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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone. Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.

Indice

Connettori del cabinet

Cacciaviti

E se un giorno usassimo Linux?

Windows 98: carichiamo all'avvio solo ciò che serve e altre manutenzioni

Brevi appunti su mp3 e masterizzazione

Correzione e aggiunte su Omnipage e scanner

Altre note su winrar

Purtroppo abbiamo sbagliato, rapporti di coppia e altro, prima parte


Connettori del cabinet

Nel numero 27, parlando di hardware, supponevo che i connettori che collegano i pulsanti e i led del pc alla scheda madre fossero riconoscibili da chi vede tramite dei colori ma, se hai letto bene, non ne ero certo. Ieri li ho fatti guardare e in realtà ci sono delle scritte che non ti servono se non hai una vista abbastanza buona. Per collegarli in modo autonomo resta quindi valido il sistema spiegato nel numero 27.

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Cacciaviti

Se devi acquistare un cacciavite nuovo, più grosso o più sottile di quelli che hai, ti conviene portare in negozio quello vecchio. Infatti, non è sempre possibile basarsi sui numeri. Almeno per il momento non so dirti molto ma so per certo che un mio vecchio cacciavite numero quattro, corrisponde ad un cinque di oggi che oltretutto è di marca diversa. Quindi, quando nei vecchi numeri di Fuori serie parlavo ad esempio del cacciavite a croce n.2, non è detto che corrisponda al due della tua collezione.

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E se un giorno usassimo linux?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Linux, un sistema operativo alternativo a windows, esiste da molti anni, tanto che funziona addirittura con i vecchi 80386. Fin dagli anni scorsi qualcuno mi diceva: "perché tu che non vedi non lo provi visto che usa righe di comando?" Da qualche anno esiste un driver per far funzionare la barra braille mb408l con Linux (mi pare anche con la 408s). Linux funziona anche con le barre braille della Papenmeyer e forse con altre, non ricordo bene, la lista la trovi in internet. Nei mesi scorsi poi, una persona mi ha segnalato che durante l'installazione Linux menziona le barre braille e questo ha attirato ancor più la mia curiosità. Per farla breve, la ditta Suse, tramite il Cavazza di Bologna, distribuisce linux 7.0 o 7.1 completamente gratuito.
Nota: il fatto che sia gratuito non ti autorizza a prendere il prodotto per poi metterlo là e non farci nulla lasciando senza gli altri!
Per il momento ti posso solo dire che linux distribuito dal Cavazza comprende sette cd e due dischetti e i manuali in nero più un estratto del manuale scritto in braille. Il dischetto di avvio carica anche un vecchio 386 ma non ho capito se effettivamente lo possiamo installare da soli o meno; però pare di sì. d'altra parte mi è arrivato solo questa mattina e... Beh, bisogna proprio dire che io le cose non riesco a tenerle per me (intendo dire quelle tecniche non quelle personali), appena so qualcosa che può interessare anche altri orbi lo dico subito! P.s.: la sera dello stesso giorno, 9 settembre 2002, ho visto che al posto di caricare il sistema operativo con uno dei dischetti in dotazione è anche possibile lanciare setup dal cdrom. La barra braille o la sintesi caricate in dos lo leggono, almeno le prime due schermate; non sono andato avanti perché non avevo un pc disponibile per la prova.

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Windows 98: carichiamo all'avvio solo ciò che serve e altre manutenzioni

