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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Piccolo editoriale
L'anno 2001 ci sta buttando addosso tutta una serie di fatti di attualità che
sono a dir poco orribili. Nei primi mesi di quest'anno, avevo pensato di
parlare del caso di Novi Ligure, ho aspettato perché non volevo farlo in modo
emotivo e anche per non dire le stesse cose che ci propinano i giornali. Poi
abbiamo avuto il problema della globalizzazione e avrei voluto fare un articolo che parlasse della libertà ed analizzare le varie sfacettature del problema. Il tempo è passato ed è arrivato il maledetto 11 settembre; anche in
questo caso avrei voluto parlare della guerra, del commercio di armi, di come
anche all'interno della chiesa ci siano molti interrogativi e di tante altre
cose. Ma non dirò niente di tutto questo. Perché? Non certo per ignorare lo
squallore che ci circonda ma per cercare, anche se a fatica, di distogliere la
mia e la tua mente da tutti questi problemi che ogni giorno ci assillano
(basta accendere una radio o andare al bar per sentirne parlare). Non sono uno
che tende ad ignorare i problemi, anzi! Però sono anche convinto che se in
questo momento ci si deprime troppo, si perde anche la capacità di reagire e
quindi, vista la gravità della situazione, questo sarebbe veramente un guaio.
Per tanto, ti regalo solo un articolo dedicato all'hardware del pc; contiene
qualche pecca ma d'altra parte faccio quello che posso, senza pretendere di
esaurire gli argomenti trattati. Buona lettura.
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Hardware pc
In questo articolo troverai informazioni aggiuntive a diversi argomenti già
trattati nei numeri precedenti che ti invito, se non l'hai fatto, ad andare a
leggere se ti servono informazioni che qui non trovi. Verrà anche spiegato
cosa possiamo e cosa non possiamo fare da soli, cioè senza l'ausilio della
vista. Tuttavia, troverai diverse pecche perché il sottoscritto scrive solo
ciò che sa e solo ciò che riesce a fare. Qualche volta, molto rara, metto
anche qualche cosa che ho sentito, quando mi fido di una persona anche se a volte la fiducia è mal riposta perché, al di là degli errori in buona fede che capitano a chi lavora, in certi casi le persone fanno finta di sapere anche quando non sanno.
Nota del 2015: in origine l'articolo non era indicizzato, la suddivisione non è delle migliori ma farla diversamente significava stravolgere l'articolo stesso.
Alimentatori atx
Come supponevo nei vecchi numeri di "fuori
serie", gli alimentatori moderni hanno il connettore che serve ad alimentare
la scheda madre con venti contatti. Ciò nonostante, in un alimentatore ho
trovato ventidue fili sul connettore il quale però mantiene i venti contatti,
quindi quel modello ha dei contatti che contengono più di un filo. Se vuoi
contare i fili, fallo dalla parte dell'alimentatore e non vicino al connettore
dove sono legati strettamente con delle fascette (del tipo che una volta
chiuse non si possono togliere ma solo tagliare, non tagliarle). Il connettore
entra in un solo senso (a meno che non ci sia qualche eccezione, ma non credo)
e questo è un bel vantaggio per chi non vede. Le altre spine dell'alimentatore
sono identiche a quelle vecchie, l'unica variante che puoi trovare da un
modello all'altro è che in alcuni c'è solo una piccola spina di quelle che
alimentano i drive per floppy da tre pollici, mentre in altri ce n'è più di
una. Di solito di spine piccole ne serve una sola, ma in certi casi, come
quando devi alimentare una live drive, ne serve più di una. Questo non è un
problema perché basta usare un adattatore. Se non hai spine a sufficienza per
alimentare tutti i dispositivi del pc, usa uno sdoppiatore (una spina maschio
da una parte e due spine femmina dall'altra). Ma non basta fare i conti con le
