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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Rivista Audioreview
Nota del 2015: era nelle notizie in breve.
Per gli appassionati di alta fedeltà segnalo che anche la rivista
Audioreview si acquisisce abbastanza bene con lo scanner (con omnipage 6);
tuttavia, avendo letto solo poche pagine, mi riservo di segnalare nei "fuori
serie" successivi se incontrerò qualche problema particolare.
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istruzioni programma Windots
Agli inizi di settembre le istruzioni in italiano del programma
windots non erano ancora state tradotte per intero; speriamo in un prossimo
futuro.
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Calo degli iscritti all'uic di Padova
Nei mesi scorsi ho letto, su "onde corte" bollettino dell'unione
italiana ciechi di Padova, che anche per il 1998 le iscrizioni all'associazione sono diminuite; per me questa è una bella notizia. Tuttavia mi chiedo se
gli altri non vedenti che, come il sottoscritto, non si iscrivono all'unione,
hanno il coraggio di dirlo apertamente o se invece sussiste ancora la paura di
dire ciò che si pensa come negli anni passati, fammi sapere. Sempre in quel
bollettino ci si chiedeva come mai i non vedenti sono poco interessati alle
attività dell'unione; questa è una domanda lecita, quello che invece mi stupisce è che ogni qual volta si fanno queste considerazioni, si dà per scontato
che i non vedenti debbano per forza essere iscritti ad una associazione per
ciechi; insomma, a quasi un anno dal duemila, i ciechi non vengono ancora
considerati persone come tutti gli altri, persone che possono, anzi devono,
decidere liberamente se aderire o meno a qualsiasi gruppo o associazione; e
che dire di tutti quei ciechi che non sanno accettare e non riescono a parlare
con chi, apertamente, dice di non essere iscritto all'unione?
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Ascii bugiardo
Nel numero 8 di Fuori serie, abbiamo già visto come un file che apparentemente sembra in formato ascii, in realtà non lo è per niente. Questo non
succede solo con Windows ma anche con i programmi Dos. Ecco un esempio. Negli
anni passati il televideo ha trasmesso dei libri di informatica, peccato che
non abbia continuato! I libri venivano offerti dalla casa editrice Apogeo di
Voghera che li faceva su dischetto; successivamente alle trasmissioni di
televideo ho telefonato alla casa editrice per avere altri libri su dischetto
ma mi è stato risposto che non ne venivano più prodotti, chissà se è ancora
così. Tornando al nostro esempio, Forse era il libro di Flavio Ferrario che
parlava del Dos e dei programmi Db3, Lotus 123 e di Wordstar; ma forse potrebbe anche essere stato l'altro libro di Wordstar trasmesso da televideo. Comunque, in uno di questi libri, vi era un file che costituiva un intero capitolo
completamente inleggibile. Gli altri file sembravano in ascii, tuttavia,
analizzandoli attentamente, si poteva notare che certi segni non erano giusti.
In realtà il libro era scritto in Word per dos. Non avendo tale programma, ho
convertito il libro usando il programma Convert posto all'interno del programma Word perfect versione 5. Innanzitutto ho convertito il libro da Word a Word
perfect, poi ho fatto un'ulteriore conversione da Word perfect ad ascii;
adesso il libro si legge perfettamente compreso anche il file che prima non si
riusciva a leggere. Tutto questo discorso per dire che se si desidera un file
ascii perfetto, bisogna convertirlo anche quando apparentemente non se ne vede
la necessità. Alcuni programmi di scrittura hanno la possibilità di convertire
direttamente in ascii, altri invece hanno un programmino a parte (come Word
perfect). Attenzione: il mio amico Federico mi ha dato un file scritto con
word per windows (forse era la versione 6) convertito in ascii tramite il word
stesso. Non so se sia un difetto, ma l'impaginazione era veramente schifosa
nel senso che le righe erano cortissime. Tuttavia potrebbe essere stato anche
un errore di Federico, non è detto che i vedenti siano sempre migliori di noi!
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Un piccolo traguardo, lettera alla rivista Suono
Nota del 2015: Titolo ampliato.
Personalmente sono convinto che per fare grandi cose sia sempre necessario
cominciare da quelle piccole; quello che leggerete di seguito è un piccolo
traguardo che non rimarrà tale se altri non vedenti seguiranno la strada
appena iniziata. Si tratta di far conoscere i nostri problemi, naturalmente
con le dovute maniere, nei posti che contano ma soprattutto fuori dalle associazioni per ciechi le quali, spesso, sono chiuse in sè stesse. Nel gennaio
scorso ho inviato una lettera alla rivista di hi fi Suono; il mio scritto è
stato pubblicato sulla rivista di marzo 98 con la relativa risposta. Per chi
non lo sapesse ricordo che Suono è una tra le più autorevoli riviste di hi-
fi. Ecco la mia lettera con la relativa risposta.
