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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Installazione automatica dei sistemi operativi

Omnipage 15

Quando guardi un listino dei prezzi

Mentre la gente muore di fame noi buttiamo il granoturco

Avvio "al buio" di windows 98

Diagnostica della scheda musicale Creative audigy 2

Ancora sui dischi sata Maxtor

Perché le cose non cambiano mai?

Scheda madre Asus P4P800S-X e P4P800-X


Installazione automatica dei sistemi operativi

Nei mesi scorsi un amico, al quale piace scaricare diversa roba da internet, per risparmiarsi il tempo e la fatica di provarla me l'ha inviata. Era tratta da un sito fatto da persone vedenti. Siccome anch'io ho poco tempo, l'ho guardata parzialmente solo nei giorni scorsi senza approfondire gli argomenti. C'è una procedura per installare automaticamente windows 98 e un'altra per aggiungere i driver necessari all'installazione dei vari dispositivi. C'è poi una procedura per installare xp in poco spazio e tanto ancora. Come si può notare, anche chi vede cerca procedure automatiche per fare prove in minor tempo. Oggi, 14 novembre 2005, dallo stesso amico apprendo che anche tra i non vedenti si sta facendo qualcosa. Magari sono le stesse informazioni che il mio amico ha trovato in internet da mesi e che io non ho avuto tempo di provare e che anche lui non ha provato. Se sarà necessario ne riparleremo.

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Omnipage 15

E' uscita la versione 15 del famoso ocr che non ho provato. Esiste la versione standard e quella professionale e, leggendone le caratteristiche, sembra che quest'ultima differisca da quella standard per la possibilità di aggiungere la firma digitale ai documenti e per maggiori possibilità con i file pdf come ad esempio la stampa di essi. Certo che per sapere se veramente l'ocr delle due versioni è uguale bisognerebbe fare le prove con entrambe, di certo non te lo dicono nella pubblicità! Lasciando perdere i centesimi, la versione standard costa da 71 a 115 euro mentre quella professionale parte da 133 fino a 536. Queste differenze ci sono perché vengono applicati prezzi diversi per studenti o istituzioni che hanno diritto ad uno sconto e per chi fa l'aggiornamento del prodotto. Sigle nei listini:
std=standard (a volte scritto per esteso),
pro=professionale,
gov/edu=per studenti ed enti pubblici,
upg=aggiornamento.
L'informazione dell'ultima sigla è una mia deduzione, le altre me le ha spiegate un negoziante.

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Quando guardi un listino dei prezzi

Fermo restando che i prezzi cambiano continuamente e che se fai un giro dei negozi rischi che alla fine siano cambiati anche nel negozio visitato per primo e d'aver speso degli euro inutili per benzina o autobus, è sempre bene guardare, se ci sono, tutte le sigle di un componente. Per esempio, la scheda musicale Creative audigy 2, che ormai forse non si trova più, ha altre sigle dopo audigy 2 che ne determinano il prezzo oltre che, ovviamente, le caratteristiche tecniche. Quindi cerca di stare attento quando vai nei negozi e magari ti dicono solo la prima parte del modello e ti sparano un prezzo bassissimo. Lasciamo perdere i centesimi, L'audigy 2 può avere un prezzo a partire da 82 fino a 248 euro. Inoltre, non sempre ciò che è in listino poi è realmente disponibile; viviamo in un mondo finto anche per queste cose! La stessa cosa capita nei negozi in internet; automaticamente ti viene detto che il computer non è in grado di determinare la disponibilità del componente (sia hardware che software) e di scrivere per informazioni sulla disponibilità. Dopo aver scritto, in certi casi non avrai nessuna risposta.

