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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Nota del 2015: tolto un piccolo paragrafo.
Indice
Aggiunte sul masterizzatore di cd-r/cd-rw audio e i relativi dischi
La cancellazione dei cd-rw: nel numero 12 di "fuori serie" non ho detto,
nell'articolo dedicato al cdr, che si possono cancellare i cd-rw (riscrivibili) anche quando questi sono finalizzati. La cancellazione veloce di tutti i
brani di un disco finalizzato dura tre minuti (pochi secondi se il disco non è
finalizzato). Non è possibile cancellare solo l'ultimo brano quando il disco è
finalizzato. La cancellazione totale del disco (quella che serve solo in casi
particolari, un po' come il format /u) oltre alla durata totale del disco si
protrae per altri cinque minuti.
La registrazione muta si comporta quasi come quella dei registratori dat;
una volta premuto il tasto, vengono inseriti alcuni secondi di bianco e il
registratore va in pausa ed inserisce, quando si riparte, un nuovo codice
d'inizio.
La durata dei cdr non è uguale per tutte le marche; oltre al fatto che vi
sono dei cdr da 60 minuti e, ultimamente, da 80 minuti (solo di marca tdk)
anche prendendo in considerazione quelli da 74 minuti (standard dei cd più
comunemente usato) possiamo notare delle differenze, a volte minime e a volte
significative. Infatti, i Tdk da 74 minuti durano in realtà 74 minuti e 27
secondi, i Waitec durano 74 minuti e 42 secondi mentre gli Mg durano 79 minuti
e 57 secondi. Sulla custodia di tutti i dischi viene sempre dichiarata una
durata di 74 minuti. Nel caso dell'Mg si tratta di quasi sei minuti in più,
utili per le registrazioni un po' più lunghe del solito.
Ma i cdr sono tutti uguali come qualità? i prezzi stanno scendendo, oggi
costano di più i Tdk (almeno a Padova e provincia). Le marche disponibili
aumentano (Mg, Irradio, Philips, Tdk, Verbatim, Waitec e anche un'altra marca che non ricordo bene, poi ce ne potrebbero
essere anche altre). In giro si dice anche che in realtà le ditte costruttrici
di tali supporti siano solo due, Philips e Tdk; sarà, non ho documentazione
attendibile in merito, le chiacchiere di corridoio lasciano sempre il tempo
che trovano. Sorge spontanea una domanda, perchè allora i prezzi non sono
uguali per tutte le marche? Qualcuno dice che quelli che costano meno sono
meno collaudati, possiamo poi trovare chi afferma che un supporto è identico
all'altro. Ma queste sono sempre chiacchiere di corridoio che........... Ecco
invece la mia piccola esperienza che certamente, dal punto di vista quantitativo non è gran cosa ma almeno si basa su dati reali e non per sentito dire.
Innanzitutto posso dire che la qualità sonora tra una marca e l'altra di un
cdr non cambia affatto e la cosa non deve stupire dato che sul cdr vengono
impresse informazioni digitali le quali possono essere solamente giuste o
sbagliate; sarà poi il convertitore del lettore cd che usi a riportarle, nel
caso dell'uscita analogica, in segnali più o meno distorti o con altri difetti. Tuttavia, non sempre i cdr funzionano. Può capitare che un cdr non si
registri affatto. Questo non mi è mai capitato con i Tdk e i Waitec mentre mi
è capitato più di qualche volta con gli Mg (che costano meno delle marche
sopra citate). Ho anche provato altre marche (Irradio, Verbatim, Philips) ma
ho usato un campione troppo basso per dire come si comportano. C'è poi un
effetto curioso che, almeno fino ad ora, nessuno è riuscito a spiegarmi (salvo
le solite supposizioni che non servono a niente). Dopo aver registrato un cdr,
spesso faccio le prove per vedere come si comporta con lettori cd diversi.
Possiedo un radioregistratore economico della Grundig che ha anche un lettore
cd. Nei mesi scorsi ho notato che il tempo di accesso per passare da un brano
ad un altro era diverso a seconda della marca dei cdr usata; mi capitava con i
i Philips e gli Mg anche se con quest'ultimi la cosa era un po' variabile.
Poi, un brutto giorno, inserisco un mg in questo lettore che però non vuol
saperne di partire. Praticamente non riusciva a trovare la traccia d'inizio.
