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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Il vecchio smartdrv.exe e altro
Un giorno di alcuni anni fa dico a un
non vedente se non sarebbe il caso di usare smartdrv.exe quando si lavora
sotto dos reale. Mi risponde come se avessi detto una grandissima fesseria e
che i dischi fissi attuali sono molto veloci. Eravamo forse nel 2000. In
realtà io avevo notato che in dos reale certe operazioni erano molto più lente
con il computer moderno rispetto al vecchio pentium 66. Chi ha letto i vecchi
numeri di Fuori serie magari ricorderà che importare il registro di windows 98
da dos reale richiedeva un sacco di tempo. Se ben ricordi, facevo quell'operazione perché in giro si diceva che in tal modo si comprimeva il registro; in
realtà, come credo di aver già scritto in un vecchio numero, questa operazione
non serve o comunque serve poco. Qualche giorno fa ho rifatto la prova e in
effetti il registro si comprime di pochissimo se non si è usato scanreg /fix.
Quello che lo fa rinpicciolire infatti è soprattutto scanreg /fix. A parte
questo, usando smartdrv.exe l'operazione di importazione del registro da dos
reale è decisamente più breve; sono ovviamente più brevi anche tutte le altre
operazioni come la cancellazione di directory eccetera. Ed allora perché non
usare smartdrv? Oltretutto oggi i computer hanno molta memoria che può essere
utilizzata in tal senso, pensaci.
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Vecchie sound blaster
Ecco una cosa che mi sono dimenticato di dire
negli scorsi numeri. L'anno scorso, o forse l'anno ancora prima, ho rifatto
una prova di campionamento con una vecchia soundblaster awe32. Mi sono dovuto
ricredere su quanto scritto in un vecchio numero nel quale dicevo che il
campionamento con tale scheda era brutto (o una cosa del genere, mi scoccia
andare a vedere le parole esatte). Purtroppo in quell'occasione avevo usato un
programma sbagliato e i risultati quindi lasciavano a desiderare. Pur non
avendo provato il suono campionato con un impianto hi fi, posso senzaltro dire
che, campionando da dos in formato wav a 16 bit 44.1 mhz con una vecchia awe32
il risultato è buono.
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Cabinet del pc
Oltre ai fili colorati e numerati per le porte usb
poste sul davanti del pc che abbiamo visto nel numero precedente, anche gli
altri fili relativi alle altre funzioni, come ad esempio i led, possono essere
colorati. Ciò nonostante rimane valido il discorso delle scritte sul connettore fatto nei vecchi numeri. Una cosa che mi sono dimenticato di dire nel
numero precedente a proposito dei cabinet del pc è la seguente: quando ne
scegli uno è bene che tu te lo faccia aprire in modo da controllare gli angoli
di esso. In questo caso, per angoli non intendo il perimetro della cassa ma
bensì gli angoli del telaio. Se questi sono taglienti, lavorare all'interno di
una cassa del genere a volte può provocare tagli alle mani soprattutto quando,
staccando un cavo, la mano va a cozzare contro la lamiera. Quindi scegli quei
cabinet con angoli il più possibile smussati. Aggiungo anche quanto segue:
oltre ai supporti di metallo e di plastica che vanno avvitati sul fondo, a
corredo del tuo cabinet puoi trovare altri supporti in plastica che vanno
infilati in appositi buchi del fondo e che servono a sostenere la scheda madre
in modo che non si storca soprattutto quando questa è di dimensioni estese
(così mi è stato detto in negozio).
Nota: le schede madri che ho potuto osservare dal 1999 a oggi hanno tutte le medesime dimensioni, quindi forse il
discorso è valido per quelle vecchie o di marca strana oppure con quelle
adatte a montare i processore Amd che non ho mai esaminato.
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Cavo convertitore da usb a seriale a 9 pin
E' un accessorio utile
soprattutto per chi possiede un portatile senza una normale porta seriale e
magari deve collegare ad esso una periferica di vecchio tipo. Dalla descrizione che ho visto in internet sembrerebbe solo un cavo; spero che non sia così e
che oltre al cavo ci siano anche dei componenti perché costa più di 60 euro.
Nota: mi riferisco al prezzo visto la scorsa settimana, oggi siamo al 22
dicembre 2003. Inoltre non lo ricordo esattamente e sono indeciso tra 61 euro
e un po' di centesimi e 64 euro sempre con l'aggiunta dei centesimi.
