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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Un buco di Office Word 97

Parliamo ancora di modem esterni analogici

Consigli per l'installazione di software e hardware e altre note

Ancora sulla sostituzione di un cd-rom ide, dos e windows

Quando internet diventa una perdita economica

Purtroppo abbiamo sbagliato, rapporti di coppia e altro seconda parte


Un buco di office Word 97

Andando su Strumenti, Opzioni, Standard, trovi una casella che, se attivata, farà in modo che il programma, quando apri o inserisci un file nel documento, ti chieda da quale formato lo vuoi convertire. Tra le varie voci c'è anche il formato ms-dos e questo sarebbe davvero comodo non solo per convertire file, ma anche allo scopo di convertirli per poi stamparli magari con un carattere diverso e più grande. Dico sarebbe perché la cosa funziona a metà. Con piccoli file, di cinque o sei pagine di testo, tutto va bene. Non so dirti da quale numero di pagina inizia il problema; tuttavia, se converti un testo di ottanta pagine, verranno omesse le ultime tre o quattro; dire omesse però non è esatto, le pagine ci sono ma senza testo, roba da matti! Da notare che non è solo una questione di dimensione del file; se converti un documento di 114 pagine, continueranno ad essere senza testo solo le ultime tre o quattro. Insomma, non puoi convertire grossi file da dos perché altrimenti ti mancheranno sempre le ultime tre o quattro pagine di un file; non ho provato la conversione da altri formati o almeno con file grossi. Mi è stato detto che con il Word 2000 questo non succede ma non ho provato e quindi prendi quest'ultima informazione con beneficio d'inventario.

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Parliamo ancora di modem esterni analogici