Da notare che, se dopo tante prove e arrabbiature riuscivo a farlo partire,
lui andava tranquillo, senza saltare pezzi di traccia e anche passava correttamente da un brano all'altro purché lo lasciassi stare cioè senza premere il
tasto di avanzamento di un brano, che permaloso! Dopo aver pulito per bene la
lente del lettore (in commercio vi è un cd a tale scopo) il difetto continuava
imperterrito. Ora non sto qui a dirvi tutte le prove e le controprove che ho
fatto (sono veramente tante, quando mi ci metto sono veramente ostinato) dirò
solo le conclusioni. Adesso quel lettore cd va peggio anche con i philips e
forse anche con altre marche, continua invece a funzionare correttamente con i
tdk e i cd originali (di qualsiasi casa discografica, anche quelli economici
dell'edicola); qualche problema lo dà invece con un cd masterizzato tramite
computer. Tutti i problemi citati sopra non esistono con altri lettori (un
sony vecchissimo, il primo lettore cd apparso sul mercato nei primi anni
ottanta che un tecnico "bravissimo" mi ha un po' rovinato), un thecnis e due
cd-rom da computer. Conclusione: d'accordo, il lettore grundig è difettoso; d'altra parte è
anche vero che i cdr non sono proprio perfettamente uguali visto che con i tdk
il difetto non sussiste. Sì, ma in che cosa consiste questa differenza?
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Retroscena sull'esenzione postale, ciò che l'unione italiana ciechi non ti dirà mai
Nota del 2015: cambiato qualcosina per privacy.
Durante il mese di agosto della scorsa estate, qui a Padova e provincia vi era
qualche problema per l'esenzione postale. Un giorno ho fatto spedire due buste
credendo di poter fare come al solito ma invece le raccomandate le ho dovute
pagare. L'ufficio postale del mio paese si basava su una circolare arrivata
dalle poste centrali di Padova che in seguito ho anche potuto visionare in
parte. Con tale circolare venivano abrogati degli articoli di legge, io però
non ci ho capito molto, sono molto ignorante in materia ed inoltre tutti
quegli articoli, numeri eccetera non fanno proprio per me, io sono una persona
pratica, capisco che le leggi ci vogliono ma spesso mi sembrano delle cose
contorte e poco comprensibili; ma forse sono proprio io ad essere ignorante.
In quei giorni mi telefona un cieco di Padova e, tra le varie cose mi dice che
mi spedirà un dischetto; colgo l'occasione per avvertirlo che dovrà pagare la
spedizione; lo consiglio inoltre di non fare la raccomandata ma di metterci
semplicemente un bollo adeguato alle dimensioni e al peso della busta. Dicevo
questo per fargli risparmiare un po' di soldi; personalmente ho conosciuto
delle persone che lavorano alle poste le quali, quando ho avuto modo di parlare delle raccomandate postali, hanno confermato la mia impressione. La raccomandata serve solo quando la fai con ricevuta di ritorno; questo ti darà modo
di dimostrare che non solo hai spedito il materiale ma anche che tale materiale è stato ricevuto. Per il resto, se un pacco va perso ciò accade indipendentemente dal fatto che sia stata fatta la raccomandata o meno. Un caso a parte
sono le assicurate perché la busta da te spedita viene registrata in tutti gli
uffici postali posti nel tragitto tra te e il tuo corrispondente e quindi puoi
sapere dove è stata smarrita. Tornando al cieco in questione, era un po'
incredulo ma è stato costretto a credere quando è andato a spedire delle
cassette dell'unione italiana ciechi; gli volevano far pagare la raccomandata
ma lui, invece di chiedere spiegazioni e magari farsi dare la circolare nella
quale veniva abrogata l'esenzione postale, si è arrabbiato ed è andato in un
altro ufficio postale (sempre di Padova). Lì hanno accettato di spedire la
roba per ciechi come al solito, forse non avevano letto la circolare o l'avevano interpretata in altro modo. Chissà se per andare da un ufficio postale
all'altro il cieco in questione l'hanno accompagnato in macchina, sì perché
con tutto il traffico che c'è in tal caso ha speso più della raccomandata!
