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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Installazione di porte usb 2.0 con controller Via tech 3038,
dos, Ghost, windows e considerazioni varie
Nota del 2015: in questo articolo mi riferisco a due esemplari della stessa scheda,
uno venduto con un semplice sacchettino e l'altro con la scatola. Dando per buone le informazioni di due negozianti, dicevo che i componenti privi di scatola sono venduti nel modo bulk e ne facevo un elenco, cd-rom, zip Iomega eccetera. In seguito, guardando un dizionario ho notato che il modo bulk si riferisce sì a prodotti privi di confezione o con un semplice sacchettino
ma di marca generica o anonima, cosa che non avviene, ad esempio, per lo zip Iomega. Quindi, per evitare equivoci,
ho tolto il modo bulk mettendo prodotto con o senza scatola.
Originariamente la faccenda era nelle correzioni del numero 56. Sempre nello stesso dizionario ho visto che un prodotto oem
rappresenta un componente di marca venduto senza la scatola e a basso prezzo. Per via della marca, la cosa si adatterebbe bene allo zip Iomega quando veniva venduto senza scatola, difficile invece stabilire se il prezzo con cui veniva venduto era realmente più b
basso rispetto alla versione con scatola perché per farlo bisognerebbe acquistare lo stesso componente lo stesso giorno e nello stesso negozio.
Oggi i computer hanno diverse porte usb e quindi sembra un po' assurdo parlare
dell'aggiunta di questo componente tramite una schedina da inserire in uno
slot. In realtà i casi in cui è necessario fare questa operazione sono più di
uno come elencato di seguito.
1: quando una o più porte usb del tuo computer si rifiuta di funzionare e non
è conveniente sostituire l'intera scheda madre sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista operativo; cambiare la scheda madre richiede più
lavoro e una maggiore abilità.
2: quando hai un vecchio computer con porte usb 1.1 e vuoi velocizzare tale
connessione con porte usb 2.0.
3: quando hai un vecchio pentium senza porte usb e desideri collegare ad esso
un dispositivo per tali porte (ad esempio un disco esterno) da usare magari
solo con il dos.
Nota del 2015: mettendo porte usb 2.0 là dove vi erano solo porte usb 1.1 o addirittura niente, la velocità di questo componente sarà ridotta.
Non so dirti se esistano schede con porte usb per slot isa, quella descritta
di seguito è per slot pci che sono presenti, anche se in numero ridotto,
perfino nei primi pentium come ad esempio nel pentium 66 del 1994 con scheda
madre Intel. Trovi come riconoscere gli slot isa e pci nel numero 24 di Fuori
serie. La scheda in oggetto contiene due porte e viene venduta con un semplice sacchettino oppure in una scatola.
La vendita senza confezione o con un semplice sacchettino è particolarmente usata per vendere componenti ai riparatori ma può essere utilizzata
anche per la vendita al dettaglio; è poco adatta per i centri commerciali
salvo quando i componenti sono protetti da una vetrina. un componente venduto
senza scatola, oltre ad essere rovinato da chi lo tocca, può essere facilmente
rubato soprattutto in inverno quando il figlio di puttana ha giubbini con
tasche capienti.
Nota: alcuni ciechi praticavano l'attività di ladro nei
supermercati già negli anni '70 (per le brutte cose purtroppo arriviamo sempre
tra i primi); poi sono stati scoperti e hanno fatto una figura da scemi.
Senza scatola puoi trovare schede da inserire su slot, dischi fissi, cd-rom, drive
per floppy e masterizzatori; non so se ci siano anche lettori dvd; un tempo
c'erano anche gli zip interni. Spesso il componente venduto senza scatola contiene meno accessori quali ad esempio il cd di installazione, le viti e i
cavi. Nel caso della scheda Via Tech 3038, quella con un semplice sacchettino contiene le stesse
cose che trovi nella confezione con la scatola. Oltre
alla scheda c'è un cd e un libretto di qualche pagina con le istruzioni in
inglese; questo libretto è ritagliato in un formato più piccolo se venduto con il solo sachettino perché deve stare all'interno della busta del cd. Il cd, che si
chiama drv53, contiene drivers per vari dispositivi di diverse marche e per
sistemi operativi differenti. Oltre che per le porte usb ci trovi ad esempio i
driver per porte seriali tradizionali e quelli per i dischi serial ata. L'inserimento della scheda non richiede commenti particolari, la si infila in uno
slot libero come al solito. Se hai il programma Ghost 2003 oppure anche solo i
programmi Iomega che si trovano all'interno di esso, la puoi provare anche da
dos collegandoci un disco esterno e caricando aspiehci.sys del 17-12-2003 e
guest.exe 8.5 come spiegato nei vecchi numeri di Fuori serie. Le istruzioni
non dicono che puoi usare questa scheda in dos ma funziona benissimo ugualmente. Per usarla in windows occorre installarne i drivers come spiegato in un
file pdf in italiano che si trova nel cd nel percorso:
manual for multi-language\usb\italian\via usb 2.0 manuali.pdf
Si tratta della traduzione del libretto visto prima. Il modo di installare il
software della scheda cambia di poco tra una versione e l'altra di windows; io
mi riferirò a windows 98se e ad un pentium III che in origine aveva solo due
porte usb 1.1. Con tale computer, andando in Gestione periferiche e visualizzando i componenti per tipo, posso notare che le voci delle porte usb sono
solo due. La prima riguarda il controller della porta che in questo caso è un
Intel, la seconda appartiene all'hub. Attenzione: le cose sarebbero diverse se
alle porte usb fossero collegati dei componenti come ad esempio un modem; in
tal caso in Gestione periferiche nella sezione dedicata alle usb, ci trovi
anche la voce di quel modem. Quindi, quando fai queste prove, ricordati di
scollegare tutti i componenti usb in modo d'avere una situazione più chiara.
