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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Cd-recorder, Nero e Cdex

Ancora su file mp3 ed xp

Masterizazione, data dell'ultima modifica del file e compatibilità dos

I due modi per cancellare un nominativo dalla rubrica di windows

Controller sata Silicon image sil3112a da mettere su slot, un accenno alle schede madri moderne e altro

Sirecognizer e considerazioni varie

Approccio alla fotocamera, le maledizioni di non so chi e altro


Cd-recorder, Nero e Cdex

Ormai lo sanno tutti, la principale funzione di Cdex è quella di convertire file in wav o mp3 partendo da una sorgente cda (i normali cd). La stessa cosa la si può fare con Nero tramite il menu Extra, Salva tracce. Spesso, per non star lì a collegare cavi ma soprattutto perché non mi piace usare sempre il computer, faccio un master su cd riscrivibile tramite il cd-recorder che, essendo del '99, non registra in mp3. Poi converto quel cd in mp3 tramite il computer. Con nero, il primo file estratto dal cd cominciava sempre con una scarica più o meno evidente e su uno o entrambe i canali a seconda dei casi. Così mi sono messo a fare prove. Non lo fa con i cd acquistati regolarmente e nemmeno con i cd-r masterizzati con lo stesso cd recorder ma solo con i riscrivibili. Cdex non fa questo difetto pur essendo un programma di pubblico dominio. Il motivo non lo so: potrebbe essere un'incompatibilità tra la versione di Nero in uso e il masterizzatore ma... Morale: c'è chi sostiene che i programmi protetti da copyright sono sempre superiori, forse in certi casi lo sono ma non in tutti.

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Ancora su file mp3 ed xp

In un vecchio numero ho già segnalato, ma ormai penso che tutti lo sappiano, che in xp è possibile visualizzare più dati nelle proprietà di un file mp3. E' anche possibile scriverne di nuovi come spiegato di seguito. Apri le proprietà del file e scegli la scheda Riepilogo. Se non lo fosse, attiva il pulsante Avanzate che permette di visualizzare ed editare più cose rispetto alla visualizzazione con il pulsante Semplici. Quando sei sulla visualizzazione ad elenco, per default jaws ti recita il nome e il valore, se c'è, del campo Anno che viene considerato il primo di tredici. Tuttavia, se sali con la freccia trovi altre due voci e cioè Titolo almbum e Artista che da jaws vengono considerate rispettivamente la numero 11 e la 2. Ciò non ha importanza per la digitazione delle stringhe. Leggi la finestra in cursore jaws per avere una visualizzazione più chiara. Non tutti i campi sono editabili, ad esempio non è possibile, ovviamente, cambiare la durata di un file. Per editare un campo basta scrivere ciò che si desidera e confermare con invio; al termine di tutte le digitazioni conferma con Ok. Nel campo Numero brano si possono inserire solo numeri mentre nel campo Anno è anche possibile scrivere delle lettere. Se modifichi un file, ad esempio cambiando il bitrate tramite Wave editor di nero, alcune impostazioni vanno perdute o accorciate. Ad esempio, non sapendo esattamente l'anno di un album, ho messo anni '80 nel campo anno ma, una volta cambiato il bitrate, mi sono ritrovato solo la parola anni, quindi rivedi le proprietà dopo eventuali modifiche. Alcuni dei campi visti sopra possono essere scritti anche dalla finestra principale di Cdex; lo si fa dopo aver selezionato il file, o i file, e spostandosi con tab, ho provato con cdex 1.50.

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Masterizzazione, data dell'ultima modifica del file e compatibilità dos

In certi casi la data e persino l'orario dell'ultima modifica di un file sono particolarmente importanti. Non so dirti se con il service pack 2 di xp succeda la stessa cosa ma forse hai notato che con xp home edition e service pack 1, quando si masterizza un cd con il programma in esso contenuto, la data di creazione dei file e quella dell'ultima modifica sono le stesse e cioè quella del momento in cui avviene la masterizzazione. Magari avrai anche notato che il programma di masterizzazione di xp service pack 1 è della Roxio. Il signor Bill arraffa tutto! Carica il pc in dos reale e visualizza i file del cd masterizzato con xp: l'orario di archiviazione è indietro di due ore quando siamo nell'ora legale e di una se ci troviamo nell'ora solare. Con Easy cd 6, sempre della Roxio, è possibile mantenere la data originale dell'ultima modifica del file. Ciò nonostante, quando il cd viene visualizzato in dos reale, l'orario è indietro di una o due ore come scritto sopra. Con Nero l'orario è perfetto ma, con la versione 6 e le impostazioni di default, in dos reale non è possibile entrare in certe directory (cartelle) quando queste hanno un nome lungo.
Nota: non ricordo se accade anche con i nomi lunghi privi di spazi.
Per risolvere il problema della data, un po' lo pensavo e un po' mi è stato suggerito di cambiare la regione del masterizzatore dvd, cosa che si fa dalle proprietà di quest'ultimo usando xp, ma non risolve il problema e guarda che lo puoi fare solo 5 volte perché i dati vengono scritti nel firmware del masterizzatore.