Valli a capire sti ciechi! Comunque il dischetto che mi doveva spedire l'ha
inviato dall'ufficio postale "buono" quello che non si paga; qui non hanno
fatto storie anche se in realtà, applicando la circolare, il dischetto non me
lo dovevano dare perché in multa e, a quanto pare, adesso la roba in multa
viene cestinata ma non so bene. Comunque gli addetti alle poste non sono tutti
disumani come credono i ciechi, con le persone ci si può anche parlare e non
solo arrabbiare per portare avanti i propri diritti. Chi lavora alle poste è
una persona come te, che si guadagna lo stipendio ed è soggetta a leggi che
provengono dal governo (che abbiamo votato) e dai superiori dell'ente in cui
lavorano. Non sono lì per fregarti 4500 lire per la raccomandata! Nel frattempo, come dicevo prima, ho parzialmente esaminato la circolare in questione di
cui adesso non ricordo nemmeno il numero. E' vero, mi hanno fatto aspettare un
po' perché la direttrice che aveva il documento era in ferie (chissà, forse
stava spendendo un sacco di soldi solo per mostrare il proprio corpo ai guardoni delle spiagge!). Comunque, una volta tornata, si è interessata alla
questione; personalmente non m'importava di pagare, a me interessava poter
ricevere la posta regolarmente; se dalle altre parti d'Italia continuava ad
esserci l'esenzione postale e qui non era valida, era proprio un problema. Ma
anche la persona di Padova addetta per tali questioni era in ferie e quindi ho
aspettato ancora. Comunque, dopo quelle due famose buste non ho più fatto
raccomandate ed ho spedito dischetti solo con il bollo (mille e cinquecento
lire, una miseria che possono pagare anche i poveri ciechini che, guarda caso,
sono sempre squattrinati!). Intanto l'estate volgeva al termine e anche l'addetto di Padova era tornato e, dopo essersi messo in contatto con Roma, ha
risolto la questione e tutto è tornato come prima. Io mi sono rivolto ai
normali uffici pubblici e sarei anche andato personalmente a Padova; qui però
sono stati gentili e mi hanno assicurato che si sarebbero occupati della
questione. Il cieco in questione si è rivolto all'unione italiana ciechi che,
ovviamente, era in ferie. Da notare che anche le persone dell'unione reperibili in quel mese non ne sapevano niente. Per concludere chiedo: ci sono state
altre città che hanno avuto il problema spiegato sopra? E se oggi per quanto
riguarda l'esenzione postale tutto è tornato come prima, lo dobbiamo all'unione
o anche a chi si è dato da fare al di fuori di essa? L'unione italiana ciechi
ha poi fatto una circolare nella quale si dice che ha invitato gli uffici
postali ad applicare l'esenzione per i non vedenti; D'accordo! Desidero però
ricordare che l'unione italiana ciechi è solo un'associazione che, come tale,
non ha poteri legislativi; inoltre, se ci tenete tanto all'autonomia, perché
per ogni stupidaggine vi rivolgete all'unione e non ai normali uffici come
qualsiasi altro cittadino?
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Un buco di recognita 2.0 e reading advantage
Nota del 2015: titolo cambiato.
E' davvero impressionante come a volte si usi un programma quasi tutti i
giorni e ci si accorga di un buco solo dopo qualche anno. E' il caso che
segue. Il vecchio recognita 2.0 (quello con auge) oltre ad essere comodo per
una scansione rapida, a volte è utile per certi tipi di caratteri che, non
sembra vero, non si acquisiscono bene con programmi molto più sofisticati e
completi. Ma queste cose le abbiamo già viste nei vecchi "fuori serie". Una
volta lanciato il programma, decidi di fare la scansione di una pagina; decidi
anche di sovrascrivere il vecchio file che avevi nel disco o nel dischetto;
fai la scansione e ti accorgi che la pagina era bianca (ai ciechi assoluti
capita anche questo). Decidi di fare la scansione della pagina successiva
senza uscire dal programma e senza cambiare nome al file che stavi sovrascrivendo, insomma vai avanti con la tua scansione. Ad un certo punto pensi che
sia arrivato il momento di salvare il tutto e di andare a correggere o rileggere quanto appena acquisito. Rileggi il file e ti accorgi che il suo contenuto non è quello che sarebbe logico aspettarsi, quello che magari hai appena
ascoltato in sintesi (io con la barra non leggo quasi mai la schermata durante
la scansione e la sintesi, se la uso, la zittisco sempre). Verifichi che il
nome di file sia quello giusto ma l'errore non è quello. Guardi la data degli
ultimi file e anche questa è giusta, l'ultimo file ha la data odierna ed è
proprio quello che volevi correggere. Cos'è capitato? In realtà quando si
procede con recognita come visto sopra, il programma riscrive il file ma
aggiorna solo la data e l'ora senza metterci il testo acquisito, che fregatura! Comunque se tu non avessi messo sullo scanner una pagina bianca questo non
sarebbe accaduto. Chissà se lo fa con tutti i computer o solo con certe macchine! Più o meno capita la stessa cosa con il programma reading advantage
(edge) anche se in tal caso la cosa si verifica indipendentemente dal fatto
che tu abbia inserito o meno una pagina bianca. In pratica non puoi sovrascrivere un file anche se le opzioni del programma lo prevedono, a meno che tu non
ti accontenti solo della data e l'ora...