La configurazione vista sopra ti permette di capire il concetto di base, sarai
poi tu ad applicarlo con le opportune modifiche nelle altre situazioni. Dirò
anche quello che non mi è chiaro, le istruzioni non servono a dissipare i miei
dubbi. Dopo aver inserito la scheda nel pentium in oggetto, la prima volta che
avvii windows 98se ti si apre la finestra Nuovo hardware della quale non
descriverò tutti i particolari perché facile ed intuitiva. Il componente
cercato, cioè Via Tech 3038, viene visto correttamente; sceglierai di cercare
i drivers attivando la ricerca su cd-rom e specificando il percorso d:\win98,
ammesso che il lettore di cd-rom corrisponda a tale lettera. Ovviamente ti ci
vuole il cd di windows 98se; verrà trovato e sceglierai di installare il
miglior driver. Una volta cliccato sul pulsante Fine, l'operazione riprende
per la seconda volta e procede nel modo identico al precedente. Cliccato su
Fine, la ricerca del nuovo hardware riprende per la terza volta ma questa
volta viene cercato il componente pci universal serial bus che non verrà
trovato e avrai il messaggio Periferica sconosciuta. Dopo di ciò, finalmente
windows si caricherà. Non so dirti come si sarebbe comportata la macchina nel
caso ci fosse già una scheda madre con porte usb con controller Via; forse per
costruire i drivers sarebbero bastati i file inf già presenti nel disco fisso,
tuttavia andarli a prendere nel cd non è mai sbagliato. Adesso, in Gestione
periferiche avrai una voce in più che si chiama Altre periferiche che ti
rimane aperta perché pci universal serial bus non è stato installato. Nell'albero delle usb si sono aggiunte altre quattro voci; due riguardano l'hub e
sono identiche a quella già esistente, le altre due, identiche tra loro,
riguardano il controller Via. attenzione: Gestione periferiche visualizza
prima tutti i controller e poi gli hub. Da quanto appena visto sembra che la
schedina abbia due controller ma le istruzioni non lo dicono. Collegando un
dispositivo non ancora installato a una delle due porte della schedina, come
ad esempio un disco esterno, dopo qualche secondo ti si apre la finestra Nuovo
hardware per cercare i drivers di tale componente. Quindi la porta è già
funzionante nonostante non siano stati ancora inseriti i drivers del cd a
corredo. Ma allora a che cosa serve il software del cd? E funzionerà davvero
bene quella porta o avrà qualche carenza? Da notare che se avessimo annullato
la ricerca dei drivers delle porte e fossimo passati subito ad installarli dal
cd in dotazione, l'operazione non sarebbe andata a buon fine. Da notare inoltre che se avessimo annullato la ricerca dei drivers dopo la prima volta che
abbiamo cliccato su Fine, avremmo avuto sì una sola voce che riguarda il
controller Via e l'aggiunta di un solo hub, ma la porta non sarebbe stata
funzionante nemmeno aggiungendo il software del cd della schedina. In Gestione
periferiche ci sarebbe stata comunque la voce Altre periferiche con all'interno pci universal serial bus. Queste sono prove che ho fatto sempre con il
pentium menzionato sopra, non so se in altri computer le cose vanno nello
stesso modo. Adesso non ci rimane che installare il software a corredo della
scheda. Per farlo basta dare invio nel percorso:
d:\usb\usb2.0-via\setup.exe
Il programma è in inglese ma intuitivo. Il pulsante radio della seconda scheda
decide se installare (default) o disinstallare il software. Adesso in gestione
periferiche, oltre alle voci viste prima per quel che riguarda le usb abbiamo:
usb 2.0 root hub
Via pic to usb enhanced host controller. E' sparita la voce Altre periferiche
a meno che tu non abbia altre porte o dischi serial ata installati a metà. Da
notare che la scheda madre Asus p4pe I845 vista nel numero 39, per windows
98se possiede i driver per i dischi serial ata ma non quelli per le porte usb
2.0 presenti invece per xp (e forse anche per il 2000, non ricordo bene),
nonostante che i dischi serial ata siano usciti certamente dopo delle porte
usb 2.0. Ne consegue che in gestione periferiche mi rimane sempre la voce
Altre periferiche aperta anche se le porte pare funzionino a dovere. In un
vecchio numero abbiamo già visto che nel caricare da dos reale un driver per
porta usb viene assegnato un id. Alla schedina in oggetto, che ha due porte,
verranno assegnati due id, id0 e id1. Purtroppo ho riscontrato il problema che
segue. Se alla porta con id0 collego un modem e alla porta con id1 collego il
disco Lacie, Ghost non funziona correttamente; nel fare un'immagine creerà un
file di 0 k perché dopo qualche secondo da quando è partito si blocca. Da
notare che con la stessa configurazione i comandi dos funzionano benissimo
anche copiando file di grosse dimensioni. Scollegando il modem oppure mettendolo su id1, e il disco su id0, il problema scompare. Per tanto, quando fai
delle prove con le porte usb, è meglio se colleghi una periferica alla volta.