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I due modi per cancellare un nominativo dalla rubrica di windows

Magari già lo sai ma se per caso non lo sai... Per inviare i Fuori serie ho fatto un gruppo nella rubrica di windows in modo da poterli spedire tutti contemporaneamente senza digitare i vari indirizzi. Quando qualcuno cambia indirizzo o non desidera più ricevere Fuori serie, cancello il nome dal gruppo e lo posso fare in due modi. Premendo il tasto canc, come sai, il nome si cancella dal gruppo ma non dalla sezione principale della rubrica. Per cancellarlo definitivamente con un clic da entrambe le sezioni premi shift+canc.

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Controller sata Silicon image sil3112a da mettere su slot, un accenno alle schede madri moderne e altro

Nota del 2017: ho dei dubbi sul modello in oggetto che potrebbe anche essere siI3112a.
Visto che costava poco, Più o meno verso la fine della scorsa estate per fare una prova ho acquistato il controller in oggetto. E' una schedina da mettere su slot alla quale si possono collegare due dispositivi sata ed è utile per i vecchi pc privi di controller sata oppure per quando la scheda madre del computer moderno ha il controller sata guasto. Non ho provato ma forse è anche possibile usare la schedina quando si desidera mettere tre o quattro dischi in un pc quando la scheda madre prevede solo due controller come quelle descritte nei vecchi numeri. Adesso ci sono schede madri con quattro connettori per il sata e un connettore ide. Infatti, il mio amico "io voglio tutto" me ne ha data una di guasta da visionare; non so dirti se si possano collegare contemporaneamente sei dispositivi, quattro sata e due ide, o se ci siano delle restrizioni nei collegamenti come abbiamo visto con la scheda Asus P4P800-X che, tra l'altro, erano intese per windows 98. Nell'ambito domestico difficilmente ti capiterà di mettere più di due dischi sata, però è anche vero che cominciano ad esserci masterizzatori sata che occupano una presa della scheda madre ed allora... Sulla schedina da mettere su slot ci sono appunto i due connettori sata e quello per il led del disco fisso. I due fili di quest'ultimo connettore bisogna farli pervenire dal cabinet del pc. Il cd in dotazione alla schedina acquistata contiene i driver per diversi sistemi operativi e vari modelli di controller. Ci sono anche driver dos ma non per il modello in prova. Ho inserito la schedina nel pentium III 500 mhz che non si avvia se lascio collegato anche il disco fisso ide. Una volta scollegato il disco ide, il pc si avvia ma si ferma prima di poter caricare il dos da floppy e visualizza il modello del controller sata con la versione bios della schedina che in questo caso è: 4.2.47. Inoltre dice, in inglese, di premere ctrl+s o f4 per entrare nelle impostazioni raid. Tutte queste informazioni si possono stampare con una stampante braille tramite il tasto stampa della tastiera del pc. Purtroppo però, una volta entrati nelle impostazioni, il tasto stampa non è più funzionante e quindi non è più possibile stampare le impostazioni e i menu come invece era possibile fare con il controller Promise incorporato nella scheda Asus P4PE che abbiamo visto in un vecchio numero. I controller Promise li puoi trovare anche in schedine da mettere su slot con un prezzo ben più alto di quello che ho pagato per la mia schedina. L'importante sarebbe che fossero accessibili come quello incorporato nella scheda madre P4PE che abbiamo visto, ma fin che una cosa non la si prova non si può mai dire che funzioni veramente. Ci sono non vedenti che si lamentano e poi, come quel mio amico, hanno persone che li aiutano spesso nell'uso del pc. Se io fossi nelle condizioni di certi non vedenti, a quest'ora probabilmente avrei proseguito nella prova della schedina ma... C'è anche il rovescio della medaglia: Proprio perché certe persone vengono sempre aiutate, spesso non imparano niente, tanto c'è sempre mister clic a risolvere le situazioni scabrose. Qualcosa però si sta muovendo e forse, in un futuro abbastanza vicino, potremmo leggere quelle schermate che attualmente sono inaccessibili per chi non vede. Leggi i due articoli che seguono per ulteriori informazioni.
Nota: oltre a quanto scritto nei due articoli seguenti, sono a conoscenza di altre notizie che per il momento non ritengo opportuno pubblicare; il perché di questa mia decisione te lo farò sapere a momento opportuno.

