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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Registratori a cassette, descrizione di alcune parti e piccole riparazioni, seconda parte
Nota del 2015: aggiunta qualche parola e nota.
La meccanica di un registratore è diversa a seconda del tipo, del modello e
della marca. Un registratore da tavolo (ad esempio i Philips che si usavano
molto un tempo) ha una meccanica con un solo motorino e abbastanza grande. La
meccanica di un piccolo registratore invece sarà un po' più contenuta e,
ovviamente, con un solo motorino. ovviamente avranno almeno due motori quei
registratori (o radio-registratori) a doppia cassetta; nel seguito dell'articolo però, prenderemo sempre in considerazione la meccanica di un registratore
ad una sola cassetta, per quelli a doppia meccanica il procedimento è lo
stesso salvo qualche accorgimento specifico. Innanzitutto localiziamo le parti
meccaniche all'interno del vano cassetta. Ovviamente i perni servono al trasporto del nastro e sono quelli tachettati. Il capstan è invece rappresentato
da un perno metallico posto a destra delle testine vicino al preminastro
(rotella in gomma).
Nota: nei registratori con autorevers, vi è un capstan e
un preminastro anche alla sinistra delle testine.
Le piastre di registrazione
più efficienti dal punto di vista meccanico hanno il doppio capstan anche se
non sono provviste di autorevers (ovviamente non hanno il preminastro di
sinistra). A volte il diametro dei due capstan è leggermente diverso, solo
qualche millimetro; ciò viene fatto per migliorare il trasporto del nastro.
Nelle piastre di registrazione a volte i capstan girano anche quando il registratore è in stop, mentre in altre restano fermi fino a quando non si svolge
una funzione. Nei piccoli registratori e in quelli da tavolo, la meccanica
gira anche quando il vano cassetta è aperto; sarà facile così toccare per
rendersi conto se tutti i perni girano correttamente. Per le piastre la cosa è
un po' più complessa. Escludendo le vecchie piastre degli anni settanta ancora
con la tastiera meccanica, tutte le altre (o comunque la maggior parte, non ho
controllato tutti i modelli) non funzionano se il vano cassetta è aperto. Puoi
comunque farle funzionare tenendo premuto leggermente le lamelle poste sulla
parte superiore del vano cassetta. Una di queste fa da interruttore. Le altre
hanno funzioni che vedremo. In altri casi questo interruttore non è posto
sulla parte superiore del vano cassetta ma sul fondo di esso. Un esempio lo
troviamo nei registratori Nakamichi dove l'interruttore viene premuto dal
coperchio anche quando la cassetta non è inserita. Togliendo il vetrino del
vano cassetta e facendo funzionare il registratore con il coperchio chiuso,
potrai toccare facilmente i perni. Nei registratori Aiwa, Denon e Nakamichi,
(non so se in tutti i modelli e non so se ci siano anche altre marche che
hanno il dispositivo che segue), l'interruttore posto sul vano cassetta appena
visto effettua anche una seconda funzione. Quando chiudiamo il coperchio del
vano cassetta con la cassetta inserita, il perno di sinistra sposterà di
qualche millimetro il nastro come se lo dovesse riavvolgere; ciò viene fatto
per evitare l'allentamento del nastro.
Nota: nei registratori Nakamichi, il
meccanismo andrà in funzione anche se la cassetta non è inserita perchè l'interruttore, come abbiamo visto prima, è spinto dal coperchio.
Quando controlleremo il funzionamento dei perni, ricordiamoci di controllare anche la funzione che elimina l'allentamento del nastro. Adesso premiamo il play e controlliamo che il perno di sinistra sia perfettamente libero di girare verso
destra senza atriti (verso la parte in cui viene tirato dal nastro). Fai la
stessa operazione mettendo il registratore in avanzamento veloce. Poi ripeti
l'operazione con il registratore in riavvolgimento controllando che il perno
di destra sia libero di girare senza atriti verso sinistra. Se durante il
controllo dei perni hai notato che uno di questi non è perfettamente libero di
girare verso la direzione indicata prima, vuol dire che hai un problema su
qualche frizione della meccanica, oppure un problema meccanico di agganciamento della tastiera. In altri casi potresti avere la meccanica sporca, in tal
caso le frizioni in gomma tendono a scivolare ed avere un contatto meccanico
instabile. Oggi certe frizioni è difficile trovarle, quindi non gettare le
vecchie meccaniche di registratori in disuso, puoi sempre avere bisogno di
qualche pezzo. Siccome le meccaniche sono moltissime, non è facile dirti con
precisione dove mettere le mani, ma se segui il percorso meccanico del registratore ti sarà abbastanza facile trovare la causa del guasto. Prima di
smontare l'apparecchio leggi le note all'inizio della prima parte di questo
articolo (fuori serie n.16).
