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Piccolo contributo all'autenticità; con il desiderio che siano sempre più le persone capaci di dire ciò che pensano. Il Centro elettronica e musica sperimentale non si assume alcuna responsabilità di danni a cose o persone derivanti dall'uso di questa pagina; "Fuori serie" non è una rivista, sono esperienze e considerazioni di chi desidera l'emancipazione delle persone.
Se troverai degli errori non lamentarti più di tanto, cerca semplicemente di non farli.
Indice
Osservazioni sui programmi per la masterizzazione dei cd
Nota del 2015: l'articolo contiene diversi argomenti che purtroppo non possono essere indicizzati a causa della struttura del testo.
Di seguito troverai alcune osservazioni che ho avuto modo di fare con i programmi di masterizazione. Non sono esaustive e devono essere considerate solo
un contributo alla soluzione dei problemi nel caso ti dovessi trovare in
situazioni analoghe a quelle spiegate. Inoltre ti ricordo che computer diversi, driver diversi e altri accessori possono determinare un comportamento leggermente diifferente da quanto spiegato. Se trovi dei buchi nella spiegazione,
questi dipendono dal fatto che non ho provato tutte le situazioni ed inoltre
ci sono cose che posso non aver capito completamente.
Attenzione alle versioni vecchie di easy cd creator della adaptec: la 3.5b
(201s) non accetta layout cd più lunghi di 74 minuti e quindi non potrai
riempire fino in fondo un cd da ottanta minuti.
Nota: non so dirti perché oltre al numero di versione ce ne sia anche uno fra parentesi.
Per chi non lo
sapesse, il layout cd non è altro che un file in cui vengono scritti i nomi di
file e cartelle che si selezionano con il programma di masterizzazione; vengono anche scritte le impostazioni scelte. Se in seguito si vuole creare un cd
uguale al precedente basterà utilizzare quel layout cd (al quale avremo dato
un nome apropriato) per avere già selezionato le impostazioni, i file e le
cartelle da masterizzare che, ovviamente, dovranno ancora esistere nel percorso scritto nel file. Un layout cd può essere modificato e quindi si possono
togliere ed aggiungere file e cartelle e si possono cambiare le impostazioni.
In easy cd creator questi file hanno estensione cl3, cl4 eccetera in base al numero di versione del programma che si sta usando e possono essere di dati,
di audio, cd extra eccetera a seconda del tipo di cd che si intende realizzare. Nel programma nero tali file vengono chiamati compilation ed hanno estensioni diverse a seconda del tipo di cd che si sta realizzando; nri per i cd
iso, nra per quelli audio eccetera. Nella versione di easy cd scritta sopra ho
trovato anche un buco: inserendo l'etichetta di volume nell'apposito campo
questa viene accettata regolarmente ma non verrà scritta nel cd che avrà
l'etichetta data dal programma costituita da numeri e sottolineati (non so con
quale criterio). Se devi installare una vecchia serie di programmi adaptec per
la masterizazione contenuti in un cd quali, ad esempio, easy, cdcopyer e
directcd, sappi che la finestra iniziale di setup non è leggibile con jaws;
basta però premere ctrl+i per passare all'installazione personalizzata. Qualche problema di lettura lo troverai quando arrivi alla finestra di registrazione; si tratta di una finestra personalizata che jaws legge un po' male e
non si riesce bene a selezionare i pulsanti per la risposta delle domande.
Puoi annullare la registrazione. La versione 4.02d non ha problemi per l'installazione. Per installare un modulo basta cliccarci sopra con il mouse ed il
cursore jaws attivo, puoi anche usare i touch della barra braille. Le vecchie
versioni dei programmi adaptec mettevano sul desktop un collegamento chiamato
centro soluzioni; di questo non te ne fai niente perché apre una finestra
inacessibile con jaws. Cancellalo e cancella anche il file che tale programma
ti ha messo nella cartella esecuzione automatica (quella che trovi nell'elenco
dei programmi). Il programma di masterizzazione funziona ugualmente e se metti
un cd vuoto nel masterizzatore ti verrà fuori la relativa interfaccia per la
scelta del cd da realizzare. Tuttavia, se il cd non è vuoto, il programma non
parte e lo dovrai chiamare manualmente. Lo potresti fare con esegui ma il
percorso è lungo ed è scocciante scriverlo ogni volta. Dovrai creare un collegamento sul desktop che vada a chiamare il file creatr32.exe. Il percorso
potrebbe cambiare leggermente da versione a versione e quindi ti conviene
cercare il file scritto sopra tramite il menu trova di windows e visualizzarne
poi le proprietà per vedere l'esatta collocazione. La vecchia versione dei
programmi adaptec che contiene easy cd creator 3.5b installerà anche acroread
3.xx (non ricordo l'esatta versione). Questo potrebbe crearti dei problemi se
hai già una versione di acroread installata. Acroread serve per i file pdf.
