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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Mettere la rubrica di xp in una partizione o in un disco diverso da quello in cui risiede il sistema operativo
Nota del 2022: qui s'intende la rubrica utilizzata da outlook express; le istruzioni sono state scritte per xp ma sono valide anche per windows 7 e 10.
Per gli stessi motivi già visti per i Preferiti, anche la rubrica di xp è
uno di quei dati che può essere sovrascritto erroneamente se usi frequentemente Ghost o qualsiasi altro programma di ripristino del sistema. E' possibile
spostare la rubrica in una partizione o in un disco diverso da quello in cui
risiede windows e per farlo dovremo mettere mano al registro come abbiamo
fatto per i preferiti ma in questo caso la cosa è più facile perché si tratta
di modificare una sola chiave. Supponendo di voler mettere la rubrica nella
partizione d, procedi in questo modo.
1) Crea una cartella nella partizione d che puoi chiamare semplicemente
rubrica.
2) Nella cartella appena creata copia la rubrica di windows che per default
trovi nel percorso:
\document and settings\nomeutente\dati applicazioni\microsoft\address
book\nomeutente.wab
Siccome il programma della rubrica effettua il backup dei dati in un file con
lo stesso nome e con la stessa estensione ma con l'aggiunta della tilde finale
che la sintesi non dice direttamente, fai attenzione a copiare veramente il
file con la sola estensione wab senza tilde. Non sei obbligato a mantenere lo
stesso nome, la rubrica può essere chiamata anche cocomero! L'importante è che
abbia l'estensione .wab.
Nota del 2022: in windows 7 e 10 la rubrica di outlook express si trova nel percorso seguente:
\Users\Nomeutente\AppData\Roaming\Microsoft\Address Book\Nomeutente.wab
3) Da Esegui scrivi regedit per aprire il registro e chiudi i percorsi eventualmente aperti con la freccia sinistra.
4) la stringa da modificare si trova nel percorso:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\WAB\WAB4\Wab File Name
nel quale andrai tramite le frecce e magari digitando l'iniziale di una determinata chiave per avvicinarti ad essa senza scorrerle tutte.
5) Una volta che ti trovi su wab file name, spara un colpo di tab, piano!
Facevo per dire! Comunque premi tab e con la freccia selezioni l'unica stringa
esistente. Dal menu di contesto scegli Modifica e, dopo aver tolto l'attuale
percorso con bakspace, digita quello nuovo comprensivo del nome che hai dato
alla rubrica come ad esempio:
d:\rubrica\orbi.wab
e conferma con invio.
6) Con alt+f4 chiudi il registro e riavvia il sistema. Vai nella rubrica di
windows come facevi di solito e aggiungi un indirizzo (se preferisci ne puoi
anche cancellare uno che non ti serve) e poi vai nella nuova cartella in cui
hai copiato la rubrica. Se tutto è andato bene, avrai due file di cui uno ha
l'estensione che termina con la tilde perché rappresenta il backup dei dati
dovuto alla modifica appena apportata.
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Router Netgear dgn2000 e adattatore wireless-usb wn111v2, funzione push 'n' connect, uso della rete domestica col cellulare e punti di accesso
Visto che l'apparecchio è apparso sul mercato nel 2008, il dgn2000 della
Netgear non è un nuovo modello anche se nel gennaio 2010 era ancora presente
nei centri commerciali e forse lo è tutt'ora. Come al solito però, lo scopo di
Fuori serie non è quello di illustrare nuovi apparecchi ma bensì quello di
raccontare la mia esperienza arricchita di eventuali accorgimenti ed osservazioni certamente adatte ai normodotati ma in modo particolare ai non vedenti con la necessità d'usare lo stesso router o uno simile.
Il router Netgear dgn2000 è assai compatto e in dotazione c'è un piccolo e leggero
alimentatore, praticamente analogo ad un caricabatterie dei cellulari recenti
cioè grosso poco più di una normale spina per i 220 Volt, che può essere
quindi collegato facilmente a qualsiasi presa con tale tensione senza i classici problemi d'ingombro e di peso. E proprio dal peso deduco che sia senza
trasformatore. A differenza del router Dlink già descritto in un vecchio
numero di Fuori serie, il frontale posteriore del Netgear dgn2000 ha due
antenne per il wireless come avviene ormai per altri modelli e marche e, oltre
alle ormai classiche quattro prese lan e quella della linea telefonica e
dell'alimentazione, possiede un pulsante per accendere e spegnere l'apparecchio. E' uno di quelli che, una volta premuto, rientra un po' e quindi adatto
a chi, come il sottoscritto, non vede le lucine del router e quindi potrà
sapere facilmente se si trova in posizione on oppure in off. Sul pannello
posteriore non c'è il reset che invece viene svolto premendo contemporaneamente i due tasti che si trovano sul pannello frontale destro. Ovviamente non
sono stati messi due tasti solo per il reset, ed infatti quello più vicino al
pannello posteriore svolge la funzione wps di cui parlerò più avanti, mentre
l'altro accende e spegne il wireless (per default è acceso e spegnendolo
continuerà a rimanere spento anche spegnendo e riaccendendo il router. Praticamente il wireless resta nello stato in cui l'abbiamo lasciato l'ultima volta
indipendentemente dalle manovre svolte ad eccezione del reset che lo riporterà
alla condizione di default, cioè acceso. Anche la funzione di spegnimento del
wireless è stata messa per risparmiare energia. Probabilmente per non essere
premuti accidentalmente, i tasti del pannello frontale destro non solo sono un
po' rientranti ma svolgono la loro funzione solo se premuti un po' a lungo.