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Sirecognizer e considerazioni varie

Pur non avendo provato il prodotto in oggetto, riporto di seguito alcune considerazioni basate sulla telefonata fatta alla ditta riportata qui sotto e sulle mie opinioni in merito ai negozi per ciechi. Sirecognizer è prodotto dalla sisystem itex di Marco Gregnanin,
www.itex.info
telefono: 06 50.53.318. Il cognome è di origine veneta ma la pronuncia di Marco non ha nulla a che fare con il nord-est. Se visiti il sito, vedrai che sirecognizer serve ad acquisire immagini di oggetti solidi (scatole, bottiglie eccetera), per poi ricavare da queste immagini le scritte eventualmente presenti sugli oggetti tramite la bellezza di otto ocr con i quali si assicura una lettura anche nelle situazioni più difficili. L'acquisizione dell'immagine viene fatta attraverso una fotocamera collegata ad un pc con windows xp. Si scatta una foto all'oggetto e il gioco è fatto. Il prezzo parte da 399,00 euro. Questo è quanto dice il sito, ecco la mia telefonata e le mie considerazioni. La ditta era presente ad handimatica a Bologna (fiera dell'anno appena passato alla quale non sono andato) ma finora ho già conosciuto due persone che, pur essendoci stati, non hanno visitato lo stand dove si esponeva sirecognizer. Non ho mai avuto nulla in contrario a dare i miei dati personali su dove abito, certo è che anche questa ditta porta avanti una tradizione esistente in molti negozi e associazioni per ciechi: ogni persona che la contatta telefonicamente o che visiti il suo stand, viene schedata quasi si dovesse chiedere informazioni sull'eredità di Saddam, le armi di distruzione di massa che non sono state mai trovate! A parte questa paranoia, Marco è molto gentile, simpatico e disponibile tanto che ti sembrerà di parlare con un vecchio amico. Attento però a non illuderti: non è per essere sospettoso, si tratta di essere realista; se leggi tra le righe vedrai che in realtà Marco sta facendo, come è ovvio che sia, il suo lavoro di commerciante. Spesso ti dà ragione, i potenziali clienti non si contraddicono quasi mai. E' la legge non scritta del commercio che a me non piace ma è così. Oltre a queste considerazioni etiche, ecco quelle tecniche. Come già avevo sentito dire, Marco afferma che sirecognizer può acquisire l'immagine da uno schermo di un pc oppure da un televisore con una pagina televideo. In modo particolare a me interessavano le schermate del bios ma purtroppo non mi ha potuto far sentire nulla perché aveva l'alimentatore del pc scassato. Quando scatti l'immagine con la fotocamera, dopo qualche secondo l'ocr è completato e la sintesi ti legge tutto il testo acquisito ma è ovvio che nel caso di una schermata del bios non ti serve ascoltare il pc come se fosse una radio, ti serve localizzare e leggere le scritte lentamente. Per fare ciò puoi rileggere il testo che ti appare nella finestra di xp oppure salvare il tutto in vari formati. Tuttavia, nel caso della regolazione del bios non siamo ancora allo stato ottimale. Se non sei un tipo che per ogni cosa chiami il tecnico o un amico a schiacciarti quattro tasti, saprai benissimo, come del resto ho scritto in Fuori serie, che il numero di voci del bios cambia anche a seconda della regolazione che stai facendo. Quindi, avere l'immagine, per esempio, della prima schermata, ti servirà solo a capire come è fatta quest'ultima, (sempre ammesso che l'ocr rispetti l'ordine delle scritte poste sullo