione della partizione. Al posto del primo dischetto creato da PartitionMagic potresti benissimo usare un floppy di avvio del sistema operativo in uso nel quale magari potresti aver inserito la tua sintesi o barra braille. Se fai così, ovviamente il pc ti porta al prompt di A:; successivamente dovrai inserire il secondo floppy creato da PartitionMagic e chiamare pqmagic manualmente. Quando sei fermo al prompt di a:, con una barra braille o sintesi caricata puoi andare a vedere come è messo il disco fisso in quel momento, cioè quando fai il lavoro visto sopra tramite i floppy. Noterai che il vecchio autoexec.bat è stato rinominato con estensione wos; l'attuale autoexec, che verrà cancellato al termine del lavoro quando verrà ripristinato quello vecchio, ha delle righe che chiamano la parte dos di PartitionMagic presente nel disco fisso; il file pmagicbt.exe scritto nell'ultima riga serve a far resettare la macchina automaticamente come abbiamo visto fare in precedenza. Le sessioni di lavoro di PartitionMagic vengono memorizzate nel file di debug pq_debug.txt che per quanto riguarda windows 98 si trova nella cartella system, mentre in xp è nella cartella windows\temp. Fai attenzione che nel manuale, e anche per windows 2000, quest'ultima cartella viene chiamata %system root%\temp. Nel file sopracitato puoi leggere le attività svolte da PartitionMagic compresi i messaggi che ti ha dato durante il lavoro in windows. Sempre nella cartella system di windows 98 trovi le vecchie versioni di pq_debug.txt salvate con estensione da 001 fino a 005 che rappresentano le vecchie sessioni di lavoro. In pratica il file pq_debug.txt viene riscritto solo quando fai qualcosa con il programma e non quando entri ed esci da esso o passeggi tra i menu. PartitionMagic lavora anche con il file pq_batch.pqb del quale vengono salvate le vecchie versioni con lo stesso sistema di numerazione del file precedente anche se non so se arriva fino a cinque. Lavora anche con altri file che non conosco bene. Per tornare ad avere il disco con un'unica partizione si usa lo stesso metodo visto sopra ad eccezione dei comandi su cui cliccare. Ci sarebbe anche l'opzione Unisci partizioni, non so però se in questo caso funziona visto che si tratta di unire una partizione logica ed una estesa con la partizione primaria; dovrei rileggermi il manuale o provare. Sicuramente funziona invece il metodo descritto di seguito. Togli i dati che ti interessano eventualmente memorizzati nella partizione d: cioè quella da eliminare; avvia PartitionMagic e seleziona con le frecce la partizione logica da eliminare. Dal menu Partizione scegli Elimina; troverai due pulsanti radio, per default è selezionato Elimina; il pulsante Cancella in modo sicuro serve per i servizi segreti che hanno la necessità di eliminare i dati con la certezza che questi non vengano recuperati in alcun modo. Per i comuni mortali basta lasciare tutto per default e cliccare su Ok. Adesso sei nella finestra principale del programma e hai un'attività in sospeso; nell'elenco delle partizioni adesso hai due elementi contrassegnati con un asterisco e cioè lo Spazio non assegnato, diventato tale a causa della cancellazione della partizione logica, e la partizione estesa contrassegnata in quel modo perché non contiene dati. Se cancellassimo solo la partizione estesa senza ridistribuire lo spazio libero, potremmo usare solo circa metà del nostro disco perché non verrebbe più usato lo spazio non assegnato. Elimina la partizione estesa come hai fatto per quella logica. Adesso hai due operazioni in sospeso. Dal menu Attività scegli Ridistribuisci spazio libero; clicca su Avanti; qui trovi l'elenco delle unità tra le quali può essere ridistribuito lo spazio libero ma nel nostro caso non c'è problema perché abbiamo solo il c: con la partizione primaria; clicca su Avanti; qui hai una finestra nella quale ti viene mostrato com'era il disco prima e dopo le modifiche le quali tuttavia non sono ancora scritte sul disco. Scegli Fine per confermare. Adesso hai tre attività in sospeso. Applica le modifiche con ctrl+a e clicca su Sì per iniziare a scriverle su disco. Avrai le solite domande relative all'avvio in dos e a DriveMapper; da adesso in poi i passaggi sono gli stessi di quando abbiamo creato la partizione ossia, il computer si riavvia e lavora in dos per un po' di tempo, poi si riavvia facendo partire windows e, se richiesto in precedenza, risponderai alle domande di DriveMapper.