***
Nel numero di gennaio 98 della rivista, all'interno della rubrica dedicata alla posta, avete scritto che tutte le lettere vengono lette; questo mi
spinge a scrivere per sollevare un problema che da tempo mi sta a cuore. Sono
un non vedente ma non voglio pietismi e nemmeno la solita risposta: "rivolgiti
alle associazioni per ciechi". Con questa lettera desidero far presente che,
spesso, con dei piccoli accorgimenti, dal prezzo molto basso, è possibile
migliorare il rapporto tra portatori di handicap ed hi fi.
In Italia, e forse anche nel resto del mondo, ci sono non vedenti che a
volte chiedono cose inrealizzabili, costose o comunque difficili da ottenere
perchè, per realizzarle, bisognerebbe cambiare tutto il sistema di produzione
e di mercato; altri ciechi chiedono invece delle apparecchiature dedicate solo
a loro che, ovviamente, saranno costosissime, avranno un basso mercato e ci
sarà comunque una scelta limitata da parte dell'utente finale. Ed allora che
cosa fare per rendere più agevole l'uso di un apparecchio hi fi da parte di
chi non vede?
Innanzitutto scartiamo le scritte in braille; personalmente uso moltissimo tale scrittura (con i puntini) ma non è adatta per certi apparecchi. Nel
caso di braille labile (un display i cui puntini cambiano a seconda dell'informazione ricevuta), sarebbe troppo costoso, ingombrante su un apparecchio di
dimensioni ridotte, troppo soggetto ad usura, con un consumo elettrico abbastanza elevato e con una conformazione circuitale troppo diversa dai normali
standard (si vedano le alte tensioni che servono a smuovere i caratteri braille di tipo piezzoelettrico). Sono anche da scartare le scritte sui tasti, o
sopra ad essi, fatte con puntini fissi; personalmente uso anche apparecchiature con tasti molto piccoli senza difficoltà (si veda, ad esempio, il registratore minidisc Sony MZ-r3). Ci sono, è vero, dei ciechi che hanno delle difficoltà a localizzare i tasti soprattutto quando questi sono molto piccoli; si
tratta di persone che, per ragioni troppo lunghe da spiegare in questa sede,
non hanno raggiunto una buona autonomia e quindi questa carenza si riflette
anche nel rapporto con l'hi fi. Sulla mia scrivania c'è un registratore della
Grundig che, pur essendo molto economico (settanta mila lire circa) ha i
puntini braille sopra i tasti, puntini che non ho mai usato e che sono solo
ingombranti. Si tratta comunque di un registratore costruito per normodotati;
molto probabilmente la ditta ha avuto richiesta di tali puntini che, sono
serviti solo a far perdere tempo alla Grundig.
Gli accorgimenti da me proposti sono i seguenti.
Tasti multifunzione:
Basta inserire un beep di frequenza o durata differente a seconda della
funzione svolta; un esempio lo posso trovare nel mio vecchio ricetrasmettitore
della Standard C500, in tale apparecchio, costruito per normodotati, i beep
sono anche escludibili dall'utente.
Comandi rotativi:
Sono da evitare quelle funzioni fatte con pulsanti che girano all'infinito che non ti permettono di sapere sempre con esattezza dove ti trovi.
Funzioni numeriche:
Alcuni apparecchi selezionano i numeri solo con i tasti up e down; sarebbe necessario che, accanto a questi tasti, vi fosse anche una tastierina
numerica che permette di selezionare il numero voluto senza guardare necessariamente il display.
NOTA IMPORTANTE:
Anche quando gli apparecchi hanno le carenze sopra elencate, chi, come il
sottoscritto, li usa da anni ed ha una certa intraprendenza, trova comunque il
modo d'usarli anche se con difficoltà. In questa sede non mi è possibile
spiegare tutti gli accorgimenti che, di volta in volta e con molta fantasia,
siamo costretti ad inventare. Desidero far presente però, che se venissero
adottati certi accorgimenti, risparmieremo molto tempo.
Libretto di istruzioni:
Sarebbe molto meglio se, oltre a quello su carta, vi fosse anche quello
su floppy. Oggi un dischetto costa meno di mille lire e quindi, per un apparecchio dal prezzo di qualche milione di lire, non sarebbe certo un aumento di
costi. Acquisire un libretto di istruzioni con lo scanner non è sempre facile,
gli ocr hanno ancora diversi problemi; inoltre, se fosse su floppy, risparmieremo il tempo necessario ad acquisire con lo scanner tale libretto. Oggi molti
ciechi usano il computer! E' anche importante la forma con la quale i libretti
di istruzioni vengono scritti. Spesso viene scritto: "premere il tasto [simbolo del tasto] come mostra la figura". Quando si usa un apparecchio per la
prima volta, soprattutto se questo svolge funzioni mai usate prima, il non
vedente non sa dove sono determinati tasti perchè non può certo vederne la
scritta posta sopra ad essi. A tale proposito ci sono due soluzioni:
1: Fare una lista dei tasti all'inizio del libretto di istruzioni dicendo
anche dove si trovano. Esempio:
Prima fila in alto partendo da sinistra: rec=registrazione, Play=ascolto e
così via.