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Scheda televideo ttrbox, problema e soluzione
Una mattina mi telefona un cieco (consigliere dell'unione italiana ciechi).
Tra le varie cose mi dice che con la scheda per la ricezione televideo ttrbox
e il vecchio programma non è più possibile ricevere il telesoftware perché
sono state cambiate le pagine nelle quali sono inseriti i programmi. In pratica, un tempo i programmi si ricevevano tramite le pagine al di sotto della
numero cento, oggi invece i programmi si ricevono al di sopra della pagina
ottocento. Questo potrebbe essere un problema per il vecchio programma che
gestiva la ttrbox perché non permette di inserire tre cifre per la ricezione
di telesoftware; al momento mi sono un po' dispiaciuto ma poi me ne sono
completamente dimenticato perché ormai a mio avviso il televideo non è più
tanto importante. Si tratta di un sistema lento sia per l'acquisizione dei
programmi e sia per la ricezione di notizie, spesso scarsamente interessanti.
Comunque esiste una soluzione; per ricevere i segmenti dei file trasmessi,
basta digitare solo le ultime due cifre delle pagine che si vogliono acquisire. Ad esempio, se vogliamo ricevere le pagine 839 e 840 digiteremo semplicemente 39 e 40. Esiste poi un'altra versione del programma che io, pur avendola, non ho mai sperimentato come si deve. Quella vecchia va bene per la sintesi ma è scomoda per la barra braille. E' stata concepita per la sintesi difon2
ma va bene anche con altre sintesi.
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Televideo, radioattività, progetti nel cestino
Nota del 2015: leggermente modificato.
Correva l'anno 1986, in Russia scoppiava una centrale nucleare. Un sabato mattina partiamo, io, mia sorella, mio cognato e Stefano; la
fiat 128 va bene e mangia la strada velocemente anche se il viaggio è lungo
(dalla provincia di Padova fino ad Asti). Comunque riusciamo ad arrivare in mattinata; ci aspetta l'ingegner Lampiano con il quale proviamo una
scheda televideo montata in un pc Epol con una barra braille da 40 caratteri.
E' vero, in giro c'era già un altro prototipo costituito da un terminale
braille a 20 caratteri che, se non ricordo male, poteva leggere solo televideo
e non permetteva altre funzioni. A quei tempi, l'idea che un cieco potesse
leggere il televideo era davvero strabigliante. Dopo aver letto un poco,
faccio provare l'ebrezza a mia sorella che, come fa spesso, contrariamente al
sottoscritto, legge ad alta voce. L'entusiasmo è tale che il cambio riga e la
ricerca delle pagine sono veramente una perdita di tempo. Legge le stupide
rassicurazioni che la rai dà sul pericolo della radioattività; ad uno dei
presenti, un tecnico credo, vengono le lacrime agli occhi, non gli sembra vero
che, dopo mesi e mesi di sperimentazione, ci possa essere davvero una persona
non vedente a leggere così velocemente ciò che lui vede sullo schermo. Quel
laboratorio con tante scaffalature alle pareti ingombre di schede e componenti
elettronici acquistava un volto umano. Il prezzo dell'intero sistema, computer, barra braille e scheda televideo, era di circa dieci milioni. Peccato che
Lampiano avesse costituito il tutto usando lo standard Epol che, come si sa, è
diverso dallo standard Ibm (quello che si è andato via via affermando). Adesso
sono passati molti anni e non ricordo bene tutti i particolari ma penso che
una delle ragioni per la quale non ho acquistato quel sistema sia stata proprio la ragione dello standard adottato. Certo, anche con il computer epol si
potevano archiviare dati, scrivere documenti eccetera, ma non era il caso di
spendere tanti soldi per avere, ancora una volta, un qualche cosa che ti
divideva dalle persone vedenti. E ciò nonostante io ho un rimpianto. A mio
avviso non sarebbe stato difficile fare in modo che Lampiano avesse fatto un
terminale braille per pc Ibm compatibile, ma, come spesso accade, chi si mette
a fare qualche cosa di concreto, viene tagliato fuori o, peggio ancora, snobbato. Spesso qui in Italia si preferisce importare il materiale per ciechi,
poi, quando ci sono i difetti, diventa un problema risolverli a causa della
distanza; e in quegli anni era un problema ancor più grave visto che internet
ed i modem non erano così diffusi. Negli anni successivi Lampiano aveva dato
anche la disponibilità a fare uno strumento parlante ma, come spesso accade,
le associazioni per ciechi invece di appianare gli ostacoli ai portatori di
handicap li amplificano. Tornando al racconto dell'ottantasei, poi siamo
andati al ristorante che, contrariamente a quanto affermava un gestore di negozi per ciechi
che vi era stato poco prima, non era male. C'era anche l'aria condizionata ed era piacevole rimanerci ma forse è stata proprio quella a farmi male. Forse i filtri non erano bene a
posto ed ha acchiappato tutte le particelle radioattive vaganti nell'ambiente.