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Installazione del masterizzatore dvd Sony dru-720a, come agire quando un cd o dvd rimane all'interno di un apparecchio e il tecnico imbranato

L'installazione di un masterizzatore dvd ide interno è praticamente identica a quella di un masterizzatore cd o lettore cd-rom tranne quello che dirò di seguito. In dotazione al masterizzatore in oggetto viene fornito un cavo per il collegamento ide; in realtà nelle istruzioni si dice che a corredo c'è un cavo audio. Comunque si tratta del classico cavo ide da 40 pin e 40 fili. Se per ragioni varie devi collegare il masterizzatore nello stesso controller in cui si trova il disco fisso, cosa che è sconsigliabile fare, tieni presente che per gli hard disk moderni non puoi usare il cavo sopracitato, dovrai adoperare quello con 80 fili anche se con spina da 40 pin. Se la scheda madre e la scheda audio del tuo pc lo permettono, non dovrai collegare il cavo dell'uscita audio digitale. I dati audio digitale vengono infatti inviati anche attraverso il cavo ide e da tale posizione vanno alla scheda audio; sup- pongo che ciò possa avvenire in modo particolare con le schede audio integrate nella scheda madre, (attualmente non ho molta esperienza di questa cosa).
Se stai usando la scheda audio audigy 2 della Creative dovrai invece utilizzare la classica uscita digitale per inviare l'audio digitale a tale dispositivo.
Nota del 2015: al di là della scheda madre e della scheda audio utilizzata, ciò che fa la differenza è l'uso di windows 98 invece di xp, ma lo capirò in seguito e ne parlerò in un numero o nei numeri seguenti.
Guardando il masterizzatore dal retro, a sinistra della presa audio digitale trovi tre coppie di pin per l'inserimento di un jumper che sono riservati e non si sa perché li abbiano messi; lasciali liberi così come sono. Per regolare il dispositivo su cable, slave o master userai il jumper come al solito nelle coppie di pin che si trovano tra il cavo dei dati e l'uscita audio analogica. In dotazione al masterizzatore trovi due mascherine e un ferretto. Le prime servono a rendere di colore nero il frontale dell'apparecchio, il ferretto serve per sbloccare il cassetto del masterizzatore nel caso non sia possibile aprirlo con l'apposito tasto. Tuttavia, per inserire le mascherine dovrai togliere quelle esistenti smontando l'apparecchio. La cosa più scabrosa consiste nel rimuovere la mascherina frontale del cassetto che, in questo caso, è fissata con due gancetti e non semplicemente infilata come avviene in altri apparecchi del genere. Per compiere questa operazione bisogna che il cassetto sia aperto e che l'alimentazione sia staccata. In caso contrario, nel rimuovere la mascherina, il cassetto ti si chiude tra le mani a causa della pressione da te esercitata. Per tanto bisognerà aprire il cassetto e poi spegnere il computer oppure, senza alimentazione, aprirlo con il ferretto in dotazione. La mascherina nera non ha i gancetti e quindi presumo vada semplicemente infilata o forse addirittura incollata, non ho provato perché non volevo rischiare di rovinare l'apparecchio solo per una questione di estetica. Come il masterizzatore in oggetto, anche altri apparecchi hanno un foro tramite il quale è possibile sbloccare il cassetto in situazioni di emergenza. Purtroppo il foro non è sempre nella medesima posizione; in linea generale si trova subito sotto il cassetto e, nel Sony dru-720A, sulla parte sinistra del frontale. Si tratta di un piccolo foro che potresti anche non sentire se ci passi le dita sopra in modo veloce. Per localizzarlo più velocemente, se non hai il ferretto visto sopra, puoi passeggiare un po' sotto al cassetto con un punteruolo senza fare pressione, anzi stando leggerissimo per non strisciare l'apparecchio. In certi casi il foro non c'è e per aprire il cassetto in situazioni di emergenza basta tirarlo prendendolo per la parte inferiore della mascherina del frontale. Consiglio tuttavia di compiere queste operazioni solo quando è strettamente necessario. Se hai inserito un disco e non riesci più a toglierlo premendo il tasto di espulsione, le cause possono essere essenzialmente tre.
