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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Hard disk non formattato e xparla classico con difon2
La prova è stata eseguita
con il file del dicembre 1999; se stai lavorando con l'hardware di un pc, ti
può capitare d'aver bisogno di caricare velocemente il programma parla con
difon2. Questa sintesi occupa poca memoria e funziona con un solo file e ciò è
vantaggioso quando si sta riparando un pc perché meno cose servono al caricamento e meno possibilità di errore ci sono. Xparla.com può essere caricato
anche senza il file batch ed è possibile fornirgli dei parametri. Per installare la difon2 su com2 e usare i tasti più e meno per il controllo del sintetizzatore digitare:
xparla + 2
Nota: quanto appena detto non è legato alla versione in prova, la cosa funziona anche con quelle più vecchie.
C'è invece un problema anche se facilmente
superabile. Per default xparla.com cerca il disco C. Supponi di caricare il
computer da floppy; se il disco fisso non ha la partizione perché è stata
cancellata e quindi non viene visto dal sistema, tutto va bene perché xparla
non trova nessun disco fisso; ma se il disco fisso ha la partizione e non è
stato formattato, xparla tenta di scrivere (o leggere, non lo so), nel disco
ma non ne trova i settori. Per caricarlo, ignorare più volte fino ad arrivare
al prompt. Non ho provato con versioni più vecchie, certamente quella dell'ottantasette non ha questo problema, chissà se qualcuno la possiede ancora!
Attenzione: queste note sono valide solo per quando non si ha a portata di
mano un dischetto con il programma parla regolarmente installato e si desidera
caricare velocemente una sintesi per provare un computer magari prendendo
xparla da un secondo computer regolarmente funzionante; il programma parla
funziona benissimo da dischetto, quindi non mettete in giro false voci.
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Conversione di file con word 2000 per windows da word per dos
I problemi capitano soprattutto quando non sei stato tu a produrre i file da convertire e quindi non ne conosci tutte le caratteristiche. Word per dos non
l'ho mai usato e quindi anch'io ho chiesto qualche chiarimento. Word 2000 di
office converte i file word per dos come del resto succede per altri formati
nel modo che conosciamo. A volte però ci sono dei problemi derivanti dal modo
con cui è stato prodotto il file da convertire. Per esempio, il file potrebbe
far riferimento ad un foglio di stile che era presente in un determinato
percorso del computer in cui è stato fatto il file originale; la stessa cosa
vale per eventuali immagini associate al testo. Se queste non sono incorporate
nel testo ma richiamate dal file tramite un determinato collegamento ad un
determinato percorso, è ovvio che non le possiamo ripristinare perché mancanti
nel nostro computer. Per ricuperare il testo fai così: quando il programma
chiede la conversione clicca su ok, office si arrabbia dicendo che non trova
il foglio di stile; tu fregatene e batti ancora su ok; office non si arrende e
ti chiede il nome del file.sty ma tu clicca su ignora. Se il file non era
associato ad immagini il gioco è fatto, se invece ti viene chiesto il nome di
un file immagine tu clicca su ok, se office insiste con altri nomi di file
immagine tu, ancora più testardamente, clicca su ok, alla fine avrai il testo.
Non annullare mai perché così facendo annulli la conversione.
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Trovare la chiave di Windows 98
Un giorno un non vedente mi ha detto che la chiave di
installazione di windows 98se si trova all'interno della copertina del cd;
potrebbe anche essere! Solo che fin'ora io ho sempre notato che la chiave di
installazione si trova sulla copertina della guida introduttiva data assieme
al cd; è un libro di diverse pagine. Se non lo possiedi significa che il tuo
windows 98se è solamente una copia. Se windows 98se installato nel tuo pc
appartiene allo stesso cd che hai acquistato e magari non hai nessuno a portata di mano per farti leggere la chiave, la trovi nel registro cercando la
stringa productkey. Non ho provato ad acquisire la copertina del libretto con
lo scanner.