Adesso l'ho capito, ma all'inizio... Non so se la cosa venga scritta nelle
istruzioni che purtroppo sono in inglese. E' invece in italiano la scarna
guida di installazione dell'adattatore wireless-usb RangeMax wsn111v2 in
dotazione al router (lo scorso gennaio lo stesso router veniva venduto anche
in una confezione priva dell'adattatore). Il software che ho trovato nel cd
dell'adattatore prende in giro gli italiani visto che in italiano c'è solo la
schermata di benvenuto e quella in cui decidi se aggiornare il software o
installarlo da cd. Tutte cose che, per quanto cretino io possa essere, se ho
un minimo di dimestichezza con i computer posso leggere anche in inglese!
Invece di tradurre il software, hanno aggiunto un modulo che parte con autorun.exe. Sembra proprio un tranello: se uno in negozio guarda il cd e vede che
le prime due schermate sono tutte in italiano e poi il negoziante non continua
l'installazione per non incasinare il computer, ci casca come un salame! Il
firmware del router parla anche italiano ed è provvisto di un bel help sempre
in italiano ma... L'help delle opzioni wireless avanzate è in inglese e anche
incompleto e alcune impostazioni o frame in cui vengono visualizzate le hanno
lasciate in inglese come ad esempio lo status del router. Insomma: si traduce
ciò che appare, quello che verrà usato meno e più nascosto lo si lascia lì
perché tanto gli utenti sono imbecilli e non se ne accorgono! L'adattatore
wireless-usb wn111v2 viene dato con una velocità di 300 mbps ma le impostazioni del router vanno fino a 270. Anche se ci credo poco, magari aggiornando il
firmware... Forse ci arriva! Torniamo all'apparecchio principale. Le istruzioni dicono che l'interruttore on/off è stato messo per risparmiare energia e in
effetti, dalle misure che ho svolto, un po' si risparmia visto che il router
assorbe circa 116 milliampere mentre quando l'interruttore è su off e ad
assorbire è solo l'alimentatore, si ha un assorbimento tra i 3 e i 4 milliampere, davvero irrisorio! E tuttavia è bene precisare che lasciare acceso o
spento un router non comporta variazioni rilevanti nella bolletta elettrica
del singolo utente, il discorso invece cambia se si sommano le migliaia di
router di tutta Italia che ogni giorno restano accesi anche quando non servono. A differenza di altri router, questo apparecchio si collega ad internet
dopo un minuto circa (e mi sa che si tratta anche di un minuto scarso), e
quindi può essere spento e riacceso senza perdere molto tempo. Lo spegnimento
è particolarmente consigliato in estate quando l'apparecchio scalda (vedi in
modo particolare la parte inferiore appoggiata al tavolo) ed è bene farlo
togliendo l'alimentatore dalla presa e scollegando anche il cavo della linea
telefonica perché se ti arriva un fulmine... Dicono che il filtro ads protegga
l'apparecchio ma io penso che di quel piccolo circuito un bel fulmine se ne
faccia un baffo!
Nota: quando la sintesi stramaledetta ti dice che il router è
connesso, non significa che il servizio adsl sia pronto all'uso. Devi aspettare ancora un po' perché il messaggio si riferisce alla connessione che avviene
tra il router ed il pc e non tra il router e la linea telefonica.
Le impostazioni di questo router possono essere salvate in un file con estensione cfg in
modo da essere ripristinate all'occorrenza tramite l'apposito link del router
stesso. Ma se devi intervenire per un malfunzionamento dell'apparecchio senza
che l'utente abbia fatto il backup delle impostazioni o se hai un router nuovo
e non sai se l'hanno e come l'hanno utilizzato in negozio magari per fare
qualche dimostrazione, ti conviene resettarlo anche per evitare le spiacevoli
esperienze scritte in un vecchio numero e anche perché, con determinati accorgimenti, rimetterlo in funzione richiede un tempo decisamente minore rispetto
a quello che occorrerebbe a star lì a trafficare con le varie impostazioni. La
procedura esatta per resettare l'apparecchio sarebbe quella di spegnerlo,
scollegare i cavi lan e della linea telefonica, riaccenderlo per un minuto e
poi premere contemporaneamente i due tasti del pannello frontale destro fino a
quando il led power lampeggia tre volte diventando rosso. A quel punto rilasciare i tasti ed aspettare che il led power diventi verde. Vediamo di capire
questa procedura e di renderla accessibile anche a chi, come il sottoscritto,
non vede la luce. L'apparecchio viene spento in modo da poter staccare i cavi
senza problemi di campi magnetici e cose del genere (insomma le solite precauzioni che non so fino a che punto siano valide). Poi viene riacceso ed il
minuto di attesa è quello che serve al router per stabilire eventuali connessioni e per ripristinare la rete wlan. Nel nostro caso accenderà solo quest'ultima dato che i cavi sono staccati. Tenendo presente il ritardo con cui i
due tasti del pannello frontale destro cominciano a svolgere la loro funzione
ed immaginando che i tre lampi del led power siano distanziati tra loro da
circa un secondo ed inoltre essendo consapevole che se il led rosso resta
acceso un po' più del necessario non scoppia la bomba atomica, resetto l'apparecchio tenendo premuti i tasti dai 5 ai 7 secondi. Non ho mai fatto controllare la cosa da un vedente ma ho visto che funziona. Poi attendo un po', non
so quanto ci metta il led power ad essere verde, forse il solito minuto? Ed
allora tanto vale spegnere il tutto, ricollegare i cavi e riaccendere. Appena
collegato il router al pc desideravo impostarlo senza usare il cd in dotazione. Cercavo di entrare con nome utente e password admin ma ottenevo sempre
l'errore di password errata.