Di questo argomento ho già parlato in un vecchio articolo che riguardava i modem in generale e quindi aggiungo solo quanto segue. Ormai i modem esterni per porta seriale usb non sono più una novità. Il modem per usb non necessita del trasformatore perché viene alimentato dalla porta seriale. In un computer standard, se si collega un modem alla usb esso verrà visto come connesso alla com3. Andando sul Pannello di controllo, Modem, Diagnostica, Informazioni, si possono notare delle differenze tra un modello e l'altro. Il modello Us robotics che ho provato faceva vedere l'irq della porta a 0 anche se l'indirizzo veniva visualizzato come al solito con il classico 3e8 della com3 (in esadecimale). Mi pare, purtroppo è passato un po' di tempo e ho fatto altre cose, che venisse anche visualizzato il tipo di uart. Con un modem Smart tutte queste informazioni non vengono visualizzate ma funziona egregiamente; inoltre, con quest'ultimo modem, i suoni telefonici non vengono emessi dall'altoparlante del modem ma dalle casse del pc. Un'altra differenza tra questi modem consiste nel software.
Nota: sto parlando del software per il funzionamento del modem cioè driver e librerie e non di quello eventualmente aggiuntivo che spesso si trova nei cd di installazione come, ad esempio, quello per il fax eccetera.
L'Us robotics aggiunge del software posto in una directory (mi si perdoni, il dos mi piace ancora, cartella per i più pignoli) che parte dalla radice. In Installa/rimuovi del Pannello di controllo avrai anche la voce relativa a quel software. Siccome l'ho provato per poco tempo e non sono andato a verificare tutte le cose, non so dirti se mette altro software sparso per le cartelle di windows, forse sì ma... non lo so! Nulla di tutto questo per quel che riguar da lo Smart. Se guardi i dettagli del driver dal Pannello di controllo, Sistema, puoi notare che c'è un file exe e una dll in windows e altri vxd posti in luoghi che non ricordo bene (e forse anche qualche altro file). Insomma, a me sembra che questi modem usb utilizzino parecchio software! La politica commerciale delle ditte (e non solo dei modem) è quella di utilizzare sempre più memoria, sempre più spazio su disco per fare le stesse cose; insomma una politica consumistica assurda. Una cosa che mi ha lasciato un po' perplesso sono le istruzioni dell'Us robotics, le quali indicano, come requisito minimo per il funzionamento dell'apparecchio, 128 mb di ram. Qui i casi sono due: o il dato si riferisce al software aggiuntivo posto nel cd, oppure ci stanno dicendo una gran fesseria. Ho fatto un po' di prove e, con 64 mb ti colleghi ad internet e scarichi alle solite velocità di un modem analogico che dipendono dal momento in cui ti sei collegato e da altri fattori di internet schifosissimo e palloso. Devo ancora vedere, ammesso che ci siano, i requisiti minimi di memoria del pc per lo Smart. Forse, ma è solo una supposizione, potrebbero occorrere i 128 mb menzionati prima per sfruttare meglio il nuovo protocollo di questi modem, il v23, anche se la cosa mi sembra un po' banale. Per quanto riguarda l'installazione del software bisogna notare che ci sono alcune differenze per quel che riguarda le versioni di windows; per il 98se, l'installazione dell'Us robotics viene fatta in due riprese. La marca scritta sulla scatola e sull'involucro del modem non è sempre importante. Ciò che conta è il firmware. Questo, salvo eccezioni, viene rilevato da windows e può differire dalla marca scritta sulla scatola e sull'involucro del modem. Per l'Us robotics, ditta di notevoli dimensioni, quello scritto sulla scatola equivale anche a ciò che windows rileva. Per le ditte più piccole il discorso cambia. Spesso il firmware è prodotto da una ditta ma il modem viene commercializzato da terzi. Comunque, ai fini tecnici, conta sempre il firmware, ed è riferendomi a questo che ho parlato in questo articolo. Per le ragioni appena viste, nel cd di installazione di un modem potresti trovare i driver di più ditte. Naturalmente scieglierai quelli appartenenti al firmware rilevato da windows (ovviamente sempre stramaledetto!). Tra il software aggiuntivo dell'Us robotics c'è anche l'avviso di chiamata che ti avverte se qualcuno ti sta chiamando quando sei collegato ad internet. Ho fatto una sola prova. Si sente uno squillo tipo i telefoni di un tempo (è un file wav che viene chiamato dal programma), ma la persona che ti sta chiamando trova semplicemente il teleefono occupato e quindi tende a mettere giù. Se sei più fortunato aspetterà il messaggio Telecom per attivare il 5. Comunque tu devi cliccare sul pulsante di sospensione del collegamento internet e su un altro pulsante quando riprenderai a navigare. Siccome ho fatto una sola prova non ti posso dire se risulta pratico per noi orbi. Ho anche qualche dubbio perché la persona con cui ho fatto la prova mi diceva che sentiva occupato; sì, ma perché non è intervenuto il messaggio del 5?

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Consigli per l'installazione di software e hardware e altre note