Dico questo perché, una volta tornato da Asti, una gamba mi si gonfiava progressivamente tanto che al mercoledì successivo non riuscivo quasi a camminare. Sono andato dal medico il quale è rimasto stupito; era come se avessi
preso una puntura da qualche insetto ma mancava il segno del pungiglione ed
inoltre, con una puntura così grossa, era impossibile non me ne fossi accorto.
Comunque, con qualche milligrammo di cortisone tutto è ritornato come prima ma
non sono mai riuscito a sapere che cosa fosse successo. Ripensando a quei
tempi sembra siano passati anni luce; oggi il televideo è un mezzo di informazione ormai superato e lento, oggi anche i ciechi più antiprogressisti (soprattutto certi professori di musica) usano il computer e magari ne fanno un
uso smodato. Ma non erano proprio quelli a dire che non l'avrebbero mai adoperato? Mi torna alla mente un ragazzo che a quei tempi forse si era appena
diplomato o mancava molto poco perché lo fosse. Oggi, invece di schiacciare i
tasti dell'organo, preme quelli di un centralino. Comunque, proprio nei giorni
dello scoppio della centrale nucleare di quell'anno maledetto questo ragazzo
ci chiedeva: "Sento sempre parlare di informatica, ma che cos'è esattamente"?
La domanda ci è stata posta durante una gita in macchina nella quale, oltre al
ragazzo in questione, c'ero io con altre due persone vedenti (stai tranquillo,
non guidavo io). Ci siamo veramente stupiti della domanda scritta sopra; oggi
però mi stupisco un po' meno se penso al mondo in cui vivono certi ciechi, se
penso al collegio da cui proveniva quel tale, collegio che, se non stavi
attento, ti chiudeva in un baratro di stupidità! Figuriamoci poi se certi
ciechi potevano essere favorevoli al computer!
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Notizie sulla trascrizione musicale, Firenze, Monza, Feltre
Firenze: forse qualcuno ricorderà che nei primi mesi del 98 (fine marzo o
aprile) ho spedito un libro a Firenze per effettuarne la trascrizione; non era
un servizio da me inventato, mi basavo su una lettera che mi era stata inviata
l'anno prima dalla stamperia. Ebbene, oggi 27 novembre 1999 il libro non è
ancora completato. Dopo alcune telefonate (non molte, il telefono costa) il 16
agosto 1999 (dopo più di un anno) mi è arrivata una copia del libro non corretta (come specificato). Il due ottobre (festa degli angeli custodi) mi è
arrivato un raccoglitore con tante cartelline in plastica con le figure del
libro (figure che mancavano nella copia citata prima). Ma in quale anno avrò
la copia definitiva?
Nota del 2015: copia definitiva non ancora arrivata.
Monza: anche in questo caso forse ricorderete che la biblioteca per
ciechi di Monza aveva fatto un comunicato nel quale si diceva che per il
momento non si aaccettavano più libri da trascrivere perché vi erano troppe
trascrizioni da fare. Non so se adesso si possa ancora inviare materiale da
trascrivere, in infolibri non c'è niente a proposito. Comunque mi si dice che
certe trascrizioni musicali (vedi canzoni di chiesa) sono fatte male, dalle
notizie ricevute esse sono fatte come la rivista suoni che è molto macchinosa
da leggere. Guardando il catalogo delle opere in vendita ho scoperto diversi
titoli che penso proprio non siano mai stati inseriti in infolibri che è la
rivista con la quale si danno le informazioni sui nuovi libri. Sicuramente
negli ultimi numeri di tale rivista non c'è niente di musica. Il catalogo
delle opere in vendita è su floppy e lo puoi richiedere anche telefonicamente
sia in voce che per fax.
