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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Scheda audio Nilox 10nxad0501001, dal dos a windows 7
In generale
Quello riportato nel titolo è il codice interno del componente che viene usato
da molti siti ma la scheda è anche chiamata cmi8738 forse in riferimento al
chipset. E' ancora in vendita e, ad eccezione di Windows 8 (con cui comunque
sarebbe utile fare una prova) e di windows 95 in cui non escludo possa funzionare, praticamente la si può usare con tutti i sistemi Microsoft e cioè dal
dos a windows 7. Necessita di uno slot pci libero presente su un pentium III o
superiore e la puoi acquistare per poco più di 10 euro. Supporta il sistema di
altoparlanti 5.1, la frequenza di campionamento di 48 khz e la conversione in
digitale a 16 bit. I driver supportati, di cui purtroppo non capisco molto
perché mi sono sempre limitato ad installare quelli presenti nel cd delle
varie schede audio senza approfondire l'argomento, sono:
windows sound, direct sound system, sound blaster, sound blaster pro, sound blaster 16 emulation, adlib, pc98.
Può essere utilizzata per sonorizzare un vecchio computer privo di scheda
audio, ad esempio un pentium III con scheda madre asus, oppure quando la
scheda audio integrata del computer non funziona a dovere. Il sito
www.nilox.it
e anche
www.monclick.it
dicono che in dotazione non c'è il software ma non è vero. Nella confezione
trovi un cd da 8 cm in cui, oltre a due programmi dimostrativi che a quanto
pare sono solo giochi e che con uno dei quali, se sei non vedente, ti puoi solo
divertire a sentire l'elicottero in loop ma in varie situazioni che possono
essere scelte anche da un utente che usa la sintesi, oltre a questi giochi ci
sono i driver per i vari sistemi operativi ad eccezione del dos per il quale
bisogna ricorrere al sito della Nilox. Windows 3.1 l'ho letto da qualche
parte, forse nel sito della Nilox, ma nel cd non c'è una cartella per tale
sistema. Il sito e la confezione della scheda parlano di un manuale che non
trovo da nessuna parte. Ho provato la scheda con il dos, windows 98 ed xp
notando che la ditta ha fatto un po' di confusione con il software e che ci
sono delle differenze tra il cd in dotazione e i programmi per i diversi
sistemi operativi scaricati dal sito.
Connettori
Dopo la porta midi/joystick trovi:
verde=uscita altoparlanti 2.1 e cuffie,
rosso=ingresso linea,
rosa=microfono,
due jack celesti=4.1 e 5.1 (non essendo stato capace di attivarli, spero che
l'ordine con cui li ho scritti sia giusto).
Da notare che il colore verde e rosa sono gli stessi adottati nella scheda
audio integrata nella Gigabyte GA-P55A-UD3 la quale però per l'ingresso linea
usa il blu. Vicino ai jack ci sono scritte adatte a chi ci vede molto bene.
Sulla parte interna della scheda vi è il connettore per l'ingresso cd di tipo
assai vecchio che in xp non serve.
Come scaricare il software da internet e installare la scheda in dos
Visto che la scheda è sound blaster compatibile, il mio obbiettivo era quello
di verificare la possibilità di far parlare un computer con la vecchia sintesi
audiologic per dos che può essere utile soprattutto a chi non ha una barra
braille funzionante in tale ambiente ed ha la necessità di caricare il computer con quel sistema. Potrebbe anche essere bello rifare i vecchi giochi testuali degli anni '80 e primi anni '90 per rivivere quelle emozioni. L'unica
ragione per cui ho provato la scheda in windows 98 è che pensavo che all'interno di tale installazione ci fosse anche il dos ma in realtà per il dos
l'installazione fatta dal cd in dotazione ti prende in giro mettendo delle cartelle vuote. Quindi vediamo come fare a
scaricare questo e gli altri programmi andando al link:
http://www.nilox.com/it/supporto/download.aspx
Se sei non vedente e usi Jaws, con la c vai alla casella combinata Reparto e
seleziona Componenti pc. Nella casella Categoria seleziona schede audio mentre
nella casella Prodotto seleziona pci-aud6 che significa schede audio con
uscita per 6 altoparlanti, ossia il 5.1, poi clicca sul pulsante Cerca. Appare
una pagina in cui è possibile scaricare i file per i diversi sistemi operativi. I file per windows 98, windows nt e windows 2000 sono identici e contengono anche il programma per dos e quindi se ti serve il programma per questi
sistemi operativi naturalmente ne scaricherai uno solo. Ma sarà proprio vero
che il file per windows 98 e dos funziona su nt e 2000? Non è che si sono
sbagliati con windows millennium? Comunque i driver per windows xp, Vista e
windows 7 sono su altri tre file. Come dicevo, il file per windows 98 scaricato da internet contiene anche la cartella dos e quindi una volta scompattato
basta andare in quella cartella e dare invio su install. Lasciando tutto per
default, i file per dos verranno scompattati nella directory pciaud. Mette tre
righe in autoexec.bat di cui una è la variabile d'ambiente, una chiama il
programma per attivare l'audio e l'altra il mixer. A quel punto il programma
dos per sintesi Audiologic si carica regolarmente ma continua a ripetere un
frammento di parola o di frase rendendone l'uso impossibile. Non ho provato
molto e chiedendo in giro, finora non ho trovato una soluzione. Però ti consiglio di fare una prova ugualmente perché non è detto che la scheda ed il
software si comportino allo stesso modo su tutti i pc. Certo è che nel pc in
cui ho provato la sintesi audiologic funziona regolarmente quando viene installata la sound blaster live della Creative.
Struttura del cd e installazione in windows 98
Se sei non vedente, visto che la sintesi non parla se la scheda audio non è
operativa, per installare il software della scheda devi avvalerti di una barra
braille oppure aver preventivamente installato nel sistema le casse usb con
scheda audio. a tale proposito è comodo il driver generico di wintricks che
una volta installato permette di collegarle al volo come se fossimo in xp
senza inserire il disco di windows 98.
Il cd in dotazione alla scheda contiene il software per quattro modelli ognuno
su una determinata cartella. Una volta entrati nella cartella nilox del cd,
troviamo quindi quattro sottocartelle ma bisogna tenere conto che il modello
vero e proprio è rappresentato dai caratteri posti dopo il segno di cancelletto presente nel nome della sottocartella. Quella che a noi interessa è la
prima che contiene altre sottocartelle per i diversi sistemi operativi e dei
file tra cui un setup.exe generico in italiano che permette di scegliere se
installare i driver, i programmi dimostrativi o entrambe le cose ma che in
windows 98 non è possibile adoperare perché al momento dell'installazione la
copia dei files si interrompe dopo un po' bloccando il computer. Sono sicuro
che il cd non è danneggiato perché si copia su disco fisso senza problemi e
perché il cd di un altro esemplare della stessa scheda si comporta alla stessa
maniera. Dopo aver inserito la scheda nel pc, quando all'avvio viene rilevato
il nuovo hardware il modo migliore per installare il programma in windows 98 è
quello di fargli cercare il miglior driver nel percorso dedicato a windows 98
del cd in dotazione oppure là dove abbiamo scompattato il file scaricato da
internet. Attenzione che ad un certo punto dell'installazione ha la necessità
di accedere al cd di windows 98. Così facendo il software viene posto solo
nella cartella
\windows\system
e relative sottocartelle e ne risulta un'installazione pulita. Al contrario,
se installiamo il software richiamando il file setup.exe presente nella cartella dedicata a windows 98 del cd oppure dalla cartella in cui abbiamo scompattato il file scaricato da internet, fa una brutta installazione perché in
radice del disco crea la cartella program files con relative sottocartelle tra
cui, nel caso del file scaricato da internet, una per windows millennium che
non c'entra. Durante l'installazione chiede il disco di windows 98 e sarà
necessario dargli il percorso del cd
\win98
in modo che possa prelevare dei files. stupidamente copia diversi file cab che
mette nella sottocartella in cui ha installato il software della Nilox. Cosa
se ne fa di file compressi? E visto che non inserisce nessun programma dimostrativo, secondo me il software messo in program files non serve a nulla e
quindi è meglio installare il programma nella prima modalità. In questo sistema operativo non ho fatto prove con la porta midi.
Installazione in xp, prove con il midi e conclusione
Come per il 98, per abilitare la scheda se sei non vedente devi avvalerti
della barra braille o delle casse usb in modo che la sintesi possa parlare.
Contrariamente a quanto avviene per la sound blaster live della Creative, il
service pack 1 di xp non trova driver da inserire per questa Nilox e sapendo
che spesso i service pack sono solo una proforma, penso avvenga lo stesso per
gli altri due con cui non ho provato e forse sarebbe stato un problema provare
a causa del computer obsoleto in cui mi trovavo. Per ragioni che vedremo, in
xp è bene usare il cd e non il software scaricato da internet. Contrariamente
al 98, la prima volta che si avvia il computer con la scheda inserita è bene
annullare la ricerca dei driver del nuovo hardware perché nel cd ne trova più
di uno e dovendo selezionare un percorso assai lungo, la cosa diventa macchinosa soprattutto per chi non vede che dovrà ripetutamente cliccare in cursore
Jaws o con i touch della barra braille sul simbolo Scorri a destra e controllare lo stato della finestra. E' indifferente partire dal setup generico
presente nella cartella del modello di scheda o da quello esistente nella
sottocartella dedicata ad xp e l'installazione non richiede spiegazioni. Il
software viene inserito regolarmente nella cartella programmi (e naturalmente
anche in altre cartelle di windows per ciò che riguarda i driver). Mette i
programmi dimostrativi come detto nell'introduzione, nel mixer di windows ci
sono due voci in più, aux e mono in, probabilmente perché il programma è per
più modelli di scheda. E' possibile accedere alle regolazioni della scheda
anche dal pannello di controllo dove però la finestra principale che permetterebbe di attivare la modalità degli altoparlanti 4.1 e 5.1 non è accessibile
con Jaws. Nelle altre finestre si lavora invece con calma sfruttando il cursore jaws anche se non ho provato proprio tutto e quindi non escludo che vi sia
qualche inaccessibilità. L'inaccessibilità della prima finestra mi pare però
un po' strana e bisognerebbe far guardare la cosa da un vedente... Andando in
Suoni e periferiche audio e e selezionando Audio al suo interno ci si accorge
che la porta midi non è stata attivata così come non è stato attivato il
joystick in Gestione periferiche nella sezione Controller audio, video e
giochi.