Un amico che on dice cose a vamvera
e che ha un Netgear mi aveva detto di fare così ma non va bene.
Stanco di riprovare a mettere la password,
decido di superarla facendo l'installazione da cd con il quale non serve
digitarla. Sono passati diversi mesi e mi pare fosse un po' in italiano ed un
po' in inglese ma insomma... tutto va bene fino al rilevamento della rete. Per
quel software la mia linea era priva del servizio adsl. I cd in dotazione al
mio router, di cui uno è per l'adattatore wireless-usb, sono del 2008, non so
se in giro ci sia qualche confezione con software aggiornato e, si spera, un
po' migliore! Incavolato come una bestia, ho collegato il vecchio router e
ricercato in internet trovando che altri utenti avevano lo stesso problema con
quel cancaro di cd e che per entrare nel router bisognava, e bisogna tutt'ora,
digitare nel campo password semplicemente la parola
password
in lettere minuscole. E' una delle poche volte in cui ho detto grazie ad
internet! Certamente nel manuale in inglese sarà anche scritto ed inoltre
dovrebbe essere scritto anche sul router, ma far guardare scritte in inglese
alle persone che ho in casa è come voler guardare il sole con le persiane
chiuse! E d'altra parte, se si trovano inguaiati i vedenti che scrivono nei
forum in internet, a maggior ragione posso trovarmi inguaiato io senza nessuno
che mi dia una mano. Comunque per entrare nel router, sulla barra degli indirizzi si digita:
192.168.0.1
admin
password
(in caratteri minuscoli). Se è stato resettato ci si trova in quella che in
italiano sarebbe l'installazione guidata ma per il momento il router parla in
inglese. Le pagine di questo e altri router sono divise in frame in modo da
dividere il tipo di informazione. Quindi, per chi usa jaws, sarà sufficiente
premere ripetutamente la lettera m fino a trovare il frame che interessa, ad
esempio quello dell'help, senza scorrere tutti i link. Appena entrati, ma solo
quando il router è stato resettato, ci troviamo nel frame in cui si cambiano
le impostazioni ed esattamente sopra il country che setteremo con Italy. Cambieremo la lingua da inglese ad italiano e diremo di si al rilevamento automatico della rete. Adesso la sintesi continua a ripeterti frame, frame, frame,
come una persona ebete e dalle casse del computer esce un tic ad intervalli
più o meno regolari. La prima volta pensavo che il router non trovasse la rete
anche perché mi faceva lo stesso scherzetto anche con quel maiale di cd dicendomi che non era stata rilevata nessuna connessione. Credendo che non si
connettesse, dopo parecchio tempo mi sono scocciato e sono andato a mangiare
spegnendo il tutto. Nel riaccendere il computer mi sono accorto però che la
connessione era presente perché le cose stanno così. Con Alice 7 mega occorrono 1 o al massimo 2 minuti per rilevare la rete adsl. Per sapere se è stata
rilevata bisogna cliccare sul link status del router, spostarsi nel frame form
in cui sono visualizzate le impostazioni e vedere se è connesso. A quel punto
esci dal router, basta anche alt+f4, spegni router e computer e riaccendi il
tutto e prova a cercare una pagina. Vedrai che funziona! Non funziona invece
se entrambe gli apparecchi non vengono spenti e riaccesi e non so il perché.
Per far funzionare alice 7 mega non occorre altro visto che bastano le impostazioni di default o comunque quelle che lui forse aggiunge quando si fa il
rilevamento della rete. Se le vai a verificare vedrai che sono quelle classiche e che come nome utente c'è Guest senza password. Se vuoi puoi mettere il
tuo nomeutente e password ma non serve. In fin dei conti, se hai un servizio
adsl con tariffa mensile, paghi perché è stato attivato nella tua linea telefonica e non per le ore che lo usi. Quindi il servizio è lì e poco importa se
quello che lo usa si chiama Mario o mio nonno pirata! Passiamo alla rete senza
fili che finora ho usato solo come access point, cioè come punto di accesso
per collegarsi ad internet con un computer a cui il router non è fisicamente
collegato o con il telefonino. infatti, se non hai un portatile e ti scoccia
installare l'adattatore wireless-usb in un computer fisso solo per vedere se
la rete senza fili funziona, puoi ricercarla tramite il telefonino e, una
volta selezionata, collegarti ad internet sfruttando il collegamento adsl che
normalmente usi col pc. Usare internet con il cellulare è scomodo soprattutto
per la tastiera, ma farlo sfruttando la wlan domestica significa poter farsi
un'esperienza senza pagare un occhio della testa anche se ovviamente sei
limitato alla modesta copertura della tua rete. Per default, nel Nokia e55 è
possibile fare la scansione/ricerca della wlan domestica anche dalla schermata
principale. Mi viene sempre trovata anche una rete nascosta e non so per quale
motivo visto che la vede in qualsiasi luogo io mi trovi. Sarà forse la rete di
tim o vodafone? Mi sembra un po' strano! Per default, la rete senza fili del
router in prova si chiama semplicemente netgear ed è priva di qualsiasi protezione come del resto lo è quella del router Dlink visto in passato il cui nome
di rete, cioè ssid, è dlink_wireless. Se usi la rete senza fili solo come
access point, in fin dei conti potresti anche lasciarla senza protezione
perché il massimo che ti può succedere è che quando lasci il router acceso il
tuo vicino di casa si colleghi ad internet sfruttando il tuo abbonamento adsl.