spine, dovrai anche tener presente i Wat che il tuo alimentatore riesce a
sviluppare. Non so dirti quanto assorbe un singolo componente del pc, certamente ogni componente avrà un determinato assorbimento e presumo che un disco
fisso assorba più di un drive per floppy. Inoltre l'assorbimento cambierà da
modello a modello e quindi bisognerebbe guardare le caratteristiche tecniche
del componente (ammesso che le scrivano). Se devi acquistare unalimentatore,
compralo abbastanza potente in modo da essere tranquillo che vada bene per
ogni evenienza, le dimensioni fisiche non cambiano e nemmeno la rumorosità
della ventola, anzi, l'ultimo alimentatore che ho comprato produce più Wat di
quello che avevo prima ed è decisamente più silenzioso. La differenza di
prezzo, se c'è, è minima. Le caratteristiche dell'alimentatore sono scritte in
inglese sull'etichetta sopra ad esso, se sei fortunato sono anche acquisibili
con lo scanner (almeno in parte). Puoi trovare anche il colore di alcuni
fili abbinato a determinate tensioni. A meno che non ci siano delle eccezioni,
tutti gli alimentatori di tipo atx, cioè quelli che si spengono con l'arresto
di windows stramaledetto, hanno le stesse dimensioni fisiche e sono fissati
alla cassa del computer (case) tramite due viti poste in diagonale sul retro e
all'esterno del pc.
Nota del 2015: le viti sono quattro, probabilmente mi basavo sul montaggio fatto da un negozio di Padova che ne aveva messe solo due e nel 2001 continuavo a montare l'alimentatore in quel modo.
Naturalmente si tratta sempre di alimentatori switching;
se appena acquistato un alimentatore fa un certo odore durante il funzionamento, non preoccuparti più di tanto, è solo la vernice che scaldandosi sa di
bruciato, dopo qualche giorno tutto andrà bene (a meno che il tuo alimentatore
non sia difettoso e scoppi veramente). Alcuni hanno l'interruttore, altri no;
ovviamente, per quest'ultimi dovrai usare solo l'interruttore posto sul davanti del pc. A proposito dell'interruttore, ne ho analizzato uno e ho visto che
non è unipolare ma bipolare.
Nota del 2015: e tuttavia è strano trovare un alimentatore con interruttore bipolare, oggi ne ho analizati due ed erano entrambi con interruttore unipolare.
Al di là dell'apparecchio e al di là della grandezza dell'interruttore, per sapere se è unipolare o bipolare bisogna guardare
il numero di contatti e il collegamento elettrico. Un interruttore bipolare ha quattro contatti ed è collegato elettricamente in modo da interrompere entrambe i poli provenienti dalla presa a 220 v.
Guarda sempre il collegamento elettrico perché se guardi solo i contatti
potresti confonderti con pulsanti (e forse anche interruttori) che, pur essendo unipolari, hanno quattro contatti: due per l'alimentazione e due per il led
presente al loro interno per segnalare l'accensione dell'apparecchio. Gli
alimentatori per pc di tipo atx ricevono l'impulso di accensione tramite il
connettore a venti contatti collegato alla scheda madre, quindi, per provarli
non basta collegare ad essi un cd-rom o un disco fisso come si faceva con
quelli vecchi. Attenzione: in questo caso, per accensione dell'alimentatore
non intendo mettere l'apparecchio sotto tensione (cosa che si fa eventualmente
con l'interruttore posto su di esso) o semplicemenrte infilando la spina nella
presa a 220 v); intendo far partire la ventola e far arrivare le tensioni ai
dispositivi ad esso collegati. Al momento non conosco ancora il sistema per
provare questi alimentatori senza la scheda madre. L'impulso ad accendersi gli
viene dato quando si preme il pulsante sul davanti del pc che è collegato alla
scheda madre tramite un piccolo connettore. Mi è stato riferito (quindi da
prendere con beneficio d'inventario) che per i pentium IV il connettore che
alimenta la scheda madre è cambiato, anche se si trovano alimentatori con il
nuovo connettore e quello precedente.