2: la seconda soluzione consiste nell'includere la descrizione dei tasti
durante la spiegazione delle varie istruzioni; esempio:
"premere il tasto play (prima fila in alto, secondo tasto da sinistra).
Nota: grazie al mio interessamento, già due ditte mi hanno fornito le
istruzioni su floppy; si tratta della Candy (per un forno a microonde) e della
Korg (per la tastiera musicale I4S. Credo però che ci vorrebbe una legge in tal
senso, non vi pare?
E la vostra rivista?
Sarebbe meglio fosse anche su floppy ma forse non si può fare per ragioni
di "copie illegali". Da notare che questa ragione cade del tutto nel caso
delle istruzioni degli apparecchi (cosa se ne fa una persona delle istruzioni
di un cdr senza possedere l'apparecchio)?
Concludo questa lettera un po' sgangherata; non è facile sollevare un
problema senza correre il rischio di essere troppo lunghi e, magari, incompleti. Resto comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti. Termino con due
domande:
Avete mai avuto richieste di questo tipo?
Sapete come si regolano le altre nazioni o gli altri paesi?
Grazie per la cortese attenzione e distinti saluti.
Franco
Genfile Sig xxxxx, giro volentieri la sua lettera a tutti i costruttori italiani, agli importatori e, ammesso ci leggano, ai legislatori. Alcune delle
soluzioni da lei proposte, peraltro, sarebbero utili per tutti gli utenti
(anch'io trovo scomodi i controlli rotativi che girano all'infinito, e cose
del genere). Mi piace anche l'idea delle istruzioni su floppy disc, e condivido appieno le sue critiche alla scarsa chiarezza (non solo per i non vedenti)
dei manuali e dei fantasiosi quanto spesso incomprensibili codici grafici che
alcune ditte si inventano. Per quanto riguarda SUONO, se dovessimo allegare un
floppy a ogni copia della rivista ci costerebbe un capitale; potremmo istituire un servizio di spedizione degli articoli su floppy su richiesta, lei che ne
dice? Magari anche i manuali su floppy potrebbero essere forniti su richiesta
(come è capitato a lei). Riguardo le ultime due domande. No, la sua è credo la
prima lettera dettagliata sull'argomento, e anche se tra i nostri lettori e
abbonati esistono numerosi non vedenti nessuno, che io ricordi, ha mai mandato
una serie così esaustiva di proposte. E, infine, devo confessarle che non
conosco la situazione legislativa negli altri paesi per quanto sospetti che
alcuni paesi europei siano più avanzati del nostro (altrimenti aziende come la
Grundig non avrebbero dovuto inserire il codice Braille in alcuni apparecchi).
Cercherò di informarmi, e se lei scopre di più me lo faccia sapere. A presto.
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Modem
Nota del 2015: questo paragrafo faceva parte dell'articolo flash computer e prende spunto dalle telefonate ricevute.
Per chi è alle prime armi con il modem, desidero ricordare che un
errore molto frequente è quello di confondere la velocità della porta seriale
con la velocità di trasmissione e ricezione del modem. Regolando la velocità
della porta seriale alla quale è collegato il modem, contrariamente a quanto
sostengono certi ciechi, si varia solo la velocità con la quale il tuo computer e il modem colloquiano attraverso l'interfaccia seriale. Questa non influisce sulla velocità della linea telefonica. Se hai un computer vecchio, non
alzare molto questa velocità perché le porte seriali di un tempo non andavano
molto veloci o comunque avevano un certo tasso di errore a determinate velocità. Se hai un vecchio 386 non superare i 38.000, se hai un 286 magari resta a
19.200. La velocità della linea telefonica dipende dal tipo di modem adottato.
Se hai un modem che va a 33.600 esso andrà a tale velocità solo se il tuo
corrispondente ha un modem di uguale velocità o di velocità superiore alla
tua. Andrà più lentamente se il tuo corrispondente ha un modem che viaggia ad
una velocità inferiore alla tua. In pratica un collegamento modem si adatta
sempre alla velocità di quello più lento. Se il modem non si collega alla
velocità prestabilita, Ad esempio nel caso di due modem a 33.600, vuol dire che
qualche parametro del tuo o del programma di comunicazione del tuo corrispondente è fuori posto. Inoltre potrebbe essere un problema di linea telefonica
anche se questi problemi sono oggi sempre meno frequenti visto che, ormai,
quasi tutta la rete telefonica viaggia con centrali elettroniche.