Nota: fisicamente il midi ed il joystick usano la stessa presa gestita in
maniera diversa dal software.
Guardando le regolazioni della scheda che si possono fare da pannello di
controllo mi pare che la porta midi/joystick non si possa attivare e quindi
per il midi bisogna usare un'interfaccia midi usb di cui in questo numero
trovi la descrizione di un modello Alesis. Peccato però che il sintetizzatore
interno della scheda sia il solito schifosissimo sint. sw microsoft gs wavetable usato anche nelle schede audio integrate nella scheda madre che ha una
latenza altissima la quale, usando una tastiera esterna, ti fa sentire il
suono dopo circa mezzo secondo da quando hai premuto il tasto.
Per completezza d'informazione descrivo anche cosa succede in xp con il software scaricato da internet non privo di difetti tanto che ad un certo punto
pensavo d'aver sbagliato file ma non era così. Appena lanciato il setup, le
cose sembrano bellissime nonostante l'inglese perché c'è la possibilità di
abilitare o disabilitare il midi, abilitare o disabilitare la porta joystick
(per default entrambe abilitate), trovi poi un pulsante che non è possibile
disabilitare che dà il modello della scheda e altri tre pulsanti per configurare i jack della scheda in modo che l'ingresso linea e il microfono vengano
utilizzati per gli altoparlanti. Dato che la scheda possiede cinque jack (e
quindi tutti quelli che servono al 5.1) non è il caso d'attivare questa funzione che serve, solo in certi casi, quando abbiamo solo tre jack. Per esempio
la scheda audio integrata nella scheda madre Asus P4P800-x ha solo tre jack e
se vengono abilitati i sei canali, e di conseguenza il 5.1, l'entrata microfono diventa l'uscita per il woofer centrale mentre l'ingresso linea sarà
l'uscita per gli altoparlanti posteriori. Ma torniamo alla Nilox. Lasciando
tutte le regolazioni di default, una volta è successo che al termine dell'installazione la finestra in cui ti chiede di riavviare fosse inleggibile con
jaws mentre in un'altra occasione, stranamente, era leggibile da cursore pc e
inaccessibile da cursore jaws. Al riavvio appare la finestra setup inleggibile
con Jaws e dando invio si accede nuovamente all'installazione e non è il caso
di rifarla e quindi bisogna premere alt+f4 per uscire e la cosa non si ripeterà più nei prossimi avvii. Sarebbe interessante avere una persona vedente al
primo riavvio per verificare se non ci fosse qualche altra opzione che permetta di ovviare ai problemi descritti di seguito. L'installazione del software
scaricato da internet crea la cartella program files come in windows 98 e
nella sottocartella c-media trovi win_me come se fosse windows millennium
all'interno della quale però ci sono i files per xp che avevamo scaricato da
internet con il setup che se lo lanci ti dice d'essere per windows 2000 ed xp.
Non installa i programmi dimostrativi, in pannello di controllo non mette
niente e nel mixer di windows continuano ad esserci le due voci inutilizzate.
In Gestione periferiche trovi la porta joystick poco interessante per chi vede
ed inutile per chi non ha la vista. In Suoni e periferiche audio trovi la
porta midi mpu-401 che dovrai selezionare se vuoi far suonare una tastiera
musicale con windows mediaplayer con cui ho fatto la prova senza sentire alcun
suono come del resto succede con Quick windows sequencer che pur vedendo la
mpu-401 non riesce a far suonare la mia tastiera musicale che invece suona
regolarmente con le altre schede audio. Dopo aver installato un altro esemplare della stessa scheda constatando che il difetto continuava ad esistere, non
sapendo più cosa fare mi sono messo a cercare tra gli appunti notando che
questa benedetta mpu-401 ce l'ho nella scheda Creative degli anni '90. Così ho
provato il player in dotazione a quella scheda utilizzando il prompt dei
comandi di xp. Probabilmente puoi inserire la variabile d'ambiente anche dal
pannello di controllo ma io l'ho scritta dal prompt come segue:
set midi=synth:2 map:e mode:0
Questa variabile permette al player di suonare un file con il sintetizzatore
esterno e in particolare
synth:2
abilita la tastiera musicale mentre
synth:1
fa suonare il sintetizzatore della scheda. Il player va in esecuzione ma dalla
tastiera musicale non esce alcun suono. Non trova invece il sintetizzatore
interno evidentemente per ragioni di incompatibilità. Una curiosità: ho provato questo vecchio player sulla Creative audigy 2 degli anni 2000 notando che
le note le fa giuste ma per quanto riguarda il tempo sembra l'andamento di una
persona che cammina per la strada dopo aver bevuto una bottiglia di grappa!
Per avere qualche consiglio in merito alla porta midi della scheda ho scritto
a Nilox ma purtroppo non mi ha risposto.
Il suono di questa scheda audio è migliore
rispetto alla Realtek integrata nella scheda madre Gigabyte GA-P55A-UD3 e
l'ingresso microfono è discreto. Se al posto di mettere in vendita una scheda
dal valore di circa 10 euro ne avessero fatta una con le stesse caratteristiche ma dal valore di 25 o 30 euro curando maggiormente il software e inserendo
un sintetizzatore interno con bassa latenza, beh, sarebbe proprio stata una
bella scheda!
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Sostituire il drive per floppy delle vecchie tastiere musicali
L'11 febbraio scorso oltre ad apprendere la notizia che il Papa si sarebbe
dimesso di lì a poco, mi sono accorto che il drive per floppy della mia tastiera musicale Korg I4S non funzionava più. A dire la verità fino in fondo,
un po' me ne ero accorto l'estate scorsa quando faceva un caldo bestia ma non
ci avevo dato peso pensando che fosse il floppy danneggiato e poi me ne ero
dimenticato. Il floppy girava un po' facendo però un rumore diverso dal solito
e poi si bloccava. Dopo aver provato a pulirlo con l'apposito floppy ed il
liquido detergente visto in passato senza risolver il problema, mi sono rassegnato a cercare di sostituirlo e qui sono sorti i problemi perché la tastiera
Korg I4S, come altri modelli degli anni '90, non adopera un floppy standard.
In internet si dice tutto ed il contrario di tutto e c'è chi afferma che si
può utilizzare un drive per floppy dei computer portatili di un tempo per i
quali però non ho esperienza. Com'era da aspettarsi, la Korg non dà più pezzi
di ricambio così vecchi. La tastiera Korg I4S usa ancora i floppy da 720 kb
ma, come vedrò poi, questo non è un problema a patto di trovare un drive che
al suo interno abbia lo switch per la commutazione come abbiamo visto in
passato. Un'altra cosa che non sapevo era in quali altri modelli di tastiera
viene usato un drive per floppy con la stessa connessione della I4S e così su
ebay mi sono messo a cercare solo il pezzo di ricambio per il mio modello
trovandolo in America e qui ho fatto la solita cavolata di prenderne un pezzo
solo ed il motivo lo vedrai verso la conclusione di questo articolo. Il drive
che mi è arrivato non è certo l'originale Korg: l'etichetta appiccicata sopra,
che come abbiamo visto in passato ha una validità quasi nulla perché sopra ad
un componente ci possiamo mettere l'etichetta con scritto che domani piove,
dice che si tratta del Nec fd1231m che cercando in internet lo trovi ad un
prezzo decisamente più basso di quanto ho pagato quello spacciato per ricambio
per tastiera Korg I4S. Guardando l'immagine in internet, naturalmente c'è
stato chi mi ha dato un'occhiata, il drive sembra lo stesso che ho acquistato
ma anche qui fai atttenzione che spesso le immagini in rete sono inserite a
puro titolo indicativo. Comunque quello che mi è arrivato è un drive dalle
dimensioni standard ma con tre connettori:
l'alimentazione che risulta però inutilizzabile da un normale cavo per
floppy perché in un pin è stato saldato un filo e lo spessore non permette di
far entrare il connettore,
un connettore maschio per i dati quasi uguale a quelli standard in cui però
non entra il solito cavo per floppy,
un connettore femmina, quello che sarà utilizzato dalla mia tastiera, dove
passeranno i dati e l'alimentazione e al quale non verrà collegato un connettore maschio ma solo la piattina di un cavo infilata a pressione senza ulteriori supporti per il fissaggio come invece mi si dice vi siano in altri
drive.
Le istruzioni in inglese che il venditore ebay mi ha fornito dicono che
il drive è adatto a più modelli di tastiera comprese quelle con floppy ad alta
densità. Cita alcuni modelli di tastiera, che non ho controllato, in cui
vengono usati i floppy da 720 kb in cui è possibile usare il drive e per i
quali ovviamente è necessario tappare il foro dei floppy da 1.44 con un po' di
nastro adesivo e sono:
Korg 01 / W, Korg serie X, Ensoniq Mirage, EPS, EPS16 +, VFX-SD, SQ-80, e la
serie SQ.