Processore, scheda madre e case
Oltre ai tipi di microprocessore già visti nei numeri scorsi, ne esiste un
tipo montato su slot (ovviamente uno slot che non comunica all'esterno del
pc). Questi processori vengono infilati su uno slot più o meno come una scheda, anche se il processore, ovviamente, è più spesso ed ha la ventolina.
Attaccati al processore (o per lo meno all'involucro di questo) ci sono i fili
che terminano con un piccolo connettore e che servno per la ventola. Il connettore andrà collegato ad una presa posta nelle vicinanze dello slot. Il
processore da me esaminato aveva la ventolina con tre fili, forse il terzo
serve per regolare la velocità della ventola la quale si adatta alla temperatura del pc, ma il condizionale è d'obbligo perché non ho molta esperienza in
questo contesto. Certo è che il processore è montato sopra un raffreddatore.
Sopra e sotto lo slot del microprocessore, cioè sui lati corti dello slot,
trovi un supporto in plastica che un po' serve a tenere il componente ma che a
mio avviso (e non solo mio) non serve a niente perché il processore starebbe
sullo slot anche da solo. Se acquisti una nuova scheda madre, questi supporti,
che sono ovviamente due, potrebbero non essere al loro posto e dovrai quindi
incastrarli nel loro incastro. In altri casi li trovi ripiegati sulla scheda e
quindi ricoprono lo slot; portali in posizione verticale per infilare il
microprocessore. Le schede con slot per il microprocessore sono ormai un po'
difficili da trovare; dopo i primi pentium c'è stato un periodo in cui questo
tipo di schede andava molto e conviveva con quelle per i processori con la
leva (chiamata zif) già visti in un vecchio numero. Adesso è ritornato di moda
il processore con lo zif e l'altro tipo è stato abbandonato (almeno così mi
hanno detto). Non so quando sono cominciate ad apparire le schede madri con
slot per il processore, so per certo che le puoi trovare sia per i pentium II
che per pentium III. Se devi acquistare questo tipo di scheda madre, dovrai
tener conto della tensione di lavoro del processore e di altri dati che trovi
scritti sull'etichetta posta su di esso. Infatti, anche se fisicamente le
schede con slot sono più o meno uguali, non lo sono dal punto di vista elettrico. Tuttavia, puoi trovare delle schede con delle regolazioni da fare per
adattarle a più di un processore. Queste regolazioni vengono fatte tramite
switch o jumper posti sulla scheda. I jumper li abbiamo già visti nei vecchi
numeri, gli switch sono dei piccoli interruttori che si spostano avanti e
indietro, due posizioni, on ed off. Ci sono anche altri tipi di piccoli interruttori posti sulle schede, anche se non so se vengono usati per le schede
madri dei pc. Sono interruttori che vengono premuti tramite una punta sottile
(ad esempio una penna). L'ultima scheda che ho preso in esame aveva dieci
switch; la combinazione di on ed off di questi interruttori, ne determina,
come del resto i jumper, la configurazione. Qui arrivano le difficoltà; con un
po' d'esercizio, un non vedente può manovrare tranquillamente jumper e switch,
il problema consiste nel fatto che le varie configurazioni di questi interruttori sono illustrate nei manuali tramite apposite figure. Per noi ci vorrebbe
una descrizione del tipo:
Tenendo la scheda con gli slot a sinistra e partendo dal primo switch da
sinistra verso destra abbiamo: 1=x 2=y e così via. X ed y sono le funzioni
svolte.
Questo magari te lo può fare un amico che sia un po' esperto. In caso contrario, porta il microprocessore in negozio e fatti regolare la scheda ma ti
raccomando, chiedilo con cortesia e magari cerca di essere pronto a sborsare
qualche decina di mila lire in più, non fare sempre la figura del povero cieco
per il quale tutto è dovuto. Un'altra cosa che ti devi far dire è la disposizione dei contatti che servono a collegare i connettori provenienti dal case
del pc, cioè i connettori dell'altoparlante, il reset, l'accensione ed i led.