Nota: quando fai il controllo mettendo il registratore in riavvolgimento, fai attenzione al fatto che in certe meccaniche
dopo qualche istante il registratore va in stop se non viene girato verso
sinistra il perno di destra; questo non succede con le meccaniche che hanno il
meccanismo di stop automatico posto vicino alle testine.
Da notare che i
meccanismi di stop automatico possono creare dei problemi quando, a causa
dell'usura, sono mal tarati o rovinati. In certi casi, con registratori piccoli o molto economici, quando questo meccanismo è usurato conviene toglierlo
(diventerà come il vecchio Philips k7 o simili ma molto più fragile). Ora
procediamo con il controllo seguente: in play, avanzamento veloce e riavvolgimento, controlla la forza dei perni mentre girano. Fai un po' di pratica con
registratori funzionanti per sapere quanta forza devi trovare in queste funzioni; comunque, questa forza non è identica in tutti i modelli. Anche in
questo caso ci vuole un po' d'esperienza; quando acquisti un nuovo registratore prova a sentirne la forza dei perni in modo che ti sia facile sapere quando
c'è un problema in quel modello. Se la forza dei perni è debole puoi avere i
seguenti problemi: difficoltà nel riprodurre o nel far avanzare rapidamente
cassette un po' dure; a tale proposito fai un po' di pratica girando i perni
di cassette di marca e modelli diversi per sentirne la consistenza.
Nota: una
cassetta può essere dura non solo per le sue caratteristiche costruttive ma
anche per il fatto che il nastro si è avvolto male o per cattiva conservazione. Falla avanzare velocemente tutta da un lato e poi portala alla posizione
d'inizio. Nel fare questa operazione, se la cassetta fa molta fatica a girare,
toglila e dalle qualche colpetto vicino ai perni e sui bordi, in genere funziona. Ma se ti dovesse capitare proprio una cassetta "bastarda", se non hai
cose importanti in essa ti conviene gettarla. Soprattutto oggi che le meccaniche sono fragili, è facile rovinare i registratori con una cassetta difettosa.
Un altro problema che puoi avere quando i perni non hanno molta forza è quello
che le cassette tendono a scorrere malamente quando sei in play all'inizio del
nastro il quale si rovinerà leggermente. Quando c'è questo problema, avrai
l'audio che si abbassa e incupisce (magari di più in un canale). Ciò avviene
soprattutto con le piastre di registrazione ad un solo capstan e si verifica
in modo particolare con cassette economiche e con certi modelli delle cassette
Basf.
Nota: anche se la piastra di registrazione ha un solo capstan, può avere
due motori, uno per i perni e uno per il capstan. Il difetto appena esposto a
volte viene amplificato dal fatto che in certi registratori, vedi i radioregistratori e le piastre, il nastro, una volta superato il capstan, deve andare
verso l'alto per raggiungere il perno di destra.
Nota del 2015: proprio per evitare l'amplificazione del difetto esposto nella nota precedente,
e, penso io, anche perché le ditte sanno bene che
ultimamente le meccaniche sono fragilissime,
nei radioregistratori degli anni 2000 che hanno ancora la cassetta si fa in modo che per andare verso il perno di destra il nastro scorra verso il basso oppure si mette il vano cassetta sopra l'apparecchio
in modo che il perno di destra sia allo stesso livello delle testine (vedi radioregistratori Sony). Anche negli anni '80 ho visto un radioregistratore con i perni verso il basso ma non so di che marca fosse.
