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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Quando inconsciamente si pensa al primo dos
Domenica 18 dicembre: mi
sveglio prima delle sette e un po' mi rammarico per aver dormito solo poche
ore e perché avrei potuto farlo fino alle otto visto che devo essere a suonare
alle nove. Sono sveglio lì nel letto e la mente vaga senza una meta precisa
facendo dei giri strani; ad un certo punto dentro di me esclamo: "o porca
puttana!" Mi si è affacciata alla mente una frase scritta nel numero precedente di fuori serie, chissà poi perché proprio in quel momento, e mi accorgo
d'aver scritto una cosa un po' banale. Perché? Probabilmente perché chi ha
imparato ad usare il computer partendo dal dos, inconsciamente ritorna sempre
a quello. Nell'articolo sull'installazione automatica di windows 98 ho scritto
di creare la cartella win98 e di copiarci il contenuto della cartella omonima
del cd. Bastava semplicemente copiare la cartella win98 del cd su disco fisso
senza prima crearne una di vuota, non ti pare? Sì, ma inconsciamente sono
tornato al vecchio dos, quando non aveva nemmeno il comando move e per spostare una cartella se ne creava una vuota con md nomecartella e poi ci si copiava
dentro il contenuto desiderato.
Nota del 2015: visto che in fin dei conti quello del numero precedente non è un errore ma un modo più lungo per fare una cosa,
non lo correggo. D'essere perfetto non m'importa.
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Jaws 451 in situazioni varie
Installazione di windows 98
Se hai installato windows 98
senza formattare il disco e lasciato jaws al suo posto, ovviamente i collegamenti del programma non ci sono più e lo devi chiamare da Esegui. Magari ti
serve caricare jaws all'avvio del pc ma non puoi accedere alle regolazioni
usando il collegamento sul desktop come si fa di solito. Per accedere alle
opzioni torna su Esegui e digita:
c:\jaws451\jfw /h
va bene anche /?.
Scheda madre ed Easy cd 6
Da più parti si dice che i malfunzionamenti del computer con jaws caricato dipendono dalla scheda grafica o dalla
memoria; sarà anche vero ma non nel caso descritto di seguito. Ad eccezione
della scheda madre, l'hardware ed il software in uso è lo stesso di quando
masterizzavo i cd prima del fulmine stramaledetto e tuttavia adesso, in windows 98, non basta attivare la casella dma in Gestione periferiche per non
avere gli errori di Easy cd scritti in un vecchio numero. Masterizzando una
compilation e prelevando il materiale da disco fisso, con jaws caricato il pc
emette alcuni suoni del suono predefinito di windows e qualche suono di errore
dell'applicazione; la velocità effettiva di masterizzazione si abbassa e in
certi casi il pc si blocca. Ho provato ad impostare Easy cd in modo diverso
senza risolvere il problema. Con xp il pc non si blocca e ci sono meno suoni.
Il tutto non succede se il materiale viene prelevato da un altro cd o se jaws
è scaricato. Prima di cliccare su Ok per iniziare la masterizzazione, è possibile scaricare jaws con Insert+f4, confermare lo scaricamento con Invio e
battere lo spazio per iniziare la masterizzazione che non parte se si preme
nuovamente Invio come invece spesso i non vedenti fanno quando si trovano su
un pulsante; lo so che dovrebbe partire, ma non sempre è così. Mi viene da
pensare che ci sia un conflitto tra jaws e l'interfacciamento del disco serial
ata con il controller della scheda madre Asus 4P800-X. Lo farà con un disco
ide o con una versione di jaws superiore alla 451?