1: c'è un problema nel software che blocca l'apertura del cassetto (questo infatti viene bloccato durante le operazioni di scrittura, vedi ad esempio drag-to-disc).
2: c'è un problema nell'alimentazione dell'apparecchio.
3: si è guastata l'apertura del cassetto.
Procedi così: Riavvia il computer in dos reale; non è necessario che il dos si carichi, basta solo che il computer sia acceso senza avviare windows. Così hai escluso i problemi del software quindi prova ad aprire il cassetto. Se non funziona, apri il computer e controlla che l'alimentazione dell'apparecchio sia ben collegata; magari potresti provare ad usare un'altra spina dell'alimentatore o addirittura un altro alimentatore. Comunque, se l'alimentazione arriva, lo noti dal fatto che il cd o dvd presente nell'apparecchio fa un determinato rumore quando gira, anche quando gira piano. Se tuttavia non riesci ancora ad aprire il cassetto, utilizza il foro di emergenza o l'altra modalità di apertura. Nel manuale dell'apparecchio è scritto quale modalità adottare. Se ancora non riesci ad aprire il cassetto e al suo interno hai un cd-rom con un'enciclopedia costosa o introvabile di cui non hai la copia, non ti rimane che smontare l'apparecchio. Una volta tolto dal computer, un lettore di cd-rom o apparecchio simile si smonta togliendo le apposite viti che possono essere sui fianchi o sul fondo. Oltre a queste, potrebbe esserci qualche linguetta che lo tiene chiuso meglio; la mascherina del frontale ha tre punti di incastro (almeno quelle che ho visto fin'ora). Una volta aperto, togliere il disco è un gioco da ragazzi perché basta sollevarlo dalla sua sede. Magari controlla la cinghietta e il motorino del cassetto. Se hai intenzione di riutilizzare l'apparecchio, non toccare la lente con le dita per non lasciare impronte; se ti capita di farlo, puliscila con un cotonfioc asciutto o con qualsiasi altra cosa che non lasci impronte. Come puoi vedere, la cinghia del motorino non è altro che un elastico, quindi se necessario la puoi sostituire facilmente. Torniamo al Sony dru- 720a. In dotazione trovi un cd con un manuale generico nelle varie lingue e il programma nero burning rom se 6.6.0.2. La sigla se significa Sony edition. Il numero di serie del programma si inserisce automaticamente quando installi il software che comprende anche i manuali in italiano e in inglese. Tuttavia non è una licenza completa perché la conversione in mp3pro la puoi fare solo 30 volte e il programma soundtrax non funziona. Quest'ultimo è installato nel computer senza però il collegamento al desktop o nei programmi. Per sentirti dire che non hai una licenza valida basta cliccare sull'apposito file nella cartella del programma. Naturalmente puoi acquistare una licenza valida ma è meglio se lo sai prima. Non credere mai ai prezzi stracciati che ti danno questo e quest'altro. Tornando al nostro apparecchio, su carta hai invece solo il manuale in inglese del programma nero e il manuale del masterizzatore che purtroppo è stato stampato su tre fogli pieghevoli che ne rendono scomoda la scansione. Nel provare un masterizzatore dvd, accertati che scriva correttamente i dvd in polarità negativa e positiva; il fatto che funzioni bene con i cd non significa a priori che vada bene con i dvd.
Nota: non tutti i masterizzatori scrivono con entrambe le polarità, non so se ciò dipenda da una scelta del costruttore o solo dal periodo in cui è stato costruito l'apparecchio.