Naturalmente ciò non comporta una spesa aggiuntiva perché se lasci il router
acceso significa che hai un abbonamento mensile che non tiene conto delle ore
di navigazione. Tuttavia, se il tuo vicino si collega ad internet nello stesso
momento in cui lo fai anche tu, avrai una banda più ristretta e quindi una
velocità minore che in certi casi, come nell'esempio che segue, può costituire
un problema almeno con alice 7 mega (qui il 20 mega non arriva). La radio
delle ferrovie dello stato che si ascolta nella pagina principale del sito:
www.trenitalia.it
è strutturata in modo che una lieve riduzione di banda o altra anomalia fanno
sì che il segnale abbia delle piccole interruzioni. Con il computer collegato
all'access point senza fili sono andato nel sito sopracitato ed ho... Acceso
la radio! Andava bene e al collegamento adsl ho aggiunto il computer a cui è
fisicamente collegato il router e successivamente anche il telefonino. La
radio andava ancora bene ma... Non appena mi sono messo a scaricare un file
lungo tramite il computer fisicamente collegato al router, oltre ad avere una
velocità un po' bassina, la radio ha cominciato ad avere delle piccole interruzioni di segnale. Forse la cosa dipende anche dal fatto che la radio era
"Accesa" su un vecchio pentium III, ma è certo che la riduzione di banda
esiste anche quando, come in questo caso, il file veniva scaricato non tramite
la rete senza fili ma dal router fisicamente collegato al pc. Ma al di là di
questo disguido, quando si fanno delle prove è bene essere certi che la rete a
cui si tenta di connettersi sia proprio la nostra. In fin dei conti anche
altri potrebbero avere un router Netgear o Dlinke quindi è meglio mettere un
nome e una password personali e per farlo basta andare nel link
impostazioni wireless
presente nel router. Il tipo di password da utilizzare dipende anche dal tipo
di protezione che si sceglie. Se provi varie configurazioni di rete wlan con
il telefonino, tieni presente che per ognuna di esse il cellulare crea un
punto di accesso che occuperà spazio inutilmente quando non sarà più utilizzato. In certe situazioni che non ho capito fino in fondo, forse quando il
segnale è debole, il telefonino Nokia e55 crea un nuovo punto di accesso anche
quando alla rete non è stato cambiato il ssid, la password o il modo di protezione. Questo nuovo punto di accesso ha ovviamente lo stesso nome ma viene
identificato da un numero, ad esempio pippo1 pippo2 eccetera. Per visualizzare
o rimuovere eventuali punti di accesso non più utilizzati, nel Nokia e55 si
deve andare nel percorso:
menu, pannello di controllo, impostazioni, connessione, destinazioni,
internet...
Ho messo i punti di sospensione perché la parola internet è seguita dal numero
dei punti di accesso esistenti. La sigla wps scritta accanto ad uno dei due
tasti del pannello frontale destro del router in prova significa wi-fi protected setup, ossia la funzione di protezione che spesso si fa manualmente e che
in questo router dovrebbe essere possibile fare anche automaticamente tramite
la pressione del tasto wps ossia quella funzione che viene chiamata push 'n'
connect. Sto usando il condizionale perché questa funzione mi riesce solo a
metà. Probabilmente quello descritto di seguito non è l'unico modo per sfruttare la funzione del tasto wps, è quello però che si fa durante l'installazione dell'adattatore rangemax wn111v2 in dotazione al router. L'installazione
nuovo hardware di xp con il service pack 2 non serve a niente per questo
adattatore. Ci sono due versioni del programma, quella all'interno del cd è
del 2008 e di primo achito è più complicata da installare soprattutto per chi,
come il sottoscritto, sa l'inglese da cani. Ma in realtà, per sfruttare la
funzione push 'n' connect, basta lasciare tutto per default. Sì, adesso l'ho
capito, ma la prima volta con quel cancaro d'inglese... Ecco perché riassumo
le fasi dell'installazione in modo che chi ha la mia stessa difficoltà possa
essere un po' avvantaggiato.