Oggi i computer possono avere tanta memoria ma ciò nonostante, più applicazioni vengono caricate e più aumentano le probabilità di un conflitto. Abbiamo computer veloci ma a forza di caricare cose inutili li rallentiamo. Come spesso accade, ci sono vari modi per effettuare le stesse cose con windows, di seguito trovi quello che ho adottato in questo periodo. Innanzitutto diamo un'occhiata al registro: Sì, lo so, spesso ti verrà detto di non metterci le mani ma è così bello fare il contrario di ciò che dicono tutti che andarci dentro è una delizia! Quindi, se vuoi divertirti, vai in regedit e alla chiave:
hkey_local_machine\software\microsoft\windows\currentversion\run
Adesso, se ti sposti con tab e vai nei valori, troverai i programmi che vengono avviati all'avvio del pc, ma non è detto che sia una lista completa. Scorri questa lista e se vedi che c'è un programma che non ti piace (per lo meno che non ti piace averlo sempre all'avvio) non esitare a cancellare quel valore. Così facendo possiamo evitare di fare l'avvio selettivo di windows che, come già scritto tanto tempo fa, ha qualche problema. Da questa chiave io ho tolto taskmonitor che serve a monitorare graficamente la memoria (almeno credo sia così, spero di non ricordare male). Ma perché averlo sempre in esecuzione? Oltretutto, tanto tempo fa, avevo provato ad utilizzarlo ma non ci sono riuscito, si gestiva male. Dovrei riprovarci adesso che sono diventato un po' più bravo e anche più... Che cosa mi hai detto al posto dei puntini di sospensione? Se ti si avvia un programma ma non l'hai trovato nella lista appena vista, vai nella cartella Esecuzione automatica dal menu programmi e guarda cosa c'è dentro, potrebbe essere lì. Non intendo Esecuzione automatica di msconfig, ma proprio la cartella posta nel menu dove hai tutti i programmi. Da notare che la cartella esecuzione automatica nel registro viene chiamata dalla stringa startup che si trova nei valori della chiave:
hkey_current_user\software\microsoft\windows\\currentversion\explorer\shell folders
Nel registro ci sono poi altre chiavi con run, come ad esempio runonce, ma non so quando vengono utilizzate, finora le ho trovate vuote. Nel compiere le operazioni sul registro viste prima, non togliere schedulingagent anche se non ti piace, ce ne sbaraziamo in un altro modo. Schedulingagent serve all'utilità Operazioni pianificate. Con questa utilità è possibile dire al computer di eseguire determinati programmi in una certa ora, in un certo giorno eccetera. Per esempio è possibile far avviare scandisc ogni martedì alle cinque del mattino. Tuttavia, per un uso domestico, non ha molto senso tutto questo perché il computer non rimane sempre acceso come in un'azienda. Per disattivare questa utilità vai su operazioni pianificate e disattivala dal menu Avanzate che trovi sulla barra dei menu. Se adesso vai a vedere i programmi di avvio tramite Esegui msconfig vedrai che schedulingagent non c'è più. Inoltre vedrai che il file schedlog.txt nella cartella windows non si aggiorna più. Se leggi questo file fai attenzione che la riga più aggiornata non è detto sia all'inizio del file, può essere in mezzo e ti viene segnalata dal testo del file stesso. Non so se ce ne siano altri, ma i file che installano e gestiscono Operazioni pianificate si trovano nella cartella system e sono wagnin.exe e mstinit.exe. Per andare a giocare con il registro puoi usare anche Norton registry editor. Per passare dall'elenco delle chiavi ai valori dovrai premere f6, per tornare alle chiavi dovrai premere shift+f6. Per non avere cose inutili nel registro puoi anche adottare questo sistema. Fai il controllo dei file di sistema tramite microsoft system information che si trova in accessori utilità di sistema. Da qui scegli controllo file di sistema che si trova nel menu strumenti. Questa applicazione controlla i file di windows compresi quelli nella cartella file comuni. Viene generato un file di testo (sfclog.txt) posto nella cartella windows nel quale trovi i file aggiornati, quelli aggiunti e quelli rimossi. Se nel registro hai dei riferimenti a file rimossi, perché tenerli? Tanto non verranno mai mandati in esecuzione a meno che non si reinstalli il programma a cui appartengono. Un'altra cosa da tener presente quando si cercano stringhe nel registro è che potresti trovare dei nomi di programmi che, pur essendo indesiderati e già disinstallati completamente, sono ancora presenti come valori in due chiavi perché sono stati cercati con il comando trova di windows. Per rendertene conto fai la prova seguente: vai in C e premi f3 per il menu trova lasciando tutti i parametri di default. Cerca la stringa farabutto. A meno che tu non abbia un amico (si fa per dire) talmente antipatico al quale hai dedicato un file del genere, la stringa non verrà trovata. Adesso vai nel registro e cerca ancora farabutto. Questa volta lo troverai come valore e sarà preceduto da una lettera che rappresenta il numero di stringa cercato (a il numero uno, b il due eccetera). Puoi lasciare quei valori perché tanto prima o poi windows dovrebbe cancellarli, (si spera) non ho ancora verificato quanti valori ci mette e per quanto tempo li tiene. Queste informazioni le ho trovate in due chiavi, tuttavia, siccome era più o meno l'una di notte, non ho approfondito la questione e non so se ce ne siano altre. Nel compiere la rimozione delle librerie dal disco fisso, file dll, fai attenzione al fatto che a volte questi file sono stati aggiornati; in altri casi la data di creazione, cioè la data in cui sono stati posti nel disco fisso, è uguale a quella del file, cioè uguale a quella che il file possiede allo stato originale nel cdrom o nel dischetto. Questo può costituire un problema perché spesso, tramite la data di creazione, è possibile risalire più facilmente a quale programma il file appartiene, cioè ricordandosi quale programma è stato installato in quel periodo. Certamente è sempre possibile guardare le proprietà del file e quindi anche il copyright, ma non sempre le cose sono così chiare; inoltre, può capitare che un programma della ditta X usi una libreria della ditta Y. Un esempio in cui invece puoi trovare dei file con la data di creazione uguale alla data del file è rappresentato dal programma Nero (almeno con la versione da me provata).