Non so se quanto scritto di seguito costituisce uno standard, nei due computer
con cui ho fatto le prove è così ma, ovviamente, si tratta di un numero troppo
basso per poter dire che lo sia. Gli id delle porte vengono assegnati in
ordine diverso a seconda che si tratti di una usb 1.1 o 2.0. Quando la porta
permette di caricare driver per 1.1 e 2.0, gli id vengono assegnati come una
1.1. Guardando il computer dal retro, avendo cioè le porte davanti alla tua
pancia, nel caso di una 1.1 avremo: id1 a sinistra e id0 a destra. Viceversa
una 2.0 avrà l'id0 a sinistra e l'id1 a destra, cioè il numero più alto sarà
sempre verso destra.
Nota del 2015: probabilmente quanto scritto sopra non è uno standard.
Con l'aggiunta della schedina, adesso il pentium III
preso in esame ha quattro usb. Tuttavia il numero più alto di id sarà 1 perché
il driver aspi conta solo le porte adatte al proprio caricamento; ad esempio,
aspiehci conterà solo le 2.0 della schedina e non le 1.1 integrate nella
scheda madre. Il mio pentium 4 ha invece sei usb ed arrivo ad id5 perché si
conta anche lo 0. Tenendo presente che i numeri di id adiacenti sono sempre
quelli della porta che sta accanto in modo orizzontale, sempre guardando il
computer dal retro abbiamo: prese centrali: a sinistra id1, a destra id0;
prese superiori: a sinistra id2, a destra id3; prese inferiori: a sinistra
id4, a destra id5. Come puoi notare, la coppia di porte centrali è messa come
la 1.1 del pentium III; infatti, queste porte possono caricare anche il driver
aspiuhci.sys funzionando così come una 1.1.
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Ancora problemi con i pdf
Chi ha letto gli ultimi numeri di fuori serie sa che con i file pdf avevo
cantato vittoria, ma l'ho fatto troppo presto perché, come vedremo, ci sono
altri problemi. I problemi vengono visti da chi lavora ed allora... Un giorno
decido di leggere il manuale del programma Ghost 9.0 che si chiama
userguide.pdf; lo apro e con mia sorpresa mi sento dire che il documento è
vuoto, che può trattarsi di un documento con struttura errata oppure che
richiede l'uso di un ocr. Me ne frego e provo a salvare il documento in testo
tramite il menu file. Ottengo un file piccolissimo di pochi bit che risulterà
vuoto. Questo avveniva con la versione di Adobe reader 6.0.1 del 3 novembre
2003 scaricata dal sito
www.ilgerone.net
Per vedere esattamente la data del
programma clicca sul punto interrogativo della guida e vai su Informazioni su
Adobe reader 6.0... Come già detto nello scorso numero, anche questa versione
vuole collegarsi ad internet. Si tratta di una cosa prevista dai programmatori
che, alla faccia della libertà, hanno già previsto quando sarà l'ora di aggiornare il programma e quindi quasi ti costringono a farlo. Se alla fine li
accontenti, come si fa con i bambini quando rompono le palle, stai attento che
lo scaricamento non parte subito. Attendi che il sito ti mostri il o i componenti da aggiornare che dovrai selezionare prima di cliccare su Aggiungi. Se
non selezioni niente, non puoi attivare il pulsante Aggiungi, lo noti in
cursore jaws. Una volta fatto l'aggiornamento, la versione del programma mi è
stata cambiata in: 6.0.2 del 18 maggio 2004. Avrai anche due voci che riguardano Adobe reader in Installa/rimuovi del pannello di controllo, di cui una
è quella relativa all'update appena eseguito. Se la versione non è cambiata
vuol dire che non hai aggiornato un fico secco. Tuttavia, anche con l'aggiornamento, il file userguide del programma Ghost 9.0 non viene letto. Legge
invece correttamente la lista dei driver presente nello stesso cd ma su un
altro file pdf. Le proprietà dei due file sembrano uguali, intendo le proprietà guardate dall'interno di Adobe e non quelle del menu di contesto di
windows. E allora perché non legge userguide? Non lo so; so invece che tale
file viene correttamente convertito in testo tramite il programma dos
pdftext.exe del quale ho già parlato in un vecchio numero. Purtroppo, come in
questo caso, a volte il testo è in due colonne e quindi, una volta convertito,
risulta un po' scomodo da leggere con la barra braille. All'interno del cd del
programma Ghost 9.0 c'è anche Adobe ; dal file compresso sembra la
versione 6, invece, una volta installato, risulta essere la 6.0.1, la stessa
del sito scritto sopra anche se mancante dell'accessibilità allo schermo come
annunciato da un apposito messaggio all'avvio del programma. Ovviamente, con
una versione del genere non potrai leggere con jaws, devi scaricare l'accessibilità allo schermo come previsto dal programma stesso. Tuttavia, leggendo in
cursore jaws ho notato che le pagine del file userguide.pdf scorrevano correttamente anche con la versione di Adobe priva del programma di accessibilità
allo schermo; quindi penso proprio che sia quest'ultima utility a creare
problemi con certi file. Nell'installare la versione sopra citata di Adobe reader
in una macchina in cui non siano stati ancora inseriti programmi Adobe, probabilmente, come è capitato a me, durante l'installazione verrà scaricato da