Anche la versione che contiene adaptec cd creator 4.02d per default mette una
finestra che si caricherà ogni volta che riavvii il computer. Che scocciatura!
Di tale finestra jaws legge solo un po' di pubblicità e quindi non ti serve.
Per toglierla di mezzo magari ci sarà stata anche qualche altra soluzione;
magari si poteva togliere con le opzioni del programma oppure proprio tramite
quella finestra che jaws legge poco; in questo caso non era una soluzione
adatta a chi non vede. io ho adottato quella che segue. Ho tolto il collegamento dal desktop senza risolvere il problema. Ho guardato la cartella esecuzione automatica posta nell'elenco programmi ma non c'era niente. Sono andato
nelle opzioni di avvio di windows tramite esegui msconfig. Qui, in esecuzione
automatica ho trovato il programma che mi dava fastidio costituito dal file
createcd.exe. Sapevo già che si chiamava così perché quando con mio dispiacere
si avviava, facendo insert+q jaws mi dava il suo nome schifoso! Siccome quel
bastardo era posto in un percorso lungo, per visualizzare bene il suo nome in
esecuzione automatica ho dovuto cliccare più volte sul simbolo scorri a destra
che trovi nellaparte in basso della finestra ed è accessibile con il cursore
jaws o con i touch della barra braille. Per toglierlo avrei dovuto fare l'avvio selettivo di windows, cosa che non avevo nessuna intenzione di fare. Ed
allora sono andato nel registro con regedit e, dopo aver cercato la stringa
createcd.exe l'ho trovata come valore nella chiave run (una di quelle che
determina quali programmi vengono caricati all'avvio di windows). Il percorso
completo di tale chiave è il seguente:
hkey_local_machine\software\microsoft\windows\currentversion\run
Nel fare questo tipo di operazioni accertati di togliere solo i valori indesiderati e non tutta la chiave. A questo punto tutto bene tranne che la versione
di direct cd installata assieme ad easy mi faceva vedere sempre la schermata
iniziale del programma ad ogni avvio del pc. Ma per questa ho adottato il
classico sistema d'andare nelle proprietà di direcd cd facendo la relativa
regolazione. Nelle vecchie versioni di easy cd creator trovi l'autocomposizione cioè un modo semplificato di creare un cd. Questa non c'è nella versione
4.02d (e probabilmente nemmeno nelle successive). L'autocomposizione può
essere uno strumento utile anche a chi non vede. Nelle vecchie versioni essa è
attiva per default. Quando arrivi al punto in cui devi selezionare i file e le
cartelle, se queste si trovano nel disco c, sarà meglio che tu clicchi su di
esso utilizzando il cursore jaws del programma jaws oppure usando i touch
della barra braille. Potresti anche spostarti con le frecce ma, così facendo,
il computer ti darà un errore perché passi sopra al floppy che, quasi sicuramente, non contiene dischetti e quindi avrai l'errore di non pronto. Una volta
selezionata l'unità, spostati con tab nel punto di selezione e digita la
lettera d'inizio del file o della cartella da selezionare; una volta trovato
l'elemento desiderato spostati con tab sul pulsante Aggiungi subito; ripeti
l'operazione per tutti i file che vuoi inserire nel cd, alla fine vai su
Avanti. Ma puoi anche non utilizzare l'autocomposizione e selezionare gli
elementi con il copia ed incolla (ctrl+c, ctrl+v). Nel fare ciò, tieni presente che nelle vecchie versioni di easy cd il punto in cui andrai ad incollare
il file lo si raggiunge solo con shift+tab, cioè andando all'indietro e non
viceversa. Non ho capito se ciò dipenda da windows o da jaws ma sono sicuro
della cosa perché succede anche ad un mio amico che ha una versione differente
di easy cd. In realtà sullo schermo hai due finestre sovrapposte, quella del
layout cd, cioè quella dove incolli i file, si trova in basso. Il punto dove
incollare il file è quello dove la sintesi ti pronuncia la data e l'ora preceduti da 00. Nella versione 4.02d le cose sono diverse. La barra braille mb408l
è instabile; la gestione file, cioè la finestra da cui è possibile selezionare
il materiale da masterizzare, viene visualizzata con degli spostamenti della