schermo). Chi usa lo scanner sa bene che non sempre l'ocr riesce a mettere le scritte nell'ordine giusto. Seguendo il testo nel primo computer, ti sposterai di conseguenza con le frecce o con altri tasti nel secondo computer da regolare che è "al buio". Trovato il punto su cui agire e fatta la regolazione, dovrai scattare un'altra foto per verificarne i risultati e così via. Sono manovre macchinose che ti danno un po' di autonomia in più rispetto a quando ti fai registrare e ti trascrivi i passaggi del bios perché puoi sempre scattare una foto dopo la regolazione e quindi verificarne i risultati, cosa che nelle regolazioni completamente "al buio" potevi fare solo per le voci più visibili da windows quali, ad esempio, l'attivazione di una parallela eccetera. Dicono che stanno facendo un pacchetto specifico per il bios e anche per l'installazione di windows, staremo a vedere. Per quanto riguarda poi l'acquisizione di immagini da oggetti, sei sempre comunque legato ad un computer che, per quanto portatile, ti occupa un certo spazio. C'è in giro una diceria secondo la quale la ditta fornirebbe anche un piccolo computer, è una leggenda metropolitana. Leggendo il sito mi ero posto una domanda che ho fatto a Marco durante la telefonata. Cosa significa che il prodotto ha un costo a partire da 399,00 euro? Ecco la spiegazione. Con 399,00 euro (avrebbero fatto più bella figura a chiederne 400,00), ti danno il software che, oltre ad acquisire le immagini da una fotocamera (e c'è chi dice anche da una webcam con risultati minori), può prelevare l'immagine da scanner per la lettura normale di testi. Allo stato attuale sirecognizer non acquisisce immagini da file. Se vuoi, oltre al software, puoi acquistare uno scatolotto/cubo che serve a sostenere e a mettere dritta la fotocamera. Il prezzo esatto non lo ricordo, ricordo invece che ad un certo punto Marco mi dice: "facciamo conto tondo, il tutto per un totale di 550,00 euro". Quindi, quello scatolotto/cubo, costa circa 150,00 euro, cifra altissima per un pezzo di plastica (o altro materiale) opportunamente sagomato. Ho fatto notare la cosa a Marco che l'ha giustificata dicendo che l'oggetto è costruito artigianalmente. D'accordo, ma di soldi ne prendono già tanti con il software, non ti pare? Qualcuno dirà che otto ocr sono molti e quindi il prezzo deve essere per forza alto. Di questo non ho parlato con Marco ma la mia considerazione è che di certo queste piccole ditte non si mettono a scrivere dei programmi ocr e addirittura otto ocr; si limitano a cercarne alcuni (saranno davvero otto)? E poi li assemblano con un'interfaccia. La cosa non è nuova: pensa a Kurzweil o all'audiobook che, sotto sotto, usano la tecnologia Finereader. Quindi io consiglio: se desideri provare un altro ocr per leggere testi e per fare esperimenti con una fotocamera compra pure sirecognizer, però il cubo sarebbe bene che te lo facessi regalare o che ti venisse dato ad un prezzo simbolico o quasi, 30 o 40 euro sono più che sufficenti. Chi mi conosce sa benissimo che non sono attaccato ai soldi, però sa anche altrettanto bene che mi piacciono le cose giuste e quando non lo sono mi arrabbio tantissimo. Un amico mi ha fatto notare che lo scatolotto/cubo, che misura circa 40 centimetri, è provvisto di guide che mantengono dritta e fanno scorrere la fotocamera, di una lampada e c'è poi un accessorio per il riconoscimento dei colori. Beh, il prezzo comincia a giustificarsi un poco, ma solo un po'.