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Stampante braille molto utile
Oltre a stampare la schermata di avvio
come spiegato nel numero precedente nell'articolo che riguarda la scheda
madre, puoi stampare le scritte che scorrono durante l'avvio del pc anche
quando questo non si ferma, cioè in condizioni normali di avvio. Appena acceso
il pc, tieni premuto il tasto stampa e vedrai che prima o poi la stampante
parte. Ascoltando i movimenti dei componenti del pc, puoi dedurre in quale
momento dell'avvio la stampante si mette a stampare; se ti accorgi che quanto
appena stampato non è sufficiente per conoscere le informazioni che desideri,
prova a premere il tasto stampa in momenti leggermente più avanti rispetto a
quando l'hai sentita partire la prima volta; così facendo puoi stampare qualche altra informazione. Forse non ti sarà comunque possibile stampare complessivamente tutte le scritte della fase di avvio, però, prima di farti aiutare
da un vedente per il rilevamento di eventuali errori, ti conviene provare.
essere autonomi significa essere anche liberi e non è poco!
Nota del 2015: peccato che con il passare degli anni questa autonomia sia diventata sempre minore: oltre alla mancanza della porta parallela per stampare le schermate con la stampante braille, le scritte dei computer hanno cominciato a scorrere sempre più velocemente rendendo impossibile acchiapparle per la stampa.
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Dischi serial ata
Nello scorso numero mi sono dimenticato di dire che
non tutti i dischi serial ata vengono alimentati con il comune cavo di alimentazione; per alcuni ci vuole un adattatore che non ho visto; ci sono già
alimentatori per pc con quel tipo di spina. Il disco fisso Maxtor da me acquistato si alimenta in modo tradizionale. Ciò che invece ho imparato solo ieri è
che il cavo dei dati di un disco serial ata ha 7 pin.
Nota del 2015: oltre che nel modo tradizionale, il disco da me acquistato si alimentava anche con il cavo di alimentazione sata ma non lo conoscevo.
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Altri appunti hardware
Nota del 2015: l'articolo contiene vari argomenti che non possono essere indicizzati a causa della struttura dell'articolo stesso. Prova comunque a dare un'occhiata, per essere stato scritto nel gennaio 2004 a me sembra molto interessante e per certi aspetti anche attuale.
Di seguito, oltre ad aggiungere quanto dimenticato nello scorso numero, scrivo
ciò che ho scoperto ultimamente. Nell'articolo che riguarda la scheda madre
Asus p4pe dello scorso numero mi sono scordato di menzionare i connettori per il
collegamento audio del cd integrati sulla scheda; li identifichi facilmente
perché hanno la stessa forma che troveresti nelle normali sound blaster. Non mi
ero accorto che, oltre ad alimentare la scheda con il connettore a 20 pin e un
normale connettore piatto (tipo disco fisso, per intenderci), c'era anche il
classico connettore quadrato dei pentium 4; non l'avevo notato perché spostato
di parecchio rispetto agli altri due. In sostanza, per alimentare questo tipo
di scheda ci sono due modi:
1: con connettore a 20 pin e uno piatto tradizionale,
2: sempre con il connettore a 20 pin ma con il connettore quadrato tipo
pentium 4.
Preferisco la seconda soluzione perché in tal modo rimane libero
un cavo di alimentazione che può servire per altre periferiche. Per quanto riguarda poi il riconoscimento dei connettori, ho notato che quello della porta
game lo puoi riconoscere anche da solo perché, a causa del numero di pin, non
entra in altri posti. Quelli delle porte usb e delle porte ieee1394 sono uguali
ma, almeno nel caso della scheda descritta nel numero precedente, puoi intuire
dove vengono montati anche senza farti vedere le scritte; infatti, la porta
game e le usb aggiuntive sono nello stesso lamierino e quindi la logica ci
dice che il connettore usb sarà vicino alla porta game. A proposito del numero
di pin, nel manuale in inglese stramaledetto della scheda presa in esame ho
notato quanto segue. Se ad esempio parliamo del classico connettore ide a 40
pin esso verrà menzionato con il numero 40-1. Meno uno significa che quel
connettore entra da una sola parte perché mancante di un pin. Così, abbiamo la
porta game costituita da 16-1 pin mentre le usb e le ieee1394 da 10-1 pin, il
tutto riferito al connettore posto sulla scheda madre. Le misure della scheda
sono: 30,5 x 22,9 mm; forse tra un modello di scheda e l'altro ci potrebbe
essere qualche millimetro di differenza ma non più di tanto perché, se hai
fatto caso, ormai le schede madri atx sono standardizzate. I pin delle memorie
ddr sono 184; ddr significa: double data rate; sempre riferito alle memorie,
la sigla dimm significa: dual in-line memory module. Quando si parla di processori (cpu), puoi incontrare il dato fsb che significa: front side bus.