La difficoltà più banale per l'installazione di un programma è quella che spesso i non vedenti non usano il cursore jaws. Con questo tipo di cursore infatti è possibile spostare il mouse in qualsiasi parte dello schermo e andare a cliccare là dove serve; non sempre si riesce dal cursore pc e con le frecce o con tab.
Nota: per chi usa Windows eyes, di moda in Veneto in questo periodo per ovvi motivi, dovrà attivare l'analoga funzione che non so come venga nominata ma che presumo farà più o meno la stessa cosa.
Una seconda difficoltà che si incontra nell'installazione di un programma è costituita dall'interfaccia che non sempre è leggibile. Se sei fortunato si tratta solo della prima finestra. Se sei fortunatissimo basterà spostarsi un paio di volte in quella finestra e cliccare a caso, spesso funziona e trovi quanto desiderato anche perché le possibilità di scelta sono poche. Magari annotati come hai fatto ad arrivare al punto prestabilito per non dover dire un sacco di parolacce in caso di una nuova installazione di quel programma. Ma se l'interfaccia è proprio fetente, prima di arrenderti e chiedere aiuto, guarda la struttura del cd di installazione. A volte il cd di installazione contiene più programmi; questi sono posti in singole cartelle che possono contenere il loro setup.exe, o comunque un file di avvio dell'installazione del singolo programma. Se hai lasciato attiva la notifica dell'inserimento del cd, quando lo scaraventi dentro al cdrom, non appena questo parte andrà a chiamare l'autorun che, a sua volta, chiama setup.exe posto in radice del cd. La stessa cosa succede quando, dal menu esegui, digiti d:\setup. Questo setup fa partire un'interfaccia dalla quale puoi selezionare i vari programmi. Ma se è proprio questa a rompere le scatole, basta selezionare manualmente i setup dei singoli programmi e... il gioco è fatto! Naturalmente non dovrai far partire il cd con l'autorun; per non farlo partire guarda le istruzioni di windows o i vecchi numeri di fuori serie. Aspetta però, non cantare vittoria troppo in- fretta! Non ho provato centinaia di programmi, potrebbe esserci anche qualche cd di installazione che, pur essendo strutturato come scritto sopra, necessita ugualmente di far partire l'installazione dal setup della cartella principale perché magari, proprio questo, ti fa eseguire operazioni necessarie all'installazione del software e dell'hardware che stai provando; l'importante è fare delle prove. Inoltre, se stai installando una nuova periferica, spesso, per una corretta installazione, bisogna far riconoscere il nuovo hardware all'accensione di windows e lasciare che il cd di installazione venga cercato come software. Consiglio anche, quando è possibile, di fare l'installazione personalizata dei programmi; quella tipica spesso non va bene. Ogni programma crede di essere un protagonista all'apice del successo schiaciando le funzioni degli altri. Facendo ll'installazione personalizzata hai modo di renderlo meno prepotente. Da notare che a volte le istruzioni delle periferiche sono un po' contradittorie come quelle dello scanner hp 5400c per quel che riguarda il collegamento usb. Se devi collegare questo scanner alla usb, lascia che windows riconosca il nuovo hardware e che l'installazione prosegua cercando i drive nel cd, in caso contrario, anche se l'installazione avviene regolarmente, avrai dei problemi come quelli scritti più avanti. Le cose sono diverse per il collegamento parallelo che, pur non essendo consigliato per windos 98 e superiori, funziona benissimo e senza problemi di installazione. Un consiglio: se devi fare diverse prove di installazione, fai una copia del registro di windows in modo da poter ripristinarne il funzionamento se si dovesse bloccare. Un errore che ho notato durante l'installazione di programmi per modem e per scanner è il messaggio director player error (o simile). Lo fa solo con jaws 402 caricato; non ho provato con versioni diverse di jaws. Jaws potrebbe non averne colpa; infatti, quando jaws è caricato, occupa un certo spazio di memoria e quindi potrebbe dipendere dalla mancanza di questa che deriva il messaggio. Oppure potrebbe dipendere da qualche libreria (file dll). Le risorse di windows sono tutte condivise, concatenate, ed è difficile trovare la causa di un errore. Inoltre, i messaggi di errore di windows sono spesso fittizi, danno una descrizione dell'errore abbastanza falsa. Quando sono più precisi sono anche più incomprensibili perchè pieni di numeri o cose che non vengono certo spiegate dall'help; noi poveri consumatori, non dobbiamo conoscere certi particolari, l'importante è che consumiamo, come tanti polli in gabbia! Comunque, se ti trovi in questa circostanza, scarica temporaneamente jaws e poi premi la barra spaziatrice per ok in modo che il programma di installazione vada avanti. Quando senti che il cd di installazione non gira più o comunque che il disco fisso non scrive più, ricarica jaws e vai a vedere il risultato; a me è andata bene! Il fatto che uno scanner collegato alla usb funzioni, non significa a priori che sia stato installato correttamente. Segni di una installazione fatta male sono il simbolo # che trovi nel nome della periferica andando nel Pannello di controllo e su Scanner e fotocamere digitali. Quando non dai corrente allo scanner, esso non deve continuare ad apparire nel Pannello di controllo, se lo fa, vuol dire che non è installato bene; mi riferisco in particolare al 5400c e solo al collegamento in usb. Se questo scanner è installato male ed è collegato alla usb, puoi avere blocchi improvvisi del pc e messaggi errati per quel che riguarda Speedisk delle Norton. Nello stesso computer puoi installare anche due scanner che, a momento opportuno, selezionerai tramite le opzioni di Omnipage. Termino con una nota per chi non vede la luce. Lo scanner hp 5400c e altri modelli della stessa marca, hanno la lampada che serve per illuminare l'immagine che si sta acquisendo che rimane sempre accesa. Non appena si dà corrente allo scanner essa si accende indipendentemente dal fatto che il carrello si muova o meno. In alcuni modelli, come il 5400c, c'è il pulsante chiamato risparmio energia (l'ultimo a sinistra). Premendo questo pulsante la lampada si spegne ma, se scolleghi lo scanner e lo ricolleghi in un secondo momento, appena gli arriva corrente la lampada si riaccende. Se spegni la lampada con l'apposito pulsante, non è necessario riaccenderla manualmente per eseguire la scansione. Consiglio di tenere spenta la lampada dello scanner quando questo non viene usato. Non si tratta tanto di risparmiare energia come dicono le istruzioni; d'accordo, a lampada spenta lo scanner consuma meno ma non è questo il punto. Ogni lampada ha determinate ore di funzionamento; la lampada di uno scanner costa cara e, se ci aggiungiamo la manodopera, quasi quasi è meglio comprarne uno nuovo. In realtà, come succede ormai da anni, le ditte tendono sempre a fare apparecchi che, o per un verso o per l'altro, siano usa e getta, per i potenti della terra noi siamo dei consumatori al loro servizio. Polli da ingrassare e da sterminare quando è giunta l'ora! E del resto, non senti la televisione? Sembra che il Natale appena passato sia andato male per l'economia e se ne fa quasi una tragedia; già! E' l'economia che conta! Io non ho patito la fame, e tu? Se hai patito la fame fammelo sapere che, se hai ricevuto fuori serie tramite dischetto, la prossima volta nella busta ti metto anche qualche centesimo! Solo che sarei molto più propenso a dare alcuni euro per chi effettivamente muore di fame.