riga braille che non so da che cosa dipendano. Qui puoi usare tab senza shift
per selezionare gli elementi. Per capire bene il punto in cui dovrai copiare e
il punto in cui incollare l'elemento voluto, ti conviene lasciare momentaneamente il layout cd vuoto e "passeggiare" con tab un po' di volte per capire la
ciclicità delle finestre. Fatto questo puoi utilizzare il copia ed incolla
come per qualsiasi applicazione. Un altro modo di selezione degli elementi
(che si avvicina di più a quello usato dai vedenti), consiste nello sganciare
la riga braille dagli spostamenti del cursore; adesso porta la riga braille
sul pulsante Aggiungi che si trova in alto sotto la barra dei menu. con la
tastiera del pc vai a selezionare il file o la cartella desiderata senza
copiarla negli appunti; per metterla nel layout cd premi il touch della barra
braille posto sopra il pulsante Aggiungi; ripeti l'operazione per le volte
necessarie e alla fine vai su crea cd. Nel numero 29 ho già parlato dei cd
audio e di come si possa aggiungere del materiale nella stessa sessione (cosa
che non sono riuscito a fare con la versione di nero in prova). Si tratta di
utilizzare l'opzione presente in easy cd creator "lascia la sessione aperta"
durante la composizione di un cd audio. Per quanto riguarda i dati, la sessione va sempre chiusa; non è possibile aggiungere dati nella stessa sessione
(almeno con i programmi da me provati). Easy cd per default importa automaticamente l'ultima sessione cioè collega l'ultima sessione scritta sul cd a
quella attuale e, se non ho capito male, questo serve a far visualizzare
correttamente il cd. Con nero ho riscontrato un problema del quale difficilmente potrai avere dei pareri da parte di una persona vedente perché si tratta
della visualizzazione in dos reale (che nessuno usa più). Se nel cd creato ci
sono dei file o delle cartelle con nome lungo, in dos reale non ti viene messa
la tilde come dovrebbe succedere; questo non sarebbe un problema se, proprio a
causa di ciò, non venisse così preclusa la possibilità di entrare nelle cartelle con nome lungo. Anche andandoci sopra con ndos, una volta dato invio il
pc non ci entra. Sempre in dos reale tutti i segni meno vengono convertiti in
sottolineati. In finestra dos di windows le tilde vengono visualizzate ma con
un sistema di numerazione diverso da quello tradizionale del dos, sistema che
non ho ancora capito. Sinceramente non so se questo sia un problema risolvibile, sto facendo delle prove che consistono nel cambiare le impostazioni del
programma e se troverò una soluzione te lo farò sapere. Inoltre non so se
questo problema esiste in tutte le versioni di nero. Tu cosa ne sai? Comunque
con easy cd questo non succede. Il fatto è che per i cd di dati il programma
nero utilizza come base il sistema iso9660 al quale poi toglie alcune restrizioni permettendo, ad esempio, i nomi di file lunghi (joliet). In easy cd le
due cose sono separate ma non tanto. Se scrivi un cd con easy cd utilizzando
la modalità joliet e poi vai a visualizzarne le informazioni con nero, vedrai
che si tratta di un cd iso joliet. In giro si dice che più programmi di masterizzazione nello stesso pc si danno fastidio. Per il momento io ne ho due e
non ho riscontrato problemi. Penso che i problemi possano esserci soprattutto
quando si ha nello stesso pc direct cd e incd di nero. Incd è l'equivalente di
direct cd, cioè quel programma che ti fa scrivere su un cd come se si trattasse di un floppy. Tale formato dei cd viene anche chiamato scrittura a pacchetti. Questi programmi si avviano automaticamente quando inserisci nel masterizzatore un cd con scrittura a pacchetti. Ed è proprio per questo che penso
nascano dei problemi. Quale programma partirà quando inseriamo il cd? direct
cd o incd? Comunque direct cd è in italiano mentre incd per il momento l'ho
trovato solo in inglese e quindi... viva l'Italia!
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Lavorare con file wav ed mp3
Nota del 2015: pur avendolo indicizzato per quanto possibile, questo articolo può anche essere considerato un tutt'uno.