Avvio di windows 98
A conferma di quanto detto nel paragrafo
precedente, e cioè che i malfunzionamenti con jaws non dipendono sempre dalla
scheda grafica o dalla memoria come spesso si dice, avviando windows 98 con la
scheda madre Asus P4P800-X a volte la musica di avvio veniva tagliata e la
sintesi non partiva mentre si installava regolarmente la barra braille. Ciò
nonostante, la scheda audio rimaneva attiva ed era possibile suonare un file
wav come al solito e nel mixer non c'era nulla di anomalo. Dopo uno o due
riavvii e qualche imprecazione, le cose andavano a posto. Se ti trovi nella
stessa situazione, prova a risolvere il problema attivando la casella dma per
quel che riguarda il disco fisso di tipo serial ata; adesso è qualche giorno
che non lo fa più e spero sia la soluzione giusta.
Quando jaws 451 non ti lascia cambiare porta alla barra braille
Per varie ragioni può capitare di voler cambiare porta al dispositivo braille e
tuttavia, a meno che non ci sia una procedura che non conosco, jaws451 non me
lo lascia fare in modo automatico. Dalle opzioni braille, per quel che riguarda la porta posso solo selezionare la voce Auto che non è recepita dalla
mb408l. Se dal menu strumenti faccio la manutenzione del programma, una volta
verificato che mb408l è attivata, Jaws non mi lascia settare la porta e termina la manutenzione. Se ti trovi in questa situazione, senza reinstallare jaws,
dalla finestra dos di windows o da dos reale e con un editor di testi apri il
file jfw.ini che si trova nella cartella principale del programma e modifica
il numero di porta che si trova nella sezione ]BrailleDisplays] come segue:
Braille1Port=com3:19200,n,8,1
Naturalmente se hai più di una barra installata il numero dopo Braille potrebbe essere diverso da 1. Se da windows dai invio sopra il file jfw.ini, parte
il programma di configurazione di jaws; probabilmente puoi ovviare al problema
aprendolo tramite Apri con dal menu di contesto.
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Aspettando il nuovo anno
Il 31 dicembre 2005 ho aspettato il nuovo
anno andando a cena a casa di una persona che conosco. Oltre ad un'altra che
già conoscevo, ve ne erano altre tre che vedevo per la prima volta. Non era
certo la serata adatta ai discorsi seri e soprattutto io non ne avevo nessuna
voglia, desideroso com'ero di buttarmi alle spalle le stronzate del 2005.
Infatti abbiamo riso, scherzato e mangiato anche se ogni tanto c'era qualche
sprazzo di discorso serio, quel tanto che basta per comprendere che anche le
tre persone appena conosciute dei ciechi non ne sapevano un fico secco! Visto
che hanno superato la quarantina, oltre alle cose già scritte in Fuori serie
mi è venuto spontaneo fare una considerazione che non ho esternato in quella
sera. quando avevo vent'anni c'erano molti quarantenni che dei ciechi non ne
sapevano un tubo, sono passati più di venty'anni e i quarantenni di oggi
sembrano i quarantenni di vent'anni fa. Allora vuol dire che in questi
vent'anni non abbiamo fatto nulla o che abbiamo fatto poco. Fino a quando una
buona parte di ciechi continuerà ad andare solo nei ritrovi per ciechi, nel
negozio per ciechi e a stare solo tra ciechi, le cose non cambieranno mai.
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Quanto pesa un disabile e quanto rompe l'ipocrisia?