Con la poca forza nei perni
potresti avere anche un abbassamento della velocità di scorrimento del nastro
quando sei in play con la conseguenza che la musica suonerà un semitono sotto
o quasi. Ciò si verifica nei registratori economici con un solo capstan e un
solo motore mentre nelle piastre ad un solo capstan ma con due motori l'influenza è minore. Le piastre di registrazione a doppio capstan controllati ovviamente da un motore indipendente da quello dei perni, anche quando hanno
il perno di destra con poca forza, la velocità del nastro in play rimane
stabile o comunque abbastanza stabile. Tuttavia, anche se il nastro scorre
bene nella posizione dei capstan, avremo un certo allentamento nella bobina di
destra e, nei casi più gravi, avremo il nastro che tende a impigliarsi perché
si ammucchia prima di riavvolgersi sulla bobina di destra. La causa della poca
forza dei perni è più di una. I tecnici specializzati tuttavia ne trovano solo
una e cioè la cinghia. Spesso però è una frizione consumata oppure semplicemente sporca che tende a scivolare. In certi registratori poi, per risolvere
il problema non serve nemmeno smontarli molto; basta togliere il fondo al vano
cassetta che in certi modelli Aiwa e Nakamichi è tenuto con due viti e in un
Denon con due gancetti. Una volta tolto, potresti trovare la frizione che,
spostandosi in modo adeguato, fa funzionare il perno di destra o di sinistra.
Guarda se questa è consumata o sporca. Anche le cinghie vanno pulite ma, come
le frizioni, senza alcool e senza detergenti. Se molto sporche, puliscile con
un cotonfioc inumidito d'acqua. Ovviamente la cinghia va pulita specialmente
dalla parte interna, quella a contatto con le rotelle, e vanno pulite anche
queste naturalmente senza alcool o altri solventi e con la cinghia disinserita.
In un registratore ad un solo motore possiamo avere comunque due cinghie, una
grande e una piccola, più una terza per il contagiri quando è presente. La
cinghia del contagiri, molto sottile, è posta sul perno di sinistra e il
contagiri. Nei registratori economici di oggi puoi trovare una sola cinghia la
quale oltre che sul capstan e sul motore è inserita su una ruota che, spostandosi in modo adeguato a seconda della funzione svolta dal registratore, va ad
azionare l'avanzamento (ed il play) e il riavvolgimento. Il capstan, all'interno dell'apparecchio si presenta con una grossa ruota metallica di dimensioni e forme diverse a seconda del modello. In diversi modelli di registratore,
sopra al capstan trovi un lamierino metallico che, nel caso tu debba togliere
il capstan, dovrai rimuovere tramite le apposite viti. Fai attenzione che a
volte questo lamierino potrebbe avere la vite che tiene ferma la molla del
coperchio del vano cassetta (vedi uno dei primi registratori Philips con
microfono incorporato). Fai anche attenzione che il capstan ha una piccola
rondella molto sottile visibile dal vano cassetta. Nei modelli economici di
oggi (non so se in tutti) non c'è il lamierino visto prima e a volte nemmeno
la rondella. Un esempio di quanto detto lo trovi nel registratore Grundig di
qualche anno fa con i punti braille sopra i tasti che non servono a niente
(vedi l'articolo "Un piccolo traguardo, lettera alla rivista Suono" pubblicato su "fuori serie" n.10). Le
cinghie di un registratore non devono essere lasche sulle rotelle in cui
poggiano; tuttavia non devono essere nemmeno troppo tirate. Quando metti una
cinghia nuova fai la prova seguente: tieni fermo con le mani una delle rotelle
su cui si appoggia; poi fai girare una delle altre. La cinghia deve essere in
grado di strisciare sulla rotella che stai tenendo ferma (anche se con un po'
di fatica). Se non si riesce a smuoverla vuol dire che è troppo tirata. Nei
registratori a due motori abbiamo una cinghia per il motore dei capstan che
parte dal motore e va alle due ruote metalliche. Abbiamo poi la cinghia dedicata ai perni che parte dal secondo motore e va alle rotelle dei perni. Questa
è la cinghia che dobbiamo sostituire nel caso in cui i perni di questi registratori abbiano poca forza (a meno che non si tratti di una frizione consumata o sporca). Quando si acquista una cinghia la si deve comprare leggermente
più piccola di quella vecchia che, a causa dell'usura, si è allungata ed
inoltre il suo spessore non è più uniforme. Le cinghie possono essere fatte
come un elastico oppure piatte. Nei vecchi registratori a bobine vi erano
cinghie fatte come un filo, cioè rotonde. Se sostituisci una cinghia piatta,
fai attenzione anche alla sua larghezza, cioè la quantità di superficie che
occupa sulla rotella in cui viene posta. Se la cinghia è più larga, l'atrito è
maggiore e quindi sarà come se noi mettessimo una cinghia più corta di quello