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Approccio alla fotocamera, le maledizioni di non so chi e altro

Un amico mi dice: "non sarà possibile fare la stessa cosa di sirecognizer con quello che abbiamo in casa?" Resto un po' perplesso ma poi, a poco a poco, i neuroni del mio cervello ingolfato di pensieri cominciano a girare. Così venerdì 12 gennaio 2007 telefono ad Andrea ma non lo trovo; ci riprovo il giorno dopo trovandolo alla seconda telefonata e gli chiedo se per caso non ha una fotocamera da prestare o sa dove trovarne una. Mi dice che me la porta subito e quindi smetto di scrivere Fuori serie 61 perché per arrivare da casa sua alla mia ci vuole qualche minuto di macchina, (mai che i vedenti vadano a piedi, alla faccia dell'inquinamento)! Dopo un po' comincio ad imprecare perché Andrea non arriva e io ho poco tempo visto che poi dovrò andare a suonare. Dopo circa un'ora arriva Andrea e, per la prima volta in vita mia, comincio ad usare la fotocamera. Questo oggetto, di piccole dimensioni, ha diversi pulsanti e dei menu per le impostazioni che bisognerebbe imparare dopo aver letto il manuale. Non ti so dire se i menu della fotocamera in prova sono circolari o se hanno un inizio e una fine così da essere più gestibili da un orbo. A fotocamera spenta ho provato a girare la rotellina a scatti posta sopra di essa notando che gira sempre come la manopolina di un registratore minidisc; ma, come abbiamo visto nei vecchi numeri, questo non è un problema se i menu che appaiono sul display hanno un inizio e una fine. Si possono attivare dei beep/suoni, cosa che ho fatto fare, che l'apparecchio emette quando lo accendi o spegni e in altre situazioni. Tuttavia, i suoni all'accensione e allo spegnimento hanno un'utilità relativa perché si sente anche il lieve ronzio del motorino che porta in fuori o fa rientrare l'obbiettivo che va toccato il meno possibile per non sporcarlo rendendolo così inadatto a catturare l'immagine. E' possibile verificare se l'obiettivo è dentro o fuori toccandolo di lato. Più utili sono i suoni che la fotocamera emette quando si esegue l'autofocus, (si scrive così)? Questo si ottiene premendo solo fino a metà corsa il pulsante per scattare le foto. In pratica, una volta posizionata la fotocamera di fronte all'oggetto da fotografare, si esegue l'autofocus in modo che questa possa analizzare l'oggetto regolandosi di conseguenza. Dopo aver sentito il suono di autofocus, senza rilasciare il pulsante, lo si preme fino in fondo per scattare la foto e l'operazione viene segnalata dal classico suono che forse hai già sentito quando ti sei trovato in ambienti in cui si fanno queste operazioni come nel caso dei matrimoni. L'ideale sarebbe stato quello di fare una foto alla volta e di provare subito ad acquisirla con l'ocr ma... Invece io e Andrea abbiamo fatto qualche foto ad una pagina di un libretto. Poi abbiamo anche provato a fotografare le scritte dello schermo. Andrea però non ha la passione della fotografia e usa la fotocamera solo perché gliel'hanno regalata e così non era sicuro delle impostazioni da usare. Fermo restando che un vedente, dal retro della macchina, vede quando l'obiettivo è puntato bene, (ma a volte i vedenti vedono solo ciò che gli interessa), alla riuscita di una foto concorrono diversi fattori elencati di seguito anche se magari non saranno gli unici perché non ho esperienza in merito visto che non ci vedo un fico secco e le foto non le ho mai fatte. Comunque essi sono:
1: l'impostazione della fotocamera;
2: la quantità di luce dell'ambiente per la quale bisogna decidere se usare il flash che, nella macchina in prova, è possibile attivare con un semplice pulsante a molla;
3: la distanza dall'oggetto;
4: il fatto di tenere la fotocamera dritta davanti all'oggetto senza muoverla perché se la sposti, le fotografie verranno "mosse".
Al di là delle impostazioni della fotocamera, in linea generale la cattura dell'immagine avviene ad "imbuto". Quando la macchina è vicina all'oggetto, farà la foto di una superficie ristretta che aumenterà a mano a mano che ti allontani da esso. La fotocamera si collega al computer tramite la porta usb anche se l'apparecchio ha la presa più piccola rispetto a quelle che si usano di solito, vedi ad esempio quella di un modem. Ad ogni tipo di presa usb è associata una lettera e forse quella della fotocamera in prova è di tipo A, (così mi è stato riferito). Una volta acceso l'alimentatore del pc (solo il pulsante posteriore), premendo il pulsante di accensione della fotocamera l'obiettivo non esce e non puoi scattare le foto. Qui ricordo che alla