24 dicembre 2005:
una persona disabile viene portata al prontosoccorso dove la visitano e non le
trovano niente ad eccezione del morale a terra. Non parla e quindi non dice
perché l'hanno portata lì. Si rivolgono alla parente che l'accompagnava la
quale più o meno sbotta: "Sono venuta qui per avere un aiuto, sono stufa dei
portatori di handicap!" Sì perché i disabili rompono le palle anche a chi per
natura non le possiede e in particolare sotto le feste. Non vorrai mica andare
alla messa di Natale con una persona disabile! Sì è vero che in chiesa il
prete parla di solidarietà, lascialo dire, l'importante è far bella figura! La
persona disabile in oggetto non parteciperà alla messa di Natale e le diranno:
"ti veniamo a prendere dopo messa e vieni a mangiare da noi." Infatti alla
cerimonia c'era il moroso di una sua parente, non vorrai mica che una bella
ragazza col moroso si faccia vedere con una persona disabile! C'è chi mi ha
chiesto se le cose scritte in Fuori serie sono inventate o no. Io non invento
niente, queste cose succedono negli anni 2000. Vi ricordate Sara? Proprio lei,
il giorno di Natale, fin che tutti si facevano gli auguri dopo la messa ha
esclamato: "quanta ipocrisia!" Ovviamente senza generalizzare, sono perfettamente d'accordo. A parte certi casi estremi come quello raccontato sopra,
penso che per molte persone il Natale sia solo un momento di regali insulsi e
di tanta ipocrisia che sfoggiano come verità; esattamente il contrario di ciò
che Nostro Signore desidera. Non sono contrario al Natale, sono disgustato
dall'ipocrisia. Oggi, 20 gennaio 2006, prima di scrivere queste note, per
associazioni di idee mi è venuto in mente un fatto di tanti anni fa. E' venuto
a casa mia un cieco con la moglie la quale, parlando con mia madre del fatto
di dover accompagnare l'orbo nei negozi, dice: "quanto pesa avere un disabile
da accudire!" Certamente era un cieco un po' esigente, ma non era il caso di
generalizzare la cosa dicendo che i disabili pesano, non sono tutti uguali.
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RecordNow! (approfondimento)
In un vecchio numero avevo fatto notare che il programma
per masterizzare RecordNow! per certi aspetti assomiglia ad Easy cd. Infatti,
non so da quando, adesso viene distribuito dalla Roxio che collabora con la
Sonic. Come succede per diversi programmi Roxio, ne esistono due versioni,
quella di base e la versione suite che, essendo più completa, ha un prezzo
maggiore. Sito:
www.roxio.it
clicca sul link prodotti.
Nota del 2015: naturalmente dopo tanti anni le cose del sito sono cambiate.
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Per conoscere il reale rumore di un componente del pc
Nota sulla sicurezza:
Magari è un po' superflua ma prevenire è sempre meglio che curare.
Qui propongo di togliere il connettore della ventola di un
alimentatore; visto che l'operazione va fatta con l'alimentatore aperto e che
in esso ci sono alte tensioni, bisogna eseguire il lavoro con la corrente
staccata e richiudere l'apparecchio prima di dare tensione. Insomma, l'importante è non metterci le dita dentro quando l'alimentatore è collegato alla
rete elettrica; lo so che magari è superfluo dire una cosa del genere ma...
In un vecchio
numero ho già detto che i cassetti per i dischi serial ata fanno un po' di
rumore a causa delle ventoline, naturalmente succede lo stesso per quelli ide.
Domenica 22 gennaio volevo conoscerne il rumore effettivo senza avere le
interferenze degli altri componenti. Spesso le soluzioni sono a portata di
mano e invece ci giriamo attorno inutilmente. Poi, come domenica scorsa, la
soluzione ti viene in mente così per caso ed era più semplice di quanto pensavo. Ho preso un vecchio alimentatore per pc ancora in buone condizioni e l'ho
aperto. Ho staccato la ventola che era collegata alla scheda tramite un connettore e quindi facilmente ripristinabile. Ho aperto il computer e ho collegato l'alimentatore appena visto solo al cassetto serial ata e dato corrente.
Così ho potuto stabilire il rumore effettivo di quelle ventoline e scoprire
che quella piccola nota che sentivo, di cui ho parlato in un vecchio numero,
era dovuta proprio ad esse.
Nota importante: non alimentare mai un computer,
ed in modo particolare la scheda madre col processore, se la ventola dell'alimentatore è scollegata.
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Da dove nasce l'incomprensione?
Da tanti motivi, qui ne dico solo uno.