Introduzione, campionare da nastri tradizionali e dat, Creative recorder e dintorni
Ecco qualche esempio di come lavorare con file wav ed mp3. Di solito per fare
un lavoro cerco di usare un solo programma in modo d'avere poche nozioni da
imparare. A volte però bisogna usarne più di uno. Succede quando con un
programma si va meglio a fare una determinata funzione e con l'altro si svolge
meglio un altro lavoro e questo anche in relazione al fatto che siamo non
vedenti e quindi le interfacce non sono sempre amichevoli per noi. Inoltre,
non essendo ancora molto pratico del multimediale, ma dovendo comunque svolgere dei lavori, cerco di arrangiarmi un po' con uno e un po' con l'altro programma, non ho ancora trovato uno standard di lavoro definitivo. D'altra parte
non si può sempre aspettare, spesso bisogna cominciare a svolgere un lavoro
anche se non si hanno tutte le nozioni necessarie. Oltretutto, lavorando,
saltano fuori esigenze un po' diverse rispetto a quelle che si hanno dal punto
di vista teorico. Mamma mia che discorso retorico!!! Mi sembra di essere ad un
convegno dell'unione italiana ciechi!!!!! Basta con questi discorsi, passiamo
ad un esempio pratico che chiarisce le cose più di tante chiacchiere.
Forse anche tu hai un bel po' di cassette con roba parlata come ad esempio
libri, lezioni, appunti personali eccetera. Con l'andare del tempo ti sarai
accorto con rammarico che tali cassette, una volta registrate, non vengono più
consultate proprio perché è difficile farlo; cercare la cassetta, il punto
voluto eccetera porta via diverso tempo e alla fine non lo si fa a meno che
non sia strettamente necessario. Anche con i registratori a 4 piste per orbi
che hanno la possibilità di un beep tra un paragrafo e l'altro la cosa non è
tanto comoda perché la ricerca è sequenziale e per arrivare rapidamente al
punto cercato bisogna aver scritto da qualche parte l'elenco dei paragrafi
associati alla cassetta x. La stessa cosa vale per i registratori dat che,
oltretutto, nell'ambito domestico stanno andando in disuso. Windows 9x ci
viene in aiuto (una volta tanto). Il fatto di poter usare nomi lunghi per i
file è un bel vantaggio per quando si dovrà cercare qualche cosa. Per registrare suoni su file wav non ti occorre l'ultimo modello di computer, un
pentium II va più che bene, se poi hai un pentium III va ancora meglio.
Nota: sarebbe ora che i non vedenti si svegliassero; mi capita di sentire qualcuno
che ha cambiato computer e ha preso un pentium IV solo perché doveva scrivere
con word e acquisire i testi con lo scanner. Il vecchio pentium II lo si
lascia al negoziante con la convinzione che questo venga pagato bene. In
realtà i computer vecchi, anche solo di un anno, hanno un prezzo bassissimo,
figuriamoci se un negoziante che poi lo dovrà rivendere te lo paga bene! Al
limite lo può tenere lì come pezzi di ricambio per qualche cliente. Ma vi dà
tanto fastidio avere un computer in più? Intendiamoci: non sono contrario al
fatto che una persona acquisti l'ultimo modello di computer, ma se lo fa lo
dovrà pagare con il prezzo giusto senza avere l'errata convinzione d'aver
ricevuto uno sconto solo perché ha lasciato il vecchio computer al negoziante.
Il prezzo giusto poi dipende da cosa c'è dentro al computer, se la scheda
audio è incorporata nella scheda madre è ovvio che costa meno ed ha anche meno
prestazioni. Svegliatevi ciechi, i negozianti fanno, giustamente, i loro interessi, non fanno la professione di "babbo Natale" solo perché siamo ciechi!
Scusate se ho messo questa nota ma le ingiustizie mi danno fastidio. Come ho
già avuto modo di dire, il registratore di suoni di windows 9x è solo un giocattolino perché non permette di registrare file lunghi.
Nota del 2015: come ho già scritto, in seguito noterò che per fare registrazioni lunghe con il Registratore di suoni di windows basta avere un file esistente lungo, praticamente un file da sovrascrivere.