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Come installare un processore pentium 4
Di seguito troverai le istruzioni per installare un processore pentium 4 con
accorgimenti per chi non vede. La prova è stata fatta con un processore Intel
pentium 4 a 2.6 Ghz ma potrai trovare anche tanti riferimenti generici per
l'installazione dei vari tipi di pentium 4. Attualmente, siamo al 18 dicembre
2003, in internet trovi processori con frequenza di lavoro di 3.2 Ghz, cioè
3200 mhz. Tuttavia, direi che anche un 2600 Mhz è abbastanza veloce, non ti
pare? Quando scegli un processore, oltre alla frequenza di lavoro (in questo
caso 2.6 Ghz), devi anche far caso alla frequenza del bus; per esempio, il
processore pentium 4 con frequenza di lavoro di 2.6 Ghz che ho visto ieri sera
in internet, aveva il bus con frequenza a 800 Mhz, mentre ci sono processori
con la stessa frequenza di lavoro ma con un bus inferiore agli 800 Mhz visti
sopra (in questo momento non ricordo il valore esatto). La conseguenza di un
bus che lavora a frequenza inferiore è una minore velocità riscontrabile tra
due processori che hanno la stessa frequenza di lavoro. Naturalmente la frequenza del bus dovrà essere uguale o molto simile a quella della scheda madre;
se metti un processore con bus a 800 Mhz e la scheda madre non lo supporta,
tale processore sarà un po' sprecato; penso che in tal caso il processore si
adatterà a funzionare con il valore del bus della scheda madre ma di questo
non ne ho esperienza e quindi, quanto appena detto, è solo una supposizione.
Nota: da un negoziante mi è stato detto che la cosa è fattibile ma io sono
peggio di San Tommaso!
Quando acquisti un processore, è importante che questo
sia sigillato. Il processore è un componente delicato, non va mai preso sfuso
e magari messo in tasca come le caramelle per la tosse. I piedini di questo
componente si storcono abbastanza facilmente; oltretutto, essendo molti,
risulta abbastanza difficile raddrizzarli anche per chi vede. Ecco perché è
bene che il componente sia sigillato in modo che non abbia alterazioni ancora
prima dell'uso, ciò ti faciliterà notevolmente il montaggio. Fermo restando
che i processori pentium 4 necessitano in ogni caso della ventola, puoi trovare processori pentium 4 che vengono venduti con o senza questo componente.
Quando la confezione non contiene la ventola, dovrai acquistarne una a parte.
Come sballare il componente: la prima regola è quella di essere calmi, se hai
litigato con tua moglie, rimanda l'operazione il giorno dopo. Cosa stai dicendo? Che ti ci vogliono tre giorni per fartela passare? Se le cose stanno così,
allora vai in bagno, spogliati e mettiti sotto l'acqua fredda per un quarto
d'ora! Torniamo seri. Se hai acquistato una confezione che contiene anche la
ventola, quando togli l'imballo fai attenzione a come è inserito il telaietto
di plastica sopra ad essa perché è proprio in tal modo che poi lo dovrai
montare. Fai anche attenzione al fatto che il processore, rispetto alla ventola, è decisamente più piccolo e piatto e quindi dovrebbe essere incastrato
nell'apposito alloggiamento dell'imballo.
Nota: presumo che anche le ventole
per processori siano imballate nel modo descritto sopra.
Nota del 2015: negli anni successivi ho acquistato, ma non ancora montato, una ventola per pentium 4 priva del telaietto scritto qui sopra e non avendo ancora fatto una prova pratica di montaggio non sono sicuro che la si possa fissare senza di esso o se si debba utilizzare il telaietto in dotazione al processore/ventola acquistati nel 2003.
Il processore con il
quale ho fatto la prova, si presenta più piatto e con piedini più corti rispetto ai vecchi 80486. Adesso metti la scheda madre sul tavolo in modo d'avere le porte a sinistra. Le schede madri che ho analizzato in questi ultimi
anni avevano tutte il socket di installazione del processore posto nella parte
superiore (quella che con cui ho fatto la prova era un po' spostato a destra).