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Brevi appunti su mp3 e masterizzazione

Contrariamente a quanto avveniva in passato oggi un file mp3 non è più chiuso come una volta. Intendo dire che un tempo, per poter modificare un file mp3, bisognava riconvertirlo in wav, farci le modifiche e poi riconvertirlo in mp3. In internet puoi trovare utility che ti danno le proprietà di un file mp3 come, ad esempio, il bitrate e la frequenza di campionamento (ne ho provata una in inglese). Trovi anche programmi per mixare file mp3, per unirli o per tagliarli senza convertirli in wav. Devo ancora provare quest'ultime utility e quindi non ti so dire quanto siano efficaci. Ti segnalo anche che è stato tradotto in italiano il programma Cdex che permette di estrarre file audio e convertirli in mp3 da un cd. Da notare che non è strettamente necessario avere questo programma per trasformare cd audio in mp3, lo puoi fare anche con i programmi di masterizzazione (quelli un po' moderni, non quelli degli anni 90). Molto utile per noi è invece la funzione di cddb presente in Cdex. Dopo aver inserito un cd audio nel lettore di cd-rom, seleziona cddb e poi Leggi da cddb remoto. Il computer si collegherà ad internet e cercherà i titoli dei brani del cd che hai inserito nel cd-rom. Se non trova nulla non disperare subito, a volte, e non ho capito il perché, cliccando su annulla per terminare l'operazione ti trova ugualmente i titoli (mi è capitato con un cd di musica classica di Ciaikovski). In altri casi non c'è proprio verso di trovare i dati cercati (ad esempio con una raccolta di musica italiana anni '70). Mi ha trovato subito invece i dati del cd della Mannoia del 1988 la quale aveva scoperto l'acqua calda! Il tempo non torna più! A parte gli scherzi, ho provato Cddb troppo poco per dire qualcosa in più di quanto appena detto tranne che, una volta uscito da tale funzione, se vai a vedere la cronologia di internet non trovi il collegamento fatto e non ho capito il motivo. Anche il programma Nero per la masterizzazione può utilizzare i database di Cddb ma non ho provato fino in fondo questa opzione. Con easy cd puoi collegarti a Cddb ma, almeno la versione con cui ho provato, non cerca automaticamente i titoli e non gliene frega niente se hai inserito un cd nel lettore. Una volta entrato nel sito, devi andare sul pulsante per la ricerca e qui digitare il testo da cercare tenendo conto delle opzioni selezionate. In questo caso troverai in cronologia il collegamento fatto su www.cddb.com (spero che punto com sia giusto, non ho voglia di accendere l'altro computer). Sempre a proposito di programmi per la masterizzazione, contrariamente a quanto detto in un vecchio numero, sembra che la possibilità di registrare per intero i cdr da 90 minuti non dipenda tanto dal programma ma dal masterizzatore; l'informazione l'ho avuta da un negoziante e quindi va presa con beneficio d'inventario perché non l'ho verificata. Ma quanto da me detto in quel vecchio numero ha comunque un fondo di verità; se ben ricordi, con una vecchia versione di Easy cd creator non era possibile superare i 74 minuti indipendentemente dal masterizzatore utilizzato. Quindi è ovvio che con quelle vecchie versioni, se non si scrivono i cdr da 80, tanto meno si scriveranno quelli da 90.