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Compattatore rar
Nota del 2015: era in flash computer e prende spunto dalle telefonate ricevute.
A volte capita che a qualche non vedente il compattatore rar non
funzioni correttamente. Ovviamente le ragioni possono essere più di una ma qui
mi limito a dire quella più frequente. Innanzitutto bisogna vedere come hai
avuto rar, cioè se hai avuto il file originale o una copia fatta da qualche
cieco maldestro! Capita infatti che rar non funzioni correttamente a causa del
file rar.cfg. Quando si possiede il file compattato originale di rar (che
oltretutto contiene anche dei file di istruzioni) esso si installa nell'apposita directory (forse puoi anche sceglierne una a piacere, non ricordo). Se
fai la dir subito dopo l'installazione, noterai che manca il file rar.cfg.
Questo si crea solo ed esclusivamente se usi il menu di configurazione di rar;
vedrai che, una volta salvata la tua configurazione, avrai il file rar.cfg con
la data di salvataggio. Attenzione però: se durante la fase di configurazione
hai inibito determinate opzioni, esse saranno disattivate anche quando usi rar
dalla riga di comando (ovviamente saranno disattivate anche quando usi rar con
la shell). A questo punto puoi fare in modo che rar ignori il file di configurazione tramite l'apposita opzione; la seconda soluzione è quella di cancellare rar.cfg; usando il programma dalla riga di comando esso non è necessario,
non so bene se sia strettamente necessario con la shell. Nota: con l'opzione
/? avrai tutti i comandi e le opzioni disponibili; alcuni sono chiari, altri
non li ho capiti. Ho anche fatto vedere la cosa a uno che dice di sapere
l'inglese meglio di me (e ci vuol poco) ma certi comandi o opzioni non è stato
capace di capirli. Se tu ci riesci, magari mandami qualche spiegazione, oppure
leggiti le istruzioni sugli appositi file e se sei capace di tradurli fallo
anche per gli altri. Rar, come altri compattatori, ha l'opzione che ti permette di variare il tasso di compressione da 0 (nessuna compressione) a 5; il
default è 3. Se non hai esigenze particolari ti conviene lasciare il valore di
default; portandolo a 5 non guadagni molto, in un dischetto solo qualche k.
Certo il discorso può essere utile quando si è alle strette con lo spazio o
quando si hanno centinaia di mega da compattare.
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Il virus form-a
Qualche nota e alcuni consigli per togliere il virus form-a. Esso si attacca
al boot sector dei dischi compreso il disco fisso. Se il virus è presente nel
boot sector del tuo disco fisso e, come si fa di solito, carichi il computer
dall'hard disk, esso andrà anche in memoria ram perché il computer quando si
carica legge e mette in memoria le informazioni del boot sector e in questo
caso mette in memoria anche "la peste". Quando il "verme" è in memoria, avrai
un certo rallentamento del computer e forse anche qualche mal funzionamento
nel senso che non risponde bene. Di quest'ultimo malfunzionamento non ne sono
molto sicuro. Inoltre, ogni dischetto che formatterai, avrà 2.048 byte danneggiati. In realtà il virus si attacca al boot sector dei dischi e fa in modo
che il dos contrassegni come danneggiati quei byte anche se non lo sono realmente. Se hai il virus nel disco fisso, la prima cosa da fare per toglierlo è
quella di caricare il computer tramite un dischetto di sistema. Se carichi il
computer dall'hard disk l'antivirus non ti funzionerà perché troverà il virus in
memoria come detto prima. Mi riferisco all'antivirus della Mcafee, non ho
provato con l'fprot. Una volta caricato il computer da dischetto potrai disinfettare l'hard disk con le apposite opzioni dell'antivirus che stai adoperando.
Quando togli il virus dai dischetti fai attenzione al fatto che questi, se
sono stati formattati quando avevi il virus e quindi hanno 2.048 byte difettosi, rimangono con i byte difettosi perché, come detto prima, il dos li ha
marcati come danneggiati. Per togliere anche questi byte difettosi, una volta
tolto il virus, formattare il dischetto con le opzioni /u e /c. L'opzione /c
serve a ricontrollare i settori che sono già stati marcati come difettosi, se
non la inserisci il dos li lascerà come sono. L'opzione /c non è presente nel
dos versione 5. Non sono sicuro che vi sia nella 6.0, è sicuramente presente
nelle versioni 6.20 e 6.22.
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Quale amore per gli animali?