che è. In commercio vi sono diverse misure di cinghie, tuttavia a volte capita
che un registratore abbia una misura particolare ed in particolar modo nelle
cinghie piatte e abbastanza piccole. In questo caso devi chiedere il pezzo al
centro d'assistenza. Un problema del genere l'ho trovato in una piastra technics configurata con un solo capstan e con due motori. La Sony non dà pezzi di
ricambio ai privati. Vediamo qualche altro difetto. I perni sono a posto ma il
registratore tende ad impigliare il nastro oppure l'audio tende ad incupirsi e
ad alterarsi come frequenza. Controlla che il preminastro si appoggi bene al
capstan e che la molla di esso sia a posto e faccia una pressione adeguata. La
rotella in gomma che costituisce il preminastro vero e proprio potrebbe essere
consumata e quindi più piccola o con qualche piccola scanalatura. In certi
casi il preminastro si toglie sfilando il perno della rotella mentre in altri
si smonta togliendo una vite che però rimuove anche la parte di sostegno della
rotella. Un altro difetto dei registratori è la perdita di giri o la non
omogeneità dello scorrimento del nastro. Le flutuazioni di giri sono maggiormente presenti nei registratori economici o costruiti malamente, vedi le
caratteristiche tecniche per sapere il valore di esse. Per i registratori ad
un solo motore abbiamo già visto come fare per quel che riguarda la cinghia e
le frizioni dei perni; bisogna tuttavia aggiungere che quando questi pezzi
sono a posto, se i giri sono alterati è necessario regolarli tramite l'apposito trimmer al quale si accede attraverso una piccola vite.
Nota: per regolare
i giri devi avere un segnale campione che ti puoi costruire con un registratore perfettamente funzionante. Registra ad esempio il la di un metronomo elettronico che è a 440 Hz; poi metti la cassetta nel registratore da regolare e
confronta il segnale che ne esce con quello del metronomo. In laboratorio si
usano delle cassette campione abbastanza costose e si collega l'uscita del
registratore ad un frequenzimetro che dovrà dare la frequenza dichiarata sulla
cassetta quando il registratore è tarato. In altri casi i tecnici fanno la
regolazione ad orecchio che però, non essendo ciechi, è mal allenato e fanno
delle tarature schifosissime. E poi figuriamoci se riescono a tarare bene un
registratore quei giovanotti che ascoltano certa musica come quella canzone
dell'inizio estate 99 che faceva: "babababababababababababababababababababa-
bababababa".
Un tempo i registratori a cassetta avevano la velocità di 4,75 cm.
al secondo mentre ora sono a 4,76 (ma cambia di poco). Oggi poi non è raro
acquistare delle piastre di registrazione regolate male, se hanno la doppia
cassetta puoi trovare una differenza di giri tra una meccanica e l'altra. Il
trimmer per la regolazione dei giri può essere contenuto nel motorino e la
vite si trova dalla parte opposta alla puleggia. In altri casi lo trovi sulla
scheda dell'apparecchio. Nei registratori da tavolo o portatili la scheda non
ha molti trimmer; puoi trovare quello per i giri e quello per regolare il
dispositivo automatico del volume di registrazione. Attenzione: se stai lavorando in un radioregistratore, non confondere i trimmer con le viti che regolano le frequenze radio. Le viti appena accennate sono su blocchetti quadrati
che costituiscono il condensatore variabile e le bobine. Se la radio è in
funzione, quando tocchi queste viti avrai uno spostamento di frequenza e
quindi ti sarà facile localizzarle. Non girarle, a meno che non sia strettamente necessario (qui però andiamo fuori del seminato, la cosa meriterebbe un
articolo a parte). Fai anche attenzione che lo spostamento di frequenza si
verifica solo se stai toccando con il cacciavite una delle viti che regola la
banda di frequenza in cui è sintonizzata la radio e cioè fm, am eccetera. Nei
radioregistratori con lettore cd potresti trovare anche altri trimmer, fai
attenzione. Per i registratori a doppio capstan e due motori, i giri possono
essere alterati a causa dell'usura della cinghia dei capstan. Se la cinghia è
a posto regola i giri come visto prima. Nella maggioranza dei casi il trimmer
si trova sul motorino, tuttavia, nelle piastre di registrazione più moderne lo
trovi anche sulla scheda.
Nota: per i registratori a doppio capstan il motorino dedicato ai perni non va regolato
e non ha trimmer.
Nei modelli più sofisticati trovi un terzo motorino che
serve per spostare le testine e non ha regolazioni da fare. Quando il trimmer
per la regolazione dei giri del motorino dedicato ai capstan o al capstan si
trova sulla scheda, devi fare molta attenzione. L'ideale sarebbe avere lo
schema e farselo guardare da un vedente.