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Ancora sulla sostituzione di un cd-rom ide, dos e Windows

Dei cd-rom ho già parlato nei vecchi numeri e quindi dirò solo ciò che segue. Se devi sostituire un cd-rom, prima di buttare quello vecchio tieni due cose: Il software per il caricamento in dos e il jumper posto sul retro del cd-rom. Il software ti serve perché non è detto che in quello nuovo ci sia; quello vecchio può andare bene anche se di marca diversa rispetto al nuovo cd-rom. Il jumper già lo trovi nel nuovo cd-rom, ti serve per quando, lavorando con qualche apparecchio, magari ti cade e ti scoccia pulire il pavimento per trovarlo (visto che è molto piccolo). Una volta montato il cd-rom windows non mi ha dato problemi; l'ha subito notato e identificato correttamente. Se in dos reale il nuovo cd-rom non ti funziona con il vecchio software, prima di arrabbiarti guarda l'autoexec.bat; se capita come a me, windows ha messo un rem davanti al caricamento del programma del cd-rom; stranamente non ha messo niente in config.sys dove c'è il driver. Un problema che potresti avere dopo la sostituzione di un lettore di cd-rom, è costituito dall'impossibilità di estrarre audio digitale dal cd-rom tramite il masterizzatore. In questo caso il cd verrà ugualmente copiato passando però dal disco fisso. Non so dirti con esattezza da cosa dipenda; io sono quasi portato a pensare che dipenda dalle caratteristiche del lettore cd-rom; un negoziante mi ha detto che potrebbe dipendere dalle regolazioni del software. Ho fatto un po' di prove ma non c'è stato verso. Si dice anche che potrebbe dipendere da una incompatibilità tra cd-rom e masterizzatore ma...