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Correzione e aggiunte su Omnipage e scanner

In un vecchio numero segnalavo che gli script per omnipage 11 non ci sono e quindi quando lo carichi vanno in esecuzione quelli per il 10 con il difetto che non puoi usare la macro ctrl+shift+t per tornare alla gestione documenti dopo aver fatto le regolazioni. Dicevo di fare alt+f4 con tutte le conseguenze del caso; puoi invece fare semplicemente invio o esc per tornare alla finestra principale di omnipage. Restano comunque dei conflitti come, ad esempio, un messaggio di finestra sconosciuta che poi in realtà ti fa partire lo scanner e poi, una volta finita la scansione, devi resettare il pc per poter accedere allo scanner in maniera corretta. Oltretutto il computer farà fatica a spegnersi. Non è detto che ciò succeda in tutte le macchine. Fin qui la mia correzione, ecco invece quanto ho sperimentato di nuovo. Contrariamente a quanto si dice nelle istruzioni di Omnipage 11, l'acquisizione di una pagina in scala di grigi o a colore non deve essere fatta solo in presenza di testi particolari; se acquisisci una pagina in bianco e nero scritta bene e con caratteri grandi avente però più colonne, potresti incontrare difficoltà nel discernimento di quest'ultime. Meglio quindi usare la scala di grigi o, al limite, l'acquisizione a colori. La scelta di queste opzioni dipende, oltre che dal tipo di documento che si desidera produrre, anche dalla velocità dello scanner. Per il momento non so dirti quali siano i valori ottimali ma sono quasi certo che con un buffer di scansione di 128 kb e un'acquisizione di 16,5 ms per linea nella modalità colore e di 5,5 ms in scala di grigi (sempre per linea), l'acquisizione è molto lenta. Questi sono i dati dello scanner Mustek a3 ep, non ho quelli per il bianco e nero che sono più accettabili. Per tanto fai attenzione a scanner molto economici, e, prima di acquistarne uno, fatti leggere le caratteristiche. Questa, che potrebbe sembrare una cosa ovvia e semplice, di fatto non lo è per niente. Se fai un giro in qualche negozio oppure un giretto virtuale (e in questo caso palloso) in internet, vedrai che spesso, dopo aver scartato un sacco di link ed esserti rotto fino alla noia, le caratteristiche dello scanner non sono disponibili; in altri casi le trovi ma a volte, marche o siti diversi usano parametri di riferimento differenti rendendo il tutto poco comprensibile e poco confrontabile. Un esempio: al posto dei dati scritti come sopra per il mustek, nel sito della hp la velocità di scansione viene data per pagina (nei vari formati, almeno nel modello che ho guardato). Questo stato di cose non mi rende molto chiaro quali potrebbero essere i parametri ottimali. Come già visto nei vecchi numeri, contrariamente a quanto si dice, windows 98 fa molto uso dei file ini e sono anche molto importanti. Lo scanner mustek a3ep mette la cartella omonima all'interno di twain_32; all'interno di a3ep troviamo il file mtwm.ini che contiene diversi parametri. Se si toglie questo file lo scanner non viene più visto da Omnipage. Sempre all'interno di a3ep troviamo il file default.set; questo viene creato da Omnipage 11 quando si fa il rilevamento dello scanner.
Nota: questi due file potresti non averli se usi un modello o marca di scanner differenti come ad esempio succede ad un mio amico che adopera un hp.
In default.set ci sono diversi parametri che è possibile cambiare a mano con un editor. Tuttavia, ho notato che alcuni cambiamenti determinano un comportamento diverso di Omnipage, altri lo lasciano indifferente; è il caso, ad esempio, della luminosità che, come ricorderai, non sono mai stato capace di regolare. Un parametro determinante è scanmode che, se posto a -1 fa funzionare lo scanner in scala di grigi, mentre a 0 lo aziona in bianco e nero. Naturalmente è meglio usare l'interfaccia di Omnipage per fare queste operazioni, ho provato a farle manualmente per vedere se potevo risolvere il problema della luminosità. Sempre per tale problema ho provato a regolare la luminosità in un file di salvataggio dei parametri di Omnipage 11 ma senza ottenere, almeno per il momento, il risultato voluto. Se regoliamo Omnipage e salviamo i parametri impostati in un file, per esempio nel file pippo, questo file per default ha estensione ini e viene posto in: C:\windows\application data\scansoft\omnipage.