Nota: in un registratore della Teac
ho trovato due trimmer che regolavano la stessa meccanica e non ho capito il
perché.
Se non hai la possibilità di far vedere lo schema devi andare per
esclusione. Fermo restando che i trimmer vanno spostati di poco, usa un cacciavite a taglio molto piccolo. Prima di spostare la vite, osserva la posizione del taglio del cacciavite in modo che, se il trimmer non è quello desiderato, puoi metterlo facilmente al suo posto. Se la piastra è in funzione, quando
tocchi il trimmer dei giri avrai un'alterazione di essi (almeno nella maggioranza dei casi). Spegnila e sposta la vite in più o in meno a seconda delle
esigenze e poi vai in play per sentire il risultato. Anche quando il trimmer è
sul motorino devi fare la regolazione a piastra spenta. I trimmer che ti sarà
facile escludere per la regolazione dei giri quando questa regolazione si fa
dalla scheda della piastra sono quelli che regolano l'uscita del registratore
(uno per il canale destro e uno per il sinistro che generalmente sono situati
vicini o abbastanza vicini). Se metti il cacciavite in questi trimmer quando
la piastra è in play avrai un ronzio in cuffia o sulle casse. Anche i trimmer
che regolano l'ingresso del registratore fanno lo stesso ronzio che si ottiene
mettendo il registratore in registrazione. Attenzione: in registrazione fanno
ronzio anche i trimmer dell'uscita, per essere sicuro del trimmer che stai
toccando vai in play, se è quello d'ingresso non sentirai più il ronzio. Ci
sono poi i trimmer per la regolazione del bias e dei riduttori di rumore e
forse anche altri. Alcuni registratori sofisticati degli anni 80 hanno il
motorino dei capstan quarzato e quindi privo di regolazione. Non confondere le
regolazioni dei giri appena viste con quelle che si possono fare esternamente
a certi registratori. Quest'ultime servono solo ad adattare meglio il registratore in certe situazioni particolari (equiparrare ad esempio una registrazione ad uno strumento acustico difficilmente regolabile come il pianoforte).
Questa regolazione (solo in riproduzione) la trovi in registratori piccoli
della Panasonic o quelli da tavolo della Philips. La trovi inoltre nel bx300
della Nakamichi. Nel registratore a bobine della Revox b77 invece, questa
regolazione funziona anche in registrazione.
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Appunti di Windows 98 in generale con riferimenti ai programmi per ciechi
Nota del 2015: modificato qualche parola.
Quello che troverai di seguito lo potresti scoprire anche da te, non credo di
scrivere cose eccezionali; tuttavia la confusione e il parlare a vuoto è
talmente presente tra le persone che un po' d'esperienza vissuta non farà male
soprattutto per chi è alle prime armi con windows 98 stramaledetto. Ogni
argomento è indicizzato in modo da poterlo trovare con facilità.
Cestino
Il cestino di windows 98 (e anche il 95) è rappresentato dalla directory nascosta recycled posta in radice del disco fisso. Questa è una cosa che mi
sono dimenticato di mettere nel numero 15 di "fuori serie".
Backup e riparazione del registro
Ultimamente ho scoperto che viene fatto il backup del registro di windows. Per default esso viene mantenuto cinque giorni ed è posto nella subdirectory di windows sysbckup e contenuto nei files .cab. E' anche possibile
riparare il registro di windows (rappresentato dai files nascosti in directory
windows system.dat e user.dat) tramite il programma scanreg.exe che lo trovi
sia nella subdirectory windows98 che nella subdirectory command. I due programmi sono identici. Le impostazioni di scanreg sono nel file scanreg.ini che
però si trova nella directory windows. Attenzione: non ho provato a modificare
le impostazioni di scanreg, quindi non so se windows ne crea un altro automaticamente in un'altra directory e non ho provato a modificare manualmente il
file per vedere se il programma accetta le modifiche dalla directory windows.
Scanreg.exe è un programma dos le cui opzioni vengono visualizzate con /?;
qualcuno diceva che bisognava farlo funzionare per forza dalla finestra dos di
windows; ho provato a farlo girare caricando il computer direttamente in dos e
sembra che vada; se ci saranno controindicazioni lo scriverò in seguito. Se
usi il programma Parla, per scegliere il file di ripristino metti il cursore
intelligente.