scheda madre di un pc, e quindi anche alla porta usb, arriva tensione anche a computer spento; basta che l'interruttore dell'alimentatore, se presente, sia su on. Alla fotocamera basta questa tensione per inibire l'obiettivo. Non so se questa è una caratteristica specifica del modello in prova. Per scattare una foto tramite sirecognizer si usa la tastiera del pc e quindi è ovvio che il software riesce a sbloccare l'obiettivo oppure si sfrutta lo scatto remoto. La fotocamera infatti ha una presa jack tramite la quale è possibile collegare un dispositivo per lo scatto remoto. Una volta caricato xp, il computer mi segnala il nuovo hardware e vede la fotocamera come se fosse un disco rimovibile. Su Scanner e fotocamere digitali del pannello di controllo non mi ha aggiunto niente. Guardando le propietà del disco aggiunto e andando nella scheda Hardware, ho potuto leggere il nome del dispositivo rilevato da windows che è: fujifilm usb driveunit usb device. All'interno del disco/fotocamera, c'è una cartella chiamata dcim con la sottocartella 100_fuji che contiene le foto. Con la fotocamera è anche possibile filmare, naturalmente tenendo conto però del poco spazio di memoria disponibile. Probabilmente i film e forse le foto con impostazioni diverse vanno in cartelle differenti. Le foto, una per file, sono in formato jpeg. il file, con estensione jpg, è composto dalle lettere dscf e da numeri progressivi; nel mio caso il numero partiva da 2575 che non so dirti cosa rappresenti. Come per qualsiasi altro file, è possibile vedere la data di creazione e quella dell'ultima modifica. Meno male perché Andrea, sbadato come al solito, aveva lasciato le sue foto nella fotocamera e non ricordavo quante ne avevamo fatte quel giorno. I file si copiano come quelli di un disco qualsiasi. La capacità della fotocamera in prova rilevata con xp è di 131.006.464 byte 124 mb con file system fat. La fotocamera non viene vista da PartitionMagic. Prima che Andrea se ne andasse per i fatti suoi, mi ha detto che la macchina era impostata a 2 megapixel ma che poteva andare anche a 4. Essendo completamente a digiuno per quel che riguarda le cose tecniche delle immagini, ho chiesto a quanti dpi corrispondono 2 megapixel ma lui non lo sapeva e non me l'ha saputo dire nemmeno mio cugino che si ritiene un esperto di fotografia, alla faccia della superficialità! Andrea mi ha detto che si tratta di una risoluzione più bassa dello scanner; sì, ma quanto bassa? Te lo dico in seguito. Sabato sera ho fatto l'ocr delle foto scattate in precedenza tramite omnipage 15 ovviamente acquisendo l'immagine da file. Con certi file non mi ha letto un fico secco, due invece me li ha letti abbastanza bene di cui uno era l'immagine di una schermata dos (purtroppo con poche scritte). Ma visto che avevamo fatto più di una foto, non sapevo quale impostazione avevamo adottato per quelle due. Prima d'andare a dormire, ho aperto un'immagine con Paint che trovi negli accessori di xp ma presente anche nelle versioni precedenti di windows. Nel fare questa operazione devi scegliere il tipo di file giusto, jpeg in questo caso, spostandoti con tab e le frecce come si fa con qualsiasi altro programma. Una volta caricata l'immagine, ne puoi vedere le caratteristiche tramite il menu Immagine che trovi sulla barra dei menu e scegliendo Attributi. In alternativa puoi premere ctrl+e. In cursore jaws puoi leggere la risoluzione dell'immagine che nel mio caso era di 72 x 72 dpi; quindi, se Andrea, sbadato com'è, non mi ha detto una fesseria per quel che riguarda l'impostazione della macchina, significa che 2 megapixel corrispondono a 72 dpi. E' una risoluzione molto bassa per la quale forse sarebbe più opportuno fare l'ocr scegliendo un tipo di carattere corrispondente alle stampanti ad aghi, cosa che non trovo in omnipage 15 e che, se non ricordo male, c'era nelle versioni precedenti. Dove cavolo l'hanno messo? Tornando a Paint, tra le informazioni dell'immagine trovi anche la sua grandezza che può essere letta da cursore pc spostandoti con tab e che può essere espressa in pixe, in pollici e in centimetri a seconda di quale pulsante radio hai scelto. Così ho notato che l'immagine era larga 81,27 cm, troppo per uno schermo. Nei giorni successivi ho anche notato che avvicinando la fotocamera all'oggetto da fotografare l'immagine mantiene comunque la sua grandezza anche se la foto così ottenuta non è buona per l'ocr. Probabilmente, la grandezza dell'immagine dipende dalle impostazioni della fotocamera. Infatti, analizzando una foto di Andrea, ho notato che era più stretta perché evidentemente la