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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Comandi di xp
Come supponevo, certi comandi utilizzabili tramite
Esegui o dal prompt dei comandi sono validi solo per la versione professional
di xp. E' il caso, ad esempio, del comando driverquery che dà informazioni sui
driver e di systeminfo che fornisce informazioni dettagliate sul sistema. Con
la solita /? dopo il comando ottieni le opzioni disponibili. Per una lettura
migliore ti consiglio di ridirigere l'output ad un file di testo come
nell'esempio che segue:
driverquery >c:\pippo.txt
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Errore nascosto del cd di installazione
Quando per qualsiasi ragione
un cd è danneggiato, è logico aspettarsi un errore durante l'installazione del
programma, ma non sempre è così come nel caso del cd della mia Creative audigy
2 che risale al 2003. Dopo averlo installato senza problemi, ad ogni riavvio
del sistema mi si apriva una finestra in cui mi veniva chiesto il percorso di
alcuni file con estensione bmp. La cosa mi lasciava perplesso visto che non
capivo il motivo per cui quei file non fossero stati installati direttamente
dal cd ed inoltre non sapevo dove andarli a prelevare. Tralascio tutte le
prove e ricerche con limitatissima arrabbiatura perché eravamo sotto Natale
quando, così si dice, siamo tutti più buoni. Sarà vero? Alla fine ho trovato i
file bmp che il programma cercava all'interno di un file cab e, stranamente,
ogni file veniva visualizzato due volte. Incuriosito da questa faccenda, ho
provato a copiare il cab in un'altra unità per poi scompattarlo più velocemente di quanto non consenta l'estrazione da cd. Il file non si copiava a causa
del cd danneggiato e così ho scoperto il motivo dei problemi sopra esposti.
Per fortuna era solo una copia, infatti, per quel che costa un cd, ho l'abitudine di mettere da parte gli originali e di lavorare sempre con le copie. Dopo
aver ripristinato il sistema con una versione precedente all'installazione
dell'audigy 2, ho rifatto l'installazione con il cd originale senza i problemi
descritti sopra. Il programma di installazione della vecchia audigy 2 se ne
frega e non ti avvisa quando il cd è danneggiato salvo ppoi lamentarsi a
lavoro terminato.
Nota: la versione del programma in oggetto, installa una
specie di desktop che si carica ad ogni avvio del computer ma del tutto inaccessibile con Jaws. Con msconfig disattiva dall'avvio il file audigy.exe per
inibire tale funzione.
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Roxio Easy cd 6, service pack 2 ed xp professional
In un vecchio
numero dicevo che con l'aggiornamento al service pack 2 di xp home era possibile continuare ad utilizzare il programma di masterizzazione Roxio Easy cd 6
solo quando quest'ultimo era presente prima dell'aggiornamento stesso. Affermavo anche che installando tale programma con il service pack 2 non veniva
rilevato il masterizzatore rendendolo così inutilizzabile. Visto che sto
compilando un disco con xp professional e mi dispiace abbandonare Easy cd 6
che trovo adatto alle mie esigenze e visto che sono molto peggio di san tommaso, ho fatto un'altra prova di installazione che è andata a buon fine. Sarà
per la versione professional di xp oppure sarà perché in questo caso non ho
fatto l'aggiornamento del service pack la cui versione 2 era già presente nel
cd di installazione, sarà che il disco che sto compilando è certamente meno
incasinato dell'altro con la versione home, fatto sta che lo stesso masterizzatore dell'altra volta adesso è visibile e utilizzabile senza problemi. Con
windows e i suoi programmi non è mai detta l'ultima parola e per tanto, prima
di decidere che con una determinata versione di programma non ti sarà più
possibile utilizzare un determinato masterizzatore, se hai la possibilità di
provare con un altro disco fisso ed un sistema meno incasinato, con xp professional o con l'installazione da cd del service pack 2 o addirittura il 3, ti
consiglio vivamente di farlo.