Programma del 2008:
dopo la presa per il culo
delle due schermate in italiano, una di ben venuto e l'altra con la possibilità di aggiornare il software o di installarlo da cd, ne trovi un'altra di
benvenuto in inglese perché, come dicevo, non hanno tradotto il programma ma
aggiunto un modulo esterno. Poi si accetta la licenza, si sceglie la cartella
che puoi lasciare quella proposta. Parte l'installazione dell'interfaccia per
gestire l'adattatore ma non il software dell'adattatore vero e proprio che
verrà installato successivamente. Infatti dopo un po' ti avverte che il programma è installato ma l'installazione non è ancora terminata e bisogna cliccare su Next. Chiede di inserire l'adattatore e, una volta inserito, xp tenta
di installarlo ma alla fine torna stabile la finestra del programma Netgear e
si clicca su Next. Vengono copiati dei file per l'hardware e al termine bisogna scegliere l'area di appartenenza visto che per default è settato su Stati
uniti e dà un errore. L'Italia non c'è, (c'è invece la Francia) comunque dalla
casella combinata scegli Europe. Per compiere questa operazione, devi aprire
la casella combinata tramite il cursore jaws o con i touch della barra braille; poi, in cursore pc, scegli Europe con le frecce ed invece d'andare a
cliccare su Agree come si dovrebbe fare, dai invio su Europe. In caso contrario non riesci a fargli accettare la regolazione. Siccome ero nel computer
vecchissimo, avevo la vecchissima versione di Jaws 620 ma, visto l'andamento
spesso a gambero di questo programma, penso che la cosa sia valida anche con
le versioni successive. Poi chiede se si desidera installare l'adattatore con
smart wizard o con windows. Per default è settato su smart wizard e lo lasci
così sia perché non so se windows, arrivati a questo punto, riesce ad installare l'adattatore e anche perché il nostro scopo è quello di provare la funzione push 'n' connect specifica di questo router. Successivamente chiede se
desidero essere aiutato per la connessione di rete ed il default è sì. Mettendo il pulsante radio su no, si andrebbe a quella che sarà la finestra principale del programma una volta che l'installazione è terminata da cui è possibile fare la connessione manuale scegliendo il tipo di protezione e la password
ma di questo ne parleremo poi. Rispondendo sì, si accetta di utilizzare la
funzione push 'n' connect tramite il tasto wps del router oppure la connessione con il pin del router (cosa che non ho approfondito molto). nella schermata
successiva, come raccomandato, è già settato in modo da dire al programma che
il router accetta sia la password con il pin dell'apparecchio che con il
sistema push 'n' connect tramite la pressione del tasto wps. Il secondo pulsante radio dice che il router supporta solo il pin. Poi chiede quasi la
stessa cosa e non ho capito il perché e cioè se il router ha il wps; per
default è su sì. Appare la schermata in cui chiede di premere il tasto wps
presente sul router e, da quanto ho capito, entro 2 minuti dalla pressione
bisognerebbe cliccare su Next per terminare l'installazione. Peccato che Next
presente sullo schermo non diventi mai disponibile ad essere premuto, e questo
anche attendendo un tempo di gran lunga maggiore ai due minuti prestabiliti. A
quel punto è solamente possibile tornare indietro, cosa che non serve fare,
oppure cliccare su Cancel ottenendo l'arrabbiatura del programma per essere
stato interrotto. La stessa cosa mi capita con la versione nuova del programma
che si installa con meno passaggi che qui non riporto anche perché, una volta
capito il principio della vecchia versione, sarà facile installare anche
quella nuova. Tieni presente però che la normale disinstallazione della nuova
versione del programma non ti permette di tornare alla versione precedente che
durante l'installazione sucessiva darà un errore dovuto al mancato recupero di
file di backup. Probabilmente è possibile ovviare al problema ripulendo cartelle e registro ma l'ho ovviato ripristinando il tutto con Ghost. Terminata
l'installazione come visto sopra, Una volta costretti a cliccare su Cancel ci
si trova nella finestra principale del programma dell'adattatore con la possibilità di fare tutte le regolazioni manuali che si desidera. Sia durante l'installazione che durante l'uso del programma è da tenere presente che per certe
regolazioni bisogna lavorare accuratamente con il cursore jaws e che a volte
la finestra viene persa e quindi devi "Sparare" un colpo di alt+tab per riacchiapparla, ma piano! Possibile che sti ciechi prendano sempre tutto alla
lettera? Anche se l'installazione della rete wireless non è andata a buon fine
tramite la funzione push 'n' connect, nel router sono avvenuti comunque dei
cambiamenti. Ad eccezione delle volte in cui la pressione del tasto non provoca nessun cambiamento per motivi che devo capire ancora fino in fondo, l'aver
premuto il tasto wps ha fatto sì che nel router ci sia un nome di rete, ssid,
che inizia sempre con ntgr_ seguito da numeri e lettere, una password con
numeri e lettere, e l'attivazione della modalità di protezione mista wpapsk+wpa2-psk. Stranamente però, nelle opzioni wireless avanzate del router, il
pulsante wps rimane disattivato. Attivandolo, rimane attivo fino a quando si
salva l'impostazione. Ma una volta che si rientra nelle impostazioni del
router lo si ritrova nuovamente disattivato ed il guaio è che il salvataggio
non dà nessun errore. Premendo ulteriormente il tasto wps non si generano
altri nomi di rete e password, per farlo bisogna prima resettare l'apparecchio. Volendo possiamo usare il ssid e la password che sono state inserite
tramite il tasto wps, basta settare il programma dell'adattatore su wpa2-psk
ed inserirle là dove richiesto ma a questo punto tanto vale mettere nel router
un nome di rete e una password meno asettiche scegliendo, perché no? Anche il
tipo di protezione desiderata. Il mancato funzionamento della funzione push
'n' connect non so da cosa dipende, potrei essere io a non aver capito qualcosa e se qualcuno ha esperienza in merito... Potrebbe anche essere un problema
di firmware del router e a tal proposito ho anche scaricato una versione nuova
che non mi sono però arrischiato d'installare perché, viste le caratteristiche
del sito da cui l'ho presa, non vorrei che poi mi parlasse solo in inglese. E
poi, alla fine, la funzione push 'n' connect mi interessava solo per provare
perché... Vuoi mettere la soddisfazione di dare alla rete un nome come, ad
esempio, gallinacanterina?
Nota del 2015: la soluzione del problema e i motivi per cui non riuscivo a far funzionare questa funzione li trovi nel numero 87.
Concludo questa lunghissima chiaccherata col dire
che finora non ho riscontrato problemi di perdita di segnale come invece si
dice in certi negozi secondo i quali basta che l'adattatore si muova un po'
per perdere il collegamento. Io l'adattatore lo butto come capita. Addirittura
un negoziante mi ha detto che il forno a microonde toglie il segnale wireless.