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Quando internet diventa una perdita economica

Chi mi conosce un po' sa bene che per me i soldi non hanno molta importanza nella scala dei valori. Ciò nonostante, non ritengo opportuno gettarli via così, dandoli a persone poco serie che te li agguantano tramite internet. Già! Ti piacerebbe spendere 161 euro per scaricare due file mp3? Oppure spenderne un sacco per qualche ricetta di cucina? Forse no, quindi leggi quanto segue. Stavo cercando programmi per unire file mp3; era una brutta sera, me li avevano proprio fatti girare! Qualcuno mi ha detto che a me girano spesso, sì, lo so, ma se sei un po' psicologo dovresti anche sapere che fin che ti girano vuol dire che sei sensibile alle provocazioni esterne; il problema è quando invece non ti girano mai perché vuol dire che sei diventato amorfo e insensibile. Bene. A causa del giramento di scatole, non ero nello stato d'animo adatto per stare lì a controllare i minimi particolari delle finestre che apparivano e... L'ho pagata cara! Arrivo ad un sito, ci sono dei file audio mp3 che io non avevo cercato ma che mi incuriosiscono. Faccio per scaricarli e vedo che al posto del file mp3 c'è un exe di piccole dimensioni. La cosa mi insospettisce un po' ma non ho voglia di stare lì a fare tante storie e lo scarico. Mi disconnetto per andarlo ad esaminare senza dare altri soldi alle ditte dei telefoni. Le proprietà mi danno sigle alquanto ambigue. Cliccandoci sopra mi dice se voglio connettermi da un centralino o meno, faccio le scelte necessarie e mi connetto. Pensavo fosse semplicemente una facilitazione per arrivare prima a quel sito o per qualsiasi altra ragione; in realtà era un modo per rubare soldi. Una volta connesso trovo molti file mp3 e ne scarico uno di buona qualità (anche come esecuzione). Il giorno dopo ne scarico un altro (questa volta era scadente perché non conteneva la registrazione originale del brano). L'unico problema che riscontravo nel fare queste operazioni era nell'arrestare il pc; quando volevo spegnere la macchina, mi si attivava il programma di connessione visto prima (l'aspira soldi)! Così toglievo la corrente al pc con tutte le conseguenze del caso. Stanco di questo problema vado un po' a vedere cosa c'è.
Nota: al giorno dopo non mi giravano più ed ero più propenso a studiare le varie situazioni.
In accesso remoto avevo una nuova connessione; purtroppo però non ho guardato il numero a cui si connetteva, l'ho tolta subito perché mi aveva proprio stufato. Probabilmente aveva un numero con l'899. Il 2 novembre scorso, oltre al terremoto che dal Molise si è sentito fino in Veneto, mi è arrivato anche un telegramma dalla telecom con il quale mi si dice che è stata bloccata la linea per alti consumi. Resto un po' esterefatto per due motivi.
1: il telefono funzionava egregiamente e quindi, per blocco della linea, era da intendersi solo quel numero fatto da quella connessione schifosa vista prima.
2: Senza un minimo di spiegazione uno potrebbe anche dire: "ma non posso consumare finche mi pare"?
Il lunedì successivo mi metto in contatto con la telecom tramite il numero posto nel telegramma e, dopo una lunga attesa, riesco a parlare con uno che mi spiega che è stato bloccato l'accesso ad un sito internet per proteggerci e avvisarci da consumi strepitosi. Mi spiega che in certi siti non si paga più normalmente perché non fanno parte del provider a cui ci si connette abitualmente (vedi la nuova connessione vista prima). Mi dice che in questi siti a volte non c'è nessun avviso che riguarda gli alti costi, in altri casi c'è ma è scritto in piccolo (come certe clausole di certi contratti). Si può chiedere un codice di protezione ma non so quanto costa, credo sette mila lire al mese (in vecchie lire). Conclusione: quando navighi, se una volta scaricato un file questo ti chiede informazioni per connetterti, come ad esempio se stai chiamando da un centralino, cancellalo subito perché è un aspirasoldi! Questi file si trovano anche cercando ricette di cucina. C'è anche chi ha speso 500 euro! Inoltre, cerca di leggere sempre tutte le scritte delle varie finestre; è un po' palloso ma... I file mp3 che ho scaricato venivano prelevati da:
www.azzurramusic.it
o .com non ricordo. Si tratta di una casa discografica publicizzata da una radio della provincia di Treviso; personalmente, prima di comprare un disco da questi signori ci penserò non una ma dieci volte!