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Prime prove con Terabyte unlimited image for windows, dos, linux
Quelle che seguono sono solo le primissime prove con il programma in oggetto
che, tra l'altro, ha il manuale in inglese per me poco accessibile e che ho
quasi solo "Sfogliato". In passato ho fatto notare che Ghost 2003 ha dei
problemi con le partizioni Linux e quindi da un po' di tempo sto cercando un
programma alternativo ed accessibile a chi non vede. Nel giugno 2009 avevo
scaricato un file che mi sembrava potesse essere oggetto di prove a tale scopo
ma poi è rimasto lì per mancanza di tempo e anche per la poca voglia che a
volte deriva dalle batoste che la vita ci infligge. Il nome del file che avevo
scaricato non mi ricordava più il suo scopo e quindi mi sono rimesso a cercare
nei meandri della rete che alla fine mi hanno portato a scaricare lo stesso
file. Questo è un esempio di come a volte si perda del tempo a rifare cose che
si erano già fatte. Quando si decide di fare un lavoro, sarebbe bene portarlo
a termine senza interromperlo. Personalmente la costanza ce l'avrei, ma gli
impegni, i nuovi stimoli a cui si dà retta e le batoste della vita, a volte
impediscono di svolgere ciò che avevi in mente di fare. Lo so che questo non
c'entra niente con la tecnica informatica, è comunque un'esperienza di vita
che ho voluto condividere perché lo scopo di Fuori serie non è solo quello di
fornire nozioni tecniche.
Nota: una volta una persona mi ha detto che Fuori
serie non viene apprezzato come invece accade con altre pubblicazioni proprio
perché non parlo solo di tecnica e magari in mezzo ad istruzioni informatiche
inserisco delle considerazioni personali. Questo potrebbe essere anche vero,
però preferisco avere poco successo e continuare ad essere me stesso piuttosto
che scrivere delle istruzioni asettiche prive di umanità come spesso si
leggono in giro. Il successo ed il comportamento da robot di Asimov o androide
di star trek lo lascio volentieri agli altri.
Il file scaricato nuovamente il
2 gennaio scorso si chiama ifw_en_trial.exe. Apparentemente sembra un nome
astruso ma, ragionandoci un attimo, ne ho dedotto il significato come segue:
ifw significa Image for windows, en sta per inglese mentre trial vuol dire
versione di prova. Il 6 gennaio ho cominciato a fare qualche esperimento come
illustrato di seguito. Il file visto sopra contiene la versione per windows e
dos del programma, quella per Linux va scaricata a parte. E' in grado di
salvare e ripristinare partizioni fat32, ntfs, ext2 ed ext3 di linux, l'mbr di
windows 7, di incrementare un backup esistente, di fare il backup di un disco
collegato alla usb o alla porta iee1394 oppure di salvare il backup su dischi
collegati come sopra senza l'ausilio di driver aspi e di guest, copiare partizioni, la validazione di un backup e altro. Nel manuale del programma e nelle
voci del menu di avvio generate dal programma stesso ho trovato il sito ufficiale che è molto accessibile anche se in inglese. Se l'avessi saputo prima
non mi sarei addentrato nei meandri della rete per scaricare un file! Comunque
il sito è:
www.terabyteunlimited.com
Nella sezione download, oltre al file visto sopra di cui non c'è la versione
italiana (sempre ammesso che nel frattempo non sia stata fatta), puoi trovare
il file per dos e quello per linux dei quali esiste anche la versione in
italiano. Il pacchetto dos in italiano non contiene il manuale (che evidentemente non è stato tradotto) ed il programma è stato tradotto solo parzialmente. Ci sono poi delle differenze rispetto alla versione dos in inglese come
vedremo poi. Dallo stesso sito è possibile scaricare anche un altro programma
a pagamento e diverse utility freeware. Per l'acquisto vedi i link
purchase
e
view shopping card