Anche questa calda e stupida estate sta per terminare; dopo la serie di incendi che, come ogni anno, hanno distrutto un sacco di boschi (e ovviamente anche
una buona parte degli animali che erano all'interno di essi) verrà l'autunno
con l'apertura della caccia che continuerà l'opera di distruzione iniziata dai
criminali che hanno dato fuoco ai boschi durante l'estate. Chissà se poi
questi criminali saranno capaci di lamentarsi quando, a causa del continuo
dissesto del terreno dovuto alla mancanza di alberi (le radici trattengono la
terra) nel nostro Paese continuano ad esserci frane ed ancora frane a volte
anche per un banale periodo di pioggia. Ma l'importante è costruire case,
magari vicino ad un vulcano, mangiare un sacco di soldi e prendere i voti
quando ci sono le elezioni! Da quanto detto prima, avrai capito che chi scrive
è contro la caccia. Un tempo l'uomo cacciava per mangiare, adesso lo fa per
divertimento e per distruggere tutto. In provincia di Rovigo, qualche tempo
fa, c'era chi, con delle reti appositamente studiate e collegate alle piante
del bosco, uccideva migliaia di passeri per poi divertirsi ad insaccarli come
fosse stato granoturco. Chissà se poi mangiavano tutte quelle bestioline!
Tuttavia, se leggi qualche libro in cui si parla dell'uomo primitivo, e in
particolare degli uomini che anche oggi sono rimasti quasi tali, vedrai che
queste persone quando vanno a caccia non uccidono più del necessario ed inoltre hanno un profondo rispetto per la natura. Sempre in provincia di Rovigo (o
forse Rovigo città, non ricordo) qualche mese fa degli esseri disumani si sono
divertiti a cucinare un cane vivo dentro il forno a microonde. Cose da pazzi!
E che dire dei cardellini accecati perché cantassero meglio? (naturalmente
molti di questi uccelli sono morti). Ciò nonostante, in questi ultimi tempi,
assistiamo anche ad un altro estremismo completamente opposto. C'è chi ha un
amore smisurato per il proprio cane o per il proprio gatto; si comprano scatolette per esso (e la gente muore di fame), lo si tiene sempre in casa, c'è chi
addirittura se lo porta a letto. In America c'è anche chi ha un maiale in
appartamento. Ma anche rimanendo in Italia, c'è chi afferma di voler più bene
al proprio cane che agli esseri umani. Sinceramente non sono d'accordo nè con
chi distrugge la natura e nemmeno con chi ha un amore smisurato per gli animali (ammesso che sia tale). Non si tratta di dare un colpo al cerchio e uno
alla botte, si tratta caso mai d'avere alcuni punti ben fermi in testa che qui
riassumo. L'uomo deve pur mangiare e quindi è giusto che usi la natura per il
suo nutrimento. Questo non significa distruggerla o non avere rispetto per
essa. Ma questo rispetto mi porta a pensare che gli animali stanno molto
meglio nel loro habitat naturale. Sarà perché io ho vissuto la mia infanzia in
una casa di campagna ma ti chiedo: "starà poi tanto bene un cane sempre chiuso
in un appartamento"? Inoltre bisogna dire che i cani ed i gatti sono vissuti
per secoli senza le scatolette del supermercato. Ormai è risaputo che dedicarsi ad un animale può far bene anche dal punto di vista terapeutico (vedi
depressione); certo, ma quando questo amore è esagerato ed esclude quello per
gli esseri umani allora non credo che il dedicarsi ad una bestia sia veramente
terapeutico. Che senso ha curarsi la depressione dedicandosi al proprio cane
se poi non riesci più ad avere rapporti umani con i tuoi simili? Nella scala
dei valori credo che l'essere umano sia il primo a dover essere rispettato ed
amato, poi tutto il resto viene di conseguenza. E del resto amare gli animali
è facile, basta dar loro da mangiare, far loro le coccole, giocare un po'
assieme e loro si affezzionano. già! Essi non ti domanderanno altro, non
avranno altre rivendicazioni da fare perché, non essendo intelligenti ma
avendo solo l'istinto, non pensano e quindi non ti faranno mai qualche osservazione, non esprimeranno mai delle idee che ti fanno arrabbiare e così via.