Immagina una giornata di luglio con trenta gradi all'ombra. Dopo un lungo
cammino sotto il sole entri in casa di un amico e lui, premuroso come sempre
ma a modo suo, ti chiede se vuoi qualcosa. Tu gli dici: "sì, grazie, qualcosa
da bere e possibilmente fresco, ho una sete pazzesca con questo caldo!" E lui
ti risponde: "ma no, guarda, ti dò da mangiare, senti che buona è questa torta
appena sfornata, è ancora calda; sì, sì, tu hai proprio bisogno di una bella
fetta di torta calda!" Se vuoi, il racconto lo puoi proseguire da solo perché
quella appena scritta era solo una metafora per dirti che spesso, a causa del
pregiudizio, non c'è comprensione tra le persone. Mi è capitato tante volte di
non poter avere un aiuto dagli altri non tanto perché non me lo potessero dare
o perché non avessero tempo e voglia, ma perché c'è chi ha già deciso per te e
sa di cosa hai bisogno senza averti ascoltato e, peggio ancora, magari senza
conoscerti. e se ti ascolta, rimane attaccato alla sua idea. L'amico premuroso
ha già deciso che tu non hai sete ma fame perché fa comodo a lui e anche se ti
ostini a dirgli che hai davvero sete, lui non intende ragione. Certamente la
torta che ti dà è davvero buona e, in altri momenti, l'apprezzeresti tantissimo, ma non in una giornata del genere e non quando hai sete. Così, a volte,
l'aiuto che ti viene dato, di per sé contiene cose buone ma non adatte ed
idonee al momento che stai vivendo. Queste cose non succederanno più quando
impareremo ad ascoltare gli altri non solo con le orecchie ma anche con un po'
di cervello lasciando da parte i pregiudizzi di cui ho già parlato nella
favola del mulo, troppo bella!
Nota: di solito non mi do arie ma quella mi
piace proprio tanto.
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Aspetto che lo dica la televisione
Sembra che certe persone ragionino
così nel compiere certe azioni, cioè aspettano che lo dica la televisione. Chi
più o chi meno ci lamentiamo tutti dell'inquinamento, il guaio è che magari a
lamentarsi di più sono proprio quelle persone che della macchina e del riscaldamento ne fanno un uso smodato. Non so quanto efficaci siano le misure contro
l'inquinamento adottate fin qui, probabilmente sono insufficienti se si guarda
ai risultati. Però sono convinto che se da parte nostra ci fosse stato un po'
più di buon senso non saremmo arrivati a questo punto. Mi riferisco a chi
prende la macchina anche per pochi metri, magari in piena estate e quando non
deve trasportare nulla. E c'è bisogno di un decreto che ti venga a dire di
mettere i termosifoni a 19 gradi? Con un maglione addosso è una temperatura
più che sufficiente a star bene (ovviamente se non hai malanni). D'inverno
teniamo una temperatura altissima con i maglioni addosso, poi arriva la bella
stagione e a 22 gradi ed in maniche di camicia siamo tutti lì a lamentarci per
il caldo, proprio per quella temperatura che magari ci sembrava un po' bassa
con il maglione.
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Licenza di uccidere
Personalmente sono sempre stato contrario alle
armi e faccio fatica ad accettarne l'uso per legittima difesa anche se, come
tutti, un conto è parlarne quando non si è in pericolo, un altro è essere in
pericolo di vita. Siccome alla pelle ci tengo anch'io, certamente cercherei
di difendermi con tutti i mezzi quando si tratta di vita o di morte. Ma la
cosa che proprio non mi piace della legge apparsa in questi giorni è che si
metta sullo stesso piano la difesa dei beni materiali e quella della propria
vita o dei propri cari. Se uccidendo un malvivente stramaledetto riesci a
difendere i tuoi beni, sei sicuro che dopo quando li userai non avrai il
rimorso per una persona uccisa? Certo è che adesso il malvivente sa che tu
potresti avere un'arma e decidere legalmente di sparargli e ovviamente si
preoccupa di ciò presentandosi da te non con una pistola giocattolo o con un
coltello ma con un'arma efficace; è la legge della guerra, o crepi tu o muoio
io e tutti conosciamo ciò che questa legge comporta.