Se hai una scheda
musicale della Creative probabilmente hai anche il Creative recorder che va
più che bene per registrare file wav. Senza script particolari jaws lo gestisce bene tranne alcuni pulsanti come quello della pausa ma penso che basterebbe etichettare il grafico. Se hai regolato il risparmio energetico del tuo pc
in modo che i dischi si spengano dopo tre minuti, fai attenzione che se il
disco è spento e parti a fare una registrazione con Creative recorder a volte
potresti perdere l'inizio del file. Un'altra cosa da tener presente è la
frammentazione del disco. Non sono proprio sicuro che dipenda da quello ma ho
degli indizi per dire che se il disco è molto frammentato a volte si perde
qualche frazione di campionamento. Puoi usare defrag, meglio speedisk delle
Norton. Una volta fatta la deframmentazione con defrag capita che se lo riavvii
lui ha ancora da fare; ma allora cosa aveva fatto prima? E sì che del tempo ce
ne ha messo molto! Inoltre, se fai defrag e nel frattempo ti vai a fare un
giro in tandem, quando torni magari è finito e se hai inserito il risparmio
energetico del pc il disco è spento. Da questa situazione potresti non riuscire ad uscire da defrag; devi spegnere di brutto anche se poi si avvierà scandisc al prossimo riavvio. Sarà stato per questo che il primo maggio scorso,
tornato dal giro in tandem e non riuscendo a uscire da defrag, nell'aprire una
bottiglia di aranciata forse l'ho schiacciata troppo dalla rabbia e mi sono
lavato la faccia, il mobile ed il pavimento!!!! Quelle maledette bottiglie di
plastica!
Per default Creative recorder registra in stereo a 44.1 e a 16 bit (lo standard
cd). Questo standard occupa molto spazio su disco e potresti essere tentato di
abbassare la frequenza di campionamento oppure di campionare a 8 bit. Personalmente io non lo faccio mai, preferisco avere un buon master su cui lavorare
Si potrà rimpicciolire il file in un secondo momento convertendolo in formato wav a frequenze di campionamento più bassa, ma
anche, e questa è la cosa più interessante, durante la conversione in mp3.
L'unico cambiamento che faccio nel creative recorder è di selezionare la
registrazione mono quando questo è necessario o per meglio dire più conveniente e cioè quando la sorgente è mono; così facendo risparmi dello spazio su
disco. Puoi registrare una sorgente mono in un file stereo, sprechi però un
sacco di spazio per niente. Attenzione alle sorgenti mono: se stai campionando
da un registratore a cassette tradizionale, questo dovrà avere le testine ben
tarate ed in modo particolare tarate nei confronti del nastro che stai campionando. Infatti, nonostante la registrazione sia mono, alla scheda audio andranno sia il canale destro che il sinistro; la somma di queste modulazioni
può comportare un abbassamento degli acuti quando la testina non è perfettamente tarata rispetto al nastro che si sta riproducendo. Soluzioni: tarare la
testina in modo adeguato. In alternativa, se hai un mixer, puoi mandare
all'uscita di questo un solo canale del registratore mettendolo però al centro
con il pampot (in modo che si senta sia sul lato destro che sul sinistro).
Quando si campiona del parlato da un registratore a cassette tradizionali, la
cosa più scocciante è quella di stare lì ad ascoltarlo. Immagina d'avere un
libro letto sempre dalla stessa voce e di volerlo dividere in modo che ogni
file costituisca un capitolo. Soprattutto se è passato parecchio tempo da
quando l'hai letto, se non lo ascolti e magari controlli la cassetta ogni
tanto, difficilmente saprai riconoscere se sei già passato al capitolo successivo oppure no. Tenendo presente che i file wav possono essere tagliati e
modificati a piacere, registrare più del necessario all'interno di un file non
è un problema tranne per quello che dirò più avanti. Se invece stai campionando da un registratore dat puoi risolvere il problema appena visto in due modi.
Con molta probabilità la registrazione dat è già divisa in più brani. Se il
registratore dat la possiede puoi utilizzare la funzione single play che
permette di ascoltare un singolo brano e di fermare il registratore quando
questo trova il codice d'inizio successivo. In tal modo non devi seguire il
parlato, nel frattempo puoi anche scrivere alla tua ragazza con un secondo
computer e quando senti che la registrazione non parla più spegnere il registratore di file wav. Magari avrai una coda un po' lunga che taglierai in un
secondo momento. La funzione single play la trovi nel registratore dat da-40
della Teac tascam. Se il dat non possiede tale funzione ti viene in aiuto il codice
di fine già visto nel numero precedente.