Concludo con un fatto realmente accaduto. Un giorno vado dal barbiere e, mentre mi taglia il pelo della testa, gli chiedo come va con il computer che aveva comprato per sua figlia non molto tempo fa. Dice che gli è capitato un guaio e me lo racconta così. "Un giorno mia figlia non è più riuscita a togliere un cd-rom con l'enciclopedia acquistata un po' di tempo fa. Così, visto che il computer era in garanzia, l'ho portato dal tecnico. Quando sono andato a riprenderlo mi ha detto che ha dovuto sostituire il lettore di cd-rom che dovevo pagare perché i guasti meccanici non sono contemplati nella garanzia. Poi ha aggiunto che nel togliere il disco questo si è spezzato; quindi ho pagato il lettore di cd-rom e riacquistato l'enciclopedia piuttosto costosa". Lui non ha aggiunto altro ma dalla voce si sentiva che era un po' incazzato e forse si è mangiato un po' le mani quando gli ho spiegato le operazioni da svolgere in caso di emergenza, cioè quelle viste in questo articolo. Ancora una volta i fatti ci dimostrano che anche i tecnici fanno delle fesserie immense, quindi non sentirti mai inferiore se ti capita di farne una. Se non fosse andato dal tecnico magari il lettore l'avrebbe gettato ugualmente ma avrebbe sicuramente salvato l'enciclopedia. A cosa è servito estrarre il cd a pezzi? Tanto valeva gettare via lettore e cd senza far fatica. Ma poi non ho capito perché l'ha rotto. Infatti, quando ha visto che non era possibile aprire il cassetto in alcun modo, perché non ha smontato il lettore? E poi cosa vuol dire che la garanzia non è valida per i guasti meccanici? Se almeno l'avesse detto subito, il cliente avrebbe potuto smontare il lettore salvando il cd che in questo caso era più costoso dell'apparecchio. Ma poi siamo sicuri che la garanzia non contempli i guasti meccanici? E siamo sicuri che sia stato davvero un guasto meccanico? Il fatto che il cassetto non si apra potrebbe dipendere anche dal mancato contatto del tasto, dal filo staccato del motorino che lo fa aprire o dal motorino danneggiato elettricamente e non meccanicamente. Morale della favola: oltre a consigliarti vivamente di fare una copia soprattutto dei cd costosi che acquisti, ti dico: chi fa da sè fa per tre.

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Rettifica all'articolo sui dvd del numero precedente e altre informazioni

Queste note sono valide soprattutto per chi non usa i dvd, sigla che tradotta letteralmente significa dischi versatili digitali. Nel numero precedente, nel menzionare i dvd scrivibili e riscrivibili ho sempre usato erroneamente le sigle dvd-r e dvd-rw. In realtà, come puoi vedere con i programmi di masterizzazione, quelli in polarità negativa hanno il segno meno (dvd-r, dvd-rw) mentre quelli in polarità positiva hanno il segno più (dvd+r, dvd+rw). La capacità scritta sulla scatola dei dvd comunemente menzionati come dischi da 4 giga è di 4.7 gb, cioè 4 giga e 700 mega. Le cose non stanno così se visualizzi le proprietà del disco con un programma di masterizzazione. Con nero, quelli in polarità positiva hanno una capacità di 4.483 mb mentre quelli in polarità negativa hanno una capacità di 4.489. Se visualizzi le proprietà con easy cd, per entrambi avrai un mega in meno probabilmente perché il conteggio viene fatto in maniera diversa. Formattando un dvd+rw con drag-to-disc (cioè il programma per la scrittura a pacchetti accluso ad Easy cd 6) arrivi quasi ai quattro giga e settecento mega ma non proprio. Non ho ancora avuto modo di provare con la polarità negativa. Sarò più preciso nei prossimi numeri perché ho avuto subito problemi con il masterizzatore descritto nell'articolo precedente e quindi ieri l'ho riportato al negozio. Acquistare un masterizzatore di marca molto diffusa non significa a priori non avere problemi; io ho acquistato quello perché in quel momento non ne avevano altri e mi scocciava aspettare. Da quanto scritto sopra avrai capito che il sony dru-720a funziona anche con drag-to-disc pur essendo nato dopo del software in oggetto, a meno che non ci siano problemi che ancora non conosco a causa delle poche prove eseguite. Un'altra cosa da tener presente per quel che riguarda i dvd è la velocità a cui possono essere scritti che è decisamente più bassa dei cd. In modo particolare sono lenti i riscrivibili in polarità negativa che li trovi addirittura a 1x; i riscrivibili positivi li trovi a 4x; per quest'ultimi dovrebbero essercene di più veloci, non so per i negativi. Se lo riterrò opportuno sarò più preciso in seguito quando avrò un po' più di esperienza.