Mi sembrava una delle tante cazzate che si dicono ma per curiosità mi sono
collegato senza problemi alla mia rete stando vicino al microonde acceso che
si trova al piano superiore della mia casa spostato ad est mentre il router è
al piano inferiore verso ovest. Visti gli ostacoli e la distanza, il segnale
dovrebbe essere un po' bassino, il telefonino mi pare non dia la quantità di
segnale, e quindi fa un po' fatica ad acchiapparla ma.. Ci riesce indipendentemente dal forno acceso. Mi dimenticavo di dire che la finestra principale
del programma dell'adattatore ha la riga di stato nella parte inferiore in cui
è possibile vedere il tipo di collegamento, la percentuale di segnale eccetera. Se il collegamento non avviene, ad esempio perché non è stata impostata la
password, si nota la continua scansione dei canali. Se non usi protezioni,
allora basta mettere il nome di rete là dove serve ed il gioco è fatto.
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Come è stato importato il multimetro digitale parlante, manuale in italiano, indirizzo del distributore e altro
Nota del 2017: rispetto all'originale in questo articolo sono stati tolti riferimenti un po' personali.
Innanzitutto un po' di chiarezza con il dire anche ciò che, non si sa bene il
motivo, nel mondo dei non vedenti è vietato affermare. Il multimetro digitale
parlante della metec è stato importato per la prima volta in Italia da Marco
Gregnanin della Itex nel 2008 per venderlo ad un non vedente che me l'ha fatto
ascoltare per telefono ed in modo particolare facendomi sentire la misura
della bassa frequenza a cui ero particolarmente interessato. Verso la fine del
2009 il tiflotecnico ha diramato un comunicato, di cui ora non ricordo bene
tutti i dettagli, dicendo che dopo i primi acquirenti a cui veniva fatto uno
sconto, il multimetro sarebbe stato venduto a più di 900 euro (vedi il comunicato stesso per i dettagli sulle cifre). Ero curioso di conoscere quanto
costava in Germania là dove viene prodotto e mi ero messo a fare ricerche in
internet per vedere se trovavo la ditta ma, come a volte mi capita di fare, le
ho fatte da cani perdendo subito la pazienza. Credo proprio d'aver cercato la
parola multimetro oppure tester parlante come spesso viene chiamato questo
strumento. Se avessi cercato multimeter... E se avessi avuto un po' più di
pazienza... Un secondo non vedente aveva un amico che lavora in
Germania e visto che anche a lui interessava la faccenda, gli ho dato le sigle
delle tre scatole che compongono la confezione dello strumento, cioè il modulo
parlante, il multimetro vero e proprio ed il calibro. Infatti, la ditta costruttrice ha fatto una cosa molto semplice e logica: invece di costruire uno
strumento appositamente fatto per noi non vedenti, ne ha presi due (il multimetro ed il calibro) aventi l'interfaccia per essere collegati al computer e,
sfruttando questa, ha fatto un modulo parlante da collegare alternativamente
all'uno o all'altro strumento. Il modulo contiene il campionamento dei numeri
da 0 a 9 (infatti non ti dirà mai trecentotrentatré ma 3 3 3), e poche altre
frasi come Volt, Ampere eccetera. Forse si tratta di una eprom a due sezioni
oppure lo stampato prevede solo due commutazioni visto che la richiesta
dell'italiano fa sì che una delle due altre lingue venga tolta con la possibilità di mantenere il tedesco o l'inglese a scelta. Ma torniamo agli orbi. Le
sigle che ho fornito al secondo non vedente mi erano state date dal non
vedente che aveva acquistato lo strumento da Marco Gregnanin nel 2008. Così,
dopo alcune ricerche, l'amico del secondo cieco che abita in Germania ha trovato dove acquistare l'apparecchio ad un prezzo... Certamente più basso rispetto al tiflotecnico ma
altrettanto imprecisato perché il cieco a cui mi ero rivolto mi ha fornito
notizie variabili dicendomi prima una cifra, poi un'altra e alla fine mi ha
detto che l'amico della Germania avrebbe preso lo strumento come ditta pagandolo poco... Quando gli ho fatto capire che forse la cosa poteva interessare
anche a me e che ci stavo pensando, ha cominciato a dirmi che io non lo uso, che
non mi serve eccetera.
Successivamente e senza rinnunciare all'italiano, con l'aiuto di un'altra persona e sempre in Germania ho trovato, ma alla fine non acquistato, lo strumento che nel giugno scorso aveva il prezzo di euro 691,22 centesimi; una cifra ancora abbastanza alta se rapportata ad uno strumento
analogo per normodotati che costa circa 100 euro ma decisamente più bassa rispetto al tiflotecnico italiano.