Nota: i codici dei registratori dat a
volte cambiano un po' il nome a seconda di chi scrive le istruzioni ma la loro
funzione è identica (naturalmente a parità di codice).
In questo caso il
codice di fine dovrà essere posto dove inizia un nuovo brano in modo che il
nastro non vada oltre. Una volta fatta la registrazione su computer tale
codice dovrà essere rimosso dal nastro in modo da poter ascoltare il brano successivo.
Proprio per evitare inconvenienti nella rimozione del codice di fine, prima di
inserirlo togli quello d'inizio del brano successivo, lo ripristinerai quando
avrai tolto il codice di fine. Adesso hai registrato un po' di file; prima di
convertirli in mp3 in modo da guadagnare spazio, probabilmente dovrai tagliare
qualche spazio bianco all'inizio del file e qualche coda (sempre del file, non
quella del gatto). Magari dovrai anche unire due o tre file in uno solo,
questo succede quando stai campionando da un registratore a cassette tradizionali e lo stesso capitolo è registrato su piste diverse. Se hai spento il
registratore di file wav per girare cassetta avrai anche creato due file per quel
capitolo a meno che tu non abbia usato la pausa. Inoltre potresti aver registrato un capitolo di un libro in sessioni di lavoro diverse. Per tagliare e
modificare i file wav ci sarebbe anche il wave studio già in dotazione con le
schede creative, purtroppo però dà dei problemi con jaws e non ho approfondito
la faccenda; forse si può risolvere il problema con uno script.
Goldwave
Nota del 2015: naturalmente mi riferisco ad una delle versioni che c'erano nel 2002 quando lo spostamento con le frecce non avveniva e non avevo notato lo spostamento con i tasti funzione.
beh, ero proprio alle prime armi e certe cose le noterò dopo tanti anni quando ho ripreso in mano il programma che nel frattempo è migliorato ed era anche un po' migliorata la mia esperienza con i programmi windows. In quest'ultimo caso, Come mi ha fatto notare un amico, quanto scritto in Fuori serie è stato l'input per l'unione italiana ciechi per dedicarsi a Goldwave.
Ci viene però
in aiuto Goldwave, un programma shareware purtroppo in inglese. Conosco solo
una minima parte di questo programma e non so se lo sto usando nel modo più
facile, se hai esperienza in merito fammi sapere. dal menu File scegli Open
per caricare il file da modificare. Questo si caricherà in pochissimo tempo
anche se magari è molto lungo (ho elaborato file lunghi più di un'ora). Se
adesso premi la barra spaziatrice, come del resto accade in altri editor,
inizia la riproduzione del file. Tuttavia, se sposti le frecce non avviene
nessun avanzamento veloce e questo, per certi aspetti, è un problema. La
stessa cosa capita anche con altri editor di file wave. Se si potesse spostare
le frecce sentendo l'audio sarebbe facile arrivare al punto voluto, mettere
l'editor in pausa e marcare il punto desiderato per tagliare, incollare,
cambiare effetti eccetera. Insomma, un registratore di minidisc virtuale. Ecco
perché in precedenza dicevo che c'è qualche problema quando si registrano
informazioni indesiderate sul file, soprattutto quando queste sono lunghe e
poco riconoscibili al primo ascolto. Tornando comunque a goldwave premi nuovamente la barra spaziatrice per fermare la riproduzione. Dal menu Edit presente
sulla barra dei menu scegli il sottomenu Marker e da questo il menu Set.
Adesso spostati con tab e vai a vedere il valore del campo Finish marker. Come
vedi, i minuti sono separati dal segno di due punti (:) mentre i secondi dai
millesimi di secondo sono separati dal punto (.). Quando dovrai digitare dei
valori dovrai tener presente questo modo di scrivere. Adesso torna indietro
con tab e vai sul campo di editazione di Start marker che, se non l'hai spostato, è a zero. Cambia questo valore digitandone uno abbastanza vicino a
quello di finish marker. Così facendo, quando vai su ok e premi successivamente la barra spaziatrice per riprodurre il file, esso comincerà a suonare dal
punto in cui si trova start marker fino alla fine. In questo modo, se il file
è lungo, non dovrai ascoltarlo tutto ogni volta. Adesso torna sul menu set e
se alla fine del file hai molto spazio bianco oppure delle informazioni indesiderate, riduci il valore di finish marker. Puoi anche modificare start
marker se vuoi ascoltare il file da un punto differente. Dopo qualche prova ti
avvicinerai sempre più al punto in cui desideri che il file termini fino ad
aggiustare anche i millisecondi. A proposito di spazio bianco, se questo non è
costituito dal fruscio di un nastro non lo senti sulle casse del pc, lo noti
però perché il cursore della barra braille è spostato sulla casella quaranta.