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Altre note su winrar

Di winrar ho già parlato ampiamente in uvecchio numero e quindi aggiungerò di seguito solo poche cose. Adesso puoi trovare la versione 3.00 di winrar in italiano. In questa versione sono stati cambiati alcuni algoritmi di compressione per migliorare il programma che dovrebbero comprimere di più, in particolare con i file multimediali e quelli di testo. Il condizionale è d'obbligo perché non ho fatto confronti con la versione 2.80 che avevo in precedenza. Oltretutto, l'ho scaricato solo la scorsa notte e quindi è anche abbastanza ovvio che non abbia avuto il tempo di fare molte prove (e in verità nemmeno la voglia). Ma come spesso accade, ad ogni miglioria corrisponde anche un difetto, il solito rovescio della medaglia. Lasciando tutte le opzioni di default comprimi un file senza renderlo autoestraente quindi con estensione rar. Adesso prendi il file e portalo in un vecchio computer dove avrai, oltre al vecchio dos e windows 3.1, anche il programma rar per dos (magari la versione 2.6 con cui ho fatto la prova). La versione 2.6 per dos riusciva ad estrarre correttamente un file .rar creato con la versione 2.80 per windows cosa che invece non fa, come puoi notare, con quello fatto dalla versione 3.00.
Nota: naturalmente, in caso di nomi lunghi questi venivano scritti con la tilde.
Attenzione: non farti ingannare dalle diciture di internet. Quando si parla di rar per dos si intende il rar in formato carattere per la finestra dos di windows. Ne consegue che non potrai far funzionare il rar in modalità carattere in dos reale come del resto già visto, almeno credo, nel vecchio numero. Chissà! Magari cambiando qualche parametro è possibile ovviare al provlema dell'estrazione dei file visto sopra ma... Per il momento, se hai anche qualche vecchio computer, ti consiglio di tenere la versione 2.80; le versioni intermedie tra la 2.80 e la 3.00 non le ho provate. Per meglio decidere se tenere o meno installata la 3.00 leggi il file che riguarda le novità della versione.

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Purtroppo abbiamo sbagliato, Rapporti di coppia e altro, prima parte

