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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Nota
In origine questo numero l'avevo posto in un file exe tramite un programma
che convertiva da txt ad exe e viceversa e forse il lavoro è
stato fatto addirittura con un 386.
Titoli non azzeccati al 100% e in origine erano senza chiavi di ricerca. Vista la brevità, non sono stato lì a indicizzare
anche i sottoparagrafi che comunque sono
contrassegnati dall'intestazione 3.
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Musica e computer
Ormai tutte le tastiere musicali di un certo livello sono provviste di drive e
di conseguenza di dischetto. Vengono usati dischetti da tre pollici uguali a
quelli che con il sistema operativo si formattano a 720 kb (quindi sono senza
foro sul lato destro). Tuttavia non sempre la formattazione è uguale a quella
del dos. Alcune tastiere formattano i dischi con un loro standard che io non
conosco e che comunque non può essere letto da un computer, altre invece, come
la Korg i4s, formattano i dischetti a 720 (o meglio 730) kb e quindi è indifferente formattare i dischetti col computer o la tastiera.
Formato dei file
Non li conosco tutti ma anche qui ci sono dei formati poco standard come
quello delle vecchie Jamaha che io non conosco. Troviamo poi i formati .rol
adatti ad essere letti da una tastiera Roland. Vi è poi il midi file standard
diviso in tre categorie dette formato midi ccosì suddivise:
Formato 0, formato 1 e formato 2.
Per il momento non ho ancora approfondito tali differenze e quindi non ne
parlo.
Il sequencer
Chi usa le tastiere sa bene che cosa sia il sequencer. Lo si potrebbe paragonare ad un registratore multitraccia solo che qui, al posto delle informazioni
sonore, vengono registrate delle informazioni numeriche le quali corrisponderanno poi a una nota, ad un timbro, alla dinamica, al volume eccetera dei vari
suoni registrati.
Possiamo registrare le nostre informazioni su queste tracce semplicemente
suonando la nostra tastiera in diversi modi che qui non approfondisco.
Una delle caratteristiche del sequencer è il numero di tracce disponibili, ad
esempio 8 o 16; il sequencer può essere incorporato nella tastiera oppure può
essere una scatola esterna ad essa collegata via midi. Inoltre, sempre con il
collegamento midi, possiamo usare il nostro computer come se fosse un sequencer. A tale scopo occorre inserire una scheda nel nostro computer dotata di
prese midi; bisogna anche usare un programma che permetta al computer di
funzionare come un sequencer. Per chi non vede è necessario cercare dei programmi per sequencer in modo testo. Il programma per sequencer potrebbe generare vari formati di files e quindi sarà necessario scegliere il formato
compatibile con la nostra tastiera.
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Notizie informatiche
Dai discorsi che si sentono in giro, si può comprendere che molto spesso viene
fatta confusione tra un programma di editor e uno di word processor. Non mi
dilungherò su questi due termini. Mi limiterò solo ad illustrare le due differenze principali esistenti tra questi due programmi.
Editor
L'editor è un programma adatto ad elaborare files di modesta mole. Se si
scrive un testo con tale tipo di programma è necessario inserire manualmente i
ritorni a capo che, generalmente, si fanno con il tasto invio. Se non si
procede a tale operazione avremo poi un testo con righe molto lunghe e una
impaginazione orribile. Con la sintesi vocale ciò non ha molta importanza ma
per chi vede o per chi usa la riga braille è necessario avere un'impaginazione
decente. Inoltre se dovessimo elaborare il nostro testo con un word processor
incontreremo certamente dei problemi dovuti alle righe troppo lunghe. Ed
ancora: se andiamo a stampare il testo noteremo che la sillabazione e l'impaginazione sono orribili.
Il word processor
Con il word processor non dobbiamo preoccuparci d'andare a capo. Non dobbiamo
nemmeno preoccuparci della marginazione del testo per la nostra stampante. Se
abbiamo scelto correttamente la stampante da usare, cosa che si ottiene tramite un apposito menu del nostro word processor, per default la marginazione è
già impostata correttamente. Tuttavia se la vogliamo cambiare lo possiamo fare
con determinati comandi e sarà possibile che le nostre impostazioni siano
valide solo per una sessione di lavoro o per tutte le sessioni di lavoro
successive all'impostazione.
Esempi.
Un'esempio classico di editor lo troviamo nel dos. Si parte dal vecchio edlin
presente solo fino alla versione 5.0 di msdos; Troviamo poi l'edit che oggi
viene correntemente usato anche se lo si può già trovare nei dos olivetti
abbastanza vecchi. In ogni caso oggi è stato migliorato. La digital research
per il suo dr dos usa il programma denominato editor.
Un classico word processor è invece il wordstar, il word, il word perfect
eccetera.
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Generare dei suoni con il computer
Esistono vari modi per far suonare il nostro computer. Il suono che riusciremo
a ricavare dall'altoparlante sarà più o meno di buona qualità a seconda
dell'altoparlante presente nel nostro computer e dipenderà anche dal volume
impostato. I computer olivetti hanno generalmente altoparlanti molto piccoli e
di scarso volume sonoro. Più che di altoparlanti si tratta di un cicalino
buzzer). Altri computer hanno altoparlanti di modeste
dimensioni (vedi gli Epson) che danno un suono come una radiolina di buona
qualità. Il volume può essere impostato dal setup della macchina oppure, in
quelli vecchi, con un'apposita manopola. Esistono inoltre computer con altoparlanti a volume fisso.
In giro vi sono diversi programmi per generare i suoni. Si va da quelli molto
semplici di pubblico dominio fino a quelli protetti da copywrite.
Un'esempio lo possiamo trovare nelle norton utility; l'interprete dei comandi
delle norton, denominato ndos, contiene molti comandi interni (per il significato di comando interno si vedano le istruzioni del sistema operativo). Tra
questi comandi interni troviamo la funzione beep la quale genera un suono
nell'altoparlante del computer. Se tale comando viene fatto seguire da un
numero di frequenza e dal numero di durata del suono avremo una determinata
nota con una determinata durata. Tutte le frequenze delle note si trovano
nella documentazione dell'interprete dei comandi nel file ndos.doc.
In basic vi sono tre modi per generare suoni; il più semplice è quello di dare
l'istruzione beep che però genera un suono a frequenza fissa e di durata
invariata. Analogo al comando beep del norton utility troviamo l'istruzione
sound che dovrà essere seguita da un numero corrispondente alla frequenza e da
un secondo numero corrispondente alla durata del suono separati da una virgola.
Il terzo modo per generare i suoni in basic consiste nell'usare l'istruzione
play la quale usa la denominazione delle note nel modo inglese presente in
molti dischi di musica classica come esposto nella seguente tabella:
c=do
d=re
e=mi
f=fa
g=sol
a=la
b=si
la nota, o gruppo di note, dovrà essere preceduta dalle virgolette come nel
seguente esempio:
play"cdefg
che significa:
suono do re mi fa sol.
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