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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Formattazione con windows 3.1 inrecuperabile

Manuale delle Norton utility

Cavi quassiali e ottici per la registrazione digitale

Altre differenze tra i registratori minidisc portatili e quelli tipo piastra

Consigli per usare lo scanner e scanner paralleli

Formattazione dei dischi con le tastiere musicali e formato di file e suoni

Zip Iomega

Caratteri accentati e file compressi con lha

Mb408l ed Ndiags

Prova della sintesi vocale kuk

Prova del masterizzatore Pioneer pdr-555rw

la solitudine del duemila e i non vedenti


formattazione con windows 3.1inrecuperabile

Nota del 2015: titolo cambiato, faceva parte delle notizie in breve.
Se hai letto il capitolo riguardante filemanager di windows 3.1 contenuto nel pacchetto manwin31.exe puoi saltare questa nota. Contrariamente a quanto si dice nel manuale di windows 3.1, la formattazione fatta con tale windows non è recuperabile col comando unformat del dos; questo avviene anche se si effettua la formattazione veloce. Ho provato con il dos 6.20 e con il dos 5.0 ma non c'è stato verso di recuperare il dischetto. Attenzione: il windows 3.1 in mio possesso ha i files datati marzo 92, se poi vi sono altre revisioni che permettono tale recupero io non lo so. E tuttavia mi sembra strano perché il manuale da me acquisito tramite scanner era quello in dotazione a tale revisione di windows.

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Manuale delle norton utility

Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Se hai letto, o vuoi leggere il manuale delle norton utility (file nortman.exe), ti informo che in esso si dice che la formattazione fatta dal dos in un dischetto non è recuperabile. Si riferisce alle vecchie versioni dos, dalla 5 in poi la formattazione di un dischetto (come già sai) si può recuperare con il comando unformat (sempre che non sia stata fatta la formattazione con l'opzione /u). Questo è valido anche per le norton e cioè per il comando sformat e per il programma unformat.exe. Attenzione: il programma per recuperare una formattazione con le norton ha lo stesso nome di quello del dos; tuttavia, quello delle norton è un file exe mentre quello del dos è un file com. E' possibile usare uno dei due programmi unformat per recuperare una formattazione indipendentemente dal fatto che essa sia stata eseguita con il comando format del dos o con il comando sformat delle norton. Se nel computer hai installato sia unformat del dos che quello delle norton, per conoscere quale dei due andrà in esecuzione sarà bene che tu faccia riferimento alla priorità dei file com ed exe dell'interprete dei comandi da te usato; inoltre, devi anche osservare l'ordine con il quale è stata scritta la variabile path del tuo computer. Più semplicemente puoi dare un nome diverso a uno dei due file unformat mantenendone comunque l'estensione originale.

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Cavi quassiali e ottici per la registrazione digitale

Nota del 2015: riunito due notizie in breve. In commercio si vendono cavi specifici per la registrazione digitale per il collegamento tramite la presa quassiale degli apparecchi audio che dispongono di tale entrata o uscita; ve ne sono di economici e anche di molto costosi. Tuttavia, contrariamente a quanto mi dicevano i soliti negozianti, puoi effettuare la registrazione sopra citata semplicemente usando i normali cavi rca (quelli dell'ingresso o uscita analogica degli apparecchi hi fi più comuni). Ovviamente userai solo un cavo che compone la piattina (non importa se usi la spina rossa o nera, l'importante è che sia la stessa da entrambe i lati del cavo); se non vedi i colori e non vuoi star lì a fare delle prove ogni volta che colleghi il cavo, basta contrassegnare le spine giuste con un po' di nastro adesivo o nastro isolante. Per la trasmissione e la ricezione dei canali stereo in modo digitale (compresi eventuali codici di inizio programma), basta un positivo ed una massa; il positivo nel nostro caso è costituito dal filo centrale del cavo (la punta della spina), mentre la massa viene assicurata dalla calza di rame (collegata alla parte inferiore della spina). Il collegamento fatto in tal modo non avrà nessun disturbo perché il cavo è "schermato" (vedi calza di rame). Ho fatto delle prove con cavi molto lunghi, non è vero quanto si dice e cioè che ci vogliono cavi appositi perché altrimenti il segnale è di scarsa qualità. In fondo, se pensi un po' con la tua testa senza badare ai giornali (che devono pur vendere), la trasmissione digitale è costituita da numeri; questi numeri o arrivano o non arrivano, se arrivassero solo in parte avremo la perdita totale di una parte del brano musicale che stiamo registrando.
Non tutti gli apparecchi dispongono dell'uscita digitale quassiale; infatti, fino a poco tempo fa non ho potuto fare la prova descritta nel paragrafo precedente proprio perché non disponevo di un apparecchio che avesse l'output digitale con spina quassiale. Per tale ragione a volte si è costretti ad usare un cavo ottico se si vuole comunque fare una registrazione in modo digitale. Il cavo ottico in dotazione all'apparecchio (non sempre lo mettono) è molto corto. Ti segnalo che puoi trovare cavi ottici lunghi fino a tre metri e che li puoi comprare facilmente nei negozi di musica al prezzo di ventidue mila lire. In un negozio hi fi ho trovato solo cavi ottici da un metro dal prezzo di quaranta mila lire; avevano un rivestimento più spesso (e quindi erano meno soggetti a guasti visto che il cavo ottico non va schiacciato e nemmeno piegato eccessivamente), ma il prezzo e la lunghezza non erano adeguati alle mie esigenze; non ho trovato cavi ottici da due metri o da un metro e mezzo e non so se ne esistano.