Generalmente sono queste le funzioni che servono di più e che si trovano più
frequentemente. Purtroppo, la disposizione di questi contatti cambia da scheda
a scheda ed inoltre, anche se sono posti su due file, non è chiaro usando il
tatto se i connettori andranno in verticale o in orizontale oppure con una
combinazione dei due modi perché i piccoli connettori a due contatti provenienti dal case potrebbero entrare sui contatti sia in modo verticale che
orizontale. Contrariamente a quanto dice un cieco, non ci sono scritte sulla
scheda, devi far riferimento alle figure sul manuale. Del resto non sarebbe
possibile mettere le scritte sulla scheda per tutti quei contatti così vicini.
In caso di schede di seconda mano e senza il manuale, dovrai arrangiarti a
provare varie combinazioni, non dovrebbe bruciarsi niente ma il condizionale è
d'obbligo. Ricordo che qui stiamo parlando sempre del tipo di scheda madre
alimentata con un alimentatore atx e con lo slot per il processore. Prima di
collegare i connettori provenienti dal case dovrai fissare la scheda al fondo
della cassa del pc. Se ti scoccia dover lavorare all'interno del case, puoi
estrarre il fondo della cassa svitando le apposite viti, la mia ne ha due sul
retro.
Nota del 2015: naturalmente ci sono tanti case con il fondo che non si può sfilare ma all'epoca non lo sapevo.
Quando lo rimetterai al suo posto, fai attenzione che dovrà entrare
nell'apposita guida ed essere incastrato correttamente prima di essere avvitato. Adesso hai il fondo del case sul tavolo, puoi notare i supporti in cui
andrà appoggiata ed avvitata la scheda. Potrebbero essere sei. Metti al suo
posto la scheda in modo che le porte e la presa per la tastiera ed il mouse
siano al loro posto. La presa per la tastiera potrebbe avere un piccolo lamierino che tende a spingere via la scheda, questo lamierino dovrebbe essere una
massa. Non preoccuparti, una volta avvitata non ci sarà problema, l'importante
è che la tieni ben appoggiata alla parete dove ci sono i fori per le prese.
Adesso metti le viti, non avvitarle completamente prima di averle inserite
tutte perché altrimenti potresti non riuscire ad avvitare bene la scheda che
tenderà a tirare da qualche parte. Potresti avere dei fori sulla scheda che
non verranno utilizzati per avvitarla, le schede si adattano a più case.
Adesso, se non l'hai ancora fatto, inserisci il microprocessore.
Memoria
Se devi ricuperare la memoria dalla vecchia scheda, vedrai che questa si trova in uno
slot interno di essa. Accanto a quello in cui è infilata la memoria ce ne
sono altri di liberi per l'espansione di essa. Sulle schede che ho visto il
primo slot per le memorie era dalla parte sinistra della scheda, cioè verso le
prese per la tastiera eccetera; ho trovato una scheda con tre slot per la
memoria, un'altra con quattro; il numero di slot per la memoria comunque è un
dato relativamente importante perché bisogna vedere la capacità di memoria
delle singole schedine e le caratteristiche della scheda, cioè fino a quanta
memoria è in grado di accettare; su questo punto però non sono molto aggiornato. La memoria è costituita da una piccola schedina. Spostando i ganci che
trovi sopra e sotto di essa (quindi due e sul lato corto dello slot), la
schedina potrà essere tolta come qualsiasi altra scheda. Prima di inserirla
nella scheda nuova, già che ci sei dacci un'occhiata, pardon, una raspata, ma
con delicatezza, ti raccomando! Ovviamente adesso sai come era infilata la
memoria perché magari l'hai appena tolta dalla vecchia scheda, ma devi essere
in grado di inserire una schedina di memoria che magari hai appena acquistato.