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Mentre la gente muore di fame noi buttiamo il granoturco

Quanto scritto di seguito capita ormai da tanti anni e non solo per il granoturco. Oggi, nonostante l'aria un po' fredda, ho fatto un piccolo giro in tandem perché, avendolo fatto riparare, volevo vedere se funzionava correttamente. Nei campi si vede un sacco di granoturco nato da poco anche se la semina non viene fatta in novembre ma bensì in primavera. Sono tutte le pannocchie lasciate sul campo dalla mietitrebbia che nessuno a raccolto a mano. Nei mesi di settembre e ottobre, se passeggi per i campi puoi raccogliere tante pannocchie da poterle vendere e non sto scherzando, non è un modo di dire. Ma allora che senso ha concimare la terra impestandola di prodotti chimici, di bagnarla con pesticidi puzzolenti per fare un sacco di raccolto per poi lasciarne una parte sul terreno? No, non dico che si debba tornare indietro e raccogliere il grano a mano; dico che certi signori, dopo che è passata la mietitrebbia, potrebbero passare qualche ora al giorno a ripulire i propri campi. Addirittura c'è chi, con egoismo spietato, non lascia che altre persone raccolgano ciò che loro non raccoglieranno mai, e la gente muore di fame.

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Avvio "al buio" di windows 98

Quando si avvia al buio windows 98 e si presume che questo cerchi dei driver che non si vogliono installare in quel momento, premere tab e successivamente spazio per annullare. Ripetere l'operazione più volte se necessario.
Nota del 2015: per chi vede: per avvio di windows "al buio" intendo l'avvio fatto da un non vedente senza sintesi e barra braille.

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Diagnostica della scheda musicale Creative audigy 2

Questa scheda ha un programma diagnostico che, come altri software diagnostici attuali o abbastanza recenti, non vale un fico secco! Questo accade anche al di fuori delle schede musicali. Se hai inserito la scheda nello slot e dopo aver fatto la diagnosi questa non viene vista dal programma diagnostico, non disperare; la scheda potrebbe essere in perfette condizioni. Infatti, anche se non lo dice, il programma si limita ad analizzare le impostazioni software della scheda senza interrogare direttamente l'hardware come invece facevano i vecchi diagnostici delle norton utility degli anni '90. Se per qualsiasi ragione il software della scheda è un po' fuori uso, per il diagnostico la scheda non c'è. Prima di buttarla ti conviene reinstallare il software o, meglio ancora, provarla in un altro slot e anche in un'altra macchina.

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Ancora sui dischi sata Maxtor

Ultimamente ho visto un modello di questi dischi privo dell'alimentazione tradizionale; probabilmente anche la Maxtor ormai smetterà di mettere tale spina e quindi dovrai usare un alimentatore con spina per sata o un adattatore. Mancavano anche i jumper.

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Perché le cose non cambiano mai?

Nelle associazioni, in parrocchia, in famiglia o in qualsiasi altro ambiente a volte, pensando ai problemi del passato e a quelli di oggi ci si accorge che sono grosso modo gli stessi o magari sempre gli stessi ma più stantii. Viene allora spontaneo chiedersi come mai le cose non cambiano mai. Ci sono tante ragioni, qui ne dico solo una: perché spesso, troppo spesso, non si ha il coraggio di dire no. Oggi parlavo con una persona e quando è venuto fuori questo discorso mi ha detto: "se mi chiedono mille euro, io per non fare brutta figura lì dò in prestito anche se non avrei nessuna voglia di farlo!" E' proprio qui il punto: spesso per far cambiare le cose bisogna dire no ma noi non lo diciamo per paura di ciò che dirà la gente, per paura d'essere emarginati e giudicati o per non sentirsi in colpa. Ma dire sempre sì e fare ciò che fanno gli altri per accontentarli significa perdere delle occasioni di cambiamento, vuol dire che se tutti fanno così e se tutti hanno fatto sempre così faccio così anch'io e in questo modo le cose non cambieranno mai. Significa rinnegare anche i propri talenti: ognuno di noi ha i suoi ed è inutile nasconderli per il quieto vivere; alla fine dei nostri giorni ci verrà chiesto il conto.