Torniamo al file ifw_en_trial.exe che, come già detto, contiene la versione
per windows e dos del programma. L'installazione non presenta problemi e per
quella completa, cioè full che consiglio di fare in modo da poter valutare
tutto il programma, si clicca quasi sempre su next. Per velocizzare l'operazione di installazione, nella finestra dei task aggiuntivi puoi disattivare
con la barra spaziatrice l'opzione
image for dos
che serve a creare una configurazione dos da utilizzare su floppy o altro
supporto, cosa che è possibile fare anche in un secondo momento quando il
programma è installato. Al termine dell'installazione clicca su Finish per
riavviare il sistema. Se hai fatto l'installazione come consigliato, sul
desktop ci sono tre collegamenti al programma: quello per usarlo da windows,
quello per leggere la guida e quello chiamato tbiview che attiva il programma
omonimo, ossia il visualizzatore di file tbi, cioè l'estensione adottata da
questo programma per il backup. Nel menu di avvio trovi il collegamento terabyte unlimited con i relativi sottomenu. A parte la voce per il download che
ti porta al sito visto sopra, la sezione di linux è vuota. Nel sottomenu image
for windows trovi un ulteriore sottomenu chiamato v2 in cui c'è il sottomenu
image for dos che contiene create recovery boot disk con il quale si esegue la
funzione già vista durante l'installazione, cioè quella di collocare la versione dos del programma su un supporto da leggere tramite dos per effettuare o
ripristinare un backup. Create recovery boot disk non fa altro che attivare il
file makedisk.exe, un programma windows presente anche nel pacchetto della
versione dos in italiano lasciato però in inglese. Se non hai la necessità di
usare le porte usb 1.1 e forse anche il masterizzatore per fare il backup e
desideri fare una prova da dos salvando i dati in una partizione fat32 di un
disco interno o esterno collegato ad una usb 2.0 o porta iee1394, non è strettamente necessario usare makedisk. Basta copiare in un floppy o in un altro
supporto leggibile da dos il contenuto della cartella:
\programmi\terabyte unlimited\image for windows\v2\ifd
per essere più precisi, puoi anche tralasciare di copiare i file makedisk.exe
e makedisk.cfg che non vengono usati in ambiente dos.
Nota: almeno per questo
articolo mi occuperò solo del backup fatto da dos, quello eseguito da windows
per me ha un'importanza relativa. Infatti, se windows non ti parte più o
addirittura ti si guasta meccanicamente il disco fisso non puoi certo utilizzare windows per ripristinare il sistema su un disco nuovo a meno di non
collegare momentaneamente il nuovo disco fisso ad un computer con windows
funzionante.
Una volta caricato il computer da dos tramite un floppy, fai
partire il programma image for dos digitando semplicemente image nel percorso
in cui hai copiato la cartella vista sopra oppure in quello in cui hai scompattato la versione dos del programma scaricata da internet. La cartella di
windows vista sopra contiene la copia in inglese del programma a cui ti consiglio comunque di dare un'occhiata perché quella in italiano ha qualche problema e non è stata tradotta integralmente. Contrariamente ad altri programmi
dello stesso tipo, l'output di image for dos non è grafico e quindi del tutto
accessibile con la sintesi per dos o la barra braille.
Nota: ultimamente ho
anche provato un altro programma dos che prometteva più o meno di fare le
stesse cose di image for dos, però mi sono incavolato perché l'output era
grafico tanto che non sono nemmeno riuscito a sapere se era possibile dargli
delle opzioni da riga di comando perché anche con /? l'output era sempre
grafico. E mi sono incavolato perché è davvero riprovevole constatare che nel
2010 i non vedenti non possano ancora leggere quel po' di grafica che appare
in dos, roba da matti!