Forse starai pensando che a volte l'uomo si comporta peggio degli animali. E'
vero, e lo fa perché, purtroppo, a volte usa la sua intelligenza per fare del
male. Gli animali, contrariamente a quanto si dice in certi luoghi, l'intelligenza non ce l'hanno; hai mai visto una bestia che si chieda perché vive? che
si domandi se dopo la vita terrena ve ne sia un'altra? L'animale ha semplicemente l'istinto di sopravvivenza, si attacca al suo padrone perché gli fa
avere la pancia piena. Comunque, sono convinto che un po' di equilibrio, in
questa società mal diretta e priva di valori, non guasterebbe. E poi, tutte
quelle persone che dicono di amare così tanto gli animali, sono veramente
dalla parte della natura? Spesso queste persone non fanno cento metri fuori
casa senza la macchina (poi si lamentano per l'inquinamento), magari quando
arrivano le ferie abbandonano il proprio animale perché devono recarsi al mare
per biscottarsi le tette (mare che, ovviamente, è inquinato solo d'inverno
mentre d'estate diventa pulito o comunque poco inquinato, parola di televisione!). e che cosa dire di tutte quelle persone che amano tanto gli animali e la
natura e continuano ad usare smisuratamente bombolette spray, condizionatori,
buste di plastica e chi più ne ha più ne metta? Non sono per le misure drastiche, tuttavia se vogliamo vivere un po' meglio in questo pianeta dobbiamo
anche cercare di limitare il nostro egoismo che ci porta a non rispettare
certe regole e ad assumere come comportamento le contraddizioni viste prima. E
del resto, ho incontrato persone che, pur amando smisuratamente il proprio
cane, non amavano per niente i propri simili, anzi addirittura odiavano il
proprio prossimo. Non sarà certo l'odio a costruire un mondo migliore!
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Come ho cominciato ad usare il pc, sintesi vocale o riga braille?
Nota del 2015: titolo ampliato rispetto all'originale. questa esperienza si riferisce a quando al massimo usavo Windows 3.1.
Alcuni ciechi sostengono che il computer si usa meglio con la sintesi vocale,
altri con la barra. Qui di seguito racconterò la mia esperienza che, per
quanto piccola, è comunque autentica e priva d'interesse (non vendo sintesi
vocali e nemmeno righe braille). Come molti non vedenti ho iniziato ad usare
il computer tramite la sintesi vocale; questo avveniva nel 1988 quando il
sistema operativo non aveva l'help in linea, Quando non c'era il contributo
per acquistare la sintesi, i libri di informatica registrati o scritti in
braille erano pochi (e oggi la situazione non è poi così cambiata). A quei
tempi lo scanner non era ancora diffuso con la conseguenza che non vi era la
possibilità di acquisire testi cartacei cosa che invece adesso si fa regolarmente e ci si può scambiare anche il materiale acquisito. I negozi per ciechi
ci danno sempre una mano al contrario, mi avevano dato la versione dos 2.11 in
inglese, te lo immagini imparare qualche cosa di nuovo senza help, con le
risposte del computer in inglese e lette da una sintesi vocale? Oltretutto si
erano dimenticati di mettere i file nascosti di sistema nel mio hard disk e
sono stato fermo quasi un mese perché non capivo il motivo per il quale il
computer non si caricava dal disco fisso ma solo da dischetto. Era anche
venuto un programmatore che, invece di mettermi a posto il computer, aveva
fatto solo una gran confusione (non fidarti mai degli esperti, se vuoi imparare qualche cosa devi sbatterci il naso). E del resto anche al giorno d'oggi i
programmatori non sono molto cambiati; l'anno scorso è venuta a casa mia una
programmatrice vedente, non sapeva che cosa fosse un interprete dei comandi.
Poi, grazie ad un amico, ho messo a posto il tutto, ho cominciato ad imparare
il sistema operativo e anche le altre cose; da notare che ho cominciato soprattutto imparando gli argomenti tecnici del computer (vedi la partizione
degli hard disk). Quei ciechi che oggi nonostante l'help in linea, nonostante ci
siano molti più non vedenti ai quali chiedere aiuto, nonostante ci siano più
normodotati ad avere il computer ai quali chiedere informazioni, dicevo quei
ciechi che continuano a non imparare niente sinceramente mi lasciano perplesso! Nel mio paese nel 1988 ad avere il computer erano veramente poche persone,
forse due o tre. Più tardi ho chiesto un aiuto all'unione italiana ciechi che
me l'ha rifiutato. Un mio amico vedente che ha sentito la telefonata si è
scandalizzato, sono queste le figure che le associazioni per ciechi fanno nei
confronti dei vedenti! Da notare che non era la prima volta che chiedevo aiuto
all'unione, e poi si domandano perché si iscrivono sempre meno persone! Per
molti ciechi poi, io ero uno scemo perché, a loro giudizio, mi occupavo di
cose che non servono a niente. Oggi quei ciechi passano un sacco di ore davanti al computer, chissà se si ricordano quando dicevano che loro non l'avrebbero mai comprato! Tornando agli aiuti, devo dire che anche il radio club ciechi
d'Italia non mi è certo stato d'aiuto. Non ho mai frequentato corsi d'informatica di nessuna associazione e di nessun gruppo e non me ne pento. passiamo
così agli anni novanta quando ad un certo punto, dopo aver imparato diverse
cose, il computer cominciava a non darmi più quello che mi sarei aspettato.