Quando si parla dello slot della scheda grafica la sigla agp significa: accelerated graphics port. Ho parzialmente provato la scheda audio integrata nella
scheda madre descritta nel numero precedente. I suoni midi sono buoni (naturalmente riferendomi ad altre schede audio e non a tastiere musicali). Anche
il wave va bene, almeno in riproduzione perché non ho provato a registrare.
lasciano molto a desiderare i pochi effetti che forse avrebbero fatto meglio a
non inserire. L'imitazione degli ambienti è molto approssimativa e il suono
effettato è abbastanza distorto. D'altra parte non si può pretendere che una
scheda madre dal prezzo inferiore a certe sound blaster abbia la stessa qualità
di quest'ultime. Insomma: a mio avviso se nelle schede madri facessero a meno
di metterci tanti accessori sarebbe meglio. Costerebbero senz'altro meno. Ma
c'è anche chi non la pensa così. Uno di questi è mister clic, te lo ricordi? E
in effetti ci sono situazioni in cui, soprattutto per ragioni economiche, uno
desidera sì avere un pc completo ma spendere il meno possibile. E allora... Un'altra caratteristica della scheda Asus descritta nello scorso numero è
quella di poter attivare dal setup del bios, dei messaggi udibili durante
l'avvio del computer. Questi messaggi in inglese ci dicono, ad esempio, se c'è
un errore nell'ide eccetera. Dopo aver attivato l'apposita opzione dal setup
(mi pare proprio che non fosse attiva per default e mi scoccia andare a provare perché per chi non vede il setup è ancora molto difficoltoso), puoi anche
decidere quali messaggi includere all'avvio. Essi usciranno dal jack per le
casse acustiche inserito nella scheda audio integrata e non necessitano di
alcun drive per poter funzionare perché vanno anche quando nel disco fisso non
c'è nulla. Evidentemente sono dei piccoli campioni memorizzati in qualche
eprom della scheda madre. Come vedi le possibilità di aiutarci nel settaggio
di un pc ci sarebbero. Pensa se il setup del pc avesse anche solo qualche beep
e magari qualche messaggio! Parlando invece di alimentatori, ti dirò quanto
segue. Ne avevo uno di scassato e quindi l'ho demolito tenendomi qualche vite
(alcune è pressoché impossibile toglierle perché montate dietro ai componenti
e quindi inaccessibili o quasi, sono fatti per essere usati e gettati). Oltre a
qualche vite, per fare un esperimento mi sono tenuto la ventola che era collegata all'alimentatore con un connettore. Ho tagliato il connettore per essere
più comodo a dare corrente a 12 V che ho preso da un alimentatore da banco.
Innanzitutto ti dirò che, almeno la ventola che ho provato, è polarizzata. Se
inverti la polarità essa non gira e ciò sta ad indicare che al suo interno c'è
un diodo (o qualcosa di uguale ad esso) che lascia passare la corrente in
un solo senso. La seconda nota riguarda la rumorosità. L'alimentatore demolito
era piuttosto rumoroso (non so quanti db di rumore avesse). Nel far funzionare
la ventola mi sono accorto che in pratica ciò che la rendeva rumorosa non era
tanto il motorino che girava ma bensì i condotti dell'aria. Infatti, facendola
funzionare sul banco aveva un tasso di rumorosità molto inferiore. Questa era
una cosa che avevo già sentito dire ma un conto è sentirla dagli altri, un
altro è fare la propria esperienza.
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Come provare un alimentatore atx senza l'ausilio della scheda madre
Nei vecchi numeri abbiamo visto che gli alimentatori atx prendono l'impulso di
accensione tramite la scheda madre. A volte però ci può essere la necessità di
provarne uno senza usarla, ecco come fare. Soprattutto se devi provare un
alimentatore che ritieni possa essere danneggiato, fai la tua prova su un
banco di lavoro provvisto di salvavita collegato ad esso. Inoltre, prima di
dare corrente nel modo che dirò poi, abbi cura che l'apparecchio sia lontano
da altri oggetti e anche dal tuo corpo e dalla faccia. Stacca il salvavita in
modo che alle prese elettriche del tuo banco di lavoro non ci sia corrente.