internet un file Microsoft chimato instmsia.exe. Tornando alla versione 6.0.2
con programma di accessibilità allo schermo, ho notato un altro problema con
il file del manuale delle porte usb illustrate nel paragrafo precedente. Nel
cambiare pagina, a volte il testo si sposta in una posizione errata. Inoltre,
nel cambiare capitolo, a volte salta qualche riga che poi leggerà nel momento
sbagliato, esattamente quello che a volte succede con lo scanner quando si
utilizza la luminosità sbagliata. Anche in questo caso, convertendo il testo
con il programma dos menzinato sopra, si risolve ogni problema soprattutto con
questo file che non contiene colonne. Invece, convertendolo con adobe le
righe continuano ad essere nella posizione sbagliata. Com'era bello il vecchio
dos! Qualche volta però Adobe reader ha ragione. Prendi una pagina di testo ben
fatta ed acquisiscila con lo scanner tramite omnipage 14 e poi salvala come
immagine in un file pdf. Prima di uscire, senza rifare l'acquisizione, salva
la stessa pagina anche come file multiplo scegliendo word e pdf ma dando un
nome diverso dal primo. Di questa pagina avremo tre file di cui uno è l'immagine in pdf che non verrà letta dal programma di accessibilità posto all'interno di Adobe; avremo il messaggio scritto all'inizio dell'articolo ma
questa volta ha ragione perché si tratta effettivamente di un'immagine. Questa non potrà essere convertita nemmeno con pdftext.exe per dos. Per
riconvertire in testo il primo file dovrai per forza usare un ocr. Il secondo
file della nostra pagina è un semplice doc da leggere con word. Il terzo sarà
ancora un pdf ma questa volta leggibile con il programma di accessibilità e
ovviamente convertibile in txt.
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Aggiornare RecordNow
Si tratta di un programma per la masterizzazione di cd e dvd
distribuito dalla Sonic. Se ne possiedi una vecchia versione e desideri aggiornarla, puoi semplicemente collegarti al sito della Sonic tramite l'apposita opzione prevista dal programma. Al termine RecordNow verrà aggiornato
automaticamente o quasi, ora non ricordo se ti fa qualche domanda. Soprattutto
se non hai una connessione veloce e quindi ti scoccia perdere ancora del tempo
nel caso sia necessario rifare l'aggiornamento, fai attenzione al fatto che il
file scaricato per l'update ti viene posto nella cartella di RecordNow presente all'interno della cartella temp di windows. In questo caso internet explorer non tiene conto di eventuali download fatti in precedenza con percorsi
diversi da temp. Siccome questa cartella è una di quelle che si svuotano
spesso, vai a recuperare il file appena scaricato e mettilo da parte. Cliccandoci sopra puoi rifare l'aggiornamento senza doverlo scaricare di nuovo.
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Alice e la dittatura degli anni 2000
purtroppo avevo proprio ragione quando nello scorso numero
facevo notare che quasi quasi Alice, quella di plastica, te la vogliono vendere per forza. L'altro sabato come al solito sono andato a suonare e, tra le
varie cose, il sacerdote dice che gli hanno proposto Alice che, per motivi
suoi, ha rifiutato. Cos'è successo? glie l'hanno portata ugualmente. Non so
come sia andata a finire ma questo modo di fare va davvero contro ad ogni
libertà. Meditate ma soprattutto agite contro questa subdola dittatura degli
anni 2000.
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Donna moderna
Ora non ricordo in quale numero, so che era estate e che
tra il serio e il faceto ho fatto un articolo sulle donne anche per divertirmi
un po'. A scanso di equivoci vorrei dire che spesso mi trovo meglio con loro
che con gli uomini; non mi riferisco al "fare sesso", intendo proprio per
parlare. In quell'articolo prendevo un po' in giro un tipo di donna che in
certi casi era una sporcacciona e in altri una puritana in modo forzato. Così,
un po' di giorni fa, mi è venuto da ridere sotto i baffi quando per televisione hanno fatto vedere quanto racconterò di seguito e pensavo che Fuori serie
non era ppoi così lontano dai fatti ammesso che siano veri e non inventati per
attirare i telespettatori. Se fosse per me la televisione rimarrebbe quasi
sempre spenta; siccome in casa non sono da solo, non posso pretendere che gli
altri facciano altrettanto. Così, pur non cercando certe trasmissioni, quando
sono lì è inevitabile che qualcosa mi entri nelle orecchie. La donna in questione è la direttrice di un ufficio. Un giorno a un suo dipendente si rompe
l'automobile e, vedendo che sta per chiamare un taxi, gli dice che è lieta di
dargli un passaggio con la sua macchina. Così, una volta insieme, lui le fa
una carezza sulle gambe; hai letto bene, le gambe, non le parti intime e proprio una carezza. E lei cosa fa? Lo licenzia. Ovviamente una donna è libera di
farsi accarezzare o meno le gambe, ci mancherebbe! Ma non era più saggio dire
semplicemente di smetterla? E non è che per caso questa ostentata castità
nasconda invece le porcherie che questa donna fa all'insaputa dei dipendenti?