Nota del 2015: E tuttavia, nel numero seguente vedremo che, ad esempio, l'1x riferito a un dvd non è lo stesso 1x riferito a un cd.

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La scomparsa di Giovanni Paolo II e tristi ricordi di gioventù

Come spesso mi capita di fare, anche la sera tra giovedì e venerdì primo aprile ho ascoltato i titoli del giornale della mezzanotte trasmesso da radio 1. Così ho appreso delle gravi condizioni del papa. Mi è scattato un campanello d'allarme segnalandomi che questa volta non ce l'avrebbe fatta; non so il perché ma è la sensazione che ho provato. Poi durante il venerdì primo aprile i media dicevano che la morte del papa era imminente ma a me sembrava strano che dovesse succedere proprio quel giorno; anche in questo caso non ti so dire il perché pensavo questo, era la mia sensazione e l'ho scritta. Oltretutto mi dava un po' fastidio che i media stessero lì quatti quatti ad aspettare l'evento, cioè la morte di una persona. Come se la scomparsa di un uomo dovesse fare spettacolo. Durante quel venerdì non sono stato incollato alla radio o alla tv, ho svolto i soliti lavori giornalieri accendendo la radio tre o quattro volte per il tempo strettamente necessario a capire come stavano le cose. Poi, tra i vari pensieri, mi è venuto da dire: "sai se Nostro Signore facesse un bel scherzetto ai media e il papa si riprendesse"? Ma questo non era nel progetto di Dio e non è avvenuto. Il sabato è trascorso come il venerdì fino alla sera quando, essendo a casa e non avendo voglia di fare altre cose, mi sono messo a gironzolare per i media; oltre ai servizi sul papa non c'era tanta altra scelta. L'idea di passeggiare in internet non mi è venuta perché non mi piace molto, come del resto mi annoiano certi messaggi di posta scritti da certi non vedenti con le solite esperienze che in realtà non hanno vissuto direttamente ma di cui parlano e si accaniscono tra loro tanto per far passare il tempo. Così mi sono fermato su canale 5 dove si raccontava la storia di Giovanni Paolo II. Di solito non seguo questi servizi televisivi che spesso servono solo ad alzare l'ascolto; in altri casi sono un gran minestrone dove si dice tutto e niente, dove uno urla da una parte e l'altro dall'altra in modo che la ragione sia dalla parte di chi ha la voce più forte. Inoltre a me non piace lasciarmi condizionare dai media e seguire a tutti i costi ciò che loro vogliono. Ma quella sera era destino che io seguissi quella trasmissione e così ho appreso in diretta la notizia della morte del papa. E qui viene la parte difficile di questo articolo perché tradurre con le parole le sensazioni che ho provato in quel momento e nei giorni successivi è davvero una cosa ardua. Certamente ho provato la normale tristezza e il rispetto che si ha per una persona che muore, ma c'è di più. Magari qualcuno dirà che sono stato condizionato dai media ed è anche per questo che ho scritto come mi sono comportato in quei due giorni, perché in realtà non credo di essermi lasciato condizionare più di tanto. Oltretutto, la sensazione che provavo era un qualcosa che i media non dicevano o comunque non nei termini che sentivo io. Quando il papa è morto ho avuto un senso quasi di lieve paura perché, anche se un po' vagamente, ero cosciente che eravamo di fronte ad una svolta storica la quale, come qualsiasi cosa un po' ignota, mette un po' di apprensione. Anche se in modo un po' nebuloso, dentro di me mi domandavo: "e adesso, il nuovo papa, continuerà a portare avanti quelle verità per le quali Giovanni Paolo II si è sempre battuto o annacquerà certe posizioni facendo delle "concessioni" per il quieto vivere, come ad esempio sulla vita che va rispettata dal concepimento fino al termine? Il tutto, si badi bene, in modo poco chiaro e in modo sconnesso. Come cambia la vita. Venti/venticinque anni fa queste domande non me le sarei poste di certo. Nel ripercorrere la storia del papa mi sono