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Scheda madre Asus P4P800S-X e P4P800-X

Quelli descritti in questo articolo non sono gli ultimi modelli di scheda madre asus, Fuori serie non serve a tale scopo, cerca invece di descrivere vantaggi e svantaggi di un determinato modello anche in relazione all'handicap visivo. Madonna che discorso serio! Basta, torniamo al mio solito modo di fare. La differenza più sostanziale tra i due modelli consiste nel chipset: 848 per la P4P800S-X, 865PE per la più recente P4P800-X. Quest'ultimo modello ha Quattro slot per la memoria al posto di due del modello inferiore e un connettore per collegarvi la com2 che non viene fornita di serie; ovviamente c'è anche la relativa opzione del bios per abilitarla. Per il resto, salvo piccole variazioni, le schede sono praticamente identiche e hanno gli stessi pregi e difetti. Per tanto proseguirò questo articolo parlando solo della P4P800-X, citerò l'altro modello solo se sarà necessario. Immagina d'avere la scheda sul tavolo con le prese esterne a sinistra; gli slot per la memoria, che come al solito si contano da sinistra verso destra, hanno la seguente numerazione e colorazione:
A1 blu,
A2 nero,
B1 blu,
B2 nero.
E' possibile installare un massimo di 4 gb di ram (non mi ricordo però la memoria massima installabile nella P4P800S-X). Non sto qui a dirti i vari tipi e i modi di configurazione delle memorie perché tanto cambiano da modello a modello e, per le schede Asus, tali informazioni le trovi nella parte in italiano del manuale che è bene avere anche quando acquisti materiale usato. In linea generale ti dico invece che il tipo e la frequenza di lavoro della memoria da installare sono in relazione alla scheda madre usata e alla fsb del processore che stai usando; in particolare, la P4P800-X usa memorie diverse a seconda che la fsb del processore sia a 400, 533 o 800. Il socket 478, che sta per andare in pensione e che può ospitare un processore di tipo Intel standard o Celeron, si trova come al solito nella parte superiore della scheda ma in questi modelli è messo con lo zif in orizontale invece che verticale come nella vecchia P4PE; tuttavia, per inserire il processore dovrai sempre far riferimento al punto in cui si trova la base dello zif; per ulteriori informazioni vedi il numero 39.
Nota: Non sono sicuro che la P4P800S-X possa ospitare un Celeron.
Come di norma, i contatti per i led, l'accensione della scheda eccetera si trovano nella parte inferiore e quelli principali sono posti come nei vecchi modelli, così non devi farti guardare la figura nel manuale. Non so se accadeva anche nelle vecchie schede, in queste i contatti sono contrassegnati da un colore come descritto nel manuale; ecco quelli principali:
altoparlante=arancione,
reset=blu,
accensione=verde chiaro.
I due controller sata (cioè per i dischi serial ata), sono molto vicini tra loro e si trovano nella parte inferiore della scheda dove troviamo anche il controller per il floppy; i classici controller ide sono invece disposti al solito modo nella P4P800S-X mentre nella P4P800-X sono messi verticalmente quasi sul bordo destro della scheda e quello superiore è il primo. Il controller del floppy posto in basso rappresenta un problema se monti la scheda in un cabinet big o tower che dir si voglia (cioè quelli da pavimento) perché, avendo l'alloggiamento del floppy in alto, il cavo del drive non arriva al controller. In tal caso dovrai per forza di cose usare un alloggiamento inferiore che quasi sicuramente sarà da cinque pollici e un quarto e quindi dovrai utilizzare un frame per il drive.
Nota: un negoziante mi ha detto che forse si trovano cabinet big con l'alloggiamento per il floppy posto a metà della cassa risolvendo così il problema sopra esposto.
In commercio ci sono cavi per drive ritenuti lunghi che tuttavia non risolvono il problema.