Siccome l'articolo risulta troppo lungo, e quindi potrebbe essere troppo pesante da leggere, lo divido in due parti. Devo ancora fare la seconda parte e questa l'ho scritta in tante riprese per cui mi scuso se sarà un po' discontinuo.
Nell'accingermi a scrivere quanto segue mi sento in difficoltà. La mia preoccupazione è quella di essere frainteso; e non potrebbe essere altrimenti perché, quando si prende posizione su cose delicate, si corre il rischio di passare per la persona che si sente superiore agli altri, brava eccetera eccetera. Così è bene che io precisi che non ho verità in tasca, cerco anch'io di capire i tempi, a volte ci riesco, altre no; inoltre preciso di non avere una fede in Dio da poterla vantare come esempio. Non sono sposato e nemmeno un esperto dei rapporti di coppia. Ma non prendere mai posizione sulle cose della vita per paura dei giudizi degli altri significa anche essere menefreghisti e questo non mi piace! Così ecco quanto segue. Ormai da qualche tempo sto facendo delle riflessioni che mi conducono a dire che, urtroppo, in molte cose abbiamo sbagliato. Questo non significa star lì a piangere sul latte versato; riconoscere gli sbagli vuol dire agire di conseguenza. D'altra parte sbagliare è umano! Da tanti anni la radio, la televisione, i giornali eccetera, ci vogliono far credere che basta un clic per essere felici; ci propinano che per essere felici basta avere il successo, fare carriera, avere tanti soldi, avere questo o quell'altro eccetera eccetera. Sono tutte balle! Lo ripeto: sono tutte balle! La felicità, quella vera, non quella fatta di euforia cretina (magari mantenuta da qualche pastiglia), la si conquista giorno per giorno, con sacrificio e pazienza. La felicità non la si compra al supermercato come un pacchetto di biscotti da sgranocchiare guardando la televisione. La felicità non è come la carica del telefonino che la consumi e poi, una volta arrivato all'ultima tacca, la ricarichi per un'altra dose di elettroni senza fare nessun sforzo. La felicità, se a volte ce l'hai, devi continuare a cercarla per poterla mantenere. Avere la felicità è la cosa più difficile ma allo stesso tempo anche la cosa più facile. Sì, perché sai a mio avviso in che cosa consiste la felicità? Nel volerci un po' di bene. Questa magari ti sembrerà una cosa stupida, o magari ovvia e banale ma se rifletti un po' vedrai che non è così. Se c'è una cosa che manca in questa società supertecnologica, superveloce e piena di manager, è proprio l'amore, che non significa essere mielosi; anzi! Spesso chi è mieloso è anche subdolo e cattivo dentro e questo non è certo amore. Abbiamo tante cose ma ci manca l'essenziale. Insomma, è come mangiare un bel pollo arrosto senza sale, un dolce senza zucchero. Non è da poco che la penso così, queste cose le pensavo anche a vent'anni, solo che non sapevo bene come esprimerle ed inoltre avevo paura di farlo. All'epoca avevo una ragazza che più o meno mi diceva: "devi avere più grinta e credere nel successo"! Del successo, per lo meno come lo intende la maggioranza delle persone, cioè quello mondano, la notorietà eccetera eccetera, non me ne è mai importato un fico secco!
Nota: ognuno di noi cerca l'approvazione dagli altri e quindi, in una certa misura, cerca anche il successo; ma quando questo è l'unico scopo di vita, allora la vita diventa un disastro per noi e per chi ci sta accanto.
Possiamo avere anche successo, ma se non vogliamo bene agli altri, bene che significa rispetto della persona in quanto tale e non per quello che ha o per la sua notorietà, siamo come una mela, bella per fuori e marcia dentro. Attenzione: per rispetto non intendo gentilezza, intendo rispetto per le scelte degli altri, rispetto dei sentimenti altrui, delle esigenze di chi ci sta accanto eccetera eccetera. Ecco un esempio di cosa può far fare il successo. Se non erro dovrebbe essere stato lo scorso agosto; ho scritto ad una persona che, nel suo piccolo, in effetti ha fatto parecchio successo forse anche, per certi aspetti, ben meritato. Ho chiesto un favore, uno di quei favori che si fanno in cinque minuti. Non me l'ha fatto (o forse non poteva farlo, chi lo sa!) pazienza! E del resto nessuno è obbligato a farmi dei favori. Credo però che un minimo di rispetto per chi ti scrive ci debba essere. Quando non ti è possibile fare un favore ad una persona, almeno scrivigli una riga dicendogli che non lo puoi fare. E così mi sono detto: "tanta scienza ma poca creanza". Hai capito adesso perché dico che l'importante è volersi bene? E se questo è giusto tra amici e conoscenti, diventa essenziale tra i componenti di una coppia. Nel 1974 abbiamo votato il referendum sul divorzio. Certamente anche a quei tempi la televisione e gli altri mezzi di comunicazione ci avranno fatto credere, spesso per scopi politici ed opportunisti ma anche in certi casi in buona fede, che con il divorzio avremmo trovato la soluzione ai tanti problemi familiari. All'epoca ero bambino e andavo al catechismo nella parrocchia di Chiesa nuova a Padova. C'era un'insegnante che sbraitava contro il divorzio. Io pensavo che era stupida; dicevo che il divorzio era giusto perché quando i genitori litigano sempre è meglio che si separino. Nonostante fossi bambino, contrariamente a quanto avviene ai bambini di oggi, certe riflessioni le facevo; le facevo da bambino, è