Prendi del filo di misura adeguata perché esso entri nei fori della spina a
venti contatti; tagliane pochi centimetri e sbucciane le estremità; in sostanza si tratta di ponticellare i pin della spina a 20 contatti in modo che il
filo verde sia in continuità con il nero.
Nota: nell'alimentatore in cui ho
fatto la prova i colori erano questi, non so se esistano altri standard.
Per trovarli senza l'ausilio del colortest e senza l'aiuto di un vedente fai così:
appoggia la spina a 20 pin sul banco con i contatti verso la tua pancia e con
la linguetta verso l'alto. Partendo da sinistra, i pin da ponticellare sono il
terzo ed il quarto della riga superiore. Metti il cordone di alimentazione
nell'alimentatore e collega anche la spina alla presa a 220 V se il salvavita
è stato efettivamente staccato. Metti le estremità del filo dei pin visti
prima e assicurati che non si muovano. Adesso vai ad accendere il salvavita e
se non senti girare la ventola dell'alimentatore vuol dire che:
1: l'apparecchio è guasto,
2: non hai ponticellato bene i pin 3 e 4 della riga superiore.
Se l'alimentatore non parte stacca immediatamente il salvavita.
Nota: l'alimentatore con cui ho fatto la prova non necessitava di alcun carico collegato
ad esso, non so se tutti siano così o se, come accadeva con il tipo vecchio,
ce ne siano alcuni che necessitano di una periferica collegata. Se sei in
questa situazione, prima di svolgere il lavoro puoi collegare all'alimentatore
in prova un vecchio lettore di cd-rom, non importa se magari è guasto e legge
male i dischi, l'importante è il carico.
Nota del 2015: finora non ho mai trovato alimentatori atx che avessero bisogno di un apparecchio collegato per essere provati.
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Altri modi di regolare il setup del pc
In un vecchio numero abbiamo visto che è possibile fare piccole regolazioni
del setup del pc servendosi della stampante braille (solo nei casi in cui
funziona). Di seguito trovi invece un altro modo che mi ha permesso di fare
qualche regolazione senza la stampante che oltretutto non funzionava nel programma di setup della scheda in cui ho fatto la prova. Mi sono fatto registrare una buona parte delle voci che compongono il setup; come al solito i vedenti hanno sempre fretta e vengono quando ormai c'è poco tempo ed allora...
Comunque, come del resto abbiamo in parte già visto, il setup del pc si compone di menu e sottomenu. Questo stato di cose non sarebbe un problema salvo
quello che dirò poi. In fin dei conti, già con le tastiere musicali e i registratori di minidisc o altri apparecchi non facciamo la stessa cosa? Io ad
esempio per usare la tastiera musicale mi sono fatto registrare le pagine che
appaiono sul display e poi ho preso appunti sul computer che leggo con la
barra braille; la stessa cosa l'ho fatta per un registratore di minidisc tipo
piastra, poi, quando ne ho comprato un altro, mi sono arrangiato da solo
perché grosso modo adottava lo stesso standard. Ma nelle situazioni appena
viste, salvo eccezioni, le voci che compongono un menu sono sempre le stesse e
quindi se hai gli appunti basterà, ad esempio, premere quel determinato tasto
un determinato numero di volte per far apparire e regolare quella determinata
opzione. Sì, è vero, anche nel registratore di minidisc incontri l'opzione
undo che appare solo quando hai precedentemente cancellato un disco, ma come
dicevo prima si tratta di eccezioni. Nel caso del setup del pc invece sono
molto più frequenti i casi in cui il numero di voci di un menu cambia a seconda che sia stata attivata o meno una determinata opzione. Inoltre, mentre
nelle tastiere musicali e nei registratori di minidisc il riscontro di una
regolazione è quasi sempre molto immediato per via dei suoni che l'apparecchio
produce, qui, soprattutto per certe regolazioni, la verifica di una corretta
regolazione è molto più difficile. Un'altra cosa da tener presente è che,
contrariamente a quanto si dice in giro, non sempre il default di un setup va
bene per le situazioni più comuni. Ad esempio, nel setup della scheda descritta lo scorso numero posso ritornare ai parametri di default semplicemente
premendo f5, però, così facendo, inserisco, tra le varie cose, la velocità del
processore nel modo manuale che per default è tarata a 2 Gb mentre a me servono i 2.6 Gb che ottengo selezionando auto nell'apposita voce. Quando viene
selezionato auto, le due righe successive non vengono selezionate dallo spostamento delle frecce perché attive solo nel modo manual. Questo per dire che
ritornare ai parametri di default a volte non ci aiuta perché, come nel mio
caso, poi bisogna fare diverse regolazioni non facili da eseguire senza vedere
lo schermo. Ciò nonostante, siccome sono tanto testardo, ho fatto alcune
regolazioni che sono:
1: riabilitato l'avvio da floppy che mister clic mi
aveva tolto (chissà poi perché),
2: tolto l'avvio da cdrom che al momento non
mi interessa,
3: disabilitato il messaggio vocale relativo al disco ide che
non mi interessa perché ho un serial ata.