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Purtroppo abbiamo sbagliato, rapporti di coppia e altro, seconda parte

Riprendo questo articolo pensando alle domande poste nella prima parte. Per quanto riguarda la violenza nelle famiglie, che, a detta di molti con il divorzio doveva scomparire, non possiamo cerrto dire di essere a buon punto. Oltre a casi estremi, come l'uccisione dei genitori, non possiamo certo dire che oggi in famiglia non ci sia violenza. E per violenza non intendo solo quella fisica, intendo anche quella psicologica, la mancanza di rispetto eccetera. Magari sono meno le famiglie in cui il marito fa da padre padrone ma questo non significa che quell'uomo non faccia della violenza; inoltre, oggi la donna non è più sottomessa come un tempo e quindi, essendo libera (come è giusto che sia), può usare male la propria libertà facendo violenza sul marito e altri componenti della famiglia. Quanto eravamo sciocchi! Non basta certo una legge per evitare la violenza. La mentalità delle persone non la si cambia con una legge, la si cambia proponendo dei valori da vivere. Certamente oggi abbiamo la possibilità di sciogliere un legame famigliare e quindi, apparentemente, di rompere anche il cerchio della violenza che si consuma all'interno di esso. Oggi però il problema è un altro, quello che la maggior parte di noi non riesce più a star bene con gli altri. Oggi siamo molto più egoisti di ieri e quindi, non appena qualche cosa non va come vogliamo, scattano le liti, i rancori, gli odi, la violenza. E i bambini crescono meglio? Certamente hanno più cose materiali, mancano però di vero amore, di sicurezza e della voglia di stare assieme agli altri. Che sicurezza può avere un bambino che cresce sballottato, palleggiato come un pallone da calcio, tra la madre e il padre? A volte c'è una vera e propria squadra di calcio a spalleggiarsi il bambino. Due mamme, due papà, un sacco di zii e cugini più o meno vicini. Bambini che magari vanno a ricevere il Sacramento della prima comunione o la cresima con due mamme e due papà che si guardano in cagnesco o che recitano una commedia come nelle telenovele. Nelle telenovele ci si lascia, ci si riprende, ci si lascia ancora e così via. Tutto questo non lascia strascichi psicologici nelle persone, non lascia rancori; così, di punto in bianco, scatta un nuovo amore e l'altro non c'è più; dopo, con qualche clic del mouse, si cambia scena e, come per magia, ritorna il vecchio amore. Nella vita reale le cose non sono così anche se spesso noi cerchiamo di imitare le telenovele. Quando lasci una persona, oltre ai ricordi che hai con essa, hai anche dei rancori, delle difficoltà, dei problemi che difficilmente riesci a dimenticare; e se lo fai, se riesci a perdonare veramente l'altro per i torti ricevuti, è comunque un lungo e duro lavoro che non si fa con un clic. Per tanto, se capita che ex mariti guardino senza rancore la ex moglie e, addirittura salutino cordialmente il suo nuovo marito per far contento il bambino, (la cosa si può dire anche per le mogli con gli ex mariti), si tratta senz'altro di una commedia. Forse è proprio questo che i bambini di oggi imparano, imparano a recitare; lo imparano talmente bene che non sanno più distinguere la finzione dalla realtà; in questo sono aiutati da videogiochi e altro. Noi adulti siamo così stupidi, o facciamo finta di esserlo, che speriamo sul fatto che il bambino non si accorga del nostro disagio nei confronti di un o una ex; certo che stiamo davvero rimbecillendo! Il bambino, anche se non sa esprimersi come un adulto, ha una sensibilità straordinaria, coglie anche i minimi disagi, le minime insicurezze; non te lo dice, ma dentro di lui, il tuo modo di fare lascia il segno, pensaci! Esempi: Silvia aveva 11 o 12 anni; per hobby studiava il pianoforrte; aveva una buona musicalità, un buon senso del ritmo e una buona lettura a prima vista. L'unico suo problema era quello di suonare a mani unite, e sai il perché? Tecnicamente sarebbe stata anche capace, a bloccarla era invece