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File htm con word e lunghezza delle righe in
un documento word qualsiasi
Come sai word può leggere anche file htm. Dal menu File scegli
Apri e nel tipo di file seleziona htm/html. Non sempre però li apre correttamente. Ci sono diverse versioni di word, anche per esempio dello stesso 2000;
per tanto non posso dire che accada in tutte. Però a me certi file non vengono
letti sia da word 97 che da word 2000. In certi casi viene cercato un file
chiamato stile.css e, non trovandolo, va in errore. In altri casi il file si
apre ma non si legge niente come succede con il leggimi di windows 98se. In
altri ancora, l'htm è trattato come un file di testo e così, oltre al testo
vero e proprio verranno lette le istruzioni dell'htm, cioè le parentesi e le
etichette che fanno parte del file. Per fortuna ci sono anche file che legge
benissimo! Da una persona apprendo che il file .css cercato in questo caso da
word ma utilizzato anche da altri programmi che aprono l'html, permette di
formattare una pagina html nello stile css proposto dal consorzio w3c che
permette di adattare le proprie dimensioni alla pagina e quindi adatto ad
essere utilizzato da chi fa uso dell'ingranditore. Ma a volte anche internet
explore ha dei problemi con questo standard.
Nota del 2015: l'informazione sui css che mi avevano dato è giusta fino ad un certo punto. Non servono solo per chi usa l'ingranditore ma per tutti. IN un file css ci si mette lo stile e altre informazioni per l'intero sito, ad esempio grandezza del carattere, formattazione eccetera, senza doverle ripetere per ogni pagina. Probabilmente, ma non l'ho sperimentato, è anche possibile limitare l'influenza del css ad un numero specifico di pagine (prendi quest'ultima cosa con beneficio d'inventario).
Passando invece all'impaginazione di Word, quella che segue può sembrare una cosa banale
ma per chi non ha mai visto e per chi, come il sottoscritto, non usa l'optacon
forse non lo è più di tanto.
Nota del 2015: per chi non è non vedente, l'optacon era uno strumento degli anni '70, geniale per quei tempi, composto da una piccola telecamera che passata sopra ad un foglio disegnava su una piastrina il carattere o il simbolo che di volta in volta incontrava.
Abituato al dos e al modo di stampare che si
usava una volta, mi sono sempre chiesto come facessero a starci tutti quei
caratteri in una riga visto che un tempo, in un foglio a4, 80 caratteri ci
stavano un po' stretti anche usando un carattere medio-piccolo. Probabilmente
se avessi usato di più word questo quesito l'avrei risolto da solo; invece ho
chiesto a chi vede. Con le prime due persone non ci ho ricavato un fico secco,
con la terza mi è andata bene ed ho scoperto l'acqua calda! Visto che siamo in
inverno invio anche a te l'acqua calda perché quella fredda... Dipende dal
modo con cui il tipo di carattere selezionato assegna lo spazio fisico alle
lettere. Per default word 2000 usa il carattere times new roman. Con insert+0,
jaws ti legge la riga di stato che si trova nella parte inferiore della finestra. La porzione che ci interessa è Col (colonna) seguita da un numero. Più
comodamente puoi sganciare il cursore della riga braille da quello attivo e
posizionarla su col. Adesso scrivi ripetutamente la lettera a e controlla
l'incremento della colonna fino ad arrivare a fine riga. Ripeti l'operazione
con la lettera i. Vedrai che di quest'ultima ce ne stanno molte di più. Anche
chi non usa l'optacon sa che il corpo di una lettera i è più piccolo di una a.
Lo spazio fisico di una lettera assegnato da times new roman è in stretta
relazione con il corpo di essa. Adesso cambia il tipo di carattere scegliendo
courier new. Ripeti la scrittura delle lettere come prima. Vedrai che il
numero di colonne in una riga non cambia. Ciò significa che questo tipo di
carattere assegna lo stesso spazio fisico a tutte le lettere indipendentemente
dal loro corpo come avveniva con la macchina da scrivere.
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Quando l'aggiornamento di Internet explorer non finisce mai
Non posso certamente dire che accada in tutti i computer ma a me è capitato.