Penso che tale posizione sia ormai diventata uno standard. Il socket di installazione del processore non è altro che uno zoccolo con i fori per i piedini del componente. Quando senti parlare di socket 478 vuol dire che lo zoccolo
ha 478 fori che costituiscono i contatti per il processore; questo è il tipo
di socket con il quale ho fatto la prova. Accanto ad esso trovi una leva
chiamata zif; nel mio caso era sulla destra, naturalmente mettendo la scheda
madre come visto sopra. Tira leggermente verso l'esterno questa leva e alzala
portandola in verticale. Prendi il processore e analizzalo delicatamente. Un
processore pentium 4 entra correttamente nel socket in un solo senso. Tuttavia
sarebbe meglio non provare tutti i modi di inserimento del componente perché a
forza di maneggiarlo rischi di storcere i piedini. Il senso di inserimento del
processore può essere contrassegnato in due modi:
1: da un angolo smussato del
componente,
2: da un punto posto in un angolo sulla faccia superiore del
processore, cioè dalla parte opposta ai piedini.
L'angolo smussato non ha
bisogno di spiegazioni. Quello che invece le istruzioni chiamano punto, non è
una sporgenza come se si trattasse di un puntino braille, al contrario si
tratta di un minuscolo forellino che però non raggiunge l'altra faccia del
componente. Il processore con cui ho fatto la prova aveva quest'ultimo contrassegno. Sia che si tratti di un angolo smussato o di un punto/forellino, il
contrassegno andrà posto nell'angolo in cui si trova la base dello zif che
abbiamo precedentemente alzato; se hai seguito le mie istruzioni sarà in alto
a destra.
Nota del 2015: è possibile trovare schede madri con il socket per processore posizionato diversamente e quindi non è detto che mettendo la scheda madre come descritto sopra, la base dello zif si trovi sempre a destra. Comunque l'importante è che puntino e base dello zif siano sullo stesso angolo.
Prima di inserire il processore tieni presente una regola fondamentale: non premere. Appoggia delicatamente il processore sopra il socket; quasi
sicuramente non sarà ancora al posto giusto. Senza alzarlo ma senza premere,
spostalo delicatamente, anche se di poco, nei vari lati; il processore scivolerà dentro la sede apropriata senza dover spingere perché quando lo zif è
alzato, i fori di contatto sono abbastanza aperti da consentire al componente
di infilarsi e di essere un po' lasco. Siccome i piedini del componente sono
corti, lo vedrai entrare di poco. Una volta inserito, il processore sarà
leggermente lasco spostandolo di lato ma perfettamente piano sopra il socket;
metti un dito nell'angolo in basso a destra del componente e un altro dito
nell'angolo in alto a sinistra; se facendo una leggera pressione senti che il
processore dondola, (un po' come una sedia zoppa), allora vuol dire che è
rovescio. Se le cose stanno così non chiudere lo zif perché rischi di storcere
i piedini; metti il componente dritto come spiegato sopra. Adesso abbassa lo
zif e tiralo leggermente verso l'esterno per chiuderlo. Sarà chiuso solo
quando senti uno scatto e quando, tirandolo leggermente verso l'alto ma senza
spostarlo verso l'esterno, lo zif rimane al suo posto. Puoi notare che adesso
il processore è ben saldo dentro il socket. Non accendere la macchina se prima
non hai installato la ventola. Prima di passare a questa, guarda ai lati del
processore; fissati alla scheda madre troverai quattro supporti in plastica;
la ventola andrà agganciata sulla parte esterna di questi supporti nell'apposito foro che dovresti sentire. La ventola è costituita essenzialmente da due
pezzi; la ventola vera e propria con un grosso dissipatore e un telaietto in
plastica infilato su di essa. Questo telaietto ha, per così dire, quattro
gambe; nella parte interna di queste gambe c'è un dentino che andrà agganciato
all'esterno dei supporti della scheda madre visti sopra. Prima di fare questa
operazione guarda la parte inferiore della ventola, cioè la faccia opposta
all'elica. Il fondo della ventola può presentarsi in tre modi:
1: perfettamente liscio,
2: con una specie di adesivo posto al centro della superficie fatto
di un materiale che al tatto è una via di mezzo tra la stagnola e la plastica,
3: con lo stesso adesivo visto al punto 2 ma con un nylon incollato sopra.
Nota: quella che ho montato aveva l'adesivo come al punto 2; quelle più vecchie, così mi è stato detto in negozio, erano perfettamente liscie mentre il
nylon viene usato nelle ventole a corredo dei processori Amd. Nonostante
queste informazioni ti conviene sempre controllare la situazione prima di
montare una ventola perché le case costruttrici non ci chiedono il consenso
prima di modificare qualcosa.