Feltre: ho già dato notizia che a Feltre si trascrive musica e che ero in
attesa di ulteriori notizie le quali non sono mai arrivate. Proprio per questo
lo scorso settembre ho scritto una lettera nella quale ho anche chiesto il
catalogo delle opere già trascritte. Pensavo che una lettera, essendo un
documento scritto, fosse presa maggiormente in considerazione di una semplice
telefonata (come ho fatto la volta precedente). Mi sbagliavo perché oggi 27
novembre non ho ancora avuto risposta.
Nota del 2015: risposta non ancora arrivata.
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Un programma per la trascrizione musicale braille
La Tiflosystem vende un programma che, a loro dire, riesce ad acquisire la
musica tramite lo scanner e poi la trasforma in braille. La scorsa estate ho
ricevuto una lettera da tale ditta nella quale, tra le varie cose che avevo
chiesto, c'era anche il prezzo del programma, due milioni. Esso gira sotto
windows95/98 e la demo la puoi prelevare al seguente indirizzo internet:
www.dancingdots.com
Una persona vedente mi ha detto che comunque in giro esiste già un programma
che può acquisire la musica dallo scanner e poi la trasforma in midi file.
Forse la trasformazione in braille avviene proprio da quest'ultima versione
cioè da midifile a braille (un vecchio progetto che avevo in testa tanti anni
fa, allo scemo di Franco si dà ragione sempre dopo). Non ho ancora visionato
nessuno di questi programmi e quindi se ne sai qualcosa, ammesso che le notizie da me ricevute siano valide, fammi sapere.
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Mb408l, pregi, difetti e altre notizie
Le note che seguono sono per forza di cose molto parziali nel senso che non ho
ancora provato completamente l'apparecchiatura in esame; inoltre, non vengono
descritte tutte le funzioni dell'apparecchio per le quali potrai leggerti il
manuale o visualizzare l'help incorporato nell'apparecchio stesso. Tuttavia,
siccome non vendo e non tengo a nessun negozio per ciechi, esse non risentono
di alcun interesse commerciale. I difetti riscontrati vengono descritti durante la spiegazione delle varie parti. Mb408l è un apparecchio che contiene un
notex, una calcolatrice scientifica con moltissime funzioni, una rubrica
telefonica, un cronometro e un terminale braille da collegare al computer con
cavo seriale standard (non ci sono i soliti ponticelli che ti facevano per
forza di cose acquistare un cavo apposito o farne uno su misura). Funziona a
batterie ricaricabili ed è possibile usarlo anche durante il caricamento che
avviene tramite un cavo standard (come quello di un computer), non vi è l'ingombrante trasformatore o alimentatore che sono all'interno dell'apparecchio.
A differenza del notex40, questo scrive su file che vengono messi in memoria
la quale, ovviamente, viene mantenuta attiva anche quando si spegne l'apparecchio. Questi file possono essere trasferiti nel computer ed è possibile fare
anche l'operazione inversa tramite un apposito programma. Per scrivere è
possibile usare la tastiera braille a otto punti incorporata nell'apparecchio
o collegare ad esso una tastiera esterna (con presa standard, non ps2) la
quale però fa un errore già da me segnalato, nella sede opportuna, nel settembre scorso. Si tratta dell'apostrofo che, al posto del codice ascii 39, inserisce il codice 96. Si tratta del controapice che a volte viene usato anche
come apostrofo in certi wordprocessor. Per questo e altri difetti basta la
buona volontà nel volerli risolvere perché una buona parte del software che
gestisce l'apparecchio è su una memoria riscrivibile; Per fare ciò basta avere
l'apposito file contenente il codice (cioè la versione del software) e trasferirlo al notex tramite la porta seriale. A tale proposito segnalo un errore
che avviene durante l'uso del programma mbcom che serve a trasferire o ricevere il codice sopra citato (infatti è possibile anche memorizzare su file il
codice attualmente inserito nell'apparecchio e anche ricevere e trasferire i
parametri di configurazione). L'errore avviene se si usa una porta seriale con
chip 16450 senza fifo (il trasferimento si blocca dopo un certo tempo). Tutto
funziona regolarmente con porte aventi il chip 16550A con fifo. Tale errore è
già stato da me segnalato nella sede opportuna nel giugno scorso. Tornando
invece alla tastiera braille, ti raccomando di provarla bene se lo acquisti.