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Altre differenze tra i registratori minidisc portatili e quelli tipo piastra

Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Purtroppo nello scorso numero di Fuori serie mi sono dimenticato di inserire alcune cose nell'articolo riguardante i minidisc; lo faccio ora scusandomi per la distrazione; tuttavia io non scrivo per professione, a volte le cose da inserire su Fuori serie mi vengono in mente mentre mi faccio la barba o la doccia; poi, se passa un po' di tempo, me ne dimentico ed allora......
1: con il registratore di minidisc tipo piastra è possibile decidere il livello del segnale entro il quale l'apparecchio inserirà il codice di inizio brano in modo automatico. Questo si esprime in db. Ad esempio, se impostiammo questo parametro a meno 50 db, il nostro apparecchio metterà un codice di inizio brano ogni volta che il segnale scende al di sotto dei meno cinquanta db; infatti, al di sotto di tale soglia, lui pensa che vi sia un buco nel segnale e quindi lo considera un fine brano e per tanto metterà un codice d'inizio non appena il segnale ricompare a meno 50 db o sopra a questo livello. (forse questa funzione non è disponibile in tutti i modelli, sicuramente non è disponibile in quelli portatili).
2: Sempre nei registratori minidisc di tipo piastra, è possibile disattivare la funzione automatica di inserimento dei codici di inizio brano; possiamo inserirli quando la registrazione è terminata; questo è utile quando nella nostra musica vi sono molte pause nelle quali verrebbero inseriti codici d'inizio brano non desiderati. Tale funzione non è disponibile in quelli portatili.
3: per completezza di informazione aggiungo che un minidisc dura 74 minuti, circa 148 minuti se facciamo una registrazione mono tramite l'apposito selettore o tasto presente in tutti gli apparecchi; ci sono poi registratori minidisc a quattro o otto tracce; non ho esperienza di tali apparecchi, ho potuto vederli solo in negozio e si presentano come un piccolo mixer; la durata del dischetto diminuisce in modo proporzionale al numero di tracce che si possono registrare. Praticamente la durata totale di un minidisc è di 148 minuti (traccia unica monofonica) 74 minuti per due tracce e così via.
4: sempre per completezza di informazione ti dico che nei registratori minidisc tipo piastra puoi trovare la funzione "macchina del tempo" (non è presente in tutti i modelli. Avviando la registrazione in un determinato modo, il registratore inciderà anche eventuali segnali, provenienti dalle prese d'ingresso selezionate, "vecchi" di cinque secondi. In pratica il registratore ha un piccolo buffer di memoria che memorizza cinque secondi di segnale, una volta pieno lo svuota e ne memorizza altri cinque e così via. Questa funzione può essere utile quando devi registrare una trasmissione radiofonica e vuoi essere sicuro di incidere proprio l'inizio di tale trasmissione e non altri segnali. Non appena senti l'inizio della trasmissione, magari dopo tre secondi, avviii la registrazione con la funzione macchina del tempo che memorizzerà su disco anche i tre secondi nei quali sei stato fermo. Questa funzione può essere pratica ma non indispensabile visto che con il minidisc è possibile cancellare una parte di un brano con la massima precisione, (le modalità di cancellazione di una porzione di pista cambiano un po' dal tipo piastra a quello portatile).