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Box esterno da 5,25 pollici usb/ide: windows, dos e note varie
A titolo di esempio descrivo un box esterno da 5,25 pollici per porta usb 2.0
ed interfaccia ide che era presente sul mercato il 29 novembre 2005. In listino ci sono modelli con prezzi molto diversi, da una trentina di euro fino a
più di cento; nella realtà pratica poi ne trovi solo alcuni o addirittura uno
solo e quindi è praticamente impossibile toccarne con mano le differenze. E
guarda che sei fortunato quando la roba la trovi! Per esempio in listino
c'erano anche box da 3,5 pollici che, teoricamente, erano adatti a contenere
dischi ide e serial ata (naturalmente inserendo nel box un disco alla volta).
Ma erano solo presenti in catalogo con il prezzo e una disponibilità zero;
forse uno poteva arrivare in seguito e gli altri tre..... Si sono persi nello
spazio virtuale di internet stramaledetto! Tieni anche presente che come
utente privato non sempre è possibile consultare i listini in internet; certi
siti, o parti di essi, sono protetti da password che viene rilasciata solo ai
rivenditori.
Nota del 2015: se all'epoca nel mio paese ci fosse stata l'adsl facendomi piacere internet un po' di più, certamente di box da provare ne avrei trovati parecchi con la possibilità di scegliere anche la marca senza credere a ciò che ti propinavano i negozianti.
Ma torniamo al nostro box. E' metallico e poco più grande di un
lettore di cd-rom; sul retro troviamo l'interruttore per accenderlo, la presa
minidin per l'alimentatore esterno, la presa usb e la ventola. Sui fianchi, ma
verso il retro e un po' cammufato dal disegno della scatola, troviamo un
pulsante che, una volta premuto, permette di estrarre una guida in plastica
che percorre il lato lungo del box. Sotto alle guide appena tolte troviamo
viti e fori, il tutto posizionato nella stessa maniera per ogni fiancata.
Partendo dalla parte anteriore e percorrendo il lato lungo del box abbiamo:
una vite che va lasciata al suo posto, un'altra per togliere il frontale
anteriore, un foro di fissaggio e un'altra vite per rimuovere il frontale
posteriore; l'altro lato è identico. Con il cacciavite in dotazione, che ha la
punta calamitata, è possibile togliere entrambe i frontali; adesso si può
notare che il frontale anteriore non è solo una mascherina, nella parte interna c'è un frame che può contenere un hard disc da 3,5 pollici che può essere
fissato con le viti in dotazione al box. Visto che il frontale appena descritto non ha fori, non sarà possibile montare nel frame dispositivi che debbano
accedere all'esterno come ad esempio uno zip Iomega ide da 250 mb. Per ovviare
all'inconveniente basta usare un normale frame per floppy che si incastra e si
fissa in maniera perfetta nel box mettendo le viti nei fori vuoti visti in
precedenza e in quelli liberati dalle viti del frontale anteriore. Per mettere
nel box un apparecchio da 5,25 pollici, come ad esempio un lettore di cd-rom,
basta infilarlo nella scatola senza metterci il frontale anteriore e fissarlo
con le viti come abbiamo fatto per il frame. Dalle prove svolte fino a oggi 12
gennaio 2006, pare che la posizione del jumper nei vari apparecchi non abbia
alcuna importanza, cioè la selezione di cable, slave e master. Nella parte
interna del frontale posteriore troviamo la schedina del box, il cavo che va
alla ventola, il cavo ide dei dati e quello per l'alimentazione del dispositivo inserito nel box. Visto che certi apparecchi sono un bel po' più corti
rispetto al box, sarà un po' difficile infilarci i cavi ma non impossibile.
Una volta deciso quale dispositivo mettere nella scatola, rimonteremo il tutto
facendo ovviamente l'operazione inversa rispetto a quella descritta sopra.