Torniamo ad image for dos. Dopo la prima schermata con
le solite informazioni della licenza, basta premere invio per accedere alle
opzioni da scegliere. Le voci da scegliere sono poste su righe diverse che
ovviamente si selezionano con le frecce alto e basso, il menu non è circolare.
Il cursore hardware si trova sempre sulla riga selezionata con le frecce e
sarà tra due parentesi tonde e in corrispondenza del codice ascii 7 () inserito tra esse quando siamo in schermate in cui la selezione di una riga deseleziona automaticamente le altre. Sarà invece tra due parentesi quadre quando
le singole voci di ogni riga possono essere attivate o disattivate con la
barra spaziatrice. La voce attiva fa apparire il codice ascii 7 tra le due
parentesi, lo spazio tra esse indica che la voce è disattivata.
Nota del 2015: il codice ascii 7 qui non è visibile perché non siamo in dos.
Sulla parte
inferiore dello schermo sono elencati i tasti che si possono usare per ulteriori comandi, ad esempio f12=annulla. Con invio si passa alla schermata
successiva, esc torna a quella precedente. A chi usa il programma Parla consiglio di attivare l'insegue cursore 3. L'uso di un programma in modo interattivo è comodo ma può risultare scocciante quando si devono ripetere spesso le
stesse regolazioni che sarebbe opportuno avere in un file di configurazione.
Per fortuna Image for dos può ricevere comandi ed opzioni anche da un file ini
e da riga di comando. Per vedere i comandi e le opzioni di quest'ultima,
digita:
image /?
Ci sono diverse schermate, per passare alla successiva premi invio. Se l'inglese non ti piace, puoi visualizzare le stesse schermate della versione in
italiano anche se la traduzione a volte lascia un po' a desiderare e e l'ultima parte dell'help non è stata tradotta. La versione 2.52 di image for dos in
italiano ha un errore. Scorrendo il primo menu si nota che non è stata tradotta ed inserita la voce Global settings presente nella versione inglese e
quindi il settaggio sembrerebbe inaccessibile. Invece, dando invio su Fine,
appare la schermata dei settaggi rigorosamente in inglese. Con esc è possibile
tornare alla schermata precedente ma non al prompt del dos. Visto che anche il
classico ctrl+c non porta a nessun risultato nemmeno con il comando interno
dos break on, l'unico modo per uscire dal programma è quello di spegnere il
computer. Nella versione in inglese il menu Global settings è instabile perché
premendo ripetutamente la freccia al termine delle opzioni dopo un po' diventa
circolare e passa alla prima opzione. Un'altra differenza tra la versione
inglese e quella italiana risiede su makedisk che, ricordo, si usa da windows
anche se non è strettamente necessario utilizzarlo dal menu di avvio come
abbiamo visto sopra. Se hai scompattato la versione dos del programma in una
cartella qualsiasi, puoi tranquillamente entrarci e cliccare su makedisk.exe.