la sua insicurezza, la paura di sbagliare tanto che... Alla fine non ha più studiato. Che tristezza, e pensare che era davvero portata per la musica. Certamente l'essere insicura faceva parte del suo carattere, ma io sono convinto che questa tendenza si sia notevolmente amplificata a causa della separazione dei genitori. Durante una lezione non so quante volte diceva: "non ce la faccio, non sono capace, non ci riesco". La sua insicurezza e la sua paura la portava a guardare perennemente lo spartito e le mani. Pensa un po', anche uno che ci vede dieci decimi non può certo guardare contemporaneamente due righi di uno spartito e le due mani che schiacciano i tasti! Oltretutto, se si suona velocemente, non si può certo star lì a guardare dove si mettono le dita. Ma non era un problema tecnico, era un problema psicologico, la paura terribile di sbagliare. Anche nelle altre materie aveva lo stesso problema e una sfiducia in se stessa. Se faceva bene un compito diceva che era stato solo per caso, per fortuna e che comunque non andava bene. Altro esempio: Sara, nome fittizio ma ragazza realmente esistente, ha vent'anni e fa l'animatrice in azione cattolica. E' una ragazza come forse oggi ce ne sono poche, attenta al sociale e alla psicologia delle persone. Vorrebbe sposarsi presto, dopo la laurea che conta di prendere a 24 anni.
Nota: studia all'università e, una mattina, un noto componente dell'unione italiana ciechi è andato a fare lezione. Bene, ha notato subito che, nello spiegare i problemi dei non vedenti, questo cieco era contradittorio; d'altra parte lei conosce me da quando era piccola e sa bene come stanno certe cose. Ha notato anche che la carta braille che questo sapiente mostrava ai ragazzi non era idonea alla scrittura. Purtroppo, certi non vedenti, anche se sapienti, sono talmente abituati a stare nel mondo dei ciechi che non immaginano minimamente che una persona fuori dal loro cerchio si accorga quando dicono stupidaggini a riguardo dei non vedenti; ma qui sto andando troppo fuori tema, chiudiamo questa nota dolorosa e pietosa sul comportamento di certi ciechi che credono di avere il diritto di rappresentare una categoria come se tutti i non vedenti dovessero essere uguali a loro; così facendo negano un principio fondamentale del vivere civile: ogni persona, anche se accumunata con altre per certi aspetti, è unica e irripetibile, ma basta, perché altrimenti mi arrabbio!
Dicevo che Sara fa l'animatrice e quindi è a contatto con bambini e adolescenti. Anche lei, pur essendo molto giovane, ha notato la difficoltà dei bambini di oggi nello stare assieme; ha notato che a volte sono proprio gli adulti a far nascere questo disagio. Ovviamente non si può generalizzare ma quelle che ha notato Sara sono delle realtà facilmente verificabili. E se fin da bambini questi individui hanno difficoltà a stare assieme, nel giocare assieme, nel comunicare eccetera, come si può pensare che da grandi non abbiano difficoltà nella vita di coppia dove, per forza di cose, è più difficile e più impegnativo stare assieme? E i risultati si vedono. Sara ha notato anche questo. Lei cerca un ragazzo per un rapporto serio e duraturo ed invece trova sbarbatelli che devono ancora crescere, che non hanno la minima voglia di stare assieme per davvero. Come dice lei, "parlano parlano ma quando si arriva al dunque non hanno coraggio di prendere una decisione seria". E gli adulti di trenta o quarant'anni non sono da meno; oggi si dice: "massì, mettiamoci insieme per un po', poi vedremo"! Come dire: "compro un computer, quando ne esce uno nuovo forse lo cambio". E questo stato di cose non genera solitudine e insicurezza anche se cammuffate da un benessere sfacciato ed irrriverente nei confronti di chi non ha nulla? Altro esempio: chi ha 45 o cinquant'anni, certamente ricorda bene il 68. Sembrava che si dovessero buttare giù tutti i formalismi, tutta la falsità che circondava certe istituzioni eccetera. Poi negli anni 70 sembrava che con il divorzio le famiglie si sarebbero formate per amore