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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Nota del 2015: in origine questo numero aveva un articolo in più.
Indice
Quando un gioco non funziona
Nota del 2015: testo modificato rispetto all'originale.
Si raccomanda di leggere certe parti di questo file con la sintesi complessa
per avere un riscontro esatto di quanto scritto.
I giochi per pc che il non vedente può fare con facilità sono quelli in
formato testo; si tratta, per la maggioranza, di giochi costruiti negli anni
80 e nei primi anni 90; poi sono diventati sempre più grafici, sempre più
sotto windows ed allora......
Capita che qualcuno dica che un gioco non funziona ed allora vediamo insieme
quali potrebbero essere i motivi. Di giochi per pc ne ho una grande esperienza
visto che, quasi tutti quelli che girano tra i non vedenti, sono passati tra
le mie mani.
Quando un gioco non funziona la prima cosa da fare è quella di provare a
digitare le risposte con le lettere maiuscole; basta mettere le maiuscole in
modo permanente con la tua tastiera! Uno di questi giochi è il quiz oppure
altri in formato .bas.
Un secondo problema potrebbe derivare dalla compilazione. Molti giochi,
originariamente, erano in basic con files allo stato sorgente e cioè con
estensione .bas. Questi files si possono compilare in .exe e quindi diventeranno degli eseguibili che, ovviamente, non avranno bisogno dell'interprete
basic per funzionare. Durante la compilazione vi possono essere degli errori
per i motivi che seguono. Gli interpreti Basic non sono tutti uguali, si va
dal Basic o Basica dell'Ibm, al Gwbasic della Olivetti e Microsoft; di questi
interpreti Basic esistono varie versioni. Negli anni passati, assieme al Dos
veniva dato uno di questi interpreti Basic che, ovviamente, era diverso come
versione a seconda della versione Dos a cui si riferiva. Nota importante: il
numero delle versioni di Basic e Gwbasic non corrispondono a quello del sistema operativo preso in esame. Oggi, nei sistemi operativi, al posto di tali
interpreti troviamo il Qbasic. Quando andiamo a compilare il nostro file .bas
dobbiamo fare i conti con:
1: la versione di basic con la quale il programma è stato scritto,
2: se la versione del nostro compilatore è idonea,
3: se abbiamo messaggi di errore durante la compilazione.
Ovviamente, se abbiamo dei messaggi di errore, il programma non funzionerà
oppure non girerà correttamente. Trattandosi di un gioco dalle mille mosse a
volte è difficile individuare l'errore se non siamo stati noi a compilare il
file.
Nota: se compili un .bas con un compilatore adatto per Qbasic, avrai la
spiacevole sorpresa che il gioco non passerà più da bios e quindi dovrai
sempre andare in controllo (o esplora) per leggere le schermate con la sintesi
vocale; è possibile evitare in qualche maniera questo inconveniente ma per
fare ciò bisogna modificare il listato del programma e questo richiede un
minimo d'esperienza di programmazione. Fai anche attenzione al fatto che se
non inserisci una determinata opzione durante la compilazione, l'eseguibile
avrà bisogno di un altro file per girare che potrebbe essere il file
brun30.exe o basrun20.exe eccetera.
Un'altra cosa da tenere in considerazione è che prima di compilare un .bas
questo deve essere stato salvato in ascii, in caso contrario la compilazione
non avrà luogo. Per verificare ciò basta leggere il file .bas il quale dovrà
contenere i numeri di righe di programmazione che, molto spesso, sono numerate
di dieci in dieci come nell'esempio che segue:
10 print"questa è una prova
20 beep
30 print"ciao
Se il computer ti legge cose strane allora dovrai salvare il file in ascii
usando l'interprete Basic come spiegato di seguito. Nota: se il gioco è vecchio usa un interprete Basic della sua età. Nel prossimo esempio useremo
l'interprete Gwbasic. Esempio:
digita:
gwbasic
appare la schermata di introduzione dell'interprete basic, quindi digita:
load"nomefile
non serve l'estensione .bas che è il default; se tutto va bene avrai la risposta ok. Al posto di digitare load" puoi abbreviare l'istruzione premendo il
tasto funzione f3 seguito dal nome del file.
adesso il gioco si trova in memoria del pc e lo salveremo in ascii con nome
diverso dall'originale come segue:
save"nomefile",a
Puoi abbreviare l'istruzione save" con il tasto funzione f4 ma ricordati di
chiudere le virgolette dopo il nome seguite dall'opzione ,a
Nota: se salvi un file con ,p esso sarà protetto e non potrai più modificarne il listato; anche per il salvataggio non serve l'estensione al file che,
come per il caricamento, può essere preceduto da un eventuale percorso.