Come già detto, makedisk presente nella versione dos in italiano è in inglese
ma la differenza tra le due versioni risiede nel minor numero di regolazioni
che si possono fare con makedisk accluso alla versione italiana. Ciò non è
dovuto all'eseguibile ma a makedisc.cfg che contiene meno istruzioni. Per
risolvere il problema basta sostituire makedisc.cfg della versione italiana
con quello presente nella versione inglese. Le regolazioni fatte con makedisk
vengono memorizzate nel file ifd.ini che, assieme agli altri file, verrà
copiato nel supporto in cui abbiamo deciso di memorizzare il programma dos. Da
windows avvia makedisk.exe semplicemente clicandoci sopra. La prima finestra è
di benvenuto, clicca su next. La seconda finestra serve ad accettare la licenza tramite un pulsante radio, se vuoi usare il programma lo devi fare per
forza quindi è solo un'inutile perdita di tempo ma... Una volta fatto, clicca
su next. A questo punto, se nella cartella in cui risiede makedisk per qualsiasi ragione c'è già il file ifd.ini, vengono saltate due finestre perché
evidentemente il programma presume che tu voglia solo aggiungere delle righe
al file ini esistente. Ciò avviene anche se ifd.ini è di 0 k perché evidentemente non guarda il contenuto ma il nome del file. In assenza di file ini, la
terza finestra permette di attivare diverse opzioni tra le quali, come dice
l'unione italiana ciechi, ci si sposta con "Colpi di tab". Quindi ti raccomando di battere più forte che puoi sul tasto tab e di alzare al massimo il
volume della sintesi in modo che tutto il condominio senta: tab, tab, tab,
tab, taab! Torniamo seri, sì, ma non molto. La prima opzione è atapi dma
(pata) che per default è disattivata. Dal nome deduco si tratti dell'interfaccia ide, ossia ata nel modo parallelo. Se desideri mettere i file su floppy la
puoi lasciare anche così, attivala per fare un cd o un dvd avviabile con il
boot di image for dos. Lasciandola disattivata e facendo comunque un cd o dvd
avviabile, sembra fare ugualmente il boot ma in realtà mi sembra proprio che
non si avvii. Non ho fatto guardare lo schermo ma non stampo nulla con la
stampante braille ed il computer mi sembra bloccato. Attivando la seconda
opzione si disabilita l'interfaccia sata, io l'ho sempre lasciata attiva. Non
so quando è necessario disattivare questa opzione, forse potrebbe essere
necessario quando non si riesce avviare il sistema da cd per problemi con il
disco sata (vedi uno o più numeri di Fuori serie in cui ho parlato della
scheda Asus p4p800s-x e della p4p800-x in relazione a windows 98 ed il bios
settato con il controller ide nel modo enhanced o compatible. Attivando la
terza opzione si disabilita l'influenza del sata (bias). Mi fa pensare a
quanto scritto per l'opzione precedente ma bisognerebbe leggere il manuale.
L'opzione successiva attiva il riconoscimento delle usb 1.1 uhci compatibili
cioè quelle con cui usavi il driver dos aspiuhci. Attivala se intendi usare
porte usb 1.1. Le due opzioni successive sono un compendio per le porte usb
1.1 e 2.0. Nei computer in cui ho fatto le prove non è stato necessario attivarle. Image for dos vede automaticamente le porte usb 2.0, anche in quei
computer in cui da dos di solito è necessario usare un driver aspi come
aspiehci. L'ultima opzione della finestra è disable chekbox selection. Quando
viene attivata non è più possibile stampare lo schermo tramite la stampante
braille all'avvio del cd, forse il programma si attiva in modalità grafica. La
finestra successiva contiene opzioni che ho sempre lasciato invariate e che
riguardano l'mbr. A meno che non ci siano delle eccezioni, sono quelle che
trovi anche in Global settings quando usi image.exe. Per saperne di più bisogna studiarsi il manuale in inglese stramaledetto! La finestra successiva
permette di aggiungere delle righe addizionali al file ini, anche in questo
caso bisogna studiarsi il manuale in inglese stracancaro! Hai sentito come
dice stracancaro la sintesi eloquence? Sembra che l'inglese mi sia caro anche
se non lo è. Quando passi all'ultima finestra, jaws sembra non leggere molto
ma con la ripetuta pressione del tuo amico tab ti sposterai in una visualizzazione ad albero in cui sceglierai dove porre i file. Come puoi notare, oltre
all'immagine iso c'è il floppy, il masterizzatore e la pendrive (solo se
collegata). L'uso del masterizzatore, per il quale è possibile variare la
velocità di scrittura, a noi non vedenti non conviene. Infatti, una volta
messi i file su un cd o dvd, questi non saranno visibili da risorse del computer perché nel cd/dvd viene fatta l'emulazione floppy.
Nota: io ho provato
solo con un cd riscrivibile.