Nota: vedi l'articolo altri appunti hardware scritto sopra per avere informazioni sui messaggi vocali all'avvio.
Nota del 2015: probabilmente più che togliere l'avvio da cd-rom, con il senno di poi, forse l'avevo solo spostato dopo l'hard disk. Ma quella scheda mi si è fulminata nel 2005 e quindi non posso verificarlo.
Da notare anche che l'avvio da cd-rom mi si abilita da
solo quando installo il programma della scheda audio integrata; a volte capita
che i programmi mettano le mani nel setup pur non essendo previsto che lo
facciano. In un secondo momento, per cercare di risolvere un problema, ho
regolato la porta game, le usb 2.0 e la scheda grafica. Pur avendo eseguito un
numero piuttosto basso di regolazioni rispetto alle opzioni previste, non mi
sembra male per i primi approcci. La soddisfazione di fare le cose da soli è
impagabile, leggi l'articolo successivo.
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Come installare windows 98 senza l'aiuto di un vedente
Parlare dell'installazione di windows 98 nel 2004 è davvero anacronistico; me
ne rendo conto ma solo ora, grazie ad un amico, sono riuscito a sperimentare
quello che seguirà. D'altra parte, le associazioni per ciechi che dovrebbero
fare qualcosa, di queste cose non se ne occupano; sì, lo so, io non sono
iscritto a nessuna di esse e non dovrei parlare, però ti domando: se
all'interno delle associazioni per ciechi non si fanno nemmeno queste piccole
cose, che senso ha iscriversi? Verso la fine del 2003 un amico mi ha dato i
passaggi di installazione di windows che ha ricavato registrando un parente;
io poi, oltre a sperimentarli, ho aggiunto il menu di avvio che vedremo in
seguito e altre osservazioni relative alla stampante braille e qualche altra
informazione. Ringrazio sentitamente questo amico, lui sa chi è, ma soprattutto lo stimo perché, pur essendo iscritto ad una associazione per ciechi, non
aspetta tale associazione per fare qualcosa e quando la fa non la tiene per sé
e la offre agli altri indipendentemente che siano iscritti ad una associazione
per ciechi o meno. Lui sa che io non ho una tessera e io so che lui ce l'ha,
ognuno rispetta la scelta dell'altro e si continua ad essere amici perché
l'amicizia va al di là di un pezzo di carta con una foto incollata sopra. Come
sempre i vedenti hanno fretta ed allora non troverai la descrizione dettagliata delle schermate di installazione di windows 98se; ciò nonostante la procedura funziona, l'ho provata più di una volta. Oltre al cd di windows ti occorrono: un dischetto di avvio personalizzato, il floppy di avvio in dotazione a
windows 98se, e un floppy vuoto; la procedura che segue è adatta per dischi
fissi di tipo ide. Una cosa da sfatare è che per installare windows bisogna
per forza formattare il disco fisso. Nulla di più errato. Formatta il disco
fisso solo nei casi seguenti:
1: quando il disco è nuovo e non è stato formattato,
2: quando hai fatto una o più partizioni con fdisk,
3: quando il
disco contiene settori danneggiati.