Se hai una ventola con il fondo liscio, allora
nella confezione hai anche una bustina con della pasta dissipatrice o raffreddatrice. Non so bene come si chiami, ne ho qui una e non l'ho ancora fatta
guardare. Inoltre non so se quella pasta possa essere considerata uguale al
grasso per transistor che si usava (soprattutto in passato) nei transistor di
potenza degli alimentatori da tavolo (ad esempio nei transistor lm338k). Anche
in quel caso tale pasta serviva a permettere una migliore dissipazione del
calore. Metti uno strato di pasta sul fondo della ventola e magari anche un
po' sopra il processore. Se hai la ventola come al punto 2, non togliere
l'adesivo; questo, una volta montata la ventola, alla prima accensione della
macchina si fonderà con il calore del processore sciogliendosi in pasta raffreddatrice come quella della bustina. Nel terzo caso dovrai togliere il nylon
prima di montare la ventola.
Nota: l'altro giorno un tecnico di computer mi
raccontava che una persona ha preso un processore Amd e ha montato la ventola
senza togliere il nylon con il risultato di bruciare il componente perché la
plastica non fa certo raffreddare il processore. Come vedi le puttanate le
fanno anche le persone vedenti, quindi, se ti dovesse capitare di farne qualcuna, non sentirti inferiore.
Se hai tolto il telaietto in plastica rimettilo
al suo posto com'era in origine. Non alzare le leve poste sopra ad esso, così
facendo il telaietto non aderirà alla ventola.
Nota: ci sono ventole con una
sola leva.
Avrai notato che la ventola è piuttosto pesante, quindi appoggiala
delicatamente sopra il processore mettendola in modo che le gambe del telaietto in plastica appoggino sopra i supporti. Adesso, una ad una, tira leggermente verso l'esterno le gambe del telaietto in plastica abbassandole leggermente
fino ad agganciarle al foro visto sopra. Avrai notato che le leve del telaietto sono girate una all'opposto dell'altra. Alza la prima leva e spostala fino
a portarla in orizzontale con la punta rivolta al lato opposto di quando era a
riposo. Ripeti l'operazione anche per la seconda; sono un po' dure ma va bene
così. Collega il connettore della ventola, (che ha tre fili), alla scheda
madre; nel mio caso la presa era verso destra ma non puoi sbagliare perché il
connettore entra solo nell'apposita presa e in un sol senso. Di seguito tralascio tutti gli altri componenti che devi montare
sulla scheda madre perché non sono l'oggetto dell'articolo. Passiamo quindi
all'accensione della macchina. Prima di accenderla metti una mano sull'interruttore di accensione e l'altra appena sopra la ventola ma senza toccarla. Se
appena accesa la macchina senti che la ventola non produce aria, spegni subito
il pc perché stai per bruciare il processore. Se la ventola non gira le cause
possono essere diverse: il connettore non è collegato correttamente nell'apposita presa, la ventola è guasta, la scheda madre ha il connettore per la
ventola fuori uso. In questo momento mi viene in mente una prova da fare che
io non ho fatto ma che forse potrebbe essere il toccasana per montare il
processore con più tranquillità. Si tratta di collegare provvisoriamente alla
scheda madre la ventola prima di metterci il processore. Dando corrente dovrebbe farla girare escludendo così il fattore guasto della ventola stessa.
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Scheda madre Asus p4pe I845 con informazioni generali su raid, serial ata, memorie e altro
Questa scheda madre, della quale troverai solo una sommaria descrizione, ci
offre lo spunto per conoscere e riflettere su argomenti non ancora trattati in
fuori serie e di approfondirne altri. Come ho detto più volte, l'informatica
cambia velocemente (anche troppo) e quindi, pur trattandosi di una scheda
moderna con un sacco di accessori, ti dico subito che non è il massimo che
puoi trovare. Ad esempio, sarebbe sprecato mettere in questa scheda un processore con bus a 800 Mhz (vedi paragrafo precedente), anche se supporta processori con frequenza di lavoro fino a 3000 Mhz. Se non erro, il bus di questa
scheda è a 533 indicato dalla sigla fsb; mi scuso per questa incertezza ma non
posso sapere tutto, anch'io sono qui per imparare come tutti, se ne sai di più
fammi sapere le tue esperienze. Il chipset della scheda è un Intel 845pe;
oggi, 22 dicembre 2003, ho visto in internet una scheda Asus con chipset 875.