Quando il ripristino del registro non basta
Non pensare che basti il recupero di un vecchio registro tramite scanreg oppure il recupero di un registro da una copia salvata da te in precedenza. Purtroppo l'uomo più ricco del mondo ha fatto un programma che è come i
bambini piccoli, si sbrodola dappertutto. Così, se ad esempio provi ad installare outspoken 2.0 e magari l'installazione non va a buon fine, in windows
troverai la voce osw-20 nell'elenco dei programmi sul menu di avvio anche se
hai ripristinato il registro che usavi prima dell'installazione di outspoken.
Attenzione: nei pentium III 500 mhz il programma di installazione di outspoken
2.0 con sintesi audiologic dà un problema di run time error; praticamente il
computer è troppo veloce, se fai girare lo stesso programma in un computer più
lento ciò non si verifica. Non ho provato la versione 3 di outspoken la cui
demo si trova nella banca dati del Cavazza. Tornando invece allo sbrodegamento
di windows, devi sapere che ti trovi ancora la voce di outspoken perché la
inserisce nel percorso seguente che sarà scritto in questo modo se lo guardi
dal dos:
c:\windows\menuav~1\progra~1
lì dentro c'è ancora il file osw-20.lnk. I file con estensione .lnk dovrebbero
essere quelli per i collegamenti di windows (guarda che ho usato il condizionale perché non sono sicuro).
Faultlog.txt
Nella directory windows potresti trovare il file faultlog.txt; questo
file si crea quando vi è un problema in windows (forse con la scheda grafica,
ma non so se si forma anche in altri casi). A me si era formato quando stavo
tentando di far funzionare correttamente il programma jaws per la lettura di
windows che, contrariamente a quanto si dice, non è privo di difetti. Nel file
sopra citato trovi la data e l'ora dell'errore, il modulo che l'ha provocato,
le informazioni del registro e gli indirizzi di memoria. Il file si crea in
situazioni molto critiche come ad esempio un errore provocato dall'impostazione sbagliata della scheda grafica con il malfunzionamento del programma jaws
per la lettura di windows.
Risoluzione dello schermo, Jaws, scheda grafica e mister clic,
Nota del 2015: modificata una frase.
Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. questo proverbio è particolarmente valido quando si parla di certe persone vedenti che fanno cli, cli, clic
e non sanno un accidente e non vogliono ascoltare nessuno. Nel numero 15 di
"fuori serie" ho scritto che per far funzionare uno schermo quando questo fa
le scritte inleggibili bisogna ridurre i colori. Questo è un rimedio momentaneo ma non è la cura, esattamente come quando si prende una pastiglia per il
mal di denti che poi tanto ritornerà perché guasto. In quella mattina di
novembre del 99 avevo proposto a mister clic di guardare il manuale del mio
schermo ma, siccome lui era l'esperto, non l'ha voluto fare. In realtà l'unica
stupidaggine che mi ha fatto è stata quella di mettere lo schermo a 16 colori
(come quando si va in modalità provvisoria di windows). In quella situazione
anche la risoluzione è bassa. D'accordo, ma se installi jaws per leggere
windows questo vuole almeno 256 colori. Se fai funzionare jafws a 16 colori,
quando sposti le frecce scivolerà dall'inizio alla fine della finestra senza
leggere niente anche se restano vocalizzati i tasti e alcune funzioni. Da
notare che durante l'installazione il programma determina se ci sono parametri
da modificare nei driver video, puoi modificarli o saltare l'operazione e
magari farlo successivamente in modo manuale. Tornando al monitor, ho acquisito il manuale con lo scanner e ho ricavato le seguenti caratteristiche che
riporto perché potrebbero essere più o meno uguali ad un vecchio monitor vga
acquistato da te negli anni scorsi. Io l'ho comprato nel 95 ed è un Hp.
Colori=256
Risoluzioni supportate=640x350, 640x400, 640x480.
Frequenza verticale: per le prime due risoluzioni=70 Hz, per la terza
risoluzione=60 hz.
Frequenza orizontale=31,5 per tutte le risoluzioni.
Solo da qualche giorno ho potuto fare alcuni esperimenti perché il programma
windots per la lettura di windows che avevo installato non funziona correttamente con windows 98 seconda edizione (probabilmente anche con la prima).