Come ho avuto modo di scrivere in passato, il
ttiflotecnico non mette i prezzi in internet e quindi bisogna chiederglieli
per ogni oggetto. Attenzione: non sto denigrando il tiflotecnico, quando mette
i prezzi più bassi rispetto ad altri come nel caso di Talks lo dico senza
problemi. Fuori serie non fa pubblicità e non lecca il culo a nessun negozio e
tanto meno a quelli per ciechi che se non fosse per qualche strumento specifico per me potrebbero anche far a meno d'esistere. Il secondo non vedente di cui parlavo ha tradotto il manuale dello strumento che trovi in appendice di questo articolo ma solo nel formato zip. Chi l'ha tradotto non ha inserito il distributore ma solo la ditta costruttrice
dello strumento e quindi l'ho fatto io mettendo in un file a parte l'indirizzo
seguente:
Blista-Brailletec gGmbH * Industriestr. 11 * D - 35041 Marburg
Fon: +49-6421-802-0
Fax: +49-6421-802-14
e-mail:
brailletec@brailletec.de
sito:
www.brailletec.de
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Brevi note sulle tastiere per pc, quando un adattatore non basta
Scrivo queste brevi note anche se il mio intento sarebbe stato quello di fare
un articolo più approfondito. Purtroppo però, dopo un'estate schifosa, dal 31
agosto sto avendo dei problemi personali che mi impediscono di svolgere le
cose come vorrei e quindi non so quando potrò fare le prove che mi ero prefissato di fare. Però al niente è sempre preferibile il poco, ed allora... Ecco
le brevi note che seguono dalle quali sono escluse le tastiere cordless. La
tastiera, soprattutto per noi non vedenti che non usiamo il mouse, è la cosa
di un pc che si utilizza sempre e ciò nonostante se ne parla poco o niente. Se
è vero che si scrive e si selezionano file e cartelle con qualsiasi tastiera,
addirittura lo si fa con quella dei telefonini, è altrettanto vero che si va
meglio a fare queste cose con una tastiera comoda. Lo so, dopo un po' ci si
abitua a tutto, ma un conto è abituarsi alla scomodità e un altro è essere
comodi per davvero. Soprattutto per chi non vede sono da evitare, fin che si
può, le tastiere compatte senza nessun spazio e differenziazione tra le file
di tasti e i tasti stessi che tra l'altro, almeno in una che ho potuto toccare
con mano, risultano più piccoli rispetto a quelli delle tastiere tradizionali.
Con la scusa di ridurre le dimensioni, chissà poi a cosa serve guadagnare
qualche centimetro, riducono il materiale e la manodopera per fare le tastiere
spendendo meno e vendere del ciarpame. E' bene che sulla tastiera ci sia un
po' di spazio tra la fila dei numeri ed i tasti funzione, un po' anche prima e
dopo delle quattro frecce ma soprattutto che ci sia dello spazio sopra ad
esse, cioè sotto ai sei tasti con canc insert eccetera, in modo che per usare
le frecce si possa mettere la mano a colpo sicuro. Attenzione alla ù accentata. A volte viene spostata nella fila superiore di tasti della tastiera alfanumerica e posta subito a sinistra del tasto bakspace. Per farcela stare, il
bakspace non sarà di grosse dimensioni come spesso accade ma della stessa
grandezza degli altri tasti che compongono la fila. Oltre a ricordarti che la
ù accentata si trova là sopra, la cosa crea un po' di disorientamento quando
devi usare gli ultimi tasti della fila superiore della tastiera alfanumerica,
ad esempio per digitare l'apostrofo o il punto interrogativo. Ho trovato
questa configurazione nel 1994 e pensavo non esistesse più ed invece... Là
dove di solito c'è la ù accentata, trovi semplicemente un prolungamento del
tasto invio che non serve ad un fico secco! Oggi, oltre alla tendenza di
venderti le tastiere compatte, c'è quella di dire che esistono solo quelle usb
ma non è così. Se ne desideri una con la possibilità di essere collegata sia
alla porta usb che alla presa ps2, ricordati che un adattatore non basta.
Infatti, non è solo una questione meccanica ed elettrica ma bensì di protocollo che la tastiera deve avere per poter funzionare in entrambe i modi. Non
tutti i negozianti lo sanno e così ti può capitare di telefonare e di sentirti
dire che hanno tastiere che funzionano in entrambe i modi solo perché pensano
di metterci l'adattatore come intendeva fare un ragazzo di circa 25 anni qui vicino che non credeva a quanto scritto qui sopra ma si è dovuto arrendere alla
prova del nove! Dopo aver messo l'adattatore ad una tastiera, gli ho detto di
entrare nel bios della macchina e... ha fatto cilecca! Per essere sicuro che
la tastiera possa funzionare in entrambe i modi, quando vai in negozio accertati che nella confezione sia presente l'adattatore (in quella che ho acquistato io era già infilato nella spina). Esistono tastiere ps2-usb con o senza
i tasti multimediali. A volte è proprio vero che chi troppo vuole nulla stringe. Avevo trovato una tastiera ps2-usb con gli spazi descritti sopra ma priva
dei tasti multimediali. Già che c'ero ho pensato però di prenderla completa ma
la dovevo ordinare. Il negoziante ha guardato abbastanza bene le figure ma...
Un conto è la figura ed un altro è averla sottomano e quando l'hai ordinata...