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Consigli per usare lo scanner e scanner paralleli

Nota del 2015: riunito due notizie in breve.
Dello scanner abbiamo già ampiamente parlato nei primi numeri di "fuori serie" e quindi non ripeterò quanto già detto. Personalmente non tengo molti programmi, occupano spazio inutile ed inoltre è una perdita di tempo catalogarli. Tuttavia quelli per scanner ti conviene tenerli; con il vecchio recognita 2.0, ad esempio, anche se non divide le colonne, puoi controllare con maggiore esattezza certe lettere che con omnipage spesso vengono confuse o inserite come normali caratteri. Mi riferisco alla c con cediglia (ç) oppure alla u con dieresi (ü) e così via. Per quanto riguarda i messaggi d'errore di omnipage, ti potrebbe capitare un avvertimento che è del tutto errato. Non so il perché, ma tutte le volte che sottopongo allo scanner una pagina che non è acquisibile da omnipage (come ad esempio una figura o una pagina bianca (ai ciechi capita), il programma dice di liberare memoria, di chiudere le applicazioni e via dicendo. Insomma, i soliti messaggi dei programmi windows che non risolvono niente. In realtà di memoria ne ha in abbondanza, non vi sono molte applicazioni aperte (solo Outspoken ed Omnipage); semplicemente la pagina non contiene testo ma una figura o è bianca.
Ormai gli scanner collegabili alla porta parallela senza controller scsi (scasi) sono diventati una comune realtà e non una fantasia dei negozi per ciechi di qualche anno fa. Un esempio è rappresentato dagli scanner di marca agfa; non so come si comportano con in vecchi programmi e non so se necessitano di driver e se possono funzionare anche in dos, se ne sai qualcosa fammi sapere.

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Formattazione dei dischi con le tastiere musicali e formato di file e suoni

Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Non sarebbe il caso di dirlo ma ormai, contrariamente a quanto da me detto nel fuori serie n.1 del 1995, le tastiere musicali possono usare dischetti formattati a 1.44 mb; informo inoltre che la marca Gem usa un formato particolare di file (che poi si può anche convertire in midi file standard). Se inserisci nel computer un dischetto fatto con il formato Gem, potrai notare tante directory; queste costituiscono i file dei brani musicali memorizzati su di esso. Fai anche attenzione al fatto che lo standard midi della Gem è un po' diverso per certi suoni (non so se questo sia vero per tutti i modelli).

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Zip Iomega

Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
In commercio puoi trovare uno zip iomega quasi identico al precedente zip 100. La versione nuova può contenere 200 (o forse 250, non ricordo bene) mega di roba; ciò che lo rende interessante è la compatibilità con i precedenti dischi da 100 mega che può leggere tranquillamente (nel deplian che mi hanno letto in negozio non c'era scritto se li può anche scrivere, penso di sì). Invece, per avere 200 mega di spazio devi comprare i nuovi supporti; può essere collegato alla parallela senza controller scsi (scasi); in commercio ci sono poi altri tipi di dischi ed apparecchi collegabili al computer che possono avere una capacità di archiviazione anche di qualche giga, per questi però (almeno da ciò che mi si dice) ci vuole il controller scsi oppure un adattatore scsi da collegare alla parallela (piuttosto costoso). Comunque di quest'ultimi apparecchi (vedi jaz Iomega ed altri) non ho esperienza e quindi non ne parlo.

Caratteri accentati e file compressi con lha

Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Se crei un file in ambiente dos con una lettera accentata (ad esempio deandrè) l'interprete dei comandi codificherà la lettera accentata come carattere semplice e avrai deandre. Tuttavia, se ad esempio devi cancellare un file all'interno di un archivio lzh e ti viene spontaneo scrivere deandrè con l'accento, questo non verrà cancellato, il programma lha non troverà il file; per svolgere l'operazione devi per forza di cose scrivere deandre (senza accento).