Se hai tanta fortuna quanta ne ho io, cioè per niente, ti capiterà di portare
a casa un apparecchio con un tasto che non funziona bene. Non è un difetto
della tastiera, si tratta del telaio in plastica che tende a fare una piccola
bombatura; infatti a me è stato sostituito perché un po' crepato e forse nei prossimi esemplari che
usciranno sarà cambiato un po' il materiale. La bombatura sopra citata fa sì
che il tasto relativo al punto otto non si muova bene. Purtroppo i ciechini
sfaticati vogliono sempre roba poco pesante, a mio avviso non sarebbe stato
male se il telaio dell'apparecchio fosse stato in metallo. Se decidi di aprire
l'apparecchio (fallo quando la garanzia è scaduta) fai attenzione al fatto che
non tutte le viti sono strette fino in fondo; questo per evitare la bombatura
sopra citata. Devi metterle come erano prima. Sempre a causa della sfortuna
che mi perseguita, il giorno stesso che ho portato a casa l'mb408l si è bloccato un punto di una celletta. Delle cellette ho già parlato nello scorso
numero e quindi non ritorno sull'argomento. Comunque, se ti dovesse capitare,
sappi che probabilmente non è un difetto della celletta braille ma procedi
come segue. Ad apparecchio spento inserisci, con molta delicatezza e senza
forzare o graffiare, un ago molto sottile nel foro dal quale non esce il
puntino. Fatto questo, muovilo un po' all'interno del foro ma sempre con molta
delicatezza. Estrai l'ago e, se a questo punto accendendo l'apparecchio il
puntino funziona, si trattava solo di un rimasuglio di plastica che può sempre
esserci nelle cose nuove, la classica sbavatura o qualche impurità del materiale. Se il difetto continua, vai a Bologna, Marco Mattioli, che io ho sempre
trovato gentile, saprà sicuramente risolvere la situazione. Il programma che
serve ad usare il notex come barra braille collegata al pc non occupa molta
memoria e funziona anche con i computer moderni; personalmente l'ho provato
con un pentium III a 500 mhz, non ho provato con il 600. Come dicevo all'inizio non ho provato tutte le funzioni, alcune le ho provate poco come ad esempio quella che, tramite il cursore software, permette di seguire le scritte
evidenziate; esiste più di un modo per fare questa funzione, in ogni caso è
molto meno macchinoso rispetto al vecchio notex. Esiste poi anche la funzione
automatica (oltre a quella programmata) di ricerca delle finestre che non ho
ancora provato come non ho ancora visionato la possibilità di fare i marker.
La barra braille possiede 40 caratteri più due di controllo e 42 pulsanti
(touch) posti sopra i caratteri stessi. Questi possono svolgere la funzione di
cursor routing (serve nei vecchi programmi) e di mouse. Servono anche per
agganciare il soft cursor alla scritta evidenziata. La differenza tra cursor
routing e mouse (che è spiegata molto bene nel manuale) consiste sostanzialmente dal fatto che il mouse può andare in qualsiasi parte dello schermo
(anche al di fuori della zona in cui si scrive, può andare sopra la riga delle
opzioni); inoltre, per spostarsi da un punto all'altro, non passa per i punti
intermedi ma ci arriva direttamente, velocizzando in tal modo l'operazione. Al
contrario, il cursor routing passa per tutti i punti intermedi posti tra la
posizione attuale del cursore e quella in cui vogliamo che la barra braille si
agganci. Non può comunque andare al di fuori della zona in cui si scrive il
testo. La commutazione tra cursor routing e mouse è molto pratica e veloce e
quindi si può cambiare questa configurazione al momento senza caricare un'altro profilo. Un altro difetto riscontrato (e già segnalato nella sede opportuna nel giugno scorso) è così spiegato. All'inizio credevo che ciò avvenisse
solo con il vecchio wordstar versione 6. Forse con questo programma diciamo
che il difetto si accentua un pochino nel senso che a volte si imballa e
bisogna resettare l'apparecchio. Comunque accade di rado. Quello che invece
accade sempre è quanto segue: se leggi una schermata di wordstar spostandoti
di 40 caratteri alla volta fino alla fine e poi premi pagina giù per leggere
la successiva, il cursore non si aggancia automaticamente anche se tale parametro è inserito (puoi infatti decidere se il cursore segue gli spostamenti o
meno). Per riagganciarlo basta premere l'apposito tasto dell'apparecchio che
però non dovrebbe servire in questi casi ma solo quando si desidera ritornare
velocemente alla posizione del cursore. La stessa cosa avviene con il comando
interno list di Ndos. Mi rendo conto che forse per chi usa la sintesi questa
spiegazione non è molto chiara ma in questo momento non so spiegarmi meglio.