In un pentium III avevo windows 98se con la versione di default di Internet
explorer che, come già scritto, ha il numero seguente:
5.00.2614.3500
Desideravo portarlo alla versione 6 utilizzando il salvataggio che l'aggiornamento di un'altra macchina mi aveva fatto nella cartella file di windows
update. Ricorderai infatti che quando si fa l'aggiornamento di internet,
oltre ad essere installati, i file scaricati vengono archiviati nella cartella
scritta sopra. Se hai memorizzato questa cartella in un cd per portarla in
un'altra macchina, dovrai copiarla nel disco fisso e togliere l'attributo di
sola lettura inserito dal masterizzatore perché durante l'aggiornamento il
computer ha bisogno di scrivere all'interno di essa. Facevo l'aggiornamento
come al solito lasciando che il computer scaricasse da internet i pochi k che
gli mancavano. Finito lo scaricamento, avevo i classici errori fittizi di
windows che servono solo a far innervosire la gente; diceva che la cartella
non conteneva tutti i file, di provare a scaricarli di nuovo o in un secondo
momento. Se riprovavo ottenevo la stessa cosa in un cerchio chiuso dal quale
non era possibile uscire. In questi casi, invece di arrabbiarsi tanto o di
continuare a pensare al problema, è meglio fare qualcos'altro. Nel frattempo
il nostro inconscio lavora in sottofondo senza che noi ce ne accorgiamo e poi,
magari quando ti stai facendo la barba o qualche altra operazione banale
all'improvviso dici: cazzo, non sarà mica..... E non vedi l'ora d'andare a
provare. Infatti mi è venuto in mente che il mancato funzionamento dell'aggiornamento poteva dipendere dal fatto che io stavo utilizzando file di un
aggiornamento la cui partenza non era il default di internet explorer inserito
in windows 98se ma quello che ottengo quando installo office 2000 che, come
abbiamo visto, aggiorna anche internet explorer ed esattamente alla versione:
5.002919.6307
Quindi tieni presente che se utilizzi i file salvati nella cartella file di
windows update per fare un aggiornamento lo potrai fare solo se esso parte
dalla stessa situazione in cui l'hai fatto nell'altra macchina. D'accordo
Bill, ma allora mi spieghi a che cavolo serve che il computer si colleghi ad
internet e scarichi dei file che poi non può utilizzare? Inoltre, se disinstalli la versione 6 tornando così a quella inserita da office, ti viene tolta
la voce in Installa/rimuovi come se fosse la versione di default di windows
98se. D'accordo Bill, hai fatto programmi che hanno buchi da tutte le parti! E
visto che Bill qualche volta viene in italia, al posto di windos potrebbe
chiamare i suoi sistemi operativi colapasta.
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Ancora su Easy cd 6, brutte notizie per la versione 7 e considerazioni varie
Purtroppo le promesse di Roxio di aggiornare Easy cd 6 con il driver del
masterizzatore Lg gce-8525B non sono state mantenute. Tuttavia la mancanza del
driver è per me sempre meno importante perché ho notato che alcune delle
carenze menzionate in un vecchio numero non verrebbero risolte con esso. Oltre
al messaggio di drag-to-disc di cui ho già parlato, non verrebbe risolto
nemmeno il problema dell'espulsione del cd dal menu Disco come ho riscontrato
in una macchina in cui il driver è installato correttamente.
Nota del 2015: quanto scritto qui sopra l'avevo già detto ma evidentemente non lo ricordavo al momento di scriverlo.
A tale proposito,
quando il driver è installato correttamente, il codice di ritorno di roxassist.exe è tbl. Ricordo che il programma roxassist.exe serve per aggiornare il
driver. Ricorderai che avevo segnalato qualche blocco del sistema durante la
masterizzazione con jaws caricato. Ho risolto il problema, anzi spero d'averlo
risolto perché con windows non è mai detta l'ultima parola, attivando la
casella dma in Gestione periferiche. Per default windows 98se non attiva la
casella dma dei cd-rom e masterizzatori. Per attivarla vai in Gestione periferiche, scegli cd-rom e da questo vai nelle proprietà del masterizzatore.