Se il bios del tuo computer è settato in modo da
fare il boot da cd, quando lo fai partire con quello appena creato partirà
immediatamente anche image for dos impedendoti così di attivare una sintesi o
barra braille dos. Con esc non si va a nessun prompt di dos, è solo possibile
stampare le schermate con la stampante braille ma la cosa non conviene. Ho
provato a modificare il file makedisk.cfg aggiungendoci là dove pensavo potesse servire il programma della mia barra braille in modo da farlo caricare
all'avvio del cd. Tuttavia quando si esegue makedisk come visto sopra il
programma si arrabbia perché trova roba che non è sua. Per le chiavette usb ci
sono diversi modi di scriverle, ho provato molto poco solo quello normale.
Forse possono essere un'alternativa al floppy. Il floppy creato da makedisk
non è autoavviante e quindi per caricare il computer dovrai usare un dischetto
dos creato in precedenza (consiglio il dos di windows 98).
Nota del 2015: come vedremo in seguito, invece è meglio usare freedos ed in modo particolare quando si adoperano dischi esterni di tipo usb 3.0.
Puoi copiare il
contenuto del floppy anche in una partizione fat32 del disco fisso. Dalle
prove fatte fin qui mi sembra che a fare tutto il lavoro di backup da dos sia
solo il file image.exe con il supporto di ifd.ini. Fermo restando che anche
senza ifd.ini è già possibile usare una buona parte del programma, al limite
basta copiare image.exe nel supporto da cui si intende far partire il backup e
creare o modificare manualmente il file ifd.ini. Se ti trovi in un computer in
cui i dischi usb non vengono visti automaticamente da dos, quando sei nella
schermata Backup da, è indispensabile scegliere usb per poter fare il backup
del disco esterno. Una volta premuto invio, devi aspettare qualche secondo
affinché il disco venga rilevato. Non so perché ma viene vista anche una
tastiera usb anche quando ne hai una ps2. La marca e il modello del disco
rilevati possono essere diversi rispetto a quella presente nell'involucro del
box in cui si trova il disco. Nei primi anni 2000 i dischi usb Lacie contenevano dischi Maxtor e i Iomega dischi Toshiba. Per non fare confusione con
dischi e partizioni raccomando di dare ad ogni disco e a ogni partizione nomi
differenti. Sempre nel caso in cui il disco usb non viene visto direttamente
da dos, per salvare il backup nel disco esterno scegli file (diretto) nella
schermata Backup su. In quella successiva scegli usb per rilevare il disco
come visto sopra. Finora ho fatto solo qualche backup senza provare a ripristinarlo e non ho provato con partizioni linux. Mi sembra d'aver letto da qualche parte della possibilità di variare il
tasso di compressione ma non trovo il comando e magari invece d'averlo letto
me lo sono sognato. Oppure magari si potrà fare solo con la versione windows?
Staremo a vedere.
Per default la grandezza di un file di backup di image for dos è di 2
giga e rotti (il limite del dos). Quando il backup supera questo limite,
vengono creati altri file come avviene con Ghost. Se il backup si chiama
pippo, per default il primo file sarà pippo.tbi, il secondo pippo.1 eccetera.
Da riga di comando c'è un'opzione per portare la grandezza dei file a 4 giga
che non ho ancora provato. Ho scritto questo articolo quasi contemporaneamente
alle prove svolte e per tanto può risultare un po' scoordinato. Il fatto è che
avevo fretta visto che per motivi miei desideravo far uscire questo numero al
più presto.
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A passeggio con l'ombrello e con il cane
Venerdì 8 gennaio 2010, mattina presto, vento e pioggia. Incurante dell'acqua e del vento freddo, una donna è lì per la via che passeggia con l'ombrello ed il cane coperto da una mantellina (ammesso che i vestiti
per cane si chiamino così). Quando l'ho saputo qualcosa mi si è rivoltato
dentro. Sì, d'accordo, ognuno fa ciò che crede ma non riesco a stare indifferente quando vedo che l'umanità sta rincoglionendo. Se avessi la vista penso
proprio che a caccia non ci andrei. Da piccolo mi incazzavo addirittura perché
uccidevano le mosche e piangevo quando facevano altrettanto con le galline.