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Mb408l ed Ndiags

Nota del 2015: dalle notizie in breve con aggiunta di qualche parola.
Se usi una barra braille mb408l e vuoi usare il programma Ndiags delle Norton utility 8.0 per fare la diagnosi al tuo computer, devi inserire l'opzione /nosearch nella riga di comando dal prompt del dos; Con tale opzione si inibisce la ricerca dei vari componenti del computer (compresa la porta seriale a cui è collegata la barra braille). Questo perché anche se posizioni momentaneamente l'mb408l in ambiente notex, il programma va in conflitto ugualmente e avrai il segnale acustico che ti indica che il computer non risponde. Questo problema non avviene invece con il notex40 senz'altro più trasparente; con la sintesi vocale difon2, il problema è a metà, si blocca solo momentaneamente. Comunque, se hai già configurato il programma ndiags in maniera che rilevi correttamente il tuo hardvare e se non hai cambiato nulla nel tuo computer, non è necessario che il programma cerchi tutte le volte i vari componenti e quindi puoi usare l'opzione /nosearch come detto prima.

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Prova della sintesi vocale kuk

Nota del 2015: spostata una frase rispetto all'originale.
Si tratta di una sintesi vocale a livello software proveniente dalla Cecoslovacchia e distribuita in Italia da Guido Sandroni della provincia di Firenze (almeno nel 96 era così). Il programma che la compone è protetto dalle copie pirata, tuttavia, se hai un amico che si fida "cecamente" di te, puoi farti prestare il dischetto perché essa funziona anche senza essere installata nel disco fisso (come del resto viene detto nel manuale). Sempre nel manuale però viene detta una stupidaggine molto grande e cioè che se si tenta di copiare il disco originale con il comando diskcopy del dos è possibile danneggiare il programma. A chi scrive queste fesserie dico quanto segue: che si protegga un programma mi sta bene, non sarò certo io a tentare di sproteggerlo; non mi sta assolutamente bene invece che ci si prenda in giro. Il comando diskcopy quando legge un dischetto si limita, ovviamente, a leggerlo; se l'utente non è distratto e non inserisce il dischetto di origine al posto di quello di destinazione, oppure se l'utente non toglie il disco di origine prima che questo abbia finito di girare, è praticamente impossibile danneggiare il programma originale. Parola di Franco, ho provato, ed ho avuto la conferma di quella che a mio avviso era un'autentica fesseria. Ovviamente il disco da me prodotto è inutilizzabile, che scoperta! Il diskcopy si limita a leggere solo le tracce normalmente visibili dal dos, se poi un dischetto ha delle tracce extra (che possono essere tra una traccia e l'altra o dopo le tracce normali del disco), o se il disco originale contiene dei settori volutamente contrassegnati come danneggiati, (nei quali comunque vi sono dei dati leggibili dal programma di installazione), oppure se il disco contiene delle tracce formattate in modo diverso dalla formattazione standard rispetto alla normale capacità del dischetto, o ancora se il dischetto ha dei settori più corti o più lunghi del normale, è ovvio che il diskcopy non leggerà quei pezzi di disco, produrrà una copia che, per forza di cose, sarà incompleta. Per quanto riguarda invece la sintesi in sè, sinceramente a me non piace. La voce è brutta, nel senso che i fonemi sono scadenti (la f e la s sono quasi uguali); ma alla voce poi ci si abitua. Quello che è peggio sono i comandi per gestire questa sintesi, praticamente si usa il tastierino numerico, ad esempio per fare una certa funzione bisogna battere: 5 3 1; (questa funzione non so se esiste, non ho voglia d'andare a vedere l'elenco dei comandi). Si possono fare delle macro che però io non ho provato a fare. In sostanza però il sistema rallenta molto il computer. Se fai una prova con una riga braille caricata (ovviamente caricando anche la sintesi kuk) vedrai che il cursore del computer si sposta a mano a mano che essa legge le varie righe, insomma un vero tormento. Certo, puoi anche velocizzare un po' la lettura facendogli saltare delle righe, ma devi sempre premere un tasto per ogni riga che deve saltare, insomma, non la puoi zittire velocemente. Poi, se trova una riga con tanti segni meno (-) te li recita tutti e diventi scemo! Il programma fa parlare la soundblaster oppure, se questa non c'è, l'altoparlante del computer. A tale proposito ricordo a chi ha scritto le istruzioni della sintesi che non esiste l'autoparlante del computer, lo speaker del computer (e di qualsiasi altro apparecchio) è l'altoparlante; pensavo fosse una semplice distrazione, ma poi il termine viene ripetuto per tutto il manuale ed allora.......... E' anche disponibile un kit da collegare alla parallela del computer; questo kit contiene un altoparlante esterno. Serve solamente nei casi in cui lo speaker del computer sia troppo poco potente. L'ho anche provata in un vecchio epson a 20 hertz ma sono riuscito a ricavare solo qualche soffio. Non si tratta dell'altoparlante troppo piccolo, credo si tratti della velocità del computer, a tale proposito il manuale non dice niente (almeno credo, non l'ho letto tutto). E poi bisogna anche dire che occupa parecchia memoria e questo è un bel problema per l'ambiente dos. Un'altra limitazione è che non puoi usare la soundblaster per altre applicazioni (ad esempio eseguire un file midi); adesso però ci sono soundblaster multicanale (live) che forse possono fare l'una e l'altra cosa (non so però se questo sia possibile anche in dos). Questa è la mia prova, molto parziale e poco approfondita, fatta con una versione del '96 la quale, come dice il manuale, non può leggere le scritte in modo grafico (come del resto fanno le altre sintesi sotto dos).