Adesso il punto di fine file è a posto, devi mettere a posto anche quello
d'inizio. Per fare ciò lavora su Ttart marker e, se necessario, mettilo dopo
qualche secondo dall'inizio del file (se hai dello spazio bianco all'inizio).
Quando fai questa prova non è necessario che tu ascolti il file fino al punto
di fine, lo puoi interrompere subito. Fatto anche questo dovrai salvare il
lavoro svolto. Se non vuoi perdere l'originale puoi utilizzare l'opzione Copy
to che trovi nel menu Edit. Così facendo copierai il lavoro svolto in un
secondo file al quale darai un nome apropriato e manterrai inalterato l'originale. Questo è solo un piccolo esempio, goldwave ha molte altre funzioni che
ti lascio scoprire da solo. Tra queste ti segnalo la possibilità di convertire
i file in mp3 che però non ho provato in quanto bisogna scaricare dell'altro
software da includere al pacchetto di goldwave. Per il momento converto i file
wav in mp3 standard utilizzando il plug-in presente nel programma di masterizzazione nero del quale ho già parlato nel numero 29. Ti segnalo solo che se
hai un file wav mono a 44.1 e a 16 bit lo puoi convertire ad un bitrate di 48
e frequenza di 44.1 mono. Avrai un file piuttosto piccolo con una qualità più
che sufficiente per il parlato.
Nero wave editor
Nero ha anche un editor di file wav in italiano e quindi più accessibile dal punto di vista della lingua. Il caricamento di
un file è più lento rispetto a goldwave e questo sia per le caratteristiche
del programma e sia perché l'editor di nero produce il file di picco del file
wav che stai caricando. Il file di picco ha estensione .wpk. Una volta caricato il file lo puoi ascoltare con la solita barra spaziatrice o con Shift
spazio. In realtà Shift+spazio serve ad ascoltare tutto il file mentre la
barra da sola serve per ascoltare la selezione fatta ma in questo caso non
abbiamo selezionato niente e perciò verrà avviato l'intero file. Come vedi
spostando le frecce non ottieni nulla. Per selezionare il pezzo di file da
elaborare i vedenti usano il trascinamento del mouse. Anche con jaws è possibile fare ciò anche se in modo un po' macchinoso (vedi il trascinamento del
mouse nelle istruzioni jaws). Tuttavia, anche se lo fai non sentirai alcun
suono durante il trascinamento, potrai sentire quello che hai selezionato solo
dopo che l'hai fatto e questo risulta scomodo. Con la barra braille ci si
regola un po' di più sulla zona del file da selezionare, con la sola sintesi
con tutti quei numeri diventi scemo! Fatta comunque la selezione, potrai
copiarla in un altro file o farci tutte le altre cose previste dall'editor
come ad esempio aggiungerci degli effetti eccetera. Molto pratica è invece la
funzione di inserimento file che trovi nel menu Modifica. Se hai due file da
unire carica per primo quello che costituisce l'ultima parte del documento
sonoro. Vai su Inserisci file del menu Modifica e digita il nome del file che
costituisce la prima parte. Adesso i due file sono uniti e puoi salvare il tuo
lavoro (anche su un nuovo file). Puoi unire anche più di due file con la
stessa tecnica vista sopra. Altrettanto comode sono le opzioni per cambiare il
formato del file. Puoi anche registrare un file nuovo e lo si fa con Registra
del menu Audio o con il classico Ctrl+r. Quando appare la consolle di registrazione potresti cadere in errore; infatti verrebbe spontaneo andare su ok
per far iniziare la registrazione. In realtà ci sono dei grafici non etichettati che jaws non legge direttamente se li hai esclusi dalla pronuncia. Uno di
questi serve a far iniziare la registrazione e io l'ho etichettato con inizia
per la sintesi e con reg per la riga braille salvando la configurazione non
sul file delle impostazioni di default ma sul file dell'applicazione. Non ho
fatto vedere la consolle sopracitata a un vedente e quindi non ti so dire a
cosa servono gli altri pulsanti. Quello di registrazione l'ho trovato cliccando sui vari grafici.
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