L'alimentatore esterno dell'apparecchio in prova fornisce una corrente di 3
Ampere sia per i 5 che per i 12 Volt e quindi non ci sono problemi di assorbimento visto che, ad esempio, il disco usb Lacie ha un alimentatore con una
corrente di 2 Ampere sia per i 5 che per i 12 Volt. I driver del box, da
installare sotto windows che io ho provato solo col 98, sono contenuti in un
cd da 8 cm, cioè su un disco più piccolo rispetto a quelli tradizionali che va
posizionato nell'apposita scanalatura del cassetto del cd-rom. L'installazione
si esegue come al solito facendo cercare il miglior driver nel percorso in cui
si trova. Al termine, in gestione periferiche avremo una voce in più
nell'elenco che riguarda le usb e in risorse del computer ci sarà l'unità
installata. Pur non essendo previsto dalle istruzioni, il box funziona anche
in dos reale e si comporta in maniera diversa a seconda del tipo di unità
installata e del tipo di porta usb in uso. Ecco qualche esempio. Con la porta
usb 2.0 Via Tech 3038 sarà necessario caricare aspiehci.sys dal config.sys e
il programma guest per accedere all'unità installata nel box. Con le usb Intel
82801EB presenti nella scheda madre Asus P4P800-X è possibile accedere ad un
hard disc installato nel box senza caricare driver o programmi. Per installare
lo zip Iomega da 250 mb ho dovuto usare il driver usbaspi4.sys versione 2.15
della Panasonic e il programma guest per assegnare una lettera di unità. Da
notare che non è possibile usare lo stesso software con la porta Via Tech 3038
nemmeno se ad essa viene collegato il disco usb Lacie. usbaspi4.sys si carica
a fatica e guest dà come lettera di unità una chiocciola (@) e il messaggio:
errore di protezione da scrittura in lettura unità @. Cosa vuol dire? Da
quanto scritto fin qui puoi notare che non è il box a creare problemi ma il
tipo di porta usb in uso. Tieni presente anche che il nome del file
usbaspi4.sys dovrebbe essere fittizio, me lo fanno pensare le note scritte di
seguito. L'estate scorsa il mio solito amico "scaricatutto" aveva un problema
con le porte usb e quindi si è messo all'opera con internet stramaledetto per
cercare altri driver. Nella vita di tutti i giorni questo amico è molto pacato, quasi amorfo, non si incazza mai o quasi mai, tanto che a volte verrebbe
la voglia di pungerlo. Ma quando va in internet diventa Attila, un aspira
programmi; dove passa lui non rimane al suo posto nemmeno un bit! Così mi ha
inviato diversi driver e qualche eseguibile. Probabilmente in internet ci sono
delle versioni pirata dei driver e dei programmi; ad esempio, la numerazione
delle versioni e la data del driver aspiehci.sys porterebbe a pensare che in
un determinato periodo la Iomega abbia fatto quasi una revisione al giorno di
questo driver, e la cosa mi pare strana. Per non parlare poi del programma
guest. Puoi trovare la versione 8.5 della Iomega con data e dimensione diversa
del file; mi sembra strano che una ditta faccia la revisione di un programma
senza cambiarne la versione. Assieme ad usbaspi4.sys ho ricevuto file con lo
stesso nome ma numerati da 1 a 3; e tuttavia erano di ditte diverse e per
diversi tipi di porta. Quindi la numerazione probabilmente è servita solo a
chi li ha messi in rete, cioè a non sovrascrivere o confondere i driver. Per
quanto riguarda le porte usb, il mio amico, in questo caso, fa bene ad essere
un "respira programmi". L'unico modo per sapere se un determinato dispositivo
funziona con una determinata porta è quello di provare tante versioni di
driver con la speranza di trovare quella giusta. Per le porte usb del mio
pentium 4 ne ho scartati cinque e forse mi è andata anche bene.