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Un corso sui transistor
Nel 1989, Walter Horn, ha scritto un libro dal titolo: "il transistor e le
sue applicazioni". Questo libro è stato registrato su cassetta dal servizio
del libro parlato di Feltre; è stato anche messo su dischetto dal radio club
ciechi d'Italia ma.... Nel caso del dischetto sono stati persi dei pezzi e non
so se poi sono stati recuperati o meno, fammi sapere notizie se ne hai! Nel
caso delle cassette, che io possiedo, la prima parte del libro è stata registrata a rovescio nel senso che comincia con l'ultimo capitolo di quella parte
e termina con la premessa. Cose da pazzi! Nota: il libro, originariamente, era
un unico volume, non si sa bene il perchè sia stato diviso. In ogni caso io lo
sto mettendo su nastro a quattro piste (naturalmente cominciando dalla premessa) e quindi, quando sarà terminato cederò volentieri questo mio lavoro a chi
me ne farà richiesta anche su due piste. Mi basterà il numero di cassette
bianche occorrenti che, attualmente, non so quante siano. Lascio a te ogni
considerazione sul poco rispetto del lavoro svolto da chi, come Walter, oltre
ad avere problemi di vista ha anche altre immobilità. Non voglio fare del
pietismo, desidero solo rispetto per chi lavora, soprattutto quando questo
lavoro costa maggior sacrificio per una maggiore difficoltà operativa.
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Due parole su Windows
Da ciò che sto vedendo e da quello che mi si dice in giro, allo stato attuale il Windows per i non vedenti rappresenta ancora qualche problema. Agli
inizzi degli anni novanta io sostenevo che bisognava cominciare a sperimentare
programmi adatti a far leggere windows tramite la sintesi vocale. Come sempre
sono stato considerato uno scemo ed allora.....
Poi qualcuno ha cominciato a ricredersi ma ormai era troppo tardi. Oggi
cominciamo a malapena ad usare il windows 3.1 o 3.11; il 95 dicono che si
possa usare ma non conosco nessuno che lo fa. La Tiflosystem doveva mettere in
commercio un programma per Windows 95 qualche mese fa. Forse ci sarà tra non
Anche la Subvision dovrebbe avere un programma del genere. Ho chiesto
un catalogo ma non me l'hanno mai inviato. Inoltre, si dice che anche Outspoken abbia l'aggiornamento per windows 95 ma... Come ripeto non conosco nessuno
che lo usi ed allora, per il momento, non ne parlo. Quali sono i problemi
comuni a tutti i programmi per la lettura di windows da parte di chi non vede?
Il sistema windows non usa i codici ascii; in tale ambiente ogni scritta o
disegno viene rappresentata sullo schermo lavorando direttamente sui pixel
grafici. Questo stato di cose fa sì che per la comunicazione tra pc ed utente
non si usino solo le scritte alfanumeriche ma anche, per non dire soprattutto,
dei disegni. Ad esempio quando Outspoken ti dice "orologio" nella finestra
degli accessori di windows, sullo schermo non vi è scritta la parola "orologio" ma vi è il disegno dell'oggetto in questione. Outspoken, come del resto
tutti gli altri programmi che io conosco, per pronunciare la parola "orologio"
usa un dizionario nel quale è stata introdotta quella determinata parola associata a quel disegno. Anche se è possibile usare dizionari diversi ed ampiarli
a piacere, rimane pur sempre un problema.
Lanciando un programma i cui disegni non siano presenti sul dizionario,
Outspoken ti dirà solo simbolo 1 simbolo 2 eccetera. Da notare che questi
simboli non saranno necessariamente sempre nello stesso ordine e quindi, in
sessioni di lavoro diverse, potremmo avere che il simbolo 1 diventi il 2 o
viceversa. Outspoken li numera a mano a mano che li incontra e niente più! Per
risolvere il problema avremo sempre bisogno di un vedente che, vedendo il
disegno, lo inserisca nel dizionario con un termine apropriato. Speriamo in
qualcosa di meglio in futuro! Un altro buco di outspoken è rappresentato
dall'impossibilità di usare il tastierino numerico per digitare i codici ascii
desiderati. Se stiamo scrivendo un testo e ci serve un segno che non esiste
sulla nostra tastiera, non lo potremmo fare perchè tutti i numeri del tastierino numerico sono stati adibiti a mouse. Mi si dice che un buon programma sia
il Windots distribuito dal tiflotecnico. Peccato che costi quattro milioni come
specificato nel file offerte.txt (.zip se compresso) presente nella banca dati
di bologna dell'unione italiana ciechi. Alla faccia delle offerte!
Nota del 2015: quando nel 1999 ho acquistato
la barra braille mb408l, assieme ad essa regalavano anche Windots. Ti credo che lo regalavano, con Windows 3.1 valeva poco, con Windows 98 faceva schifo! A pagarlo 50 mila lire o al massimo, ma proprio al massimo, cento mila lire sarebbe stato più che sufficiente, altro che quattro milioni!
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Il Command non mi piace, uso Ndos
Notadel 2015: titolo ampliato rispetto all'originale.