Seleziona la scheda Impostazioni e attiva la casella dma. Se dopo il riavvio
del computer rimane attiva vuol dire che il masterizzatore supporta tale
funzione; in caso contrario significa che l'unità non supporta la funzione
dma. Fai la stessa prova con il lettore di cd-rom. Nelle istruzioni di Easy cd
6 c'è scritto che la dimensione di un cd può essere impostata manualmente
quando il masterizzatore non la rileva in modo automatico. Ricorderai che i
dischi da 99 minuti (cioè 870 mb), non mi venivano rilevati in modo automatico. Così ho pensato che avrei potuto impostare tale dimensione in modo manuale
ma non trovavo il pulsante Dimensione disco su cui cliccare come previsto dal
manuale. Dopo essermi un po' arrabbiato (ma non tanto), il Signore ha voluto
che avessi la felice intuizione di cliccare sul grafico 787 che si trova nella
parte inferiore della finestra principale del programma vicino alle dimensioni
del disco e al tipo di masterizzatore in uso. Ti viene chiesto di confermare
la tua decisione di cambiare le dimensioni del disco e poi trovi un elenco con
tutte le capacità; sceglierai quella opportuna e darai invio. A questo punto,
perché jaws si comporti ancora correttamente, dovrai premere insert+- in modo
da allineare i cursori. Nota: nell'elenco delle capacità dei cd non ci sono i
100 minuti come potresti trovare scritto sulla custodia o sul cd stesso;
ovviamente sceglierai 99. Così ho fatto la prova con la capacità di 99 minuti
ed è andato tutto bene anche se non ho fatto la scrittura vera e propria ma
solo la prova come previsto dal programma. Spinto dalla curiosità ho inserito
un cdrw da 80 minuti selezionando però la capacità di 99. Il programma è un
credulone e ti dice che il disco è da 99 minuti anche se non lo è. Così ho
provato a registrarlo per un totale di 97 minuti corrispondenti a 852,65 mb e
a 436558 settori. Durante la masterizzazione ci sono stati due o tre segnali
acustici del pc perché, come ho notato al termine leggendo i messaggi di
errore, succede che qualche tentativo di scrittura vada a vuoto per mancanza
di dati nel buffer del masterizzatore. In realtà si tratta di un errore fittizio perché la casella relativa al riempimento del buffer era attiva ed inoltre, come si legge nella guida, la mancanza di dati al buffer del masterizzatore si verifica quando il disco fisso è lento e frammentato e quindi non ce
la fa ad inviarli in tempo utile per la scrittura. Visto che stavo lavorando
con un disco serial ata ed inoltre stavo scrivendo un cdrw che ha una velocità
più bassa rispetto ai cdr, il problema non era lì. Tuttavia, analizzando
sommariamente il cdrw così masterizzato non ho riscontrato errori e, cosa da
non crederci, viene letto addirittura con il pentium 66 e il vecchio dos e un
lettore di cd-rom degli anni 90. Forse analizzandolo file per file avrei
trovato qualche errore ma sarà proprio così? E se avessi aggiunto solo qualche
minuto mi avrebbe dato quegli errori? Ti faccio notare che non ho usato
l'overburn per questa prova, il quale, come ricorderai, in easy cd 6 non va
utilizzato per i dischi da 90 e 99/100 minuti. Forse, e questa sarà magari una
cosa che vedremo nei prossimi numeri, con Nero e altri programmi invece bisogna proprio usare l'overburn per scrivere i dischi da 90 o 100 minuti; infatti, anche Nero 6.3.1.25 non mi visualizza correttamente la capacità dei dischi
da 100 minuti, ma caso mai lo vedremo nei prossimi numeri. E se Roxio avesse
aggiornato il programma mettendo il driver del mio masterizzatore, avrebbe
visto automaticamente il disco da 99 minuti? Ne dubito un po' perché in realtà
le piccole dimensioni di un cd, come ad esempio un vecchio cdrw da 650 mb,
vengono viste correttamente in modo automatico. Ho anche provato a mettere un
disco da 99 minuti in una macchina con tutti i driver a posto ma il cd da 99
veniva visto sempre come disco da 80 anche se in questo caso la prova non ha
tanto senso perché fatta con un vecchio masterizzatore del 99 quando non c'era
quel tipo di disco. Per etichettare il grafico 787 relativo al cambiamento
manuale della dimensione del disco dovrai usare il cursore invisibile di jaws
che si attiva premendo due volte velocemente il tasto meno. Una volta posizionato
il cursore invisibile su grafico 787, non ritornare al cursore pc, premi
subito insert+g per attivare l'etichettatore; in caso contrario jaws dirà che
non sei nel grafico. Abbiamo usato il cursore invisibile perché il grafico 787
è uno di quelli che cambia quando viene toccato dal mouse e quindi dal cursore
jaws. La sintesi continua a dirti falsamente 787 ma in realtà sulla barra
braille si legge 303 e sarà proprio il 303 il grafico visto dall'etichettatore
sia in sintesi che in braille. La Roxio ha immesso nel mercato la suite di
programmi di masterizzazione 7.0 tra i quali c'è anche creator classic, questa
volta però rinnovato nella grafica. Purtroppo questi programmi sono e saranno
solo in inglese e funzionano solo con windows 2000 e xp che, come già detto,
ti deve piacere per forza. Quindi, ammesso che quando uscirà la versione 8 la
facciano parlare anche in italiano, di certo non torneranno indietro. La
compatibilità con windows 98 è andata a farsi friggere anche con questa ditta.
Consapevole del fatto che non basta un messaggio di Franco per cambiare
le cose e tuttavia cosciente del fatto che non si può stare sempre zitti e
passivi, ho fatto presente a Roxio che non è necessario un sistema operativo
così mastodontico come xp per masterizzare un cd e che la cosa sarà giusta
dal punto di vista economico ma non da quello tecnico. Un addetto Roxio, che
non si firma, mi ha risposto che lo sa, che non è lui a prendere queste decisioni e che gli dispiace. Sarà vero che gli dispiace? Io qui aggiungo: a
comandare è Microsoft la quale può imporre le leggi del mercato che vuole.
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Perché aiutare l'Africa e i paesi poveri in generale?