Per aprire la tastiera Korg I4S bisogna togliere 45 viti. Il drive è montato
in un frame fissato al fondo della tastiera con 6 viti, le due più lunghe sono
dalla parte posteriore del drive e in una c'è il fermacavo con il cavo della
presa per cuffia. Le due viti dalla parte anteriore del drive tengono ferma
anche la mascherina con la presa per cuffia. Prima di togliere la piattina dal
drive, che si presenta più stretta e leggermente più sottile rispetto quella
dei cavi per drive standard, se sei non vedente magari segnati il senso in cui
è infilata con un po' di nastro adesivo anche se non è strettamente necessario. Infatti, dopo averla tolta tirandola decisamente ma senza forzare, vedrai
che all'estremo la piattina ha una faccia liscia perché coperta da una sottile
piastrina metallica mentre l'altra faccia termina solo con il cavo. Mettendo
l'unghia all'interno del connettore del drive puoi notare qual'è la parte
liscia e quella tachettata da far coincidere con la faccia tachetttata della
piattina ma in ogni caso se hai messo il nastro adesivo non c'è problema anche
perché, come dice il venditore ebay, a capovolgere il cavo non si danneggia
niente. Evidentemente hanno fatto in modo che se il cavo viene capovolto,
l'alimentazione vada in un punto morto in modo da non danneggiare il circuito.
Una volta tolto il drive dalla tastiera, devi svitare altre quattro viti per
toglierlo dal frame e in una di queste c'è una linguetta che non so bene a
cosa serve, forse è una massa o semplicemente un supporto affinché il coperchio non vada a toccare o vibbrare... Il drive originale della Korg I4S ha il
solo connettore femmina visto sopra e la parte superiore del componente è
ricoperta di gommapiuma mentre sul retro è visibile la scheda con uno dei due
motorini e una grande ruota collegata al motorino tramite cinghia. Uno a cui
ho fatto vedere il drive mi faceva notare che i forellini posti sulla ruota
servono a determinare la posizione del disco tramite un lettore ottico posto
lì accanto. Nel rimontare il drive fai attenzione che il frontale deve sporgere un po' dal frame affinché i buchi coincidano e la cosa è anche ovvia visto
che quando monterai il tutto nella tastiera dovrai fare i conti con lo spessore della mascherina in cui c'è la presa per cuffia. Prima di richiudere la tastiera ti conviene dare una pulita alle casse perché a causa del loro posizionamento sono un ottimo contenitore di polvere. Quelle della Korg I4S sono solo
incastrate e hanno un cavo piuttosto lungo per cui basta solo sollevarle per
poter pulire il woofer, il tweeter e la grata posta sul fondo della tastiera
tramite uno straccio asciutto. Una volta fatto il lavoro sono rimasto basito
nel constatare che il floppy non funzionava: appena accendevo la tastiera
sentivo un leggero movimento del drive, cosa che con quello vecchio non capitava, ma poi facendo suonare un file oppure cercando di caricare un set di
suoni il floppy non si muoveva affatto. Mi sono talmente incavolato che l'ho
lasciata lì per dei giorni anche se un mio amico continuava a dirmi che non
avevo inserito il cavo fino in fondo, che magari l'avevo messo storto o rovescio... tutte balle! Oltretutto la piattina entra con passo obbligato ed è
impossibile metterla storta. Tanto per non lasciare nulla d'intentato, alla
fine ho fatto tutti i controlli senza risolvere il problema. Addirittura
adesso quando accendo la tastiera il drive non mi dà nemmeno quel piccolo
segno di vita scritto sopra. Sarà che mi è arrivato un drive guasto o che la
tastiera ha il controller danneggiato? Per saperlo bisognerebbe provare il
componente da qualche altra parte o avere un altro drive da provare nella mia
tastiera e non avendo queste possibilità Ho chiesto di fare una prova a uno
che di tastiere ne ha tante e tra queste una quasi come la mia che quasi
sicuramente usa lo stesso standard. E siccome oggi siamo talmente evoluti che
pur abitando a poca distanza usiamo l'email per comunicare, con un primo
messaggio la persona ha fatto finta di volermi aiutare ma in realtà guardava
solo al suo tornaconto proponendomi la vendita/scambio di una tastiera usata
che ovviamente ho rifiutato per due motivi:
1: se dovessi acquistare una tastiera musicale ne prenderei una attuale con
porta usb e lettore di schede;
2: a me interessava e interessa sapere il motivo per cui la mia non funziona e
non altre cose.
Dopo aver fatto notare quanto scritto sopra, mi ha risposto che avrebbe guardato tra le sue se c'è un drive compatibile ma, pur leggendo con la sintesi
vocale che ha sempre lo stesso tono, ho capito subito che era un modo di dire
tanto per togliersi dall'impiccio in modo elegante. E siccome Fuori serie non
è solo tecnica ma anche esperienza di vita, ti dirò che ci sono rimasto male
non tanto per la tastiera ma perché noto assai spesso che le persone rifiutano
l'amicizia: svolgere qualcosa insieme significa anche avere l'opportunità di
fare amicizia o di consolidare quella esistente. E per favore non mi si dica
che parlo così perché sono non vedente e quindi con meno possibilità di contatti con le persone: è vero che le possibilità sono minori rispetto a chi l'handicap non ce l'ha, ma
è altrettanto vero che oggi ci sono migliaia di persone sole in
mezzo a tanta gente. Ed è ovvio sia così visto che l'altro non viene visto
come un possibile amico o comunque una persona con cui poter eventualmente
instaurare un rapporto di amicizia ma bensì solo un soggetto con cui avere
rapporti commerciali e di convenienza. E tra l'amicizia e il commercio c'è una
bella differenza!
Torniamo alle cose tecniche. Ci sono poi delle vecchie tastiere musicali che
montano drive per floppy con cavo per i dati e cavo di alimentazione separati
ma non so se siano di tipo standard. In questo tipo di tastiere c'è chi ha
sostituito il floppy con un più capiente lettore di schede ma non potendo
sostituire il sistema operativo della tastiera che legge solo floppy da 1.44,
con un apposito programma bisogna partizionare la scheda con tante partizioni
da 1.44 mb in modo che diventino leggibili dalla tastiera stessa ma questa non
è farina del mio sacco e la puoi leggere al link:
http://tastiere.wordpress.com/2012/05/14/sostituire-lunita-floppy-disk-della-tua-tastiera-con-un-lettore-di-memorie-flash-usb/
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Controllo volume di xp, schede audio Realtek, Jaws e Goldwave
Nota del 2015: se nel leggere questo articolo i conti non ti tornano, prova a leggere anche quello sullo stesso argomento del numero 88.
In un periodo in cui si adopera windows 7 o addirittura l'8, qualcuno potrà
giudicare questo articolo anacronistico e addirittura superfluo visto che ho
già parlato più di una volta del Controllo volume di xp. Tuttavia se ritorno
su questo argomento è perché nel regolare il volume di registrazione della
scheda audio Realtek integrata nella Gigabyte GA-P55A-UD3 ho trovato delle
difficoltà e quando ho chiesto lumi ho notato che c'era chi era nelle mie
stesse condizioni. Come vedrai, si tratta di un tranello in cui è facile
cadere quando si usa la sintesi e, per un altro aspetto, di un difetto di
Jaws. La prova è stata svolta con il service pack 3 di xp e la versione
2.3.4.6 di Realtek hd audio sound effect manager che si attiva dal pannello di
controllo cliccando su Gestione audio realtek hd. Sia che vi si acceda da
Accessori, svago, controllo volume
oppure dal system tray
o da
Suoni e periferiche audio
del pannello di controllo in cui poi si sceglie di regolare il volume, l'applicazione che va in esecuzione è sempre la stessa e cioè
sndvol32.exe
ossia il Controllo volume di xp. Una volta entrati nell'applicazione, per
default siamo nella sezione dedicata all'output che esula da questo articolo
anche perché ne ho già parlato in passato ed abbiamo visto che i nomi dei
controlli sono abbinati al colore del jack della scheda audio integrata. Per
accedere alla sezione che regola l'input analogico di registrazione fai così:
1) Premi Alt e con la freccia su o giù scegli Proprietà su cui darai
invio.
2) Sei in una casella combinata in cui, con freccia su, sceglierai realtek
hd audio input.
3) Spostandoti con Tab noterai che il pulsante radio si è posizionato sul
volume di registrazione. Proseguendo ancora con Tab trovi un elenco dei controlli che possono essere mostrati nel mixer. Sono cinque e se non fossero
tutti attivati attivali come al solito con le frecce e lo spazio perché ci
servono tutti per la comprensione dell'articolo e poi clicca su Ok.
Importante: il fatto d'aver attivato tutti i cinque controlli non significa
che siano per forza tutti accesi, vuol dire solo che verranno mostrati nel
mixer dove possiamo accenderli o spegnerli a nostro piacimento.