Questa scheda madre contiene una scheda musicale con la possibilità di collegamento digitale e quella di inserire un frontalino sul davanti del pc con
altre prese; quest'ultimo non è in dotazione e non so se ha buone prestazioni
o meno. Non ho ancora provato la scheda musicale. In dotazione trovi il supporto per la rete chiamato gigabit, le porte ieee1394 collegate ad essa tramite
due connettori, sei porte usb di cui quattro integrate nella scheda e due
connesse agli appositi connettori, la porta game (in Internet si dice che non
c'è), una parallela, due seriali, due porte ps2, i classici due controller ide
ed il controller per il floppy, il connettore per sfruttare la modalità raid
(vedremo in seguito che cos'è), e due controller serial ata. Il socket per il
processore è il 478; supporta le memorie ddr dimm con frequenza di lavoro di
333 Mhz (mi è stato detto che vanno bene anche le ddr 400 e le sto sperimentando). Le memorie possono avere le seguenti densità: 64, 128, 256, 512 Mb,
oppure 1 Gb. Sono in dotazione i cavi per i collegamenti di tutti i dispositivi (compresi i dischi fissi e il floppy). Quest'ultimo cavo, contrariamente a
quanto avveniva un tempo, non ha il connettore per il drive b. C'è anche una
mascherina per l'installazione di cui parleremo poi, e le prese per il collegamento digitale della scheda musicale. Trovi inoltre due cd di cui uno per il
dvd e l'altro con i driver e le utility della scheda; infine ci sono tre
manuali e due cartoncini con lo schema della scheda. Se non monti una scheda
madre da anni o non ne hai mai installata una, potresti rimanere un po' spaesato con tutte queste cose e non sapere da che parte cominciare; in realtà la
cosa è più semplice di quanto si potrebbe pensare. Per proseguire la lettura
di questo articolo sarebbe bene che tu avessi letto anche gli altri che parlano dell'ardware. Cominciamo dai manuali. Due di questi, cioè quello generico
sulle schede Asus e la guida rapida di installazione, contengono anche la
parte in italiano che puoi leggere per avere informazioni generali e informazioni generiche sull'installazione delle schede madri. Purtroppo il manuale
dettagliato del modello specifico di scheda è in inglese stramaledetto ma
pazienza. Ad eccezione dei led, i contatti per l'accensione, il reset e l'altoparlante sono disposti come quelli della vecchia Asus che ho installato nel
2001 (si trattava di un modello vecchio anche per quei tempi). Questo significa che la Asus tende a mantenere uno standard nei collegamenti e questa è una
buona notizia per chi non vede. Le porte ieee1394, le usb non integrate e la
porta game hanno connettori che entrano in un solo senso e quindi basta che te
li fai dire una volta sola per essere autonomo nel montaggio (naturalmente
sarà bene che tu prenda appunti quando hai un vedente accanto). Il connettore
per collegare alla scheda le prese digitali della scheda musicale lo puoi
localizzare da solo. Attaccato a queste prese c'è un filo con un connettore.
Stacca il connettore dal lamierino con le prese e osserva i fori in cui era
posto. Come vedi manca un contatto e quindi la spina entrerà in un solo senso.
Rimetti al suo posto il connettore e cerca la stessa presa sulla scheda madre
(è situata nella parte a sinistra della scheda, dalla parte delle porte un po'
in basso). In dotazione ci sono anche tre cappucci per i jumper che non vengono usati per una normale installazione. Uno serve per cancellare le impostazioni del bios portando, a quanto ho capito, tutti i parametri a livello di
default; la stessa cosa la puoi fare tramite il tasto f5 dopo essere entrato
nel setup con il solito tasto canc, scegliendo yes per salvare le modifiche e
confermare il tutto con f10 per uscire. Perché allora si mette un jumper per
questa operazione? Non lo so, forse per quando non si riesce più ad accedere
alla tastiera ma è solo una supposizione.
Nota del 2015: non è detto che i parametri d default ottenibili con il jumper siano gli stessi che si ottengono con la tastiera, f5 in questo caso.