Nel floppy di avvio personalizzato mettici
il programma deltree.exe del dos, l'attrib, l'edit e magari anche qualche
altra utility. Aggiungi poi il programma dos della tua sintesi o barra braille. Se stai lavorando in un nuovo computer oppure hai cancellato le partizioni
del disco fisso fai così: avvia il computer tramite il floppy personalizzato;
questo si fermerà al prompt del dos; dopo aver caricato la sintesi o la barra
braille, digita:
fdisk /status
In tal modo puoi verificare se lo stato del
disco fisso è a posto. Con fdisk fai una o più partizioni a seconda delle tue
esigenze; se hai già una partizione e ti basta, ovviamente salterai questo
passaggio. Al termine, fdisk ti chiede di riavviare il pc per rendere operative le modifiche. Fatto questo dovrai formattare le partizioni appena eseguite.
Tieni presente che fdisk non permette di eseguire partizioni una volta che il
disco è stato formattato, lo potrai fare solo con programmi come partition
magic o simili.
Nota importante: anche l'installazione di windows formatta il
disco se questo non è stato formattato; tuttavia, farlo da dos significa poter
controllare che il disco non abbia errori. Più empiricamente puoi anche controllare la formattazione fatta da windows dopo che questa è terminata e il cd
si è mosso; spegnendo il pc e caricandolo da floppy, puoi controllare lo stato
del disco. Ovviamente l'installazione successiva di windows salterà la formattazione. A riguardo, vedi le note in fondo all'articolo.
Se invece devi solo
reinstallare windows senza rifare delle partizioni, con il disco di avvio
personalizzato carica il computer e, con deltree, cancella la directory windows e la directory programmi del disco fisso; non è necessario ma puoi anche
cancellare la directory documenti e, volendo, tutte le altre directory del
disco c compresi i file nascosti. Ricordo che deltree cancella anche i file e
se ne frega che essi siano nascosti o meno. Adesso siamo pronti per fare
l'installazione vera e propria. Metti il cd di windows 98se nel lettore cd-rom
e riavvia il pc con il floppy in dotazione a windows 98se e fai i seguenti
passaggi:
1: il floppy comincia a caricare, non appena smette, premi 1 e invio per
continuare il caricamento e far muovere anche il cd; in alternativa puoi
aspettare 25 secondi circa dal momento in cui il floppy si è fermato, dopo
tali secondi, il cd si muoverà; attenzione: per questo e i passaggi successivi, prima di proseguire aspetta sempre che i dischi siano fermi; forse non è
sempre necessario ma così facendo sei sicuro di essere al punto giusto.
2: premi invio per iniziare l'installazione.
3: premi invio per continuare.
4: ancora invio.
5: di nuovo invio.
6: appare la modalità di installazione che per default è tipica e quindi
premi invio.
7: appare la proposta di installare i componenti più comuni e quindi premi
invio.
8: inserisci il nome del computer e premi invio.
9: paese di appartenenza, per default Italia, quindi premi invio.
10: creare disco di ripristino; togli il floppy di avvio e inserisci quello
vuoto e premi invio.
Nota: anche se non ti serve, è utile eseguire il disco
di ripristino perché ti fa capire di essere al punto giusto.
11: informa che se il disco contiene dati questi andranno persi a causa della
formattazione, premi invio per continuare.
12: dopo la formattazione e la copia dei file di ripristino, togli il disco
e premi invio.
13: avvisa che verranno copiati i file di sistema sul disco fisso, premi
invio per continuare.
Nota: il processo ha una durata variabile a seconda
della velocità di scrittura del disco fisso; Durante la copia dei file, sullo
schermo appare la pubblicità di windows; non appena terminata la copia, il
computer si riavvia.
14: una volta riavviato, quando senti che il disco fisso non si muove più,
digita il tuo nome e cognome e premi invio.
15: per accettare il contratto di licenza premi tab e invio.
16: inserisci la productkey (chiave), senza i segni meno, e prememi invio.
Nota: basta una lettera sbagliata perché windows non l'accetti. Non ho capito
come tornare indietro per poterla ridigitare in caso di errori, mi si dice con
esc; puoi anche resettare il computer e riprendere l'installazione dal nome e
cognome. Fai questo solo quando non funziona il passaggio 17.
17: per finire premi invio.
Nota: se il computer non si riavvia, fai come
scritto nella nota al passaggio 16.
18: una volta riavviato, appare la finestra per l'immissione della data e
l'ora; premi invio per accettare. Anche se la data fosse sbagliata, la puoi
modificare in seguito.