Negli anni '90, quindi quando ero trentenne, mi hanno chiesto di tenere fermo
un tacchino per ucciderlo ma non ce l'ho fatta. Quindi non mi si accusi di
mancanza di sensibilità verso gli animali. Il problema è un altro. E' che oggi
gli animali vengono adorati mentre gli esseri umani vengono ignorati o, peggio, sfruttati come macchine. Prova a chiedere un favore da svolgere a casa al
caldo d'inverno e al fresco d'estate ed in orari comodi per le persone a cui
l'hai chiesto. Prova a chiedere a qualcuno di portarti fuori quando c'è il
sole in una giornata tiepida. Spesso avrai la risposta: "Non ho tempo". Peccato che spesso le stesse persone poi abbiano sempre tempo da sacrificare per il
proprio cane infischiandosene altamente dell'orario, del freddo e della pioggia. Peccato che spesso le stesse persone che ti rispondono di non avere tempo
poi stiano lì a casa a giocherellare con il cane o a guardare da vent'anni la
solita telenovela cretina. Noi portiamo a passeggio i cagnolini perché, poverini, altrimenti in casa si annoiano. Ma chi ci obbliga a tenerli in casa? Per
migliaia di anni sono vissuti all'aperto senza conseguenze, per migliaia di
anni hanno mangiato gli avanzi del padrone senza che la razza si estinguesse.
E perché mai adesso tutto questo non si può più fare? Semplicemente perché
abbiamo la mente ipnotizzata dai discorsi cretini che ci vengono fatti da chi
ha tutto l'interesse a farli per far crescere il loro profitto. Sono i veterinari, i negozi in cui portiamo il cane a fare la permanente, le industrie che
producono scatolette, merendine, biscotti, vestiti e quant'altro per il cane.
Tutta gente che guadagna sulla nostra stupidità! Noi portiamo a passeggio il
cagnolino, l'extra comunitario ci raccoglie le arance e i pomodori e gli diamo
mezzo quattrino. A volte mi chiedo: se una persona scomparsa qualche decennio
fa potesse risorgere, cosa penserebbe nel constatare che ci lamentiamo ogni
giorno per la crisi ma allo stesso tempo spendiamo un sacco di soldi per i
cani, che ci lamentiamo per il poco lavoro ma allo stesso tempo non lo vogliamo e mettiamo gli extracomunitari a raccogliere arance e pomodori dando loro
qualche euro e i nostri giovani a spenderne un sacco a spasso e in discoteca
fino al mattino? E cosa direbbe nel constatare la sorprendente crescita tecnologica dalle mille possibilità che però allo stesso tempo vengono impiegate
malissimo a causa del menefreghismo e della scarsissima umanità di molti?
Forse la persona risorta direbbe che siamo cresciuti tecnologicamente ma
altrettanto nella coglionaggine.
P.s: un amico, o per lo meno era tale fino a quando non ha letto un articolo
di Fuori serie che l'ha fatto incazzare, quando aveva il gatto faceva a meno
di suonare uno strumento musicale perché al micio la musica dava fastidio.
D'accordo, ognuno fa ciò che vuole e proprio per questo, nel constatare certe
cose, io scrivo ciò che mi pare e chiedo: tenendo presente che quando uno ama
i gatti è ovvio che quando ne ha uno sia affezionato ad esso, è giusto esserne
condizionati fino al punto di non suonare per non fare un torto al proprio
micio? Ed è giusto sacrificarsi per farsi una casa in modo da non avere beghe
con i condomini per ogni rumore per poi essere schiavo di un gatto?
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