accorto di quanti avvenimenti importanti sono successi e io, all'epoca, non ci ho fatto caso; sono passati così come se fossero notizie di osteria, un pettegolezzo qualsiasi. A cominciare dall'attentato del quale all'epoca non capivo la gravità se non quella che c'è nel tentativo di togliere la vita a una persona. La consacrazione della Russia nel 1984 è passata davanti a me come un fatto banale. E che dire del messaggio pasquale dell'anno precedente? Non ricordo cosa dicesse il papa quel giorno, mi viene alla mente invece quello che è capitato. Stavo provando o comunque usando dei microfoni collegati all'hi fi prima di pranzo mentre il papa parlava alla radio. I commenti e le parole che ho detto all'epoca non sono scrivibili in Fuori serie che, come sai, non è certo privo di qualche parola fuori posto o di commenti duri. Così la sera della sua morte avevo anche un po' di rimorso e di rimpianto per averlo trattato male; forse era un rimorso e un rimpianto che andavano un po' al di là della persona intesa come uomo; in fin dei conti io non l'ho mai conosciuto di persona e se non si trattasse di aver offeso ciò che lui rappresentava qui sulla terra la cosa non avrebbe poi così tanta importanza. A volte capita che qualcuno mi telefoni dopo tanto tempo e che mi ricordi com'erano belli quei tempi dei primi anni '80. Personalmente non li rimpiango affatto. passavamo le ore in collegio passeggiando per un corridoio o sdraiati sul letto ad inventare bestemmie, a nutrirci di tutto fuor che della parola di Dio. Le mie critiche alla Chiesa erano dettate dall'ignoranza, dall'influenza degli amici, (erano amici)? e dalle parole di qualche cantante scritte per incidere un disco. In realtà non sono mai stato un individuo particolarmente influenzabile, ma qualche volta può capitare a tutti di esserlo. Però, anche in quel periodo, avevo momenti in cui ragionavo con la mia testa perché costretto dagli eventi. Racconto un piccolo fatto che, pur essendo successo tanti anni fa, mi è rimasto sempre impresso; leggilo andando al di là del fatterello in sé, ci servirà per alcune considerazioni che farò in seguito. Una sera stavamo cenando in quel maledetto collegio e un assistente ci dice che alle 21 ci sarebbe stato un concerto. Così, assieme ad altri, tra i quali c'era anche la mia ragazza, ci sono andato rimanendo subito deluso perché Si trattava di un gruppo religioso che suonava musica leggera inerente al tema. La cosa non mi piaceva sia perché non avevo voglia di ascoltare la parola di Dio come invece il gruppo proponeva di fare e sia perché come musica non mi interessava. Così, io e la maggioranza dei compagni con cui ci ero andato, ci siamo alzati e siamo andati a farci un giro fuori visto che oltretutto era fine aprile o maggio e si stava bene all'aperto. Personalmente mi ero limitato a dire che quel concerto non mi andava e probabilmente se anche gli altri avessero agito così magari adesso non ricorderei più quel fatto. La mia ragazza e un altro orbo si sono messi a bestemmiare e ad inveire contro quel gruppo, insomma il classico comportamento da ciechi! Nonostante che in quel periodo dicessi di credere in Dio a modo mio e non alla Chiesa, (cioè il classico modo per farsi un dio su misura e modellarlo a proprio piacimento a seconda delle esigenze senza doversi impegnare), il constatare che la mia ragazza era atea mi ha fatto sentire una profonda delusione. E mi ha deluso anche il modo con cui esprimeva la sua opinione, un modo per nulla tollerante e privo di rispetto per le convinzioni degli altri. Infatti mi dicevo: "D'accordo, a me quel gruppo non interessa ma che male fanno? Portano avanti la loro Fede e la loro musica ma non ci costringono a seguirla; ed allora perché inveire in quel modo"? Per il momento lasciamo da parte questi fatti e torniamo ai giorni nostri. Un'altra sensazione che ho provato dopo la morte del papa è quella d'aver perso una guida. E' strano che io