Consentitemi di aprire una parentesi: in un vecchio numero di "fuori serie" ho
raccontato della mia visita a Bologna e del fatto che avevo visto funzionare
con windows 98 anche il notex40; purtroppo non mi sono reso conto dei malfunzionamenti, io di windows 98 non ne sapevo niente; chiedo: e i "signori
dell'informatica di Bologna" non se ne erano accorti? E non se ne erano accorti nemmeno quando hanno allegato il programma windots alla vendita del display
braille mb408l?? Comunque, ancor prima di installare jaws, il mio schermo era
tornato a fare i difetti esposti nel numero 15 di "fuori serie". Probabilmente, io o qualche altra persona, abbiamo erroneamente inserito le impostazioni
di default. Poi, una volta installato jaws, ho constatato che i colori erano a
posto e cioè a 256; la risoluzione dello schermo però era sbagliata con il
valore di 800x600 non supportato dal mio monitor. Tale valore si modifica dal
Pannello di controllo selezionando Schermo; da qui bisogna usare il tasto tab
fino ad arrivare a Sfondo schermo, poi batti la freccia destra fino ad Impostazioni e successivamente vai sulla voce Area schermo con tab. A questo punto
usa il cursore jaws e leggi quello che trovi sotto. Se la risoluzione è troppo
alta, diminuisci la percentuale dell'Area schermo con la freccia sinistra
(devi inserire il cursore pc).
Nota: con la mia scheda grafica e le mie impostazioni, la percentuale per ottenere la risoluzione di 640x480 deve essere a
0 e varia di venti in venti. Con altri sistemi la percentuale varia di cinquanta in cinquanta ma forse dipende anche dal numero dei colori impostati,
non lo so anche perché non posso permettermi di fare molte prove con gli
altri.
Nota: io per fare le prove con altri intendo telefonare alla persona e
sentire che fa la prova, delle chiacchiere di certi orbi non mi fido.
Poi salva
il tutto con le modalità proposte da windows. Se hai installato il software
della tua scheda grafica, nel pannello di controllo avrai una voce in più. Nel
mio caso si tratta della voce Proprietà schermo matrox. Entrando in questo
menu, trovi le impostazioni della scheda grafica che equivalgono, con qualche
opzione in più o in meno, a quelle del menu Schermo. Non sono molto sicuro ma
credo che quando modifichi ad esempio l'Area schermo dal menu Schermo del
Pannello di controllo, automaticamente si modifichi anche la stessa impostazione sul menu della tua scheda grafica (Proprietà schermo matrox nel mio
caso). Questa mia insicurezza è dovuta al fatto che ho dovuto fare un sacco di
prove e ho perso il conto dei vari passaggi. E poi chissà se con tutti i
programmi delle schede grafiche il comportamento è uguale. Nel menu Proprietà
schermo matrox si può vedere anche la frequenza che si regola automaticamente
a 60 hz, l'altra non l'ho trovata. Un tecnico mi diceva però che ci dovrebbe
essere anche la voce della frequenza da regolare manualmente ma io non l'ho
trovata, forse c'è solo in alcuni programmi per scheda grafica o forse non ho
visto bene. Da notare che puoi accedere alle regolazioni del programma della
tua scheda grafica anche dal menu programmi selezionando il programma della
tua scheda grafica e, da questo, entrando nel menu di regolazione. Comunque,
una volta fatta questa regolazione, lo schermo è tornato a funzionare regolarmente anche a 256 colori. Contrariamente a quanto mi avevano fatto credere nel
novembre scorso, se alzi il numero dei colori lo schermo continua ad essere
leggibile anche se con un bordo nero; ho fatto fare la prova con il mio, non
so se tutti sono così.
Problemi con Jaws e il desktop
I problemi di windows stramaledetto non sono finiti. Una volta abbassata la risoluzione dello schermo (vedi paragrafo precedente), Jaws per la lettura di windows mi dava dei problemi nel senso che
leggeva male il desktop; ciò accadeva anche riducendo tutte le applicazioni ad
icona con insert+f6 come proposto dalla guida di jaws. Il fatto è che jaws è
particolarmente legato alle schede grafiche e alle loro impostazioni. Purtroppo l'avevo installato con la risoluzione sbagliata e quindi era abbastanza
ovvio che non funzionasse correttamente. Da notare che anche in un altro
computer faceva lo stesso difetto dopo aver abbassata la risoluzione dello
schermo (prova fatta per telefono con un amico che aveva lo schermo con risoluzione alta perché si trattava di un supervga). La cosa più strana invece è
che continuava a fare il difetto anche dopo una nuova installazione. Forse ho
trovato una mezza soluzione: dopo vari tentativi, con soluzioni apparenti e
ingarbugliamento di windows, non ho fatto modificare il driver della scheda
video durante l'installazione e ho fatto girare il programma di modifica dopo
l'installazione. Adesso funziona quasi sempre bene ma a volte fa lo stesso
difetto anche se si riesce a toglierlo chiudendo tutte le applicazioni. Ma di
windows e dei suoi programmi non c'è da fidarsi, l'instabilità è una caratteristica molto frequente.