ovvio, ma le facevo! Anche una buona parte dei grandi la pensava come me; loro poi speravano che con il divorzio la violenza nelle famiglie sarebbe finita, che la donna si sarebbe emancipata, che saremmo diventati tutti un po' più felici, che le famiglie sarebbero state insieme per amore e non perché erano obbligate a farlo e sarebbero andate d'accordo eccetera eccetera. Poi nel 1978 è arrivata la legge sull'aborto e nel 1981 il relativo referendum. Nel 1981 ormai cominciavo a essere adulto e anche un po' cretino! A quel tempo io e gli amici ascoltavamo Pierangelo Bertoli che cantava: "credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare", eccetera eccetera; Bertoli nella sua canzone era favorevole all'aborto e si ribellava alla chiesa. La sua contrarietà alla chiesa la puoi trovare anche nella canzone bianchezza. Comunque, anch'io all'epoca dicevo: "l'aborto è una brutta cosa ma piuttosto che venga fatto clandestinamente meglio che sia legalizzato, così almeno non ci sono disguidi sanitari per chi lo applica. Tanto, gli aborti ci sarebbero lo stesso!". In realtà anche in tale occasione ho sbagliato e hanno sbagliato tante altre persone che, oltre a pensare ciò che dicevo io, affermavano che con l'aborto la donna si sarebbe ulteriormente emancipata; perché condannare la donna ad essere incinta a tutti i costi? Perché condannarla ad avere un figlio a tutti i costi quando magari è un portatore di handicap? E poi perché avere figli a tutti i costi per poi magari mantenerli male dal punto di vista economico? Dal 1981 e soprattutto dal 1974 sono passati tanti anni e quindi è senz'altro possibile guardare i risultati di certe scelte anche con un po' di distacco, senza quell'emotività che a volte ci prende nel momento di gran baccano dei media. Innanzitutto bisogna dire che se una persona è cristiana non può certo condividere quelle scelte; sì, lo so, spesso noi diciamo di essere cristiani ma poi ognuno si fa la religione che crede; toglie ciò che non gli piace e mette quello che gli va a genio. In questo modo non possiamo ritenerci cristiani ma semplicemente appartenenti ad una certa corrente più o meno simile alla new age, un minestrone di religioni dove ognuno mette o toglie qualcosa. Ma anche guardando le cose dal punto di vista laico, cioè senza far ricorso alla religione, prova a guardarti intorno e a domandarti: oggi, le famiglie sono più felici? C'è ancora violenza all'interno della famiglia? I bambini crescono meglio di allora? La gente che incontri per strada è felice? La donna di oggi com'è? Ecco come la penso io; non è detto che tu sia d'accordo! Questa è solo la mia opinione. Partiamo dalla donna. Quando si parla di persone umane generalizzare è sempre sbagliato; se qui lo faccio è solo per semplificare l'esposizione; ogni persona però rappresenta un caso specifico. Indubbiamente la donna in questi ultimi decenni si è emancipata moltissimo e in certi casi ha superato l'uomo. Come spesso accade per le cose che si fanno per la prima volta, la donna ha anche commesso degli errori; questo era inevitabile perché mancava di esperienza nell'essere libera. Per errori intendo che spesso, più che essere sè stessa, ha scimmiottato l'uomo imitandone i pregi ma anche i difetti e diventando, a volte, come dice una canzone di Vecchioni, "stronza come un uomo!". Il guaio della nostra epoca è la superficialità e la mancanza di coraggio nel prendersi le proprie responsabilità. Questo stato di cose è valido sia per l'uomo che per la donna. Così, se da un lato abbiamo avuto un notevole progresso sociale che fa sì che la donna sia, anche se non sempre, alla pari dell'uomo e in certi casi addirittura superiore, d'altra parte la mancanza di responsabilità e la superficialità della nostra società porta ad inevitabili errori. Ho specificato che non sempre la donna è alla pari dell'uomo non perché io la ritenga inferiore ma perché in certi ambienti, anche se si dice di non essere maschilisti, poi di fatto lo si è; le cattive abitudini sono dure a morire e non basta certo una legge per farle perire. Oggi, come è giusto che sia, la donna è libera (o quasi). Ma quando la libertà viene usata male, è ovvio che poi ci siano delle conseguenze disastrose, e questo è valido sia per la donna che per l'uomo. Oggi però i disastri sono raddoppiati perché, come è giusto che sia, anche la donna ha la possibilità di sbagliare aumentando di conseguenza il numero di stupidaggini della nostra società (ne facevano già molte gli uomini). Ecco perché oggi, a mio avviso, è indispensabile che ognuno si prenda le proprie responsabilità ed è indispensabile debellare la superficialità (sia nell'uomo che nella donna). Ma basta con le chiacchiere, ecco qualche esempio con fatti reali. Come dicevo all'inizio di questo articolo, spesso noi impostiamo la nostra vita mettendo al primo posto la carriera, il successo, i soldi e tutte le altre cose materiali. Insomma, il nostro è più che altro un "apparire" più che un "essere". Oggi un individuo non conta per il fatto di essere una persona unica ed irripetibile ma per i soldi che ha, perché appare in televisione dove magari fa il pagliaccio eccetera eccetera. Poco conta se poi, apparendo in televisione, quella persona dice un sacco di stupidaggini, l'importante è il successo, l'importante è apparire. Con questo modo di fare è ovvio che un rapporto