Attenzione: quando si preme pagina giù nel programma wordstar, sullo schermo
avremo le prime righe uguali alle ultime che abbiamo letto nella schermata
precedente, è un promemoria del programma. Sempre a causa di questo difetto
accade quanto segue: immagina che il cursore si trovi all'inizio dell'ultima
riga dello schermo, leggi tutta la riga visualizzando i caratteri posti dalla
colonna 41 alla 80 con l'apposito tasto della barra braille. Se adesso premi
ancora lo stesso tasto, sentirai dei beep che ti avvertono della fine della
schermata. A questo punto lascia la barra braille posizionata così com'è e
premi la freccia in basso sulla tastiera del pc per leggere la riga successiva; la barra braille non aggancia automaticamente il cursore ma resterà posizionata dalla colonna 41 alla 80. Per agganciare il cursore basta premere
l'apposito tasto come prima. Questo avviene anche con il programma edit del
dos 6.20, devo ancora provare con quello inserito in windows 98. Puoi usare
mb408l anche per leggere schermate più grandi (ad esempio di 50 righe) che si
possono ottenere con la configurazione delle schede vga. Certi programmi
partono per default con una configurazione superiore alle 25 righe, è il caso
del programma musicale voyetra per dos quando viene lanciato senza l'opzione
/ega. Mb408l si regola automaticamente e si comporta di conseguenza. Da notare
che se usi contemporaneamente la sintesi vocale, essa ti leggerà solo fino a
25 righe. Mb408l possiede dieci protocolli per il collegamento seriale, at-
tualmente sono impegnati solo 6 così suddivisi: il primo serve per il programma dos, il due simula il display braille Navigator o Powerbraille della Tsi,
il numero tre simula il display Compact della Fhp e serve anche per il programma windots che viene venduto assieme ad mb408l (nei mesi scorsi era così).
Non si tratta di un'offerta, la paghi e anche cara. Non so quanto abbia pagato
mb408l chi ha avuto windots a pochi soldi l'anno scorso (vedi offerta del 98).
Comunque windots serve per leggere windows 3.1, windows 95 e 98 ma c'è chi
l'ha avuto a poco prezzo e non lo usa nemmeno e, non ancora contento, ha
preteso il contributo dall'Usl ancor prima che scadessero i sette anni dopo
l'acquisto della barra braille precedente. Attenzione: la corda a forza di
tirare potrebbe rompersi, se tra qualche anno non avremo più il contributo per
l'acquisto di certi materiali, dovremo ringraziare l'ingordigia di queste
persone. il numero 4 un tempo serviva per Outspoken che adesso è stato messo
al 5; comunque non so il quattro a che cosa serve attualmente (potrebbe far
funzionare ancora outspoken ma non mi pare una buona idea). Il numero sei
simula il braille Lite 40 della Blazie engineering ed è adatto al programma
Jaws per leggere windows. Mb408l funziona anche con il sistema operativo Linux
ma non l'ho provato. L'apparecchio ha delle funzioni che permettono di testare
alcune parti di esso come ad esempio le cellette braille, i touch eccetera. E'
possibile vedere la carica delle batterie tramite tre cronometri che vanno
azzerati (basta un tasto per tutti) quando la batteria è carica. Il primo
indica le ore di lavoro dei puntini quando questi sono attivi, il secondo le
ore di lavoro con i puntini a riposo (cioè quando l'apparecchio si spegne dopo
il tempo prefissato senza l'interruttore) mentre il terzo somma il valore del
primo più la metà del secondo. Infatti, quando i puntini sono a riposo, l'apparecchio consuma meno. In tal modo è possibile sapere quanta carica rimane
della pila tenendo presente che una carica normale dobrebbe durare circa 20
ore (io non ci sono mai arrivato, forse è difettosa). Poi ci sono anche due
cronometri (uno per i puntini attivi e l'altro per i puntini a riposo) che non
possono essere azzerati e tengono conto delle ore di funzionamento delle celle
braille. Conclusione: come si è visto non ho paura ad esporre i difetti di
questo o di qualsiasi altro apparecchio. Comunque io lo faccio anche nelle
sedi opportune. Certi ciechi hanno paura di fare brutta figura; esporre un
difetto nelle sedi opportune non significa litigare, si possono (anzi si
devono) dire le cose con le dovute maniere (e ciò non vuol dire non dire la
verità). Tacere significa non volere il progresso di quella che molti chiamano
"la categoria dei non vedenti". Mb408l è prodotto dalla mdv spa di San Lazzaro
Bologna e distribuito dal centro nazionale tiflotecnico nelle sedi di Bologna
e Roma.
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