Sentivo l'esigenza di qualche cosa di diverso, anzi, sentivo l'esigenza d'usare il computer per fare quello che mi ero prefissato di fare prima dell'acquisto. E' vero, scrivevo qualche lettera (anche alla ragazza), copiavo dischetti, consultavo il televideo, memorizzavo qualche indirizzo, catalogavo i
miei programmi ma......... Era troppo poco. E così ho acquistato la riga
braille e le cose sono cambiate come dal giorno alla notte. Con un continuo
crescendo ho cominciato a fare con il computer tutte quelle cose che prima,
quando avevo solo la sintesi, continuavo a fare con macchinetta e punteruolo o
al limite con la dattilobraille. Infatti, mi chiedevo se l'acquisto del computer era stata una cosa molto utile o se fosse solo un passatempo (facevo molti
giochi). Comunque con la riga braille mi sono messo a catalogare dischi,
cassette, componenti elettrici ed elettronici, a leggere libri (prima lo
facevo di rado), a scrivere musica in braille ed in nero, a scrivere molti più
testi (con l'impaginazione giusta). Quando sono andato a rivedermi le cose che
avevo scritto nel periodo in cui avevo solo la sintesi, sono rimasto meravigliato per il modo squallido in cui erano scritte, che figura con la ragazza!
Forse qualcuno dirà che anche adesso scrivo male, certo forse è così, ma non
tanto come quando avevo solo la sintesi. Forse qualcuno starà anche dicendo
che lui, tutte le cose annunciate prima, le fa con la sintesi. Questo è vero.
Tuttavia bisogna dire che, una volta fatto il tuo catalogo dei dischi o di
altri oggetti, con la sintesi sarà poi più difficile consultarne i dati, ed è
proprio questa difficoltà di consultazione che mi tratteneva dal fare certe
cose quando avevo solo la sintesi. Adesso prendo molti appunti che prima,
nonostante avessi il computer, continuavo a prendere con il punteruolo! A
conferma della mia tesi puoi notare che molti non vedenti che hanno solo la
sintesi, usano il computer solo per copiare dischi, cambiano programma ogni
settimana (chissà come fanno a mettere dentro tutti gli indirizzi memorizzati
nelle nuove rubriche). Gia! Se almeno fossero furbi nel provare programmi che
possono avere una conversione tra loro!!!!!!!!!!!! Valli a capire questi orbi!
Sempre a conferma della mia tesi, puoi notare che chi corregge i libri acquisiti con lo scanner tramite la sintesi vocale, nella maggioranza dei casi lo
fa in maniera poco perfetta. Le punteggiature a volte non ci sono, mancano gli
accenti perché tanto la sintesi legge la stessa parola anche quando l'accento
non c'è e così via. Ma poi c'è anche chi con la sintesi riesce a programmare
ed alcuni lo fanno anche bene. Un esempio di programma fatto male, nel senso
che è difettoso a causa dell'uso della sintesi, è quello dei codici postali di
Angelo Coppola; mi riferisco alla versione del 92. Pur avendo il massimo
rispetto per il lavoro altrui, è evidente che se usi tale programma con la
riga braille, o peggio con una persona vedente, sarà praticamente inutilizzabile. Infatti, oltre ad avere un'impaginazione dei menu veramente squallida
(ma tanto la sintesi parla ugualmente), l'output dei dati scorre via sullo
schermo tanto infretta che se usi la riga braille non lo leggi e non lo legge
nemmeno il vedente sul monitor che ha lo stesso effetto che si ottiene leggendo un file lungo con il comando type del dos. Nota: puoi ovviare questo
problema usando il comando type di ndos seguito dall'opzione /p, ovviamente
solo a livello dell'interprete dei comandi di ndos, non dentro i programmi.