Nota del 2015: purtroppo all'epoca non acquistavo in internet e non lo guardavo moltissimo. Probabilmente i cavi lunghi c'erano, bastava guardare di più senza fidarsi dei negozianti.
Tralasciamo qualche connettore interno (come quello per l'audio del lettore cd) e passiamo alle prese esterne. Con queste schede viene fornita una mascherina da posizionare nel cabinet come già spiegato per la P4PE. Al posto della com2 abbiamo l'uscita digitale quassiale della scheda audio integrata che non ho provato. Oltre alla com1, la parallela e la porta rj-45 per la rete, ci sono quattro usb 2.0; altre quattro usb possono essere collegate all'interno della scheda ma non vengono forniti i lamierini con le prese come del resto non viene dato quello per l'uscita midi. Insomma: oggi le cose costano meno ma ti danno anche di meno; sarebbe ora che la si smettesse con questa frenesia al risparmio fasullo. Sempre all'interno c'è un'altra uscita digitale per la quale non viene dato nessun lamierino.
Nota: forse nella P4P800S-X quest'ultimo connettore non c'è.
Mi dimenticavo di dire che la scheda ha quattro slot pci e un agp a 8x. Le schede di questo articolo montano l'ami bios che si usa un po' diversamente da quello di altre schede Asus spiegato nei numeri precedenti. Siccome il bios è un qualcosa che cambia in continuazione, darò solo delle informazioni generali. L'ideale sarebbe poter leggere il bios autonomamente ma in attesa di ciò mi sono fatto registrare i passaggi, naturalmente con tutte le limitazioni che una cosa del genere comporta; (a tale proposito vedi i vecchi numeri di Fuori serie). Salvo qualche eccezione, l'uso del bios di questi modelli di schede Asus è identico. Per default queste schede hanno un avvio molto veloce e quindi dovrai essere svelto a premere il tasto Canc per entrare nel bios. Nel setup c'è un'opzione che permette di abbassare la velocità di avvio del computer con pochi effetti pratici per chi vede e quasi nulli per chi non vede un fico secco! Nel modello P4P800S-X se il bios è settato per l'avvio veloce, non si ha alcun beep di ok; inoltre, per entrare nel setup non si può tenere premuto il tasto Canc, bisogna premerlo ripetutamente durante l'avvio (come una raffica di mitraglia). Nel modello P4P800-X puoi tenere premuto il tasto Canc non appena hai acceso il computer; una volta entrato nel setup, il pc non si lamenta con dei beep, te ne accorgi solo perché il disco non si carica. A differenza della vecchia P4PE, non è possibile stampare le informazioni che passano sullo schermo durante l'avvio del pc che risulteranno di difficile lettura anche mettendo l'avvio lento pur facendole leggere da una persona che ci vede bene.
Nota: probabilmente, le differenze del bios esposte sopra, più che dai modelli in sé dipendono da una diversa revisione di esso.
Una volta entrato nel setup, se provi a stampare la schermata sarai preso per il culo! La stampante in nero fa solo dei segni che servono a consumare carta peggiorando così il patrimonio boschivo del nostro pianeta già molto devastato. Quella in braille si limita a spostare la carta senza pungerla (forse perché non era settata a 8 punti). Comunque ci troviamo nel menu Main (principale); come al solito, le frecce destra e sinistra, senza invio, ci permettono di passare da un menu all'altro (purtroppo in modo circolare). Così, spostando la freccia a destra un passo alla volta a partire dal menu Main avremo:
Advanced,
Power,
Boot,
Exit.