Adesso che abbiamo cliccato su Ok, passeggiando con tab sarai un po' spaesato
perché trovi solo due cursori: il bilanciamento e il volume di Controllo
registrazione. Per il resto, la sintesi ti dice solo:
disattiva casella di controllo non attivato
oppure
attivato
a seconda dei casi. La cosa che fa confondere un non vedente è che andando in
cursore jaws (che per chi vede dico che si tratta della modalità in cui è
possibile passeggiare sullo schermo come quando si adopera il mouse), si legge
più di una scritta con volume e bilanciamento e addirittura volume mic eccetera. Anche guardando il tipo di carattere ed il colore con gli appositi comandi
di Jaws non si riesce a comprendere che tutte quelle scritte non sono selezionabili come del resto avviene attivando tutti i grafici. Pur avendo chiesto
lumi a persone vedenti, mi sembra di ricordare che la soluzione l'ho trovata,
ma non provata subito, fin che ero ammalato e non facevo quasi niente dalla
mattina alla sera. Madonna che fatica vivere in quel modo! Comunque, anche con
la conferma di un vedente, le cose stanno così. Realtek adopera un unico
controllo di bilanciamento e un unico controllo volume per tutti i dispositivi, che si chiama appunto Controllo registrazione, e questi sono gli unici due
cursori che si possono selezionare. Contrariamente a Creative che nel volume
di registrazione permetteva, e forse permette ancora, di attivare solo un
dispositivo alla volta, qui possiamo attivarli anche tutti ed è ovvio che sia
così visto che vengono controllati da un unico cursore. Ciò non significa che
il volume impostato per il microfono sia adeguato anche per l'ingresso linea
e, come già detto in passato, segnalo che la regolazione del volume delle
schede integrate è assai scadente perché la percentuale visualizzata è assai
poco significativa. Dopo il volume del Controllo registrazione abbiamo cinque
caselle di controllo che appartengono ai cinque dispositivi che abbiamo attivato nell'apposito elenco e vengono mostrati nello stesso ordine visto
nell'elenco stesso. Purtroppo quando sei sopra a queste caselle Jaws non dice
in quale ti trovi mentre se lo interroghi con Insert+f1 te ne dà alcune giuste
e altre sbagliate come riportato nella tabella seguente:
Dispositivi reali Interpretazione di Jaws
Controllo registrazione per tutti i volumi di registrazione
volume cd registrazione midi (sbagliato)
volume mic registrazione cd (sbagliato)
volume linea line in
mixaggio stereo microfono (sbagliato).
In pratica dà giusto solo il controllo registrazione e l'ingresso linea. Da
notare che se il masterizzatore/lettore dvd è montato in modo standard, il
volume cd non ti serve perché per registrare da tale dispositivo dovrai attivare il mixaggio stereo che praticamente registra tutto ciò che si sente nel
computer compresa la sintesi vocale. Avendo un unico cursore per la regolazione del volume, l'unica regolazione che si potrebbe fare dall'interno di Goldwave sarebbe quella del volume master (gli altri controlli, come ad esempio il
microfono, sono visualizzati ma su questo tipo di scheda non hanno alcun
significato). Peccato che Goldwave fa finta di regolare il master ma una volta
che hai dato Ok e vai a registrare ti accorgi di non aver regolato un fico
secco! E la prova del nove ce l'hai ritornando in Controllo volume di windows
dove noti che non è cambiato nulla. Per quanto ho provato finora, Gestione
audio Realtek hd, si gestisce parzialmente. Una volta cliccato su questa voce
dal pannello di controllo, con il cursore jaws o con i touch della barra
braille bisogna andare a cliccare sui vari dispositivi e poi, da cursore pc,
spostarsi con tab fino a quando si trova qualcosa che la sintesi ti legge. Ad
esempio, per cambiare l'equalizzazione schifosa presente per default devi
cliccare su Effetto sonoro e premere ripetutamente Tab fino a quando trovi una
casella combinata che grazie a Dio viene letta e ti dà i tipi di equalizzazione in cui ti consiglio di scegliere Dal vivo. premendo ancora tab trovi la
casella combinata Ambiente in cui puoi selezionare gli effetti che sono assai
schifosi. Per esempio, l'effetto Sala da concerto dà tutta l'impressione di
una palestra invece che di una sala con poltrone in cui ascoltare la musica.
Non so se ci sia la possibilità di personalizzare gli effetti come nella
Creative ma propendo per il no. Con la stessa procedura vista sopra, cliccando
su Audio i/o scegli la configurazione delle casse. Cliccherai invece su Microfono per regolarlo. Fai attenzione che se attivi tutte le caselle di questo
dispositivo hai quel fastidioso effetto che in questi ultimi tempi si sente
nelle chiese o in certe radio private ossia la voce che arriva a scatti con
l'effetto di buco non appena si parla più piano o ci si allontana dal microfono... Musicalmente orribile! La nota positiva di queste schede è che l'effetto
Larsen, fischio dovuto al microfono in prossimità delle casse, è praticamente
annullato. A parte le equalizzazioni viste sopra, non ho trovato una vera e
propria regolazione dei toni che potrebbe anche essere in tutte quelle cose
che non si riesce a leggere con Jaws.
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Trasformare un programma dall'inglese all'italiano
Non tutti i programmi usano i file .lng (language) per le voci dei menu e i
messaggi e non sempre questi file sono scritti nel formato "solo testo". E' il
caso ad esempio di Omnipage 15 che ne ha tanti ma che una volta aperti con un
editor di testo risultano quasi totalmente indecifrabili. Non è così invece
per Quick windows sequencer e altri programmi che adoperano file .lng di solo
testo e quindi facilmente modificabili. Alcuni usano la stessa struttura dei
file .ini: le righe che iniziano con un punto e virgola sono un commento, le
sezioni sono racchiuse tra parentesi quadre e le righe contengono una stringa
composta da un valore, in questo caso costituito da una o più parole unite dal
sottolineato, dal segno di uguale seguito, in questo caso, da una o più parole. Per fare in modo che le voci dei menu e altri messaggi del programma siano
in italiano dobbiamo tradurre il testo posto dopo il segno di uguale e faccio
notare che se l'autore non l'avesse previsto non solo si sarebbe preoccupato
di proteggere il file in modo da renderlo meno accessibile, ma non l'avrebbe
strutturato come scritto sopra visto che non ha senso fare un programma con un
file a pappagallo dicendogli che casa è uguale a casa, pioggia è uguale a
pioggia e sole è uguale a sole. Tanto valeva integrare i messaggi nell'eseguibile senza fare tutta questa tiritera! Se hai installato Quick windows sequencer nella cartella di default, si trova in:
\programmi\qws
ed il file da modificare è qws.lng di cui puoi fare una copia e metterla da
parte anche se non è strettamente necessario visto che se sbagli qualcosa
l'unico problema che puoi avere è che il programma ti dia un messaggio sbagliato senza compromettere il funzionamento del computer o del programma. Per
default i file .lng non sono associati ad alcun editor di testo e quindi una
volta dato Invio sopra al file verrai avvertito che non è possibile aprirlo.
scegli il pulsante radio Seleziona il programma da un elenco e clicca su Ok.
apparirà un elenco di programmi dal quale sceglierai Blocco note. Con Tab
decidi se associare l'estensione .lng a Blocco note in modo permanente o meno
e poi clicca su Ok. Dopo le righe di commento e la sezione racchiusa tra
parentesi quadre, la prima cosa da tradurre è Cancel visto che l'Ok lo possiamo anche lasciare così ed è indifferente usare lettere maiuscole o minuscole.
Quindi la stringa tradotta sarà:
cancel=Annulla
Facile? Certo! Ma aspetta perché c'è un piccolissimo inghippo... davvero molto
piccolo. Scorri qualche riga fino alla stringa:
yes=&Yes
Avrai notato la & dopo l'uguale che svolge quanto segue: la lettera posta
subito dopo la & sarà il tasto di accesso per quella voce di menu e solo per
il menu a cui si riferisce. Naturalmente non sei obbligato ad assegnare tasti
di accesso e, se usi Jaws, per farli recitare bisogna che nelle Opzioni di
base tale funzione sia attiva. E visto che non sempre il tasto di accesso
corrisponde alla prima lettera di una voce di menu, non sempre la & si trova
subito dopo l'uguale. Scorri il file di qualche riga fino alla stringa:
menu_file_append=App&end ...
in questo caso il tasto di accesso è la lettera e che non ha senso quando la
parola sarà tradotta in italiano diventando Aggiungi e per tanto un tasto di
accesso che può essere logico inserire è la lettera g e quindi la stringa
sarà:
menu_file_append=Ag&giungi ...
Avrai notato che in certe stringhe c'è il comando rapido con ctrl che purtroppo non si può modificare. Se cambi l'etichetta al tasto, ad esempio mettendo
ctrl+q al posto di ctrl+o che serve per aprire un file, naturalmente l'etichetta verrà letta quando scorri il menu file ma la combinazione di tasti
ctrl+q premuta dalla finestra principale non avrà nessun effetto. Peccato
perché, ad esempio, al posto di ctrl+o adatto all'inglese Open sarebbe stato
meglio mettere ctrl+a per Apri ma non si può avere tutto dalla vita! Per chi
sa l'inglese tradurre un file del genere è un gioco da ragazzi mentre chi lo
sa pochissimo come me deve andare con calma ed aiutarsi con il dizionario ma
alla fine il lavoro sarà fatto una volta per tutte e basterà conservare il
file tradotto per avere il programma in italiano.
Un altro tipo di file .lng lo trovi nella cartella languages di tapinradio. Il
programma è già in buona parte tradotto ma sarebbe comunque utile studiare
bene anche questo tipo di file nel caso ne incontrassimo uno analogo non
ancora tradotto. Pur essendo di testo, la struttura è più disordinata a causa
delle righe lunghe che contengono più messaggi. Il punto e virgola fa da
commento come al solito mentre il segno di uguale tra l'inglese e l'italiano è
stato sostituito dal segno | che si ottiene premendo shift+controbarra.
Sul significato della & di questo tipo di file ho ancora dei dubbi.
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Informazioni varie sugli alimentatori per pc, approfondimento
In passato ho già parlato più di una volta di questo componente e quindi qui
trovi solo ciò che non ho ancora scritto.