Se tocchi il bordo della memoria sentirai che uno dei lati lunghi è omogeneo
mentre l'altro ha qualche discontinuità, quest'ultimo va sempre dentro lo
slot; se guardi i lati corti vedrai che dalla parte dei componenti in un solo
lato c'è una specie di dentino, questo significa che la memoria entrerà solo
in un senso; fin'ora questo dentino io l'ho trovato sempre verso l'alto della
scheda. Quando dico la parte dei componenti non intendo quella delle saldature
(oltretutto abbastanza liscia) ma l'altra. Inserisci la memoria e quando sei
certo di essere nel punto giusto fai una certa pressione, i gancetti si chiuderanno automaticamente.
Connettori del case, slot agp, vecchie memorie
Adesso inserisci il fondo del case al suo posto e
passa ad inserire i piccoli connettori provenienti dal case sulla scheda
madre. Non è detto che tu debba occupare tutti i contatti della scheda, occuperai quelli che ti servono. Essi si trovano tutti in una zona della scheda e,
almeno quelle che ho visto io, in basso a destra (o quasi) tenendo la scheda
con gli slot sulla sinistra e le prese della tastiera e del mouse in alto a
sinistra. Una volta che ti sei fatto dire i contatti della scheda, dovrai
localizzare i connettori presenti sul case del pc. Questo lo puoi fare da solo
con qualche piccolo accorgimento che vedremo. Probabilmente qualcuno dirà che
basta proseguire il percorso del filo e vedere dove è attaccato dall'altra
parte, questo non è sempre così fattibile perché non è facile accedere
dall'interno del pc ai pulsanti che vedi all'esterno sul davanti. Forse ci
sono delle casse per pc che si smontano facilmente in tal senso, ma ne puoi
trovare di quelle che per fare ciò è necessario armeggiare molto (ammesso che
si possa fare) e corri il rischio di danneggiare il case. Probabilmente ci
sono anche dei colori standard per questi fili ma non lo so, e non so se ci
sia davvero uno standard o se ogni marca faccia i suoi comodi. Comunque, se
non ci vedi dei colori non te ne fai niente, ti servirebbero solo per farti
dire da qualcuno i fili giusti, una magra soddisfazione. Ma allora come fare?
Il mio case ha cinque connettori e, su ognuno di essi sono collegati due fili.
Anche quando il connettore ha più di due contatti, i fili sono posti sempre
sul primo e sull'ultimo contatto, quello o quelli centrali rimangono liberi.
Trovare il connettore dell'altoparlante è la cosa più facile. L'altoparlante è
fissato al case ed è, generalmente, molto accessibile e quindi puoi controllare quale coppia di fili gli arriva. Se ti trovi in difficoltà perché i fili
sono legati con delle fascette che non si tolgono ma si tagliano solamente,
niente paura! Il connettore dell'altoparlante è l'unico ad avere quattro
contatti ed è quindi il più grande (a meno che non ci siano eccezioni delle
quali io non sono a conoscenza). Attenzione: se per qualsiasi ragione devi
togliere una o più fascette che tengono i fili e queste sono molto strette e
di quelle che si devono tagliare, fai attenzione a non tagliare i fili. Magari, prima di usare la forbice, infila, con cautela, un cacciavite sottile e
stretto tra i fili e la fascetta da togliere (serve il numero 0); cerca di
forzare la fascetta in modo che questa si allarghi un po'. Poi togli il cacciavite ed entra con la punta della forbice; la parte tagliente della forbice
dovrà guardare la fascetta e non i fili; assicurati per bene e più volte che
non ci sia qualche filo sotto la parte tagliente della forbice e
poi... taglia, e che Dio te la mandi buona! Adesso procurati un tester, basta anche un semplice cicalino prova continuità. Procurati anche due
puntali sottili che terminano a spillo, dall'altra parte avranno una femmina
che riceverà la spina banana del cicalino. Non sempre è facile trovare questo
tipo di puntali ma per noi sono molto utili perché entrano nelle spine con
contatti stretti e ci permettono di ovviare, in molti casi, al fatto di non
vedere i colori dei fili. Conosco due tipi di questi puntali; quelli più
economici, con il rivestimento più sottile, che vengono usati per testare i cavi dei pc (almeno un
tempo lo si faceva). Essendo come uno spillo, per testare i cavi non si metteva il puntale nella spina ma si punzecchiava il cavo, tanto il puntino che si
faceva era invisibile. Quelli più costosi, che acquisterai solo se non trovi i
primi, sono di materiale più pesante e hanno un
buon isolamento che permette a certi riparatori di andare a misurare tensioni
fino a mille volt, non è il caso che tu lo faccia. Tornando ai nostri connettori, probabilmente se metti il cicalino prova continuità nei contatti
dell'altoparlante sentirai anche sullo speaker del pc un piccolo tic, ma non
ti serve perché tale connettore è ben localizzabile come abbiamo visto prima.