Il secondo jumper serve per abilitare la funzione di password mentre il terzo adesso non lo ricordo. Non ci sono
switch da impostare per il processore che si installa come spiegato nel paragrafo precedente. Come puoi notare, la mascherina in dotazione è fatta in modo
da poter ospitare le quattro usb integrate, le due seriali, la parallela, le
ps2 e i tre jack della scheda musicale che sono incorporati nella scheda
madre. Difficilmente avrai nel cabinet tutti questi fori già aperti e soprattutto i jack potrebbero essere disposti in modo diverso. Per tanto bisogna
togliere dal cabinet lo stesso rettangolo di cui è composta la mascherina. Nel
cabinet in cui ho fatto la prova, per fare ciò non era necessario rompere i
vari lamierini; oltretutto, così facendo, i fori dei jack non corrispondevano
e avrei dovuto fare un lavoro di fresatura della lamiera. Invece ho tolto
tutto il rettangolo corrispondente alla mascherina che era semplicemente
incastrato sul telaio del cabinet. La mascherina in dotazione alla scheda va
appoggiata alla parte interna del foro che abbiamo prodotto, in modo che i
buchi per le prese corrispondano alla scheda. quando metteremo la scheda madre
al suo posto e la fisseremo, la mascherina rimarrà schiacciata ed incastrata
tra la scheda madre e il telaio del cabinet. Prima di compiere questa operazione avremo già montato il processore. Adesso colleghiamo i fili dell'accensione, del reset eccetera. Comincia ad inserire quello dell'altoparlante che,
essendo più grosso e posto all'estrema destra sulla riga superiore dei contatti, ti servirà come punto di riferimento. Da notare che, come nella vecchia
Asus, anche in questo caso c'è un pin vuoto tra il reset e l'accensione.
Infatti il reset è posto sui primi due pin a partire da destra sulla riga
inferiore dei contatti, mentre l'accensione è inserita nei pin 4-5 della
stessa riga sempre partendo da destra. I controller ide sono facilmente localizzabili perché posti vicino a quello del floppy che puoi riconoscere dal
minor numero di pin. Il connettore a 40 pin posto sul bordo destro della
scheda serve per il raid. Non ho esperienza di questo tipo di collegamento.
Tempo fa in internet avevo letto qualche cosa che riguardava il raid riferito
alle porte parallele ma, a quanto pare, le cose non stanno così oppure il raid
può essere applicato a periferiche diverse o in internet si scrivono anche
tante stupidaggini. Ecco invece quello che ho capito io e ciò che mi è stato
detto in negozio. Dai cavi in dotazione deduco che il collegamento raid va
fatto con quelli a 80 fili ma con spina da 40 già visti in un vecchio numero
di fuori serie. In negozio mi è stato detto che il collegamento raid può
avvenire in due modi. Il primo consiste nel collegare due dischi fissi a
"specchio"; il secondo disco fisso sarà l'identica copia del primo velocizzando così le operazioni di accesso ai dati. Il secondo modo è quello di collegare due dischi fissi facendoli riconoscere al sistema come un'unica unità. Ad
esempio è possibile collegare due dischi da 40 Giga facendoli vedere al sistema come un'unica unità da 80. Oggi però i dischi fissi sono molto veloci e
molto capienti (vedi oltre in questo articolo) e quindi la funzione raid
appena spiegata a mio avviso è utile solo quando si desidera sfruttare meglio
dischi fissi di vecchia generazione. I dischi fissi serial ata, da non confondere con l'ata 100 o l'ata 133, sono più veloci di quelli ide; la capienza
minima di un disco fisso serial ata è di 120 Giga e il loro prezzo è di circa
30 euro in più rispetto ai 120 Giga ide (mi riferisco alla settimana scorsa,
oggi siamo al 22 dicembre 2003). Se invece vuoi spendere molto, puoi acquistare un disco che supera i 200 Giga ma non ricordo la cifra esatta, guarda però
che sono davvero tanti! I cavi per collegare un disco serial ata sono costituiti da una piattina stretta senza righe; la spina termina con una protezione
in plastica, un po' come i cavi a fibra ottica. Se non hai mai visto un controller serial ata potrebbe essere un po' difficile localizzarlo sulla scheda
madre. Togli la protezione da una spina del cavo serial ata in modo da sentire
come è fatta; così ti sarà facile localizzare il controller sulla scheda
madre; quella presa in esame ha i controller serial ata sulla destra, uno
abbastanza in alto e l'altro un po' distanziato verso il basso. Le prese per
le porte usb, le ieee1394 e la porta game sono nella parte inferiore della
scheda. Accanto al connettore a 20 contatti per l'alimentazione non c'è il
connettore quadrato degli alimentatori per pentium 4. Troviamo invece un
normale connettore di alimentazione come quello di un disco fisso. Quindi
alimenteremo la scheda, oltre che con il connettore a 20 contatti, con un
normale connettore di alimentazione. Siccome così facendo abbiamo occupato una
spina di alimentazione che di solito viene usata per alimentare le periferiche
del pc, probabilmente avrai bisogno di uno sdoppiatore di alimentazione per il
montaggio della macchina. Anche le schede grafiche hanno la loro velocità. Lo
slot agp della scheda madre presa in esame supporta la velocità di 4x, quindi
non metterci una scheda grafica a 8x che oltretutto non so se funziona, probabilmente si adatterà a funzionare a 4x ma è sprecata. Schede grafiche più
vecchie vanno a 2x; forse funzionano ugualmente se inserite in uno slot agp a
4x, naturalmente andando sempre a 2x; magari provaci e fammi sapere.