Chi invece fa programmi con l'impaginazione giusta nonostante usi la sintesi,
è Volpato e Artico, ma queste persone un tempo avevano la vista e molto probabilmente quando programmano si immaginano anche un po' le scritte e i colori
sullo schermo. Forse starai dicendo: "ma insomma, come la pensi"? Penso che
per chi ha una buona conoscenza del braille (soprattutto chi lo ha imparato da
piccolo) non ci sia sintesi vocale che tenga; un conto è una lettura personalizzata (come un libro) ed un altro è una lettura meccanica; non c'è voce che
tenga, alla voce della sintesi ci si abitua ma rimane il fatto che si tratta
sempre di un testo "parlato". E' un po' come quando leggi un libro registrato,
magari è letto anche bene ma non ci sono paragoni con una lettura personalizzata. Se poi passiamo alla lettura di dati, nomi stranieri, informazioni
tecniche, informazioni matematiche, sigle eccetera, la lettura personalizzata
con il braille è certamente l'ideale. Con il braille puoi fermarti, riflettere, leggere più velocemente a seconda del punto in cui ti trovi, ascoltare la
radio quando lavori con il computer, parlare al telefono e contemporaneamente
leggerti dei dati sul computer (chi è dall'altra parte del filo di certo non
può sapere che sei un orbo); Nota: non mi vergogno di dire d'essere cieco, ma
è certamente rompente per chi ti ascolta sentire sempre una voce che parla
assieme a te; inoltre non è vero, come dice qualche cieco, che con la riga
braille ci si mette di più ad usare il computer. Io, che quando uso la sintesi
ho sempre il dito sul tasto per zittirla, quando uso la riga braille sono
notevolmente più veloce; questo non succede all'inizio, accade dopo, quando
hai imparato che dopo cinque invii o dopo tre spostamenti di freccia arrivi a
quel menu o a quella opzione, inoltre dopo qualche tempo si impara a riconoscere le scritte senza leggerle per intero ma semplicemente dalla quantità o
dalla forma sommaria dei puntini sulla riga; addirittura si impara a riconoscere se si è entrati nel menu giusto dal rumore dei puntini che sarà ovviamente più forte quando le scritte necessitano di più cellette. Non è nemmeno
da sottovalutare che si ha sempre sotto controllo il punto in cui ti trovi,
cioè se vi è una rientranza del testo, dov'è il cursore eccetera senza dover
digitare dei comandi come avviene con la sintesi vocale. Poi, ricercare una
frase è molto più facile, se ad esempio supponi che il testo cercato sia dopo
la terza ricorrenza di quella frase, basterà che tu ascolti il beep del programma doc per tre volte facendo la ricerca in rapida sequenza senza sentirti
quella schifosa che ti legge sempre dall'inizio dello schermo o comunque
sempre la frase cercata. Con la sintesi, anche se la zittisci sempre, ti ci va
molto più tempo perché quella parla e ti dice informazioni che ormai non ti
interessano più. Poi, con la riga braille si imparano più facilmente i menu.
La mia esperienza, per quanto piccola, mi porta a dire che spesso i ciechi che
usano la sintesi non comprendono bene i menu dei programmi. Questo succede
perché si fidano "ciecamente" di ciò che dice la sintesi, non è detto che la
sintesi ti legga effettivamente le scritte sullo schermo nell'ordine in cui
sono poste. Per non parlare dell'audiologic che attacca il fine riga con
l'inizio dell'altra; un non vedente un giorno credeva d'avere il virus, ascoltava la sintesi ma in realtà si trattava solo di interpretare le scritte con
gli spazi necessari. E' per questa ragione che non mi stancherò mai di dire
che per chi usa solo la sintesi è indispensabile imparare i comandi di esplorazione dello schermo (vedi finestre, scritte evidenziate e via di seguito).
Per chi non sa il braille o comunque lo sa poco, è ovvio che la sintesi rimane
l'unica soluzione; è altrettanto ovvio che per queste persone leggere il
braille costituisce un'ulteriore difficoltà e quindi la sintesi per loro è il
toccasana. Tuttavia, credo che chi ha perso la vista in età adulta e magari
prima leggeva varie cose, forse si accorgerà di quanto poco personale sia una
lettura con la sintesi. Per terminare dico che non può esserci una soluzione
univoca, come spesso accade le cose sono un po' soggettive. A volte io uso la
riga e la sintesi contemporaneamente; la difon2 ed il notex40 hanno la particolarità di occupare poca memoria e di essere collegate entrambe alla porta
seriale; in questo modo mi rimangono le parallele libere per stampare o per lo
zip100. Usando la porta seriale 1 e la 4, gli interrupt non si danno fastidio.
A dire il vero non si danno fastidio nemmeno usando la 1 e la due dato che le
porte seriali hanno gli stessi interrupt nellordine: 1-3 2-4. E per quanto
riguarda windows, credo che se non l'ho ancora imparato molto sia proprio
perché, per il momento, possiedo solo il programma per la sintesi. Che schifo
quando ti dice: "finestra di dialogo, pulsante default, e altre informazioni
che alla fine ti fanno perdere il senso dell'informazione che ti interessa. Il
mio rammarico è che in certi ambienti si sputino sentenze le quali sono o del
tutto a favore della barra o del tutto a favore della sintesi. Un'altro dispiacere è quello che i programmi per le righe braille vengono poco curati; il
notex40 non ha più avuto aggiornamenti dal 1993 (l'ultimo aggiornamento era
poca cosa rispetto a quello del 92). Questo succede nonostante costino molto
più della sintesi. Certo, nel frattempo hanno sviluppato altri programmi per
altre righe, hanno fatto vari aggiornamenti per esse ma non mi sembra giusto
abbandonare completamente i clienti che hanno speso un sacco di soldi. Ma
siamo sempre alle solite, i ciechi hanno paura di dire certe cose. Poi c'è chi
si improvvisa "il santone dell'informatica per i ciechi" e lui, che ci vede
dieci decimi, ti dice che è meglio la sintesi.
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