abbia avuto una sensazione del genere visto che per mia natura sono una persona poco incline a lasciarsi guidare, anzi, spesso, per non dire quasi sempre, quando mi dicono di fare una cosa è la volta buona che faccio il contrario o, se la faccio, la svolgo malvolentieri. Ma in questo caso si trattava di una guida spirituale e quindi non sono più in gioco le forze e i valori umani, qui c'entra Dio. Insomma, io la morte del papa l'ho vissuta al di là della scomparsa dell'uomo in sé, la quale merita certamente rispetto ma che per certi aspetti era anche scontata e prevedibile visto che si trattava di una persona piuttosto anziana e malata. E a dirtelo è uno come me che prega poco e male, che si confessa due volte l'anno, che spesso la messa la segue malamente; insomma, non posso certo dire di essere un fanatico della religione, della Chiesa o del Papa. Però in quei giorni ho avuto la sensazione che non si trattava soltanto della morte di un grande uomo, c'era qualcosa in più difficilmente spiegabile con parole umane. Infatti mi sembravano un po' fuori luogo certe riflessioni che i media facevano e cioè quando si parlava del papa come un grande politico, dell'uomo che andava a sciare eccetera; tutte cose vere ma che non avevano nulla a che fare con la mia tristezza e la mia paura. Tutti abbiamo notato la moltitudine di folla in piazza San Pietro, decisamente meno si sono sentiti coloro che dissentivano dal papa (almeno in quei giorni). Io la penso così. Certamente tra la folla ci saranno stati diversi fanatici oppure quelli che vanno al grande evento per dire io c'ero. Altri ci saranno andati per fare qualche foto eccetera. Ciò nonostante penso che parecchie persone siano andate in piazza san Pietro per affetto. In fin dei conti non era poi una passeggiata viste le ore che dovevano aspettare per vedere una salma per pochi minuti. I media, si sa, influenzano la gente, ma non tutta però. Un esempio pratico l'abbiamo avuto nelle ultime elezioni; si diceva che il centrosinistra aveva avuto meno opportunità di farsi vedere in tv, però ha vinto lo stesso, e ciò significa che una parte di persone sa pensare anche senza i media. Sinceramente non mi sento in grado di dire quante persone sono andate a Roma per affetto e quante per fanatismo. Da parte mia sarebbe anche un po' fuori luogo parlare di una cosa del genere visto che non sono andato a Roma e Fuori serie non contempla le chiacchiere da salotto o di osteria che spesso sono trasferite in internet. Fuori serie racconta le esperienze realmente vissute e te le racconta così come sono avvenute, pronto a dire il contrario se domani il sottoscritto sentirà dentro di sé una cosa diversa. Credo invece che siano poche quelle persone che hanno cercato e cercheranno di mettere in pratica gli insegnamenti del papa, delle sue encicliche, dei suoi discorsi eccetera. Molte persone penso si siano fermate alla morte dell'uomo politico o di potere, andare oltre significa impegnarsi e ciò costa fatica. Un po' pigri lo siamo tutti e un po' tutti amiamo la vita comoda mentre vivere il cristianesimo oggi significa andare controcorrente, essere deriso eccetera. Quanti sono disposti a farlo? Magari iniziamo ma poi... Per quanto riguarda i dissensi, penso che vadano rispettati. C'è chi non rimpiange il Papa perché lui e la Chiesa in generale hanno fatto degli errori. Penso che sarebbe sciocco e stupido non ammettere gli errori della Chiesa che in certi casi sono anche gravi; sarebbe altrettanto stupido pensare che il Papa, inteso come uomo, non possa mai aver sbagliato. In fin dei conti la Chiesa è composta da persone umane che possono sbagliare, a volte in buona fede e altre volte no. La cattiveria umana fa parte della vita e non si ferma di fronte a un'etichetta. E' doveroso essere contro certi errori. Ciò che invece non accetto sono le critiche da osteria basate sul pettegolezzo, sul pregiudizio, sulla mancata conoscenza reale dei fatti e