Nel riparare un computer può capitare che il tecnico ti installi un nuovo
alimentatore con un numero maggiore di wat rispetto al precedente perché in
quel momento ha in casa quello e, oltre al costo un po' più elevato che dovrai
sostenere, viene spontaneo chiedersi se dopo la riparazione il computer consuma come prima o più di prima. Supponiamo che i componenti del pc necessitino
di 400 wat e che per sicurezza il vecchio alimentatore fosse da 450 o 500 wat
e che quello nuovo ne fornisca la bellezza di 700. Apparentemente sembrano
esserci 300 wat di spreco ma in realtà non è così. Infatti, pur avendo la
capacità di produrre 700 wat, l'alimentatore si limiterà a fornirne 400, ossia
solo quelli necessari al funzionamento del computer. Ciò nonostante non possiamo ancora essere certi che il computer consumi come prima perché c'è un
altro parametro da tenere presente e cioè l'efficienza dei due alimentatori,
ossia la quantità di energia che ciascun apparecchio impiega per fornire i 400
wat che ci servono. E' la stessa cosa che capita con due modelli di automobili
che pur facendo lo stesso percorso e andando alla stessa velocità necessitano
di una diversa quantità di carburante a causa delle caratteristiche di ciascuna. Gli alimentatori con fascia di prezzo medio-alta hanno un'efficienza
dell'85% e si arriva anche al 90% per quelli più pregiati. Non conosco l'efficienza di quelli economici ma dubito che un alimentatore da 13 euro sia molto
efficiente. Un indizio di un alimentatore poco efficiente è il suo riscaldamento visto che in natura nulla si crea e nulla si distrugge e che l'energia
che si trasforma in calore non viene utilizzata dal computer. Quanto appena
detto è solo un indizio perché entra in gioco anche la capacità di raffreddamento della o delle ventole dell'alimentatore e dei dissipatori passivi al suo
interno, ossia i radiatori metallici atti a disperdere il calore. In conclusione, per sapere se davvero il computer consuma come prima, bisogna conoscere
l'efficienza dei due alimentatori; un alimentatore poco efficace consumerà
senz'altro di più rispetto ad uno molto efficiente. Come accennavo, a determinare il prezzo di un alimentatore è anche il numero di wat che l'apparecchio
può fornire e quindi se te ne danno uno da 800 wat ad un prezzo molto basso
stai tranquillo che la fregatura l'hai già presa e può consistere in un alimentatore poco efficiente oppure in un apparecchio con ventola o ventole
rumorose.
Se ti capita di buttare un vecchio alimentatore modulare della Cooler master,
non gettare i cavi perché lo stesso spinotto per congiungerli all'apparecchio
viene usato in più modelli.
In un modello della Cooler master ho notato che nel cavo per alimentare la
scheda grafica ci sono due spinotti da usare a scelta: una con 6+2 pin e
l'altra con gli 8 pin attaccati.
Il cavo di alimentazione 4+4 che abbiamo visto in passato viene normalmente
descritto come connettore cpu.
Per risparmiare, anche in un modello costoso della Cooler master ho trovato il
connettore per la scheda madre con i 24 pin tutti uniti. E' comunque possibile
usare un connettore del genere anche con le vecchissime schede madri che ne
hanno solo 20. Non so se per chi vede ci sia un segno o un numero ad indicare
qual'è il primo pin sulla scheda madre ma per chi non vede, una volta posizionato il connettore dell'alimentatore in modo che la linguetta vada ad incastrarsi nell'apposito incastro della scheda madre, rimane da capire se i 4 pin
che rimarranno liberi si trovano all'estremo superiore o inferiore del connettore e per capirlo basta far coincidere l'estremo dei due connettori prima da
una parte e poi dall'altra provando con cautela l'inserimento. Naturalmente se
hai disinstallato un alimentatore che aveva gli ultimi 4 pin staccati, basta
ricordarsi da che parte erano e quindi il discorso vale solo per quando hai
tolto un alimentatore con connettore con solo 20 pin oppure quando non sei
stato tu a toglierlo o non ricordi da che parte rimanevano i 4 pin non inseriti.
Se devi provare una periferica al di fuori del computer, ad esempio un lettore
dvd o un disco fisso, invece di star lì a cortocircuitare i due pin del connettore per la scheda madre in modo che l'alimentatore possa partire, risulta
più comodo utilizzare un tester per alimentatori come il Retcom t8 descritto
in passato. Collega il tester al connettore che normalmente viene usato per la
scheda madre e collega il lettore dvd ad una delle spine molex o sata
dell'alimentatore e poi dai corrente. Le istruzioni del tester dicono di non
farlo ma siccome sono peggio di san Tommaso, ho provato e non si guasta niente. Calma, calma. Nel caso si dovesse guastare qualcosa, prima di lamentarti,
leggi attentamente, molto attentamente, la copertina di Fuori serie.
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Interfaccia midi usb Alesis, tastiere musicali e schede audio
Per cercare questo e altri dispositivi analoghi su
www.strumentimusicali.net
e forse anche in altri siti, devi pomposamente utilizzare la parola interfaccia come nel titolo dell'articolo ma forse è molto più appropriato il nome che
poi il sito stesso ed il manuale danno al dispositivo descritto di seguito:
usb midi cable. Si tratta infatti di un cavo lungo un metro e 80 con al centro
un piccolissimo antidisturbo, le due classiche spine midi tipo din maschio con
5 pin da un lato e all'altro estremo una spina usb che contiene qualche componente per la conversione da midi a usb (molto probabilmente si tratta solo di
cambiare la velocità e forse qualche parametro visto che anche il midi, così
come le porte usb, trasmette e riceve i dati in modo seriale). La spina midi
di colore bianco ha la scritta in che significa ingresso mentre quella nera ha
la scritta out che vuol dire uscita e se non vedi i colori ti conviene contrassegnarne una con un po' di nastroadesivo anche se ad invertirle non succede nulla di grave, semplicemente il midi non funziona, ma è più comodo poterle
collegare a colpo sicuro soprattutto quando si stanno facendo delle prove. Di
queste interfacce ve ne sono di varie marche con caratteristiche e prezzi
differenti. Personalmente ne ho escluso una assai economica (quando posso,
contrariamente a tanti, le cose più economiche le lascio al venditore) e ho
escluso quelle più complesse che a me non servivano dato che l'ho presa solo
per provare più concretamente il midi della scheda madre Gigabyte Ga-P55A-UD3.
L'interfaccia della Alesis è compatibile con mac e windows e l'ho provata solo
con xp in cui non c'è bisogno di driver ed è bene così visto che in dotazione
non ce ne sono. Ormai da tempo le schede musicali integrate nelle schede madri
dei pc sono prive del connettore midi/joystick e quindi l'unico modo per
collegare a questo tipo di schede una vecchia tastiera musicale priva di porta
usb è quello di adoperare un'interfaccia midi usb. Indipendentemente dal fatto
che la tastiera musicale sia collegata o meno, non appena s'inserisce la spina
usb il computer segnala il nuovo hardware ed in Gestione periferiche nella
sezione
Controller audio, video e giochi
mette la voce
usb speakers
come se avessimo collegato le famose casse usb di cui ho parlato in passato.
Nella sezione
Controller usb (universal serial bus)
mette la voce
Periferica usb composita.
Tra i non vedenti uno dei programmi più usati per la musica midi è Quick
windows sequencer da settare come segue.
1) Entra nel programma senza aprire file;
2) Scegli il menu Options ed ancora Options... all'interno di esso;
3) nella casella combinata Prefered midi device scegli Usb speakers se
vuoi aprire un file e far suonare la tastiera musicale. Se invece vuoi provare
i suoni della scheda audio del pc come ti propongo in questo articolo, scegli
sint. sw microsoft gs wavetable. Questo è il set di suoni presente in diverse
schede madri tra cui la GA-P55A-UD3 della Gigabyte e purtroppo anche in certe
schede audio come la Nilox vista in questo numero, (non ho esperienza con i
portatili). Naturalmente se ti trovi in presenza di una scheda con sintetizzatore interno diverso da quello riportato sopra sceglierai quello. Poi vai su
Ok.
4) dal menu Track scegli Insert per inizializzare una nuova traccia, dai
invio sull'unica porta che appare, ossia sint. sw microsoft gs wavetable, e
nelle proprietà della traccia dai un nome ad essa, scegli il canale 1 e la
porta scritta sopra.
A questo punto, come visto in passato, noterai che quando suoni sulla tastiera
musicale il suono del pc arriva dopo circa mezzo secondo e la cosa è particolarmente fastidiosa e per nulla adatta a chi desidera creare dei file midi
suonando in tempo reale. Naturalmente si può ovviare al problema settando il
pro gramma in modo da utilizzare la tastiera esterna, però resta il fatto che
il set di suoni sint. sw microsoft gs wavetable è una schifezza a causa della
latenza e siccome ce ne sono di migliori mi dispiace che si continui ad installarlo nelle schede audio. Per provare l'interfaccia solo in uscita non è
necessario installare quick windows sequencer o altro software per il midi, ti
basterà utilizzare un lettore multimediale come Windows media player o Winamp
avendo cura però di selezionare usb speakers per quanto riguarda la musica
midi nella finestra Audio di Suoni e periferiche audio che trovi nel pannello
di controllo di xp. Se hai la necessità di allungare il cavo dell'interfaccia,
invece di farlo dal lato delle spine midi puoi usare una prolunga usb e a tale
proposito ho fatto la prova con una da 5 metri senza riscontrare problemi.
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Semplici appunti per il riparatore di computer
Mi è capitato di vedere un tecnico in difficoltà per togliere una eprom o per
aprire una presa da inserire in un quadro elettrico e così via e quindi non
stupitevi se quelli che seguono sono appunti molto semplici. Se chi fa per
professione un determinato lavoro ha delle difficoltà, a maggior ragione le
possiamo avere noi che non apriamo computer tutti i giorni. Se poi ci si
aggiunge il problema della vista...