Così abbiamo terminato, ma leggi quanto segue: con molta probabilità i suoni
di windows non si sentono perché non è stato caricato il driver per la scheda
audio. Questo può essere un problema per il programma jaws (e probabilmente
anche per windows eyes). Se hai una sintesi esterna compatibile con Outspoken
puoi usare quella per installare la scheda audio. Ciò nonostante, è più facile
trovare qualcuno che ti inserisca il programma della scheda audio che non una
persona che ti installi tutto windows per il quale ci vuole più tempo. Inoltre, soprattutto se stai lavorando in un computer moderno, quando windows si
avvia ti potrebbe chiedere di inserire dei driver per la scheda madre, per la
scheda grafica o altro; in qualche modo annulla queste operazioni che potrai
fare quando avrai una sintesi collegata. Tieni anche presente che lo spegnimento del computer per default è su riavvia; quindi, se premi il tasto windows
e la C per chiudere la sessione, ricordati di premere una volta la freccia in
alto per mettere il pulsante radio su arresta. Nel primo passaggio di installazione abbiamo visto che il floppy si ferma; in quel momento sullo schermo
appare un menu stampabile anche con una stampante braille tramite il tasto
Stampa. Non so se in origine i secondi di attesa siano proprio 25 o se ne ho
tolto qualcuno quando ho premuto il tasto Stampa, comunque al massimo sono una
trentina. In questo tempo si possono fare le seguenti scelte:
1. Avvio installazione di windows 98 da cd-rom.
2. Avvio computer con supporto cd-rom.
3. avvio installazione senza suporto cd-rom.
f5=mod. provvisoria
maiusc+f5=prompt dei comandi
maiusc+f8 passo-passo [n]
Da notare che l'opzione 1 è il default e quindi credo proprio che non serva
digitarla ma semplicemente premere invio. Nel caricare un computer con una
persona vedente ho notato che se il disco non è stato partizionato ma comunque
visibile con fdisk /status, la prima cosa che ti chiede l'installlazione di
windows è se vuoi il supporto per dischi grandi; non lo dice ma si intende la
fat32 al posto della fat16.
Nota: questo l'ho visto con un disco serial ata,
spero sia lo stesso per quelli ide.
C'è anche l'avvertimento con cui si dice
che una volta fatta la fat32 non si potrà più accedere al disco con certe
versioni di sistemi operativi; è il problema visto in un vecchio numero di
fuori serie. Ad esempio, il dos 6.20 non legge un disco fisso con fat32. Una
volta che hai risposto di si alla fat32, windows si riavvia e comincia a
formattare il disco. Forse, e sottolineo forse, queste operazioni di windows
le puoi leggere anche con una barra braille o sintesi vocale. Ho dei dubbi
perché ho fatto la prova a metà e cioè quando il disco era già formattato. La
prova è questa: al floppy di avvio di windows 98se ho aggiunto il file
mb408l.exe che è il programma della mia barra braille (naturalmente su una
copia del floppy). Ho inserito tale programma nell'autoexec.bat posizionandolo
tra le prime righe del file (se non ricordo male dopo la riga del path). Così
facendo ho potuto leggere la schermata introduttiva di windows; infatti, se
guardi bene l'autoexec, a partire non è setup.exe che è grafico, ma
oemsetup.exe; evidentemente setup.exe entra in azione dopo. Torniamo all'installazione di windows. Se non hai ancora installato una sintesi, puoi comunque sapere se windows è installato correttamente. La dimensione del registro
deve essere superiore ai due mega. Se è di un mega e mezzo o anche meno qualcosa non ha funzionato. Se il computer non ha fatto l'ultimo riavvio e vuoi
verificare se hai inserito correttamente la chiave, fai così: carica il computer con il floppy personalizzato e togli gli attributi al file msdos-sys posto
in c:\; apri questo file con edit e metti il flag a 0 nella riga bootgui.