Nota del 2015: nel provare vecchie schede in uno slot agp bisogna fare i conti con il fattore meccanico di esso come vedremo in un numero successivo.
Due parole per quanto riguarda le memorie. Potresti imbatterti nelle seguenti
sigle:
ss=dimm a una faccia,
ds=dimm a due facce.
La scheda in esame ha tre slot (socket) per l'installazione della memoria. Per
l'installazione di questa bisogna sottostare a delle regole che probabilmente
vanno bene per tutti i modelli Asus come segue:
Prima possibilità:
slot 1=memoria a faccia singola o doppia,
slot 2=una a doppia faccia,
slot 3=niente.
Seconda possibilità:
slot 1=una a faccia singola oppure doppia,
slot 2=una a faccia singola,
slot 3=una a faccia singola.
In pratica, siccome lo slot 2 condivide i contatti (che nel manuale vengono
chiamati file) dello slot 3, quando nel due si mette una memoria a doppia
faccia bisogna lasciare libero il terzo. Se non hai ancora acquistato un disco
fisso e vuoi nel frattempo provare la scheda madre, ti basterà aver montato
l'alimentatore, il processore, la memoria, la scheda grafica (a meno che non
sia incorporata nella scheda madre) e un drive per floppy. Fai un disco di
avviamento con un pc funzionante. Quando avvierai la macchina, anche se tutto
va bene, il pc potrebbe bloccarsi; questo succede quando i parametri di default del bios vogliono un disco fisso collegato. Per proseguire premi f1.
Volendo, prima di premere questo tasto, puoi leggere la schermata collegando
al pc una stampante braille e premendo il tasto Stampa quando il pc si ferma
nel caricamento. Durante la fase di caricamento del pc sono importanti i
segnali sonori emessi dall'altoparlante del computer. Probabilmente le cose
cambiano un po' da marca a marca; di seguito riporto i segnali sonori
dell'asus che ho preso dal manuale generico e quindi dovrebbero andare bene
per più modelli. Un solo beep breve indica che tutto va bene. Lunghi suoni in
iterazione continua indicano che nessun modulo di memoria è stato installato o
comunque un problema di rilevamento della memoria. Un beep lungo seguito da
tre beep corti indica che non è stata installata la scheda grafica o che ci
sono problemi in essa. Suoni ad alta frequenza indicano che il processore
(cpu) è surriscaldato. La frequenza del processore viene abbassata anche se
non ho capito a quale valore per problemi con lo scanner.
Nota: avrei potuto
riacquisire la pagina con un altro programma per capire meglio la questione ma
io sono dell'avviso che se si ha un problema di questo tipo sia meglio spegnere immediatamente il pc e controllare il funzionamento della ventola del
processore. Certamente quando la cpu lavora ad una frequenza bassa scalda di
meno ma ciò non significa che non ci sia un problema che è meglio risolvere al
più presto. E poi siamo sicuri che in tutte le revisioni del bios ci sia
l'accorgimento di abbassare la frequenza del processore?
All'interno del cd a
corredo della scheda presa in esame trovi il programma aflash.exe funzionante
in dos reale e che serve per aggiornare il bios. Si può anche aggiornare il
bios senza alcun dischetto di avvio utilizzando il programma interno del bios
stesso chiamato ez flash che si attiva premendo alt+f2 durante l'avvio. Queste
ultime informazioni dovrebbero andare bene per più modelli di scheda madre
Asus.
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