E' proprio vero che nel campo informatico non si finisce mai d'imparare.
Dovevo riparare un computer di una persona e pensavo che la sostituzione
dell'alimentatore fosse quasi una passeggiata visto che avevo montato quel
componente altre volte ed invece... Ecco gli ostacoli che si possono incontrare. Innanzitutto, come aprire il computer? Oltre alle classiche due viti poste
però solo sul panello destro, ogni paratia aveva due gancetti: quello superiore andava tirato verso il basso mentre quello inferiore andava spostato verso
l'alto e ovviamente nel richiuderlo andava fatta l'operazione inversa. Una
volta tolte le classiche quattro viti dell'alimentatore, il componente rimaneva stranamente al suo posto. Il motivo era che la parte superiore dell'alimentatore aveva delle alette avvitate con due viti alla parte superiore del
cabinet e una di queste era scomoda da togliere a causa del poco spazio che in
quel cabinet era ristretto e mal distribuito. A questo punto l'alimentatore si
spostava ma non si poteva sfilare perché andava a cozzare contro il masterizzatore e non era possibile toglierlo obluiquamente perché sotto di esso c'era
un'aletta di sostegno che si protraeva abbastanza verso la parte anteriore del
cabinet. Quindi era necessario togliere anche il masterizzatore e per farlo
bisognava togliere la mascherina anteriore del cabinet ed ero un po' titubante
per quanto segue. In quella macchina il drive per floppy era montato là dove
di solito si montano gli hard disk e per poter accedere dall'esterno è stata
fatta un'apposita fessura verso la parte inferiore della mascherina anteriore
del cabinet. In pratica il floppy viene a trovarsi subito sotto alle mascherine mobili del cabinet. Ne consegue che a causa dello spessore il normale
pulsante che normalmente viene usato per estrarre il floppy non basta. Sulla
mascherina del cabinet c'è il foro per il pulsante e mi chiedevo cosa sarebbe
successo a toglierla: il pulsante sarebbe rimasto attaccato al drive o sarebbe
venuto via? E se fosse venuto via, poi era facile rimontarlo? Alla fine ho
tolto la mascherina grosso modo come abbiamo visto quando ho parlato di altri
cabinet ed il pulsante è venuto via assieme ad essa rimanendo però attaccato
alla mascherina stessa. Il drive per floppy aveva comunque il solito pulsante
e quindi quello esterno era solo un prolungamento, insomma niente di difficile
quando lo sai! Andando a togliere il masterizzatore mi sono accorto che le
viti non c'erano e che al posto di esse non vi era nemmeno il supporto tipo
Cooler master visto in passato. Ed allora? Dopo un po' ho scoperto che per
toglierlo bastava premere leggermente le due linguette/guide ai lati del
masterizzatore dal lato anteriore del cabinet. Una volta montato il nuovo
alimentatore, il problema era il connettore del drive per floppy difficile da
infilare correttamente perché incastonato tra il drive e il secondo hard disk
che per mancanza di spazio è stato montato in un alloggiamento esterno da 5
pollici (la parte inferiore del cabinet può ospitare solo il drive per floppy
e un hard disk). Così ho tolto le due viti che tenevano fermo il drive perché
pensavo di toglierlo in modo da infilarci il connettore di alimentazione
comodamente. Ma il drive si muoveva solo dalla parte posteriore. Dopo aver
sforzato un po' e dopo essermi accertato che non c'erano altre viti ci ho
rinnunciato perché la macchina non era mia e non volevo rischiare di fare
danni e quindi non ti so dire come cavolo fosse fissato. Per infilare abbastanza comodamente il connettore del drive ho tolto il secondo hard disk...
Insomma, per cambiare un alimentatore ho smontato mezzo computer! Ah, mi
dimenticavo che per essere più comodo ho anche tolto, definitivamente, una
mascherina antipolvere di quelle viste in passato quando abbiamo parlato dei
cabinet che, ti assicuro, non servono a nulla visto che lì di polvere ce n'era
talmente tanta... Smontando l'hard disk ho fatto però una cavolata che a noi
non vedenti poi fa perdere del tempo: non ho guardato quanto sporgeva all'interno e quanto spazio c'era tra il componente e la mascherina anteriore del
cabinet ed in questo modo non è stato facile ritrovare i fori per avvitarlo. A
tale scopo se sei non vedente tienti a portata di mano un vecchio punteruolo
che in questi casi ti aiuta moltissimo nel ritrovare la corrispondenza tra i
fori del cabinet e quelli dell'hard disk.
Nota per i normodotati: il punteruolo serve ai non vedenti per scrivere in
braille ed è l'equivalente della penna o della matita.
Già che c'ero, ho guardato com'erano fissate le schede su slot scoprendo
l'unica cosa bella di quel cabinet: non avevano viti ed il supporto in plastica che le fissa è decisamente migliore di quello visto per i cabinet Cooler master per i quali consiglio sempre di adottare la vite per fissare le schede.
Il supporto aveva due linguette e bastava premere e tenere premuto quella
superiore e tirarlo verso l'alto per liberare la scheda o il lamierino e
compiere l'operazione inversa, anche senza premere la linguetta, per rimetterlo al suo posto. Il meccanismo fa sì che la scheda rimanga ben ferma e la cosa
è ottima.
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Drive per floppy usb e vecchi sistemi operativi, driver generico di wintricks, file .inf di Windows 98 ed xp
Ecco un esempio di come sia sempre necessario provare le cose concretamente
prima di credere fino in fondo ai siti e alle etichette.
Le note seguenti non sono solo il seguito di quanto scritto nel numero precedente a riguardo dei drive esterni per floppy visto che facendo prove ne ho
approfittato anche per approfondire gli altri argomenti riportati nel titolo.
In windows 98 il drive per floppy Freecom visto nello scorso numero non funziona perché non ha driver a corredo e il sistema non trova niente da metterci
e fin qui la cosa è ovvia. L'hamlet/nec, visto sempre nello scorso numero, ha
i driver ma il sistema non li ritiene validi e la cosa non è per nulla ovvia e
in tanti anni che adopero il computer è la prima volta che mi capita. Dopo
aver provato in tanti modi che non sto qui ad elencare, ho scritto ad Hamlet
che mi ha risposto immediatamente chiedendomi d'inviargli il contenuto
dell'etichetta posta sul retro dell'apparecchio. Questa volta mi sono fatto
furbo: invece di chiamare una persona che me la dettasse, ho acquisito l'immagine con lo scanner e salvata nel formato jpg perché occupa poco spazio. Visto
che non si trattava di un foglio di carta e quindi non ero sicuro che venisse
bene, tramite email l'ho fatta controllare da un vedente che trovandola perfetta mi ha anche tagliato l'eccedenza (cosa buona ma che se non vedi e non
hai nessuno che te lo possa fare la puoi lasciare tranquillamente così perché
anche se vedono una parte vuota... Se la tengono!). Già che c'ero, ad Hamlet
ho inviato anche l'immagine di un lato della scatola del drive ed il programma. Mi hanno risposto che la procedura da me adottata per l'installazione è
corretta e che avrebbero chiesto in Giappone. Dopo qualche settimana mi hanno
risposto che secondo loro non ci sono problemi e di provare ad aggiornare
windows 98. A parte il fatto che sto usando la seconda edizione di windows 98
e che se collegassi quel computer ad internet mi sa tanto che ormai gli aggiornamenti non ci sarebbero più, sono convinto che se ci fossero il problema
rimarrebbe perché in genere servono solo per la protezione del computer anche
se poi i virus te li prendi ugualmente. Un amico mi ha consigliato di provare
con il driver generico per porte usb di windows 98 scaricabile da:
http://www.wintricks.it/download/wtgenusb.zip
Siccome già nel 2005 per certe pen drive non venivano più forniti i driver per
installarle in windows 98, c'è stato chi si è preoccupato di fare un driver
generico che andasse bene per tutte. Tra l'altro, e ora non ricordo se il sito
lo dice, il driver funziona anche con periferiche diverse da una pen drive. Ti
consiglio di leggere le spiegazioni riportate nel sito sia per installare il
driver generico ma anche per avere informazioni sui file .inf e dintorni e
capire a grandi linee come hanno fatto ad ottenere un driver generico. Personalmente ci ho capito qualcosa e ho anche provato a fare qualche modifica ma
senza successo. Il driver generico di wintricks mi fa funzionare senza altri
driver una vecchia chiavetta usb, un disco Lacie e addirittura le casse usb e
la nuova pen drive Sony per porte usb 3.0 e probabilmente funziona anche con
altre periferiche con cui non ho fatto prove. Il driver generico fa funzionare
i dispositivi sia su porte 1.1 che 2.0 e in quest'ultime ho notato un problema
quando uso le chiavette che probabilmente è legato alla schedina aggiuntiva
con porte usb che sto adoperando: capita che inserendo una chiavetta il computer si blocchi e lo devo spegnere di brutto. Per ovviare al problema devo
inserire la chiavetta prima di accendere il computer. Ciò non succede usando
le casse usb oppure mettendo le chiavette nelle porte integrate 1.1. Ma a
parte questo, il driver generico funziona che è una meraviglia e e ti fa
risparmiare il tempo d'andare a cercare ed installare, quando ci sono, i
driver per windows 98 delle varie periferiche. L'unico a non funzionare è il
drive per floppy Hamlet/nec perché il sistema non trova nessun driver valido
da installare. Io non sono un ingegnere e nemmeno un programmatore, però
secondo me le cose stanno così: nel corso degli anni hanno cambiato il firmware dell'apparecchio senza aggiornare il driver per windows 98 perché tanto, a
parte il coglione di Franco, nessuno va a verificare se funziona o meno e
l'importante è che sia ancora scritto su carta. Il fatto che il driver generico di wintricks non funzioni, in parte conferma la mia tesi visto che è stato
fatto e provato con le periferiche esistenti nel 2005. Naturalmente rimango
aperto ad altre spiegazioni e se scoprirò qualcosa lo scriverò. Per curiosità
ho provato i drive esterni per floppy anche su windows millennium dove funzionano entrambe tramite il driver generico del sistema e, contrariamente ad xp,
quando si ha già un drive per floppy interno, quello esterno viene associato
alla prima lettera di unità disponibile dopo quelle occupate e non alla lettera B. Leggendo quanto riportato nel sito di wintricks, ho compreso che i
file .inf utilizzati da windows per le informazioni sul driver possono essere
specifici per quel prodotto e contenere quindi il codice di vendorid, venditore, ed il codice di productid, produttore. L'altro modo è quello di windows xp
che non contiene tutti i file .inf dei singoli prodotti ma bensì dei file .inf
in cui le periferiche sono divise in classi e sottoclassi ed è per tale ragione che spesso, per non dire sempre, xp trova quasi sempre un driver generico
da associare alla periferica. Tuttavia guardando alcuni file .inf non ho
trovato i codici del venditore/produttore ma solo la classe del prodotto
scritta su una o due righe a seconda del file e nel secondo caso con numeri
che per me significano poco e mi sembrano dei riferimenti al registro di
windows. Sul file .inf di wintricks ho provato a fare una piccola modifica che
non è servita a far funzionare il drive per floppy della Hamlet in windows 98.