Un giorno si parlava di inviare qualche offerta ai Paesi poveri e una persona
più o meno ha detto: "se io ho qualcosa è perché ho lavorato, che lavorino
anche loro. Perché devo dare qualcosa a loro?" Non sono d'accordo con questo
modo di pensare, ecco il perché. Innanzitutto se uno ha il lavoro credo debba
ringraziare Dio d'averlo trovato; deve ringraziarlo di non essere nato in un
paese dove c'è la guerra e la siccità, dove per avere un po' d'acqua si fanno
molti chilometri oppure la si prende in una pozzanghera sporca; dove si muore
di fame o di malattie banali per mancanza di cibo e assistenza sanitaria; deve
ringraziarlo di non vivere in un paese con un caldo torrido e piogge torrenziali che arrivano di rado. Forse se quel tale si fosse trovato nelle condizioni scritte sopra avrebbe lavorato ugualmente ma più probabilmente avrebbe
avuto più che altro la volontà di farlo e non la possibilità. Andare in ufficio con l'aria condizionata d'estate, al calduccio d'inverno e con la pancia
piena è senz'altro più piacevole di lottare ogni giorno per la sopravvivenza
in ambienti in cui manca tutto. Ma sarebbe più corretto dire che in quei
luoghi le ricchezze ci sono ma vengono arraffate da noi. Non mi riferisco solo
al petrolio, penso, ad esempio, al cacao della costa d'avorio che noi importiamo e a loro diamo una miseria che magari va solo ai più ricchi. Penso al
materiale per i telefonini che preleviamo dal Congo, un paese in guerra e
pieno di fame. Credo sia giunto il momento di pensare che se abbiamo del
benessere non lo dobbiamo solo alla nostra capacità di lavorare ma in buona
parte anche da ciò che puntualmente arraffiamo dai paesi poveri. Per tanto
dare loro qualcosa è un dovere morale; un dovere che, sia chiaro, serve solo a
limitare l'ingiustizia da noi perpetrata. Forse qualcuno dirà che queste cose
le devono fare i politici; in parte sono d'accordo ma non più di tanto, ecco
il perché. In realtà capita che un governo stanzi dei soldi per i paesi più
poveri ma, come spesso accade con gli aiuti fatti dall'alto, lo si fa per
interesse. Certi governi hanno tutto l'interesse affinché certi Paesi rimangano arretrati; così magari danno qualche aiuto ma si guardano bene dal rendere
indipendenti le persone, si guardano bene dall'insegnare loro come essere
autonome. Quando un Paese diventa autonomo ed istruito non lo si può più
sfruttare o per lo meno è molto più difficile farlo. Per questo sono molto più
propenso a dare offerte in danaro a quelle persone che in certi Paesi ci vanno
veramente, ci vanno non per fare delle vacanze alla moda ma per aiutare e
vivere insieme a chi soffre; oltre al cibo aprono qualche scuola, portano
un'impastatrice per il pane ma, prima di ritornare in Italia, insegnano loro
come farla funzionare. Insomma, aiutare è giusto ma è altrettanto indispensabile cercare di rendere autonome e responsabili le persone. Parlando con chi
in Africa ci va veramente è saltato fuori il discorso della difficoltà che
incontrano certi popoli a prendere decisioni anche quando sono piccole. Non so
da cosa dipenda però mi viene da pensare che ciò sia almeno in parte dovuto al
fatto che certi popoli sono stati sottomessi per anni e anni, vedi ad esempio
la schiavitù e la colonizzazione. Probabilmente dentro di loro ci sono ancora
i segni delle cattiverie fatte da noi bianchi. D'altra parte la cosa non è poi
così strana se si pensa che anche da noi certe mentalità sono dure a morire.
Siamo negli anni 2000 ma non sempre portatori di handicap e normodotati sono
trattati alla pari; capita ancora che la donna sia considerata inferiore.
Voglio dire che un conto sono le buone intenzioni, un'altra cosa è cambiare la
mentalità nel profondo delle persone. E che dire di tutte le armi che fabbrichiamo e poi vendiamo a certi paesi in modo che si scannino come maiali? E non
mi si venga a dire che si fabbricano armi solo per autodifesa. E' mai possibile che si costruiscano mine a forma di farfalla per ingannare i bambini in
modo che ci muoiano sopra? Mi piacerebbe tanto parlare con qualcuno che lavora
a certi progetti, mi piacerebbe dirgli quanto schifo fa. Abbiamo poi il problema degli extracomunitari. Al di là di come uno la pensa è chiaro a tutti
che gli extracomunitari hanno portato dei problemi nuovi nel nostro Paese.
Certo è che ci si doveva svegliare prima, intendo più di vent'anni fa quando
gli extracomunitari erano pochi. Ci si doveva impegnare maggiormente ad aiutare quelle persone nel posto di origine. Ma penso anche che a certe persone gli
extracomunitari facciano comodo. In fin dei conti oggi certi lavori non li
vuol fare più nessuno e quindi perché non metterci gli extracomunitari? I
nostri ragazzi cominciano a lavorare dopo i trent'anni; le persone anziane
spesso non vengono accudite da noi ma dagli extracomunitari. Spesso le persone
anziane non vengono accudite dalle famiglie semplicemente perché queste devono
andare al mare a biscottarsi il culo. E guarda che biscottarsi il culo oggi
non è una possibilità, è un dovere che si segue alla lettera meglio di uno dei
dieci comandamenti di Nostro Signore. Insomma noi ce ne stiamo comodi ma la
comodità ha sempre un prezzo che pagheremo ancor di più nei prossimi anni.
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