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Prova del masterizzatore Pioneer pdr-555rw

Si tratta di un masterizzatore da collegare all'impianto hi fi e si presenta come un lettore cd. Può registrare solo audio e usa i cd registrabili per tali masterizzatori che, come abbiamo visto in Fuori serie n.7, sono un po' diversi da quelli usati per i masterizzatori dei computer anche se identici dal punto di vista fisico. L'apparecchio può registrare i cd-r (non riscrivibili) e i cd-w (riscrivibili ma molto costosi). Nel marzo scorso un cd-rw per tali apparecchi a Padova costava cinquantadue mila lire. I cd-r stanno calando e dalle sette mila lire circa del marzo scorso siamo arrivati a cinquemila e cinquecento (quelli più economici della Waitec che comunque vanno bene, anzi meglio della Philips). Usare il Pioneer pdr-555rw è molto facile ma bisogna avere molta calma. Infatti, certe funzioni come la registrazione e la finalizzazione del cd, prima di essere operative lasciano trascorrere un po' di tempo dal momento in cui si è premuto il tasto perché il masterizzatore deve effettuare alcuni controlli. Ovviamente per chi vede non c'è problema perché il display fornisce tutti i messaggi relativi alle operazioni in corso, noi invece dobbiamo adeguarci e calcolare i tempi. Comunque ci si fa la mano e si capiscono certe cose anche dal lieve rumore dell'apparecchio. Questo è un caso in cui, se venissero messi in pratica i consigli da me suggeriti alla rivista Suono l'apparecchio sarebbe veramente perfetto dal punto di vista dell'uso di chi non vede. A tale proposito ti segnalo l'articolo "un piccolo traguardo, lettera alla rivista Suono" pubblicato in Fuori serie n.10. Ma veniamo all'apparecchio in questione. La registrazione digitale è molto semplice e, quando è possibile, la consiglio vivamente. E ciò non tanto per il suono (un buon analogico non ha nulla da invidiare rispetto a un digitale) ma perché in tal modo sei sicuro che tutti i codici di inizio brano vengono registrati correttamente. L'apparecchio ha entrate ed uscite digitali sia ottiche che quassiali. Registra con una frequenza di campionamento di 44.1 ma può ricevere segnali anche a 32 e 48 Kilohertz che, ovviamente, lui converte a 44.1. Non ci sono i problemi dei codici d'inizio provenienti dal dat come riscontrato per il registratore minidis. A tale proposito puoi leggere il Fuori serie n.11. L'apparecchio riceve correttamente i codici d'inizio provenienti da un dat anche quando questi sono registrati su un nastro campionato a 32 o a 48 Kilohertz e anche quando non vi è nastro bianco tra un brano e l'altro. Con la registrazione digitale sincronizzata puoi scegliere di registrare tutti i brani provenienti dalla sorgente desiderata oppure puoi fare in modo che l'apparecchio vada in pausa dopo un brano; questa funzione è utile quando vuoi fare un cd con brani provenienti da sorgenti o master diversi. La registrazione analogica è altrettandto facile da eseguire ma un po' meno pratica. Ovviamente essa si effettua tramite le prese analogiche (normali rca presenti anche per l'uscita). Puoi scegliere d'usare il modo di inserimento dei codici di inizio brano in maniera automatica o manuale. Il modo automatico sarebbe comodo ma non è sicuro; se registri da un vinile, potresti non avere nessun