Tra l'altro nella figura lui vedeva che questa tastiera aveva un cassettino ma
in realtà le cose stanno così. E' un modello della Shintek provvisto di una
base su cui appoggiare la tastiera che non so se sia stata fatta solo per
quello o anche come porta oggetti. Volendo, una volta tolta la tastiera, su
questa base è possibile riporre, ad esempio, oggetti piccoli come le pen
driver e poi metterci la tastiera sopra senza problemi. E tuttavia la base è
abbastanza ingombrante e scomoda per chi la dovesse usare sopra ad una barra
braille mb408l/s. La tastiera però può essere usata anche senza base ma rimane
ancora un po' ingombrante per chi la usa sopra le barre braille citate perché
quello che nella figura in cui la facevano vedere sopra alla base sembrava un
cassettino, in realtà è il prolungamento della tastiera stessa al di sotto
dell'ultima fila di tasti per avere l'appoggia polso incorporato che un tempo
(e forse anche adesso in certi casi) veniva dato a parte e si poteva attaccare
o meno alla tastiera a seconda delle proprie esigenze. Anche se un po' ristretti, la tastiera è provvista degli spazi citati sopra ma ha però la ù
accentata posta vicino al backspace come descritto in precedenza. Sopra i
tasti funzione e anche ai lati, possiede un sacco di tasti multimediali che, a
parte una rotellina ed una pallina entrambe a scatti, hanno tutti la stessa
forma mentre a mio avviso, proprio perché tanti, per renderne più rapido
l'accesso sarebbe stato bene farli di forma diversa come del resto avveniva
con la vecchia tastiera Genius che ho acquistato ad inizio 2004. Con questi tasti ho
fatto solo qualche prova e se avrò voglia scriverò qualcosa in più in un
prossimo numero. In xp sembra funzionino anche senza il programma in dotazione
il quale però permette anche di associare ai tasti multimediali le funzioni
desiderate, cosa che non puoi fare con il solo xp. Però non sono sicuro che
con il solo xp i tasti svolgano proprio tutte le funzioni assegnate per default, vedremo meglio in seguito (naturalmente se ne avrò la voglia). Il
programma non è adatto a windows 98, così scrivono ma non ho provato ad installarlo in quel sistema. La tastiera sembra adatta solo ad xp (e forse a
windows 2000 con un determinato service pack, probabilmente il 4, ora non
ricordo bene), in realtà, al di là dei tasti multimediali, funziona bene anche
in altri ambienti. Con il collegamento ps2 non c'è nessun problema, basta
avere un computer con quel tipo di presa. Funziona addirittura in dos collegandola alla porta usb 1.1 del pentium III. Al di là del dos, è bene che la
tastiera funzioni per entrare nel bios o per installare i vari sistemi operativi. In dos però va in conflitto con l'emulazione a 16 bit della vecchia
sound blaster live!. Continuando a lasciarla collegata alla porta usb 1.1 ed
andando in windows 98, il sistema parte e cerca il nuovo hardware ma la tastiera non risponde e quindi, a meno di non usare il mouse o di non provare a
collegare anche una tastiera ps2, non posso rispondergli. Ovviamente col ps2
non c'è problema e in windows 98 funziona anche qualche tasto multimediale.
Non funziona in dos, e ovviamente nemmeno per entrare nel bios, se con lo
stesso computer collego la tastiera ad una porta usb 2.0 che ho aggiunto in
uno slot. Con il pentium 4 funziona in dos tramite le porte usb incorporate
nella scheda madre, non ho provato ad aggiungere porte su slot.
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Un problema con i file rtf e Word 2003
Chi riceve i messaggi di mbx può anche non leggere questo breve paragrafo in
cui parlerò di un problema che ho già evidenziato in lista.
Sto leggendo "Il poema dell'Uomo-Dio" di Maria Valtorta e, in accordo con chi
l'ha scansito, prendo appunti sugli errori che trovo che diventeranno poi
proposte di correzione. Dico proposte perché non ho il libro e quindi trovo
più corretto che le correzioni siano fatte da chi lo può controllare il quale,
oltretutto, sa come ha svolto il lavoro ed è quindi facilitato nel risalire a
certi errori. Da anni il mio computer è settato in modo che i file doc vengano
aperti con Word mentre gli rtf con wordpad, probabilmente ho fatto questa
scelta per evidenziare meglio le cose. D'ascoltare un libro con la sintesi non
ci penso nemmeno e quindi, al fine di trasferirlo nel notex per leggerlo in
braille, ho aperto il file rtf con wordpad e convertito in txt. Durante la
lettura ho trovato delle parole errate seguite però dalla parola corretta. Era
come se chi ha fatto la revisione del testo avesse corretto le parole dimenticandosi di togliere quelle sbagliate. Dopo aver inviato le proposte di correzione all'interessato, ho scoperto che lui non trovava quel tipo di errore. E
tuttavia quelle parole sbagliate non me le ero sognate! Così mi sono messo a
fare prove scoprendo che con wordpad le parole sbagliate che lui non trovava
da me venivano trovate e ovviamente convertite anche in txt. Word 2000 si
comportava in modo un po' diverso: oltre a trovare le parole sbagliate, scorrendo il testo ottenevo i messaggi:
testo inserito
fuori revisione
Praticamente mi veniva segnalato dove era stato inserito del testo e dove non
era stata fatta alcuna revisione. Per fortuna però, convertendo in txt con
word 2000 le parole sbagliate non venivano inserite nel file il quale, proprio
per questo, risultava un po' più piccolo rispetto al txt prodotto con wordpad.
Visto che la revisione del testo è stata fatta con Word 2003, deduco, e la
cosa potrebbe essere valida anche per altre versioni, che questo programma non
cancella le parole che sono state sostituite ma ne inibisce la visualizzazione
quando il testo viene visualizzato con la stessa versione del programma. Mi
rimane però un dubbio: perché dalle poche prove che ho fatto questo capita
solo con il secondo volume del libro citato e non con gli altri nonostante
siano stati elaborati sempre con Word 2003? In attesa di saperne di più,
consiglio di convertire i file rtf in txt, e forse la cosa è valida anche per
i doc, con Office e non con wordpad. Io sto usando quello del service pack 2
ma con la cultura del gambero di Microsoft mi sa tanto che quello del service
pack 3 faccia lo stesso. termino con una nota. Pare proprio che sia la mania
di microsoft di inibire solamente ciò che in realtà si intende cancellare o
sostituire. Anni fa ho chiesto ad un tecnico se aveva usato Frontpage per
costruire il suo sito. Mi ha risposto che ha usato semplicemente il linguaggio
html con un editor perché quando si fanno le correzioni con Frontpage, i
caratteri non vengono effettivamente cancellati ma solo inibiti e la cosa
appesantisce inutilmente il sito che conterrà tutte le correzioni anche se non
sono visibili. Chissà, forse Microsoft usa la stessa tecnica anche per la
correzione dei sistemi operativi visto che crescono a dismisura!
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