Ormai da alcuni anni in uno dei miei computer non uso più l'interprete dei
comandi command.com; al suo posto uso il file ndos.com presente nelle Norton
utility 8.0 da me acquistate anni fa. Da notare che il negozio compumania
pubblicizzato dall'unione italiana ciechi di Padova voleva darmi la versione 6
quando vi era già la 8. Naturalmente non ho acquistato niente da compumania e
me ne sono andato! Con ndos è possibile continuare ad usare i normali comandi
che si usano con il command; alcuni di essi hanno delle opzioni in più, poi ve
ne sono di nuovi. La caratteristica principale di questo interprete dei comandi è quella d'avere un sacco di comandi interni; questi, oltre ad essere più
veloci di quelli costituiti da files, non occupano spazio su disco; inoltre,
contrariamente al Command, Ndos dispone dell'help con il tasto f1 anche se i
comandi sono interni.
Puoi usare Ndos sia come shell primaria che secondaria senza cambiare la
configurazione del pc; dispone del comando attrib in modalità interna, puoi
avere la storia dei comandi come nel db3 o db4 e quindi puoi dare o modificare
un comando che hai già dato semplicemente spostandoti con le frecce. Puoi
anche associare dei files ad un programma eseguibile; ad esempio puoi decidere
che quando digiti il nome di un file la cui estensione sia .ws, automaticamente parta Wordstar. Esattamente come in Windows! Puoi creare degli alias per
raggruppare dei comandi, ne risultano dei batch velocissimi. Puoi anche associare dei tasti ad un determinato comando. Puoi anche mettere una descrizione
per ogni file che verrà visualizzata con la dir, come in Windows! Puoi mettere
più di un comando in una sola riga e.....
Insomma, se vuoi sapere tutte le caratteristiche, leggiti il file ndos.doc.
L'unico buco è che, con la sintesi vocale, quando fai una dir e stai lì ad
ascoltarti la pappardella della sintesi, questa, grazie al cielo, salta qualche file anche se, andando in controllo, te li trovi tutti sullo schermo. Per
me questo non è un problema sia perchè uso molto la riga braille e sia perchè
non ascolto mai una dir con la sintesi! Dopo aver dato il comando vado sempre
in controllo e leggo solo ciò che mi interessa.
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Virus e zip 100 Iomega
Se hai lo zip 100 della Iomega e l'antivirus della Mcafee non ti funziona,
non disperare. Se guardi bene l'help potrai notare che, con l'opzione /nodda
puoi risolvere il problema. Se hai lo zip 100 che corrisponde al drive D
digita:
scan d: /nodda
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Una considerazione molto amara
Ormai da tempo lo pensavo e sempre più ne ho la conferma. Quando qualcuno,
come il sottoscritto, non si iscrive all'unione italiana ciechi e, peggio, non
ne condivide l'operato, viene bollato e non gli si rivolge nemmeno la parola.
Non sono preoccupato per il mancato dialogo in sé; se una persona non riesce
ad avere dei rapporti umani con chi ha delle idee diverse dalle sue vuol dire
che questo individuo ha bisogno di un supporto psicologico atto a superare le
difficoltà inconsce che lo disturbano. Non sono uno psicologo e quindi non
posso dare nessun aiuto in tal senso! Tuttavia, ciò che mi preoccupa maggiormente è il fatto che con tali disguidi i non vedenti non possono lavorare per
il bene comune. Sarebbe ora che si riuscisse a lavorare senza badare se uno è
o non è iscritto ad una associazione per ciechi, sarebbe ora che ognuno di noi
facesse qualche cosa per gli altri non vedenti, magari poco ma che lo facesse
senza aspettare le associazioni. Ci sono persone che lavorano in silenzio ma
che lo fanno veramente, senza la pubblicità di convegni e altre puttanate;
forse dirai che fanno poco. D'accordo, meglio poco che niente e se anche tu
farai quel poco mettendo a disposizione degli altri le tue capacità senza
chiuderti nei meandri delle associazioni per ciechi, allora le cose andranno
molto meglio. Chiudersi in un ghetto non serve anche quando questo è ben
protetto, riscaldato, fiorito e così via. Se ci pensi, molti dei vantaggi che
oggi hai, non dipendono dai migliardi che ogni anno le associazioni ricevono
ma, quasi esclusivamente, dall'opera instancabile di certe persone che lavorano gratuitamente anche se poi i meriti vanno a chi non li merita. Pensa ai
libri in formato elettronico fatti dai carcerati, pensa alle dispense di
musica e computer, di programmi in generale di Paolo Giacomoni, pensa ai
programmi di Volpato, di Artico e di tanti altri, pensa agli obbiettori di
coscienza, pensa ai volontari dell'univoc, rifletti sul fatto che lo scanner
presente alla sezione dell'unione di Padova è stato regalato (vedi onde corte
di qualche anno fa), pensa ai contributi della cassa di risparmio, prova a
chiedere con quali soldi è stata acquistata la stampante braille della sezione
dell'unione di Modena; bisogna ammettere che la sezione di Modena dell'unione
italiana ciechi è una tra le poche che lavorano, al suo interno vi sono persone, anche non vedenti, che operano per il bene comune; peccato che sia solo
un'eccezione! Quello che però voglio dirti è che per la maggior parte le cose
vengono fatte senza spendere una lira dalle associazioni le quali poi raccolgono sia il lavoro che i meriti di ciò che non hanno fatto. Una bella ingiustizia che non smetterò mai di urlare ai quattro venti! Ti lascio a meditare.
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