codice tra un brano e l'altro a causa del fruscio del disco; in altri casi potresti avere dei codici indesiderati quando vi sono delle lunghe pause nella musica (musica classica). Da notare che non è possibile regolare la soglia entro la quale il registratore considera un'assenza di segnale come invece si può fare con i registratori minidisc. A tale proposito leggi l'apposito paragrafo di questo numero. Comunque non so se in altri masterizzatori si possa fare anche questa regolazione. Il modo manuale è più sicuro ma scomodo dato che bisogna mettere il codice con un apposito pulsante durante la registrazione; non è possibile inserire i codici dopo la registrazione, nemmeno con i cd riscrivibili. Per fare delle prove ti conviene comprare un cd riscrivibile che potrai anche usare come master per fare dei montaggi su minidisc o dat. Ovviamente il cd riscrivibile può essere cancellato; ci sono tre tipi di cancellazioni: la prima cancella solo l'ultimo brano registrato (non è possibile cancellare una pista in mezzo ad altre come nei minidisc), la seconda è una cancellazione veloce di tutti i brani (un po' come la formattazione veloce dei computer) mentre la terza è una cancellazione lenta e completa. Essa dura quanto un cd (74 minuti) e va usata solo quando ci sono particolari problemi con il cd-rw (un po' come la formattazione con /u e /c del computer). Perché i cd possano essere letti da altri lettori, bisogna finalizzarli; questo è valido sia per i cd-r che per i cd-rw. Quest'ultimi comunque non sono leggibili da tutti i lettori cd, in modo particolare non sono leggibili da quelli di vecchia generazione. La finalizzazione di un cd dura cinque minuti circa. L'apparecchio possiede anche la registrazione muta come qualsiasi registratore a cassetta. Questo masterizzatore usa il modo di registrazione legato-linked che cerca di ricostruire le frequenze al di sopra dei 20 Kilohertz sulla base delle armoniche delle frequenze ricevute. Quando si spegne e si riaccende il masterizzatore, esso parte sempre con le opzioni di default e questo è un vantaggio per chi non vede. Come gli altri apparecchi digitali, è possibile fare solo una copia digitale da una sorgente digitale (per questioni di copie pirata). Per il resto è un lettore cd a tutti gli effetti; per tale ragione, se hai intenzione di acquistare un lettore cd, puoi tranquillamente scegliere un masterizzatore, i prezzi sono scesi. Per il momento magari lo userai solo come lettore, ma in futuro ti sarà sempre possibile masterizzare velocemente un cd magari da un minidisc o da un lettore cd di un amico. Inoltre, per la masterizzazione dei cd potrai usare anche un lettore economico purchè abbia un'uscita digitale. Come suono non perderai nulla anche se l'apparecchio è di scarsa qualità. Fai anche attenzione alla risposta in frequenza di registrazione di questi masterizzatori, nel marzo scorso il Philips costava meno del Pioneer ma aveva una minore risposta in frequenza. Fai anche attenzione al fatto che in giro ci sono masterizzatori che non possono registrare i cd riscrivibili (soprattutto quelli della vecchia generazione o certi apparecchi costosi sempre della Pioneer). Avere un riscrivibile è utile non solo per le prove ma anche, come abbiamo detto, per effettuare dei montaggi con altri supporti.