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Adattatore usb-seriale, prove e considerazioni
In un vecchio numero segnalavo la disponibilità di un adattatore usb-seriale
che costava più di 60 euro. Gli anni sono passati e il 29 novembre scorso in
listino ce n'era uno da 30 e un altro da 14 euro che ho acquistato non tanto
perché costava meno ma perché c'era quello e, a dire del negoziante, il modello più caro non aveva nulla di più di quello economico tranne il fatto che,
essendo distribuito da un diverso fornitore, il prezzo era diverso perché
magari lo stesso fornitore preferiva abbassare i prezzi su un altro articolo.
Sarà vero? L'adattatore è composto da una normale spina usb, da circa due
metri di filo e una piccolissima scatola con un led e qualche componente
all'interno e una spina seriale maschio da 9 pin. C'è un cd con i driver per
windows dal 98 in poi, per mac e linux. Il sistema lo vede non appena lo
colleghi alla porta usb e l'installazione dei driver si fa al solito modo
scegliendo il miglior driver e, per windows 98, facendolo cercare nel percorso
che porta al software posto nel cd. Una volta installato in windows 98/me,
avrai una voce in più in Gestione periferiche nell'elenco delle usb e un'altra
nell'elenco delle com. In xp viene aggiunta solo quest'ultima. Analizzando le
proprietà della com aggiunta, si nota che ad essa è stato assegnato l'indirizzo, espresso in esadecimale, ma non l'irq o interrupt che dir si voglia.
Probabilmente è per questo che in finestra dos o al prompt dei comandi di xp
l'adattatore continua a funzionare solo se sta lavorando con un programma per
windows come jaws. Non funziona invece se si usa un programma per il vecchio
dos come xparla.com per la sintesi difon2 o mb408l.exe per la barra braille
omonima la quale, tra l'altro, dal prompt dei comandi di xp funziona solo con
jaws ma non con il programma dos anche quando questo viene fatto lavorare con
una normale com. Tuttavia, il mancato funzionamento del programma dos
mb408l.exe con una normale com potrebbe dipendere dal mio pc, ti farò sapere.
Il numero di com aggiunto dall'adattatore dipende da quanto segue: in linea
generale la com aggiunta avrà il numero attiguo e superiore a quelle esistenti
nel tuo pc. Se hai due porte, esso si posizionerà su com3. Tuttavia, se ne hai
tre, non andrà su com4 ma su com5 con l'indirizzo di com3, di solito 03e8 in
esadecimale. Fermo restando che difficilmente ti troverai in queste condizioni, avere una com5 vuol dire aggiungere un ulteriore ostacolo ai programmi dos
che possono essere collegati al massimo ad una com4. Dal manuale in inglese
sembra che l'adattatore rifiuti la com4 ma non ho capito il perché a causa di
quella lingua astrusa. Perché non scrivono un manuale in veneto? Struca el
boton quando che te si pronto! Se nel computer hai già due com, potresti avere
la com3 occupata da un modem interno. Nel computer con windows xp avevo il
modem interno che occupava la com4 perché quando l'avevo installato la com3
era occupata da un altro modem che ho provveduto a togliere liberando tale
porta. Quindi l'adattatore si era installato su com3 ed il modem era rimasto
su com4. Tutto bene fino a questa sera quando, forse perché ho messo l'adattatore in un'altra usb, all'avvio del pc è apparsa la finestra Nuovo hardware
chiedendomi di installare l'adattatore che viene chiamato prolific usb-to-
serial com port. Sono stato sciocco ad accettare la cosa perché, una volta
reinstallato, si è posizionato su com5 e, anche rimuovendolo più volte, non
c'è stato verso di fargli cambiare idea e di decidersi a tornare su com3 che
risulta libera. Xp fa proprio schifo! Il manuale dell'adattatore è su un file
pdf con diverse figure che ad un certo punto ne ostacolano la lettura. Ad una
determinata pagina il programma dice che il documento è vuoto, per leggerlo