e non per convenzione. Inoltre, sembrava che non ci si sarebbe più sposati in chiesa tanto per fare. Tutte balle! Forse a quei tempi non abbiamo messo in conto che il benessere sarebbe aumentato e, di conseguenza, sarebbe anche aumentata la capacità di fare stupidaggini. Oggi sono molti a sposarsi in chiesa tanto per fare, per avere delle belle fotografie in abito da sposa che copre le impudicizie del giorno prima. Mi è capitato d'andare a suonare ad un matrimonio di una persona che conoscevo abbastanza. Proprio qualche giorno prima mi ha confessato che a lui di sposarsi in chiesa non gliene fregava niente; lo faceva per lei. Già! E' proprio questo il punto. Per far contenta lei, prendi in giro una Fede. (non sono sicuro che lei ce l'havesse o se si metteva l'abito lungo per le foto). Purtroppo oggi abbiamo tanto benessere che possiamo anche permetterci di prendere un vestito di qualche milione delle vecchie lire da indossare per un giorno così, tanto per fare qualcosa di diverso, per farsi vedere dagli amici e per il nostro album delle foto. E se i componenti di una coppia sono diversi dal punto di vista religioso, come potranno poi andare d'accordo? Credere o meno in Dio non è una cosa banale, e non lo è nemmeno a riguardo dei problemi di coppia. Anche in questo caso non bisogna generalizzare perché ci si può trovare di fronte a persone che pur dicendosi atee, in realtà hanno un'impostazione di vita "cristiana"; in altri casi, puoi trovare cristiani che hanno un'impostazione di vita totalmente materialista. Ma in linea generale, chi ha una fede ha un modo di vedere la vita completamente diverso da chi non ce l'ha. Dico questo per esperienza personale. Mi è capitato di innamorarmi di una ragazza atea e mi è successo quando avevo una fede ancora più vacillante di oggi (adesso non sono un santo, anzi!). Quando ero insieme a questa ragazza, pur non essendo sposato e pur non parlando mai del problema della Fede, in realtà tutti i nostri problemi si potevano condurre quasi a quel problema, la Fede. Lei aveva un modo di vivere materialista; il lavoro, il successo, gli oroscopi, le grandi compagnie dove si è più soli che non quando si è soli per davvero; insomma un modo di vivere ateo che dà fastidio ancor prima di sposarsi, figuriamoci poi! E che educazione potrà dare ai figli una coppia del genere? Un genitore tira da una parte, l'altro tira dall'altra; tanto, si dice, quando il bambino sarà grande potrà scegliere da solo. Ma potrà davvero scegliere senza aver avuto dei modelli di vita credibili? Non sarà invece insicuro visto che non ha avuto dei valori stabili? L'altra stupidità dei nostri tempi sono i figli ad ogni costo. Di queste cose ho già un po' parlato nei vecchi numeri. Certo è che da un lato si fa di tutto per abortire, per sopprimere embrioni, per la pillola del giorno dopo eccetera; dall'altra parte si fa di tutto per avere un figlio guardando solo il nostro egoismo e non l'amore per esso. Donne che vogliono figli a sessant'anni, che per avere un figlio ne gettano via cinque sei (gli embrioni scartati, come si fa con le uova di gallina). Certo che la dignità umana è davvero caduta in basso! Avviandomi alla conclusione di questo articolo forse qualcuno dirà che sono pessimista perché dico solo cose che non vanno; non è così. Oggi abbiamo grandi mezzi e non solo economici. La psicologia, la pedagogia hanno fatto passi da gigante. Purtroppo abbiamo tanta superficialità che non ci fa apprezzare ciò che abbiamo e quindi lo usiamo male, esattamente come le cose materiali. Uno può usare un computer per fare del bene ma può anche utilizzarlo per commettere dei crimini. L'uso delle cose dipende da noi. Forse potrei scrivere ancora qualcosa ma, oltre a diventare troppo lungo, penso che di cose su cui riflettere ce ne siano già abbastanza. L'importante infatti è riflettere e non accettare, come facciamo spesso, tutto come oro colato solo perché ci viene detto dalla televisione o da qualche persona "sapiente".

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