Attacca il connettore dell'altoparlante alla scheda nei contatti che ti ha
detto il negoziante, non ha importanza il senso del connettore; per un altoparlante di un pc rispettare la fase sarebbe quasi da stupidi, non è certo un
altoparlante hi fi! Se il connettore ha una tacca, mettila in modo che guardi
l'esterno, così sarà più facile toglierlo. Per localizzare i pulsanti, basta
collegare il cicalino ad un connettore e vedere se premendone uno sentiamo la
nota. Metti anche in questo caso i connettori nei contatti che ti ha detto il
negoziante, non ha importanza il senso del connettore perché quando lo premi i
due fili vanno comunque in continuità. I led sono costituiti da diodi e quindi
la corrente passa solo in un senso. E tuttavia, a causa dell'alta resistenza del led un normale cicalino non suonerà nemmeno quando è collegato nel senso giusto e cioè in modo da far passare la corrente attraverso il diodo. Forse si riesce a capire il senso del led con un tester avente la fnzione di provadiodi il quale mi si è scassato e quindi non ho potuto provare. Per certo so che con un tester normale e misurando in Ohm non si riesce a capire il senso di collegamento del led. Tuttavia, è ovvio che i connettori in cui non riesci ad ottenere in nessun modo la continuità sono i led e visto che la corrente passa in un sol senso, anche se li colleghi alla scheda madre nel senso sbagliato non succede niente, semplicemente il led non funziona. Quindi fatti guardare i led e se non funzionano metti il connettore nel senso opposto. Per quello che i led servono a noi, puoi
anche non collegarli. Io ne ho uno con un connettore a tre contatti ma non so
a quale led appartenga e se ciò costituisca uno standard. Un led è sicuramente
quello che ti segnala l'accensione del pc mentre l'altro dovrebbe essere
quello del disco fisso (non so se in altri case ce ne sono altri). Termino con
due informazioni che avrei dovuto inserire in un precedente articolo. Oltre
agli slot già visti, sia in questo che nell'articolo precedente in cui se ne
parla, troviamo anche lo slot agp che comunica con l'esterno del pc; è riconoscibile perché è ancora più rientrante dal bordo esterno della scheda rispetto
a quelli pcii. Si usa per le schede grafiche moderne. Nelle vecchie schede
madri, le memorie non sono fissate con dei gancetti come abbiamo visto in
questo articolo. Per toglierle devi disinserirle dallo slot relativo e dal
loro incastro. Dovrai fare un po' di leva in una delle linguette che trovi sui
lati corti dello slot e, contemporaneamente, tirare leggermente la schedina di
memoria dalla parte opposta in modo che si crei un leggero spazio che ti
permetta di toglierla dall'incastro. Capitava, soprattutto con certe schede
madri, che le linguette si rompessero e forse è per questo che adesso hanno
messo i gancetti, quindi, nel fare questa operazione cerca d'avere un po' di
cautela.
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