Togli il disco e riavvia il pc che si fermerà in dos. Carica una sintesi o una
barra braille per dos e vai in directory windows. Scrivi:
reregedit /e c:\pippo.txt
Il registro verrà esportato nel file di testo pippo.txt e lo potrai leggere
anche con doc. Per velocizzare l'operazione puoi caricare smartdrv prima di
lanciare regedit. Forse, esportare il registro lo si poteva fare anche con il
caricamento da dischetto ma così facendo ho visto che per default regedit va a
cercare in A il file del registro e non ho voglia d'andare a vedere se c'è
un'opzione per imporgli di cercare il file in c perché sono stufo e spero solo
che venga ora di mangiare! Se non hai fame controlla tu se c'è l'opzione sopra
citata! Torniamo seri. Leggi il file pippo.txt con doc e con f2 cerca la
stringa productkey che se c'è è quasi all'inizio del file (da me era nella
seconda schermata). Productkey è seguita dalla chiave immessa. Due parole su
fdisk. Si tratta di un programma arcaico ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, fdisk non è in grado di distruggere un disco fisso, al massimo
cancelli dei dati per sbaglio oppure, se ti accorgi di aver fatto una partizione sbagliata, la devi rifare, tutto qui. Puoi lanciare fdisk /status anche
se hai già caricato il sistema operativo. Puoi anche lanciare fdisk senza
alcun parametro e tuttavia non cancellare nulla. Appena lanciato fdisk ti verrà
chiesto se hai un disco di grosse dimensioni fat32 (ora il messaggio esatto
non lo ricordo). Digli di si. Adesso hai un menu le cui scelte si fanno con i
tasti da 1 a 4; premi 4 e invio per visualizzare informazioni sul disco, premi
esc per tornare al menu principale, e ancora esc per uscire. Naturalmente è
ovvio che se vai a cancellare la partizione tutti i dati andranno persi.
Comunque, la procedura dei menu è sempre la stessa, si sceglie con i tasti da
1 a 4 premendo invio e si preme esc per tornare al menu precedente. La capienza di una partizione la puoi dare sia in byte che in percentuale e puoi decidere quale sarà la partizione primaria. Se ti dovesse capitare di cancellare
per errore una partizione, la prima cosa da fare è quella di non disperare.
Esci con esc fino al prompt dei comandi ma non resettare il computer. Se vai
nel disco e fai una dir vedrai che i file ci sono ancora. Non ho mai provato
ma forse si possono ancora copiare da qualche altra parte (ad esempio su un
disco zip). Un'altra cosa che non ho mai provato è quella di provare in questi
casi a rifargli la partizione com'era prima (naturalmente senza aver resettato
il pc). Se stai lavorando in un computer che non conosci, oltre ad usare fdisk
/status, tieni presente che un disco senza alcuna partizione verrà visto dal
dos come unità non valida, mentre un disco partizionato ma non ancora formattato verrà visto dal dos come un'unità valida e potrai portarlo al prompt del
c anche se poi non potrai fare una dir; esattamente come avviene per un cd-rom
vuoto. Fai anche attenzione che se il disco fisso non è partizionato e quindi
non visibile dal dos, se nel caricare il computer hai inserito un driver di
cd-rom, questo, contrariamente a quanto fa il disco di avvio di windows, non lo
porta in d ma in c; quindi quando farai la dir del c avrai il cd-rom. Una breve
nota sulla formattazione prima di chiudere. L'anno scorso stavo aiutando un
cieco per telefono; all'altro capo del filo c'era anche il figlio vedente del
cieco in questione e così abbiamo reinstallato windows. Con mia sorpresa ho
notato che il disco veniva formattato anche se noi non avevamo di certo tolto
la formattazione. Evidentemente il floppy usato non era uguale a quello originale utilizzato da me e dall'amico menzionato all'inizio di questo articolo
perché, lo ripeto ancora una volta, windows non formatta il disco se questo è
già stato formattato. Morale della favola: quando compri un sistema operativo,
prendilo nei negozi autorizzati a venderlo in modo da essere sicuro che quella
che compri non sia una copia contraffatta altrimenti non ha senso spendere
tutti quegli euro per un cd ed un floppy da pochi centesimi. I programmi sono
sempre confezionati, all'interno della scatola e delle buste non c'è un filo
di ppolvere e i cd fanno leggermente fatica a venire fuori; ad eccezione di
qualche cd, le buste sono sempre incollate; se la busta è aperta non deve
avere il segno della colla perché altrimenti significa che è stata manomessa.
Se il cd è in una custodia questa spesso è ricoperta da una carta di plastica.
Senti pure l'inconfondibile odore di nuovo, fatti furbo!
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