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La solitudine del duemila e i non vedenti

Nell'epoca dei telefonini, di internet, della radio, delle automobili, degli aerei e dei treni ad alta velocità la gente si sente sola. E' una delle tante contraddizioni del nostro tempo. La tecnologia ha accorciato le distanze, puoi comunicare con l'altra parte del globo tramite pochi tasti. E tuttavia la tecnologia da sola non basta, abbiamo più mezzi per comunicare ma abbiamo una crisi di valori che è a dir poco spaventosa. Oggi si fa un gran chiacchierare, fatto di bla-bla-bla senza senso, un chiacchierare vuoto che non serve all'amicizia, che porta le persone ad essere sempre più insicure, diffidenti, paurose delle proprie idee eccetera. Basta guardarsi intorno per capirlo. Ogni anno si spendono miliardi per i maghi e gli oroscopi, la gente affida la propria insicurezza alle stelle! Abbiamo tolto la religione cristiana perché troppo vecchia e superata dai tempi ed abbiamo inserito il culto delle stelle come gli uomini primitivi. In altri casi abbiamo sostituito la religione cristiana con quella umanitaria, con la new age. Provate ad ascoltare quella schifezza di radio che si chiama rtl 102 e 500, in essa si fa quello che oggi fanno in molti. Un minestrone di astrologia, ufologia, religione cristiana e chi ne ha più ne metta; un guazzabuglio di idee strampalate e mischiate tratte un po' dalle stelle e un po' dai libri dei santi. Insomma, oggi va di moda l'ignoranza colta. E internet non è da meno. Poi, sempre guardandoti intorno, potrai notare la solitudine dei bambini che, a causa del divorzio e del sesso libero, oggi vengono sballottati da un genitore all'altro come pacchi postali; e la loro insicurezza si nota in modo palese. un'altra piaga dei nostri tempi è costituita dal culto del denaro, ci sono persone che per esso darebbero tutto; oggi la persona non vale più come tale, vale per ciò che produce, per i soldi che riesce a guadagnare, "pardon, per quelli che riesce ad arraffare"! La vita infatti oggi non ha più alcun valore, forse tra qualche anno i bambini si compreranno al supermercato come i surgelati ed avremo la possibilità di scegliere quello che ci piace di più, con gli occhi azzurri e i capelli biondi, oppure, nei casi più schifosi, sceglieremo il delinquente di domani per metterlo in quel posto a questa o quell'altra nazione. E quando troveremo un soggetto che ci piace molto andremo dal "duplicabebè" per farcene fare qualche copia. Oggi i problemi umanitari si risolvono con le bombe, ma mi raccomando, che siano "intelligenti"! Esattamente come all'epoca dei primitivi, usiamo le armi per risolvere i problemi e, nonostante la nostra cultura, non siamo ancora capaci di capire fino in fondo che la guerra non è altro che un giro di quattrini camuffato da ingerenze umanitarie (che pur ci sono) o da altri interessi politici. Insomma, per dirla fuori dai denti: al presidente degli Stati uniti non interessa certo che vi siano persone che muoiono di fame come del resto a Milosevic (un'escremento dell'umanità) non interessa uccidere migliaia di persone per i suoi sporchi raggiri. Ma in mezzo a tanto squallore, ci sono comunque delle persone che si danno da fare, persone che hanno dei valori e che cercano di metterli in pratica. Ma queste persone non fanno notizia, per loro non c'è Mentana ad urlare come un pazzo su canale 5; chissà, forse Mentana è d'accordo con le ditte che producono altoparlanti per televisori, sottopone il cono del tuo televisore ad una prova terribile! E il non vedente come si colloca in questa situazione? Innanzitutto non tutti i non vedenti sono uguali, smettiamola di fare di ogni erba un fascio in nome della "categoria". Come qualsiasi altra persona il non vedente risente degli effetti dell'epoca in cui vive in modo proporzionale alla sua cultura, alla sua sensibilità eccetera. C'è un particolare in più che tuttavia il non vedente mostra in questi tempi, ma anche per questo particolare non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. A causa di vari motivi, quali ad esempio la difficoltà di muoversi da soli, la timidezza derivante dall'essere stati in collegi stupidi oppure derivante da un inserimento fasullo eccetera, il non vedente ha forse più di altri contatti con persone distanti che "vede" dal vivo raramente. Questo è anche dovuto al fatto che, per scambiare certe esperienze strettamente legate all'handicap, non sempre si trovano non vedenti disponibili nella propria città e a volte ci può anche essere un'incompatibilità di carattere. Personalmente conosco un non vedente che fa quasi tutto per telefono, addirittura si fa comprare da altri non vedenti cose comuni che troverebbe a pochi passi da casa (abita in una grande città). Questo stato di cose, a mio parere, amplifica il problema della solitudine