Quando si entra in uno di questi menu, ci si trova sempre nella prima riga indipendentemente da come era posizionato il cursore nel menu precedente. E' possibile salvare con f10 ed invio; f5 ed invio selezionano il default che va confermato con f10 ed invio per uscire, Esc esce senza salvare. Fin qui è tutto come prima, ecco invece ciò che cambia. Ogni menu ha i suoi sottomenu, riconoscibili perché rientranti rispetto al margine sinistro dello schermo, o le sue voci. Si usano però nello stesso modo tenendo conto che una voce ha al suo interno solo alcune regolazioni mentre un sottomenu ha all'interno altri menu con le relative voci. Per selezionare un sottomenu (o una voce di esso), si usano i tasti freccia alto e basso ed il tasto invio. Lo spostamento verticale non è circolare e questa è una bella cosa. Purtroppo però non sempre un'opzione viene disabilitata o abilitata nello stesso modo, a volte lo si fa con freccia giù e a volte con freccia su come illustrato nell'esempio che segue. Supponiamo di voler disabilitare la scheda audio e la rete integrate nella scheda madre. Una volta entrati nel bios siamo nel menu Main; per fare le regolazioni facciamo così:
1: freccia a destra (senza invio) per andare al menu advanced;
2: il sottomenu che ci interessa è sulla riga 4 e quindi, trovandoci sulla prima riga, schiacceremo tre volte la freccia giù per raggiungerla ed il tasto invio per entrare nel sottomenu Onboard device configuration;
3: siamo sulla prima riga del sottomenu Onboard device configuration e il testo che ci mostra è onboard ac97 audio di cui ci viene mostrato lo stato che può essere auto o disabled, per default è su auto. Per cambiare lo stato di questa riga diamo invio su di essa;
4: adesso, muovendo le frecce alto e basso, andremo a selezionare solo le due opzioni che riguardano la scheda audio e cioè auto e disabled. Siccome lo spostamento verticale non è circolare, premendo più volte la stessa freccia saremo sempre sulla prima o sulla seconda opzione. Per disabilitare la scheda premiamo freccia giù seguita da invio;
5: con questa manovra siamo tornati sulla prima riga del sottomenu Onboard device configuration. Premiamo Quindi freccia in basso ed invio per entrare nella voce Omboard lan (cioè la rete);
6: anche qui ci sono solo due opzioni però, per disabilitare la rete, si dovrà premere freccia su ed il tasto invio; 7: con l'ultimo invio, oltre a confermare l'opzione scelta, siamo tornati sulla seconda riga del sottomenu Omboard device configuration. Non serve tornare al menu Advanced e nemmeno al menu Main per salvare le modifiche, basta premere f10 ed invio.
In queste schede i dischi sata vengono mostrati nel bios come ide; bisogna inoltre configurare le unità ide in modo diverso a seconda della categoria di sistemi operativi che si intende usare e questa, soprattutto per le ragioni che vedrai oltre, è la cosa più cretina che Asus potesse fare.
Nota: attualmente non so se altre marche hanno adottato questo sistema che dal punto di vista tecnico non serve a nulla ma che dal punto di vista del profitto indirettamente ti dice: "devi usare xp."
Dal menu Main del bios seleziona la riga 10 Ide configuration. La prima riga del sottomenu che appare è Omboard pci ide operating mode il cui stato, per default, è enhanced mode cioè nel modo avanzato. Con questo settaggio è possibile usare sistemi operativi come xp stramaledetto, windows 2000 e, lo dico per deduzione anche se nel manuale non c'è scritto, windows nt (almeno le versioni più recenti). Cambiando lo stato della riga Omboard pci ide configuration da enhanced mode a compatible mode possiamo usare dos, windows 98/me e Linux; questo è quanto dice il manuale che reputo vero solo al 99%.
Nota del 2015: pur lasciando Omboard pci ide operating mode su enhanced, nel 2007 ho cominciato ad usare Linux ubuntu 7.4. Quindi, se il manuale dice il vero, la faccenda che per Linux bisogna usare il modo compatible riguarda solo le versioni dell'epoca anche se la cosa mi pare strana.