di coppia non può che essere disastroso. Una persona del genere sarà attratta dall'altro sesso soprattutto per attrazione fisica; basterà una piccola lite, il notare una persona più attraente oppure una che è più adatta ai nostri bisogni egoistici per far cadere il rapporto. E del resto, se mettiamo al primo posto il successo, perché dovremmo stare ancora assieme alla nostra ragazza quando magari questa ci fa sfigurare? (la domanda potrebbe anche essere fatta al contrario). In altri casi, tutto il nostro egoismo è ben rivestito di una patina che noi chiamiamo amore e che io definisco invece "maschera d'amore". Spesso noi cerchiamo nell'altro sesso ciò che fa comodo al nostro egoismo. Conoscere l'altra persona non ci interessa (anche se diciamo il contrario). Infatti, se molte coppie si sciolgono è proprio perché in realtà i componenti della coppia non si sono mai conosciuti. Non ci preoccupiamo di conoscere e accettare chi ci sta accanto per quello che è; non ci interessa ascoltare e soprattutto rispettare ciò che l'altro sente. Per conoscere l'altro ci affidiamo agli oroscopi, dove si dice tutto e niente; così possiamo farci un'immagine della persona che ci sta accanto come piace a noi. Ma siccome si tratta di un'immagine virtuale e non di un'immagine reale, se, per qualsiasi ragione, durante il rapporto di coppia abbiamo la possibilità di intravvedere l'immagine reale dell'altro, ne rimaniamo talmente spaesati da far crollare il rapporto. Diciamo di essere innamorati di una donna che abbiamo conosciuto in discoteca dove non è possibile parlare. Diciamo di essere innamorati di una donna solo perché è brava a far l'amore. Con questa superficialità è ovvio che non conosciamo l'altra persona ma che ci siamo costruiti un'immagine così come piace a noi. Ecco qualche esempio. Una mattina mi arriva una lettera di una ragazza che amavo tanto tempo fa. Il nostro rapporto era burascoso. Mi scrive, più o meno, d'aver trovato qualcosa che ci aiuterà a risolvere i nostri problemi. Sai cos'era? Un libro in cui si parlava dei segni zodiacali. Sono passati tanti anni ma questa cosa mi è rimasta impressa e non ti so nemmeno descrivere la delusione che ho provato dentro di me. Le persone vanno conosciute per quello che realmente sono e non per ciò che dice un cretino che scrive nel libro degli oroscopi, il quale, con un po' di stupidaggini, guadagna un sacco di soldi. Altro esempio: una mattina mi telefona un amico; dice: "ieri sera ho incontrato la ragazza della mia vita!". Ed ancora: "questa notte abbiamo scopato, sapessi come scopa bene!". E pensare che questo amico era divorziato dalla moglie e la scopatrice che aveva incontrato era separata pure lei entrambe con figli. Naturalmente quel rapporto è durato qualche settimana e non poteva essere altrimenti. Un conto è fare sesso e un altro è cercare una persona con cui vivere assieme prendendosi ognuno le proprie responsabilità. D'altra parte non si fa sesso tutto il giorno; nella vita ci sono spesso altre cose che richiedono più tempo. Sono proprio queste che fanno o non fanno andare in crisi una coppia. Fin che si fa solo sesso, (e oltretutto, in questo caso, senza amore), non si parla, le opinioni, i problemi non saltano fuori; spesso il sesso serve per non guardare in faccia la realtà delle cose che non vanno in un rapporto. E che tristezza, una volta fatto l'amore, quando lo si è fatto solo per sesso e non per amore; quando si ama, il sesso è tutta un'altra cosa. Ma non sono solo gli uomini a desiderare solo sesso. Oggi le donne, in questo campo, sono all'apice. Senza tuttavia generalizzare ecco un altro esempio. Per ragioni di lavoro incontro una donna. Ha lasciato da poco il marito dopo dieci anni di matrimonio e tre di fidanzamento. Dice che non si capiscono più e che lei si sente cambiata. Ma sai per quale motivo? Perché lei ha voglia d'andare in discoteca e lui no. Da notare che lui non la costringe a casa, la lascia libera. Ma allora cosa vuole? E poi è così importante la discoteca? Tanto importante da dividere una coppia? Il giorno dopo il discorso riprende e mi dice che un altro motivo per cui il rapporto con suo marito è finito sono i rapporti sessuali. Suo marito, a causa di una malattia che non mi ha specificato, aveva un'erezione poco pronunciata. Insomma, si era scocciata di essere stata dieci anni con un uomo dalle scarse prestazioni. Già! Ma non l'avevi notato prima? Non abbiamo avuto il tempo, e forse nemmeno la voglia, di approfondire la questione, ma a mio avviso, più o meno consciamente, è successo questo. Negli anni passati lei aveva problemi fisici per i quali, vista la mentalità di oggi che dobbiamo essere tutti perfetti e dove si guarda più all'apparire che all'essere, non avrebbe trovato facilmente un uomo. Quindi si accontentava anche di quello "dalle scarse prestazioni!". Adesso lei, per sua fortuna, ha risolto i problemi fisici e quindi si sente più sicura e sa benissimo, più o meno consciamente, che un bel pene lo trova facilmente! Adesso è una bella donna, prima lo era un po' meno (almeno secondo i canoni della nostra epoca che poi non si sa chi li abbia inventati ma ai quali tutti vanno dietro. Cosa ne pensi di tutto questo? Non ti pare che ci sia poca serietà, tanta superficialità, tanta voglia di apparire e poco amore?

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