basta fregarsene e continuare a scorrere le pagine. E' possibile salvare in
txt solo una parte del documento, evidentemente il salvataggio si ferma quando
trova il punto in cui il programma dice che il documento è vuoto. Vi ricordate
il mio amico che accumula tutto? Gli ho chiesto se aveva mai provato un adattatore del genere e, caso strano, mi ha detto che non l'aveva e, forse per
questo, in questi giorni è venuta tanta neve! Ha anche detto che se lo comprerà, figuriamoci se rimane senza qualcosa! Ma acquisterà quello da 30 euro che,
a suo dire, non avrà i problemi esposti. Speriamo che sia davvero così ma io
nutro diversi dubbi. Siccome l'ho provato maggiormente con il pentium III,
forse dovrei fare altre prove con l'altro pc e se avrò ulteriori notizie le
scriverò. L'ideale però sarebbe fare delle prove con un portatile privo di
com. Il led dell'adattatore rimane sempre acceso e, se un po' ci vedi o hai un
rivelatore di luce efficace, lo noti anche quando il computer è stato spento
da tastiera o tramite il pulsante anteriore; questo conferma, se ce ne fosse
bisogno, che alla scheda madre del pc arriva tensione fino a quando non si
spegne l'alimentatore tramite l'apposito interruttore (ammesso che ce l'habbia).
Nota del 2015: innanzitutto faccio notare la mancanza della marca. L'ho cercata nel manuale ma non c'è e, quando non compravo in internet, i negozianti per queste cose la marca non la guardavano. Con la versione 11 di Adobe il file pdf non si legge più, mi ha fatto scaricare un pacchetto per la visualizzazione corretta dei caratteri ma non è servito. In compenso, anche senza il pacchetto, l'esportazione in txt la fa completamente.
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Installare xp da dos reale a 16 bit e altre note
In attesa di fare una prova vera e propria, ti segnalo la possibilità di installare xp da dos reale a 16 bit tramite il file winnt.exe che si trova nella cartella
i386 del cd di xp. Con /? avrai tutte le opzioni disponibili che ti conviene
inviare ad un file perché non ci stanno in una sola schermata. usa la sintassi:
winnt /? >percorso\nomefile.txt
winnt32.exe è l'omonimo file per installare xp da windows del quale puoi
vedere le opzioni dal menu Esegui digitando:
winnt32 /?
La possibilità di
installare windows xp da dos reale a 16 bit facilita le cose nei casi in cui non ti è
possibile avviare il pc da cd a causa della cattiva regolazione del bios per
il quale a volte bisogna aspettare l'aiuto di un amico vedente. Tra le opzioni di
winnt.exe c'è quella per il file di risposta, cioè per l'installazione automatica. Per farla bisogna usare un programma che, nel cd di xp home edition con
file del 2003, si trova nel percorso:
\support\tools\deploy.cab
Il cd contiene un'altra cartella support che non fa al caso nostro. La cartella tools vista sopra contiene altri file cab, un readme.htm in inglese, degli
eseguibili tra cui setup.exe che non serve all'installazione automatica.
Utilizzando setup e facendo l'installazione completa, verranno installate
delle utility in inglese, cosa assai spiacevole visto che xp costa moltissimo
e io l'ho acquistato come programma in italiano. L'installazione di tali
utility crea un collegamento che ti porta al prompt dei comandi dal quale,
almeno per quel che ho provato, si utilizzano gli eseguibili installati dei
quali ho capito pochissimo le funzioni a causa dell'inglese. Non preoccuparti
se non hai installato nessun scompattatore; per estrarre i file di deploy.cab
basta dare invio su di esso, selezionare i file e copiarli dove ti pare. Puoi
anche usare Apri dal menu di contesto. Ci sono nove file di cui deploy.chm
rappresenta il manuale con altre note in readme.txt per fortuna entrambe in
italiano, mentre ref.chm è in inglese. Altre informazioni sull'installazione
automatica di xp le trovi in internet.
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