Se si utilizza un disco sata, per certi aspetti il dos funziona meglio nel modo enhanced rispetto al modo compatible. Quando settiamo la scheda in quest'ultima modalità, i dischi sata non vengono più visti come ide 3 ed ide 4 come succede nel modo enhanced, si posizionano invece sul secondo controller ide anche se non sono fisicamente collegati ad esso. Pur utilizzando un solo disco sata, nella modalità compatible il secondo controller viene settato per ricevere impulsi seriali e quindi non sarà possibile collegare ad esso nessun dispositivo ide parallelo nemmeno tenendo conto della modalità master e slave (vedi ad esempio un lettore cd-rom). Se colleghi un dispositivo parallelo al secondo controller restando in modalità compatible e tenendo attivato da bios l'avvio dei dischi sata, semplicemente il dispositivo non viene visto. Per collegare periferiche parallele ci rimane il primo controller ide ma anche in questo caso, usando il dos, potrebbero esserci dei problemi utilizzando un disco sata nella modalità compatible causati dal driver per il caricamento del cd-rom. Se il disco fisso sata ha una sola partizione il problema non c'è. Con due partizioni il driver per cd-rom actcd.sys, cercando i dispositivi collegati, trova il D della seconda partizione che è in serie e fa imballare la macchina. Il problema non si risolve assegnando una lettera, ad esempio la E o la F, con l'opzione /l di mscdex.exe, il programma dos da usare assieme al driver. Ho risolto il problema usando il driver oakcdrom.sys presente nel floppy originale di windows 98 anche senza assegnare una lettera con l'opzione /l. Se da bios disabilitiamo il caricamento dei dischi sata ovviamente i problemi visti fin qui non ci sono anche se rimaniamo in modalità compatible perché a quel punto la scheda si comporta come una per pentium III. Ma non ci sono nemmeno se usiamo il modo enhanced; peccato però che il modo enhanced non funzioni con windows 98. Il disco sata funziona regolarmente ma non vengono viste le altre unità ide in parallelo. In gestione periferiche non avremo la voce del cd-rom e i controller ide risulteranno installati male e a fifo singola. A questo punto non potrai cercare ulteriori driver nel cd di windows e nemmeno in quello della scheda madre visto che il lettore cd-rom non è agibile; non ho provato a cercarli in internet tramite l'apposita funzione di windows. Anche se non serve a risolvere il problema, per ovviare al mancato accesso al cd ti dirò che ho usato un disco esterno collegato alla porta usb. Con un secondo computer e da windows, copiando il contenuto dei cd in apposite cartelle poste nel disco usb.
Nota: non l'abbiamo fatto da dos con il computer in prova a causa dei nomi lunghi dei file.
Siccome le schede in prova hanno la particolarità di vedere le unità collegate alle porte usb senza l'uso di drivers, il disco esterno sarà accessibile senza dover installare il suo software. attenzione: per il momento non installare i driver delle porte usb 2.0 di questa scheda, in caso contrario, non so il perché, il mio disco Lacie vuole il suo software per funzionare da windows. Adesso puoi ricercare i driver nelle cartelle del disco esterno. Con quelli di windows non ci fai un fico secco! Se con lo stesso metodo installi il software del chipset della scheda madre, la situazione si rasserena un po' ma non arrivi mai, (o quasi mai), ad installare correttamente le unità ide.
Nota: tra le molte prove che ho fatto ce n'è stata una in cui il cd-rom veniva visto correttamente e, stranamente, con un windows 98 rappezzato alla meglio e senza installare il chipset.
Tutto questo non succede se installi windows 98 settando il bios in modalità compatible. Siccome ho fatto tante prove tutti i particolari non li ricordo; so per certo che con i driver di windows non arrivi ad un'installazione ottimale dei controller ide ma che comunque puoi accedere al cd-rom ed installare così i driver che si trovano all'interno del file del chipset. Da dos puoi collegare un disco ad una porta usb senza l'uso di drive aspi. Se il disco interno ha due partizioni, quello esterno si posizionerà tra una e l'altra; una volta mi è capitato che si era posizionato al posto del primo disco. Un