Inoltre non ho capito perché la cartella del driver del drive Hamlet contenga
due file .inf ed inoltre dal nome delle cartelle non è chiaro qual'è quella
per windows 98 e, forse, quella per windows 2000 ma le ho provate accuratamente entrambe senza successo. E' invece evidente qual'è quella per i computer
mac visto che con Sfoglia di windows 98 viene ignorata ed è ovvio che sia
così. Ma con il mac, funzionerà per davvero o solo su carta?
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Appunti su come smontare e rimontare una celletta braille
In passato ho scritto che è possibile togliere la parte superiore di una
casella braille della mb408l senza sfilare i puntini. L'avevo fatto diverse
volte e mi era sempre andata bene. siccome non faccio queste cose tanto per
giocare ma solo quando serve, mi sono accorto solo in questi giorni che non
sempre la cosa va a buon fine. Capita infatti che nel togliere la parte superiore della casella venga via anche la piastrina sottostante e quindi che si
tolgano anche i puntini. In questo caso se sei non vedente dovrai fare molta
attenzione che non ti cadano perché rotolando da tutte le parti è difficile
riacchiapparli senza l'aiuto di un vedente. Per tanto, quando lavori con
queste cose o altri oggetti di piccole dimensioni, fallo mettendoti sempre
sopra ad un recipiente, ad esempio va bene il coperchio di una scatola di
cioccolatini Ferrero Roché (si scrive così?) perché ha gli angoli smussati e
le piccole cose non s'incastrano negli angoli stessi. Muovendo leggermente il
coperchio puoi anche sapere se hai rimesso tutti i pezzettini al loro posto ed
inclinandolo leggermente in modo che il pezzettino vada ad accostarsi al bordo
puoi acchiapparlo con facilità. Il discorso fatto sopra vale per i caratteri
della mb408l di vecchio tipo, quelli nuovi non li ho mai smontati. Sotto la
seconda piastrina ve ne è un'altra altrettanto forellata che resta però attaccata alla parte sottostante della casella. Non essendo un tecnico di righe
braille, non so quale sia la tecnica più adatta per rimontare la casella
quando si tolgono i puntini come visto sopra, qui ti dico solo la mia piccola
esperienza con due mb408l che sembrano uguali ma uguali non sono. Come già
visto, i puntini 7 ed 8 sono quelli più lunghi e vanno via via accorciandosi
fino ai puntini 1 e 4 che sono i più corti. Io infilo i puntini al loro posto
prima nella piastrina sottostante naturalmente facendo in modo che la parte
con la tacca del cilindretto sia quella superiore. Poi appoggio sul
tavolo/scatola di cioccolatini la piastrina superiore con la parte interna
verso l'alto e vi accosto la piastrina sottostante che contiene i puntini.
Successivamente vado ad infilare tutto il blocchetto che ho costruito nella
casella della barra braille ma qui c'è una difficoltà: in un esemplare ho
notato che la cosa è abbastanza semplice perché il blochetto risulta abbastanza compatto, mentre nell'altro esemplare i puntini si sfilano facilmente e, tra
l'altro, essendo più mobili non è facile infilarli tutte e otto contemporanea-
mente soprattutto per chi non vede. Una seconda tecnica che però non ho sperimentato e che mi sembra più facile per chi vede rispetto a chi non adopera la
vista, sarebbe quella di accostare la seconda piastrina alla casella e di
metterci i puntini ad uno ad uno e poi infilarci la parte superiore della
casella. Il problema di questa seconda piastrina invece non c'è in un tipo di
celle guaste che ho avuto che, ad occhio, pardon, al tatto, potrebbero essere
della Baum. Qui infatti la seconda piastrina non c'è e quando togli la parte
superiore della casella i puntini rimangono comunque al loro posto perché
infilati nei fori di quella che corrisponde alla terza piastrina vista sopra.
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Firma da file con caratteri diversi in Outlook express e linguaggio html
Per chiarezza, quando si scrive un messaggio di posta è bene che la firma sia
costituita da un tipo di caratteri diverso rispetto al resto del testo. Lo so
che per chi usa la sintesi e la barra braille ciò non ha senso ma spero e mi
auguro che anche chi non vede qualche volta scriva a chi la vista l'adopera!
Sì perché se usiamo il computer solo tra ciechi, invece d'essere uno strumento
per l'autonomia diventa una macchina ghetizzante. Un modo per scrivere i
messaggi con un tipo di carattere e la firma con un altro è quello di creare
un file html con il tipo carattere che si desidera e farlo utilizzare da
Outlook express come firma. Con il blocco note crea un file simile al seguente:
<html>
<body>
<font face="verdana" size="4">
----------------------------------- <br>
La menzogna toglie la serenità e rovina il mondo.
</font>
</body>
</html>
Qui non posso spiegarti tutto il linguaggio html, che tra l'altro so poco, ma
ti dò comunque alcuni ragguagli per farti venire la curiosità.
Le etichette <html> e </html> rispettivamente ad inizio e fine file indicano
che quello è un file html. Dopo la prima ci andrebbero delle altre etichette
che riguardano l'intestazione della pagina che nel nostro caso non servono.
<body> e </body> determinano invece il corpo del file, ossia la parte in cui
ci si mette il testo, i link eccetera. Font face, lo vedi da te, permette
d'inserire il tipo carattere e size ne determina la dimensione (i valori
possibili vanno da 1 a 7 che è il più grande). <br> al termine dei trattini è
un ritorno a capo. Se non viene inserito, l'html fa righe assai lunghe e
quindi in questo caso i trattini verrebbero a trovarsi sulla stessa riga del
testo sottostante.
Nota del 2015: invece di scrivere i trattini, puoi digitare il comando <hr> che li scrive automaticamente; non necessita della chiusura.
In giro ci sono diversi manuali sull'html ma per cominciare
a capire come mettere i segni di maggiore e minore e quindi come costituire le
etichette ti consiglio di cercare il file pillole.zip fatto tanti anni fa
dall'uic di Parma (qualche volta anche l'unione italiana ciechi fa qualcosa di
buono e quando lo fa non ho problemi a riconoscerlo). Come viene detto
all'inizio, non si tratta di un manuale completo di html ma solo di un'infarinatura ma, contrariamente ad altri manuali, le cose sono spiegate in modo
assai semplice e chiaro ed è quindi molto utile per chi desidera iniziare con
delle buone basi. Il file che hai scritto va salvato con l'estensione .html.
Vai in Outlook express, scegli Strumenti, Opzioni e premi ripetutamente
ctrl+tab fino a raggiungere la scheda Firma. Con tab raggiungi e premi il
pulsante Nuova e poi torna indietro con shift+tab. Se avevi già una o più
firme, vedrai che il numero è cresciuto di uno. Con Tab vai fino al pulsante
radio che per default è settato su Testo e spostalo su File e nel campo di
editazione subito dopo, inserisci il nome del file con relativo percorso.
Naturalmente per cercare il file puoi anche usare Sfoglia che si trova un po'
più in là e puoi anche rendere la firma predefinita o meno come al solito. Poi
clicca su Ok. Personalmente ho messo la posta in una partizione diversa da
quella in cui risiede windows in modo da poter fare il ripristino completo del
sistema senza perdere i messaggi e nella cartella della posta ho anche messo i
file per la firma in modo da non perderli per lo stesso motivo.
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Attivare l'audiodescrizione dei film
L'attivazione del secondo canale
audio digitale in cui le reti rai trasmettono il film con l'audiodescrizione
per i non vedenti non si fa allo stesso modo in tutti i televisori e nel mio
Tlg tl-15a2 si esegue così:
1) Premere il tasto Nicam presente sul telecomando. Appare un menu in cui
selezionare la lingua che varia a seconda del canale in cui ci si trova. E' un
menu a tempo che scompare dopo pochi secondi e per default non è selezionato
niente.