e dell'inaffidabilità del non vedente. Non è raro trovare non vedenti dalla falsità squallida ma anche insulsa! Insulsa perché a volte, pensando di essere ben coperti dalla distanza e dal telefono, ti raccontano cose che anche un bambino di quattro anni ne riderebbe. Spesso io sto al gioco, mi limito a rispondere che ho capito e resto a "guardare". Ci sono non vedenti che dicono di fare tante cose, basta metterli alla prova per scoprire che si trattava di palloni gonfiati. Poi ci sono i non vedenti tremendamente soli, oppure non vedenti che vivono situazioni familiari veramente squallide che non fanno altro che aumentare le già esistenti difficoltà derivanti dall'handicap. Spesso questi non vedenti sono proprio quelli che all'esterno mostrano una vita soddisfatta, piena di amici, una perfetta autonomia eccetera. Forse si comportano così perché hanno paura dei giudizi degli altri non vedenti. E del resto la cosa non mi stupirebbe più di tanto. Quando ero in collegio, c'era un cieco che si scandalizzava tanto dei problemi degli altri, si dava arie (soprattutto con chi non era in grado di dargli torto) lui era bravo mentre gli altri.......... Certamente aveva dei meriti ma anche tanta fortuna se penso che, quando stava preparando un certo esame, sapevamo più cose noi che non dovevamo farlo rispetto a lui che lo doveva fare di lì a qualche giorno. Ma la fortuna a volte ci lascia ed è così che adesso fa il centralinista, (un tempo criticava chi magari lasciava certi studi per fare quel lavoro), è separato dalla moglie (o quasi, non so bene), ha due figli da mantenere che, come detto prima, sono i pacchi postali umani della nostra epoca. Una situazione non certo felice. Questa storia ci insegna che non bisogna mai scandalizzarci dei problemi altrui e nemmeno vergognarci d'averli. Un altro non vedente (storia questa di qualche anno fa) per telefono sembrava dovesse avere un sacco di amici, era super impegnato. Poi è venuto a casa mia tre volte e sempre con la madre. Non c'è nulla di strano ad uscire con i propri genitori, penso comunque che un ragazzo intorno ai vent'anni se ha tanti amici non esca sempre con i genitori. Infatti, da ciò che i suoi genitori hanno raccontato ai miei, si deduce che non è per nulla inserito, anzi! A quanto pare con i ragazzi della scuola non ha legato per niente. Questo è uno dei tanti casi di inserimento fasullo, ma, come ripeto, invece di scandalizzarci tanto, dovremo cercare di darci una mano. Ma la mancanza di contatti umani (quelli veri, non quelli fatti di chiacchiere inutili), porta a conseguenze davvero disastrose; per certi non vedenti tutto è dovuto, ci sono solo loro, sono chiusi nel loro egocentrismo e basta; ecco un'altra storia. Una mattina mi telefona un cieco, gli dico che ho da fare (dovevo scrivere un brano musicale per il primo pomeriggio ed era tardi). Lui non sente ragione e si arrabbia (o quasi) perché non sono disponibile ad ascoltare le sue chiacchiere (che avremo potuto fare in un altro momento). Anch'io a mia volta mi arrabbio, non sempre si ha la pazienza soprattutto quando, come in questo caso, la persona che ti chiama ti ha già telefonato tre volte il giorno prima (per le solite chiacchiere). Ciò nonostante mi ha tenuto al telefono un bel po'. Non mi ricordo se nei giorni successivi mi ha telefonato per chiarire la cosa, forse sì. Comunque è restato quasi un anno senza chiamarmi, poi una sera mi telefona tutto esaltato e mi fa sentire che lui usa windows 98 con la sintesi vocale (con la sound blaster). Comincia a farmi sentire le varie voci, quella di uomo, di bambino e di donna. Mi dice che lui ha imparato abbastanza ad usare windows 98, fa un sacco di chiacchiere (intervallate da una o più bestemmie) e alla fine gli dico se usa molto i tasti del programma di sintesi o quelli di windows; gli faccio l'esempio di una formattazione di un dischetto e gli dico che con windows 3.1 io uso i tasti previsti da windows. Lui mi risponde che il pannello di controllo non lo usa mai (per fortuna che aveva capito parecchie cose, da quando la formattazione si fa dal pannello di controllo?) Insomma, gira e rigira, lui di windows non aveva capito un bel niente, mi aveva chiamato solo per farmi vedere che lui è in grado di usare windows 98 (le solite arie che non servono a niente); inoltre il suo studio del programma si basava nel star lì a passeggiare tra i menu con la sintesi vocale con le varie voci, un modo come un altro per passare il tempo (poco costruttivo direi), un vano tentativo di alleviare la solitudine. E sono proprio queste telefonate che ti rendono triste, dov'è l'inserimento? Potrei continuare ancora per molto ma poi divento troppo noioso; comunque ti rimando all'articolo "collegi virtuali" che apparirà nel numero 13 di Fuori serie.

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