mio amico, con una scheda Asrock ha dovuto mettere mano al bios per poter collegare il disco esterno come secondo dispositivo che veniva visto per primo. In queste schede i dischi sata vengono visti senza alcun driver e senza l'uso di utility (non ho ancora provato con xp). Ho anche notato che non c'è alcuna differenza tra gli hard disk trattati con l'utility Fastbuild per la creazione degli array della scheda Asus P4PE e quelli non trattati. Forse potrebbe essere vero che quegli array venivano fatti solo su flash e non su disco ma allora in tale flash veniva scritta più di un'impostazione o comunque certe impostazioni andavano bene anche per altri dischi visto che non dovevo rifarle quando sostituivo il disco anche se i dispositivi avevano caratteristiche diverse. Se hai un salvataggio di windows 98 con i driver Promise per il disco serial ata e lo usi con queste schede, il disco funziona ugualmente anche se, forse, un po' più lentamente; comunque togli i driver e, cosa ancor più saggia, reinstalla windows. Nel manuale delle schede presentate in questo articolo non viene scritto il tipo di controller usato per i dischi sata e non trovi nessuna scritta nemmeno sulla scheda. Visto che nella modalità compatible i dischi sata vanno sul controller 2, in windows 98 avrai solo i classici ide 1 e 2 che in questo caso hanno la sigla: Intel 82801 eb ultra ata storage controllers.
Nota: non sono sicuro che la P4P800S-X abbia questo controller.
In internet si dice che la scheda P4P800-X non funziona con i dischi Maxtor da 160 gb, io non ho trovato questo problema, forse è presente solo con certe revisioni del bios. Il cd di queste schede non è avviabile da dos e contiene uno o più file con estensione rom che rappresentano il bios. Oltre che dal setup, da dos è possibile salvare ed aggiornare il bios con un apposito programma diverso dalla P4PE ma che non ho provato. Non è vero che le schede escono dalla fabbrica con il bios settato per default; questi modelli avevano la parallela disabilitata e, mettendo il default, essa veniva abilitata anche se in modalità normale. Per settarla in modo ecp dovrai fare l'aposita regolazione da bios e potrai constatarne l'effetto da Gestione periferiche di windows. In un primo tempo, vedendo che la modalità compatible della P4P800S-X non faceva funzionare i dispositivi ide in parallelo collegati al secondo controller se il bios era settato per avviare i dischi sata, credevo che fosse un difetto della scheda ed erano della stessa opinione anche due negozianti di cui uno è un tecnico di quella sede. Così mi hanno dato la P4P800-X che, come abbiamo visto, si comporta nello stesso modo. Poi ho cercato di informarmi se altre marche adottavano lo stesso sistema. Un altro negoziante non mi ha saputo dire nulla e si è informato dal tecnico del suo fornitore il quale ha detto che potevo risolvere il problema usando Bootmagic. E' una delle tante barzellette informatiche che si sentono in giro. Bootmagic serve per caricare più sistemi operativi ma lavora con i record di avvio dei dischi che non c'entrano un fico secco con quanto scritto sopra. Leggendo la parte in inglese del manuale, sembra che la possibilità di collegare dischi sata vedendoli come ide ed in particolare la possibilità di collegare nel modo enhanced quattro dispositivi ide e due sata sia chiamata ich5; ma perché 5 e non 6? Ma il mio inglese non è nemmeno mediocre e allora... Certo è che anche questa cosa nei negozi non la sanno. Ti faccio notare che la vecchia P4PE aveva la possibilità di collegare quattro dispositivi ide paralleli e due sata senza avere il modo enhanced che rompe solo le scatole. Certo, bisognava usare l'utility per gli array e i driver Promise per utilizzare i dischi sata in windows ma chi se ne frega? L'importante è che le cose siano versatili, non ti pare?

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