2) Nelle reti rai l'unica lingua presente è l'italiano e per selezionarla
si può premere indifferentemente freccia su o giù senza invio. Se al momento
non viene trasmesso un film con audiodescrizione, si sentirà un messaggio in
loop per avvertire che quello è il canale audio digitale per i non vedenti. Il
loop di rai 3, nella mia zona e anche in Toscana, ha la zona di silenzio più
ampia rispetto alle prime due reti. Per tornare al primo canale audio, cioè
all'audio normalmente presente quando si accende il televisore, premere un
qualsiasi numero di canale. Canale 5 ha la lingua inglese ma quando premo la
freccia per attivarla ottengo solo una pausa nell'audio che prosegue come
prima.
Le istruzioni del mio televisore dicono solo che per attivare la funzione Nicam basta premere il tasto omonimo, che è possibile selezionare la
modalità stereo, mono 1 e mono 2 e, se non ricordo male, anche la lingua ma
non parlano di non vedenti o secondo canale audio digitale. Se non avessi
avuto una persona vedente a trafficare con i menu, cosa per me rara, credo che
non l'avrei mai trovato anche perché quando si preme Nicam non si avverte
nessun cambiamento nell'audio se prima non si preme la freccia.
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Card reader, approfondimento
Ne ho già parlato nel numero 68 e
qui aggiungo quanto segue. Il programma in dotazione a un lettore di schede
senza marca è della Myson century e pensavo dovesse servire solo per windows
98, dove l'apparecchio non funziona se non viene installato il software in
dotazione, ma ho notato che ha una qualche utilità anche in xp. E' costituito
da due file eseguibili e la logica mi diceva che quello da eseguire per installarlo fosse quello il cui nome contiene le parole setup e driver ma dopo
averci provato più di una volta senza successo in ultima istanza ho provato
con l'altro file dal nome insignificante e cioè
au6368.exe
scoprendo che s'installa proprio con quello. Chi l'avrebbe pensato? Se non ho
capito male a causa dell'inglese, durante l'installazione chiede di collegare
il lettore e d'inserirci le schede ma ne avevo solo un tipo e ci ho messo
quello. Non so se anche in xp installa i suoi driver. In risorse del computer
di windows 98 non cambia niente, le unità del card reader vengono viste come
dischi removibili e un'eventuale etichetta di volume della schedina, non so
perché, non ha alcun effetto. Al contrario, in risorse del computer di xp le
unità aggiunte vengono contraddistinte dal tipo di scheda associata a
quell'unità, che corrisponde a uno dei fori del lettore, mentre se la schedina
ha l'etichetta di volume sarà quella ad avere la priorità. In entrambe i
sistemi operativi viene installato un programma che permette di formattare i
tipi di schede leggibili e registrabili dal lettore e non mi pare che vada a
chiamare il programma di formattazione di windows.
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Download con Internet explorer 8
Probabilmente quanto scritto di
seguito capita anche con le altre versioni e un problema analogo mi sembra
d'averlo già segnalato con Firefox. Immagina di scaricare un file e per qualsiasi ragione di doverlo riscaricare il giorno dopo. Pur inserendo la data di
creazione del giorno attuale, Internet explorer 8 fa finta di scaricarlo (e te
ne accorgi anche dal tempo impiegato) perché recupera le informazioni dai
file temporanei. Ciò comporta che se il file scaricato il giorno precedente
aveva un problema e desideri riscaricarlo per tentare di risolverlo, in realtà
ti ritrovi lo stesso file del giorno prima. Per scaricare veramente il file
devi eliminare la cronologia delle esplorazioni scegliendo appunto la voce
Elimina cronologia esplorazioni che trovi nel menu Strumenti di Internet
explorer. Qui ci sono varie voci e puoi scegliere cosa eliminare, personalmente tolgo sempre tutto e se anche tu fai lo stesso e sei non vedente, la prossima volta che vai su Google ricordati di cliccare sul link dedicato a chi
adopera lettori di schermo in modo da evitare problemi nella ricerca.
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Mb408l, windows 98 e jaws 451
Un amico mi raccontava che per non
trafficare tanto manteneva una vecchia versione del firmware sulla mb408l in
modo che fosse compatibile con le vecchie versioni di jaws ed in effetti si
può fare anche così. Però se vuoi utilizzare l'ultima versione del firmware e
al tempo stesso collegare la barra braille in vecchi computer addirittura con
windows 98 e jaws 451, il modo più semplice è quello di sostituire il file
mb408sl.jlb presente nella cartella jaws451 con l'omonimo file aggiornato
(quello che si usa anche per il bluetooth). Pur non essendo necessario modificare la stringa con la velocità della porta in jfw.ini di Jaws, è invece
strettamente necessario che tale stringa contenga il numero di porta giusto,
com1 se la colleghi alla prima seriale e così via.
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Prolunghe usb 3.0
Con i cavi assai corti a corredo dei dischi esterni
usb 3.0 era logico aspettarsi che da qualche parte si vendessero le prolunghe
per tali porte. E' il solito gioco del mercato: le ditte risparmiano dandoti
una periferica con cavo cortissimo iniettando al cliente l'esigenza di una
prolunga, necessità che non avresti se in origine il cavo fosse un po' più
lungo, così alla fine compri le periferiche e anche le prolunghe alla faccia
del risparmio con cui ci si riempie la bocca. La prolunga che ho provato è
della Logi, lunga un metro e 80 e composta da una spina maschio di tipo A e
da una spina femmina sempre di tipo A. Oltre che per allungare il cavo può
essere utile quando le porte usb 3.0 del pc sono solo sul retro perché una
volta collegata ad una di esse puoi mettere la spina femmina in posizione
comoda per il collegamento delle periferiche. E' compatibile anche con le
periferiche 2.0 e non ci dovrebbero essere problemi con le 1.1.
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Rmprepusb, approfondimento
Fai attenzione che anche il test della velocità delle pen-
drive inserito in questo programma distrugge i dati quando avviene un errore
in scrittura come annunciato dal messaggio in inglese.
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Software con licenza oem
Oem, da non confondere con home, significa
original equipment manufacturer. Può sembrare una garanzia ma nel caso del
software è invece una limitazione. Non ne ho esperienza diretta ma da quanto
scrivono si tratta del software che troviamo già installato al momento
dell'acquisto del computer come nel caso dei sistemi operativi. Comprando
invece un dvd del sistema operativo con licenza oem, questo permetterà d'essere installato in un solo pc e avrai la possibilità di cambiare solo tre componenti hardware dopo di che non funzionerà più (probabilmente non riuscirai più
ad eseguire l'attivazione). Le licenze oem costano meno ma, come al solito,
quando si paga poco si ha anche poco.
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Soldi ed energie sprecate per i non vedenti
Certe cose le notavo già
in passato e adesso che nella vita quotidiana le due parole che si sentono di
più sono crisi e risparmio ci faccio ancora più caso. Come tanti enti ed
associazioni, la biblioteca italiana per ciechi di Monza chiede di donare il 5
per 1000 e non c'è nulla di male. Però, soprattutto in tempi di crisi, per
farlo basterebbe una mail senza inviare ai propri iscritti una lettera braille
su tre facciate e un foglio a caratteri "normali" il tutto inserito in una
busta. Forse non tutti gli iscritti alla biblioteca usano il computer ma la
lettera poteva essere limitata a loro risparmiando carta (quella braille costa
di più), l'usura della stampante e accorciando i tempi di produzione, d'invio
e ricezione del messaggio.
Un'altra cosa inutile, o abbastanza inutile, la fa Rai 3 nel commentare la
telenovela "Un posto al sole". Ma non ci sono film più intelligenti su cui
spendere soldi e tempo? Per caso Ho scoperto questo spreco solo qualche sera
fa ma probabilmente sono mesi e mesi che c'è e la cosa è senz'altro in relazione alla diffusione del digitale terrestre. Certo è che Un posto al sole
c'era già nel '98 ma penso sia iniziato nel '97. E se continueranno a farlo
fino al 2050, anche i non vedenti potranno sentirsi uguali a quei milioni
d'italiani che perdono il loro tempo a seguire una storia così lunga e, da
quel poco che ne so, senza senso. Una bella emancipazione!
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Ssd e interfaccia sata III, approfondimento
La risposta del tecnico che ho scritto
sugli ssd del numero precedente e che forse, ragionandoci sopra, non è del tutto esatta, può generare un po' di confusione ed è bene precisare che la dicitura sata - 600 va intesa come 600 megabyte e non
bit corrispondenti alle prestazioni effettive dell'interfaccia sata III che
sono di 4,8 gbit/s. Questi non vanno confusi con i 6 gbit/s di cui si parla di
solito che rappresentano la velocità teorica di trasferimento dell'interfaccia
sata III espressa frequentemente, come ho fatto io, con la sigla gb/s che
genera però confusione facendo credere che siano byte e non bit.
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Temperatura hard disk e altri dati tecnici
Come in altre occasioni
devo smentire quanto mi diceva un tecnico secondo il quale nelle caratteristiche degli hard disk non viene mai riportata la temperatura massima a cui
possono funzionare. Navigando in internet mi è già capitato due volte di
leggere questo dato riferito a modelli Western digital e l'ultimo che ho visto
può funzionare ad una temperatura massima di 70 gradi ed era su:
www.alienpc.it
Oltre a questo dato puoi trovare altri dati interessanti come il numero di ore
di funzionamento previste per l'hard disk e, oltre alla velocità di trasferimento dell'interfaccia sata III, la velocità interna del disco che come abbiamo visto è quella che conta di più ed è quella che misuriamo con Hd_speed o
altri programmi. Purtroppo i dati scritti sopra non vengono riportati per
tutti gli hard disk e non ho guardato se ciò accade anche nel sito della casa
costruttrice.
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