fotocamera era impostata diversamente quando l'ha scattata. Al fine di fare delle foto sempre alla stessa distanza, dritte e ferme, domenica mattina ho chiesto in prestito un trepiede per fotocamera che mi ha dato la parrocchia dove vado a suonare visto che Andrea non l'aveva. Forse saranno state le maledizioni di itex sisystem per aver fatto notare che lo scattolotto/cubo costava troppo, fatto sta che nell'analizzare l'oggetto appena portato a casa, una delle viti per la regolazione ha smesso di fare il suo lavoro e io mi sono incavolato tantissimo tanto che a mezzogiorno non avevo nessuna voglia di mangiare visto il mal di stomaco che mi era venuto. Ma porca puttana, dopo ventisei anni e mezzo che vado a suonare in quella parrocchia non ho mai chiesto niente in prestito e per la prima volta che lo faccio mi si spacca proprio un oggetto che di delicato ha davvero poco? Di certo non ho forzato nulla anche perché sono abituato a cose ben più fragili ma quando le cose vogliono capitare... Ciò nonostante era ancora possibile usare il trepiede per fotocamera cosa che ho fatto in più riprese; ecco i risultati. Le foto con buoni risultati le ho scattate ad una trentina di centimetri dallo schermo senza l'uso del flash. Una schermata dos viene acquisita quasi perfettamente. Una schermata dos grafica si acquisisce malissimo. Non sono riuscito invece ad acquisire la schermata principale del bios, l'ocr non mi ha decodificato nessuna scritta e non so il perché. Una schermata con del testo presa da windows si acquisisce bene a parte il fatto che se sul monitor ci sono altre finestre aperte, l'ocr acchiappa anche le scritte che non c'entrano niente con ciò che stai leggendo. Questa settimana dovevo vedere Andrea e volevo far controllare la foto del bios che non è venuta e anche impostare la fotocamera a 4 megapixel che, pur essendo ancora una risoluzione bassa, forse migliorava la situazione nel fotografare la schermata grafica per dos, (avevo provato con la schermata principale di Ghost 2003). Ma quando ti servono, le persone non ci sono mai! Leggendo un listino puoi notare che i prezzi di una fotocamera sono molto variabili e che ce ne sono anche da 5, 6 e addirittura 8 megapixel. Ci sono poi sigle che non ho capito. Comunque, a meno che sirecognizer non abbia degli ocr davvero potenti, io penso che si debba acquistare una fotocamera con almeno 6 megapixel di risoluzione; prendi questo consiglio con beneficio d'inventario perché non ho esperienza in merito. Penso anche che sarebbe bene imparare qualcosa sulle impostazioni delle fotocamere. Per chi non l'avesse mai usato, dirò che un trepiede per fotocamera assomiglia, per certi aspetti, ad un piedistallo per microfono (uno da mettere a terra, non quello da tavolo. Un trepiede per fotocamera è costituito da tubi di metallo, un supporto che li tiene assieme, una piastrina con vite e da viti con manopola di plastica da regolare a mano. Tirando verso l'esterno almeno uno dei tre tubi della parte inferiore, questi si aprono e formano i tre piedi che, svitando delle viti, si possono allungare perché al loro interno ci sono altri due tubi. Al centro del cavalletto c'è una vite che, svitata leggermente, permette, tramite una manovella, di alzare e di regolare in altezza il tubo superiore. Sopra a questo tubo c'è un altro supporto che contiene la piastrina dove si appoggerà e si avviterà la fotocamera. Infatti, sulla parte inferiore della fotocamera c'è un foro dove andrà avvitata la vite che sporge dalla piastrina del trepiede. Lo si fa tramite una doppia ghiera posta sulla parte inferiore della piastrina. Tramite un'altra vite è possibile dare la giusta inclinazione alla piastrina. Sul supporto superiore visto prima c'è una vite che permette di farlo ruotare su se stesso e un'altra vite, preceduta da un breve tubicino, che regola l'inclinazione di una parte del supporto, là dove è inserita la piastrina. Leggendo questa descrizione forse ti sembrerà complicato ma se ne prendi in mano uno vedrai che ti basterà qualche attimo per capirne il funzionamento. Guardando un listino ho notato che i prezzi di questo oggetto sono molto accessibili: 14,40 euro, 19,40 euro, 34,30 euro, 48,20 euro. Insomma, non si arriva ai 150 euro per un piedistallo. Quindi, anche se fatto per noi, sarebbe bene che itex ce lo facesse costare un po' meno. Ho provato a collegare la fotocamera al pc usando windows 98 ma, come mi aspettavo, non viene riconosciuta dal sistema. Ci vorrebbe un cd di installazione, ammesso che ci sia e che contenga i driver per il 98.

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