la mancanza di rispetto per le convinzioni altrui e per il bene che la Chiesa ha fatto. Poco importa se queste critiche sono scritte in un giornale o inviate per posta elettronica, il mezzo non c'entra, c'entra invece la cattiveria con cui sono fatte, esattamente come è capitato nel raccontino del concerto scritto sopra. Per fare qualche esempio dirò che mi riferisco a quelle persone che parlano parlano dicendo la Chiesa di qui, il Papa di là eccetera ma in realtà quegli ambienti loro non li frequentano mai e quindi parlano solo per sentito dire prendendo per oro colato ciò che magari qualche persona cattiva o semplicemente stupida dice. C'è poi chi parla in un certo modo solo perché in quel momento gli conviene così, (per non andare contro le persone, per non rovinarsi la carriera eccetera). Ci sono quelli che sparlano tanto della Chiesa ma poi, se andassimo a vedere al di là della maschera che portano, scopriremo che la loro vita è fatta di tante porcherie che forse farebbero bene a parlare di meno degli altri e a cercare di cambiare se stessi. Ci sono persone che si meravigliano tanto che in seno alla Chiesa ci siano state delle porcherie ma allo stesso tempo non si scompongono minimamente se all'interno della loro famiglia, della loro associazione o del loro gruppo di lavoro eccetera si fa altrettanto. Scusate se lo dico ma non mi piace avere peli sulla lingua. Pensate che nelle associazioni per ciechi non ci sia qualche mela marcia che invece di lavorare per il bene comune pensa solo ai propri interessi raggiungendoli in modo squallido? E ciò nonostante, per il quieto vivere, certe persone non si scompongono e magari assecondano, o quasi, certe mele marce. Infatti è molto più facile criticare quegli ambienti in cui non si ha accesso, tanto lì non si ha nulla da perdere, anzi magari si passa qualche ora a scrivere in internet per sentirsi protagonisti (di che cosa poi non si sa); molto più difficile è mettersi contro qualcuno quando questo è nel cerchio della nostra vita. L'opportunismo è una brutta bestia! Ma poi sono sempre reali gli errori commessi dalla Chiesa o si tratta anche di leggende metropolitane e di calunnia? Certamente ci sono sbagli realmente avvenuti ma penso ci sia anche tanta calunnia. Ciò che me lo fa pensare è l'esperienza della mia vita. Al sottoscritto certe persone hanno fatto dire, fare e pensare cose che in realtà non ho mai detto, fatto e nemmeno pensato. In certi casi questo è capitato in buona fede perché non sempre si conoscono bene le persone che ci stanno accanto, ma in altri casi è successo perché al mondo esistono anche le persone cattive d'animo e sarebbe sciocco non tenerne conto. E se ciò è accaduto per uno come me che non ha poteri politici o economici e che vive una vita "normale", figuriamoci se non succede per certe persone della Chiesa che bene o male sono più in primo piano di quanto non lo sia io, che hanno interessi economici, politici eccetera. Ti lascio a meditare.

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Referendum del 12 giugno

Il 12 giugno non andrò al mare ma non mi recherò a votare. Smettiamola di dire che i referendum si perdono perché la gente va al mare; se uno vuole, il tempo per andare a votare lo trova; soprattutto quando ritiene il voto una cosa importante. Intendiamoci: la fecondazione assistita è una cosa importante, non sono ben poste invece le domande che la riguardano. personalmente io andrei a votare se ci fosse un'unica domanda chiara e senza giri di parole come segue: ammetti l'uso della fecondazione assistita negli esseri umani? Da orbo farei mettere la croce sul no perché far nascere i bambini in quel modo non mi piace proprio e me ne tornerei a casa felice e contento. Ma fin che le cose non stanno così io a votare su questo argomento non ci vado.
P.s: quand'è che si potrà esprimere un voto via internet o con il telefonino?

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