Struttura del registro
Se vuoi vedere come è strutturato windows, usa il programma Regedit
dall'interno di Risorse del computer. Puoi salvare il registro in formato
testo ed avrai un file di oltre cinque mega. Non ho ancora provato ma forse si
può salvare anche solo una sezione del registro. A volte nelle istruzioni di
un programma puoi trovare anche le chiavi che contradistinguono il programma
nel registro di windows; un esempio lo trovi nella scheda grafica matrox
millennium g200 agp.
Nota: questo tipo di scheda ormai è superata, era in voga
l'anno scorso.
Con tali informazioni puoi controllare che l'applicazione sia
installata correttamente.
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Cavo ottico e scheda Creative
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Se hai bisogno di un cavo ottico con un jack stereo per collegarlo al
minidisc, visto che questo tipo di cavo è abbastanza costoso (sessanta mila
lire qualche anno fa) non comprarlo se hai intenzione di acquistare una sound
blaster live! platinum della Creative perché il cavo scritto sopra è in dotazione (anche se più sottile di quello Sony). Guarda però che una sound blaster
platinum occupa due slot del pc più uno spazio sul davanti del computer come
se fosse un un cdrom. La sound blaster live! platinum era il modello più professionale della Creative nel novembre 99, quindi, se ne è uscito qualche
altro, la dovrai pagare meno di trecento mila lire; attenzione: se vuoi spendere poco, acquista una 16 bit, ormai te le tirano dietro; l'anno scorso si
trovavano ancora alla computer discount, e poi è ovvio che riescono a fare il
prezzo basso per i computer.
Nota del 2015: adesso che uso internet ho seri dubbi sul fatto che la scheda citata sopra fosse davvero il modello più professionale, una volta ci si fidava (io veramente non tanto) di ciò che dicevano i negozianti.
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Ancora sul setup del computer e i non vedenti
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Anche se non ne ho più parlato, durante l'anno scorso e anche quest'anno, ho cercato di risolvere il problema del setup del computer (vedi i vecchi
numeri di "fuori serie"). Purtroppo sembra proprio una cosa inrisolvibile o
quasi (anche a detta di un ingegnere). Comunque non mollo, questo problema mi
sta proprio sullo stomaco.
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Trascrizione musicale braille a Feltre
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Le opere musicali finora trascritte a Feltre sono poche ed il catalogo
è solo un foglio.
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Computer, dalle valvole al processore attuale
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Ormai il pentium III è arrivato al giga (mille Megaherz). Qualche mese
fa si diceva che Intel si sarebbe fermata a 933 Mhz per ragioni di sicurezza;
infatti, dopo il giga, bisognerà cambiare la serie dei microprocessori che, se
non ricordo male, non saranno più pentium. Comunque un microprocessore a mille
Mhz ha una frequenza di lavoro superiore a quella usata da un telefono cellulare per trasmettere e ricevere le nostre stupidaggini (quante se ne dicono al
telefono) e contiene ventuno milioni di transistor in miniatura. E pensare che
negli anni quaranta il computer usato per decifrare i segnali di guerra aveva
pochi bit di memoria, ci metteva dei giorni per eseguire il lavoro e aveva la
bellezza di duemila e cinquecento valvole ed era contenuto in due armadi
lunghi sei metri e larghi due e mezzo. Magari non era molto efficiente come
elaboratore di dati, ma forse come stufa andava bene, che ne dici?
Nota del 2015: nel duemila i cellulari si ricevevano sui 900 megahertz e non erano criptati.
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Internet e radio24
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Se sei una persona appassionata di internet, una di quelle che proprio
non riesce a fare a meno del collegamento in rete, ascolta radio 24 ogni sera
(escluso sabato e domenica) dalle 21 alle 22; avrai molte notizie che forse ti
interesseranno e magari ti faranno un po' uscire dal solito ambiente fatto di
ciechi; se ascoltare la radio ti sembra fuori moda, puoi ascoltare la tua
sintesi (bel divertimento) collegandoti al sito di radio 24 nel quale troverai
le notizie trasmesse (non so se tutte o meno). Il sito è:
www.radio24.it
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